Come liberarsi dal metadone
Inviato: lun apr 18, 2016 3:11 pm
- Chiedo scusa per gli immancabili errori di battitura. Scrivendo un post cosi' lungo sul telefono e' quasi impossibile non fare errori. Cerchero' di correggere almeno quelli che rendono il testo incomprensibile; a proposito, se ci sono passaggi poco chiari non esitate a fare domande. Molto probabilmente sara' un errore di battitura o di omissione da parte mia, che correggero' appena me ne rendessi conto
- Per quelli che preferiscono i post piu' sintetici, all'ultimo paragrafo prima del PS c'e' un breve riassunto della tecnica di scalaggio che e' alla base di questo post. Pero' anche il resto ha un suo valore, anche se e' vero che mi dilungo un po' troppo, ci sono altri punti che vale la pena di considerare. Lo scalaggio da solo non basta, neanche se portato a termine con successo. Per questo gli altri punti che ho messo possono essere importanti almeno per qualcuno.
- In generale condivido soprattutto le conclusioni alle quali sono arrivato con le mie espeienze, e tendo a tenere per me i dettagli, ma in questo caso ho pensato di raccontare come feci per disfarmi della dipendenza da metadone, soprattutto perche' potrebbe essere utile a qualcun altro.
- Prima di cominciare pero' devo sottolineare ancora una volta che ognuno e' diverso e quindi quello che ha funzionato per me potrebbe non funzionare per qualcun altro. Questo e' importante perche' ci sara' certamente qualcuno che dira' di non consigliare certe cose alla gente, che non si puo' abbandonare la terapia e inventarsi davsoli i metodi, ecc, ecc, ecc...
Certamente questo e' vero in molti casi, ma per il tipo che sono io questo sistema ha funzionato. Non consiglio niente a nessuno, mi limito a raccontare.
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-- E dopo gli avvertimenti e le prefazioni, comincia il post vero e proprio.
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In circa 25 anni di droghe di tutti i tipi, l'unica alla quale mi ero attaccato veramente sono stati gli oppiacei e oppioidi, soprattutto eroina perche' e' quello che si trova, ma andava bene qualunque cosa purche' oppiaceo.
Arrivato a quasi 40 anni di eta' (e circa 25 di droga) un certo punto pensai ok, visto che ci ricasco sempre, tanto vale prendere metadone a vita. Almeno sto via dalla syrada e dalla galera.
Essendo tossico di vecchia data, il sert lasciava fare, probabilmente facendo lo stesso ragionamento: almeno non va a rubare...
Per arrivare al punto di non sentire piu' il bisogno di farmi, aumentai la dose fino a 150mg al giorno, che e' una dose abbastanza alta.
Poiche' al sert non rompevo le palle con cose tipo "mi hanno rubato il metadone mi serve un altro po'", e mi comportavo da persona ragionevole in poco tempo mi fu concesso di portare a casa il metadone ogni settimana, e dopo un altro po', ogni due settimane.
Per parecchio tempo ando' avanti cosi'. A un certo punto mi resi conto che dopo anni di uso quei dosaggi, 10 o 20mg di differenza non cambiano niente.
Allora cominciai a prenderne un po' meno, tipo 130 o 135 (a occhio, non lo misuravo precisamente). In poco tempo arrivai intorno ai 100, ma intanto avevo conservato un bel po' di meta. Tipo un litro. Un litro a 5mg per millilitro fanno la bellezza di 5000mg, che e' abbastanza da ammazzare un paio di cavalli e un bue.
Solo allora cominciai a dire al sert che mi serviva meno metadone, ma ne prendevo sempre un po' di piu' di quello che consumavo. L'idea era che se un giorno avevo le palle girate e voglia di farmi, potevo prendere un po' di meta in piu', addormentarmi, e non pensarci piu'. Quache volta ne ho preso anche... non lo so con precisione ma sicuro oltre i 350, forse vicino ai 500mg.
Ma le giornate "no" quando preferivo dormite erano una cosa sempre piu' rara, anche perche' lavoravo e non potevo dormire sul lavoro.
