Vivere (quasi) senza soldi

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Sem
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Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Sem » dom apr 05, 2020 12:10 am

Negli ultimi anni sono arrivato gradualmente a questo concetto, non di voler avere più soldi ma volerne avere meno bisogno possibile e idealmente di poter riuscire a vivere senza soldi.
So che è possibile, sicuramente in altre parti del mondo è più semplice ma qui è difficile anche solo pensarlo.

In questo post ci ho messo un pò di fatti miei per darvi il mio punto di vista ed anche per avere un confronto, magari qualcun altro condivide questo concetto, ha esperienze proprie o altrui e conosce altre vie o ha spunti da dare o semplicemente vuol dire la sua.


Quello che mi ha portato a questo è il vissuto degli ultimi due anni durante i quali sono stato anche diversi mesi senza spendere soldi oppure nel doverne spendere solo per gli spostamenti, durante l'estate come artista sono stato ospite in alcune residenze artistiche ed ho fatto alcuni festival lavorando come volontario e durante altri periodi dell'anno come volontario in alcune aziende agricole lavorando mezza giornata in cambio di vitto e alloggio, non è mai stato un peso, è un lavoro che amo e quello per cui ho studiato ed ho fatto esperienze meravigliose.
Ovviamente è uno stile di vita "minimalista", a me basta avere del buon cibo e stare nella natura, avere un posto riparato dove dormire, uno dove lavarmi e qualche vestito da indossare, magari della buona compagnia e tutto il resto lo ritengo un di più e posso farne a meno senza problemi, anzi volentieri.
Sono tornato a capire che la vita può essere semplice, mi piace questo senso di leggerezza e libertà, il non dover pensare ai soldi, ad un'affitto, alle rate, alle bollette, alle tasse, l'IVA, c**zi e mazzi vari.
I pochi soldi che guadagno ( e mi bastano e avanzano) sono con le installazioni, le decorazioni e la vendita di qualche opera d'ingegno e non sono tenuto a dichiarare nulla al fisco.

Ora sono a casa di mia madre da settembre, anche qui non spendo soldi, vorrei si vivere senza soldi ma non a scrocco, non ho la possibiltà di ricambiare con un lavoro ma più che cucinare ed aiutare in qualche faccenda non posso fare. Infatti ad inizio mese sarei dovuto partire per la Toscana per lavorare ad un progetto come volontario ma per ovvie ragioni sono dovuto rimanere qui.

Il Punto è che per poter vivere senza soldi o quasi una delle vie è lo scambio di servizi e/o di prodotti senza che il denaro faccia da intermediario. Esistono diverse reti per questo, wwoof o workaway per citarne alcune.

L'altra via è invece quella di essere autosufficienti, prodursi il proprio cibo, le proprie energie e materie prime. Ovviamente bisogna essere in grado e bisogna lavorare con la natura, in particolare con le piante ma non basta, bisogna avere un terreno e qui le cose si complicano.
Per avere un terreno o lo si ha in eredità o in dono oppure servono dei soldi per acquistarlo e annualmente ci saranno delle tasse.
Poi una volta che si ha un terreno se non è già presente un edificio abitabile bisogna costruirlo e servono dei permessi e dei progetti da figure competenti ed abilitate e quindi altri soldi, anche per costruire una casetta in legno o una yurta per non parlare di quanto siano compliacate le normative e i vincoli in italia. Sempre che sia un terreno edificabile perchè se il terreno agricolo si può costruire solo se si è imprenditori agricoli e dopo almeno tre anni di attività con diverse limitazoni e comunque diverse spese anche in caso di autocostruzione.
Quindi per semplificare per poter essere autosuffcienti e staccati dalla rete servono molti soldi o comunque fare molti debiti.


