Essere vegetariani è un "dovere"?
Essere vegetariani è un "dovere"?
Voi che ne pensate? Io personalmente non sono vegetariano, nè mai ho pensato di avvicinarmi a questo stile alimentare e di vita. Eppure ieri leggendo questo articolo di Focus http://www.focus.it/scienza/scienze/la- ... ci-antiche ho riflettuto un pò sull'argomento. Al di là del senso generale dell'articolo e delle considerazioni i varia natura che ne potrebbero derivare, una cosa mi ha colpito: l'alimentazione carnivora di una specie è, direttamente o indirettamente, causa di un aumento della violenza all'interno della specie stessa. L'essere umano non è niente più che una specie animale tra le tante, ma ha la particolarità di poter scegliere senza agire per puro istinto. L'alimentazione vegetariana è quindi un "dovere" per noi esseri umani, in un ottica di evoluzione verso un essere migliore? Ovviamente che io sia vegetariano o meno poco cambia nel breve periodo, ma tra migliaia di anni questa abitudine potrà dar vita ad una nuova "razza" umana, più pacifica e tollerante verso i propri simili. Il modo in cui ognuno di noi si comporta si ripercuote necessariamente sul destino della nostra specie, quindi in qualche modo siamo responsabili del futuro della razza umana?
Essere vegetariani è un "dovere"?
Innumerevoli prove seminate per il pianeta dimostrano come l'essere umano sia inequivocabilmente fatto per vivere senza consumare carne animale o derivati. L'aggiunta di questi ultimi alla dieta determina un cambiamento psicofisico non trascurabile, nonché l'insorgenza di moltissime patologie e malattie dovute in generale all'incompatibilità dell'apparato gastro-intestinale umano all'assunzione di cibi acidificanti come la carne o il pesce.
Da notare anche come nella maggioranza dei miti creazionistici umani, l'uomo primordiale non si nutriva di carne, ma inizió solo in seguito a eventi catastrofici che ne sconvolsero l'equilibrio naturale.
Da notare anche come nella maggioranza dei miti creazionistici umani, l'uomo primordiale non si nutriva di carne, ma inizió solo in seguito a eventi catastrofici che ne sconvolsero l'equilibrio naturale.
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Scusami non ho letto l'articolo (lo farò appena posso) ma ho già avuto modo di riflettere su tali questioni e per me un fondo di verità c'è. Sono vegetariano da circa sei mesi, una scelta dovuta alla mia "spregiudicatezza mentale".... cioè non avere pregiudizi neanche sulle mie "verità normali" come prima era "mangiare carne"....ho messo in discussione questo e ho deciso di smettere appunto.....ovviamente rispetto chi mangia carne, non sono arrogante: se la mia "discussione interna" mi ha portato a tale scelta...capisco perfettamente chi non lo fa. Detto questo, come ho detto all'inizio, penso che un fondo di verità ci sia: nella Germania Nazista l'uccisione brutale di essere umani era "in serie" , costruzioni apposite per "uccidere senza pietà nel minor tempo".......non è come negli enormi mattatoi industriali? L'uomo impara (consciamente e inconsciamente) e poi mette in pratica....ovviamente non ho detto che il non-mangiare carne fa di te "pacifista e tollerante con gli altri esseri umani"....Ma di certo aumenta la tua "sensibilità".....il subconscio ci insegnerà cosa non può "essere" un essere umano.
Fin dalle origini non è mai stata rimossa
la polvere accumulata sullo specchio,
ma oggi,
bisogna assolutamente vederne lo splendore.
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Beh non si può dire sia un dovere, si tratta di una scelta.
È dimostrato che si può vivere in salute senza magiare carne, anzi le probabilità di avere molte malattie si riducono notevolmente.
È dimostrato che si può vivere in salute senza magiare carne, anzi le probabilità di avere molte malattie si riducono notevolmente.
Questo è vero, facendo la scelta di essere vegetariani di fatto salvaguardiamo gli ecosistemi e assicuriamo un futuro alla nostra specie. Si tratta quindi di fare la scelta consapevole di assumersi le proprie responsabilità. I dati parlano chiaro, vi riporto questo da wikipedia:Il modo in cui ognuno di noi si comporta si ripercuote necessariamente sul destino della nostra specie, quindi in qualche modo siamo responsabili del futuro della razza umana?
Ambiente
Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali.