Il lato negativo era che come tutti gli oppiacei, in questo caso oppioidi sintetici, il meta abbassava il tono muscolare, quindi ero in pessima forma e sudavo come un porco appena andavo sotto sforzo, e questa non e' una bella cosa quando si lavora in un panificio, che oltre a essere un lavoro duretto, e' anche svolto tra forni e bruciatori. Ma almeno non stavo in strada, e lavoravo pure.
Poi cominciai a volare sugli ultraleggeri, e dopo un po' mi fu offerto un lavoro di guardiano al campo dove volavo. Accettai perche' nel frattempo era morto il padrone del panificio e avevano chiuso; per un po' avevo fatto il tecnico di PC "freelance" ma era sytessante stare dietro alle continue novita', cosi' mi trasferii in campagna con molti meno soldi ma una vita tranquilla e via falla citta', una cosa che desidetavo da un po'.
A questo punto ero a circa 80mg, che per me e' sempre stata la dose critica sotto la quale ricominciavo a farmi. Molto piu' alta della media, a causa della mia biochimica personale e anche fattori neurologici e psicologici. Di solito la dose crotica va dai 20-25 ai 50mg, raramente oltre i 60... ma per me e' sempre stata 80 e forse anche un po' per il condizionamento di tanti anni, esitavo a scendere ancora.
Qui bisogna aggiungere che il volo mi ha sempre affascinato. Tutti i bambini vogliono fare gli astronauti, poi crescono e decidono di diventare commercialisti. Io invece ho sempre voluto fare il pilota di aerei (collaudatore o acrobatico... insomma *non* pilota di linea che mi sembrerebbe di guidare un autobus) ma siccome cominciai a fare il tossico a 16 anni non ho mai cominciato a volare e mi sono sempre arrangiato con lavori manuali.
Finche' a un certo punto decisi che anche se era troppo tardi per diventare professionista, *dovevo* imparare a volare, almeno con gli ultraleggeri, perche' se morivo senza avere mai alzato il culo da terra mi sarebbe dispiacouto molto. OK, una volta morto non fa differenza... ma comunque.
Una volta cominciato a fare l'unica cosa in vita mia che avevo sempre desiderato e mai fatto, automaticamente cominciai a ridurre ancora la dose di metadone. Non ne avevo piu' bisogno. Pero' anche sostituita la dipendenza con il volo , restava l'assuefazione. E quella, col metadone e' terribile. Molto peggio di qualsiasi eroina o morfina (infatti per me il sert dovrebbe dare morfina perche' col metadone e' troppo difficile togliersi la scoppiatura ma quella e' un'altra storia).
Volando volando, un po' automaticamente senza quasi farci caso ma un po' anche consciamente perche' mi rendevo conto che pilotare velivoli con oppiacei nel cervello e' in generale una pessima idea, arrivai senza sforzo fino a 20mg. E li comincoarono i casini.
A questo punto avevo circa un litro e mezzo di metadone a 5mg/ml, cioe' una cosa come 7500mg.
Allora decisi di non andare piu' al sert (dove avevo "ufficialmente" scalato fino a 25, tanto ormai avevo un sacco di metadone).
In questo caso l'idea era di darmi un limite: devo smettere prima che finisca tutta la riserva.
OCCHIO: qui comincia la parte che molti sconsigliano, sostenendo che c'e' bisogno di essere seguiti fini alla fine della disintossicazione e spesso anche per un bel po' di tempo dopo, e nella maggioranza dei casi hanno ragione.
Pee me pero' non aveva mai funzionato, quindi pensai ci provo, tanto male che vada torno al sert.
Non ce ne fu bisogno.
Piu' volavo e meno m'intetessava la droga (tranne qualche canna occasionale, ma *molto* occasionale) pero' ormai avevo circa 10 anni di metadone continuo, senza contare tutte le volte che l'avevo preso prima; e per quasi tutto il tempo a dosaggi elevati. Anche non sentendo piu' il bisogno, c'era sempre la scoppiatura.
