Prime canne

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Med
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Prime canne

Messaggio da Med » lun mag 16, 2016 12:44 pm

Non bazzico piu' molto il foro ma ho voglia di raccontarvi queste due semplici esperienze.

Premesse: erano la mia seconda e terza canna, l'aprile scorso, personal puri di ottima erba, cartina corta. La mia prima canna e' stata ad ottobre 2014 in compagnia con un buon fumo, ma non mi aveva fatto capire a fondo gli effetti della sostanza. Quindi decisi di approfondire in solitaria questa nuova esperienza.

Prima esperienza:
set e setting: non un bellissimo periodo per me, ma rilassato e apertissimo mentalmente; un po' ansioso riguardo all'esperienza, ma poi sono stato piacevolmente sorpreso. Ero in riva ad un fiume, giornata stupenda, durata: dalle 15.00 alle 17.30/18.00 circa.

Giro e accendo: metto della musica, parto con led zeppelin. Cazzeggio con il cell, leggo un paio di pagine di Pirandello. Dopo 10 min non capisco piu' il senso delle parole. Mi sento mollo e pesante, caldo, sento il sole sulla pelle, sono completamente rilassato (a mo' di lucertola spiaggiata sui sassi :asd:).
Mi stendo, guardo il cielo. Sento il mio scheletro; lo sento solido, mi visualizzo come scheletro dorato, luminoso, indifferente ma vitale e pieno di energia e volonta' sospeso nel buio; mi accorgo che riesco a shiftare da una visuale interna ad una tipo terza persona.
Sento un'altra cosa: una sensazione alla schiena, e dietro di me; c'e' un piano composto da curve, onde, di colore viola rosso nero scuro, viscido, sensuale, violento, empatico, mi accorgo che lo associo con molti aggettivi. Ci sprofondo, e inizio a preoccuparmi.
Apro quindi gli occhi e guardo il cielo: torno per un po' alla realta'. Una bici sta passando sull'altra riva, si e' alzato un po' di vento. Nel cielo mi sembra di vedere una trama di linee spezzate ad angoli retti, bianche/grigie/luminose, tipo fulmini; e' l'antitesi della sensazione viola e curva; l'associo alla logica, all'ansia, alla sicurezza, al freddo, alla volonta'. Mi accorgo che qualsiasi cosa mi venga in mente riesco a dividerla fra queste due aree, azzurra e viola, chiara e scura, ecc.
Continuo a cambiare fra le due, a volte torno a identificarmi con lo scheletro, che e' la cosa che mi da' piu' sicurezza e mi fa sentire quasi sobrio.
Dopo un'oretta queste immagini spariscono; mangio qualcosa, mi alzo e torno a casa.