Secondo la FAO il settore dell'allevamento è uno dei principali fattori di impatto ambientale globale.
Negli anni più recenti, insieme alla crescente attenzione della comunità umana per i problemi ambientali, le diete vegetariane hanno iniziato a diffondersi anche come una scelta ecologica consapevole.
Nella seconda metà del Novecento il consumo globale di carne è aumentato di 5 volte, passando da 45 milioni di tonnellate all'anno nel 1950 a 233 milioni di tonnellate all'anno nel 2000[206][207], e la FAO ha stimato che entro il 2050 si arriverà a 465 milioni di tonnellate[208]. Ciò ha causato naturalmente un aumento del numero di animali allevati: secondo le statistiche della FAO (2007), in tutto il mondo ogni anno vengono uccisi, per fini alimentari, circa 56 miliardi di animali, esclusi pesci e altri animali marini[209]. Questa crescita esplosiva della popolazione animale domestica degli ultimi decenni si è rivelata incompatibile con i ritmi naturali terrestri e ha inciso attraverso diversi modi sull'equilibrio della Terra.
Oggi la zootecnia globale è ritenuta un fattore centrale nell'uso di risorse alimentari e idriche, inquinamento delle acque, uso delle terre, deforestazione, degradazione del suolo ed emissioni di gas serra[208]. Nonostante spesso sia un fattore trascurato, anche il consumo degli animali marini incide in maniera significativa sull'equilibrio ambientale, e la pesca e l'acquacoltura sono ritenuti anch'essi responsabili di diversi problemi di natura ambientale[208]. L'insieme di questa situazione si ripercuote anche sulla fauna e sulla flora selvatica impoverendone la biodiversità[208]. Nel 2006 la FAO ha pubblicato quello che oggi è considerato il documento più noto e meglio documentato sul problema: Livestock's Long Shadow[208], un report scientifico di 390 pagine in cui viene accuratamente valutato l'impatto globale del settore zootecnico sui problemi ambientali. Nell'introduzione gli autori affermano:
« Il settore dell'allevamento emerge come una delle prime due o tre più significative cause dei più gravi problemi ambientali, a tutti i livelli da locale a globale. [...] L'impatto è così rilevante che deve essere affrontato con urgenza[208]. »
Negli ultimi anni si è determinato un crescente interesse della comunità scientifica sull'influenza che il consumo di cibi animali può avere sull'ambiente, e diversi studi hanno evidenziato i vantaggi che è possibile ottenere sul piano ambientale con l'adozione di diete vegetariane. Uno studio del 2003 condotto da ricercatori della Cornell University di New York[210] ha constatato come «il sistema alimentare basato sul consumo di carne richiede più energia, terra e risorse idriche rispetto alla dieta latto-ovo-vegetariana». Ad un'analoga conclusione sono giunti dei ricercatori della Loma Linda University in uno studio del 2009[211], dove è stato rilevato che «[...] la dieta non-vegetariana richiede 2,9 volte più acqua, 2,5 volte più energia primaria, 13 volte più fertilizzanti e 1,4 volte più pesticidi rispetto alla dieta latto-ovo-vegetariana».
Nel 2012, nel corso della settimana mondiale dell'acqua, il SIWI (Stockholm International Water Institute) ha presentato un report in cui ha avvertito che «non ci sarà abbastanza acqua disponibile per produrre cibo per una popolazione di 9 miliardi di persone prevista per il 2050, se si continueranno a seguire le attuali tendenze verso la dieta comunemente adottata nei paesi occidentali», e proponendo una drastica riduzione del consumo di proteine animali fino ad arrivare ad una quota pari al 5% delle proteine totali assunte con la dieta. Gli scienziati, nella presentazione del report, hanno affermato che l'adozione di una dieta vegetariana può offrire la possibilità di aumentare la disponibilità di acqua per produrre più cibo[212][213].