Proprio in questi giorni mi era tornata in mente l'idea di comprare un terreno. In alcune zone del centro e sud italia si trovano anche a prezzi accessibili senza doversi indebitare e avrei anche un piano per partire con un investimento minimo con un'attività agricola ma poi in un terreno agricolo legalmente non posso viverci se già non c'è un edificio predisposto e questo comporta che il terreno non è ad un prezzo accessibile.
Quindi mi chiedo perchè dovermi complicare la vita? Forse la mia è la via del viandante, viaggiare leggero mettendo a disposizione parte delle mie energie e capacità per aiutare gli altri con i loro progetti, progetti che comunque appoggio e condivido e che potrebbero benissimo essere il mio progetto, guadagnando qualche soldino ogni tanto giusto per quel poco che mi serve, vivendo giorno per giorno senza preoccuparmi di niente.

Qualche notte fa ho fatto un sogno dove c'era una sigla finale piuttosto accattivante con un coro di voci femminili che cantava "vivere giorno per giornooooo, vivereee giorno per giornoooo" :mrgreen: ahahahahhahah

Saluti
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Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
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Fohat
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Fohat » dom apr 05, 2020 2:09 am

Il grande dilemma.
L'autosufficienza è sempre stata una mia ossessione, fin da piccolissimo, quando leggevo un manuale di sopravvivenza. Non mi ritengo un sognatore né tantomeno un illuso. Anzi, forse mi disilludo troppo presto a volte... Con questo voglio dire che i pensieri che ho fatto negli anni sul tema non sono solo fantasticherie romantiche, ma piuttosto assillanti congetture molto pragmatiche.
E si potrebbe anche dire che una certa celata volontà di autosufficienza da tutto e da tutti mi abbia guidato letteralmente negli interessi e nelle scelte di vita.

Purtroppo però viviamo in un mondo in cui è sempre più difficile bastare a sé stessi, sia per risorse, sia per conoscenza di come trovare/amministrare quelle risorse per poter bastare a sé stessi.
Devo dire che gli psichedelici, nelle loro profondissime trasformazioni, hanno scalfito anche questa mia ancestrale ossessione, e ad oggi sono molto più in pace con la (quasi) impossibilità di affrancarmi dal sistema-mondo.
Ma allo stesso tempo mi hanno anche tenuto vivo il fuoco della ragione, che ogni tanto torna prepotente a dire: "Non è solo un'ossessione puerile, è un bisogno sacrosanto di tornare all'essenziale! E più le società diventano opulente, unidimensionali e onnipresenti, più questa ricerca dell'essenzialità diventa una necessità direi quasi storica. Un tentativo che andrebbe fatto, in un mondo che, al di là di ogni retorica, non si può negare cresca individui sempre più distanti dalla coscienza di ciò che è autentico!"

E allora che si fa? Ogni tanto, lo confesso, mi capita ancora di passare ore a letto a pensare a una via di fuga, ma non so...
"Non esiste un'esperienza psichedelica, ma esiste ciò che noi integriamo di essa."
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Fohat
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Fohat » dom apr 05, 2020 2:16 am

Parlando in termini più pragmatici, ultimamente per mettere un freno a questi pensieri troppo vaghi mi sono ripromesso di scrivere una specie di "lista della spesa". Una lista di tutte le cose di cui uno ha bisogno per vivere, e il loro costo mensile. (Perché alla fine a questo mondo tocca constatare che tutto ha un costo. Se compri il pane lo paghi. Se te lo fai in casa compri la farina. Se ti produci la farina (sì, come no...) devi alimentare un forno, e avercelo. ECCETERA)
L'idra è di poter fare un'ipotesi più concreta, e smettere di girare in tondo con la mente.
Anche solo per sperimentare qualcosa del genere per un periodo di tempo limitato in futuro, non per forza per tentare di vivere per sempre in "autosufficienza", cosa che ritengo quasi impraticabile.
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Void
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Void » dom apr 05, 2020 10:43 am

Anch io penso molto a questa cosa...di fatto le prospettive sono : vivere in italia in regola, quindi fatturare e avere un profitto di migliaia di euro.
Vivere in italia senza pagare lo stato tipo come fanno gli elfi in toscana che hanno delle case, sfanculano le tasse e commerciano i loro prodotti.
Fatturare in italia e vivere all estero.
Vivere all estero in un posto dove non ti rompono le palle, dove se hai una tenda una barca per pescare e raccogli la frutta sei a posto.
Io spero di arrivare in una delle ultime 2