E poi, riuscivo a scalare fino a due, tre milligrammi 1/2 cc) ma ogni tre o quattro giorni prendevo un 15-20mg perche' avevo scoperto che a dosaggi cosi' bassi quei 20mg a distanza di qualche giorno mi davano effetti avvertibili, e anche abbastanza piacevoli. Tipo morfa, diciamo.
...quindi la dipendenza non era completamente andata... hmmmm....
Questo andazzo ando' avanti finche' non ebbi consumato due delle tre bottigliette da mezzo litro (ex acqua minerale). Cominciata l'ultima bottiglia pensai che essendo un vecchio tossico con quasi 35 anni di droga sulle spalle (in totale tra piazza e meta) e oltre 10 anni continui di metadone da quando avevo smesso con la piazza, per me era impossibile smettere finche' non fossi rimasto senza metadone. L'idea di tenerne un po' da usarsi in casi di emergenza come antidolorifico o psicofarmaco in caso di palle girate, non era realistica. Meglio tardi che mai. Almeno ci ero arrivato.
Allora attaccai l'ultima bottiglia, e qui viene il trucco geniale: ogni mattina prendevo 2cc misurati con la siringa senz'ago, e li sostituivo con acqua.
Era uno scalaggio molto lento, ma aveva di buono che si annullava il fattore psicologico/psichiatrico/neurologico/quellochee' di vedere la dose rimpicciolirsi.
Insomma la dipendenza dall'abitudine di prendere la sostanza ogni mattina c'era ancora, ma di quella mi sarei preocvupato dopo che il metadone fosse diventato "omeopatico", cioe' talmente diluito da avere ormai soltanto tracce di principio attivo, troppo pocho perche' abbiano un qualsiasi effetto chimico.
Ci volle oltre un anno e ci sarebbe voluto di piu' se non fosse stato per il "vizietto" di prendere un sorso piu' grande una volta ogni tanto, per sentire qualcosa.
Sostituire con acqua anche quando prendevo il sorsetto significava scalare un po' piu' velocemente perche' il giorno dopo tornavo ai soliti 2cc, solo che stavolta l'ultima sostituzione non erano stati 2 ma circa 15 o 20 cc di "composto" per altrettanta acqua, scalando in un giorno quello che normalmente avrei scalato in una settimana.
Inoltre piu' il meta si annacquava e piu' il sorsetto ogni tanto non faceva un cazzo, ma resistevo alla tentazione di sorsetti piu' grandi per non dover annacquare troppo in un giorno solo.
La ottiglia e' ancora li'. Ancora piena. Credo che ormai sia tutta acqua, forse con qualche traccia di metadone. Non prendo piu' i 2cc al giorno, ma ogni tanto continuo a prendere il sorsetto, che regolarmente non fa un cazzo. Ri-riempio con acqua e metto a posto.
Immagino che mi decidero' a buttare via bottiglietta e contenuto quando saro' arrivato al punto di non prendere neanche piu' il sorsetto che non fa un cazzo, che tra l'altro diventa sempre piu' raro. In altre parole mi sono tolto la scoppiatura senza soffrire nessun sintomo e questa e' la cosa piu' importante, ma non mi sento acora sicuro al punto da lasciar andare "la piuma di Dumbo", anche sapendo che ormai e' solo acqua e non farebbe un cazzo nemmeno se la bevessi tutta.
Insomma un pochino di dipendenza c'e' ancora, ma anche quella andta' via col tempo, non c'e' fretta tanto e' una dipendenza innocua; e comunque e' gia' un ottimo risultato essere riuscito ad eliminare la terribile assuefazione da metadone.
Ormai e' passato circa un anno da quando ho smesso di prendere i 2cc giornalieri, ma mi rendo conto di non essere ancora fuori pericolo perche' altre volte sono stato senza niente anche un paio d'anni e ci sono sempre ricascato.
