una legge del peru che vorrei in italia
una legge del peru che vorrei in italia
è la galera per tutte quelle donne che praticano l'aborto.tra tutte le cose che la chiesa ha impost indirettamente al peru questa è l'unica che mi piace
kaixo
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Perché scusa?
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
- LSAsղackƅar
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Il feto è un potenziale essere vivente, per tanto è un'essere vivente atutti gli effetti.Samsara ha scritto:Perché scusa?
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
Tuttavia io sono favorevole all'aborto (anche in età più avanzata dei 3 mesi) nel caso in cui si presentino malattie gravi. Sono inoltre favorevole in quei casi in cui il feto si sia generato da stupri. La scelta in ogni caso è della madre.
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano le ragazze del forum in proposito.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Veramente una legge di merda quella peruviana. Mi astengo dal dare giudizi sull'aborto, ma provo a fornirvi un paio di dati...
In Italia abbiamo la legge 22 maggio 1978 n.194, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. L'obiettivo primario della legge è la tutela sociale della maternità e la prevenzione dell’aborto attraverso la rete dei consultori familiari.
Negli ultimi vent’anni in Italia si è osservata una costante riduzione dell’IVG, grazie a un maggiore e migliore uso dei metodi anticoncezionali, ma anche per l’attività sempre più decisiva svolta dai consultori familiari. Secondo le stime effettuate prima della legalizzazione, gli aborti clandestini oscillavano tra i 220 mila e i 600 mila per anno. Negli anni immediatamente successivi all’introduzione della Legge 194 si è registrato, come atteso, un incremento dell’incidenza del fenomeno: fino a 234 mila IVG nel 1982, pari a un tasso di abortività di 17,2 per 1000 donne in età compresa fra i 15 e i 49 anni. Negli anni successivi il numero di interventi è costantemente diminuito, i dati definitivi del ministero della salute relativi al 2007 indicano 127.038 interventi, con un tasso di abortività pari a 9,1 gestanti ogni 1000.
Rispetto al 1982, il tasso di abortività si dunque è ridotto del 47,1%.
L'unica vera soluzione per il contenimento delle IVG e più in generale delle gravidanze indesiderate è l’istruzione, che dovrebbe essere potenziata su più livelli, dando maggiore importanza ai consultori familiari che ancora oggi non sono valorizzati e promossi a sufficienza e all’ interno delle scuole, dove l’educazione sessuale è spesso trascurata o del tutto assente (anche se ora ci sono i coglionacci che vanno contro questa nuova fantomatica ideologia gender che peggioreranno solo la situazione).
Una vera piaga del sistema italiano è l'obiezione di coscienza (inconcepibile in molte altre nazioni europee) che dovrebbe essere come minimo regolamentata. In Sicilia i medici obiettori sono più dell'80%, più che per coscienza per carriera, ma non mi dilungo... Parlo di tutto questo per esperienza diretta, ho visto donne già frustrate trattate di merda per una IVG
In Italia abbiamo la legge 22 maggio 1978 n.194, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. L'obiettivo primario della legge è la tutela sociale della maternità e la prevenzione dell’aborto attraverso la rete dei consultori familiari.
Negli ultimi vent’anni in Italia si è osservata una costante riduzione dell’IVG, grazie a un maggiore e migliore uso dei metodi anticoncezionali, ma anche per l’attività sempre più decisiva svolta dai consultori familiari. Secondo le stime effettuate prima della legalizzazione, gli aborti clandestini oscillavano tra i 220 mila e i 600 mila per anno. Negli anni immediatamente successivi all’introduzione della Legge 194 si è registrato, come atteso, un incremento dell’incidenza del fenomeno: fino a 234 mila IVG nel 1982, pari a un tasso di abortività di 17,2 per 1000 donne in età compresa fra i 15 e i 49 anni. Negli anni successivi il numero di interventi è costantemente diminuito, i dati definitivi del ministero della salute relativi al 2007 indicano 127.038 interventi, con un tasso di abortività pari a 9,1 gestanti ogni 1000.
Rispetto al 1982, il tasso di abortività si dunque è ridotto del 47,1%.
