Elettricità, radioattività e malessere

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era
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Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » dom feb 03, 2019 12:43 pm

Sembrerebbe una meta dell'essere umano quella di far compiere il proprio lavoro agli altri. Se non si sfruttano gli animali, si sfruttano le entità immobili (atomi), se non si sfruttano questi, si sfruttano altri umani categorizzati 'inferiori', meno evoluti. Mi scuso per i termini, ma bisogna essere realisti. Dividere la società e le popolazioni in più e meno abbienti è sinonimo di categorizzazione. Non cercare di livellare la totalità della popolazione mondiale, sia economicamente che a livello culturale, stando attenti a mantenere l'originalità culturale di qualsiasi popolo o tribù, è simbolo che non viviamo in una civiltà evoluta.
Per qualcuno livellare economicamente vorrebbe dire fornire agi e denaro, ma non è questo che si intende.

Quanto valgono i nostri agi, basati sul compimento del lavoro da parte delle macchine?

Nel presente l'elettricità e le forme di energia più late danno la possibilità di compiere grandi opere, ma per chi? Tutti sanno che c'è chi non ha manco i soldi per la luce; se soldi fossero necessari; non ha l'acqua, non ha cibo, non ha una casa. Osservando attentamente quanto siamo impregnati di campi elettromagnetici (utilizzo questo termine per comodità, dato che anche le teorie di Maxwell fanno acqua in più parti) e di radioattività viene da chiedersi come gli agiati siano ancora vivi, probabilmente sarà la genetica a pagarne le conseguenze.
Come scritto l'altro giorno nella chat, si accende una volta tanto la tv e cosa si vede? Il tg che parla della TAV, spiegando 'passivamente' che ormai sono stati spesi tanti soldi e sarebbe un peccato non andare avanti, anche perchè economicamente si garantirebbe il passaggio di 300.000 tir all'anno.

Prima arrivano le leggi contro l'inquinamento, adottate in larga scala nell'ottobre 2018, poi una galleria radioattiva per presenza di elementi transuranici, con tanto di traffico intenso di automezzi pesanti (costruiti anche con l'ausilio di leghe debolmente radioattive -sarà per questo che in autostrada, sorpassando alcuni camion disturbano il segnale radio e gprs? (chiedo)), dovrebbe risultare una grande opportunità.
Sì, per Caronte.
Le leggi antiinquinamento vanno a colpire prevalentemente chi risiede nel ceto medio e basso, tanto per cambiare.
Dal punto di vista della salute, invece, siamo tutti coinvolti; con il nostro fare forsennato e affannoso riusciamo inquinare anche l'altra parte del pianeta. Ma da dove deriva tutto questo tutelare l'ambiente distruggendolo inconsciamente*? *inconsciamente per troppi, consciamente per pochi.

Tra i vari fattori imputabili, ma ben difesi da chi ha tutto l'interesse di farlo vi sono:
http://www.u-series.com/index.php?page= ... a_alimenti
http://www.arpalombardia.it/Pages/Radio ... nitoraggio
https://www.scientificast.it/vino-suoi-radioisotopi/
https://www.ecplanet.org/node/2469
Così, tanto per dare una sfumatura riguardo a cosa mangiamo e come evolutamente confezioniamo. Ovviamente bisognerebbe approfondire come gli imballaggi possano attirare cariche positive o quelle negative in eccedenza, come potrebbero condensare queste cariche negli alimenti (di fatto un formaggio plasticato è un condensatore, per esempio). Oltre alla radioattività di fondo, ci sono le esposizioni a macchinari a varia frequenza, scanner, nastri trasportatori, alla luce artificiale, al freddo e al caldo artificiale.
Tutto necessario per garantire il nutrimento di milioni e milioni di persone, ma non miliardi comunque. Quindi anche se impestare i cibi fosse giustificato per sfamare la popolazione mondiale, i meno abbienti non ne traggono alcun beneficio. Oltreciò bisogna considerare che anche i ricchi muoiono di malattie derivanti da questi scempi e ovviamente, anche gli animali e le piante patiscono.
Forse le chiameremo piante, perchè quando non ci saranno più, verseremo lacrime a non finire.
C'è chi leggendo si chiederà perchè mai le piante dovrebbero sparire. Effettivamente a sparire sarà l'essere umano, se andremo avanti così, consci o meno del nostro fare e pensare da ignoranti. Ignoranti a livello cosmico naturalmente.
Le piante potrebbero sparire per una semplice ragione, specialmente comprensibile agli psiconauti e a chi le reputa entità: per decisione realmente propria. Dico realmente, perchè ad un certo punto, chi non vede nelle entità che ci circondano delle forme di intelligenza superiori, è il vero inferiore.

Poi, la nostra inferiorità culturale, giustificabile in parte perchè quali umani siamo gli ultimi arrivati, probabilmente veniamo visti come il cancro duodimensionale. Dico duodimensionale, perchè seguo una sottospecie di bozza di un'enciclopedia trovata quì nel forum, che darebbe credibilità al fatto che siamo una semplice oscillazione attorno ai 36°C, con tanto di forma geometrica e coscienza propria, rappresentante uno shareware d'aggregazione tra immobili (atomi) per una data quantità di battiti cardiaci, se sfrattati naturalmente (morte).
https://www.epochtimes.it/news/la-scien ... immortale/

Abbiamo davvero bisogno di questo, ovvero di proseguire con quanto ormai fatto?:
http://www.fusione.enea.it/PROJECTS/rea ... ex.html.it

https://www.greenpeace.org/archive-ital ... e-onufrio/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/1 ... a/3088135/
https://www.greenpeace.org/italy/rappor ... l-carbone/
i veri costi del carbone e degli investimenti azzardati, miliardi?

Quante risorse economiche spese (vuoi vedere che ci sono anche i soldi delle pensioni là dentro?), almeno avanzassero. Almeno venissero spese in qualcosa di più costruttivo: nella riorganizzazione della società.