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Pangɘa
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Pangɘa » dom apr 05, 2020 4:05 pm

@Sem anche io appoggio questa visione della vita, a 21 anni ho fatto esperienza di vivere alla giornata in giro per la Spagna e sul cammino di Santiago.
Muovendosi e cercando di vivere senza soldi o con pochi spiccioli risulta comunque più semplice, ci si aiuta tra persone che vivono la nostra stessa situazione, si possono fare lavoretti in cambio di cibo o alloggio, si può praticare l'arte di strada come la giocoleria per tirare su due spiccioli e prendersi qualcosa da mangiare, poi con una tenda al seguito il posto per dormire è molto più semplice da trovare, esempi di persone che fanno una vita del genere ce ne sono tante in giro per il mondo.
Conobbi un ragazzo di 40 anni iraniano che girava il mondo da quando ne aveva 20 e mi raccontava di come la vita fosse semplice e goduta appieno.
Mentre per l'autosufficienza in un luogo stabile il discorso cambia, ci sono molte variabili da prendere in considerazione, il fatto in sé di possedere una casa implica il dover pagare delle tasse, come l'immondizia, l'acqua, l'elettricità, ammesso e non concesso che si abbiano a disposizione dei pannelli solari o pale eoliche per la luce e il riscaldamento, ed un corso d'acqua da cui attingere alle riserve idriche, come ha detto @Fohat ci sarebbe tutta una serie di cose a catena che fanno si che quel minimo di denaro serva, come l'acquisto di semi, vestiti e utensili che servono a lavorare la terra o riparare ciò che si rompe, come detto da @Void poi ci sono le comuni, dove ci si aiuta tra persone che vogliono avere uno stile di vita simile al proprio, questo metodo secondo me è il migliore per quanto riguarda l'unica problematica che ci sarebbe nel cercare di condurre una vita di autosufficienza viaggiando o rimanendo isolati, ovvero la vecchiaia.
Personalmente sono per il nomadismo nella giovane età e poi di seguito per una vita isolata ma vicino un centro abitato oppure in una comune, parlando sempre di vivere senza o con pochi soldi.
Comunque di esempi ce ne sono molti, anche molti italiani hanno reso note le loro esperienze, come ad esempio Vagamondo e Gianluca Ratta per quanto riguarda il viaggiare, Pietro l'eremita e Devis pecoranera per quanto riguarda l'autosufficienza isolata.
Date un'occhiata alle loro storie se vi va!
Niente esiste ma tutto è reale, non credere sempre a ciò che pensi bensì metti tutto in discussione!

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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da DM Tripson » dom apr 05, 2020 4:57 pm

Seguo un blog proprio su questo argomento, vivere viaggiando in autonomia economica, senza basarsi su lasciti familiari ovviamente. Gira le Americhe da quasi 12 anni, è molto in gamba e i suoi articoli sono ricchi di informazioni utili.
Ve ne linko uno in particolare, parla di minimalismo http://www.longwalk.it/minimalismo-stil ... ntervista/
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
Blog: https://shroomcircle.com

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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Sem » mar apr 07, 2020 11:58 am

Fohat ha scritto:
dom apr 05, 2020 2:09 am
Il grande dilemma.
L'autosufficienza è sempre stata una mia ossessione, fin da piccolissimo, quando leggevo un manuale di sopravvivenza. Non mi ritengo un sognatore né tantomeno un illuso. Anzi, forse mi disilludo troppo presto a volte... Con questo voglio dire che i pensieri che ho fatto negli anni sul tema non sono solo fantasticherie romantiche, ma piuttosto assillanti congetture molto pragmatiche.
E si potrebbe anche dire che una certa celata volontà di autosufficienza da tutto e da tutti mi abbia guidato letteralmente negli interessi e nelle scelte di vita.

