Estasi e psicopatia
Inviato: lun feb 19, 2024 3:51 pm
Condivido con voi questo racconto di fantasia, in quanto siete tra gli unici che possono capire.
Maschio, 30 anni. Buona salute. Buona forma fisica e mentale. All'attivo 100+ esperienze con i funghi.
Sostanza: psilocibe equator
Quantità: 3.7g
Additivi: 2.6g ruta + erba
Ed eccoci qui, in vista del weekend, con la forte necessità di passare una serata (in casa) avventurosa e risolvere qualche questione della quotidianità.
Per prima cosa viene preparata la ruta con 3 bolliture da 10 minuti e filtraggio successivo filtraggio.
Bevuto l'amaro calice si attende mezz'ora. Dopodiché segue l'assunzione dei funghi.
15 minuti e arrivano le prime sferzate, gli sbadigli (dovuti soprattutto alla ruta che quasi subito ha iniziato a fare sentire gli effetti riassumibili in una fortissima rilassatezza e mente che viaggia in uno stato di semi sedazione) e i brividi.
Iniziano le prime sensazioni allucinatorie. La TV è quasi fastidiosa, viene messo focus sperando in un documentario sugli animali i con dei bei paesaggi e messo in muto.
Tempo zero e arriva il totale disinteresse verso la TV, allora cuffie ed è il momento di ascoltarsi un album.
t0+30'
L'opzione è per gli Offspring, qualcosa di vecchio, Ixinay on the hombre, album dell'adolescenza.
Parte il 4/4 veloce del punk-rock fine anni '90. È oggettivamente troppo veloce da ascoltare durante la salita degli effetti, ma non importa, predisporre ad un mood allegro e concreto. Piano piano gli effetti avvolgono completamente la mente, visioni, spirali blu in tema marino, colori ovunque. Qualcosa di tanto veloce quanto spettacolare, fino ad arrivare a quello che è stato un concerto dal vivo degli Offspring immaginato e visualizzato, con lo stesso spirito di partecipazione e stupore adolescenziale. Bellissimo, sembra davvero di aver passato una giornata ad un festival. Finito l'album però arriva già lo sfinimento mentale. Quando ci si trova così iper stimolati è un classico, peccato che gli effetti stiano ancora salendo e di parecchio.
t0+1h30'
Effetti ancora in aumento, album finito e iniziano i pensieri. Se prima la mente era distratta dalla musica e dai ricordi ora è libera di vagare. A questo punto arriva la domanda ai funghi: avere la risposta a tutte le domande, la risposta del tutto. Il senso della vita.
Nel frattempo "Alexa metti un po' di musica rilassante" e parte musica semi commerciale che sa di già sentito. Dovrebbe fare da sottofondo ma si impone nei pensieri modificandoli in una sensazione di semi frustrazione.
Va avanti per 30 minuti finché arriva il picco. Difficile gestire adesso pensieri e sensazioni, sta anche salendo tanto la confusione mentale.
Le prime sensazioni sono di unione con il mondo, rivivere all'improvviso la storia del mondo con relativa visualizzazione è totalizzante. Non è possibile descrivere le visioni perché purtroppo non ne sono capace.
Passata questa fase la musica è diventata troppo fastidiosa, meglio il silenzio, o forse no. Spento l'audio ecco che arriva il silenzio, la casa è troppo insonorizzata e questo effetto camera anecoica aumenta un po' l'effetto estraniante. Ad un certo punto sembra di sentire il suono della vita. È proprio quello, ma cos'è la vita. Ed è lì che deve essersi rotto qualcosa. Sempre nel contesto di pensieri a mille è partito l'embolo e il loop mentale sfociato poi in una sorta di paranoia distruttiva con annessi pensieri sucidi (se muoio risolvo la questione, tanto la vita di un uomo di fronte all'eternità del mondo non vale niente). Da semi esperto comunque ritengo siano pensieri molto gestibili, la confusione però è stata tanta e per una buona ora e mezza questa sensazione e loop di pensiero ha fortemente condizionato il viaggio. Il pensiero ricorrente era di aver aperto il velo, svelato la matrice e capito che la realtà fosse totalmente una farsa. Impossibile che un uomo da solo potesse pensare per tutta l'umanità, potesse percepire il peso di tutte le vite e che le loro morti fossero un'inezia a confronto con la storia del mondo, così anche la mia ed in questo stato illuminato era una cosa di difficile accettazione. Questa volta la richiesta iniziale forse era stata esaudita, la risposta è che tutto è finto, solo la morte sblocca tale finzione e che la vita di un uomo nel tempo risulta totalmente inutile (ragionamenti neanche tanto illuminati per altro, ma al momento pareva aver appreso una verità imprescindibile e potente al punto di pensare di farla finita per vedere al di là. E se non ci fosse stato niente? E via di nuovo il loop).