L'unica vera soluzione per il contenimento delle IVG e più in generale delle gravidanze indesiderate è l’istruzione, che dovrebbe essere potenziata su più livelli, dando maggiore importanza ai consultori familiari che ancora oggi non sono valorizzati e promossi a sufficienza e all’ interno delle scuole, dove l’educazione sessuale è spesso trascurata o del tutto assente (anche se ora ci sono i coglionacci che vanno contro questa nuova fantomatica ideologia gender che peggioreranno solo la situazione).
Una vera piaga del sistema italiano è l'obiezione di coscienza (inconcepibile in molte altre nazioni europee) che dovrebbe essere come minimo regolamentata. In Sicilia i medici obiettori sono più dell'80%, più che per coscienza per carriera, ma non mi dilungo... Parlo di tutto questo per esperienza diretta, ho visto donne già frustrate trattate di merda per una IVG
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Secondo me è una legge del cazzo.
Prendi in considerazione l'osservazione di Allah. Che il feto sia stato generato da stupri. Su una ragazzina per esempio.
E sono sicuro che 'sta legge creerebbe una cerchia di 'dottori' macellai pronti a praticare aborti da medioevo, che se ne starebbero zitti in cambio di soldini.
Bisogna ponderare con lungimiranza ciò che potrebbe succedere, un pensiero è una cosa.
Una legge un altra.
Prendi in considerazione l'osservazione di Allah. Che il feto sia stato generato da stupri. Su una ragazzina per esempio.
E sono sicuro che 'sta legge creerebbe una cerchia di 'dottori' macellai pronti a praticare aborti da medioevo, che se ne starebbero zitti in cambio di soldini.
Bisogna ponderare con lungimiranza ciò che potrebbe succedere, un pensiero è una cosa.
Una legge un altra.
- tropopsiko_23
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Clone il Saggio, quoto e straquoto.CloneXY ha scritto: L'unica vera soluzione per il contenimento delle IVG e più in generale delle gravidanze indesiderate è l’istruzione, che dovrebbe essere potenziata su più livelli, dando maggiore importanza ai consultori familiari che ancora oggi non sono valorizzati e promossi a sufficienza e all’ interno delle scuole, dove l’educazione sessuale è spesso trascurata o del tutto assente (anche se ora ci sono i coglionacci che vanno contro questa nuova fantomatica ideologia gender che peggioreranno solo la situazione).
Una vera piaga del sistema italiano è l'obiezione di coscienza (inconcepibile in molte altre nazioni europee) che dovrebbe essere come minimo regolamentata. In Sicilia i medici obiettori sono più dell'80%, più che per coscienza per carriera, ma non mi dilungo... Parlo di tutto questo per esperienza diretta, ho visto donne già frustrate trattate di merda per una IVG
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Mi piace questa visione, se il feto è un potenziale essere vivente e, quindi, un essere vivente a tutti gli effetti se l'uomo non interviene (cosa diversa dal anticoncezionale, dato che anche in sua assenza non si avrebbe, caso per caso, una singola sicurezza dell'avvenuta gravidanza) farla abortire subito o tagliare al bimbo la testa quando mette il naso fuori sono la stessa cosa! Io non farei abortire credo la mia ragazza, ma sono assolutamente favorevole di lasciare questa decisione in mano dei diretti interessatiAllahSnackbar ha scritto:Il feto è un potenziale essere vivente, per tanto è un'essere vivente atutti gli effetti.Samsara ha scritto:Perché scusa?
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
Tuttavia io sono favorevole all'aborto (anche in età più avanzata dei 3 mesi) nel caso in cui si presentino malattie gravi. Sono inoltre favorevole in quei casi in cui il feto si sia generato da stupri. La scelta in ogni caso è della madre.
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano le ragazze del forum in proposito.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Secondo il tuo ragionamento anche gli spermatozoi allora essendo potenziali esseri viventi sono esseri viventi a tutti gli effetti. Quindi io sarei un serial killer?AllahSnackbar ha scritto:Il feto è un potenziale essere vivente, per tanto è un'essere vivente atutti gli effetti.Samsara ha scritto:Perché scusa?
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
Tuttavia io sono favorevole all'aborto (anche in età più avanzata dei 3 mesi) nel caso in cui si presentino malattie gravi. Sono inoltre favorevole in quei casi in cui il feto si sia generato da stupri. La scelta in ogni caso è della madre.
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano le ragazze del forum in proposito.