Lascio il lettore ad attivare il calderone alchemico: il cervello. Ognuno ragioni per sè e tragga le conclusioni che vuole. Se andremo avanti così cosa si può dire: buon cancro, speriamo colpisca soltanto i rei, se non siamo capaci di eiettarli dalle loro posizioni strategicamente demoniache.
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Alfa » dom feb 03, 2019 1:52 pm

Molto interessante invito alla lettura mi sta facendo molto riflettere come se i soldi ormai fossero più importanti delle cose concrete un pezzo di carta può valere una vita? eppure siamo tutti complici il denaro vale perché noi lo accettiamo passivamente anche
Batti tempo :axe:

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » lun feb 04, 2019 5:15 pm

Sono scettico su molte cose di questo messaggio, ma non voglio iniziare una discussione infinita, quindi tocco solo un argomento.
Cosa intendi con teorie di Maxwell, intendi le equazioni?
Sulla base di cosa dici che fanno acqua da più parti?

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era
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » lun feb 04, 2019 5:55 pm

campi elettrici variabili producono campi magnetici e, viceversa, campi magnetici variabili producono campi elettrici.
Non regge, parlane con qualche anticonformista. Io personalmente non credo manco nelle particelle. Finché non ho radiato, post attenta focalizzazione (anni), tali teorie, vedevo entità prive di senso, 'mostriciattoli'. Perciò ho adottato un altro linguaggio poco compatibile con quello ordinario.
Che tu sia scettico và bene, ma non rispondi sempre alle domande in sospeso. Non la prendere come un affronto, perché su molte cose invece siamo più che d'accordo (es. ambiente), ma si sta cercando di introdurre un dialogo fondato sulla nocività dell'elettricità e della radioattività. Se desideri dibattere riguardo i cem, rimando prima alle considerazioni dei cte degli interferometri. Spero tu sia d'accordo.
L'arpa non esegue controlli per niente, la Greenpeace non fà il bilancio enel per niente. Di fatto i cancri sono in continuo aumento, troppi di questi hanno esito mortale e non si può imputare solo gli agenti chimici.
E no, non sono contro la scienza, tanto che potrei elencare il sincrotrone cnao come possibile rimedio per chi è in gravi condizioni.
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Mr Hyde_337 » lun feb 04, 2019 7:23 pm

Si ma su cosa ti basi per queste teorie? che l elettricita ha piu applicazioni, ormai, è risaputo fin dai tempi dei norreni, e maxwell non si sbagliava perche l interazione tra le forze è ampiamente dimostrata...e non capisco cosa intendi quando dici che le particelle non esistono, la luce come viaggerebbe nell etere ad esempio per te?..non vuole essere una critica qursto messaggio, ma sono curioso di capire i tuoi punti di vista confrontandoli con i miei.
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » lun feb 04, 2019 7:47 pm

Mr Hyde_337 ha scritto:
lun feb 04, 2019 7:23 pm
Si ma su cosa ti basi per queste teorie? ...e non capisco cosa intendi quando dici che le particelle non esistono, la luce come viaggerebbe nell etere ad esempio per te?..non vuole essere una critica qursto messaggio, ma sono curioso di capire i tuoi punti di vista confrontandoli con i miei.
Come ho detto a Time, ben vengano le critiche, perché servono a trovare eventuali difetti.
Parto con un esempio: più giorni ho utilizzato il cellulare per scrivere. La notte ho poi dormito profondamente per 8-9 ore, sogni scarsi. Utilizzando il cpu, stando a debita distanza, dormo 6 ore e ho sogni un po' più intensi. Quando non utilizzo niente, i sogni sono nettamente più intensi e vivi. Sarà logorio? (Non mi sono limitato a due o tre prove).

La luce, per esempio, potrebbe derivare dalla semplice vibrazione che viene trasmessa da corpo a corpo? (Ci sarebbe anche altro; metto il punto di domanda per sentire la tua opinione).
Viva la curiosità quindi, ogni scambio di opinioni dovrebbe portare a successive riflessioni, almeno così la vedo io.
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » lun feb 04, 2019 9:38 pm

Il fatto che le equazioni di Maxwell non reggano va dimostrato. Fino a prova contraria, non puoi dire che fanno acqua.
Inoltre voglio fare notare che per comprenderle è richiesta una profonda conoscenza della matematica di analisi, qual è la tua formazione in questo campo?

Per quanto riguarda me, io cerco sempre di limitare gli oggetti di una discussione, per poterla controllare e non perdersi.
Se mentre si dialoga si apre ad altri argomenti, non me la sento sempre di rispondere, preferisco rimanere sull'oggetto iniziale finché non si arriva ad una chiara spiegazione delle parti.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » lun feb 04, 2019 9:58 pm

Time ha scritto:
lun feb 04, 2019 9:38 pm
Il fatto che le equazioni di Maxwell non reggano va dimostrato. Fino a prova contraria, non puoi dire che fanno acqua.
Inoltre voglio fare notare che per comprenderle è richiesta una profonda conoscenza della matematica di analisi, qual è la tua formazione in questo campo?

Per quanto riguarda me, io cerco sempre di limitare gli oggetti di una discussione, per poterla controllare e non perdersi.
Se mentre si dialoga si apre ad altri argomenti, non me la sento sempre di rispondere, preferisco rimanere sull'oggetto iniziale finché non si arriva ad una chiara spiegazione delle parti.
Spero non ti sia offeso, sennò chiedo umilmente scusa. Mi riferivo alle noci moscate e il burro, la fisica, ormai, è diventata parte complemetare della esperienza DMT, quindi interattiva.
Fino a prova contraria non vuol dire più di tanto, la fisica è basata su teorie rimpiazzabili da altre più azzeccate.
Il fatto è che per fare profonde discussioni, bisogna partire da zero, senza saltellare a piacere secondo i propri protocolli da studio, se sei d'accordo.
Allego direttamente una base in un linguaggio che non pratico; come ho già detto, ragiono in CTE. Se vuoi, ti spiego con dilatazioni dei corpi e vibrazioni perchè sì o perchè no.
Ho posto l'interferometro come esempio, perchè hanno costruito con cemento armato, probabilmente con CTE 140 sulla:
- se argilla, ca. 70 x 10-7
- se sabbia dura, ca. 50 x 10-7
- se su terreno ricco in sodio, alziamo i valori.
Come si fa a costruire così? Come si fa a misurare così? , dato che misurano le dilatazioni duodimensionali del suolo.
E li chiamiamo esperti???
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Mr Hyde_337 » mar feb 05, 2019 12:37 am