Questi pensieri sono stati tanto potenti da portare a conati di vomino depurativo (a stomaco vuoto conclusi in un nulla) a sudorazione e malessere fisico. Per fortuna aver sotto mano un mandarino ha risolto l'attimo. Mangiato nel giro di un'ora è ritornata la lucidità mentale e il pensiero lineare. Fin troppo forse perché ha ammazzato molto il viaggio, quanto meno il flusso di pensieri, gli effetti visivi sono stati presenti per almeno altre 2 ore.
t0+6
Ormai la stanchezza ha preso il sopravvento, la sensazione di essere ritornato, sano di mente, nella realtà risulta molto piacevole però rimane una sensazione di incompletezza nell'esperienza. Di fondo un'esperienza tanto forte, nel territorio comunque del bad trip (che ormai vista l'esperienza maturata non è più definibile in questo modo) lascia sorpresi, con in testa il solo pensiero di "che cazzo ho appena visto e vissuto" ma in fin dei conti, forse per avere semi soppresso il tutto mangiando un semplice mandarino, non dà quella sensazione di appagamento, di assunzione di una medicina benefica. Pazienza è andata così.
T0+7
A letto, a cercare di dormire, rimane una forte sensazione psichedelica, che per me è una sorta di aura iridescence che scontorna ogni pensiero o immagine mentale, complice l'aver iniziato anche il film "Chaos Walking" che ha una fotografia veramente psichedelica ma che non sconsiglierei in stato alterato perché con un concetto di fondo un po' troppo destabilizzante.
Il giorno dopo nessuna scia, sonnolenza o fastidio. Ripeto che l'esperienza e una innata solidità mentale hanno permesso di essere usciti da questa esperienza senza traumi, ma è stata decisamente forte e sicuramente non alla portata di chiunque.
Il pane degli Dei rimane un alimento sacro, a volte benefico a volte malefico. Questa volta è stato più punitivo che altro confermando quello che dico sempre ovvero che non c'è nulla di ricreativo, solo terapeutico.
Stay safe come sempre
Maschio, 30 anni. Buona salute. Buona forma fisica e mentale. All'attivo 100+ esperienze con i funghi.
Sostanza: psilocibe equator
Quantità: 3.7g
Additivi: 2.6g ruta + erba
Ed eccoci qui, in vista del weekend, con la forte necessità di passare una serata (in casa) avventurosa e risolvere qualche questione della quotidianità.
Per prima cosa viene preparata la ruta con 3 bolliture da 10 minuti e filtraggio successivo filtraggio.
Bevuto l'amaro calice si attende mezz'ora. Dopodiché segue l'assunzione dei funghi.
15 minuti e arrivano le prime sferzate, gli sbadigli (dovuti soprattutto alla ruta che quasi subito ha iniziato a fare sentire gli effetti riassumibili in una fortissima rilassatezza e mente che viaggia in uno stato di semi sedazione) e i brividi.
Iniziano le prime sensazioni allucinatorie. La TV è quasi fastidiosa, viene messo focus sperando in un documentario sugli animali i con dei bei paesaggi e messo in muto.
Tempo zero e arriva il totale disinteresse verso la TV, allora cuffie ed è il momento di ascoltarsi un album.
t0+30'
L'opzione è per gli Offspring, qualcosa di vecchio, Ixinay on the hombre, album dell'adolescenza.
Parte il 4/4 veloce del punk-rock fine anni '90. È oggettivamente troppo veloce da ascoltare durante la salita degli effetti, ma non importa, predisporre ad un mood allegro e concreto. Piano piano gli effetti avvolgono completamente la mente, visioni, spirali blu in tema marino, colori ovunque. Qualcosa di tanto veloce quanto spettacolare, fino ad arrivare a quello che è stato un concerto dal vivo degli Offspring immaginato e visualizzato, con lo stesso spirito di partecipazione e stupore adolescenziale. Bellissimo, sembra davvero di aver passato una giornata ad un festival. Finito l'album però arriva già lo sfinimento mentale. Quando ci si trova così iper stimolati è un classico, peccato che gli effetti stiano ancora salendo e di parecchio.
t0+1h30'
Effetti ancora in aumento, album finito e iniziano i pensieri. Se prima la mente era distratta dalla musica e dai ricordi ora è libera di vagare. A questo punto arriva la domanda ai funghi: avere la risposta a tutte le domande, la risposta del tutto. Il senso della vita.
