Percorso ad ostacoli
Inviato: ven apr 07, 2017 10:41 am
Condivido con voi questa recente esperienza. Per quanto la quantità fosse irrisoria per alcuni, per me è stata una giornata abbastanza illuminante. Più che soffermarmi sugli effetti tipici, in particolare quelli fisici, vi racconterò come ho affrontato degli imprevisti che, in effetti, mi sono andata a cercare da sola.
Sostanze: 50 ug di ald52 e un paio di canne
(5/04/17)
Ho il giorno libero e la mattinata la sfrutto mettendo in ordine casa. Mi viene in mente che è da tempo che non esco con qualche amico psiconauta, quindi invito tropopsiko per ora di pranzo con l'aspettativa di fare una bella passeggiata in campagna. Tropo mi sola.
Sono giorni che mi faccio quei 3 o 4 km a piedi per arrivare dal cane, ma oggi davvero non mi va di stare da sola. Prendo mezzo cartone, tagliato un po' alla cazzo e prendo la parte che sembra più grande. Esco di casa mentre la mia famiglia sta mangiando, verso le due e mezza. Il tragitto passa veloce mentre ascolto musica e incontro anche un paio di vecchi zii, ma è ancora presto, so che ancora non sale niente. Arrivo in campagna e libero Meg, il mio cane con cui gioco per un po' mentre i due gatti mi guardano con un'aria strana... Non ci faccio caso e dopo un quarto d'ora decido di girare una canna, mi raccomando con me stessa di farla leggera ( dovrei già sentire la salita del trip, ma niente, penso che pochi giorni prima avevo preso un quartino, "magari è la tolleranza ") così da avere un po' di voglia per risalire in paese. Mentre fumo sento che aspirare è molto più facile, il fumo è leggero, l'erba quasi non si sente.
"Fanculo kaze, leggera sì, ma non inconsistente" spengo il joint e con cane e gatto alle calcagna scendo un po' più giù, cerco di capire se qualcosa si sta muovendo... Niente, pare. Sbadiglio e sento un tuono, il vento si fa fresco e più forte e decido di tornare su per evitare la pioggia. Lascio gli animali e risalgo... Noto che i passi sono più veloci, la stanchezza minima ma sbadiglio spesso. Arrivo in paese in fretta, mai così veloce. So che andare in Piazza sarebbe inutile, non ho amici qui che capirebbero, né qualcuno con cui parlare di cose interessanti. Cambio strada e passo davanti casa di mia nonna."Se mi vede dalla finestra e non salgo, domani me la sento" mi guardo ad uno specchietto di una macchina, tutto ok, e apro il portone. Le scale non hanno niente di diverso e mi chiedo come mai...
Suono il campanello. Nonna apre la porta. Ecco. La stanza è storta. Mi maledico. Mi agito un po'.
Le parole di Nonna le sento poco, capisco male e non riesco a fissarle in testa. Vado in bagno. Le pupille nel giro di qualche minuto si sono ingigantite ed è un problema, avendo gli occhi chiari. Nonna mi da il regalo per il mio recente compleanno: 50 euro, buono. La ringrazio e parlando del più e del meno cerco di evadere. Mi chiede solo all'ultimo momento di comprarle delle medicine in farmacia perché mio fratello le aveva dato buca il giorno prima. Non posso deluderla e accetto l'incarico.
Ritorno in bagno, impreco ed esco via. Sulla strada si ferma un amico in macchina e mi offre un passaggio, accetto senza neanche capire dove andare. In farmacia mi avrebbero sgamato immediatamente. Mi faccio lasciare a casa. Entro. Cazzo. È il giorno libero di mamma. Mi trattengo girovagando per casa alla ricerca di una soluzione... Quasi decido di fottermene ed andare comunque, mamma mi blocca. "fatti accompagnare da papà e compri anche le sigarette a me" Oddio. Decido che mio padre andrà in farmacia e io al tabacchino. Porto gli occhiali da sole. In macchina cerco di stare tranquilla, sono due minuti, non può succedere niente. Non succede niente, credo. Mi faccio lasciare da nonna e le consegno tutto. "Già fatto?" sono le sei e mezza. Sto ancora con lei, ci vediamo un po' di TV, roba nauseante. Decido di andare a casa di una persona, la quale il giorno prima mi ha letteralmente fregato mezzo trip dalla borsa. È con la compagna, mia zia materna. Da poco ho saputo che anni prima hanno causato parecchi problemi alla mia famiglia, mi sento bruciare di rabbia. Vorrei buttare tutto fuori e invece no, evito. Dal tabaccaio ho comprato una rivista alla zia, gliela do. Niente in cambio. Penso che siano un bel paio di merde. Lo zio non mi guarda in faccia, evita il mio sguardo. Bastardo. Gli scrocco diverse sigarette, non gira canne, strano. Non la giro neanche io. Mi dice qualcosa, gli rispondo a tono. Con tranquillità prendo e me ne vado. È anche presto rispetto al solito, sono scoccate le nove. Chiamo un'amica e mi dice di stare per uscire, ci fumiamo una canna. Non le racconto niente, non sa cosa sia un trip, parliamo del più e del meno. Domani dobbiamo lavorare entrambe, torniamo a casa per le dieci e mezza. Vado a letto serena, un po' insoddisfatta per non aver sbroccato e un po' fiera di essermi fatta capire comunque e di aver smascherato persone che pensavo di conoscere da sempre.