era ha scritto:
lun feb 04, 2019 7:47 pm
Mr Hyde_337 ha scritto:
lun feb 04, 2019 7:23 pm
Si ma su cosa ti basi per queste teorie? ...e non capisco cosa intendi quando dici che le particelle non esistono, la luce come viaggerebbe nell etere ad esempio per te?..non vuole essere una critica qursto messaggio, ma sono curioso di capire i tuoi punti di vista confrontandoli con i miei.
Come ho detto a Time, ben vengano le critiche, perché servono a trovare eventuali difetti.
Parto con un esempio: più giorni ho utilizzato il cellulare per scrivere. La notte ho poi dormito profondamente per 8-9 ore, sogni scarsi. Utilizzando il cpu, stando a debita distanza, dormo 6 ore e ho sogni un po' più intensi. Quando non utilizzo niente, i sogni sono nettamente più intensi e vivi. Sarà logorio? (Non mi sono limitato a due o tre prove).

La luce, per esempio, potrebbe derivare dalla semplice vibrazione che viene trasmessa da corpo a corpo? (Ci sarebbe anche altro; metto il punto di domanda per sentire la tua opinione).
Viva la curiosità quindi, ogni scambio di opinioni dovrebbe portare a successive riflessioni, almeno così la vedo io.
I fotoni costituiscono tutte le radiazioni dello spettro elettromagnetico (e non solo quelli della radiazione visibile). Ad alte frequenze quindi, come nei raggi gamma, i fotoni trasportano grandi quantità di energia e sono pericolosi per l'uomo in quanto in grado di danneggiare la struttura molecolare del DNA. A basse frequenze invece le energie trasportate si riducono considerevolmente, i fotoni si propagano senza essere ostacolati da oggetti di piccole dimensioni e di conseguenza le onde radio possono essere trasmesse a grandi distanze.

Una comune lampada da 100 W a luce rossa può emettere, trascurando la quantità di energia dispersa in calore, centinaia di trilioni di fotoni ogni secondo. Questo significa che la luce è costituita da un numero enorme di fotoni che presi singolarmente trasportano quindi una quantità infinitesima di energia. Tuttavia questa quantità infinitesima di energia è sufficiente a rompere alcuni legami molecolari e ad esempio a far innescare le reazioni di fotosintesi.
Hai ragione a dire che è un pericolo per l uomo pero se escludi le particelle come i fotoni non ci sarebbe l "effetto danno", e non avremo mai "osservato" la radiazione di fondo generata dal big bang proprio perche questa particella non decade mai e vaga all infinito finche non incontra qualcosa. Dici che con la vibrazione corpo a corpo si potrebbero ottenere le stesse osservazioni? mi affascina molto come idea è un bel modo di pensare il tuo bospgna sempre mettere in discussione tutto.
L'universo è cambiamento; la nostra vita è il risultato dei nostri pensieri.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » mar feb 05, 2019 6:10 am

Non mi sono offeso figurati, nessun problema.
Ad ora, se non entriamo in fenomeni microscopici, le equazioni di Maxwell non sono in disaccordo con eventi elettromagnetici, quindi reggono perché non hanno prova contraria.
Nessuno vieta la formulazione di teorie alternative, ma fino a che non si dimostrano in disaccordo con le attuali, ripeto, non si può dire che le seconde facciano acqua.

Per quanto riguarda gli interferometri, la costruzione è solidale al terreno, dubito abbia quindi escursioni termiche rilevanti.
Ma non sono un esperto in materia quindi non saprei come fanno ad evitare spostamenti.
Se ho capito bene, stai screditando il lavoro di esperti in base ad una tua congettura non verificata, ritengo questo un po' superficiale e avventato.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » mar feb 05, 2019 7:46 am

Time ha scritto:
mar feb 05, 2019 6:10 am
Nessuno vieta la formulazione di teorie alternative, ma fino a che non si dimostrano in disaccordo con le attuali, ripeto, non si può dire che le seconde facciano acqua.
Non ho detto che ciò non sia stato dimostrato, ho detto che non ho voglia di dibattere riguardo ad una teoria, come per esempio quella di Maxwell riguardante la conversione di campo elettrico in quello magnetico. Ho seguito una discussione, ove uno dei tanti esperti dell'antitesi (meglio detto fisici che trovano altre spiegazioni) esponeva tale difetto. L'ho cercata, per poterla allegare, ma come ho scritto Maxwell, sono spuntate troppe pagine per venirne fuori. Perciò ho inviato l'e-book nel linguaggio che comprenderai.
Dovrò ripetere che vedo il magnetismo, come esposto, diversamente e interattivamente; le conclusioni che ne ho tratto, sono in pieno accordo con l'antitesi e un campo magnetico non sempre è convertibile in quello elettrico e viceversa. Affinchè tu comprenda la profondità (ho adottato la classica frase utilizzata dai vari teorici) di tali fenomeni, invito a osservare tali fenomeni immedesimandoti nella materia. Perciò ho menzionato la dmt.
Poi se intendi dire che i cem non sono nocivi, dirò che già quelli naturali possono (ormai belli scombussolati) esserlo, le cellule hanno un loro voltaggio (utilizzo questo termine per comodità, per 'pormi' di fronte a te) ideale. Come lo si va a modificare, il lavoro delle cellule viene compromesso. Se hai avuto a che fare con l'alto voltaggio, ne saprai qualcosa. Certo è che esporsi a campi intensi non può equivalere all'esporsi a meno intensi per più tempo: penso di aver citato un altro contrasto.
Mi sono fatto l'idea che tu sia ben radicato su teorie, però la pratica sembrerebbe carente; erro?
Per quanto riguarda gli interferometri, la costruzione è solidale al terreno, dubito abbia quindi escursioni termiche rilevanti.
Non puoi dirlo, non sarai andato nemmeno ad osservare com'è stata eseguita la struttura.
La differenza temporale tra i rilevamenti di due stazioni, seppur di frangenti di secondo, lascia comprendere che il fenomeno non viene osservato come si dovrebbe. Un'onda (bisognerebbe definire meglio tale aspetto) di tale entità (grandezza), non darebbe spazio nemmeno a meno tempo.
Ma non sono un esperto in materia quindi non saprei come fanno ad evitare spostamenti.
Se ho capito bene, stai screditando il lavoro di esperti in base ad una tua congettura non verificata, ritengo questo un po' superficiale e avventato.
Non sarai un esperto, ma puoi sempre delucidare. Ma se non hai qualche mentore, non vai lontano o più che altro, non potrai focalizzarti sulle 'crepe' della fisica perchè i dati sono troppi. Sfido chiunque a comprendere l'accordo tra i vari cte in base alla velocità di risposta, specie quando si uniscono ossidi e metalli. L'interferometro è lungo chilometri; ricordo che il cte è stato uno dei problemi iniziali dei sincrotroni, pure quello di Cern (palesemente, hanno errato).
Ho già trovato esperti (o meglio loro hanno trovato me) che screditano nel linguaggio ordinario quelle teorie che sembrano avere falle (come ad esempio il Bosone), perciò quel che posso fare è rimandarti alla bibliografia in merito.
Con qualche capoverso non puoi spiegare l'universo.
Come scritto in privato, del 31.1.19 è un libro di un fisico che reputo anticonformista giusto e che ho invitato a partecipare nel forum, se avrà 'tempo'.
Che il mio operato sia avvelenato, sarò d'accordo con te, che sia screditato no, perchè con questi parametri ci lavoro e sono ben apprezzati da chi è anticonformista come formalista (se così mi posso esprimere). Purtroppo quell'avvelenato ci sta, perchè non sono poche le zattere che sono già colate a picco ;) :ninja:
Comunque qualsiasi esperto del campo, ha ammesso che non è possibile calcolare meno sommariamente i cte di corpi in base al tempo. Con il linguaggio introdotto da poco tempo a questa parte, ciò è possibile.

