Malinconia serale

Off-topic, politica, barzellette e racconti sconci: tutto ciò che non ha attinenza con la psichedelia va qui.
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chaddenstain
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Malinconia serale

Messaggio da chaddenstain » mer lug 20, 2016 1:43 am

Ormai ho smesso di cercare risposte siamo troppo incompleti...Possiamo essere un universo in un atomo,o un semplice frame dell'eternità in una memoria di un supercomputer, energia pura, creature fatte da un dio a sua immagine e somiglianza o anche essere atomi dello scroto di un gigante ultradimesionale... Ognuna di queste teorie ha lo stesso valore e ne esistono infinite tutte plausibili, quindi nessuna ha realmente valore andando bene tutte... Ci adattiamo ad qualcuna di esse semplicemente per non pensare a quanto sia non sense tutto.
Ci svegliamo da una vagina in questo mondo, avendo solo domande e senza sapere niente di niente. I nostri simili ci crescono e ci instradano a fare ciò che è considerato normale, noi ci sviluppiamo diamo risposte sommarie che ci sembrano adatte ai problemi che non potremmo risolvere e viviamo la nostra vita fino alla morte(della quale nemmeno perdo tempo a parlare se non capisco la vita, lungi da me capire la morte).
In tutto questo tempo facciamo cose che ci occupano la mente per non pensare, se no impazziremmo per la nostra piccolezza... Non siamo veramente niente. Ma allora perchè vivere?
Io per adesso ho trovato solo queste due motivazioni per edonismo o per inerzia, voi per quale vivete?

Scusate lo sfogo, ma stavo cercando di dare forma alla malinconia serale che mi attanaglia fin da piccolo, ormai la conosco ci sono quasi affezionato. Credo che questa malinconia sia dovuta al vuoto interiore di conoscenza dato dall'imposibilità di conoscere dell'uomo, e di notte in solitudine questo vuoto viene a galla e ti ricorda la tua impotenza attraverso questo controverso sentimento...

P.s scrivo veramente male, spero si sia capito un minimo se no chiedete
P.p.s scusate ma alcune volte vedere come la gente vive superficialmente la vita, mi fa partire dei trip mentali infiniti
se quella cosa avesse detto che veniva da oltre l'universo ci avrei creduto, ma prima è impossibile, non rientra nelle mie regole. E credo sia proprio per questo che continuo a viaggiare... per scoprire che sbaglio!
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Sandriga
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Messaggio da Sandriga » mer lug 20, 2016 8:35 am

Hei chad!

ti confesso che non sei l'unico a pensarla così, anzi penso ci siano molte persone coscienti delle stesse tue affermazioni. Il senso alla vita devi darlo tu, giorno per giorno e anche a distanza di anni, datti dei piccoli obiettivi e un paio di belli grossi, non importa se li raggiungi o meno. La realtà è mutevole sotto infiniti aspetti e per tale motivo anche i tuoi obiettivi possono o devono cambiare.

Puoi scegliere di vivere da disadattato, puoi scegliere di non vivere come ti è stato insegnato da quando sei stato sputato da quella sacra vagina. Altrimenti, puoi scegliere di vivere stando alle regole che qualcuno ha scelto per te.
Oppure puoi semplicemente decidere di avere due facce, vivere due vite separate, credo siano in molti a farlo.
Magari per godersi il bello e il brutto di entrambe le facce. Qualcosa dovrai pur scegliere, anche se non sai qual'è la scelta migliore dovrai pur buttarti in qualche direzione, altrimenti rimarrai fermo e statico nello stesso posto, senza poter assaporare il brio di vivere punti di vista differenti.

