DROGHE E ANTIDROGA

Off-topic, politica, barzellette e racconti sconci: tutto ciò che non ha attinenza con la psichedelia va qui.
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era
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DROGHE E ANTIDROGA

Messaggio da era » lun gen 27, 2020 10:12 am

Come chiunque vorrà intendere questa argomentazione a puro scopo didattico, così chi vorrà restare ottemperante sul fatto che 'le droghe fanno male' potrà ottenere un filo di ragione purchè si analizzi attentamente quanto espresso.

E' un dato di fatto che ogni veleno, se utilizzato con criterio, rappresenta una fonte di medicamento.
Conoscendo la natura umana e la tendenza a errare, è ovvio che è necessario poter disporre di un antidoto.



L'organismo è un sistema complesso che ha evoluto sistemi perfetti per potersi rigenerare. Siamo noi con il nostro fare che arrechiamo danni ad esso e perciò l'organismo avrà messo a punto una qualche sostanza che una volta entrata in circolazione oppure attivata, ci disconnette affinchè la tendenziosità di logorasi venga fermata o rallentata.
L'esempio più semplice è la dmt.

Durante il sonno veniamo 'disattivati' e proiettati in una dimensione che spesso non è riconoscibile perchè il tutto può risultare una completa perdita di coscienza.
Come in discussione nell'argomento 'coscienza e incoscienza', non saremmo mai pienamente incoscienti, anche perchè ciò vorrebbe dire non esistere.



Ci sono però persone che sono dell'opinione che ciò che viene definito come stupefacente o droga è sinonimo di male.
La natura avrebbe quindi fornito un qualcosa di maligno.
Ovviamente ciò non è vero. Maligna è la mente di colui che crede di sapere senza aver approfondito le proprie conoscenze, o peggio, le proprie non conoscenze.
Con ciò dico che chiunque si scagli contro un determinato stile di vita o abitudine altrui che potrebbe ledere i propri pensieri, è preda del male.

Basti pensare a coloro che vorrebbero eliminare ciò che è droga:
sarebbe giusto poter disattivare e levare la dmt endogena dai loro organismi.
Una volta coricati non si sa se potrebbero raggiungere lo stato di sonno, forse rimarrebbero in uno stato di veglia costante. Tanto che non durerebbero più di qualche giorno che sfatti completamente da una situazione non sostenibile si metterebbero a pregare in ginocchio che la droga ridiventi parte integrante del loro essere.

Dalle ultime deduzioni fatte durante uno stato di coscienza presente anche durante il sonno potrò dire che il corpo deve riposare, non rispondere ai nostri stimoli. Svegliarsi nel sonno e sentire il corpo dormiente non è proprio comodo, ma rende l'idea.
La nostra coscienza non ha necessità di riposare poichè essendo immateriale non è sottoposta a logorio, ne tantomeno al fattore denominato tempo (scorrimento degli avvenimenti, o forse di avvenimenti predeterminati che vengono convogliati secondo una data logicità da quella che può essere definita una mente universale - che è però costituita da tutti gli esseri che ha creato (quindi dirò che siamo tutti manovrati dalle entità))..



E' certo che nella maggior parte delle occasioni il sonno rappresenta una forma di 'non essere' nella quale la nostra coscienza si rifugia per non dover inventare situazioni di varia natura per 'far passare il tempo'.
La disconnessione questo sarebbe: una possibilità per non doversi annientare. Un qualcosa che ci viene insegnato da appena nati in poi per poter imparare a replicare un qualcosa di utile in futuro.



L'umano ha fatto di troppe cose un fenomeno da baraccone, basti vedere come ci facciamo condizionare dai media.
L'opinione pubblica non è altro che un derivato del volere di chi è convinto di sapere. Spesso ben architettato, questo volere ha portato alla deformazione della società.
Risultato?
Basta guardarsi attorno.




La dmt rappresenta una chiave che forse può essere modellata dal proprio volere, ma non si dovrebbe escludere la possibilità che le sostanze dette stupefacenti non siano altro che 'programmi' capaci di attivare la dmt secondo dati paramentri.
Ogni sostanza potrebbe essere capace di proiettare la nostra mente in un dato universo o in una data alternazione di universi. Ciò dipenderebbe dal volere di chi ha 'forgiato' la sostanza in questione.


'Grazie' alla ristretta visione della realtà che troppi hanno, sostanze che potrebbero porre fine a molte sofferenze e malattie vengono censurate per fare spazio a prodotti di sintesi che dovrebbero garantire una finta forma di benessere.

Mi chiedo se privati della molecola dello spirito, i soggetti tanto sfortunati riuscirebbero a trarre beneficio anche dalle sostanze sintetiche.
Del resto la sintesi altro non è che mettere insieme dei tasselli che secondo me stupidi non sono (materia viva).




(Aggiungerò che anche una sostanza che potrebbe essere denominata antidroga esiste (che estranea la dmt). Forse gestirla è meno semplice di quanto si possa immaginare.... ...tuttavia in certe occasioni un antidoto.)
Non ho tempo.


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Re: DROGHE E ANTIDROGA

Messaggio da Pregiudicato » lun gen 27, 2020 1:36 pm

era ha scritto:
lun gen 27, 2020 10:12 am
Come chiunque vorrà intendere questa argomentazione a puro scopo didattico, così chi vorrà restare ottemperante sul fatto che 'le droghe fanno male' potrà ottenere un filo di ragione purchè si analizzi attentamente quanto espresso.

E' un dato di fatto che ogni veleno, se utilizzato con criterio, rappresenta una fonte di medicamento.
Conoscendo la natura umana e la tendenza a errare, è ovvio che è necessario poter disporre di un antidoto.



L'organismo è un sistema complesso che ha evoluto sistemi perfetti per potersi rigenerare. Siamo noi con il nostro fare che arrechiamo danni ad esso e perciò l'organismo avrà messo a punto una qualche sostanza che una volta entrata in circolazione oppure attivata, ci disconnette affinchè la tendenziosità di logorasi venga fermata o rallentata.
L'esempio più semplice è la dmt.

