Cannabis, l'appello delle Sardine: "Approvare la legge per la coltivazione domestica". Ma la Lega attacca

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Abeja G.
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Cannabis, l'appello delle Sardine: "Approvare la legge per la coltivazione domestica". Ma la Lega attacca

Messaggio da Abeja G. » mer mar 24, 2021 7:23 pm

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Per la prima volta il movimento guidato da Mattia Santori prende posizione sull'argomento dibattuto per "consentire ai consumatori di non rivolgersi più alla criminalità". Il senatore del Carroccio, Pillon: "Prima di parlare, fatevi un giro in una comunità di recupero". Per Magi, primo firmatario della proposta di legge: "Il proibizionismo uccide, la legalità mai". Perantoni: "Non sia più un crimine"

Approvare la proposta di legge che decriminalizza la coltivazione domestica di cannabis. È l'appello lanciato dalle Sardine al presidente Mario Perantoni e ai membri della commissione Giustizia a Montecitorio e che per la prima volta prendono posizione su un argomento così dibattuto. Secondo il movimento di opposizione al sovranismo, la coltivazione in casa della cannabis "consentirebbe ai consumatori di non rivolgersi alla criminalità, libererebbe le forze dell'ordine e tribunali da inutili procedimenti, potrebbe separare il mercato della cannabis dalla altre sostanze stupefacenti e permetterebbe anche a chi non riesce a ottenere la terapeutica di potersi curare".

L'appello delle Sardine.
"Si tratta dell'unica occasione concreta che abbiamo in questa legislatura per fare un passo in avanti", spiegano le Sardine che invitano a firmare "l'appello al presidente e a tutti i membri della commissione giustizia della Camera dei Deputati, su iocoltivo.eu. Ormai - si legge nel testo delle Sardine - è passato oltre un anno dalla sentenza delle Sezioni unite della Corte di Cassazione che ha stabilito che la coltivazione domestica di cannabis per solo uso personale non costituisce reato. Per tutelare pienamente i diritti dei consumatori, però, non basta una sentenza, infatti ancora oggi si rischiano processi che durano anni. Il Procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho ha dichiarato che la libertà per i consumatori di autocoltivare cannabis, toglierebbe alla criminalità organizzata una fetta importante di mercato". Secondo le stime infatti, "i consumatori di cannabis che ogni anno decidono di coltivare sono oltre 100mila. I motivi che spingono le persone ad autocoltivare sono tantissimi, dal risparmio alla garanzia di consumare una cannabis di qualità. In questo lunghissimo anno però il Parlamento non ha saputo cogliere queste indicazioni", ricordano dal movimento guidato da Mattia Santori.

Magi: "Il proibizionismo uccide, la legalità mai"
Ringrazia le Sardine, Riccardo Magi, deputato del gruppo Misto, primo firmatario della proposta di legge C.2307. "Il proibizionismo uccide, la legalità mai", osserva Magi riferendosi all'appello dell'associazione 'Meglio Legale' a cui stanno aderendo "migliaia di cittadini affinché si arrivi all'approvazione della proposta di legge, a firma mia e di tanti altri colleghi, per una completa decriminalizzazione della coltivazione domestica di cannabis per uso personale. Al governo e alla ministra Dadone chiedo solo di avere un approccio laico rispetto ai risultati oggettivamente disastrosi delle politiche proibizioniste degli ultimi decenni sul piano sociale, economico e della giustizia. E chiedo quindi che, come previsto dalla legge, sia convocata la Conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti", dice ancora Magi.