Quindi ribadisco: i campi elettromagnetici indotti FANNO MALE; i campi elettrici indotti FANNO MALE; la radioattività artificiale FA MALE. Affinchè eventuali lettori esterni comprendano di cosa stiamo parlando.
Non ho tempo.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » mar feb 05, 2019 8:24 am

Mr Hyde_337 ha scritto:
mar feb 05, 2019 12:37 am

I fotoni costituiscono tutte le radiazioni dello spettro elettromagnetico (e non solo quelli della radiazione visibile). Ad alte frequenze quindi, come nei raggi gamma, i fotoni trasportano grandi quantità di energia e sono pericolosi per l'uomo in quanto in grado di danneggiare la struttura molecolare del DNA. A basse frequenze invece le energie trasportate si riducono considerevolmente, i fotoni si propagano senza essere ostacolati da oggetti di piccole dimensioni e di conseguenza le onde radio possono essere trasmesse a grandi distanze.
Per comodità nei confronti di altri lettori, dirò colori, anche perchè prendendo in considerazione l'argomento 'percezione del tempo' e considerando che forse il cronovisore esiste, ciò darebbe fiato alla possibilità di scrutare le immagini del passato. Il che mi alletta.
https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... 144#p47609
Che i fotoni non abbiano massa, mi pare faccia parte della teoria ordinaria e rappresenterebbe il capro espiatorio per contrastare coloro che dicono che i 'raggi' possono danneggiare le varie strutture materiali (cellule o sassi, è uguale, si tenderebbe sempre alla decomposizione o ad accenni di 'fusione', comunque modifiche che possono essere distruttive).
Mi fa piacere sentir affermare che l'energia in eccesso danneggia il DNA, visto da un punto di vista vibrazionale e in accordo con il fattore energia=lavoro (espresso anche nel 'prontuario dell'hyperspace lexicon -entità dmt, presente in discussioni generali del forum), cuocere l'organismo non fa bene.
https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =40#p47391
Hai ragione a dire che è un pericolo per l uomo pero se escludi le particelle come i fotoni non ci sarebbe l "effetto danno", e non avremo mai "osservato" la radiazione di fondo generata dal big bang proprio perche questa particella non decade mai e vaga all infinito finche non incontra qualcosa. Dici che con la vibrazione corpo a corpo si potrebbero ottenere le stesse osservazioni? mi affascina molto come idea è un bel modo di pensare il tuo bospgna sempre mettere in discussione tutto.
...radiazione di fondo del big-bang,.... è una delle tante teorie. Secondo me. Roma non è stata costruita in un giorno. Riguardo gli interferometri, ne stiamo dibattendo con Time in codesti post (vedi).
Se hai p.e. uno scintillatore, vedrai come esso misura la radioattività. Purtroppo non ci si può limitare soltanto alla bibliografia: bisogna smontare l'attrezzo (manutenzione), muniti delle dovute precauzioni (es. alcoluri amminici nebulizzati in aria e su se stessi).
A livello vibrazionale si semplifica il ragionamento dei fotoni. Osservando nel minuto come gli atomi vibrano (associo altre due particolarità che per ora esprimerò come voltaggio (l'effetto seebeck può introdurre ad una ipotetica conversione) e magnetismo (rotazione dei corpi), si potrà notare che tali vibrazioni, comparabili ai giri dell'auto, devono rispettare dei valori.
Se ad esempio una cellula viene trastullata da eccessi di lavoro (energia) e si riscalda un pò, si becca una calda (parlando come se fossimo meccanici d'auto).
Per introdurre, senza continuare ancora, perchè dipendente dalle tue risposte, potremmo comparare con il suono: un'oscillazione, espressa in Hertz, se da sola ha un impatto sonoro, se accavallata ad altre, ci possono essere risonanze, aumenti della frequenza seppure gli Hz vengono abbassati, manifestazione di fischi e altro. Con un semplice programma di musica lo si può dimostrare. Prendi una nota e falla andare in loop senza che questa si ripeta, mantenendo sempre la stessa oscillazione e tarala ad una data frequenza, es 1000 Hz.
La taratura verrà eseguita con un modulatore o qualcosa di simile che ti permetta di spostarti, per semplicità, di 0,1 Hz. Aggiungendo modulatori o modulazioni della stessa nota data dallo strumento, prova ad aggiungere ai 1000 Hz:
- 20 Hz
- 400 Hz
Per adesso, tre accavallamenti dovrebbero bastare per complicare il tutto, perchè le combinazioni sono tantissime. Da tale esempio, comincia a spostare in alto e in basso i valori, es. 1000 - 19,4 - 415 o 1234 - 23 -45 e così via. E' come giocare alla lotteria.
Bisogna stare attenti a cose particolari che potrebbero succedere, come per esempio, la condensazione del suono in coordinate xyz nell'ambiente circostante. Non è da escludere che tali esperimenti atti a dimostrare il funzionamento delle vibrazioni, non possano portare ad una 'musica densa' :idea: .
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » mar feb 05, 2019 12:12 pm