Questa volta non dico che non ci ricaschero', ma posso dire che cerchero' di evitare sia la piazza che il sert, e anche se dovessi procurarmi una scoppiatura con i papaveri che sto coltivando, probabilmente preferirei passarla piuttosto che ricominciare col metadone.
Ho passato la scoppiatura di eroina moltissime volte, ma liberarmi del metadone dopo 10 anni continui e' stata la cosa piu' difficile che abbia fatto in vita mia... e non sono ancora completamente guarito.
Quindi un consiglio a chi ha meno esperienza: se vi trovate con un po' di scoppiatura per aver esagerato con gli oppiacei, meglio mettersi tranquilli e farsela passare. Quando uno e' giovane e non ha una lunga storia di oppiacei alle spalle, la parte piu' brutta passa in 3-4 giorni, e in una settimana si sta gia' bene.
Almeno, per quanto riguarda la scoppiatura.
Poi potrebbe essere necessario un aiuto per non ricascarci. Per me e' stato volare.
Immagino che potrebbe anche essere un'idea: ognuno ha qualcosa che desidera fare; che sia uno sport, un gioco, un'attivita', imparare un particolare mestiere (meccanica? agricoltura?) o un'arte come musica, pittura, scultura, poesia, scrittura, ma anche architettura o disegno industriale.
Per un altro la passione della sua vita potrebbe essere viaggiare come turista, oppure come "immigrato temporaneo" imparando la lingua, lavorando, e cominciando a capire la societa' e la cultura di un posto (per me quello e' l'unico modo per conoscere un paese. Se devo stare in albergo e andare al mare posso farlo anche qui)
Pef altri tipi di teste ci sono altri tipi di cose tipo una scienza in articolare (entomologia, vulcanologia, fisica nucleare, solo per buttarne giu' alcune a caso). Insomma ognuno e' nato con una passione, solo che bisogna scoprire qual'e' , e una volta trovata, probabilmente funzionerebbe come per me ha funzionato il volo.
Il trucco e' che non basta dedicarsi ad un'attivita' qualsiasi. Perche' ci aiuti veramente (e senza sforzo) a uscire dalle cattive abitudini, anche molto radicate come la mia con la droga) bisogna trovare *quella* cosa che hai sempre voluto fare fin da piccolo, ma per qualche motivo (o anche senza un motivo particolare) non hai mai fatto. Per me, come per altri, la scelta e' ovvia. Per qualcun altro potrebbe essere meno ovvia.
E poiche' mi sono dilungato troppo, metto un riassunto della tecnica utilizzata per togliere solo la scoppiatura, mentre per l'abitudine/dipendenza vale quanto detto negli ultimi paragrafi, con una buona dose di "ognuno e' diverso".
Per ridurre gradualmente la dose di metadone senza incorrere nell'effetto psicologico causato dal vedere la dose diventare sempre piu' piccola, si puo' conservare un po' di meta al giorno e metterlo tutto in una bottiglia. Quindi, dopo aver scalato fino a dosaggi bassi (tipo 10-20mg) smettere di andare al sert e cominciare a usare il metadone della bottiglia, sostituendo con acqua la dose assunta. P.es. ogni mattina assumere 2cc dal contenuto della bottiglia e aggiungere 2cc di acqua. Col tempo si arrivera' a prendere solo acqua, o comunque dosi di metadone infinitesimali che da un punto di vista chimico non dovrebbero creare problemi. Resta il problema della dipendenza dall'azione quotidiana di assumere il medicinale, ma almeno si sara' risolto in modo completamente indolore il problema dell'assuefazione alla sostanza stessa, e relativi sintomi da astinenza.