Seconda esperienza:
set e setting: 1 settimana dopo circa, l'esperienza precedente mi aveva lasciato scosso ma non in modo negativo. Ero curioso di andare piu' a fondo. Sono da solo a casa per tre ore, quindi decido che e' il momento adatto (cazzata, perche' mia sorella torna prima del previsto e mi sgama strafatto, c'era anche un sacco di odore :weed: :anal: ). Finisco di gremare e mi siedo sul divano, accendo un fuoco nel camino perche' mi sento un po' piromane (con 30 gradi fuori :o).
Musica (grateful dead), e via: dopo 15/20 min sento di nuovo pesantezza; questa volta pero' e' un po' molesta (forse avevo caldo :p), ma niente di che. Mi appoggio completamente al divano. Ci sprofondo dentro. Il fuoco e' bellissimo e complicatissimo: mi affascina il movimento delle fiamme, attingendo alle mie conoscenze da liceale lo vedo come guizzare di atomi ecc., mi stupisce come sia cosi' bello e semplice un movimento di materia. Provo a immaginare come un uomo, infinitamente piu' complicato, possa essere, ma fallisco. Troppo complicato per approfondirlo decentemente. Torna l'immagine familiare dello scheletro; sento le sensazioni amplificate, il tatto e l'udito soprattutto. Energia e consapevolezza risalgono la mia spina dorsale per diffondersi nel mio corpo. Posso muovere il mio corpo benissimo; provo a suonare la chitarra e mi accorgo che in effetti sono piu' rapido e preciso che fa sobrio, ma solo se mi concentro eaclusivamente su quello, senno' faccio cagare.
Metto giu' la chitarra, ascolto un po' di progressive metal (Sensory Amusia-Disrepair full album, tra l'altro l'ultimo gruppo metal che ascolto ancora). Quello che sento pero' non mi piace: vedo un intersecarsi di linee, di binari, di fili metallici, che scorrono velocemente su uno sfondo blu scuro, freddo, elettrico. Sento l'artificialita' della musica, delle cuffie, del cellulare. Il growl del cantante pero' parla di immagini precise, che si formano nella mia mente. Mi piace la precisione con cui riesce a trasmettere queste immagini. Capisco che non c'e' nulla di male alla fine, magari e' sgradevole, ma quella e' parte dell'intenzione del gruppo. Pero' spengo lo stesso.
Dopo due minuti, con mia grande sorpresa, tornano le sensazioni dell'altra esperienza: la sensualita' violenta e viscida e fisica, rilassata, e l'attenzione, la logica, la chiarezza astratta e lontana, quasi crudele e indifferente. Le linee spezzate ora le vedo nelle fiamme, le curve nel divano; ricomincio a dividere le cose e i concetti fra queste due aree.
Lo scheletro pero' e' indivisibile, e' a parte; lo sento come un bambino, curioso e ignorante e divertito, ma anche come potente e attivo. Credo che gli uomini siano tutti questo scheletro, un essere che si muove nel mondo generato dal confondersi dei due principi base. Vedo quindi tre qualita'/caratteristiche di fondo che compongono il mondo (ora ripensandoci direi che e' solo uno degli infiniti punti di vista, quindi non mi ci ritrovo piu' molto; ma magari a qualcuno interessa quindi ve lo sto spiegandi, non si sa mai.)
Ma ora cambia qualcosa; se piego la testa all'indietro, se mi concentro sul retro del cervello, sul sopra, vedo come un fondo bianco, luminoso. Sono curioso di sapere cos'e', quindi mi sforzo; ma per quanto ci provi, riesco solo a intravederlo. Mi infonde sicurezza, sembra fatto della stessa materia dello scheletro, piu' grande e solido ancora, accogliente, indifferente. Ma non riesco a capire (e ancora adesso non ho idea da dove ho preso quell'immagine - forse l'idea di Dio? con tutta l'educazione cattolica che mi son bevuto e' probabile).
Comunque ormai sono le 6 (2 ore dopo l'inizio). Torna mia sorella, io sono preso dal panico, lei mi chiede se mi stia cannando, rispondo tipo "ma va" con voce rochissima e non guardandola :ninja: :sfatto: Vabbe'. Alla fine non ha avuto conseguenze questa cosa, tranne chiudere brutalmente il pomeriggio e insegnarmi il valore della prudenza.

Scusate la lunghezza, ma due esperienze cosi' con la ganja e basta magari interessano a qualcuno. Erano le prime canne, non bevevo neanche, cicche men che meno, quindi partivo proprio da zero. Con personal di erba di cui ora razionerei a 0.2 a canna se ne trovassi ancora :asd:
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Inìgo
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Re: Prime canne

Messaggio da Inìgo » lun mag 16, 2016 4:50 pm

Complimenti, sono due report molto interessanti scritti anche bene. Sembri essere molto "sensibile" alla tua realtà interna e in grado di interpretare queste percezioni extrasensoriali in modo molto definito, cosa non scontata sopratutto le prime volte. Ma se ho capito bene queste esperienze sono avvenute ad Aprile 2015, da allora non hai più sperimentato?
Hai provato sensazioni spiacevoli durante l'high tipo ansia o dissociazione (sopratutto quando parli di spostare il punto di vista dalla prima alla terza persona)? Non sarebbe strano data l'intensità dell'esperienza...

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Mark Renton
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Re: Prime canne

Messaggio da Mark Renton » lun mag 16, 2016 9:09 pm

Io le prime volte esageravo sempre perché non avevo ancora ben chiaro qual era la quantità giusta per me e tutte le volte mi si abbassava di botto la pressione facendomi quasi svenire con conseguente vomitino...poi bastava bere un po' d'acqua e lavarsi la faccia e tutto passava...comunque rimangono sempre dei bei ricordi delle prime esperienze ahah ripensandoci ora mi scappa da ridere.
Troppo a pezzi per dormire, troppo stanco per stare sveglio.