So che è scritta in modo abbastanza personale e non è indicativa per i novizi, raccomando di evitare queste circostanze.
Pace a tutti voi~
Sostanze: 50 ug di ald52 e un paio di canne
(5/04/17)
Ho il giorno libero e la mattinata la sfrutto mettendo in ordine casa. Mi viene in mente che è da tempo che non esco con qualche amico psiconauta, quindi invito tropopsiko per ora di pranzo con l'aspettativa di fare una bella passeggiata in campagna. Tropo mi sola.
Sono giorni che mi faccio quei 3 o 4 km a piedi per arrivare dal cane, ma oggi davvero non mi va di stare da sola. Prendo mezzo cartone, tagliato un po' alla cazzo e prendo la parte che sembra più grande. Esco di casa mentre la mia famiglia sta mangiando, verso le due e mezza. Il tragitto passa veloce mentre ascolto musica e incontro anche un paio di vecchi zii, ma è ancora presto, so che ancora non sale niente. Arrivo in campagna e libero Meg, il mio cane con cui gioco per un po' mentre i due gatti mi guardano con un'aria strana... Non ci faccio caso e dopo un quarto d'ora decido di girare una canna, mi raccomando con me stessa di farla leggera ( dovrei già sentire la salita del trip, ma niente, penso che pochi giorni prima avevo preso un quartino, "magari è la tolleranza ") così da avere un po' di voglia per risalire in paese. Mentre fumo sento che aspirare è molto più facile, il fumo è leggero, l'erba quasi non si sente.
"Fanculo kaze, leggera sì, ma non inconsistente" spengo il joint e con cane e gatto alle calcagna scendo un po' più giù, cerco di capire se qualcosa si sta muovendo... Niente, pare. Sbadiglio e sento un tuono, il vento si fa fresco e più forte e decido di tornare su per evitare la pioggia. Lascio gli animali e risalgo... Noto che i passi sono più veloci, la stanchezza minima ma sbadiglio spesso. Arrivo in paese in fretta, mai così veloce. So che andare in Piazza sarebbe inutile, non ho amici qui che capirebbero, né qualcuno con cui parlare di cose interessanti. Cambio strada e passo davanti casa di mia nonna."Se mi vede dalla finestra e non salgo, domani me la sento" mi guardo ad uno specchietto di una macchina, tutto ok, e apro il portone. Le scale non hanno niente di diverso e mi chiedo come mai...
Suono il campanello. Nonna apre la porta. Ecco. La stanza è storta. Mi maledico. Mi agito un po'.
Le parole di Nonna le sento poco, capisco male e non riesco a fissarle in testa. Vado in bagno. Le pupille nel giro di qualche minuto si sono ingigantite ed è un problema, avendo gli occhi chiari. Nonna mi da il regalo per il mio recente compleanno: 50 euro, buono. La ringrazio e parlando del più e del meno cerco di evadere. Mi chiede solo all'ultimo momento di comprarle delle medicine in farmacia perché mio fratello le aveva dato buca il giorno prima. Non posso deluderla e accetto l'incarico.
Ritorno in bagno, impreco ed esco via. Sulla strada si ferma un amico in macchina e mi offre un passaggio, accetto senza neanche capire dove andare. In farmacia mi avrebbero sgamato immediatamente. Mi faccio lasciare a casa. Entro. Cazzo. È il giorno libero di mamma. Mi trattengo girovagando per casa alla ricerca di una soluzione... Quasi decido di fottermene ed andare comunque, mamma mi blocca. "fatti accompagnare da papà e compri anche le sigarette a me" Oddio. Decido che mio padre andrà in farmacia e io al tabacchino. Porto gli occhiali da sole. In macchina cerco di stare tranquilla, sono due minuti, non può succedere niente. Non succede niente, credo. Mi faccio lasciare da nonna e le consegno tutto. "Già fatto?" sono le sei e mezza. Sto ancora con lei, ci vediamo un po' di TV, roba nauseante. Decido di andare a casa di una persona, la quale il giorno prima mi ha letteralmente fregato mezzo trip dalla borsa. È con la compagna, mia zia materna. Da poco ho saputo che anni prima hanno causato parecchi problemi alla mia famiglia, mi sento bruciare di rabbia. Vorrei buttare tutto fuori e invece no, evito. Dal tabaccaio ho comprato una rivista alla zia, gliela do. Niente in cambio. Penso che siano un bel paio di merde. Lo zio non mi guarda in faccia, evita il mio sguardo. Bastardo. Gli scrocco diverse sigarette, non gira canne, strano. Non la giro neanche io. Mi dice qualcosa, gli rispondo a tono. Con tranquillità prendo e me ne vado. È anche presto rispetto al solito, sono scoccate le nove. Chiamo un'amica e mi dice di stare per uscire, ci fumiamo una canna. Non le racconto niente, non sa cosa sia un trip, parliamo del più e del meno. Domani dobbiamo lavorare entrambe, torniamo a casa per le dieci e mezza. Vado a letto serena, un po' insoddisfatta per non aver sbroccato e un po' fiera di essermi fatta capire comunque e di aver smascherato persone che pensavo di conoscere da sempre.
So che è scritta in modo abbastanza personale e non è indicativa per i novizi, raccomando di evitare queste circostanze.
Pace a tutti voi~