Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

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ViaggiatoreCurioso
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Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da ViaggiatoreCurioso » mar lug 14, 2020 3:03 pm

Premessa
Questa è la prima esperienza che racconto sul forum, per quanto sia un lettore da parecchi anni. Premetto che non sono alla prima esperienza con l’erba. Fumo con regolarità più di 10 anni, e prima dell’occasione della quale sto scrivendo avevo assunto altre 5 o 6 volte THC per via orale. In generale trovo che questa via di assunzione, per quanto più difficile da gestire e in qualche modo meno “scialla” del classico joint, abbia molte più potenzialità psichedeliche. In effetti la primissima volta che ho preso della Marijuana per via orale (2012 ad Amsterdam, all’epoca avevo 25 anni) è stata bella forte, con una sorta di rivelazione sul senso del sé, l’anima e la funzione psico-sociale delle religioni (io sono moderatamente ateo). Un’altra esperienza importante, forse meno introspettiva e più orientata al mondo esterno, è stata con un Bhang Lassi bevuto nel nord-ovest dell’India nel 2014. Da allora ho riprovato in qualche occasione biscottini e spacecake ma non ho mai più registrato nulla di davvero notevole -forse anche in virtù di una certa prudenza nel dosaggio- fino a sabato scorso.

Preparazione
Sabato 11 luglio 2020, spinto da una certa noia e su suggerimento della mia ragazza, decido di preparare un po’ di burro alla marijuana. So che la situazione ideale sarebbe quella di prepararlo con le parti meno nobili del raccolto, ma io ho a disposizione solo la mia scorta d’erba standard. Metto insieme circa 4g di cime coltivate da un caro amico e 2g di cime di erba legale (20% CBD, THC nei limiti di legge). Decarbossilazione in forno non ventilato a 110 °C per mezz’ora, poi estrazione a fuoco lentissimo con 125g di burro e circa un bicchiere d’acqua aggiunto nel corso della cottura. In tutto avrò cotto per 3 ore, sempre evitando che il composto raggiungesse il pieno bollore. A seguire pressatura del composto e filtraggio con garza e colino. A questo punto lo sperimentatore curioso che c’è in me decide di provare subito il prodotto finale per valutare la riuscita del processo. Alle 21:40 prendo un cucchiaio da cucina colmo di burro ancora fuso e lo spalmo su una fetta di pane (unico pasto della sera), poi esco insieme alla mia ragazza per raggiungere degli amici in una zona con locali abbastanza alla moda della mia città. Ci muoviamo in bicicletta, e raggiungiamo il punto di ritrovo alle 22:20.