Non trovo il punto dove dici che non vuoi dibattere, ma capisco, quindi non continuerò.
Comunque solo quando si dimostrerà l'errore e la comunità scientifica sarà d'accordo allora potremo dire che le equazioni di Maxwell fanno acqua.
Mi sono perso, di che e-book parli?
Non ho detto che i campi elettromagnetici non siano dannosi, mi sono soffermato solo sulle equazioni di Maxwell.
Da cosa deduci che io sia carente nella pratica?
Le ho studiate per attività universitaria e ho esperienza della loro applicazione alle macchine elettriche.

Cosa del mio messaggio ti fa pensare che io non mi sia informato riguardo la struttura?
Da quello che ho capito, stai criticando il fatto che espansioni termiche possano alterare le misurazioni, introdurre una seconda struttura e la relatività tra due misurazioni è un'altra cosa.
Non capisco cosa intendi con coefficiente di dilatazione termica in base alla velocità di risposta.
Questo coefficiente è definito come una costante, funzione della composizione chimica come hai riportato, invariante rispetto al tempo o ad altra grandezza.

Non ho detto che il tuo operato è avvelenato o screditato, ho detto che è screditante.
Il tubo nel quale passa il raggio è all'interno di una copertura, magari tengono l'ambiente a temperatura costante.
Quello che dico io è che supporre che ci siano dilatazioni di cui non hanno tenuto conto, e in base a questo screditarli, è una cosa sbagliata.
A chi ti riferisci parlando di avvelenato e di zattere?
Dici che gli esperti affermano che il coefficiente varia in base al tempo? Puoi citare qualche fonte?
Anche qui mi sono perso, non capisco di che linguaggio parli.

Una cosa che non c'entra, io penso che quotare allunghi troppo i messaggi, per questo non lo faccio.
Ma siccome mi sembra che spesso ci fraintendiamo, se ti sembra utile posso farlo.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » mar feb 05, 2019 2:57 pm

Time ha scritto:
mar feb 05, 2019 12:12 pm
... io penso che quotare allunghi troppo i messaggi, per questo non lo faccio.
Ma siccome mi sembra che spesso ci fraintendiamo, se ti sembra utile posso farlo.
È indifferente, l'importante è seguire un filo logico.
Quello che dico io è che supporre che ci siano dilatazioni di cui non hanno tenuto conto, e in base a questo screditarli, è una cosa sbagliata.
Prova a osservare l'interferometro dall'alto. Vedrai una struttura a "L". Questa struttura è fatta di cemento armato e probabilmente (speriamo almeno questo) munita di giunti di dilatazione. All'interno, questa struttura rappresenta una galleria, ove sono posti degli specchi che fanno rifrangere un raggio laser.
Semplificato, ma realistico.
Questa struttura è di fatto appoggiata sulla terra, non galleggia in aria. Quindi è sottoposta ai movimenti del sottosuolo (restiamo soltanto alle variazioni della temperatura), nonché a variazioni di temperatura dell'aria esterna alla struttura.
Gli specchietti all'interno non galleggiano in aria - dentro la struttura. Essi sono appesi o appoggiati a tale struttura.
Nel momento in cui tutto il territorio circostante comincia a dilatarsi (maree terrestri e dilatazioni lineari in superficie), tale struttura ne risente.
Essendo un corpo solido, la terra non è detto si dilati sempre di istante in istante. Possono manifestarsi compensazioni: un corpo si dilata, però non lo fa immediatamente. La dilatazione può avvenire tutto d'un tratto.
Tutta la struttura, subendo oscillazioni analizzate statisticamente, nel momento in cui il continente o la nazione subisce variazioni di volume o di superficie, come potrà evitare che si manifesti un'ondata di oscillazioni superiori?
E tutto il pianeta, si dilata?
Il mare si dilata?
Ho già posto abbastanza parametri per poter comprendere che le onde gravitazionali non le hanno misurate.
Casomai lo strumento potrebbe essere utile per misurare le dilatazioni superficiali.
Magari aggiungendo un braccio che andrebbe 4 km sotto terra, potrebbero completarlo. Altrimenti ne facciano una giostra. :asd:
Dici che gli esperti affermano che il coefficiente varia in base al tempo? Puoi citare qualche fonte?
Ionizzazione.
e altro esempio: ogni materiale ha una sua curvatura di dilatazione. Misurando la temperatura da 20 a 100 gradi in varie velocità temporali (in 10 sec. o 1 min.), gli elementi utilizzati hanno differenti tempi di risposta (e per gli interferometri, differenze di 1mm vorrebbero dire tanto): il Gallio ne ha uno, il Mercurio un altro, il Cesio un altro ancora. Giusto per essere fluidi.

Ah sì, dimenticavo, poi ci sarebbe la dilatazione piezoelettrica.

Se mi dici che hanno misurato le oscillazioni dell'universo, la prenderò come burla. A me sembra che assieme al Cern, gli scienziati hanno capito come frodare i contribuenti e come acquisire potere.

