Differenza tra Cannabis Indica e Sativa: facciamo chiarezza

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Abeja G.
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Differenza tra Cannabis Indica e Sativa: facciamo chiarezza

Messaggio da Abeja G. » gio mar 18, 2021 6:48 pm

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I termini “indica” e “sativa” vengono spesso usati per distinguere due piante di cannabis che presentano caratteristiche differenti. Qual è il loro significato? Ma soprattutto, sono davvero utili?

Origine e significato dei termini Indica e Sativa
I primi ad usare questi due termini sono stati i più illustri botanici del ‘700, nel tentativo di classificare la pianta di cannabis. All’epoca si potevano osservare due tipi ben distinti di piante per morfologia e origine geografica: una pianta proveniente dall’Asia centrale e dal subcontinente indiano, caratterizzata da una bassa statura, da foglie larghe e con un potente effetto intossicante e una pianta molto alta di forma allungata, con foglie strette e per lo più usata come fonte di fibra. Questi due diversi gruppi di piante sono stati considerati da alcuni studiosi dell’epoca (es. Lamark 1744-1829) come due specie diverse, rispettivamente Cannabis Indica e Cannabis sativa. Altri, come il padre della classificazione scientifica degli esseri viventi, Carlo Linneo (1707-1778), tendono invece ad unificarli sotto la stessa specie, la Cannabis sativa, dando importanza al fatto che tutte le piante di cannabis hanno la capacità di fecondarsi tra loro e produrre progenie sana [4]. Quest’ultima linea di pensiero è la più seguita al giorno d’oggi. In letteratura, per indicare la cannabis con il suo nome scientifico, troviamo l’espressione “Cannabis sativa L.”, dove L. sta appunto per Linneus.


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In Figura, l’opera di Carlo Linneo, pubblicata nel 1753, che costituì il punto di partenza della moderna nomenclatura botanica e dove si trova per la prima volta la dicitura “Cannabis sativa”.


Perché vengono ancora usati i termini “Indica” e “Sativa”?

I termini indica e sativa (intesi come sottospecie della Cannabis sativa) hanno continuato a circolare per indicare piante che, in effetti, mostravano tratti completamente diversi tra di loro. Le aziende del settore, specialmente di quello semenziero, hanno recuperato questi termini per distinguere i loro prodotti. Le specifiche sull’aspetto della pianta erano molto utili al cliente per regolarsi nell’autocoltivazione.

Nel corso del tempo, al significato originale dei termini, sono stati aggiunte anche caratteristiche riguardanti gli effetti provocati a seguito del loro consumo. Alcuni effetti intossicanti, infatti, sembravano tipici delle singole categorie: all’assunzione di piante di indica sono stati ricondotti effetti più incentrati sul corpo uniti ad un forte senso di rilassamento, invece, alle piante di sativa sono stati associati effetti eccitanti ricondotti più all’euforia. Questa caratteristica sembrava essere dovuta ad un diverso rapporto tra il THC e il CBD all’interno della pianta (Indica CBD>THC; Sativa THC>CBD).

Quando le parole rischiano di creare confusione
Anche se molto a rilento, gli studi scientifici hanno dato qualche risposta ad alcuni dubbi che negli anni hanno accompagnato questi termini. Per esempio, è emersa l’evidente incorrettezza nel tentativo di collegare l’effetto intossicante della pianta alle sue caratteristiche morfologiche. La verità è che piante con aspetto molto simile possono avere un contenuto di principi attivi completamente diverso [1]. La poca chiarezza sul reale contenuto di molecole attive, e quindi dell’effetto intossicante della pianta, ha rappresentato e rappresenta un fattore di rischio per il consumatore, che spesso compra il prodotto per fini terapeutici.

In secondo luogo, negli anni le piante hanno subito una trasformazione. In questo, un importante ruolo lo hanno avuto gli incroci, utilizzati nei piani di miglioramento genetico per creare nuove varietà. Le caratteristiche una volta così marcate e distintive dell’indica e della sativa si sono cominciate ad attenuare, rendendo la loro distinzione non più tanto semplice. Oggi si trovano le denominazioni commerciali “indica-dominante” e “sativa-dominante”, proprio per indicare piante che presentano caratteristiche non completamente distintive, ma più vicine all’una o all’altra categoria.

Come finirà?
Molti esponenti di spicco del mondo della cannabis, come Ethan Russo [2] e Ernest Small [3], consigliano di abbandonare i termini Indica e Sativa, e focalizzarsi, invece, sul contenuto di principi attivi della pianta.

Priorità dei prossimi anni sarà quindi definire una classificazione universale per la pianta di cannabis e i suoi derivati. Questa dovrà essere semplice, molto informativa per il consumatore e soprattutto essere fondata su solide basi scientifiche.

Alessandro Conca – Biotecnologo

Bibliografia:

1. Elzinga S., Fischedick J., Podkolinski R. and Raber JC. “Cannabinoids and Terpenes as Chemotaxonomic Markers in Cannabis”, 2015. Natural Products Chemistry & Research.

2. Daniele Piomelli and Ethan B. Russo. “The Cannabis sativa Versus Cannabis indica Debate: An Interview with Ethan Russo, MD”, 2016. Cannabis and Cannabinoid Research.

3. Ernest Small. “Cannabinoid Phenotypes in Cannabis sativa”, 1973. Nature.

4. John M. McPartland. “Cannabis sativa and Cannabis indica versus “Sativa” and “Indica”, 2017. Botany and Biotechnology.


https://www.cannabisterapeutica.info/20 ... chiarezza/


ajeje
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Re: Differenza tra Cannabis Indica e Sativa: facciamo chiarezza

Messaggio da ajeje » dom apr 11, 2021 11:15 pm

sarà che girano solo incroci, ma io non ho mai avuto un effetto "sativo", tutte le erbe che ho fumato mi hanno buttato a terra (o sul divano haha) facendomi fare dei viaggioni, talvolta euforizzanti, ma mi hanno pur sempre appesantito, soprattutto l'hashish...un hashish prodotto da ganja sativa dovrebbe avere un effetto energizzante? perchè da quel che so l'hashish appesantisce più dell'erba
why so serious?

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Abeja G.
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Re: Differenza tra Cannabis Indica e Sativa: facciamo chiarezza

Messaggio da Abeja G. » ven giu 25, 2021 2:34 am

Anche in questo articolo si sostiene che l'hashish è molto più potente dell'erba: Erba vs Hashish: Ecco le Differenze.

Ancora su cannabis indica e cannabis sativa: Quali sono le differenza tra cannabis indica e cannabis sativa?

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Pregiudicato
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Re: Differenza tra Cannabis Indica e Sativa: facciamo chiarezza

Messaggio da Pregiudicato » ven giu 25, 2021 2:58 pm

Il primo articolo é pieno di imprecisioni…non si pensava che l’indica fosse blocco divano perché aveva più cbd, manco si sapeva dell’esistenza del cbd.
E comunque l’indica contiene più mircene (terpene), presente per esempio nella Damiana, che in unione al thc ne aumenta gli effetti soporiferi.

Invece che scrivere “principi attivi” potevano scrivere: cannabinoidi, terpeni e terpenoidi, che interagendo tra loro andranno a creare un effetto unico (eliminando la questione soggettiva del cervello del test)

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