Trip report: 3g ruta siriana + 2g cubensis B+
Inviato: lun giu 27, 2022 1:25 pm
Ho capito che la ruta siriana è un tema un po' controverso qui, quindi quella che segue è solo la mia personale esperienza e non intendo consigliare niente a nessuno.
Forse vi ricorderete di me per la mia frustrazione a non riuscire ad ottenere un trip con i funghi coltivati da me, con dosi fino a 5+ grammi (di cui non ho scritto qui perché non c'era niente da raccontare, anche se ho passato una bella oretta cullata dal Live at Pompeii dei Pink Floyd).
Forte della mia delusione con gli effetti dei funghi e del cactus san pedro che provai prima ancora dei funghi, ho comprato un tot di polvere di ruta siriana e mimosa hostilis per vedere se con una "huasca" andavo più d'accordo.
So però che sulla ruta è stato scritto tutto e il contrario di tutto, dalla preparazione agli effetti collaterali. Decido quindi di assaggiarla da sola per vedere se il mio corpo la accetta o se mi dà noie allo stomaco. Visto il caldo preferisco scegliere la strada azzardata del mangiarla cruda, per lasciarmi la cottura proprio come ultima scelta nel caso non dovesse andare bene.
Quindi faccio il "taste test" venerdì pomeriggio, tornata a casa dal lavoro, la settimana è finita e non ho impegni. Sono a digiuno dalle 8 di mattina dopo aver fatto una colazione leggera e ho seguito una dieta anti-tiramine da lunedì.
16.15 Butto giù 3g di semi di ruta siriana polverizzati, in una tazzina da caffè con acqua e succo di limone (quest'ultimo è stato un errore, peggiora TANTO il gusto). Ho bevuto caffè al bar più cattivi di così comunque.
16.45 Sul divano a vedere un film, mi sento rilassata e un po' sedata, come con un leggero sonnifero. Zero fastidi fisici, nè nausea, nè mal di pancia.
Visto che il test sta andando bene e non mi sta facendo male, decido di caricarci una dose di funghi che per me è bassissima, giusto per vedere cosa succede.
17.00 Mastico 2g dei miei funghi, la stessa scorta di sempre.
17.45 Per la sorpresa di nessuno, non succede niente.
18.00 Arriva a casa il mio moroso e porta dei taralli, su cui mi fiondo perché sono a digiuno da 10h e oramai penso che il test stia andando verso la conclusione (ogni volta che ho mangiato "sotto funghi", ciò ammazzava definitivamente ogni effetto).
18.10 Comincio a sentire tanto freddo e un po' di confusione, decido di sdraiarmi in camera da letto dove non c'è il clima e fa un po' di caldo. Sdraiata sul letto e ad occhi chiusi, il trip parte immediatamente. I suoni si amplificano enormemente, con l'eco, mi sembra di sentirli da in fondo a un tubo. Penso di sentire anche suoni che non ci sono, o sono a volume talmente basso che solo io riesco a sentirli. Sento degli "zzzziiiiipp" ogni volta che muovo gli occhi sotto le palpebre. Sono in uno stato che grossomodo ho già provato quando sono appena sul punto di addormentarmi, sono in parte cosciente ma parte di me è già entrata nel subconscio. Quando apro gli occhi torno in qua, per vedere onde e filamenti che si muovono sul soffitto della stanza. A occhi chiusi il pensiero è profondo ma sognante, come se il cervello mi proponesse pensieri a caso. Come se il cervello stesse cercando di intrattenermi. Inizio a sentire anche un tinnitus, forse più di uno. Le "allucinazioni" uditive sono molto più forti di quelle visive. Resto in questo stato per un'ora e mezza, alla fine penso "questo è un bel trip, ci sono gli effetti speciali e tutto quanto, però dovrebbe esserci anche l'introspezione, la parte più intima e cognitiva di tutto questo".
19.30 Mi scrive un mio amico per dirmi che va a camminare al parco. CHE IDEA GENIALE. Raggiungo il parco e mi fermo a guardare il corso d'acqua che cade da uno scalino e fa bolle e schiuma. Hanno mille colori e si modificano in frattali. E' un'immagine splendida. Ad un tratto vedo un uomo spastico che produce lamenti incomprensibili perché ha difficoltà ad entrare in macchina. Come una valanga sento tutto il suo dolore riempirmi il cuore. Me ne vado via veloce e mi siedo sulla panchina a guardare il prato. Il prato ondeggia leggermente e ogni fiore è illuminato. Ho un sorriso ebete piantato in faccia e ogni tanto rido. Riesco a sentire i passi di gente lontana. Quando si avvicinano sento le loro voci e sono tutte incomprensibili. Sento una grandissima unità con tutta la natura che mi circonda, e mi sento parte del tutto.