(PS: chiunque volesse usare il materiale di questo post e' libero di farlo, anzi farebbe una cosa buona, pero' per una forma di correttezza andrebbe sempre specificato che si tratta di un metodo casalingo che, se e' vero che ha funzionato per l'autore, e' anche vero che non e' stato sperimentato sistematicamente e quindi in teoria potrebbe anche non funzionare per nessun altro. Probabilmente funzionera' per qualcuno, ma non ci sono dati per poter dire se funzionerebbe per molti o per pochissimi, o per quasi nessuno. Queste cose vanno dette, non solo per onesta' intellettuali, ma anche per evitare di fare danni piu' grandi di quelli che si vorrebbe aiutare a riparare)
- Per quelli che preferiscono i post piu' sintetici, all'ultimo paragrafo prima del PS c'e' un breve riassunto della tecnica di scalaggio che e' alla base di questo post. Pero' anche il resto ha un suo valore, anche se e' vero che mi dilungo un po' troppo, ci sono altri punti che vale la pena di considerare. Lo scalaggio da solo non basta, neanche se portato a termine con successo. Per questo gli altri punti che ho messo possono essere importanti almeno per qualcuno.
- In generale condivido soprattutto le conclusioni alle quali sono arrivato con le mie espeienze, e tendo a tenere per me i dettagli, ma in questo caso ho pensato di raccontare come feci per disfarmi della dipendenza da metadone, soprattutto perche' potrebbe essere utile a qualcun altro.
- Prima di cominciare pero' devo sottolineare ancora una volta che ognuno e' diverso e quindi quello che ha funzionato per me potrebbe non funzionare per qualcun altro. Questo e' importante perche' ci sara' certamente qualcuno che dira' di non consigliare certe cose alla gente, che non si puo' abbandonare la terapia e inventarsi davsoli i metodi, ecc, ecc, ecc...
Certamente questo e' vero in molti casi, ma per il tipo che sono io questo sistema ha funzionato. Non consiglio niente a nessuno, mi limito a raccontare.
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-- E dopo gli avvertimenti e le prefazioni, comincia il post vero e proprio.
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In circa 25 anni di droghe di tutti i tipi, l'unica alla quale mi ero attaccato veramente sono stati gli oppiacei e oppioidi, soprattutto eroina perche' e' quello che si trova, ma andava bene qualunque cosa purche' oppiaceo.
Arrivato a quasi 40 anni di eta' (e circa 25 di droga) un certo punto pensai ok, visto che ci ricasco sempre, tanto vale prendere metadone a vita. Almeno sto via dalla syrada e dalla galera.
Essendo tossico di vecchia data, il sert lasciava fare, probabilmente facendo lo stesso ragionamento: almeno non va a rubare...
Per arrivare al punto di non sentire piu' il bisogno di farmi, aumentai la dose fino a 150mg al giorno, che e' una dose abbastanza alta.
Poiche' al sert non rompevo le palle con cose tipo "mi hanno rubato il metadone mi serve un altro po'", e mi comportavo da persona ragionevole in poco tempo mi fu concesso di portare a casa il metadone ogni settimana, e dopo un altro po', ogni due settimane.
Per parecchio tempo ando' avanti cosi'. A un certo punto mi resi conto che dopo anni di uso quei dosaggi, 10 o 20mg di differenza non cambiano niente.
Allora cominciai a prenderne un po' meno, tipo 130 o 135 (a occhio, non lo misuravo precisamente). In poco tempo arrivai intorno ai 100, ma intanto avevo conservato un bel po' di meta. Tipo un litro. Un litro a 5mg per millilitro fanno la bellezza di 5000mg, che e' abbastanza da ammazzare un paio di cavalli e un bue.
Solo allora cominciai a dire al sert che mi serviva meno metadone, ma ne prendevo sempre un po' di piu' di quello che consumavo. L'idea era che se un giorno avevo le palle girate e voglia di farmi, potevo prendere un po' di meta in piu', addormentarmi, e non pensarci piu'. Quache volta ne ho preso anche... non lo so con precisione ma sicuro oltre i 350, forse vicino ai 500mg.
Ma le giornate "no" quando preferivo dormite erano una cosa sempre piu' rara, anche perche' lavoravo e non potevo dormire sul lavoro.