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Sono esseri viventi cellulari, come i milioni di batteri che abbiamo in bocca e nell'intestino che inevitabilmente muoiono per colpa nostra (non ci possiamo fare niente).Samsara ha scritto: Secondo il tuo ragionamento anche gli spermatozoi allora essendo potenziali esseri viventi sono esseri viventi a tutti gli effetti. Quindi io sarei un serial killer?
Uccidere uno zigote è a tutti gli effetti un'omicidio, in quanto si tratta di un piccolo essere umano (lo spermatozoo, come l'ovulo da soli sono solo forme di vita batteriche), certo poi a mio avviso ci possono essere delle eccezioni (che ho spiegato sopra) nel quale una ragazza può scegliere di abortire.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Si parla sempre di vita in potenza. Perchè io posso considerare un feto di 8 mesi alla stregua di uno di 3 mesi.
Qui entra in gioco il punto di vista, io non considero il zigote un piccolo essere umano, ma un zigote.
Un piccolo essere umano per me è un neonato.
Comunque concordo sul fatto che è un argomento sul quale dovrebbe decidere soltanto la madre, ma la legge non dovrebbe interferire, dovrebbe lasciare assoluta libertà personale sull'aborto.
Qui entra in gioco il punto di vista, io non considero il zigote un piccolo essere umano, ma un zigote.
Un piccolo essere umano per me è un neonato.
Comunque concordo sul fatto che è un argomento sul quale dovrebbe decidere soltanto la madre, ma la legge non dovrebbe interferire, dovrebbe lasciare assoluta libertà personale sull'aborto.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
il zainoSamsara ha scritto:considero il zigote un piccolo essere umano, ma un zigote.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Chi e' contrario all' aborto, semplicemente non abortisca.
Ho conosciuto donne che hanno avuto aborti, che non e' nemmeno lontanamente paragonabile all' esperienza diretta; io non so altro che sentito dire, e non posso capire la cosa oltre il livello puramente intellettuale, prima di tutto perche' sono un uomo e quindi non posso veramente capire quello che prova una madre nei confronti del figlio; e poi non ho nemmeno dei figli miei (almeno, che io sappia) e quindi non so cosa significa avere dei figli nemmeno come padre.
E no, non e' lo stesso. Non e' possibile che essere madre o padre sia la stessa cosa. Biologicamente il ruolo dell'uomo di esaurisce in una ventina di minuti (con un po' di fortuna ); e' la donna che fa il figlio e poi lo allatta, quindi spetta alla donna la decisione finale in caso di aborto.
Non mi intetessa cosa dice la legge, ne' quella italiana ne' altre, dico solo che da un punto di vista morale e naturale, in una decisione l'ultima parola dovrebbe essere quella della diretta interessata.Certo se si e' parte di una coppia se ne puo' (e se ne dovrebbe) discutere insieme, valutare le possibilita' alternative, ecc. ma alla fine la decisione spetta alla donna per diritto naturale.
E qui ci ricolleghiamo alle donne che ho conosciuto che hanno avuto aborti, quelle poche che ne hanno parlato con me, e quelle di cui sono venuto a sapere la storia tramite terze persone (non illudiamoci e accettiamo i fatti: gli uomini spettegolano quanto le donne, e in certi casi di piu').
L'aborto non e' mai una decisione facile che si prende alla leggera. E' una decisione complessa e tormentata, che lascia il segno anche quando era piu' che giustificata razionalmente.
Noi uomini, ma anche le donne che non hanno mai avuto figli e/o aborti, dobbiamo astenetci dal giudicare quelle che hanno dovuto prendere questa decisione, e dovremmo astenercene perche non sappiamo un cazzo di cosa prova una donna costretta per una ragione o l'altra ad abortire, e non lo sapremo mai (uomini) o lo sapremo se capitasse a noi (donne) o per lo meno potremmo farcene una vaga idea se avessimo figli (donne).
Per quanto riguarda la legalita' o meno: avevo nove o dieci anni quando ci fu il referendum sulla legalizzazione dell'aborto in Italia.
Tra le attiviste piu' impegnate per la legalizzazione c'era mia madre, che al tempo del referendum aveva 35 anni e quattro figli, non aveva mai abortito ne' mai lo avrebbe fatto se non in situazioni che non voglio nemmeno provare a immaginare... e forse neanche allora.
