La mia assurda esperienza con la cannabis

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sabg_
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La mia assurda esperienza con la cannabis

Messaggio da sabg_ » lun apr 20, 2020 7:19 am

Ciao a tutti, mi sono registrato a questo sito perchè è da tempo che cerco una sorta di "risposta" o quantomeno dei pareri differenti da quelli delle persone che mi stanno intorno e che hanno vissuto con me quanto vi sto per raccontare. Ho 16 anni e faccio uso di cannabis da circa 3 anni, ho iniziato a fumare regolarmente all'età di 15 anni (almeno 2/3 canne alla settimana) e col tempo mi sono fatto una cultura di tutto rispetto oltre ad aver sviluppato una spiccata capacità nel riconoscere la qualità della sostanza, accresciuta dalle mie esperienze con la cannabis in California, Florida, Spagna e ad Amsterdam. Ovviamente come tutti i ragazzini alle "prime armi" nel mondo della droga da piazza ho iniziato fumando cannabis di qualità più che scadente e vendutami in piccolissime quantità che non rispettavano il prezzo, ma facendo nuove conoscenze e crescendo di età ho progressivamente iniziato a migliorare questo rapporto fino ad arrivare ad ottenere abitualmente sostanze di ottima qualità per trovarci in Italia. L'estate scorsa, nel 2019, conoscendo tante persone e avendo man mano stretto un rapporto interpersonale con il mio spacciatore (amico di vecchia data con cui avevo perso i rapporti), mi sono reso conto dei vantaggi che mi avrebbe portato iniziare a spacciare, o almeno fare dei servizi per conto di altri, in modo tale da poter fumare gratis in grandi quantità (data la generosità del mio spacciatore nella quantità venduta come semplice acquirente, e il rapporto direttamente proporzionale tra quantità di sostanza e prezzo pagato= più aumentano i soldi più aumenta la quantità venduta). Insomma iniziavo ad avere tra le mani più di 4 grammi al giorno tutti per me senza spendere un centesimo; da quel momento ho iniziato ad abusare della cannabis, parliamo di passare dalle 5/6 canne al giorno nel periodo estivo e senza impegni a più della quindicina. Quando ho iniziato a spacciare (ingenuamente) potevo usufruire di più di 30 grammi al giorno, che ovviamente non potevo consumare tutti da solo o con i miei amici, quindi una parte veniva regalata e una parte venduta, e mi rimanevano circa 15/20 grammi giornalieri. Nel periodo che va dall'ultima settimana di agosto alle ultime due di settembre facevo uso di più di 5 grammi al giorno divisi anche con i miei amici, avevo letteralmente bisogno di fumare per restare una persona "normale", e mi conveniva fumare in compagnia per restare per così dire sulla "stessa lunghezza d'onda". Non vi parlerò della mia esperienza con le intercettazioni telefoniche, e di quanto la mia reazione in risposta a queste fosse stata accentuata dalle canne, e come mi abbia portato a episodi di derealizzazione e depersonalizzazione e molto altro, o quantomeno non lo faro in questo caso. Voglio parlarvi di alcuni episodi se non tutto ciò che mi accadeva, che io oserei chiamare mistico, in quel lasso di tempo che andava da fine estate a inizio settembre (coincidenza con l'inizio della scuola). In quel periodo avevo tra le mani dell'hashish di grandissima qualità, mai vista una cosa del genere in qualsiasi luogo io sia stato, nemmeno ad Amsterdam o Barcellona, che mi ero riservato per me e i miei amici, senza venderlo. Fumavo solo quello perchè avevo fatto la scelta che se avessi dovuto fare un abuso sproporzionato della sostanza, avrei dovuto farlo con un qualcosa di una qualità ottimale. In quel periodo ebbi dei veri e propri episodi di ascensione, oltre che episodi di estasi mistica, e la capacità (mi