Quantità: 5.12 grammi
Set&Setting: casa mia insieme alla moglie
Seconda esperienza con dosaggio alto di funghi, stavolta ho deciso di mettere la mascherina quasi subito e provare a fare una esperienza più intimista. Metto anche una musica diversa dal solito, una playlist di Jonn Serrie molto 'cosmica' con rumori presi dalla natura.
Ebbene dopo aver frullato i miei amichetti e ammollati 20 minuti nel succo di limone, mando giù in modo solenne augurandomi di visitare strani nuovi mondi
![Laughing :lol:](./images/smilies/icon_lol.gif)
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Passati i fastidi iniziali e un po' di ansia, mi stendo con la mascherina e inzia la danza della psilocibina che mi fa paracadutare (decollare? boh) in uno spazio dove da subito ho iniziato a muovermi in strane dimensioni; provavo a muovere le braccia e mi sembrava di raggiungere distanze cosmiche. Entrato nel picco, penso che la musica abbia riprodotto il suono del vento: ebbene, da quel momento sono divenuto sabbia, il vento mi spazzava e i granelli di cui ero composto viaggiavano veloci nello spazio; io ero la sabbia che era spazzata e contemporaneamente viaggiavo quando venivo spazzato via. quindi provavo insieme la quiete di una distesa di sabbia e il brivido del viaggio attraverso il vento.
Ad un certo punto la mia trip sitter mi ha carezzato il petto e il ventre in 3 punti diversi, lasciando impronte nella sabbia che poco dopo sono state riappianate dal vento
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![ASD :asd:](./images/smilies/asd.gif)
Sono rimasto in questo stato di quiete per eoni, poi ho ricevuto una scossa elettrica abbastanza intensa che mi ha 'resettato'; ho ricevuto altre due di queste scosse sempre a intensità dimezzata, credo che siano le 'ondate' della sostanza che anche altre volte avevo avvertito ma mai cosi forte. Come un elettroshock insomma che mi ha fatto incontrare nello spazio vuoto/blu con il fungo e ci siamo detti 'e mo dove andiamo che famo'? io gli dico andiamo a fare un giretto quando ero bambino, 'ok ti ci porto'
Dunque sono volato sulla palazzina dove abitavo da piccolo, ho iniziato a ruotare intorno come fossi un drone ma non riuscivo a metterla a fuoco bene perché era montata su un enorme dodecaedro ruotante che mi impediva di focalizzarla bene; decido di spostarmi sulla palazzina di fronte, un edificio gemello con un cortile che lo separa dal mio. vado al terzo piano, il balcone della mia amichetta di infanzia Cinzia e da li ho una visione perfetta; ero stato sicuramente a casa sua da piccolo ma non mi ricordavo, invece adesso mi sembra bellissimo poter osservare la mia casa da un punto di vista esterno; sul balcone aveva una pianta di mandarino con dei fruttini che io adoravo. la mia visuale non è solo sulla mia casa ma su diversi episodi temporali che si sono verificati. potevo vedere io da piccolo che cadevo con la bici, poi subito sulle gambe di mia madre che mi tiene un fazzoletto sul naso ferito (automaticamente metto la mia mano sulla quasi ormai invisibile ferita che mi è rimasta sul naso ancora adesso); poi sul balcone incontro la madre di Cinzia, subito penso a suo padre e immediatamente volgo lo sguardo verso il cortile dove l'ho visto l'ultima volta ovvero pochi anni fa mentre, avendolo incontrato per caso, gli comunicavo la morte di mio padre; quindi attenzione a cosa sto vedendo: ci sono io piccolo sul balcone della mia amichetta, che osservo un me stesso 40 anni dopo che comunico a questa persona della morte di mio padre e un me stesso più piccolo che cade dalla bici e sta sulle ginocchia di mia madre ferito. ma io ERO contemporaneamente tutte quelle persone e ho pensato ma com'è possibile?? nello spazio che stavo vivendo il tempo non andava più in una direzione ma era fermo, o meglio tutto quello che era successo esisteva nello stesso spazio contemporaneamente e io potevo osservare questa configurazione spazio-temporale come fossi dentro a un ipercubo quadridimensionale che mi permetteva di essere bambino/i e adulto insieme. potevo vedere la sostanza di cui era fatto il tempo che si curvava per rendere possibile questa straordinaria contemporaneità!
Tra tutte le esperienze meravigliose che ho vissuto coi funghi questa mia ha decisamente spinto a ringraziare questa sostanza durante il trip, ho pensato 'che meravigliosa intossicazione' e ho sorriso
Altra piccola scossa, stavolta decido di togliere la mascherina. la mia trip sitter era vicino a me, io le voglio subito raccontare cosa ho visto. inizio a ricordare e a descrivere ma appena penso al bambino che vede il se adulto comunicare la notizia della morte del proprio padre, la cosa mi sconvolge e inizio a piangere a dirotto; addirittura mentre mi sento pronunciare la parola 'MORTO' vengo assalito da una tristezza cosmica. non un bad trip intendiamoci, la cosa in un certo modo è stata bella e ho voluto provare a continuare a viverla fino in fondo e ho continuato a piangere per vari minuti tra le braccia della mia sitter; il pensiero della morte ha continuato ad accompagnarmi per tutto il trip e nella fase discendente ho fatto delle realizzazioni sulla morte, sulla guerra, le malattie. come in tutti i miei recenti trip, ho fatto fatica a tenere lontani i pensieri sulla situazione internazionale e ho avuto dei momenti di realizzazione di quello che sta succedendo molto intensi e terribili.
Ovviamente ho riportato solo le cose principali, il tutto è durato quasi 5 ore!
![Chitarra :chitarra:](./images/smilies/icon_kidra.gif)
![Chitarra :chitarra:](./images/smilies/icon_kidra.gif)
CONSIDERAZIONI:
- il viaggio cambia profondamente se fatto al buio/mascherina, non dico che farò sempre cosi ma decisamente è una opzione che permette di andare molto in profondità. di solito mi piace molto di più osservare i vari oggetti/persone in casa perché è più divertente ma per un discorso di self-improvement viaggiare al buio per me è la cosa migliore.
- la musica crea il trip! di solito mi piace sentire i pink floyd, che colorano in modo indescrivibile il trip ma è una cosa diversa dipende da cosa cerchi. le schitarrate di Gilmour creano mondi fantasy meravigliosi, ma una musica più 'discreta' e intimista permette di andare più a fondo e soprattutto all'inizio fornisce molta calma che quando si è in salita col fungo non guasta!
- che dire dell'esperienza del tesseract, probabilmente chi non ha mai provato non può capire cosa significhi ESSERE in diversi punti dello spazio e del tempo nello stesso istante e provare sentimenti diversi (la disperazione del bambino che assiste al se stesso che parla della morte del padre, l'adulto che si dispiace per dover dare una notizia cosi brutta ad un vecchio amico di famiglia, un altro bimbo di una età diversa che si ritrova con dei pezzi di asfalto nel naso e piange per il sangue che esce ma sente il conforto della propria madre); ebbene, è stato incredibilmente emozionante e anche adesso a ripensarci mentre scrivo sento un groppo alla gola...
- se tutti prendessero i funghi il mondo sarebbe un posto meraviglioso
![Sad :(](./images/smilies/icon_e_sad.gif)
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