Mi raggiunge il mio amico che già da lontano mi dice "che cazzo hai da ridere??". Gli dico la verità e iniziamo a camminare parlando del più e del meno.
20.30 Lascio il mio amico continuare il giro da solo perché mi sembra di camminare da ore e sono esausta. Mi siedo su una panchina davanti all'acqua, c'è un po' di brezza e io sono in estasi. E' tutto bellissimo, tutto perfetto nella propria natura. Provo amore e compassione per ogni essere vivente, anche per i coleotteri che mi ronzavano intorno. Sto lì a godermi la situazione.
21.30 Torno a casa e sono ancora in trip. Il mio moroso ha preparato una bella cena ma io non riesco a mangiare neanche un boccone. Con questo fatto la mia situazione si incupisce. Inizio a pensare alle mie mancanze all'interno della nostra coppia, alle mie colpe, al mio gesto egoista di passare l'intero pomeriggio in trip e navigare dentro la mia mente invece di fare qualcosa di utile intorno a casa. Il mio umore razionale precipita mentre ho la serotonina ancora galoppante in circolo, vado a dormire con questa dissonanza ma non riesco a prender sonno. Nella notte dormo male e faccio sogni sgradevoli. Il mattino dopo mi sveglio senza più effetti ma di umore non buono.
Avrei avuto tanto da scrivere ma ho cercato di essere concisa. Il MAO inibitore sicuramente mi ha sbloccato qualcosa a livello chimico nel corpo e ciò mi ha permesso di godere del pieno potere dei miei funghi, che finora pensavo non fossero buoni.
Non riesco a togliermi dalla mente il pensiero che mi è venuto: che trippare è un gesto molto egoista; mi ha provocato grandi sensi di colpa. Non so quando userò di nuovo i funghi, nè tantomeno la mimosa che penso metterò da parte per un bel po'.
E' stata un'esperienza molto profonda (più profonda di come l'ho buttata giù qui) ma mi ha lasciato sentimenti contrastanti su cui devo ancora ragionare.
Forse vi ricorderete di me per la mia frustrazione a non riuscire ad ottenere un trip con i funghi coltivati da me, con dosi fino a 5+ grammi (di cui non ho scritto qui perché non c'era niente da raccontare, anche se ho passato una bella oretta cullata dal Live at Pompeii dei Pink Floyd).
Forte della mia delusione con gli effetti dei funghi e del cactus san pedro che provai prima ancora dei funghi, ho comprato un tot di polvere di ruta siriana e mimosa hostilis per vedere se con una "huasca" andavo più d'accordo.
So però che sulla ruta è stato scritto tutto e il contrario di tutto, dalla preparazione agli effetti collaterali. Decido quindi di assaggiarla da sola per vedere se il mio corpo la accetta o se mi dà noie allo stomaco. Visto il caldo preferisco scegliere la strada azzardata del mangiarla cruda, per lasciarmi la cottura proprio come ultima scelta nel caso non dovesse andare bene.
Quindi faccio il "taste test" venerdì pomeriggio, tornata a casa dal lavoro, la settimana è finita e non ho impegni. Sono a digiuno dalle 8 di mattina dopo aver fatto una colazione leggera e ho seguito una dieta anti-tiramine da lunedì.
16.15 Butto giù 3g di semi di ruta siriana polverizzati, in una tazzina da caffè con acqua e succo di limone (quest'ultimo è stato un errore, peggiora TANTO il gusto). Ho bevuto caffè al bar più cattivi di così comunque.
16.45 Sul divano a vedere un film, mi sento rilassata e un po' sedata, come con un leggero sonnifero. Zero fastidi fisici, nè nausea, nè mal di pancia.
Visto che il test sta andando bene e non mi sta facendo male, decido di caricarci una dose di funghi che per me è bassissima, giusto per vedere cosa succede.
17.00 Mastico 2g dei miei funghi, la stessa scorta di sempre.
17.45 Per la sorpresa di nessuno, non succede niente.
18.00 Arriva a casa il mio moroso e porta dei taralli, su cui mi fiondo perché sono a digiuno da 10h e oramai penso che il test stia andando verso la conclusione (ogni volta che ho mangiato "sotto funghi", ciò ammazzava definitivamente ogni effetto).