Emissioni di gas serra in chilometri equivalenti[214]
Dieta onnivora con prodotti da agricoltura non biologica 4758 km
Dieta onnivora con prodotti da agricoltura biologica 4377 km
Dieta onnivora con prodotti da agricoltura non biologica e senza carne di manzo 4209 km
Dieta latto-ovo-vegetariana con prodotti da agricoltura non biologica 2427 km
Dieta latto-ovo-vegetariana con prodotti da agricoltura biologica 1978 km
Dieta vegana con prodotti da agricoltura non biologica 629 km
Dieta vegana con prodotti da agricoltura biologica 281 km
Naturalmente, ad un minor consumo di cibi animali, corrisponde un minore impatto sull'ambiente. Per tale motivo una dieta vegana può essere considerata dal punto di vista ambientale la scelta alimentare più vantaggiosa. Ad esempio, per quanto riguarda le emissioni di gas serra, da uno studio del 2008 condotto dall'Institute for Ecological Economy Research di Berlino[214] e volto ad indagare l'impatto dell'agricoltura e dell'allevamento sull'effetto serra, emerge che, rispetto ad una dieta vegana, una dieta latto-ovo-vegetariana ha un impatto di quasi 4 volte superiore, e una dieta a base di cibi animali ha un impatto di circa 7,5 volte superiore[215].
Per quanto riguarda il consumo idrico, è stato osservato che la produzione di cibo per un giorno per una persona che segue una dieta a base di cibi animali necessita di 15 100 litri di acqua, 4500 per chi segue una dieta latto-ovo-vegetariana, mentre ne sono sufficienti solo 1100 per chi segue una dieta vegana: per persona, una dieta vegana richiede pertanto meno acqua nel corso di un anno rispetto a quanta ne occorre per una dieta a base di cibi animali per un solo mese[216].
Da un punto di vista più generale, uno studio del 2006 condotto da ricercatori italiani[217] e volto ad indagare tutti i possibili impatti ambientali derivanti da diete vegetariane e non-vegetariane, ha riscontrato che, rispetto ad una dieta vegana, una dieta latto-ovo-vegetariana ha un impatto 1,8 volte superiore e una dieta a base di cibi animali 2,7 volte superiore, in riferimento a modelli alimentari formulati con parametri dietetici equilibrati e quindi in via teorica, per quanto riguarda i risultati ottenuti dai ricercatori per la dieta a base di cibi animali tipicamente condotta da un italiano medio, questa risulta invece avere un impatto 6,7 volte maggiore rispetto ad una dieta vegana[218].
Finchè giudichi non sarai mai libero
"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Per me vale sempre lo stesso principio, è la dose che fa il veleno : mangiar carne una o due volte a settimana NON fa male (il nostro organismo ha tutti i sistemi necessari per proteggersi, e anzi questi sistemi devono anche essere leggermente stimolati per aumentarne l'efficienza).
Viviamo in un mondo cancerogeno, siamo un ammasso di cellule che tenta di sopravvivere in un mondo che NON esiste per NOI! Ci si adatta ad esso. Anche bere troppa acqua, santa o meno, fa male e può uccidere. Il fatto che siamo coscienti, e coscienti del nostro sapere, è "semplicemente" una skill in più rispetto ad altri organismi che ci permette di aumentare la nostra qualità di vita, tanto da smettere di sopravvivere e iniziare a vivere
Viviamo in un mondo cancerogeno, siamo un ammasso di cellule che tenta di sopravvivere in un mondo che NON esiste per NOI! Ci si adatta ad esso. Anche bere troppa acqua, santa o meno, fa male e può uccidere. Il fatto che siamo coscienti, e coscienti del nostro sapere, è "semplicemente" una skill in più rispetto ad altri organismi che ci permette di aumentare la nostra qualità di vita, tanto da smettere di sopravvivere e iniziare a vivere
- tropopsiko_23
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Io sono vegetariano da 6 anni ma non ritengo che sia un dovere esserlo.
Non conosco molti vegetariani o vegani, molti sono dei salutisti del cazzo.
Evito il più possibile roba di soia e sostituti vegetali della carne, non ho grossi problemi con i carnivori.
Mi stanno antipatici quelli che non mangiano alcune carni (agnello, coniglio, cavallo...), quelli che non vogliono riconoscere e accettare i sistemi con cui un animale cresce e muore macellato, quelli che rifiutano a priori di mangiare insetti e tutto ciò che esce fuori dalle carni "ordinarie" oppure i vegetariani che mangiano il pesce.
Lo specismo per me è un qualcosa di inaccettabile, la vita di un porco non vale meno di quella di un cane o un gatto o un coniglio o una foca o una cavalletta.
E se ti fa schifo andare dal macellaio perché non vuoi vedere il pollo morto appeso per un gancio però comprare al banco carni di un supermercato tutto bello confezionato e pulito ti va bene...boh, sono io troppo estremo? A me sembrano logiche alcune cose.