Che noi lo vogliamo o meno, la nostra vita dobbiamo viverla per quelle che sono le nostre percezioni, sia che fossimo piccole lucine che brillano per un istante nella vastità dell'essenza totale, piuttosto che spermatozoi deambulanti all'interno dello scroto di un iper-sper-mostro spaziale. Ridi, salta, corri, annusa, esplora, defeca, nutriti, gasala..insomma fai tutto ciò che ti senti di fare :)

Devi trovare tu il tuo lato positivo, e tutto poi si farà improvvisamente più leggero :) forza chad! :chitarra:

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Messaggio da EinSchonerTag » mer lug 20, 2016 11:41 am

Sandriga ma la domanda e' "Puoi davvero scegliere di vivere?"...no....ma puoi scegliere di morire...ma prima di decidere cio' abbiamo la possibilita', fortuna permettendo, di cercare una via compatibile col sistema in cui veniamo messi di vivere un percorso...e molte volte si ha solo in mente di percorrere la via dimenticandosi della meta del percorso.
We ask you to reevaluate the purpose of your life. To redefine the forces that rule you. To resurrect the codes of consciousness stored in your being. It is time for you to reclaim your knowledge as a creator through thought...

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Benway
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Messaggio da Benway » mer lug 20, 2016 12:13 pm

Perchè vivere?
E' una bella, diffusa e antica sega mentale ;)

La mia risposta puramente personale è: per essere funzionali al multiverso.
Traduco...
Essere funzionali in questo caso significa fare la propria strada, cioè compiere il loop:

consapevolezza --> frammentazione/amnesia ---> ritorno alla consapevolezza/anamnesi ( = la scoperta dell'acqua calda... )

Giustamente uno si chiede: ma che serve fare sto loop per tornare al punto di partenza?
Risponde per tutti Jessica Rabbit: mi hanno disegnata così!

Penso sia l'unico meccanismo a nostra disposizione per capire ciò che già si sapeva, ma probabilmente con una consapevolezza ampliata.

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chaddenstain
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Messaggio da chaddenstain » mer lug 20, 2016 12:43 pm

Grazie ragazzi è confortante sapere che non sono l'unico che le sente queste cose, a volte quando vedo troppe persone mi partono i pensieri... Comunque lo so che bisogna trovare una strada, però in alcuni momenti mi viene da dubitare anche di quello e soprattutto sono ancora troppo incatenato alla mia famiglia per prendere una strada(aspetto la fine delle superiori). Fortunatamente per il brio dei punti di vista differenti ho gli psichedelici :lode:
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Inìgo
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Messaggio da Inìgo » mer lug 20, 2016 1:48 pm

Non sei l'unico ad intristirti quando si avvicina la sera; anche io spesso sono in lutto per il giorno che se ne và. 24 ore nelle quali avrei potuto fare davvero qualsiasi cosa, e che invece per paura o chissà perchè sono finito a vivere e a dimenticare esattamente come tutti gli altri inutili e stupidi giorni.
Perchè vivere? Ora ti potrei dare una risposta, tra un'ora un'altra completamente diversa. La direzione da seguire comunque credo sia la felicità. E' una cosa diversa dall'edonismo, che ricerca il piacere, anche se in parte sono aspetti simili. Sfidati continuamente, poniti degli obiettivi (come dice sandriga) e rendi il mondo un posto migliore. Male che vada avrai migliorato te stesso.
Per quanto riguarda i pensieri malinconici non dar loro peso, le seghe mentali (di qualunque natura) sono ESAGERATAMENTE sopravvalutate. Un pensiero è importante e reale solo se tu decidi che lo sia.

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Sandriga
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Messaggio da Sandriga » mer lug 20, 2016 4:05 pm

Mi ricordo quando andavo a camminare in montagna con mio zio, percorrevamo sentieri tortuosi, faticosi ed estremamente lunghi. Ore ed ore di camminata, intervallate da piccole pause, senza sedersi per non perdere il ritmo, dove ci si concedevano sorsi d'acqua, un po' di cioccolata e dell'uvetta (quant'era buona quell'uvetta) mentre si osservava il panorama, per poi riprendere il percorso.

Quando si andava a camminare, naturalmente, si partiva dalle pendici della montagna, osservare la vetta lontana ed irraggiungibile è sempre, ogni dannata volta, demoralizzante..."ce la farò mai? e se mi stufo-stanco a metà strada e volessi tornare indietro? che strada farò? quanto ci vorrà?" .. tutte domande che effettivamente una risposta precisa non la hanno, ma quindi come fai a trovare le forze di andare se le paranoie faranno si che tu ti fasci la testa ancor prima di averla sbattuta?