Dimenticavo, dato che avrebbero inviato 'neutrini' dal Cern al Gran Sasso, non è che hanno sollecitato il terreno circostante sottoponendolo a dilatazione piezoelettrica, magari provocando qualche terremoto?
Il tubo nel quale passa il raggio è all'interno di una copertura, magari tengono l'ambiente a temperatura costante.
Certamente la temperatura sarà costante, ma non cambia assolutamente niente.
Non ho detto che il tuo operato è avvelenato o screditato, ho detto che è screditante.
Lo dico io: il mio operato è velenoso e screditante nei confronti di chi non è capace di operare nei settori scientifici e simili.
Screditato non lo è, perché ci campo fin troppo bene. Tanto da potermi permettere di non avere soldi, oppure di spenderne troppi quando ne ho voglia.
Da cosa deduci che io sia carente nella pratica?
Le ho studiate per attività universitaria e ho esperienza della loro applicazione alle macchine elettriche.
Se fai riferimento all'elettronica, saprai spiegarmi cosa succede ad un essere umano eposto ad un campo molto intenso, specie a livello delle sensazioni.

Se fai riferimento ai cte, spiegami numericamente i valori che dovrebbero avere terreno, cemento, armo/metallo e raggio laser, per ottenere almeno un minimo di accordo che comunque non porterebbe a rilevare le oscillazioni dell'universo (che non centrano con il bigbang (è una marca di chewingum? :asd: ).

Ovviamente è un invito, non una costrizione.
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Time
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » mar feb 05, 2019 6:18 pm

Restando alle sole dilatazioni termiche, come fai ad essere certo che non ne abbiano tenuto conto? Magari hanno reso il tubo indipendente dalle variazioni della struttura portante rendendolo scorrevole.
Comunque come ho detto prima, ritengo la tua conclusione troppo avventata.
Ionizzando cambi la configurazione elettronica quindi potrebbe influire, ma si cambia lo stato chimico quindi esula dalla costanza del coefficiente.
Mi sembra tu confonda il coefficiente di dilatazione termica con la variazione di lunghezza di un oggetto.
Se nel tuo esperimento misuri la variazione di lunghezza rispetto a quella di temperatura, i diversi tempi di risposta possono essere dovuti alla non istantaneità e omogeneità della variazione di temperatura dei corpi, dovute all'inerzia termica.

L'esperienza pratica non c'entra col sapere cosa comporta l'essere sottoposti a un campo, questo lo si studia con la teoria.
Devi specificare se elettrico e/o magnetico.

Il tuo dubbio sulla mia esperienza pratica non era solo riguardo l'elettromagnetismo?
Anche qui un'analisi quantitativa di questo tipo non ha a che fare con l'esperienza pratica, è frutto di studio teorico.
È chiaro che se tieni conto del coefficiente di dilatazione e della lunghezza iniziale della struttura ottieni variazioni di lunghezza di ordini di grandezza 10^-4 metri al grado Celsius, che anche per variazioni di temperatura piccolissime sono enormemente superiori alla dilatazione causata dalle onde gravitazionali.
Questo dovrebbe essere un motivo in più per credere che durante la progettazione ci abbiano pensato e non buttare tutto in insinuazione e condanna.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » mar feb 05, 2019 6:21 pm

Scusa aggiungo una parte, il fatto che uno sappia o no cosa comporta un campo elettromagnetico va anche al di fuori di quello che era l'oggetto iniziale, cioè la validità delle equazioni di Maxwell, ma risponderò volentieri per quello che so.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Mr Hyde_337 » mar feb 05, 2019 7:55 pm

[/quote]
potremmo comparare con il suono: un'oscillazione, espressa in Hertz, se da sola ha un impatto sonoro, se accavallata ad altre, ci possono essere risonanze, aumenti della frequenza seppure gli Hz vengono abbassati, manifestazione di fischi e altro.
[/quote]

Mi sono un po perso pero penso di aver capito, correggimi se sbaglio.
Praticamente tutto vibra ad una certa frequenza, e noi non stiamo tenendo conto di questa cosa. Sarebbe come voler equalizzare correttamente uno strumento tipo un violoncello, che occupa lo spazio tra 65.41 e 987.77 Hz ma non tenendo assolutamente conto di una frequenza "nascosta" a 240Hz che io non posso sentire, quindi tutti i miei risultati non saranno mai giusti per quanto possa essere preciso il mio equalizzatore perche delle freqienze del mio violoncello si annullerebbero per via della frequenza nascosta quindi ogni risultato per quanto possa essere giusto sara sbagliato. Un interferometro quindi agirebbe come l equalizzatore dandomi sempre risultati falsati per via di questa "vibrazione di fondo" che coinvolge tutto l universo e si sovrappone alle misurazioni.
L'universo è cambiamento; la nostra vita è il risultato dei nostri pensieri.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » mar feb 05, 2019 8:12 pm

Time ha scritto:
mar feb 05, 2019 6:18 pm
Restando alle sole dilatazioni termiche, come fai ad essere certo che non ne abbiano tenuto conto? Magari hanno reso il tubo indipendente dalle variazioni della struttura portante rendendolo scorrevole.
Comunque come ho detto prima, ritengo la tua conclusione troppo avventata.
La mia discussione è basata su un'altra discussione tenutasi tempo fa con fisici e pseudo-fisici. Senza dover ipotizzare, allego:
http://public.virgo-gw.eu/linterferometro-virgo/

Essendo il sito ufficiale, credo non siano contestabili le informazioni date.
Puoi tranquillamente osservare com'è fatto, traendo ipotesi da uno 'spezzone' di questo lungo tubone con vuoto al suo interno.
Come potrai constatare non vi sono diretti riferimenti alle dilatazioni termiche dei corpi, se non un povero accenno alla temperatura.
Riporto dal sito:
Ci sono molti generi di rumori che perturbano Virgo, dal rumore sismico, dovuto alle vibrazioni del terreno, al rumore termico, dovuto all’agitazione termica delle molecole di tutte le componenti del rivelatore, alla temperatura dell’ambiente in cui si trovano. Tutti questi fenomeni fanno vibrare gli specchi o simulano il loro movimento, imitando i segnali dovuti alle onde gravitazionali.