Il lato negativo era che come tutti gli oppiacei, in questo caso oppioidi sintetici, il meta abbassava il tono muscolare, quindi ero in pessima forma e sudavo come un porco appena andavo sotto sforzo, e questa non e' una bella cosa quando si lavora in un panificio, che oltre a essere un lavoro duretto, e' anche svolto tra forni e bruciatori. Ma almeno non stavo in strada, e lavoravo pure.
Poi cominciai a volare sugli ultraleggeri, e dopo un po' mi fu offerto un lavoro di guardiano al campo dove volavo. Accettai perche' nel frattempo era morto il padrone del panificio e avevano chiuso; per un po' avevo fatto il tecnico di PC "freelance" ma era sytessante stare dietro alle continue novita', cosi' mi trasferii in campagna con molti meno soldi ma una vita tranquilla e via falla citta', una cosa che desidetavo da un po'.
A questo punto ero a circa 80mg, che per me e' sempre stata la dose critica sotto la quale ricominciavo a farmi. Molto piu' alta della media, a causa della mia biochimica personale e anche fattori neurologici e psicologici. Di solito la dose crotica va dai 20-25 ai 50mg, raramente oltre i 60... ma per me e' sempre stata 80 e forse anche un po' per il condizionamento di tanti anni, esitavo a scendere ancora.
Qui bisogna aggiungere che il volo mi ha sempre affascinato. Tutti i bambini vogliono fare gli astronauti, poi crescono e decidono di diventare commercialisti. Io invece ho sempre voluto fare il pilota di aerei (collaudatore o acrobatico... insomma *non* pilota di linea che mi sembrerebbe di guidare un autobus) ma siccome cominciai a fare il tossico a 16 anni non ho mai cominciato a volare e mi sono sempre arrangiato con lavori manuali.
Finche' a un certo punto decisi che anche se era troppo tardi per diventare professionista, *dovevo* imparare a volare, almeno con gli ultraleggeri, perche' se morivo senza avere mai alzato il culo da terra mi sarebbe dispiacouto molto. OK, una volta morto non fa differenza... ma comunque.
Una volta cominciato a fare l'unica cosa in vita mia che avevo sempre desiderato e mai fatto, automaticamente cominciai a ridurre ancora la dose di metadone. Non ne avevo piu' bisogno. Pero' anche sostituita la dipendenza con il volo , restava l'assuefazione. E quella, col metadone e' terribile. Molto peggio di qualsiasi eroina o morfina (infatti per me il sert dovrebbe dare morfina perche' col metadone e' troppo difficile togliersi la scoppiatura ma quella e' un'altra storia).
Volando volando, un po' automaticamente senza quasi farci caso ma un po' anche consciamente perche' mi rendevo conto che pilotare velivoli con oppiacei nel cervello e' in generale una pessima idea, arrivai senza sforzo fino a 20mg. E li comincoarono i casini.
A questo punto avevo circa un litro e mezzo di metadone a 5mg/ml, cioe' una cosa come 7500mg.
Allora decisi di non andare piu' al sert (dove avevo "ufficialmente" scalato fino a 25, tanto ormai avevo un sacco di metadone).
In questo caso l'idea era di darmi un limite: devo smettere prima che finisca tutta la riserva.
OCCHIO: qui comincia la parte che molti sconsigliano, sostenendo che c'e' bisogno di essere seguiti fini alla fine della disintossicazione e spesso anche per un bel po' di tempo dopo, e nella maggioranza dei casi hanno ragione.
Pee me pero' non aveva mai funzionato, quindi pensai ci provo, tanto male che vada torno al sert.
Non ce ne fu bisogno.
Piu' volavo e meno m'intetessava la droga (tranne qualche canna occasionale, ma *molto* occasionale) pero' ormai avevo circa 10 anni di metadone continuo, senza contare tutte le volte che l'avevo preso prima; e per quasi tutto il tempo a dosaggi elevati. Anche non sentendo piu' il bisogno, c'era sempre la scoppiatura.
E poi, riuscivo a scalare fino a due, tre milligrammi 1/2 cc) ma ogni tre o quattro giorni prendevo un 15-20mg perche' avevo scoperto che a dosaggi cosi' bassi quei 20mg a distanza di qualche giorno mi davano effetti avvertibili, e anche abbastanza piacevoli. Tipo morfa, diciamo.