Questo era ciò che diceva mio zio (circa, l'importante è il concetto):

"La vedi la cima? Li noi arriveremo, ma guarda davanti a noi, vedi solo un sentiero che finisce esattamente là, là dove c'è quella curva, e deve essere quella curva il tuo obiettivo, e la prossima curva il tuo prossimo obbiettivo. Per trovare la forza di arrivare in cima, dovrai trarre soddisfazione da tutti quei piccolo obiettivi che ti sarai posto strada facendo"

Lascio ad ognuno la personale interpretazione di questo ricordo che porto con me da tempo.

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Cittino
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Messaggio da Cittino » mer lug 20, 2016 11:39 pm

Io ho iil tuo stesso problema, ogni tanto cerco di convincermi con svariati pensieri e teorie ma alla fine come dicevi te sono tutte plausibili e quindi di per se non vere; l'unica variabile ch può legittimare una teoria siamo noi stessi, la nostra voglia di autodeterminarsi, di scegliere e decidere che quel qualcosa è così come lo sentiamo; fare la scelta e trovare il proprio significato è la chiave per la vita, ma come fare se cerco in tutti i modi un riscontro nella realtà? Cosa fare se non ci si basta?

@Sandriga:
Quel'è la mia curva? e la mia cima?

fish&trips
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Messaggio da fish&trips » gio lug 21, 2016 7:48 pm

Perchè vivere?
Beh, ragionando come ragiona madre natura, la nostra vita serve per poter mantenere la nostra specie in vita più lungo possibile.... vivere per il prossimo insomma.
Vivere per poter cambiare l'essere umano, renderlo sempre più cooperativo, sempre più altruista... solo così la nostra specie soppravierá, l'egoismo non serve a niente..

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Cittino
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Messaggio da Cittino » gio lug 21, 2016 11:29 pm

cavolo, una visione del genere è bella e difficile da raggiungere per me; anche se posso far progredire la mia specie in modi diversi..la domanda secondo me non è tanto che senso ha vivere, ma piuttosto che fare della propria vita. Come conciliare l'essere al mondo, dover sopravvivere, lavorare, con i propri istinti e pensieri sempre in cambiamento e sempre alla ricerca di una risposta, di un ok, "l'uomo del monte ha detto si". Trovo la forza e mi lancio in questo progetto, pago con il mio tempo e la mia vita un attività, guadagno e provo a realizzare quello che credod i dover fare per essere un membro della società; ad un certo punto però il guadagno, i soldi non ti bastano, cerchi quella risposta, quel segnale che non arriva, perde tutto valore, niente ha più senso se non so come quantificare il mio essere; vivo, respiro, seguo delle legge fisiche di cui ho riscontro empirico che sono però sostenute dal buio più totale che è l'infinito che ci circonda; sprezzante ci sbeffeggia, l'infinito, ci da l'impressione di essere astratto ed in realtà è l'unica cosa veramente tangibile sulla nostra pelle. Chi sono? come provo queste sensazioni? scorrono in me in maniera innata, non sono frutto dell'esperienza dell'esterno, l''amore, l'odio si mostrano nel nostro immaginario con dei comportamenti, ma la sensazione che ci scorre dentro è qualcosa che va al di là delle reazioni chimiche che la fanno accadere; esisto al di fuori di qua?