Durante il sonno veniamo 'disattivati' e proiettati in una dimensione che spesso non è riconoscibile perchè il tutto può risultare una completa perdita di coscienza.
Come in discussione nell'argomento 'coscienza e incoscienza', non saremmo mai pienamente incoscienti, anche perchè ciò vorrebbe dire non esistere.



Ci sono però persone che sono dell'opinione che ciò che viene definito come stupefacente o droga è sinonimo di male.
La natura avrebbe quindi fornito un qualcosa di maligno.
Ovviamente ciò non è vero. Maligna è la mente di colui che crede di sapere senza aver approfondito le proprie conoscenze, o peggio, le proprie non conoscenze.
Con ciò dico che chiunque si scagli contro un determinato stile di vita o abitudine altrui che potrebbe ledere i propri pensieri, è preda del male.

Basti pensare a coloro che vorrebbero eliminare ciò che è droga:
sarebbe giusto poter disattivare e levare la dmt endogena dai loro organismi.
Una volta coricati non si sa se potrebbero raggiungere lo stato di sonno, forse rimarrebbero in uno stato di veglia costante. Tanto che non durerebbero più di qualche giorno che sfatti completamente da una situazione non sostenibile si metterebbero a pregare in ginocchio che la droga ridiventi parte integrante del loro essere.

Dalle ultime deduzioni fatte durante uno stato di coscienza presente anche durante il sonno potrò dire che il corpo deve riposare, non rispondere ai nostri stimoli. Svegliarsi nel sonno e sentire il corpo dormiente non è proprio comodo, ma rende l'idea.
La nostra coscienza non ha necessità di riposare poichè essendo immateriale non è sottoposta a logorio, ne tantomeno al fattore denominato tempo (scorrimento degli avvenimenti, o forse di avvenimenti predeterminati che vengono convogliati secondo una data logicità da quella che può essere definita una mente universale - che è però costituita da tutti gli esseri che ha creato (quindi dirò che siamo tutti manovrati dalle entità))..



E' certo che nella maggior parte delle occasioni il sonno rappresenta una forma di 'non essere' nella quale la nostra coscienza si rifugia per non dover inventare situazioni di varia natura per 'far passare il tempo'.
La disconnessione questo sarebbe: una possibilità per non doversi annientare. Un qualcosa che ci viene insegnato da appena nati in poi per poter imparare a replicare un qualcosa di utile in futuro.



L'umano ha fatto di troppe cose un fenomeno da baraccone, basti vedere come ci facciamo condizionare dai media.
L'opinione pubblica non è altro che un derivato del volere di chi è convinto di sapere. Spesso ben architettato, questo volere ha portato alla deformazione della società.
Risultato?
Basta guardarsi attorno.




La dmt rappresenta una chiave che forse può essere modellata dal proprio volere, ma non si dovrebbe escludere la possibilità che le sostanze dette stupefacenti non siano altro che 'programmi' capaci di attivare la dmt secondo dati paramentri.
Ogni sostanza potrebbe essere capace di proiettare la nostra mente in un dato universo o in una data alternazione di universi. Ciò dipenderebbe dal volere di chi ha 'forgiato' la sostanza in questione.


'Grazie' alla ristretta visione della realtà che troppi hanno, sostanze che potrebbero porre fine a molte sofferenze e malattie vengono censurate per fare spazio a prodotti di sintesi che dovrebbero garantire una finta forma di benessere.

Mi chiedo se privati della molecola dello spirito, i soggetti tanto sfortunati riuscirebbero a trarre beneficio anche dalle sostanze sintetiche.
Del resto la sintesi altro non è che mettere insieme dei tasselli che secondo me stupidi non sono (materia viva).