Viaggio
Verso le 22:30, circa un’ ora dall’assunzione, inizio a sentire chiaramente la botta che sale. Sulle prime gli effetti sembrano quelli di una canna: euforia, pensiero un po’ rallentato e più attitudine al pensiero laterale. Intanto che aspettiamo gli amici con una birretta io e la mia ragazza (che non ha preso nulla e suo malgrado mi fa da sitter) iniziamo a ragionare su cosa vuol dire “essere fatti”, su quale definizione universale si possa dare a questa condizione, e sulle conseguenti implicazioni sociologiche (per esempio perché è assolutamente accettato farsi trovare già brilli ad un appuntamento mentre lo è molto meno arrivare dopo aver assunto qualche sostanza psichedelica tipo burro alla marijuana). Nel frattempo sale molto violento l’effetto sul corpo. Sento le gambe molli, i muscoli oltremodo rilassati e sono bianco come uno straccio. Probabilmente ho la pressione sotto i tacchi, e inizio a pensare che forse ho fatto una cazzata. Provo a riprendermi mangiando un cioccolatino, ma la situazione non migliora. Anzi, mandare giù il cioccolatino è un’impresa disperata, credo di averci messo cinque minuti buoni. Sono circa le 23:05 quando sento che non ce la faccio più a stare in piedi,e che devo ritornare a casa. Spiego a tutti la situazione e mi congedo, mentre la mia ragazza decide di accompagnarmi.
L’idea di tornare in bici è esclusa perché faccio fatica a reggermi in piedi. Ci dirigiamo alla fermata del tram che segna 6 minuti di attesa. Il tempo mi sembra non passare mai, mentre io sono impegnato in una lotta con me stesso per non svenire. A questo punto il viaggio sta volgendo al peggio, riconosco il bad trip e tutte le paranoie tipiche (“Adesso svengo, cado, e picchio la testa. Magari muoio. Cosa penserà mia madre di me? Morto per del burro alla marijuana. Perchè cazzo l’ho fatto? Ho sfidato un mostro troppo potente e ora il mostro chiede il suo tributo” e via discorrendo) ma nel frattempo faccio sempre più fatica a gestire il mio stesso pensiero. Mi sento di galleggiare a fatica: a tratti riesco a tenere la testa sopra il pelo dell’acqua e aggrapparmi al mondo reale dando ai miei pensieri una forma logica, a tratti sprofondo ed entro in apnea in un mondo quasi onirico in cui sento che il mio Io si sta dissolvendo. Proviamo a chiamare un taxi ma sto troppo male, descriverei quello che provavo come la classica “sensazione di morte imminente” da attacco di panico. La radio del taxi sta trasmettendo gli ultimi minuti di Juve-Atalanta e per quanto io non sia un tifoso sfegatato la cosa mi disturba. Nel frattempo la mia ragazza ha chiamato un’ambulanza. Io le chiedo qualcosa del tipo “aiutami a tenermi agganciato al mondo reale” e lei mi fa domande precise sulla mia persona ed il mondo esterno, alle quali rispondo in maniera orientata, ma non sono davvero rassicurato. Ho un lungo momento di lucidità quando i paramedici mi provano i parametri vitali e mi chiedono cosa sia successo, ma rimanere lucido e non sprofondare mi costa comunque uno sforzo terribile. Chiedo di sdraiarmi sulla lettiga dell’ambulanza e si decide di andare in pronto soccorso.
Non appena l’ambulanza si mette in moto inizia la parte più difficile del viaggio. Il tragitto sarà durato sì e no un quarto d’ora, ma nei miei ricordi è il più lungo della mia vita. Ormai ho perso completamente il controllo dei miei pensieri. Dentro la mia testa c’è un finimondo. Il mio Io è inerme di fronte a pensieri prepotenti che si insinuano e che non so scacciare. Credo di stare impazzendo. E’ una sensazione molto difficile da spiegare. In qualche modo il mio io si sta dissolvendo. Inizia a dissolversi dal presente, andando a ritroso. Sento che sto regredendo nel passato, vengo bombardato da ricordi che non sapevo di avere (non è la prima volta che mi succede con l’erba). A quel punto sono convinto che quando l’effetto sarà terminato dovrò ripartire dal punto a cui sono regredito -in senso psicologico e di identità, non materiale- e quindi il viaggio in ambulanza diventa una lotta per resistere e non precipitare troppo indietro. Sono anche convinto che se scenderò fino al punto del mio primissimo ricordo non tornerò più indietro e rimarrò prigioniero per sempre di questo incubo.
La mia ragazza si accorge che qualcosa non va e mi stringe la mano per farmi coraggio, mi giro per guardarla ma non la riconosco. O meglio: una parte del mio cervello sa benissimo chi è, ma non sento aderenza emotiva. Mi sembra che lei sia la fidanzata del me di qualche ora prima, ma quella parte adesso non c’è più. Anzi, più che ritenere quella parte di me scomparsa, direi che non mi riconosco più nel me stesso che ero fino a qualche ora fa. La vita di quella persona non mi appartiene. Ripensando a cosa c’era nella mia testa in quel momento capisco che la mia coscienza, il mio Io, è solo una parte di qualcosa di antichissimo e molto più complesso. Milioni di anni di evoluzione hanno dotato queste scimmie con poco pelo di un sofisticatissimo sistema di controllo. Ciò che chiamiamo “coscienza” è solo una parte, una componente, di questo sistema di controllo del quale non siamo pienamente consapevoli. Ceredo che in quell’ambulanza la coscienza si fosse un po' scollata dal resto del sistema.
Arrivato in ospedale i ricordi si fanno un po’ più confusi, sono stremato e voglio solo dormire. Mi mettono su lettino e mi fanno prelievi del sangue e una flebo. Ho la forza di dire all’infermiera che, mentre di solito sono terrorizzato dai prelievi, ora non me ne frega nulla. Sento distintamente l’ago infilarsi nella vena ma la cosa non mi tange. Anzi, noto il fatto che non mi suscita nessuna reazione e me ne compiaccio. Non so quanto rimango sul lettino in uno stato semicatatonico a lottare con i miei pensieri. All'improvviso però è tutto finito. Di punto in bianco ho rimesso la testa sopra il pelo dell’acqua e sento che i miei pensieri sono tornati sotto controllo. L’Io, la coscienza, si è ripreso il suo spazio e ora è l’unico padrone della mia psiche. I pensieri intrusivi non ci sono più. Sono stremato, mi sento reduce da una battaglia.

Conclusione
Finita una seconda flebo firmo le dimissioni e prendo un taxi per tornare a casa. Sono costretto ad annullare un impegno che avevo per l’indomani e resto a dormire fino a mezzogiorno. Tutto sommato non mi sento male, ancora un po’ provato mentalmente ma sono ok.
Nel complesso è stata un’esperienza tosta, e sicuramente ho sottovalutato la potenza del burro che ho prodotto (la cosa mi stupisce tra l’altro, non credevo che con solo 4g + 2g di erba legale potesse uscire così forte). Col senno di poi ne prenderei sicuramente meno e presterei più attenzione al setting. Credo che il viaggio sia virato molto presto verso il bad trip anche a causa dell’angoscia data dal non essere a casa e non avere un rifugio sicuro a portata. Terrò a mente questo aspetto nel caso mi dovessero venire altre idee brillanti in futuro. In ogni caso, come diceva qualcuno, spesso si impara di più da un bad trip che da un viaggio dove tutto fila liscio.