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Messaggio da chaddenstain » ven lug 22, 2016 3:15 am

Molte sono belle parole, ma sono punti di vista validi come gli altri, avere un obiettivo può avere senso o no dipende solo dal peso che gli diamo e da come lo collochiamo nella nostra visione. A volte è difficile uscire da questa logica, sembra tutto vano o semplicemente soggettivo. Per me la malinconia è sempre dietro l'angolo anche se la si nasconde con una visione ottimistica. Penso che non gli si possa sfuggire, al massimo la si può smorzare con un atto catartico come un pianto, una camminata,una lettura, un esperienza psichedelica e molti altri...
se quella cosa avesse detto che veniva da oltre l'universo ci avrei creduto, ma prima è impossibile, non rientra nelle mie regole. E credo sia proprio per questo che continuo a viaggiare... per scoprire che sbaglio!
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Messaggio da Sandriga » mar lug 26, 2016 11:38 am

chaddenstain ha scritto:Per me la malinconia è sempre dietro l'angolo anche se la si nasconde con una visione ottimistica.
Il fatto che sia dietro l'angolo è una tua convinzione, è una tua idea, rimuovi l'idea e rimuovi il problema... esso esiste solo nel momento in cui tu lo concretizzi nella tua mente, altrimenti, se preferisci, continua a "lagnarti" (nessuna offesa eh chadden, è soltanto per esprimere riassuntivamente il concetto :sbratto: )

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Messaggio da Sandriga » mar lug 26, 2016 11:43 am

[quote="Cittino"]
@Sandriga:
Quel'è la mia curva? e la mia cima?
[/post]
Anche se la domanda è retorica sento il dovere di doverti dire che "non posso saperlo", nonostante la mia storiella piena di ispirazione anche io, naturalmente, ho le mie "nebbie" che nascondono la vista della mia curva e della mia cima, ma ciò non significa che non vi siano ne una curva ne una cima.

Ogni tanto sarebbe sufficiente seguire l'istinto, anche se semplice non è, esso si scontra con la ragione e la ragione vince quasi sempre... ma ricordiamoci, che anche e sopratutto la ragione sbaglia (quante volte ci siamo accorti di aver fatto una scelta dettata dalla ragione e una volta verificatosi l'evento abbiam pensato "se soltanto mi fossi ascoltato...")

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Messaggio da Cittino » mer lug 27, 2016 9:14 pm

Sandriga ha scritto:
Cittino ha scritto: @Sandriga:
Quel'è la mia curva? e la mia cima?
[/post]
Anche se la domanda è retorica sento il dovere di doverti dire che "non posso saperlo", nonostante la mia storiella piena di ispirazione anche io, naturalmente, ho le mie "nebbie" che nascondono la vista della mia curva e della mia cima, ma ciò non significa che non vi siano ne una curva ne una cima.

Ogni tanto sarebbe sufficiente seguire l'istinto, anche se semplice non è, esso si scontra con la ragione e la ragione vince quasi sempre... ma ricordiamoci, che anche e sopratutto la ragione sbaglia (quante volte ci siamo accorti di aver fatto una scelta dettata dalla ragione e una volta verificatosi l'evento abbiam pensato "se soltanto mi fossi ascoltato...")
Si mi era presa male, è difficile a volte "rimuovere l'idea della malinconia"!! sostanzialmente comunque hai ragione te, il problema sono io che penso al problema, anche se non lo reputo proprio un problema; io mi sono fatto l'idea che derivi da una spiccata sensibilità, che ti porta a percepire che quei tipi di pensieri possono esistere, quindi esistono, nella tua visione delle molteplici sfaccettature e interpretazioni che si possono dare alla medesima cosa, in questo caso la vita. Uno dovrebbe solo accettare il fatto che questi pensieri possano manifestarsi ogni tanto, conscio del fatto però che sia solo malinconia, che tutto può essere guardato da un altra prospettiva. Ma per me è difficile non farmi sopraffare.
Quante volte ho fatto qualcosa per istinto e dopo ho detto "perchè cazzo non ho usato la testa??"