...quindi la dipendenza non era completamente andata... hmmmm....
Questo andazzo ando' avanti finche' non ebbi consumato due delle tre bottigliette da mezzo litro (ex acqua minerale). Cominciata l'ultima bottiglia pensai che essendo un vecchio tossico con quasi 35 anni di droga sulle spalle (in totale tra piazza e meta) e oltre 10 anni continui di metadone da quando avevo smesso con la piazza, per me era impossibile smettere finche' non fossi rimasto senza metadone. L'idea di tenerne un po' da usarsi in casi di emergenza come antidolorifico o psicofarmaco in caso di palle girate, non era realistica. Meglio tardi che mai. Almeno ci ero arrivato.
Allora attaccai l'ultima bottiglia, e qui viene il trucco geniale: ogni mattina prendevo 2cc misurati con la siringa senz'ago, e li sostituivo con acqua.
Era uno scalaggio molto lento, ma aveva di buono che si annullava il fattore psicologico/psichiatrico/neurologico/quellochee' di vedere la dose rimpicciolirsi.
Insomma la dipendenza dall'abitudine di prendere la sostanza ogni mattina c'era ancora, ma di quella mi sarei preocvupato dopo che il metadone fosse diventato "omeopatico", cioe' talmente diluito da avere ormai soltanto tracce di principio attivo, troppo pocho perche' abbiano un qualsiasi effetto chimico.
Ci volle oltre un anno e ci sarebbe voluto di piu' se non fosse stato per il "vizietto" di prendere un sorso piu' grande una volta ogni tanto, per sentire qualcosa.
Sostituire con acqua anche quando prendevo il sorsetto significava scalare un po' piu' velocemente perche' il giorno dopo tornavo ai soliti 2cc, solo che stavolta l'ultima sostituzione non erano stati 2 ma circa 15 o 20 cc di "composto" per altrettanta acqua, scalando in un giorno quello che normalmente avrei scalato in una settimana.
Inoltre piu' il meta si annacquava e piu' il sorsetto ogni tanto non faceva un cazzo, ma resistevo alla tentazione di sorsetti piu' grandi per non dover annacquare troppo in un giorno solo.
La ottiglia e' ancora li'. Ancora piena. Credo che ormai sia tutta acqua, forse con qualche traccia di metadone. Non prendo piu' i 2cc al giorno, ma ogni tanto continuo a prendere il sorsetto, che regolarmente non fa un cazzo. Ri-riempio con acqua e metto a posto.
Immagino che mi decidero' a buttare via bottiglietta e contenuto quando saro' arrivato al punto di non prendere neanche piu' il sorsetto che non fa un cazzo, che tra l'altro diventa sempre piu' raro. In altre parole mi sono tolto la scoppiatura senza soffrire nessun sintomo e questa e' la cosa piu' importante, ma non mi sento acora sicuro al punto da lasciar andare "la piuma di Dumbo", anche sapendo che ormai e' solo acqua e non farebbe un cazzo nemmeno se la bevessi tutta.
Insomma un pochino di dipendenza c'e' ancora, ma anche quella andta' via col tempo, non c'e' fretta tanto e' una dipendenza innocua; e comunque e' gia' un ottimo risultato essere riuscito ad eliminare la terribile assuefazione da metadone.
Ormai e' passato circa un anno da quando ho smesso di prendere i 2cc giornalieri, ma mi rendo conto di non essere ancora fuori pericolo perche' altre volte sono stato senza niente anche un paio d'anni e ci sono sempre ricascato.
Questa volta non dico che non ci ricaschero', ma posso dire che cerchero' di evitare sia la piazza che il sert, e anche se dovessi procurarmi una scoppiatura con i papaveri che sto coltivando, probabilmente preferirei passarla piuttosto che ricominciare col metadone.