Non conosco molti vegetariani o vegani, molti sono dei salutisti del cazzo.
Evito il più possibile roba di soia e sostituti vegetali della carne, non ho grossi problemi con i carnivori.
Mi stanno antipatici quelli che non mangiano alcune carni (agnello, coniglio, cavallo...), quelli che non vogliono riconoscere e accettare i sistemi con cui un animale cresce e muore macellato, quelli che rifiutano a priori di mangiare insetti e tutto ciò che esce fuori dalle carni "ordinarie" oppure i vegetariani che mangiano il pesce.
Lo specismo per me è un qualcosa di inaccettabile, la vita di un porco non vale meno di quella di un cane o un gatto o un coniglio o una foca o una cavalletta.
E se ti fa schifo andare dal macellaio perché non vuoi vedere il pollo morto appeso per un gancio però comprare al banco carni di un supermercato tutto bello confezionato e pulito ti va bene...boh, sono io troppo estremo? A me sembrano logiche alcune cose.
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Sono tutte bellissime risposte;
i Rosacroce mi hanno fatto aprire gli occhi sul momento dell'uccisione, il momento in cui l'animale viene ammazzato può rimanere impresso nella retina e quindi nel corpo dell'animale stesso, producendo un'energia negativa;
senza contare il fatto che quel corpo è un essere morto che sta andando in putrefazione.
Benché non stesse parlando della carne, ciò che sostengono i Rosacroce è più o meno lo stesso principio di stress e spavento che mi spiegava qualche giorno fa un signore che si occupa di Meditazione Trascendale:
sto attraversando la strada ed una macchina alle mie spalle suona il clacson; avverto il pericolo e mi spavento; poi durante la giornata mi vado tranquillizzando; tuttavia quel momento di stress rimarrà nel corpo e si sposterà da un livello muscolare conscio a un livello inconscio, e non se ne andrà fino al momento di riposo profondo, che avviene durante il sonno o, appunto, la meditazione
Spesso si mette più rabbia nel mangiare carne -specialemente rossa, che su un piatto di ceci -dalle alte vibrazioni; e che quindi assumere vibrazioni nere rende il tuo corpo e la tua energia, la tua aura, nera; ed avere sentiementi neri non produrrà buone azioni. Magari ringraziando sinceramente l'animale per il proprio sacrficio queste vibrazioni si attenueranno
Nonostante non sia un vegetariano puro, anche io sono tra quelli che rispondono affermativamente alle ultime due domande!!
i Rosacroce mi hanno fatto aprire gli occhi sul momento dell'uccisione, il momento in cui l'animale viene ammazzato può rimanere impresso nella retina e quindi nel corpo dell'animale stesso, producendo un'energia negativa;
senza contare il fatto che quel corpo è un essere morto che sta andando in putrefazione.
Benché non stesse parlando della carne, ciò che sostengono i Rosacroce è più o meno lo stesso principio di stress e spavento che mi spiegava qualche giorno fa un signore che si occupa di Meditazione Trascendale:
sto attraversando la strada ed una macchina alle mie spalle suona il clacson; avverto il pericolo e mi spavento; poi durante la giornata mi vado tranquillizzando; tuttavia quel momento di stress rimarrà nel corpo e si sposterà da un livello muscolare conscio a un livello inconscio, e non se ne andrà fino al momento di riposo profondo, che avviene durante il sonno o, appunto, la meditazione
Spesso si mette più rabbia nel mangiare carne -specialemente rossa, che su un piatto di ceci -dalle alte vibrazioni; e che quindi assumere vibrazioni nere rende il tuo corpo e la tua energia, la tua aura, nera; ed avere sentiementi neri non produrrà buone azioni. Magari ringraziando sinceramente l'animale per il proprio sacrficio queste vibrazioni si attenueranno
Nonostante non sia un vegetariano puro, anche io sono tra quelli che rispondono affermativamente alle ultime due domande!!
- LSAsղackƅar
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Intanto complimenti a tutti per le risposte!
Io non mangio carne da circa un'anno e mezzo, eppure, sono d'accordo sostanzialmente con ciò che dice Sandriga.
Un apporto moderato (e sottolineo moderato, che ha poco a che vedere con ciò che vediamo oggi), di carne animale e derivati apporta benefici!