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Messaggio da Sandriga » gio lug 28, 2016 8:47 am

Cittino ha scritto: Quante volte ho fatto qualcosa per istinto e dopo ho detto "perchè cazzo non ho usato la testa??"
A mio parere l'istinto non è altro che la risultante di tutti i pensieri che sentiamo e che non sentiamo, probabilmente ti scaraventeranno in qualche bizzarra avventura, forse per insegnarti qualcosa :)

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Messaggio da LSAsղackƅar » ven lug 29, 2016 2:45 pm

Benway ha scritto: Perchè vivere?
E' una bella, diffusa e antica sega mentale ;)

La mia risposta puramente personale è: per essere funzionali al multiverso.
Traduco...
Essere funzionali in questo caso significa fare la propria strada, cioè compiere il loop:

consapevolezza --> frammentazione/amnesia ---> ritorno alla consapevolezza/anamnesi ( = la scoperta dell'acqua calda... )
.
Io la penso esattamente come Ben :)

E aggiuno ed evidenzio:
Molti vivono e si pongono come obiettivo la fusione con la coscienza cosmica. Io, nel mio modesto parere, non sono assolutamente d'accordo.
Non credo sia questo il traguardo, anzi non credo proprio ci sia un traguardo.
La "morte dell'ego" a mio avviso, e' solo un processo temporaneo che avviene dopo la morte (dopo vari processi di disgregazione dell'anima penso), nel quale si ritorna ad essere tutto. Ma esattamente come avviene anche sotto una forte dose di psichedelici, alla fine si ritorna sempre ad essere noi. magari da un'altra parte.

Perche' vivere?
Non lo so, o almeno non conosco una risposta uguale per tutti, apparte l'amore. Perche' e' unione. E perche' prima o poi saremo tutti uniti (morte dell'ego appunto).

C'e' un'altra cosa che devo aggiungere... magari saremo anche intrappolati in un loop cosmico, MA, sinceramente, il mio cuore si riempie di gioia e voglia di vivere il presente nel sapere che siamo eterni (non abbiamo fine, come anche inizio) ed abbiamo infinite realta' da esplorare :) <3

Poi ognuno la pensi come vuole :weed:

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Messaggio da chaddenstain » lun ago 08, 2016 1:11 am

Oggi sono stato un'altelena di emozioni sono passato dalla mia baseline triste-annoiato ad depressioe nera la sentivo priprio anche a livello fisico, fino ad adesso che sono preso a benissimo( forse perchè un po' ubriaco e fatto ).
Il problema è partito diciamo perchè più o meno ho perso una cosa che per me valeva tantissimo ed ero sprofondato nella depressione totale, arrivando a dire che niente vale niente in quanto siamo noi a dargli il valore che vogliamo... Mi spiego per me questa cosa valeva tantissimo, perchè era il valore che gli avevo dato io ed era un mio obiettivo, ciò mi ha fatto capire una cosa adesso la spiego con un esempo. E' come se uno trovasse un fazzoletto per terra e ti dicesse questo coso vale infinito, tu dici sei un povero coglione, ma è quello che facciamo tutta la vita dando noi dei valori arbitrari ai nostri obiettivi perchè alla fine niente vale niente realmente... Quindi vivamo in un mondo da noi idealzzato dove diamo valori ad ogni cosa. Ciò mi aveva fatto perdere nel mio solito nichilismo dove niente ha senso ed è impossibile uscirne perchè ad ogni cosa che la gente da un valore io davo 0 nulla totale. Mi trovavo veramente malr e il poco senso che avevano prima le cose si era perso, allora decido di uscire con i miei amici e a fine serata che è adesso hoi capito... La mia teoria ha sensissimo( almeno per me in questo momenton della vita poi chissa cambio idee di continuo, sicuramente sono solo cqzzate) però ne ho scaturito le conclusioni sbagliate cioè è vero, è tutto dato dal valore che diamo noi alle cose e in realtà niente vale niente, ma ciò vuol dire semplicemente di fregarsee di qualsiasi cosa e vivere e basta senza problemi obiettivi e partenze perchp nemmeno esse hanno senso seguire questo flusso fino alla morte e basta... senza mentirsi e nascondersi dietro cose che non hanno senso, essendo semplicemetne coerenti arresi all'impossibiltà di conoscere e basta.
il motivo per vivre è semplicemetne vivere, il resto sono cazzate che ci raccontiamo...
vi amo tutti <3
se quella cosa avesse detto che veniva da oltre l'universo ci avrei creduto, ma prima è impossibile, non rientra nelle mie regole. E credo sia proprio per questo che continuo a viaggiare... per scoprire che sbaglio!
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