(Aggiungerò che anche una sostanza che potrebbe essere denominata antidroga esiste (che estranea la dmt). Forse gestirla è meno semplice di quanto si possa immaginare.... ...tuttavia in certe occasioni un antidoto.)
Finalmente!!! Una tua argomentazione che posso comprendere 🥰 <3
A parte gli scherzi (ma neanche troppi) avrei alcune domande/critiche da porti:
L'organismo è un sistema complesso che ha evoluto sistemi perfetti per potersi rigenerare. Siamo noi con il nostro fare che arrechiamo danni ad esso e perciò l'organismo avrà messo a punto una qualche sostanza che una volta entrata in circolazione oppure attivata, ci disconnette affinchè la tendenziosità di logorasi venga fermata o rallentata.
L'esempio più semplice è la dmt.)
- direi che l’organismo non è così perfetto, infatti non è necessario che venga danneggiato volontariamente...anche solo mangiare e respirare (bisogni primari direi) consumano e deteriorano il nostro corpo che nel bene nel male non é duraturo, non siamo immortali. Non capisco il legame tra logorarsi e disconnettersi...anche se mi faccio 2 strisce di coca, mi addormento o mi faccio un bel tiro di bong il mio corpo continua a seguire le “logiche del tempo” consumandosi...
- Come in discussione nell'argomento 'coscienza e incoscienza', non saremmo mai pienamente incoscienti, anche perchè ciò vorrebbe dire non esistere. (questo è un botto interessante, me lo appunto nella mente, spero di essere cosciente in questo momento 😊)
- Ci sono però persone che sono dell'opinione che ciò che viene definito come stupefacente o droga è sinonimo di male.
La natura avrebbe quindi fornito un qualcosa di maligno.
Ovviamente ciò non è vero. (fin qui tutto ok!)
Maligna è la mente di colui che crede di sapere senza aver approfondito le proprie conoscenze, o peggio, le proprie non conoscenze.
Con ciò dico che chiunque si scagli contro un determinato stile di vita o abitudine altrui che potrebbe ledere i propri pensieri, è preda del male. (Si beh ecco...non so quanto sia comunque intelligente farsi di coca anche dopo aver studiato per stare “safe”...poi a ognuno sta la scelta, ognuno guarda i pro e contro e decide, ma non puoi dirmi che se sai va bene...ma sti cazzi hahah, sicuramente è la base ma non giustifica di certo una vita di dipendenza e autolesionismo...poi ovviamente ognuno ha il libero arbitrio...)
- Basti pensare a coloro che vorrebbero eliminare ciò che è droga:
sarebbe giusto poter disattivare e levare la dmt endogena dai loro organismi.
Una volta coricati non si sa se potrebbero raggiungere lo stato di sonno, forse rimarrebbero in uno stato di veglia costante. Tanto che non durerebbero più di qualche giorno che sfatti completamente da una situazione non sostenibile si metterebbero a pregare in ginocchio che la droga ridiventi parte integrante del loro essere. (Molte persone ritengono la droga come male inteso come assumerla...assumere droga esternamente porta sicuramente danni in quantità più o meno elevati, ovviamente non è possibile togliere la droga dal nostro corpo, che ragionamento é???? Quello che abbiamo “dentro” ci serve per sopravvivere (o forse no...ma comunque non ci puoi fare nulla..) invece assumere droga esternamente non è un obbligo...il tuo ragionamento non sta in piedi a parer mio 😘.
- Dalle ultime deduzioni fatte durante uno stato di coscienza presente anche durante il sonno potrò dire che il corpo deve riposare, non rispondere ai nostri stimoli. Svegliarsi nel sonno e sentire il corpo dormiente non è proprio comodo, ma rende l'idea.
La nostra coscienza non ha necessità di riposare poichè essendo immateriale non è sottoposta a logorio, ne tantomeno al fattore denominato tempo (scorrimento degli avvenimenti, o forse di avvenimenti predeterminati che vengono convogliati secondo una data logicità da quella che può essere definita una mente universale - che è però costituita da tutti gli esseri che ha creato (quindi dirò che siamo tutti manovrati dalle entità))..
Hai le prove che la coscienza non debba “riposare”? Direi che sono solo ipotesi...Ti prego non pensare che voglia andarti contro, semplicemente mi piace mettere i puntini sulle i 😅😘

Gran parte di quello che ho letto é aria fritta...molte ipotesi, poco succo...probabilmente puntavi a far ragionare il lettore e ce l’hai fatta, niente da dire a proposito...in fondo siamo nella sezione baretto 😘

Un caldo abbraccio,
Pregiudicato

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era
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Re: DROGHE E ANTIDROGA

Messaggio da era » lun gen 27, 2020 3:52 pm

Pregiudicato ha scritto:
lun gen 27, 2020 1:36 pm
- direi che l’organismo non è così perfetto, infatti non è necessario che venga danneggiato volontariamente...anche solo mangiare e respirare (bisogni primari direi) consumano e deteriorano il nostro corpo che nel bene nel male non é duraturo
Sono logorii 'da contratto' con la vita. Giusta l'espressione del fatto che non siamo duraturi.

Ma perchè non lo siamo? (ci sarebbe un seguito, ma attendo il tuo punto di vista, che è cosa preziosa).
, non siamo immortali.
Non sottovaluterei le capacità dell'alchimia (ne tantomeno l'intraprendenza umana). Gli antichi hanno tramandato saperi che al giorno d'oggi sono difficilmente comprensibili, ma per come ho capito, nulla è impossibile (dichiarazione fatta senza prendere in considerazione il tempo).
Non capisco il legame tra logorarsi e disconnettersi...anche se mi faccio 2 strisce di coca, mi addormento o mi faccio un bel tiro di bong il mio corpo continua a seguire le “logiche del tempo” consumandosi...
Durante la disconnessione il corpo comincia a riparare i settori che durante la fase di attività (veglia) non possono essere ripristinati con molta attenzione.
Di fatto uno che non sta bene deve riposare. Possibilmente dormire parecchio (a meno che questo non vada a condizionare la massa muscolare).
E' un discorso comparabile al conscio, al cosiddetto subconscio e all'inconscio. Quando non siamo consci il logorio è inferiore, perchè non mettiamo alla prova l'organismo.
Tralascerei il fatto che il moto, il movimento è necessario per restare in forma, dato che l'oggetto della discussione sarebbe determinare se l'essere umano potrebbe resistere o restare in piedi senza sostanze endogene.

Quindi se ti fai e ti addormenti, ti logorerai meno di quanto ti logoreresti da sveglio. Credo di non sbagliare perchè post dormita al limite ti viene voglia di continuare o comunque ti senti più in forma. Se non ti addormenti quel logorio sarà più marcato e di conseguenza punterai in direzione letto.

Essendo ormai un essere che nell'arco di più millenni ha ingurgitato un pò di tutto, è ovvio che nell'organismo dell'umano sono presenti tracce di sostanze stupefacenti che hanno 'scolpito' il nostro essere. Perciò credo esistano vari recettori.
Forse anche la dmt è arrivata successivamente alla formazione dell'umano.

Si beh ecco...non so quanto sia comunque intelligente farsi di coca anche dopo aver studiato per stare “safe”...poi a ognuno sta la scelta, ognuno guarda i pro e contro e decide, ma non puoi dirmi che se sai va bene...ma sti cazzi hahah, sicuramente è la base ma non giustifica di certo una vita di dipendenza e autolesionismo...poi ovviamente ognuno ha il libero arbitrio...
La coca è potente, un utilizzo coerente non sarà distruttivo se si utilizzerà la quantità giusta. Forse farmaceutica.

Anni fa un amico me ne aveva regalata una pallina, dato che non risuciva più a renderla in polvere.
Ne ho fatto una bibita che sorseggiavo prima di andare in bosco a camminare e ti dirò che non c'erano postumi ne incasinamento mentale.

Dipenderà tutto da come è stata fatta. Il mercato è saturo di tagli, quindi puoi immaginare che non sarò propenso all'utilizzo di qualcosa che va ben lontano da un lavorato delle foglie di coca.
Le droghe sono strumenti, non giocattoli.