Purtroppo però viviamo in un mondo in cui è sempre più difficile bastare a sé stessi, sia per risorse, sia per conoscenza di come trovare/amministrare quelle risorse per poter bastare a sé stessi.
Devo dire che gli psichedelici, nelle loro profondissime trasformazioni, hanno scalfito anche questa mia ancestrale ossessione, e ad oggi sono molto più in pace con la (quasi) impossibilità di affrancarmi dal sistema-mondo.
Ma allo stesso tempo mi hanno anche tenuto vivo il fuoco della ragione, che ogni tanto torna prepotente a dire: "Non è solo un'ossessione puerile, è un bisogno sacrosanto di tornare all'essenziale! E più le società diventano opulente, unidimensionali e onnipresenti, più questa ricerca dell'essenzialità diventa una necessità direi quasi storica. Un tentativo che andrebbe fatto, in un mondo che, al di là di ogni retorica, non si può negare cresca individui sempre più distanti dalla coscienza di ciò che è autentico!"

E allora che si fa? Ogni tanto, lo confesso, mi capita ancora di passare ore a letto a pensare a una via di fuga, ma non so...
L'autosufficienza è qualcosa di molto concreto ma ci sono molti ostacoli, oltre a i soldi necessari per avviarsi anche le normative, giustamente non è ben vista dal sistema attuale perchè gli toglierebbe potere.
La via più semplice per realizzarla è includerla in un'idea imprenditoriale, che sia un'azienda agricola multifunzionale che può contare su diversi individui con attitudini e competenze diverse, un azienza e che quindi ha un mercato di prodotti e servizi, un profitto e paga le tasse e si relazione con gli enti del territorio.
Sopratutto ora durante la quarantena vedo davvero molta gente sta esprimento interesse per questa tematica e per quella degli ecovillaggi, stanno nascendo molti nuovi progetti.
Evidentemente chi già aveva sogni e fantasticherie ora si rende conto che forse non c'è più molto tempo e non vorrebbe nuovamente ritrovarsi in una situazione come questa se non peggiore rinchiuso solo in 4 mura in una città.

Se vuoi un consiglio fai qualche esperienza come wwoofer in realtà autosufficienti dove si pratica la permacultura.

Comunque si anch'io col tempo ho smesso di essere ossessionato dai sogni capendo che anche questi ti rendono schiavo e magari continuando a portarli avanti perchè di fatto sono sogni che mirano sopratutto al bene comune ma senza attaccamento, vedendo di volta in volta come muovermi e seguendo le coicidenze essendo disposto sempre a mettermi in gioco e cambiare idea.
Finchè giudichi non sarai mai libero

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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Sem » mar apr 07, 2020 12:04 pm

Void ha scritto:
dom apr 05, 2020 10:43 am
Anch io penso molto a questa cosa...di fatto le prospettive sono : vivere in italia in regola, quindi fatturare e avere un profitto di migliaia di euro.
Vivere in italia senza pagare lo stato tipo come fanno gli elfi in toscana che hanno delle case, sfanculano le tasse e commerciano i loro prodotti.
Fatturare in italia e vivere all estero.
Vivere all estero in un posto dove non ti rompono le palle, dove se hai una tenda una barca per pescare e raccogli la frutta sei a posto.
Io spero di arrivare in una delle ultime 2
Sei stato molto chiaro e sintetico, sono abbastanza d'accordo.
Qui in Italia la via più semplice è suciramente l'abusivismo e l'illegalità, in alcuni luoghi è la prassi, se vengonoa romperi le scatole gli regali un paio di galline o un maialetto e magari qualche cassetta di frutta e sei apposto, bisogna farsi gli amici giusti...
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Sem » mar apr 07, 2020 12:08 pm