Ho passato la scoppiatura di eroina moltissime volte, ma liberarmi del metadone dopo 10 anni continui e' stata la cosa piu' difficile che abbia fatto in vita mia... e non sono ancora completamente guarito.
Quindi un consiglio a chi ha meno esperienza: se vi trovate con un po' di scoppiatura per aver esagerato con gli oppiacei, meglio mettersi tranquilli e farsela passare. Quando uno e' giovane e non ha una lunga storia di oppiacei alle spalle, la parte piu' brutta passa in 3-4 giorni, e in una settimana si sta gia' bene.
Almeno, per quanto riguarda la scoppiatura.
Poi potrebbe essere necessario un aiuto per non ricascarci. Per me e' stato volare.
Immagino che potrebbe anche essere un'idea: ognuno ha qualcosa che desidera fare; che sia uno sport, un gioco, un'attivita', imparare un particolare mestiere (meccanica? agricoltura?) o un'arte come musica, pittura, scultura, poesia, scrittura, ma anche architettura o disegno industriale.
Per un altro la passione della sua vita potrebbe essere viaggiare come turista, oppure come "immigrato temporaneo" imparando la lingua, lavorando, e cominciando a capire la societa' e la cultura di un posto (per me quello e' l'unico modo per conoscere un paese. Se devo stare in albergo e andare al mare posso farlo anche qui)
Pef altri tipi di teste ci sono altri tipi di cose tipo una scienza in articolare (entomologia, vulcanologia, fisica nucleare, solo per buttarne giu' alcune a caso). Insomma ognuno e' nato con una passione, solo che bisogna scoprire qual'e' , e una volta trovata, probabilmente funzionerebbe come per me ha funzionato il volo.
Il trucco e' che non basta dedicarsi ad un'attivita' qualsiasi. Perche' ci aiuti veramente (e senza sforzo) a uscire dalle cattive abitudini, anche molto radicate come la mia con la droga) bisogna trovare *quella* cosa che hai sempre voluto fare fin da piccolo, ma per qualche motivo (o anche senza un motivo particolare) non hai mai fatto. Per me, come per altri, la scelta e' ovvia. Per qualcun altro potrebbe essere meno ovvia.
E poiche' mi sono dilungato troppo, metto un riassunto della tecnica utilizzata per togliere solo la scoppiatura, mentre per l'abitudine/dipendenza vale quanto detto negli ultimi paragrafi, con una buona dose di "ognuno e' diverso".
Per ridurre gradualmente la dose di metadone senza incorrere nell'effetto psicologico causato dal vedere la dose diventare sempre piu' piccola, si puo' conservare un po' di meta al giorno e metterlo tutto in una bottiglia. Quindi, dopo aver scalato fino a dosaggi bassi (tipo 10-20mg) smettere di andare al sert e cominciare a usare il metadone della bottiglia, sostituendo con acqua la dose assunta. P.es. ogni mattina assumere 2cc dal contenuto della bottiglia e aggiungere 2cc di acqua. Col tempo si arrivera' a prendere solo acqua, o comunque dosi di metadone infinitesimali che da un punto di vista chimico non dovrebbero creare problemi. Resta il problema della dipendenza dall'azione quotidiana di assumere il medicinale, ma almeno si sara' risolto in modo completamente indolore il problema dell'assuefazione alla sostanza stessa, e relativi sintomi da astinenza.
(PS: chiunque volesse usare il materiale di questo post e' libero di farlo, anzi farebbe una cosa buona, pero' per una forma di correttezza andrebbe sempre specificato che si tratta di un metodo casalingo che, se e' vero che ha funzionato per l'autore, e' anche vero che non e' stato sperimentato sistematicamente e quindi in teoria potrebbe anche non funzionare per nessun altro. Probabilmente funzionera' per qualcuno, ma non ci sono dati per poter dire se funzionerebbe per molti o per pochissimi, o per quasi nessuno. Queste cose vanno dette, non solo per onesta' intellettuali, ma anche per evitare di fare danni piu' grandi di quelli che si vorrebbe aiutare a riparare)