Molte persone ritengono la droga come male inteso come assumerla...assumere droga esternamente porta sicuramente danni in quantità più o meno elevati,
Gli sciamani non mi pare fossero giudicati come cretini, anzi, la gente si rivolgeva a loro perchè reputati demiurghi.
Gli stessi simboli/idoli che la nostra cultura ha sono persone che hanno attinto al sommo sapere perchè 'qualcuno' li aveva istruiti con tanto di disconnessione con l'utilizzo di droghe.
Da qualche parte ho menzionato la procedura che seguivano gli antichi Egizi per 'illuminarsi': i prescelti venivano portati in uno stato di pseudo-morte per poi essere rinchiusi in qualche sarcofago. Successivamente risvegliati, erano persone nate due volte, quindi reputati quasi 'sovraumani'.

Il mercato della droga è il problema. La lavorazione pure.

La società si chiede quante droghe assume regolarmente ma inconsciamente?
La chimica è un mostro che ha troppi volti per poterli riconoscere tutti.

Perciò privare della droga endogena chi si scaglia tanto contro chi ne fa uso sarebbe giusto. L'essere umano si rende conto delle cose soltanto dopo averle provate.
Con ciò non incentivo l'abuso o comunque un utilizzo distruttivo o che potrebbe ledere la tranquillità altrui.
Critico chi si sente intaccato nella purezza dei propri pensieri quando sa che gli altri non seguono il suo presunto perfetto stile di vita.

La libertà sta nell'intelletto ma ancora di più nella verità. Finchè vivremo di menzogne potremo soltanto sapere che la società per come è messa è un insieme di ubriachi di denaro, potere, sesso, ingordigia umana e chi più ne ha più ne metta.
Perciò chi critica colui che per un motivo o un altro ha scelto di 'disconnettersi', è poco saggio.

ovviamente non è possibile togliere la droga dal nostro corpo, che ragionamento é???? Quello che abbiamo “dentro” ci serve per sopravvivere (o forse no...ma comunque non ci puoi fare nulla..)
Avrei dubbi in merito. E' che nuovi prodotti sul mercato non sarebbero graditi, specie se potrebbero risultare ingestibili.

Proverò a fare una comparazione: gli scienziati dicono che per ogni particella c'è un'antiparticella. Si potrebbe immaginare qualcosa di simile proiettato nei confronti della dmt.
invece assumere droga esternamente non è un obbligo...il tuo ragionamento non sta in piedi a parer mio 😘.
Di fatto le si assume però. La quasi totalità degli umani in un modo o nell'altro assume droghe. Chiamale industria alimentare e farmaceutica tanto per fare un esempio.
Il cibo stesso contiene sostanze classificabili come droghe e queste avranno sicuramente una funzione che non credo sia ricreativa.
Io lo chiamo 'il gioco delle ammine'.
Hai le prove che la coscienza non debba “riposare”? Direi che sono solo ipotesi...
Altrochè, non ho fatto proprio così pochi test. Quì nel forum ho riportato qualcosa, il resto fa parte del bagaglio culturale personale ;)
Con l'utilizzo di piante come l'Holcus ho raggiunto stati di coscienza che sembrano non avere limiti. Ne nell'espansione della coscienza, ne nella sua attività. Con esso decido sotto che forma vorrei vivere la situazione, quindi ho optato per il fatto ma lucido.
Inizialmente è compromettente perchè non si associa al fatto di essere coscienti la necessità di mettere a riposo il 'fardello di carne e ossa'. Così ci si stanca fisicamente e il corpo reagisce surriscaldandosi.
Compresa questa nozione, diventa importante dedicare al riposo un lasso di tempo che abbiamo capito che sta tra le 8 e le 10 ore.
Sei sempre cosciente. Se non viaggi con la mente ti annoi. Quindi durante la notte ben vengano le visioni, i sogni, che però sono lucidi (non si distingue da quando si è in un luogo materiale).

Probabilmente da morti si dovrebbe seguire il ritmo imparato durante la vita.
Premetto che bisognerebbe avere delle prove tangibili che post mortem si esista ancora.
Molti si sforzano nel cercare metodi per rendere evidenti tali teorie.
Una credibile è questa:
https://www.liberoquotidiano.it/news/sc ... morte.html
...si parla di centinaia di testimonianze. Anche un mio amico asseriva di aver visto sua madre e i dottori mentre lo trasportavano post frontale in motorino nella sala operatoria.
Ci sarebbero poi la 'pesatura dell'anima' fatta dagli scienziati, le forme di pensiero identificabili anche tre giorni dopo la morte ecc...


Quindi le droghe hanno la capacità di emulare, di imitare lo stato di immaterialità e chi ha potuto provare, riprovare e a un certo punto ne ha fatto un'abitudine sono certo che non si fa raccontare più quella che verrà giudicata la fiaba dell'orso (le fiabe alle quali non si può credere).


E' soltanto una questione di tempo, tanto ormai la barriera tra materialità e immaterialità è stata valicata. Quindi si tratta di un processo irreversibile.
Ti prego non pensare che voglia andarti contro, semplicemente mi piace mettere i puntini sulle i 😅😘
Puoi anche farlo. L'importante è mantenere un livello di intelletto e rispetto che porteranno sempre ad un discorso costruttivo.
Gran parte di quello che ho letto é aria fritta...molte ipotesi, poco succo...probabilmente puntavi a far ragionare il lettore e ce l’hai fatta, niente da dire a proposito...in fondo siamo nella sezione baretto 😘
Ovvio che dovresti provare qualche graminacea dopo preventivo allontanamento da tutto ciò che potrebbe essere compromettente. Senza utilizzare inibitori in qualche settimana cambieresti idea.

Ci sono quintali di graminacee sorprendentemente attive e la gente non le prova. A me sembra uno spreco, anche perchè utilizzandole bene quel logorio discusso sopra non risulta più evidente.