Poi c'è da dire che una dieta vegana (e non vegetariana) necessita obbligatoriamente dell'integrazione della vitamina B12 (e anche D in caso di carenze), e nel mio modestissimo parere, non ha senso seguire una dieta se poi bisogna assumere integratori di farmacia, ma questa è solo una mia opinione.
Questo dal punto di vista salutistico.
Dal punto di vista etico, la situazione però si capovolge:
Per me non è tanto il fatto di uccidere che è sbagliato, in quanto a mio avviso, è una cosa che fa parte della vita. Quanto il concetto e la pratica di allevamento.
Allevamento significa, privare un'essere vivente della sua libertà fino alla fine dei suoi giorni, che sono SEMPRE più corti di quanto potrebbe vivere in natura (anche gli animali da cui si ottengono i derivati vanno a "fine ciclo produttivo").
Per rendere l'idea, un'animale in narura percorrerrebbe centinaia/migliaia di chilometri nella sua vita, invece è costretto ad una (spesso) minuscola gabbia dal giorno in cui nasce, al giorno in cui muore. Ecco sotto questo punto di vista ammiro i vegani.
Bisogna anche dire che comunque ci sono forme di allevamento sostenibili, basti pensare alle mucche in alta montagna dove hanno spazi enormi, o a certi pollai, dove non ci sono recinzioni (le galline hanno la tendenza a non scappare).
Io ho scelto di rinunciare alle carni perchè ci trovo qualcosa di sbagliato, non sto parlando di una qualche motivazione, solo che di fronte ad un piatto a base di carne sono riluttante. Una ragione potrebbe essere il fatto che mi fa senso mangiare qualcosa che ho anche io, o che potrebbe essere benissimo presa da un'altro essere umano.
Io non mangio carne da circa un'anno e mezzo, eppure, sono d'accordo sostanzialmente con ciò che dice Sandriga.
Un apporto moderato (e sottolineo moderato, che ha poco a che vedere con ciò che vediamo oggi), di carne animale e derivati apporta benefici!
Poi c'è da dire che una dieta vegana (e non vegetariana) necessita obbligatoriamente dell'integrazione della vitamina B12 (e anche D in caso di carenze), e nel mio modestissimo parere, non ha senso seguire una dieta se poi bisogna assumere integratori di farmacia, ma questa è solo una mia opinione.
Questo dal punto di vista salutistico.
Dal punto di vista etico, la situazione però si capovolge:
Per me non è tanto il fatto di uccidere che è sbagliato, in quanto a mio avviso, è una cosa che fa parte della vita. Quanto il concetto e la pratica di allevamento.
Allevamento significa, privare un'essere vivente della sua libertà fino alla fine dei suoi giorni, che sono SEMPRE più corti di quanto potrebbe vivere in natura (anche gli animali da cui si ottengono i derivati vanno a "fine ciclo produttivo").
Per rendere l'idea, un'animale in narura percorrerrebbe centinaia/migliaia di chilometri nella sua vita, invece è costretto ad una (spesso) minuscola gabbia dal giorno in cui nasce, al giorno in cui muore. Ecco sotto questo punto di vista ammiro i vegani.
Bisogna anche dire che comunque ci sono forme di allevamento sostenibili, basti pensare alle mucche in alta montagna dove hanno spazi enormi, o a certi pollai, dove non ci sono recinzioni (le galline hanno la tendenza a non scappare).
Io ho scelto di rinunciare alle carni perchè ci trovo qualcosa di sbagliato, non sto parlando di una qualche motivazione, solo che di fronte ad un piatto a base di carne sono riluttante. Una ragione potrebbe essere il fatto che mi fa senso mangiare qualcosa che ho anche io, o che potrebbe essere benissimo presa da un'altro essere umano.
Essere vegetariani è un "dovere"?
Comunque mangiare carne per il discorso degli anticorpi e dei batteri è un po' na cazzata: basterebbe masticare del terriccio fresco ogni tanto per ottenere gli stessi benefici alla flora batterica dell'apparato digestivo... Persino lo sterco funziona meglio...
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Quasi tutte le piante di potere in origine erano assunte per propiziare la CACCIA.
In Gabon i bwiti ti insegnano che per gli animali è una gioia essere uccisi per sfamare altri esseri viventi.
La Natura è così: io muoio, qualcun'altro mangia. Noi moriamo, i vermi mangiano. I vermi muoiono, una gallina mangia. Una gallina muore, io mangio.
Poi ognuno sceglie quel che vuole, la propria strada è sacra. Ma non ci sono obblighi, come non esiste giudizio.