Per ridurre questi rumori strumentali Virgo è stato progettato accuratamente fin dall’inizio. Per evitare la propagazione di vibrazioni sismiche ed acustiche, tutti gli specchi sono sospesi nel vuoto mediante fino a otto stadi di pendolo in cascata. Con un fattore di attenuazione di cento volte per ogni stadio, il rumore sismico viene ridotto fino a 10 alla 16 volte.
Fermo restando che non si è scesi ancora in dettagli più definiti, si può identificare i termini 'agitazione termica delle molecole', 'delle componenti' e 'temperatura dell'ambiente'.
Per adesso, non vedo riferimenti alla dilatazione termica del pianeta, nè alla dilatazione termica lineare del suolo. Quindi, è nettamente più carente di quanto abbiamo discusso negli ultimi post. Trovando gli schemi dei progetti, si dovrebbe ottenere un pò di più, ma forse ciò è già stato fatto.
'Paganamente' abbiamo parlato di cemento, che speriamo abbia un CTE inferiore alla dilatazione termica del suolo di almeno 10x10-7 punti e non superiore ad una data soglia. A sua volta, dovremo supporre che per stabilizzare le tubature, evidentemente ancorate al suolo e al cemento -vedi foto, abbiano utilizzato leghe invar con proprietà simili al mu-metal.
Da tecnico del settore termodinamico 'vecchio stile' e 'neotech', dirò che utilizzare il termine 'agitazione termica delle molecole', è retrogrado e incompleto.
La temperatura è qualcosa di più profondo :asd: , che risulta completamente velato a chi non ha i parametri di 'impostazione'. Qualsiasi fisico, sia dell'antitesi che ordinario che neotech, ammetterà (e hanno ammesso) che riuscire a controllare quel che chiamano agitazione termica delle molecole, al centimetro cubo, è pura eresia. Perciò il sistema sarà basato su un sistema informatico non indifferente, che però è pur sempre frutto dell'umano che avrà introdotto dati secondo dei parametri ancora da definire.
Il fatto è che le dilatazioni dei corpi non sono da associare unicamente allo stato vibrazionale, perciò ho invitato a riflettere menzionando l'effetto seebeck.

Ionizzando cambi la configurazione elettronica quindi potrebbe influire, ma si cambia lo stato chimico quindi esula dalla costanza del coefficiente.
Ionizzando cambi la composizione chimica. Del cemento.
Mi sembra tu confonda il coefficiente di dilatazione termica con la variazione di lunghezza di un oggetto.
No.
Se nel tuo esperimento misuri la variazione di lunghezza rispetto a quella di temperatura, i diversi tempi di risposta possono essere dovuti alla non istantaneità e omogeneità della variazione di temperatura dei corpi, dovute all'inerzia termica.
Ho scritto sopra che l' 'agitazione termica' non basta a spegare il fenomento della temperatura.
Preferirò farti due esempi:
- ponendo un bastone di ferro (cte 140 x 10-7) lungo un metro, tra due pareti in cemento e riscaldando a 100°C, quanti millimetri misurarà l'arcata ottenuta dal ferro che si curverà - nel punto più alto - ?
- se esegui il vuoto assoluto (ipotizziamo di poterlo fare), quindi allontani tutto ciò che di materiale c'è in dato spazio tridimensionale e fuori da questo spazio hai una temperatura di 37°C e le pareti contenenti il vuoto sono fatte in es. Argento. Che temperatura misurerai al suo interno?
L'esperienza pratica non c'entra col sapere cosa comporta l'essere sottoposti a un campo, questo lo si studia con la teoria.
Devi specificare se elettrico e/o magnetico.
Dovrei specificare se ciò che chiami particelle hanno un ritorno o meno nella zona della loro operatività?
L'esperienza pratica è fondamentale, l'economia di questo paese è (era) fondata sulla pratica.
Basarsi sulle teorie senza provare un bel mal di tesla, ops, scusa, testa, vuol dire non sapere quanto, come e perchè l'elettricità o il magnetismo o lo stato vibrazionale agiscano. Puoi anche teorizzare come si fa un uovo al tegamino, di fatto, se non l'avrai cucinato, non sarai capace di farlo, nè saprai che sapore ha, nè potrai 'connetterti' alla 'struttura' intelligente che ha dato forma all'uovo.
Il tuo dubbio sulla mia esperienza pratica non era solo riguardo l'elettromagnetismo?
Non ho identificato a cosa ti rivolgevi, perciò ho fatto due esempi, tanto per non sbagliare.
...., che anche per variazioni di temperatura piccolissime sono enormemente superiori alla dilatazione causata dalle onde gravitazionali.
Stai confondendo le origini con le conseguenze. Nel vuoto assoluto la temperatura è l'unica grandezza fisica esistente.
'Condensando' mentalmente il concetto della temperatura (hai mai 'assaggiato' l'aria a 1500° ?), si può trarre qualche 'piccola' considerazione: tra temperatura e fuoco non vi è tanta differenza. Se il fuoco arde, vuol dire che qualcuno l'ha acceso.
Questo dovrebbe essere un motivo in più per credere che durante la progettazione ci abbiano pensato e non buttare tutto in insinuazione e condanna.
Sei stimolante, non avendo osservato la possibilità della dilatazione piezoelettrica nelle zone terremotate, si è aperto nel mio cervello un 'effetto matrioska'. Cominciando a scavare più a fondo, credo si potrà concettualizzare di quale orrore possono essersi macchiati tanti tontoloni.
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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da Time » mar feb 05, 2019 10:26 pm

Non capisco cosa intendi quando dici che ogni fisico ha ammesso che risucire a controllare l'agitazione termica delle molecole è eresia.
Intendi controllare la temperatura di un corpo? O controllare gli effetti dell'agitazione termica dei componenti dell'interferometro affinché non alterino i risultati?

Sulla ionizzazione, abbiamo detto la stessa cosa.
Ora mi chiedo, hai risposto per controbattere pensando io avessi detto il contrario, o hai risposto per confermare e rafforzare l'affermazione?
Mi chiedo questo perché secondo me ci sono evidenti problemi di comprensione nel dialogo.