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Med
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Re: Prime canne

Messaggio da Med » lun mag 16, 2016 10:54 pm

Ahahah vomitini ne scappano ancora anche a me, ma solo dopo sbongate troppo violente. :weed: Ormai fra tolleranza e migliore capacita' di gestirla le esperienze negative con la cannabis sono molto poche.
Inìgo ha scritto:Complimenti, sono due report molto interessanti scritti anche bene. Sembri essere molto "sensibile" alla tua realtà interna e in grado di interpretare queste percezioni extrasensoriali in modo molto definito, cosa non scontata sopratutto le prime volte. Ma se ho capito bene queste esperienze sono avvenute ad Aprile 2015, da allora non hai più sperimentato?
Hai provato sensazioni spiacevoli durante l'high tipo ansia o dissociazione (sopratutto quando parli di spostare il punto di vista dalla prima alla terza persona)? Non sarebbe strano data l'intensità dell'esperienza...
Sperimentato direi di si', anche ora quando fumo non in compagnia mi dedico alla riflessione e all'esplorazione di me stesso. Non e' piu' una sensazione intensa come le prime volte, questo e' certo, ma trovo ancora risposte a qualche domande impossibili quando sono sobrio. E ovviamente altre cose che normalmente faccio sono infattibili da cannato, ma vabbe'; questo per dire che non e' la sostanza chiave per la verita' o chissa' cosa.
Esperienze negative... sul momento, nessuna. Ma verso l'estate dell'anno scorso, giugno 2015, avevo ormai iniziato a fumare ogni sera, una cannetta leggera, ma comunque spesso. La mia rendita scolastica e' precipitata, assieme al mio interesse per la scuola, la famiglia, i rapporti sociali, le costruzioni mentali che ci stanno dietro, le attivita' giornaliere, insomma mi ero stancato di questa vita, mi annoiavo. Ritenevo tutto troppo semplice e ripetitivo (l'errore di credere di aver la verita' in mano).
Quindi una buona apatia e dissociazione e' venuta a galla con quest'utilizzo continuo. E un po' rimane ancora, ma sono riuscito ad integratla nella mia vita in modo decente.
La cosa veramente pericolosa e' stato lo sbalzo umorale quando, complice la mancanza di fondi e una decisione di "ripulirmi" perche' mi ero accorto di come questa cosa mi stava influenzando, ho smesso di colpo da un giorno all'altro, la prima settimana di luglio. Li' e' stato il macello: i primi 3-4 giorni tutto benissimo, il 5 mi sento dissociato, apatico; poi questa cosa aumenta, dopo una settimana sono depresso. Depresso depresso. Parto per le vacanze al mare, piango ogni sera. Non trovo un senso alla vita. Troppi dubbi. Impotenza. Mi sento triste all'idea di un mondo determinato, senza liberta' (quest'idea ce l'ho ancora, ma non la tengo piu' come assoluta come allora). Due settimane dopo tento il suicidio :roll: , lascio stare perche' ho troppa paura e risolvo il tutto ricorrendo alla rabbia contro l'intelligenza che ormai son sicuro alla fine sia dietro tutto cio' che esiste. Successivamente, parlandone ecc., passa tutto, e ora ho messo tutto cio' nel bagaglio di esperienze, ma certamente questa cosa mi ha segnato molto.
Quindi si', un lato negativo c'e' stato, e anche ora sono molto piu' riflessivo di quanto non fossi gia' prima, ma almeno ora mi conosco meglio e so come regolarmi meglio con le sostanze. :drink:
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BlindFaith
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Re: Prime canne

Messaggio da BlindFaith » mar mag 17, 2016 11:20 am

Esperienze del genere capitano anche fumando regolarmente, ma deve essere Erba molto buona e devi essere in solitaria, la folla sconcentra..
Io sinceramente ho fatto il percorso al contrario: agli inizi mi stonavo e ridevo, punto. Ora è più introspettiva e personale la fumata, salvo che quando in compagnia di qualcuno.

Med , davvero interessante la percezione di se' dello scheletro dorato, è una cosa che percepisco spesso anch'io, a volte mi da fastidio e vorrei 'disossarmi' hahahahahaha.
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Mark Renton
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Re: Prime canne

Messaggio da Mark Renton » mar mag 17, 2016 2:51 pm

BlindFaith ha scritto:Ora è più introspettiva e personale la fumata, salvo che quando in compagnia di qualcuno.
Quello vale sempre con me, con tutte le sostanze...infatti ogni volta che ne provavo una nuova la sperimentavo sempre sia in compagnia che in solitario e cambia davvero molto! Le canne ne sono l'esempio più lampante, personalmente preferisco il solitario, perché si riescono a cogliere dei particolari che in compagnia non ci si fa minimamente caso tra il ridere scherzare e cazzeggio vario (sempre riferito a tutte le sostanze non solo ganja), in più mi sento più libero, non devo aver paura di certi atteggiamenti che potrei avere e posso essere me stesso senza aver paura di far brutta figura.
Troppo a pezzi per dormire, troppo stanco per stare sveglio.

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