18.10 Comincio a sentire tanto freddo e un po' di confusione, decido di sdraiarmi in camera da letto dove non c'è il clima e fa un po' di caldo. Sdraiata sul letto e ad occhi chiusi, il trip parte immediatamente. I suoni si amplificano enormemente, con l'eco, mi sembra di sentirli da in fondo a un tubo. Penso di sentire anche suoni che non ci sono, o sono a volume talmente basso che solo io riesco a sentirli. Sento degli "zzzziiiiipp" ogni volta che muovo gli occhi sotto le palpebre. Sono in uno stato che grossomodo ho già provato quando sono appena sul punto di addormentarmi, sono in parte cosciente ma parte di me è già entrata nel subconscio. Quando apro gli occhi torno in qua, per vedere onde e filamenti che si muovono sul soffitto della stanza. A occhi chiusi il pensiero è profondo ma sognante, come se il cervello mi proponesse pensieri a caso. Come se il cervello stesse cercando di intrattenermi. Inizio a sentire anche un tinnitus, forse più di uno. Le "allucinazioni" uditive sono molto più forti di quelle visive. Resto in questo stato per un'ora e mezza, alla fine penso "questo è un bel trip, ci sono gli effetti speciali e tutto quanto, però dovrebbe esserci anche l'introspezione, la parte più intima e cognitiva di tutto questo".
19.30 Mi scrive un mio amico per dirmi che va a camminare al parco. CHE IDEA GENIALE. Raggiungo il parco e mi fermo a guardare il corso d'acqua che cade da uno scalino e fa bolle e schiuma. Hanno mille colori e si modificano in frattali. E' un'immagine splendida. Ad un tratto vedo un uomo spastico che produce lamenti incomprensibili perché ha difficoltà ad entrare in macchina. Come una valanga sento tutto il suo dolore riempirmi il cuore. Me ne vado via veloce e mi siedo sulla panchina a guardare il prato. Il prato ondeggia leggermente e ogni fiore è illuminato. Ho un sorriso ebete piantato in faccia e ogni tanto rido. Riesco a sentire i passi di gente lontana. Quando si avvicinano sento le loro voci e sono tutte incomprensibili. Sento una grandissima unità con tutta la natura che mi circonda, e mi sento parte del tutto.
Mi raggiunge il mio amico che già da lontano mi dice "che cazzo hai da ridere??". Gli dico la verità e iniziamo a camminare parlando del più e del meno.
20.30 Lascio il mio amico continuare il giro da solo perché mi sembra di camminare da ore e sono esausta. Mi siedo su una panchina davanti all'acqua, c'è un po' di brezza e io sono in estasi. E' tutto bellissimo, tutto perfetto nella propria natura. Provo amore e compassione per ogni essere vivente, anche per i coleotteri che mi ronzavano intorno. Sto lì a godermi la situazione.
21.30 Torno a casa e sono ancora in trip. Il mio moroso ha preparato una bella cena ma io non riesco a mangiare neanche un boccone. Con questo fatto la mia situazione si incupisce. Inizio a pensare alle mie mancanze all'interno della nostra coppia, alle mie colpe, al mio gesto egoista di passare l'intero pomeriggio in trip e navigare dentro la mia mente invece di fare qualcosa di utile intorno a casa. Il mio umore razionale precipita mentre ho la serotonina ancora galoppante in circolo, vado a dormire con questa dissonanza ma non riesco a prender sonno. Nella notte dormo male e faccio sogni sgradevoli. Il mattino dopo mi sveglio senza più effetti ma di umore non buono.
Avrei avuto tanto da scrivere ma ho cercato di essere concisa. Il MAO inibitore sicuramente mi ha sbloccato qualcosa a livello chimico nel corpo e ciò mi ha permesso di godere del pieno potere dei miei funghi, che finora pensavo non fossero buoni.
Non riesco a togliermi dalla mente il pensiero che mi è venuto: che trippare è un gesto molto egoista; mi ha provocato grandi sensi di colpa. Non so quando userò di nuovo i funghi, nè tantomeno la mimosa che penso metterò da parte per un bel po'.
E' stata un'esperienza molto profonda (più profonda di come l'ho buttata giù qui) ma mi ha lasciato sentimenti contrastanti su cui devo ancora ragionare.