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Microdosi croniche e intermittenti della N -dimetiltriptamina (DMT) producono effetti positivi sull'umore nei roditori

Inviato: lun lug 11, 2022 6:49 pm
da Abeja G.

Re: Microdosi croniche e intermittenti della N -dimetiltriptamina (DMT) producono effetti positivi sull'umore nei rodito

Inviato: mar lug 12, 2022 9:07 am
da tsunami666
Interessante.
Ho un dubbio. Parla di microdose utilizzando 1mg/Kg per un effetto sub-allucinogeno e 10mg/kg per una effetto "acuto".
Mi sembrano un pò troppi. I roditori hanno una tolleranza più alta?
Hanno utilizzato dmt-fumarato e somministrato tramite iniezione intraperitoneale quindi zero sprechi.
Leggendo "DMT - la molecola di Dio" all'inizio menzionavano 0,4mg/Kg tramite iniezione.

Re: Microdosi croniche e intermittenti della N -dimetiltriptamina (DMT) producono effetti positivi sull'umore nei rodito

Inviato: mar lug 12, 2022 12:54 pm
da Nectar
tsunami666 ha scritto:
mar lug 12, 2022 9:07 am
Ho un dubbio. Parla di microdose utilizzando 1mg/Kg per un effetto sub-allucinogeno e 10mg/kg per una effetto "acuto".
Mi sembrano un pò troppi. I roditori hanno una tolleranza più alta?
Per calcolare la dose corrispondente in specie diverse si usa lo "scaling allometrico", che si basa sul confronto tra le superfici corporee delle due specie. Infatti esiste una relazione tra la superficie corporea di un organismo e il suo tasso metabolico.
Gli autori dell'articolo hanno anche detto che a una dose di 1 mg/kg i ratti addestrati a distinguere la DMT dalla soluzione salina non riuscivano a farlo nell'80% dei casi. E che una dose di 1 mg/kg non causa il "drastico cambiamento di postura" dato da una dose di 10 mg/kg.

Comunque secondo me è una bella domanda la tua, perché alla fine non abbiamo la certezza assoluta.
Visto che la DMT viene già usata per trial clinici, secondo me non è giustificato usare altri animali (in questo caso ratti) per test comportamentali. I metodi usati nello studio per capire se un ratto aveva meno ansia o era meno depresso sono molto stressanti per l'animale (praticamente una tortura). Su volontari umani che già soffrono di ansia o depressione si sarebbero ottenuti risultati più affidabili e forse avrebbero anche fatto stare meglio qualcuno.