La proposta di legge per la coltivazione domestica della cannabis.
Dopo un breve stop in Commissione Giustizia alla Camera per quasi un anno, ora sono riprese le audizione per la proposta di legge che decriminalizza la coltivazione domestica di cannabis (C.2307), che ha come primo firmatario Riccardo Magi. Nel 2019, una sentenza delle Sezioni unite della Corte di Cassazione ha considerato "non penalmente rilevante la coltivazione in casa per uso personale della cannabis. Ma i tribunali continuano in tutta Italia a comportarsi in maniera diversa, spesso intervenendo con il sequestro della pianta e con una sanzione amministrativa - spiega Magi - Con la legge invece la coltivazione diventerebbe decriminalizzata e il cittadino non correrebbe più rischi. Un altro punto è la depenalizzazione dei fatti di lieve. In sette casi su dieci, infatti, si finisce in carcere per fatti non gravissimi - precisa ancora Riccardo Magi - E la coltivazione domestica della cannabis rappresenterebbe il primo passo per una vera legalizzazione".

La reazione di Perantoni: "Non sia più un crimine"
All'appello è arrivata già una prima reazione, quella di Mario Perantoni, presidente della Commissione Giustizia della Camera di Deputati, a cui le sardine hanno indirizzato l'appello per approvare la proposta di legge C.2307 (Magi e altri) che decriminalizza la coltivazione domestica di cannabis, depositata presso l'organismo da lui guidato. Quello di cui si fanno portavoce le sardine, sul tema della cannabis, è "l'ennesimo, condivisibile appello proveniente dalla società civile che chiede al parlamento un passo verso una legislazione più avanzata e moderna su questo e su altri temi, come il suicidio assistito. Mi auguro - spiega Perantoni - di poter ridare impulso ai lavori in commissione quanto prima su entrambe le questioni e quindi anche sulle proposte di depenalizzazione della coltivazione domestica per uso personale della cannabis. A quel punto e nel merito ciascun gruppo politico dovrà assumersi le proprie responsabilità e scegliere se andare incontro alle istanze della società oppure ignorarle".

La Lega attacca.
La Lega, con il senatore Simone Pillon va subito all'attacco. "Personalmente - diche all'Adnkronos - credo che le Sardine e i loro amici dovrebbero farsi un giro in una comunità di recupero prima di parlare, facciano tutti i proclami che vogliono, ma la droga è morte. Qualcuno vorrebbe chiudere i nostri ragazzi nei cessi a fumare canne per non disturbare il manovratore - accusa il vicepresidente della Commissione Infanzia e adolescenza del Senato - Io preferisco che possano studiare, partecipare alla vita del nostro Paese, e divertirsi in modo sano senza assumere porcherie". Gli risponde ancora Magi: "Al senatore Pillon chiedo di liberarsi dalla sua gabbia ideologica che non lo abbandona neanche quando visita le comunità di cui parla". E intervengono anche le Sardine: "In moltissimi Stati, anche europei, la regolamentazione della cannabis è al centro delle agende politiche e di governo. E mentre gli Stati legalizzano la cannabis, Pillon non perde occasione per palesare la sua visione retrograda di società. Ma gli ricordiamo che di cannabis, ad oggi, non è mai morto nessuno in millenni di utilizzo. Siamo pronti a sfidarlo, su questo. E siamo anche pronti ad accompagnarlo nelle comunità di recupero: scoprirebbe che le persone in trattamento per dipendenza da cannabis sono una minoranza e che il vero allarme è quello delle droghe pesanti e sintetiche", aggiungono.

L'argomento cannabis, dalla coltivazione in casa alla legalizzazione, da sempre scatena dibattito e polemiche. Con il centrodestra irremovibile sulla posizione del 'no' e con i Radicali schierati a favore e per primi portavoce di questa battaglia che ora sta raccogliendo sempre più consensi. Tra questi c'è anche quello della ministra del M5S per le politiche giovanili nel governo Draghi, Fabiana Dadone, che in passato aveva espresso delle posizioni precise sul tema e, per questo, finita nel mirino della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Dadone, inoltre, potrebbe ricevere la delega governativa alle politiche antidroga. Decisione che ha scatenato ancora di più l'ira di Meloni.

https://www.repubblica.it/politica/2021 ... nEBKF6TCNk


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