Nel frattempo "Alexa metti un po' di musica rilassante" e parte musica semi commerciale che sa di già sentito. Dovrebbe fare da sottofondo ma si impone nei pensieri modificandoli in una sensazione di semi frustrazione.
Va avanti per 30 minuti finché arriva il picco. Difficile gestire adesso pensieri e sensazioni, sta anche salendo tanto la confusione mentale.
Le prime sensazioni sono di unione con il mondo, rivivere all'improvviso la storia del mondo con relativa visualizzazione è totalizzante. Non è possibile descrivere le visioni perché purtroppo non ne sono capace.
Passata questa fase la musica è diventata troppo fastidiosa, meglio il silenzio, o forse no. Spento l'audio ecco che arriva il silenzio, la casa è troppo insonorizzata e questo effetto camera anecoica aumenta un po' l'effetto estraniante. Ad un certo punto sembra di sentire il suono della vita. È proprio quello, ma cos'è la vita. Ed è lì che deve essersi rotto qualcosa. Sempre nel contesto di pensieri a mille è partito l'embolo e il loop mentale sfociato poi in una sorta di paranoia distruttiva con annessi pensieri sucidi (se muoio risolvo la questione, tanto la vita di un uomo di fronte all'eternità del mondo non vale niente). Da semi esperto comunque ritengo siano pensieri molto gestibili, la confusione però è stata tanta e per una buona ora e mezza questa sensazione e loop di pensiero ha fortemente condizionato il viaggio. Il pensiero ricorrente era di aver aperto il velo, svelato la matrice e capito che la realtà fosse totalmente una farsa. Impossibile che un uomo da solo potesse pensare per tutta l'umanità, potesse percepire il peso di tutte le vite e che le loro morti fossero un'inezia a confronto con la storia del mondo, così anche la mia ed in questo stato illuminato era una cosa di difficile accettazione. Questa volta la richiesta iniziale forse era stata esaudita, la risposta è che tutto è finto, solo la morte sblocca tale finzione e che la vita di un uomo nel tempo risulta totalmente inutile (ragionamenti neanche tanto illuminati per altro, ma al momento pareva aver appreso una verità imprescindibile e potente al punto di pensare di farla finita per vedere al di là. E se non ci fosse stato niente? E via di nuovo il loop).
Questi pensieri sono stati tanto potenti da portare a conati di vomino depurativo (a stomaco vuoto conclusi in un nulla) a sudorazione e malessere fisico. Per fortuna aver sotto mano un mandarino ha risolto l'attimo. Mangiato nel giro di un'ora è ritornata la lucidità mentale e il pensiero lineare. Fin troppo forse perché ha ammazzato molto il viaggio, quanto meno il flusso di pensieri, gli effetti visivi sono stati presenti per almeno altre 2 ore.
t0+6
Ormai la stanchezza ha preso il sopravvento, la sensazione di essere ritornato, sano di mente, nella realtà risulta molto piacevole però rimane una sensazione di incompletezza nell'esperienza. Di fondo un'esperienza tanto forte, nel territorio comunque del bad trip (che ormai vista l'esperienza maturata non è più definibile in questo modo) lascia sorpresi, con in testa il solo pensiero di "che cazzo ho appena visto e vissuto" ma in fin dei conti, forse per avere semi soppresso il tutto mangiando un semplice mandarino, non dà quella sensazione di appagamento, di assunzione di una medicina benefica. Pazienza è andata così.
T0+7
A letto, a cercare di dormire, rimane una forte sensazione psichedelica, che per me è una sorta di aura iridescence che scontorna ogni pensiero o immagine mentale, complice l'aver iniziato anche il film "Chaos Walking" che ha una fotografia veramente psichedelica ma che non sconsiglierei in stato alterato perché con un concetto di fondo un po' troppo destabilizzante.
Il giorno dopo nessuna scia, sonnolenza o fastidio. Ripeto che l'esperienza e una innata solidità mentale hanno permesso di essere usciti da questa esperienza senza traumi, ma è stata decisamente forte e sicuramente non alla portata di chiunque.
Il pane degli Dei rimane un alimento sacro, a volte benefico a volte malefico. Questa volta è stato più punitivo che altro confermando quello che dico sempre ovvero che non c'è nulla di ricreativo, solo terapeutico.
Stay safe come sempre