Pangɘa ha scritto:
dom apr 05, 2020 4:05 pm
Personalmente sono per il nomadismo nella giovane età e poi di seguito per una vita isolata ma vicino un centro abitato oppure in una comune, parlando sempre di vivere senza o con pochi soldi.
Quoto appieno ahahah
Comunque di esempi ce ne sono molti, anche molti italiani hanno reso note le loro esperienze, come ad esempio Vagamondo e Gianluca Ratta per quanto riguarda il viaggiare, Pietro l'eremita e Devis pecoranera per quanto riguarda l'autosufficienza isolata.
Date un'occhiata alle loro storie se vi va!
Vagamondo si ho gia visto alcuni suoi video, gli altri non li conosco, approfondirò.
@DM Tripson Grazie per il link
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Void » mar apr 07, 2020 3:21 pm

Se trovi una comune che ti piace potrebbe essere un inizio, so che in Piemonte senno ce un villaggio di gente (poca) che vive sugli alberi...sempre in piemonte ce una comune "magica" dove puoi entrare con qualche maledizione qui e la 🤣👍

Sem
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da Sem » mer apr 08, 2020 5:49 pm

Ho visto questo video seguendo il suggerimento di Pangea.
Il suo è un esempio del vivere senza soldi in autosufficienza senza bollette e tasse.
C'è stato un momento dove parlava di quel rigagnolo d'acqua che aveva incanalato e da 27 non aveva mai mollato un colpo nonostante ultimamente ci sia siccità e molte falde vadano a secco, quando dice "è un miracolo", li ho sentito la sua commozione e tutta la sua immensa gratitudine, l'ho davvero sentita come se fossi stato li a parlare con lui.
Un rigagnolo d'acqua davvero esiguo ma che è la condizione prima per permettergli di vivere li, l'acqua! Qualcosa che solitamente diamo così per scontato eppure cosi prezioso.


https://www.youtube.com/watch?v=3-yD8irQ8vM
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era
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Re: Vivere (quasi) senza soldi

Messaggio da era » gio apr 09, 2020 7:29 pm

Fohat ha scritto:
dom apr 05, 2020 2:16 am
Se ti produci la farina (sì, come no...) devi alimentare un forno, e avercelo. ECCETERA)
Risultare organizzati senza operare con gli altri è un'impresa ardua, ci si spacca la schiena e bisogna fare i conti con l'avanzare dell'età.
Per una comunità invece non ci sono tanti problemi, è che spesso si mira al semplice sopravvivere e secondo me è meglio poter avere qualche agio in più.
La costruzione di case non necessita sempre di doversi sottomettere alle tasse, avere un poprietà invece sì. Bisogna pur essere consapevoli che momentaneamente c'è un sistema che necessita di sovvenzioni per poter andare avanti.
C'è la speranza che chi fa parte del sistema appoggi iniziative come la riorganizzazione della società senza fini speculativi, del resto tali anime pie dovrebbero subentrare quali soggetti partecipi al progetto. Ognuno svolgerebbe un sua parte nel sistema e ognuno svolgerebbe una mansione chiave a livello organizzativo. Così i numeri ci sarebbero, nel senso che si potrebbe garantire un buon standard di vita.

Produrre la farina non è poi tanto difficile, specie se si osserva quanti casolari ormai abbandonati ci sono in tutto il paese. In un casolare potrebbero vivere più persone che si ritroverebbero ad affrontare delle spese di proprietà decisamente basse.
Bisogna prendere in considerazione che affiancate ad ogni parete del casolare potrebbero nascere ulteriori case di argilla o pietra che non sono sottoposte al pagamento di tasse.
L'elettricità non è un problema, anche se installare degli impianti autonomi vuol dire affrontare delle spese che vanno dall'irrisorio a qualcosa in più. Dipende se si vuole soltanto la luce o anche altro.
Trovare l'acqua invece è una questione di locazione; renderla potabile è una questione di filtri.
La comodità dell'essere indipendenti è anche quella di non rischiare un domani di restare al buio.

Restare però soltanto all'agricoltura non basterebbe per poter allettare l'esistenza, bisognerebbe puntare sul poter creare, fabbricare qualsiasi cosa con dei mezzi che non è detto debano essere convenzionali.
Tutto sta nel sapere e nella pratica e mi auguro che le condizioni ci portino al doverci organizzare in tal modo.
Non ho tempo.

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