Placebico? NO.
Un caldo abbraccio,
Pregiudicato
Aspè, ma tu non eri quello che esprimeva dubbi?
https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =20#p90560
:asd: :asd: :asd: ...che la scherzosità sia sempre con noi :asd: :asd: :asd:
Non ho tempo.

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Re: DROGHE E ANTIDROGA

Messaggio da Pregiudicato » lun gen 27, 2020 5:05 pm

era ha scritto:
lun gen 27, 2020 3:52 pm
Pregiudicato ha scritto:
lun gen 27, 2020 1:36 pm
- direi che l’organismo non è così perfetto, infatti non è necessario che venga danneggiato volontariamente...anche solo mangiare e respirare (bisogni primari direi) consumano e deteriorano il nostro corpo che nel bene nel male non é duraturo
Sono logorii 'da contratto' con la vita. Giusta l'espressione del fatto che non siamo duraturi.

Ma perchè non lo siamo? (ci sarebbe un seguito, ma attendo il tuo punto di vista, che è cosa preziosa).
, non siamo immortali.
Non sottovaluterei le capacità dell'alchimia (ne tantomeno l'intraprendenza umana). Gli antichi hanno tramandato saperi che al giorno d'oggi sono difficilmente comprensibili, ma per come ho capito, nulla è impossibile (dichiarazione fatta senza prendere in considerazione il tempo).
Non capisco il legame tra logorarsi e disconnettersi...anche se mi faccio 2 strisce di coca, mi addormento o mi faccio un bel tiro di bong il mio corpo continua a seguire le “logiche del tempo” consumandosi...
Durante la disconnessione il corpo comincia a riparare i settori che durante la fase di attività (veglia) non possono essere ripristinati con molta attenzione.
Di fatto uno che non sta bene deve riposare. Possibilmente dormire parecchio (a meno che questo non vada a condizionare la massa muscolare).
E' un discorso comparabile al conscio, al cosiddetto subconscio e all'inconscio. Quando non siamo consci il logorio è inferiore, perchè non mettiamo alla prova l'organismo.
Tralascerei il fatto che il moto, il movimento è necessario per restare in forma, dato che l'oggetto della discussione sarebbe determinare se l'essere umano potrebbe resistere o restare in piedi senza sostanze endogene.

Quindi se ti fai e ti addormenti, ti logorerai meno di quanto ti logoreresti da sveglio. Credo di non sbagliare perchè post dormita al limite ti viene voglia di continuare o comunque ti senti più in forma. Se non ti addormenti quel logorio sarà più marcato e di conseguenza punterai in direzione letto.

Essendo ormai un essere che nell'arco di più millenni ha ingurgitato un pò di tutto, è ovvio che nell'organismo dell'umano sono presenti tracce di sostanze stupefacenti che hanno 'scolpito' il nostro essere. Perciò credo esistano vari recettori.
Forse anche la dmt è arrivata successivamente alla formazione dell'umano.

Si beh ecco...non so quanto sia comunque intelligente farsi di coca anche dopo aver studiato per stare “safe”...poi a ognuno sta la scelta, ognuno guarda i pro e contro e decide, ma non puoi dirmi che se sai va bene...ma sti cazzi hahah, sicuramente è la base ma non giustifica di certo una vita di dipendenza e autolesionismo...poi ovviamente ognuno ha il libero arbitrio...
La coca è potente, un utilizzo coerente non sarà distruttivo se si utilizzerà la quantità giusta. Forse farmaceutica.

Anni fa un amico me ne aveva regalata una pallina, dato che non risuciva più a renderla in polvere.
Ne ho fatto una bibita che sorseggiavo prima di andare in bosco a camminare e ti dirò che non c'erano postumi ne incasinamento mentale.

Dipenderà tutto da come è stata fatta. Il mercato è saturo di tagli, quindi puoi immaginare che non sarò propenso all'utilizzo di qualcosa che va ben lontano da un lavorato delle foglie di coca.
Le droghe sono strumenti, non giocattoli.

Molte persone ritengono la droga come male inteso come assumerla...assumere droga esternamente porta sicuramente danni in quantità più o meno elevati,
Gli sciamani non mi pare fossero giudicati come cretini, anzi, la gente si rivolgeva a loro perchè reputati demiurghi.
Gli stessi simboli/idoli che la nostra cultura ha sono persone che hanno attinto al sommo sapere perchè 'qualcuno' li aveva istruiti con tanto di disconnessione con l'utilizzo di droghe.
Da qualche parte ho menzionato la procedura che seguivano gli antichi Egizi per 'illuminarsi': i prescelti venivano portati in uno stato di pseudo-morte per poi essere rinchiusi in qualche sarcofago. Successivamente risvegliati, erano persone nate due volte, quindi reputati quasi 'sovraumani'.

Il mercato della droga è il problema. La lavorazione pure.

La società si chiede quante droghe assume regolarmente ma inconsciamente?
La chimica è un mostro che ha troppi volti per poterli riconoscere tutti.

Perciò privare della droga endogena chi si scaglia tanto contro chi ne fa uso sarebbe giusto. L'essere umano si rende conto delle cose soltanto dopo averle provate.
Con ciò non incentivo l'abuso o comunque un utilizzo distruttivo o che potrebbe ledere la tranquillità altrui.
Critico chi si sente intaccato nella purezza dei propri pensieri quando sa che gli altri non seguono il suo presunto perfetto stile di vita.

La libertà sta nell'intelletto ma ancora di più nella verità. Finchè vivremo di menzogne potremo soltanto sapere che la società per come è messa è un insieme di ubriachi di denaro, potere, sesso, ingordigia umana e chi più ne ha più ne metta.
Perciò chi critica colui che per un motivo o un altro ha scelto di 'disconnettersi', è poco saggio.

ovviamente non è possibile togliere la droga dal nostro corpo, che ragionamento é???? Quello che abbiamo “dentro” ci serve per sopravvivere (o forse no...ma comunque non ci puoi fare nulla..)
Avrei dubbi in merito. E' che nuovi prodotti sul mercato non sarebbero graditi, specie se potrebbero risultare ingestibili.