Diceva che ogni volta che si accorgeva di essere incinta, automaticamente le sembrava gia' di avere un bambino di cui prendersi cura, anche se sapeva che tecnicamente il bambino era solo un mucchietto di cellule.
La domanda che tutti le facevano era "ma allora perche' sei per la legalizzazione dell'aborto?"
- Perche' lo fanno lo stesso, anche se e' illegale. Solo che lo fanno pagando un sacco di soldi e favendosi operare nelle cliniche clandestine dove spesso i "medici" non hanno mai fatto l'universita', l'igiene e la prevenzione del contagio non si sa nemmeno cosa sono, e ogni tanto qualcuna ci muore quando il "medico" non riesce a fermare un'emorragina.
Inoltre, se una donna decide di abortire in una clinica clandestina pagando milioni (di lire si, ma degli anni 70) pur essendo a conoscenza dei rischi di infezione, morte, o galera, e nonostante tutto decide di farlo lo stesso... allora significa che questa donna deve avere delle ottime ragioni per abortire, ragioni che noi possiamo condividere o meno ma che sono comunque delle ottime ragioni per lei, tanto e' vero che sta mettendo a rischio salute, vita, e liberta' in nome di quelle ragioni.
Tenete in mente queste cose, e cominciate a ragionarci sopra.
Soprattutto usate la testa invece di ripetere a pappagallo le parole di qualche prete che dice di non farti le seghe e pou s'incula i bambini.
Ho conosciuto donne che hanno avuto aborti, che non e' nemmeno lontanamente paragonabile all' esperienza diretta; io non so altro che sentito dire, e non posso capire la cosa oltre il livello puramente intellettuale, prima di tutto perche' sono un uomo e quindi non posso veramente capire quello che prova una madre nei confronti del figlio; e poi non ho nemmeno dei figli miei (almeno, che io sappia) e quindi non so cosa significa avere dei figli nemmeno come padre.
E no, non e' lo stesso. Non e' possibile che essere madre o padre sia la stessa cosa. Biologicamente il ruolo dell'uomo di esaurisce in una ventina di minuti (con un po' di fortuna ); e' la donna che fa il figlio e poi lo allatta, quindi spetta alla donna la decisione finale in caso di aborto.
Non mi intetessa cosa dice la legge, ne' quella italiana ne' altre, dico solo che da un punto di vista morale e naturale, in una decisione l'ultima parola dovrebbe essere quella della diretta interessata.Certo se si e' parte di una coppia se ne puo' (e se ne dovrebbe) discutere insieme, valutare le possibilita' alternative, ecc. ma alla fine la decisione spetta alla donna per diritto naturale.
E qui ci ricolleghiamo alle donne che ho conosciuto che hanno avuto aborti, quelle poche che ne hanno parlato con me, e quelle di cui sono venuto a sapere la storia tramite terze persone (non illudiamoci e accettiamo i fatti: gli uomini spettegolano quanto le donne, e in certi casi di piu').
L'aborto non e' mai una decisione facile che si prende alla leggera. E' una decisione complessa e tormentata, che lascia il segno anche quando era piu' che giustificata razionalmente.
Noi uomini, ma anche le donne che non hanno mai avuto figli e/o aborti, dobbiamo astenetci dal giudicare quelle che hanno dovuto prendere questa decisione, e dovremmo astenercene perche non sappiamo un cazzo di cosa prova una donna costretta per una ragione o l'altra ad abortire, e non lo sapremo mai (uomini) o lo sapremo se capitasse a noi (donne) o per lo meno potremmo farcene una vaga idea se avessimo figli (donne).
Per quanto riguarda la legalita' o meno: avevo nove o dieci anni quando ci fu il referendum sulla legalizzazione dell'aborto in Italia.
Tra le attiviste piu' impegnate per la legalizzazione c'era mia madre, che al tempo del referendum aveva 35 anni e quattro figli, non aveva mai abortito ne' mai lo avrebbe fatto se non in situazioni che non voglio nemmeno provare a immaginare... e forse neanche allora.
Diceva che ogni volta che si accorgeva di essere incinta, automaticamente le sembrava gia' di avere un bambino di cui prendersi cura, anche se sapeva che tecnicamente il bambino era solo un mucchietto di cellule.