Ho analizzato il tuo risultato dell'esperimento ipotizzando c'entrasse l'inerzia termica, tu hai risposto dicendo che l'agitazione termica non basta a spiegare il fenomeno della temperatura.
Non vedo cosa la tua affermazione possa c'entrare nel merito del risultato dell'esperimento.

Per quanto riguarda i tipi di campi, volevo solo dire che elettrici e magnetici interagiscono con i corpi in maniera diversa, ma possiamo lasciar perdere.
La tua idea sull'esperienza pratica mi sembra sbagliata, le teorie vengono formulate anche per supportare i fatti, uno può sapere cosa succede se soggetto a campi elettromagnetici anche solo studiando la teoria, che è stata sviluppata e dimostrata da altri, quindi senza provarne gli effetti su se stesso.

Il tuo dubbio sulla mia pratica era nel paragrafo delle equazioni di Maxwell, per questo dico, ma non fa nulla.

Evidentemente mi sono spiegato male.
Quello che ho detto è: è chiaro che le variazioni di lunghezza dovute ad eventuali variazioni di temperatura, anche quest'ultime fossero molto piccole, sarebbero di molti ordini di grandezza maggiori delle variazioni di lunghezza causate dalle onde gravitazionali.
Quindi se avvenissero delle dilatazioni termiche, interferirebbero di molto con l'esperimento, come hai detto te.
Siccome questa considerazione mi sembra banale penso ci abbiano pensato, tutto qua.

Ancora chiedo, come hai ipotizzato che non conosca l'effetto piezoelettrico?
Dal fatto che non l'abbia citato per rispondere al tuo esempio?
Di che tontoloni parli? Se non c'entrano con l'oggetto della discussione allora ti chiedo di non rispondere, scusa la schiettezza.

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Re: Elettricità, radioattività e malessere

Messaggio da era » mar feb 05, 2019 11:51 pm

Time ha scritto:
mar feb 05, 2019 10:26 pm
Non capisco cosa intendi quando dici che ogni fisico ha ammesso che risucire a controllare l'agitazione termica delle molecole è eresia.
Spero tu non abbia letto troppo velocemente, ho detto al centimetro cubo. Quindi dovresti dividere l'ambiente in tali unità. Aggiungo che è stato un esempio, dato che potremmo esprimerci più microscopicamente o macroscopicamente.
Sulla ionizzazione, abbiamo detto la stessa cosa.
Ora mi chiedo, hai risposto per controbattere pensando io avessi detto il contrario, o hai risposto per confermare e rafforzare l'affermazione?
Mi chiedo questo perché secondo me ci sono evidenti problemi di comprensione nel dialogo.
Ionizzando cambi la configurazione elettronica quindi potrebbe influire, ma si cambia lo stato chimico quindi esula dalla costanza del coefficiente.

Ionizzando cambi la composizione chimica. Del cemento.
Quì ho sbagliato termine da porre al tuo modo di esprimersi, intendevo l'infiltrazione di sostanze chimiche nella struttura del cemento, che similmente alla densità femtoscopica, è una variazione della densità. Secondo me, come dicevo, bisogna prima livellare il proprio modo di esprimersi. Come espresso, ho radiato dai miei concetti le particelle, quindi da unità molecolare carica, ho tratto il termine 'inserire' tale molecola nella struttura in questione, ovvero nel cemento. Quel che mi chiedo è perchè rispondi selettivamente alle domande/risposte che sembri preferire affinchè venga delucidata soltanto la tua visuale 'ad esclusione'. Andiamo un pò ad inclusione. Schiettamente parlando, hai commesso anche tu l'errore nel dire che con la ionizzazione cambia lo stato chimico senza influire sul coefficiente (esula: non ho capito //// costanza del coefficiente?): se con ciò intendi che incrementa o diminuisce la densità dell'atomo (o plurale), ciò influisce sulla dilatazione termica.

Ho analizzato il tuo risultato dell'esperimento ipotizzando c'entrasse l'inerzia termica, tu hai risposto dicendo che l'agitazione termica non basta a spiegare il fenomeno della temperatura.
Non vedo cosa la tua affermazione possa c'entrare nel merito del risultato dell'esperimento.

Spiega un pò più ampiamente cosa hai scritto in questo capoverso, per cortesia.

...volevo solo dire che elettrici e magnetici interagiscono con i corpi in maniera diversa...
.... uno può sapere cosa succede se soggetto a campi elettromagnetici anche solo studiando la teoria, che è stata sviluppata e dimostrata da altri, quindi senza provarne gli effetti su se stesso...
Opinioni differenti, spero complementari.
Quello che ho detto è: è chiaro che le variazioni di lunghezza dovute ad eventuali variazioni di temperatura, anche quest'ultime fossero molto piccole, sarebbero di molti ordini di grandezza maggiori delle variazioni di lunghezza causate dalle onde gravitazionali.
Esprimilo in millivolt; starai mica tentando di risucchiarmi nel tuo linguaggio? Facciamo fifty -fifty, sennò daresti dimostrazione palese di voler avere ragione a tutti i costi, il chè sarebbe in netto contrasto con la ricerca della verità.
Quindi se avvenissero delle dilatazioni termiche, interferirebbero di molto con l'esperimento, come hai detto te.
Siccome questa considerazione mi sembra banale penso ci abbiano pensato, tutto qua.
Stai facendo riferimento alle dilatazioni termiche senza specificare nel minuto di quali corpi e di quanto. Non si può generalizzare. Così facendo dai fiato alle mie dichiarazioni.
Ancora chiedo, come hai ipotizzato che non conosca l'effetto piezoelettrico?
Senza rileggere i post precedenti, cosa che faccio ogni volta, retrocedendo anche di più post per fare mente locale, chiederò se ho fatto qualche riferimento a ciò che hai appena scritto.
Di che tontoloni parli?
Quella parte di scienziati, ingegneri, progettisti, costruttori e simili che non reputo capaci di eseguire una struttura così semplice. Ripeterò; quella parte di scienziati, non tutti. Se un'equipe è composta anche da componenti poco informate, queste posso influire negativamente sull'esito degli esperimenti.
Non ho tempo.

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