Proverò a fare una comparazione: gli scienziati dicono che per ogni particella c'è un'antiparticella. Si potrebbe immaginare qualcosa di simile proiettato nei confronti della dmt.
invece assumere droga esternamente non è un obbligo...il tuo ragionamento non sta in piedi a parer mio 😘.
Di fatto le si assume però. La quasi totalità degli umani in un modo o nell'altro assume droghe. Chiamale industria alimentare e farmaceutica tanto per fare un esempio.
Il cibo stesso contiene sostanze classificabili come droghe e queste avranno sicuramente una funzione che non credo sia ricreativa.
Io lo chiamo 'il gioco delle ammine'.
Hai le prove che la coscienza non debba “riposare”? Direi che sono solo ipotesi...
Altrochè, non ho fatto proprio così pochi test. Quì nel forum ho riportato qualcosa, il resto fa parte del bagaglio culturale personale ;)
Con l'utilizzo di piante come l'Holcus ho raggiunto stati di coscienza che sembrano non avere limiti. Ne nell'espansione della coscienza, ne nella sua attività. Con esso decido sotto che forma vorrei vivere la situazione, quindi ho optato per il fatto ma lucido.
Inizialmente è compromettente perchè non si associa al fatto di essere coscienti la necessità di mettere a riposo il 'fardello di carne e ossa'. Così ci si stanca fisicamente e il corpo reagisce surriscaldandosi.
Compresa questa nozione, diventa importante dedicare al riposo un lasso di tempo che abbiamo capito che sta tra le 8 e le 10 ore.
Sei sempre cosciente. Se non viaggi con la mente ti annoi. Quindi durante la notte ben vengano le visioni, i sogni, che però sono lucidi (non si distingue da quando si è in un luogo materiale).

Probabilmente da morti si dovrebbe seguire il ritmo imparato durante la vita.
Premetto che bisognerebbe avere delle prove tangibili che post mortem si esista ancora.
Molti si sforzano nel cercare metodi per rendere evidenti tali teorie.
Una credibile è questa:
https://www.liberoquotidiano.it/news/sc ... morte.html
...si parla di centinaia di testimonianze. Anche un mio amico asseriva di aver visto sua madre e i dottori mentre lo trasportavano post frontale in motorino nella sala operatoria.
Ci sarebbero poi la 'pesatura dell'anima' fatta dagli scienziati, le forme di pensiero identificabili anche tre giorni dopo la morte ecc...


Quindi le droghe hanno la capacità di emulare, di imitare lo stato di immaterialità e chi ha potuto provare, riprovare e a un certo punto ne ha fatto un'abitudine sono certo che non si fa raccontare più quella che verrà giudicata la fiaba dell'orso (le fiabe alle quali non si può credere).


E' soltanto una questione di tempo, tanto ormai la barriera tra materialità e immaterialità è stata valicata. Quindi si tratta di un processo irreversibile.
Ti prego non pensare che voglia andarti contro, semplicemente mi piace mettere i puntini sulle i 😅😘
Puoi anche farlo. L'importante è mantenere un livello di intelletto e rispetto che porteranno sempre ad un discorso costruttivo.
Gran parte di quello che ho letto é aria fritta...molte ipotesi, poco succo...probabilmente puntavi a far ragionare il lettore e ce l’hai fatta, niente da dire a proposito...in fondo siamo nella sezione baretto 😘
Ovvio che dovresti provare qualche graminacea dopo preventivo allontanamento da tutto ciò che potrebbe essere compromettente. Senza utilizzare inibitori in qualche settimana cambieresti idea.

Ci sono quintali di graminacee sorprendentemente attive e la gente non le prova. A me sembra uno spreco, anche perchè utilizzandole bene quel logorio discusso sopra non risulta più evidente.

Placebico? NO.
Un caldo abbraccio,
Pregiudicato
Aspè, ma tu non eri quello che esprimeva dubbi?
https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =20#p90560
:asd: :asd: :asd: ...che la scherzosità sia sempre con noi :asd: :asd: :asd:
Rispondo alle prime 2 questioni:
Parlando a “livello fisico” non siamo immortali, che poi ci sia qualcosa dopo tipo reincarnazione o cose simili non saprei...mi attengo a quello che so...dato che non so nulla effettivamente (come tutti quanti immagino) non trovo motivo di fare ipotesi dato che sono infinite (più o meno plausibili)...quello che penso? Se anche ti dicessi che credo ci sia qualcosa rimarrebbe un credo, d’altronde non ha valore ne fondamento...se non ci sono risposte non cerco di certo di convincermi di un’idea, sarebbe poco razionale...TUTTO CIÒ SU CUI POSSIAMO FARE AFFIDAMENTO É LA LOGICA, CIÒ CHE VA OLTRE RIMANE UN’INCOGNITA...inutile cercare risposte dato che al 100% sarebbero ipotesi soggettive con conseguente mentire e se stessi...la posizione corretta è astenersi, e non lo dico io, lo dice la logica ☺️.
Perché posso anche dire che secondo me dopo la morte si diventa dei birilli, ma sarebbe falsa tanto quanto credere nella reincarnazione. Dico falsa perché se consideriamo le ipotesi infinite, il margine di errore tende a infinito anch’esso.
3a questione) continuo a credere che siano tue ipotesi...farmi e addormentarmi non era collegato, era inteso come farmi o addormentarmi o (l’altra che non ricordo) 😅.
4) la droga fa male, a priori che sia stata tagliata o meno...anche la ganja, come la coca, l’md e tutto ciò che ci gira intorno farà meno male se utilizzata nel modo corretto: dosi basse, pulita/pura...ma, dato che siamo su psiconauti non penso che la gente qui utilizzi sopratutto microdosing di lsd, funghi, weed, iboga, ecc...
100mg di lsd, 3g di shroom, 1g di weed sono dosi tossiche, c’è poco da fare...NON DIFENDO IL PROIBIZIONISMO MA NON DIFENDO MANCO “se è buona non fa male o stronzate simili” hahaha, scusa ma davvero mi triggeri (mi provochi/fai incazzare 😅😂)
NESSUNO PARLA DI GIOCATTOLI...non è che se la usi nel modo giusto non faccia danni.
5) mi sa che mi sono espresso male...non ti sto dicendo (ti giuro mi stai facendo impazzire hahaha) che secondo me la droga dovrebbe essere bandita...SEMPLICEMENTE OGNUNO FA IL CAZZO CHE VUOLE (BANDI LA COCA, BENE ARRIVA COMUNQUE COSA PENSI HAHAH, questo é il concetto)...
Comunque, non mi sembra per niente stupido che una persona scelga di non assumere droga perché arreca danni...è una scelta...
Nonostante tu abbia la tua bella età (perdonami per la scortesia) ma mi sembri parecchio immaturo: io dico c’è gente che dice che la droga fa male e quindi non l’assume e la tua risposta sembra quasi una presa di posizione e difesa da tipico anti-proibizionista che deve difendere a tutti i costi la propria causa a discapito dell’oggettività...LA DROGA FA MALE PUNTO, ASSUMERLA O MENO É UNA SCELTA DEL SINGOLO...HAI PORTATO UNA QUESTIONE LEGATA AL SINGOLO COME UN FATTORE COMUNE CITANDO LA SOCIETÀ, IL PROIBIZIONISMO E I PROBLEMI LEGATI AD ESSO.