La domanda che tutti le facevano era "ma allora perche' sei per la legalizzazione dell'aborto?"
- Perche' lo fanno lo stesso, anche se e' illegale. Solo che lo fanno pagando un sacco di soldi e favendosi operare nelle cliniche clandestine dove spesso i "medici" non hanno mai fatto l'universita', l'igiene e la prevenzione del contagio non si sa nemmeno cosa sono, e ogni tanto qualcuna ci muore quando il "medico" non riesce a fermare un'emorragina.
Inoltre, se una donna decide di abortire in una clinica clandestina pagando milioni (di lire si, ma degli anni 70) pur essendo a conoscenza dei rischi di infezione, morte, o galera, e nonostante tutto decide di farlo lo stesso... allora significa che questa donna deve avere delle ottime ragioni per abortire, ragioni che noi possiamo condividere o meno ma che sono comunque delle ottime ragioni per lei, tanto e' vero che sta mettendo a rischio salute, vita, e liberta' in nome di quelle ragioni.
Tenete in mente queste cose, e cominciate a ragionarci sopra.
Soprattutto usate la testa invece di ripetere a pappagallo le parole di qualche prete che dice di non farti le seghe e pou s'incula i bambini.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Quoto, anche il resto del discorsoZio Toxil ha scritto:Chi e' contrario all' aborto, semplicemente non abortisca.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
Correzione: la legge sull'aborto e relativo referendum e' del 78 quindi avevo "ben" 13 anni e mia madre 39 con numero di figli rimasto invariato a 4. In effetti la piu' piccola le nacque a 31 anni per un totale di 4 figli in 5 anni. Adesso sarebbe una cosa pazzesca, ma allora era normale.
La nostra famiglia era solo leggermente sopra la media di tre virgola qualcosa figli per donna sposata, mentre le famiglie con 6 o 7 bambini erano abbastanza comuni e qualcuna arrivava anche a 10 e oltre. C'e' da dire che la tv aveva solo due canali che sospendevano le trasmissioni di notte, il che spiegherebbe almeno in parte come la gente si dedicasse ad altri passatempi e inoltre, nonostante il numero di zeri abbastanza ridicolo per la moneta di una democrazia occidentale, la lira aveva un potere d'acquisto piu' che decente e molte donne potevano permettersi di restare a casa perche' lo stipendio del marito bastava.
Adesso devono lavorare tutti e due e si e no ce la fanno ad allevare un figlio, senza contare che ormai e' normale restare coi genitori fino a 30 anni e oltre "grazie" alla disoccupazione e agli affitti astronomici. I miei a 25 anni lavoravano tutti e due e misero su casa senza problemi. Avesse lavorato solo papa' (o solo la mamma, se per quello) avrebbero dovuto aspettare un paio d'anni, ma niente di grave.
L'eta' di nove anni al tempo del referendum era giusta, era il referendum a essere quello sbagliato: avevo nove anni quando ci fu il referendum sul divorzio nel 1974. E li' anche ce ne sarebbero tante da dire sull'arretratezza della legge italiana allora come oggi, ma sono argomenti che vanno meglio nel thread dei due papa', e quindi ne discuteremo di la'.
La nostra famiglia era solo leggermente sopra la media di tre virgola qualcosa figli per donna sposata, mentre le famiglie con 6 o 7 bambini erano abbastanza comuni e qualcuna arrivava anche a 10 e oltre. C'e' da dire che la tv aveva solo due canali che sospendevano le trasmissioni di notte, il che spiegherebbe almeno in parte come la gente si dedicasse ad altri passatempi e inoltre, nonostante il numero di zeri abbastanza ridicolo per la moneta di una democrazia occidentale, la lira aveva un potere d'acquisto piu' che decente e molte donne potevano permettersi di restare a casa perche' lo stipendio del marito bastava.
Adesso devono lavorare tutti e due e si e no ce la fanno ad allevare un figlio, senza contare che ormai e' normale restare coi genitori fino a 30 anni e oltre "grazie" alla disoccupazione e agli affitti astronomici. I miei a 25 anni lavoravano tutti e due e misero su casa senza problemi. Avesse lavorato solo papa' (o solo la mamma, se per quello) avrebbero dovuto aspettare un paio d'anni, ma niente di grave.