Peace.
In Gabon i bwiti ti insegnano che per gli animali è una gioia essere uccisi per sfamare altri esseri viventi.
La Natura è così: io muoio, qualcun'altro mangia. Noi moriamo, i vermi mangiano. I vermi muoiono, una gallina mangia. Una gallina muore, io mangio.
Poi ognuno sceglie quel che vuole, la propria strada è sacra. Ma non ci sono obblighi, come non esiste giudizio.
Peace.
É la dose che fa il veleno.
Essere vegetariani è un "dovere"?
Testato!! Sto mangiando molta più carne ultimamente e senza ringraziare l'animale e senza un buono sforzo fisico si è molto ma molto più "neri"!
- LSAsղackƅar
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Io credo che le cose naturali, le cose che hanno un'anima, lascino qualcosa, qualcosa che va oltre la chimica.
Questo per dire che probabilmente c'è differenza tra mangiare carne di un nanimale nato e vissutto libero, che un'animale vissuto prigioniero in un'allevamento
Essere vegetariani è un "dovere"?
Inizio anch'io sempre di più a pensarla così.Io credo che le cose naturali, le cose che hanno un'anima, lascino qualcosa, qualcosa che va oltre la chimica.
Questo per dire che probabilmente c'è differenza tra mangiare carne di un nanimale nato e vissutto libero, che un'animale vissuto prigioniero in un'allevamento
Finchè giudichi non sarai mai libero
"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII
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- tropopsiko_23
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- Iscritto il: mer ott 28, 2015 10:33 pm
Essere vegetariani è un "dovere"?
Capisco chi non vuole mangiare carne perché non fa bene. Anche se ci sarebbe da discutere, ma se uno mi dice non mangio carne perché non mi fa bene per me non ci sono assolutamente problemi. Se uno mi dice che non mangia carne perché l allevamento fa schifo...... mi incazzo. La mela che mangi al posto della bistecca la raccoglie un qualche schiavo sfruttato a 2 euro l ora. La maglietta che indossi l ha fatta una bambina in tailandia a meno di 2 euro l ora. L iphone che usi ecc ecc. Quindi se la tua protesta è non mangiare carne per non far soffrire gli animali, io ti vedo come un pazzo. Se dobbiamo evitare di sovvenzionare le cose brutte del mondo, fare gli eremiti è l unica via. Se vogliamo cambiare le cose brutte del mondo io inizierei dal togliere la gente dalla prigionia del business, prima delle mucche. Ma ripeto, non finanziare l industria della carne ma quella della soia con tutti i suoi hamburger e cazzate varie lo considero ancor più riprovevole. E che la coltivazione di soia sia ecosostenibile non me lo credo così facilmente. Ultima cosa: il fatto che tra tutte le forme di protesta il vegetarianesimo e il veganesimo siano le più prorompenti nel mercato, e ben viste del potere, mi fa proprio pensare male.
Giusto o sbagliato non può essere reato! Free drugs!
Essere vegetariani è un "dovere"?
AMEN.Psycore ha scritto: Capisco chi non vuole mangiare carne perché non fa bene. Anche se ci sarebbe da discutere, ma se uno mi dice non mangio carne perché non mi fa bene per me non ci sono assolutamente problemi. Se uno mi dice che non mangia carne perché l allevamento fa schifo...... mi incazzo. La mela che mangi al posto della bistecca la raccoglie un qualche schiavo sfruttato a 2 euro l ora. La maglietta che indossi l ha fatta una bambina in tailandia a meno di 2 euro l ora. L iphone che usi ecc ecc. Quindi se la tua protesta è non mangiare carne per non far soffrire gli animali, io ti vedo come un pazzo. Se dobbiamo evitare di sovvenzionare le cose brutte del mondo, fare gli eremiti è l unica via. Se vogliamo cambiare le cose brutte del mondo io inizierei dal togliere la gente dalla prigionia del business, prima delle mucche. Ma ripeto, non finanziare l industria della carne ma quella della soia con tutti i suoi hamburger e cazzate varie lo considero ancor più riprovevole. E che la coltivazione di soia sia ecosostenibile non me lo credo così facilmente. Ultima cosa: il fatto che tra tutte le forme di protesta il vegetarianesimo e il veganesimo siano le più prorompenti nel mercato, e ben viste del potere, mi fa proprio pensare male.