Avrei dubbi in merito. E' che nuovi prodotti sul mercato non sarebbero graditi, specie se potrebbero risultare ingestibili.

Proverò a fare una comparazione: gli scienziati dicono che per ogni particella c'è un'antiparticella. Si potrebbe immaginare qualcosa di simile proiettato nei confronti della dmt.
—> qui non ti seguo

Aspè, ma tu non eri quello che esprimeva dubbi?

Hahaha Sì sì sono io 😘

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era
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Re: DROGHE E ANTIDROGA

Messaggio da era » lun gen 27, 2020 8:33 pm

Pregiudicato ha scritto:
lun gen 27, 2020 5:05 pm
...TUTTO CIÒ SU CUI POSSIAMO FARE AFFIDAMENTO É LA LOGICA, CIÒ CHE VA OLTRE RIMANE UN’INCOGNITA...inutile cercare risposte dato che al 100% sarebbero ipotesi soggettive con conseguente mentire e se stessi...la posizione corretta è astenersi, e non lo dico io, lo dice la logica
Come espresso sopra, ho evidenziato il fatto che si tratta di teorie. Come del resto tale dichiarazione non esclude il fatto che potremmo spegnerci e non esistere più.
Quel che ho marcato è che le droghe danno la possibilità di 'vivere' delle condizioni che possono essere collegabili a quanto la nostra coscienza può provare quando non è allacciata alla materialità.
Si può escludere la logica, che in dati casi è necessaria semplicemente per rendere statisticamente corretto un ragionamento. E' questione di teorizzare, concentrarsi su quanto potrebbe essere probabile e eseguire test in larga scala.
Solo gli esperimenti possono portare a conclusioni, per il resto parlerei di fantasticazioni che come ho tratto da quanto mi hai detto: portano alla conclusione che è meglio non esporre alcun punto di vista. Quindi astenersi dal discorso.

4) la droga fa male, a priori che sia stata tagliata o meno...anche la ganja, come la coca, l’md e tutto ciò che ci gira intorno farà meno male se utilizzata nel modo corretto: dosi basse, pulita/pura...ma, dato che siamo su psiconauti non penso che la gente qui utilizzi sopratutto microdosing di lsd, funghi, weed, iboga, ecc...
100mg di lsd, 3g di shroom, 1g di weed sono dosi tossiche, c’è poco da fare...NON DIFENDO IL PROIBIZIONISMO MA NON DIFENDO MANCO “se è buona non fa male o stronzate simili” hahaha, scusa ma davvero mi triggeri (mi provochi/fai incazzare 😅😂)
NESSUNO PARLA DI GIOCATTOLI...non è che se la usi nel modo giusto non faccia danni.
Spiacente, ma quì non mi trovi in accordo.
Quel che si concettualizza con il termine droga è un insieme di prodotti che se utilizzati con coscienza, fanno bene.

La stupidità di utilizzare tali sostanze in modo erroneo è da attribuire puramente alla natura umana.
Fosse vero quel che dici, quindi che in qualsiasi caso la droga fa male, non mi troverei quì a condividere idee e pensieri con altri utenti del forum. E' una questione di principio.

La sottile differenza che c'è tra l'utilizzo improprio e un utilizzo corretto è abissale.
Accoglierò quindi il tuo pensiero soltanto se intendevi che ogni cosa fa male. Hai scritto che respirare logora, che mangiare logora ecc... il logorio è male.

Ovviamente non è mia intenzione provocare, ma delucidare punti di vista differenti richiede l'esprimere onestamente le proprie idee. Quindi non mentirò dandoti ragione.

Quanto a proibizionismo invece io sarei più incline a congelare completamente il mercato della droga e alla distruzione di tutto ciò che è stato creato per alimentare questa cerchia di venditori di pessimo veleno. Con ciò intendo anche la produzione di droghe farmaceutiche.

Un temporaneo buco nero in questo 'settore occulto' ma ben conosciuto da tutti sarebbe utile per poter riavviare in modo ordinato un sistema basato sulle proprietà benefiche delle droghe.
Madre natura le ha fatte, l'umano quindi non può definirle male.