L'eta' di nove anni al tempo del referendum era giusta, era il referendum a essere quello sbagliato: avevo nove anni quando ci fu il referendum sul divorzio nel 1974. E li' anche ce ne sarebbero tante da dire sull'arretratezza della legge italiana allora come oggi, ma sono argomenti che vanno meglio nel thread dei due papa', e quindi ne discuteremo di la'.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
a me piacerebbe sapere cosa ne pensa il feto a 14 o 25 anni se era d'accordo per lui essere killato perchè vittima la madre di una violenza.AllahSnackbar ha scritto:Il feto è un potenziale essere vivente, per tanto è un'essere vivente atutti gli effetti.Samsara ha scritto:Perché scusa?
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
Tuttavia io sono favorevole all'aborto (anche in età più avanzata dei 3 mesi) nel caso in cui si presentino malattie gravi. Sono inoltre favorevole in quei casi in cui il feto si sia generato da stupri. La scelta in ogni caso è della madre.
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano le ragazze del forum in proposito.
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Cvvv
Ultima modifica di Triptaminico il gio mar 03, 2016 10:28 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: una legge del peru che vorrei in italia
Ottima considerazione e per farla breve sono più d'accordo con te che con altri in questo topic, ma resto sempre del parere che la salute psico-fisica della madre venga sempre prima di quella del figlio.LaFouine ha scritto:a me piacerebbe sapere cosa ne pensa il feto a 14 o 25 anni se era d'accordo per lui essere killato perchè vittima la madre di una violenza.AllahSnackbar ha scritto:Il feto è un potenziale essere vivente, per tanto è un'essere vivente atutti gli effetti.Samsara ha scritto:Perché scusa?
Secondo me non ha senso considerare il feto un essere vivente cosciente, almeno nei primi mesi.
Perché poi che cosa può decidere un feto? Nulla, è totalmente dipendente dalla madre.
Non ha deciso lui di nascere, e a volte nemmeno i suoi genitori
Tuttavia io sono favorevole all'aborto (anche in età più avanzata dei 3 mesi) nel caso in cui si presentino malattie gravi. Sono inoltre favorevole in quei casi in cui il feto si sia generato da stupri. La scelta in ogni caso è della madre.
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano le ragazze del forum in proposito.
Ho espresso la mia opinione, ora non credo risponderò più a nessuno qui. Pace e amore per tutti.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
pardonCloneXY ha scritto:il zainoSamsara ha scritto:considero il zigote un piccolo essere umano, ma un zigote.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
scusa tu, la coglioneria...Samsara ha scritto:pardonCloneXY ha scritto:il zainoSamsara ha scritto:considero il zigote un piccolo essere umano, ma un zigote.
Re: una legge del peru che vorrei in italia
La salute o non salute della madre e' secondaria. La cosa importante e' la decisione. L'aborto dovrebbe essere consentito su richiesta della donna (senza bisogno di approvazione del marito) senza bisogno di un motivo particolare oltre a "non voglio tenerlo".
Se fosse per me limiterei questo diritto all'aborto senza motivo ai primi tre mesi di gravidanza. Poi ci metterei i motivi di salute della madre e i difetti o malformazioni gravi del feto per consentire aborti fino al quinto mese, e gravi motivi di salute della madre oltre il quinto mese, con obbligo di almeno provare con l'incubatrice, salvo casi particolari a discrezione del medico e col consenso della madre.
Quando me ne andro' in un posto lontano e mettero' su la mia repubblica indipendente, la legge sara' cosi' (ma sara' completamente inutile perche' la repubblica di Toxilia avra' popolazione uno e politica estera "lasciatemi in pace e non rompete i coglioni")
Se fosse per me limiterei questo diritto all'aborto senza motivo ai primi tre mesi di gravidanza. Poi ci metterei i motivi di salute della madre e i difetti o malformazioni gravi del feto per consentire aborti fino al quinto mese, e gravi motivi di salute della madre oltre il quinto mese, con obbligo di almeno provare con l'incubatrice, salvo casi particolari a discrezione del medico e col consenso della madre.
Quando me ne andro' in un posto lontano e mettero' su la mia repubblica indipendente, la legge sara' cosi' (ma sara' completamente inutile perche' la repubblica di Toxilia avra' popolazione uno e politica estera "lasciatemi in pace e non rompete i coglioni")