In Brasile stanno radendo al suolo la selva per le piantagioni di soia, vista la vertiginosa domanda globale. Distruggiamo il polmone del pianeta per riempirci lo stomaco, così come a causa degli allevamenti di bovini in USA scarichiamo nell'atmosfera una quantità di metano insostenibile. Insomma, l'oltranzismo e la produzione selvaggia sono il male, sia che la faccia un vegano, un onnivoro o cicchessia.
É la dose che fa il veleno.
Essere vegetariani è un "dovere"?
Ragazzi bisognerebbe informarsi bene su certe cose, sono proprio l'agricoltura convenzionale e gli allevamenti intensivi a tenere gli agricoltori prigionieri del business e del mercato.
La maggior parte delle aree deforestate in Amazzonia sono destinate alla coltivazione di mais e soia, i quali sono i principali ingredienti dei mangimi concentrati per i bovini e i suini degli allevamenti intensivi, inoltre queste coltivazioni sfruttano i terreni esaurendone la fertilità in pochi anni.
Sappiate che 1/3 delle terre coltivate e 1/2 dei cereali prodotti a livello mondiale sono destinati agli allevamenti animali.
Una persona che arriva a scegliere di diventare vegetariano o vegano in modo consapevole dubito che scelga della soia ogm o coltivata con l'agricoltura convenzionale ma piuttosto si orienterà su prodotti biologici. La coltivazione della soia può essere sostenibile ed essendo una pianta azotofissatrice si può migliorare la fertilità dei suoli e ridurre il bisogno di concimi azotati con le giuste tecniche colturali come avvicendamenti e consociazioni.
Il male non è mangiare carne ma come viene prodotta e la quantità spropositata che ne mangia, di fatto l'agricoltura è stata trasformata in un'industria estrattiva.
La maggior parte delle aree deforestate in Amazzonia sono destinate alla coltivazione di mais e soia, i quali sono i principali ingredienti dei mangimi concentrati per i bovini e i suini degli allevamenti intensivi, inoltre queste coltivazioni sfruttano i terreni esaurendone la fertilità in pochi anni.
Sappiate che 1/3 delle terre coltivate e 1/2 dei cereali prodotti a livello mondiale sono destinati agli allevamenti animali.
Una persona che arriva a scegliere di diventare vegetariano o vegano in modo consapevole dubito che scelga della soia ogm o coltivata con l'agricoltura convenzionale ma piuttosto si orienterà su prodotti biologici. La coltivazione della soia può essere sostenibile ed essendo una pianta azotofissatrice si può migliorare la fertilità dei suoli e ridurre il bisogno di concimi azotati con le giuste tecniche colturali come avvicendamenti e consociazioni.
Il male non è mangiare carne ma come viene prodotta e la quantità spropositata che ne mangia, di fatto l'agricoltura è stata trasformata in un'industria estrattiva.
Finchè giudichi non sarai mai libero
"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
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Mevlana Rumi, Sec. XIII
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Essere vegetariani è un "dovere"?
Se nessuno mangiasse più carne ma solo soia-derivati e cereali ci sarebbero più o meno coltivazioni intensive di ora?
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- tropopsiko_23
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- Iscritto il: mer ott 28, 2015 10:33 pm
Essere vegetariani è un "dovere"?
Probabilmente le stesse ma alcuni fanatici del tema affermano che si possa arginare la fame nel mondo
X
Essere vegetariani è un "dovere"?
In Ecologia esiste la legge del decimo che afferma che ad ogni passaggio della catena trofica si perde il 90% di energia, avete presente la piramide ecologica dove ad esempio i predatori primari hanno 1/10 della biomassa degli erbovori?
Questo significa per i bovini ad esempio (indice di conversione alimentare tra 7 e 10) che per produrre 100g di carne servono tra 700g e 1Kg di mangime, cioè cereali e legumi.
Quindi fate voi due conti. Significa che per sfamare lo stesso numero di persone che invece di mangiare carne mangiano direttamente cereali e legumi serve sì coltivare meno terre.
Questo significa per i bovini ad esempio (indice di conversione alimentare tra 7 e 10) che per produrre 100g di carne servono tra 700g e 1Kg di mangime, cioè cereali e legumi.
Quindi fate voi due conti. Significa che per sfamare lo stesso numero di persone che invece di mangiare carne mangiano direttamente cereali e legumi serve sì coltivare meno terre.
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