Comunque, non mi sembra per niente stupido che una persona scelga di non assumere droga perché arreca danni...è una scelta...
A patto che con il suo fare e pensare non arrechi danno al prossimo.
E' stata creata un'immagine demonizzata di ciò che ha da sempre rappresentato una forma di medicamento e perciò sarebbe giusto dare la possibilità a chiunque di non avere alcun contatto con qualsiasi sostanza reputabile droga.
Dirò che non sempre il termine droga è da associare a significativi cambiamenti del livello di coscienza. In parole povere, non è detto si debba essere fatti.
Nonostante tu abbia la tua bella età (perdonami per la scortesia) ma mi sembri parecchio immaturo: io dico c’è gente che dice che la droga fa male e quindi non l’assume e la tua risposta sembra quasi una presa di posizione e difesa da tipico anti-proibizionista che deve difendere a tutti i costi la propria causa a discapito dell’oggettività...LA DROGA FA MALE PUNTO, ASSUMERLA O MENO É UNA SCELTA DEL SINGOLO...HAI PORTATO UNA QUESTIONE LEGATA AL SINGOLO COME UN FATTORE COMUNE CITANDO LA SOCIETÀ, IL PROIBIZIONISMO E I PROBLEMI LEGATI AD ESSO.
Devi purtroppo prendere una posizione e dirmi se coloro che dimostrano in larga scala che un bicchiere di vino fa bene mentono.

Come avrai appurato dalle frasi precedenti, non sono un antiproibizionista. Anzi, sono pro pugno di ferro. Ma non per le vie di mezzo.

Quindi il singolo dovrebbe avere la possibilità di vivere in una società che promuoverebbe lo studio e l'utilizzo di qualsiasi forma di medicamento.
Ovvio che chi non sarebbe interessato non viene preso in considerazione in tale discorso. Quindi chi assume una posizione neutra nei confronti di un argomento così delicato, non dovrebbe essere oggetto di critica.
Ribadisco: il problema sono quelli che si scagliano contro la droga e dipingono i drogati come feccia della società. Il che non è umano.


PER CHI LEGGESSE: NON SI METTE IN DUBBIO CHE QUANTO PRESENTE SUI MERCATI SONO DROGHE CHE FANNO MALE

Proverò a fare una comparazione: gli scienziati dicono che per ogni particella c'è un'antiparticella. Si potrebbe immaginare qualcosa di simile proiettato nei confronti della dmt.
—> qui non ti seguo
Se la dmt consiste in una sostanza che espande o contrae quella bolla immateriale chiamata coscienza, vi è una qualche sostanza che annichilisce le capacità della dmt.

Cordialmente


dimenticavo il puntino sulla i:
dròga s. f. [forse dall’oland. droog «secco, cosa secca»]. – 1. Nome di varie sostanze vegetali secche, aromatiche (meglio dette spezie), usate per dare maggior sapore alle bevande o ai cibi: per es., cannella, noce moscata, pepe, vaniglia, garofano, prodotti che, per la loro provenienza, erano detti in passato anche coloniali. 2. In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principî attivi (alcaloidi, glicosidi, olî essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche, ecc.), e che, opportunamente preparato e conservato, trova indicazioni terapeutiche o sperimentali che sono oggetto di studio della farmacognosia. 3. a. Nel linguaggio corrente, qualsiasi sostanza capace di modificare temporaneamente lo stato di coscienza o comunque lo stato psichico dell’individuo (stupefacenti, allucinogeni, barbiturici, psicostimolanti); anche, nome di alcune sostanze atte ad aumentare le energie e il rendimento fisico, soprattutto nelle competizioni sportive (cfr. doping). Con queste accezioni, il termine è più spesso usato al sing.: fare uso di (o della) d.; il commercio della d.; traffico, spaccio (e trafficanti, spacciatori), detenzione, uso di droga. Correntemente, cioè in termini di linguaggio com., si fa distinzione tra d. leggere e d. pesanti (meno spesso, per traduz. dell’ingl. hard e soft, tra d. dure e d. morbide), distinzione fondata soprattutto sulla considerazione dei danni che le varie droghe possono produrre sull’organismo di chi ne fa uso, e sulla condizione di dipendenza che esse tendono a indurre. b. In senso fig., la parola è talvolta adoperata come sinon. di eccitante (nel suo uso di sost. in senso traslato), altre volte per indicare cosa, fatto o persona che eserciti forte attrattiva ma sia in sé dannosa, o, infine, per indicare cosa o situazione che stordisce, che distrae dalla realtà: la d. del consumismo; il tifo sportivo è spesso una d. per le masse.

stupefacènte agg. e s. m. [part. pres. di stupefare]. – 2. agg. e s. m. Sostanza s., e più comunem. stupefacente s. m., sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo e, nell’uso ripetuto, determina una condizione di sofferenza somatica e psichica, che si traduce in una condizione di dipendenza, inducendo inoltre nell’organismo una progressiva assuefazione (nel senso che il conseguimento dell’effetto voluttuario richiede l’assunzione di sempre maggiori quantitativi di sostanza, progressivamente sempre più tollerata dall’organismo stesso). Vengono genericamente considerate stupefacenti numerosissime sostanze eterogenee, quali l’oppio e i suoi derivati morfina ed eroina, la cocaina, la mescalina, la psilocibina, l’anfetamina, la dietilamide dell’acido lisergico (LSD), ecc.; vi si accomunano talora anche altri farmaci psicotropi, come i barbiturici e molti ansiolitici, capaci di dare assuefazione e indurre in stato di dipendenza. Gli stupefacenti, oltre a indurre comportamenti anormali, sconvolgono specifici sistemi neuronali determinando in tal modo modificazioni delle funzioni del sistema nervoso centrale, e, col tempo, deteriorano il processo di nutrizione degli organismi. Lo stato di bisogno indotto è diverso a seconda della sostanza considerata; la condizione di dipendenza, in caso di brusca cessazione della somministrazione, si traduce spesso in una sindrome (sindrome di astinenza) di altissima gravità.
Non ho tempo.

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