crederete pazzo) di anticipare ciò che sarebbe accaduto di qualche secondo. La stessa cosa accadeva ad alcuni miei amici. Sentivo l'anima uscire dal corpo, il che non era un episodio di depersonalizzazione temporanea, poichè l'avevo già avuta assumendo sostanze di bassa qualità, ed era un effetto sgradevole e a tratti terribile, in questo caso avevo una sensazione di spensieratezza e connessione con tutto ciò che mi circondava, mi sentivo bene, ma non gioioso, provavo un'emozione mai provata prima, una sensazione fortissima di piacere e felicità, mai provata in seguito. Mi sentivo come distruggere il flusso del tempo. I miei amici assumendo quantità ben più moderate provavano le stesse sensazioni, ma meno accentuate, il che mi fa pensare che tutto ciò che provavo in quel momento non fosse un inganno della mia mente. Un'altra cosa assurda che sentivo era la capacità di essere influenzati dalle canzoni, in alcuni casi a tal punto da diventare la canzone stessa. Facevo deduzioni assurde, cercavo e trovavo risposte o significati nascosti in qualsiasi cosa (è difficile da spiegare). Una volta iniziata la scuola mi sentivo allo stesso modo, un pò come trovarsi al di sopra degli altri, come se io fossi più vicino alla vita "ultraterrena" che loro. La cosa che mi impressionò molto e che nei test d'ingresso (nel passaggio da ginnasio a liceo), ebbi dei risultati clamorosi, che toccavano tutti l'eccellenza, senza studiare mai, con una naturalezza e spensieratezza mai viste , il che fu una cosa praticamente impossibile dato che fino all'anno precedente non avevo studiato nulla tanto da essere stato rimandato in due materie. Anche persone con cui uscivo regolarmente, perfettamente in grado di intendere e di volere e che non facevano uso di alcuna sostanza (perchè continuavo ad avere una vita regolare) si rendevano conto che avessi sviluppato una sorta di potere e mi vedevano, sembra assurdo dirlo, quasi come una sorta di figura mistica, stessa cosa accadeva con alcuni dei miei amici. Una volta troncato violentemente l'uso della sostanza, dato l'inizio della scuola, mi sono sentito perso, come se stessi impazzendo e non sapessi più chi fossi, mi guardavo allo specchio e vedevo un estraneo, ripensando a tutto ciò che mi era successo prima credevo fosse tutto frutto della mia immaginazione e che avessi vissuto in un mondo creato ad hoc dal mio cervello data la quantità di sostanza assunta. Pubblicavo storie su instagram o post senza regola descrivendo tutto ciò che mi passava per la testa, in modo del tutto sconnesso e senza senso, dando l'impressione di me come un pazzo e allontanando, in questo modo, molte persone dalla mia cerchia. Per riprendermi del tutto mi ci sono voluti tre mesi e tanto aiuto da parte dei miei amici più stretti e del mio terapista. Una volta ripresomi non ho mai parlato con chi aveva vissuto con me tali esperienze di quanto successo in quel fatidico periodo, eccetto qualche giorno fa, in cui parlando da fatti con un mio amico abbiamo ripercorso quanto successo e ho avuto la conferma anche da lui che fosse tutto reale, e che egli stesso avesse vissuto quelle sensazioni indescrivibili. Dopo quel periodo, nonostante faccia ancora uso abituale della sostanza, senza esagerare, non ho mai riprovato delle sensazioni simili; tranne alcuni episodi in particolare, di grande rilevanza sotto questo aspetto. Ho cercato di renderla il più breve possibile, magari in futuro potrei spiegarmi meglio e raccontare la storia dall'inizio alla fine con più dettagli, perchè secondo me merita decisamente di essere letta. :?
Sono pronto ad ascoltare i vostri pareri in merito o conoscere esperienze simili in modo tale da capire se sia effettivamente un caso unico o meno :weed:

avete mai sentito parlare della wave?


Sem
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Re: La mia assurda esperienza con la cannabis

Messaggio da Sem » lun apr 20, 2020 10:28 pm

sabg_ ha scritto:
lun apr 20, 2020 7:19 am
In quel periodo ebbi dei veri e propri episodi di ascensione, oltre che episodi di estasi mistica, e la capacità (mi crederete pazzo) di anticipare ciò che sarebbe accaduto di qualche secondo. La stessa cosa accadeva ad alcuni miei amici. Sentivo l'anima uscire dal corpo, il che non era un episodio di depersonalizzazione temporanea, poichè l'avevo già avuta assumendo sostanze di bassa qualità, ed era un effetto sgradevole e a tratti terribile, in questo caso avevo una sensazione di spensieratezza e connessione con tutto ciò che mi circondava, mi sentivo bene, ma non gioioso, provavo un'emozione mai provata prima, una sensazione fortissima di piacere e felicità, mai provata in seguito. Mi sentivo come distruggere il flusso del tempo. I miei amici assumendo quantità ben più moderate provavano le stesse sensazioni, ma meno accentuate, il che mi fa pensare che tutto ciò che provavo in quel momento non fosse un inganno della mia mente. Un'altra cosa assurda che sentivo era la capacità di essere influenzati dalle canzoni, in alcuni casi a tal punto da diventare la canzone stessa. Facevo deduzioni assurde, cercavo e trovavo risposte o significati nascosti in qualsiasi cosa (è difficile da spiegare). Una volta iniziata la scuola mi sentivo allo stesso modo, un pò come trovarsi al di sopra degli altri, come se io fossi più vicino alla vita "ultraterrena" che loro. La cosa che mi impressionò molto e che nei test d'ingresso (nel passaggio da ginnasio a liceo), ebbi dei risultati clamorosi, che toccavano tutti l'eccellenza, senza studiare mai, con una naturalezza e spensieratezza mai viste , il che fu una cosa praticamente impossibile dato che fino all'anno precedente non avevo studiato nulla tanto da essere stato rimandato in due materie. Anche persone con cui uscivo regolarmente, perfettamente in grado di intendere e di volere e che non facevano uso di alcuna sostanza (perchè continuavo ad avere una vita regolare) si rendevano conto che avessi sviluppato una sorta di potere e mi vedevano, sembra assurdo dirlo, quasi come una sorta di figura mistica, stessa cosa accadeva con alcuni dei miei amici.
La Cannabis è una pianta maestra, è proprio ciò di cui parlano i Rasta e come la usano, per elevarsi e connettersi con Jah, è l'erba di Re Salomone. Stessa cosa gli induisti, l'erba di Shiva.
C'è qualcosa di sacro in questa pianta ;)
Questa è la tua esperienza diretta, l'hai toccato con mano, perchè pensare che sia solo immaginazione?
L'ego per paura di perdere il controlo può farci pensare che stiamo impazzendo e attraverso questa paura ci riporta a terra, nel mondo ordinario e conosciuto.
Ciò che hai descritto si può raggiungere anche senza sostanze, basta trovare la chiave giusta.

Una volta troncato violentemente l'uso della sostanza, dato l'inizio della scuola, mi sono sentito perso, come se stessi impazzendo e non sapessi più chi fossi, mi guardavo allo specchio e vedevo un estraneo, ripensando a tutto ciò che mi era successo prima credevo fosse tutto frutto della mia immaginazione e che avessi vissuto in un mondo creato ad hoc dal mio cervello data la quantità di sostanza assunta. Pubblicavo storie su instagram o post senza regola descrivendo tutto ciò che mi passava per la testa, in modo del tutto sconnesso e senza senso, dando l'impressione di me come un pazzo e allontanando, in questo modo, molte persone dalla mia cerchia. Per riprendermi del tutto mi ci sono voluti tre mesi e tanto aiuto da parte dei miei amici più stretti e del mio terapista. Una volta ripresomi non ho mai parlato con chi aveva vissuto con me tali esperienze di quanto successo in quel fatidico periodo, eccetto qualche giorno fa, in cui parlando da fatti con un mio amico abbiamo ripercorso quanto successo e ho avuto la conferma anche da lui che fosse tutto reale, e che egli stesso avesse vissuto quelle sensazioni indescrivibili. Dopo quel periodo, nonostante faccia ancora uso abituale della sostanza, senza esagerare, non ho mai riprovato delle sensazioni simili; tranne alcuni episodi in particolare, di grande rilevanza sotto questo aspetto.
Amico mio è un percorso lungo fatto di sali e scendi e c'è sempre da imparare qualcosa, soprattutto dalla sofferenza, non rinnegare ciò che hai vissuto, non tornare indietro :)
Con questo non voglio dire di rincominciare a fumare 15 cannoni al giorno ma di continuare la ricerca.

Wave? Cos'è?
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII

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Pangɘa
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Re: La mia assurda esperienza con la cannabis

Messaggio da Pangɘa » mer apr 22, 2020 7:06 pm

@sabg_ Hai sicuramente una sensibilità elevata a livello spirituale, invece di non accettare ciò che è stato ed averne paura cerca invece di capire e integrare l'esperienza per volgerla dalla tua parte.
Puoi provare a fare un po' di meditazione e vedere come reagisci.
Niente esiste ma tutto è reale, non credere sempre a ciò che pensi bensì metti tutto in discussione!

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