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Tirar Puede Matar
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Re: Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da Tirar Puede Matar » mer lug 15, 2020 2:43 pm

Ciao,
non prenderla male, si denota dal tuo scritto che sei una persona per nulla superficiale, però le tue ultime parole "Nel complesso è stata un’esperienza tosta, e sicuramente ho sottovalutato la potenza del burro che ho prodotto (la cosa mi stupisce tra l’altro, non credevo che con solo 4g + 2g di erba legale potesse uscire così forte). ", mi fanno sorridere.
Davvero, non sei il primo che leggo che è stato male in seguito all'ingestione di una quantità esagerata di erba.
Perché, mi chiedo, quando assumete qualcosa che non avete mai preparato, non vi informate prima sulle quantità da usare? Ormai google e il web si trovano ovunque, persino negli orologi.
Una quantità corretta, per un edibile, è di 0,3gr di marijuana, 0,5gr per una dose forte. La quantità che hai usato tu è semplicemente folle. Non mi stupisce per niente l'esperienza che hai vissuto.
Un saluto
Non amavo quello che mostravi di essere, ma quello che pensavo tu fossi...

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FrecciaNelGinocchio
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Re: Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da FrecciaNelGinocchio » sab ago 01, 2020 3:23 am

ciao, grazie x aver condiviso questa esperienza piena di dettagli. anche io mi sono sentito male con il burro alla ganja. avevo fatto una pasta col pesto alla genovese con aggiunta di 2 cucchiaiate di burro thc bello concentrato. anche a me cedevano le gambe e mi si accavallavano i pensieri, che si sono trasformati in un vero e proprio attacco di panico. nel momento in cui stavo x chiedere aiuto (mi mancava l’aria, cercavo di vomitare, avevo i battiti a 1000 e mi sentivo confuso e impanicato) mi sono ricordato di avere un po’ di valium da parte che mi ha calmato e risolto la situazione. per quanto mi riguarda non ho sperimentato nessun viaggio particolare ma solo sofferenza...era un dosaggio esagerato e da allora non l’ho più fatto. preferisco le canne che almeno mi aiutano con l’introspezione (un pochino) e soprattutto mi piacciono!

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Sonoio
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Re: Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da Sonoio » sab ago 01, 2020 9:05 am

Scusami @ViaggiatoreCurioso, ma assumere herba via orale alle 22:30 quando non hai libero il prossimo giorno non è una buona idea :asd:
Assumendola come per esempio burro si deve prendere più o meno il doppio di una buona dose da fumare. Ma si deve anche consigliare che l' effetto dura molto più lungo. Questo ti ha spaventato mi sembra.
La prossima volta lo sai come procedere e magari avrai esperienze molto più piacevole.
Saluti
Sheriff John Brown always hated me; for what I don't know; anytime I plant a seed, he said kill it before it grows; I shot the sherriff ... - Bob Marley
Tutto quello che vi racconto è già passato da almeno dieci anni.

thatofcheese
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Re: Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da thatofcheese » sab ago 01, 2020 12:56 pm

Non capisco perché sottovalutare una sostanza e mettere a repentaglio tutta la propria vita (e quella di chi ti sta accanto) in questo modo irresponsabile.

Questi non possono definirsi nemmeno bad trip, sono esperienze in cui la sostanza rimette il piccolo ego umano che si crede onnipotente, al suo posto.
Cheeeeeeesssseeeeee

nightnajaru
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Re: Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da nightnajaru » sab ago 01, 2020 6:22 pm

Quali sono i rischi del sovradosaggio?
Sai cosa ti hanno fatto in ospedale per riportarti tra gli umani?

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era
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Re: Esperienza fortissima con burro alla Marijuana

Messaggio da era » sab ago 01, 2020 9:33 pm

Tirar Puede Matar ha scritto:
mer lug 15, 2020 2:43 pm
Una quantità corretta, per un edibile, è di 0,3gr di marijuana, 0,5gr per una dose forte. La quantità che hai usato tu è semplicemente folle. Non mi stupisce per niente l'esperienza che hai vissuto.
:asd: , con le cime non ho mai provato ma in compenso utilizzavo le foglie nel periodo di fioritura - pre-fioritura e ho passato vari momenti particolarmente rigidi.
Tuttavia prima o poi l'organismo drena le sostanze in eccesso.

E' ovvio che tutto va valutato di situazione in situazione e che andare all'ospedale forse è stata la scelta da farsi.
thatofcheese ha scritto:
sab ago 01, 2020 12:56 pm
Questi non possono definirsi nemmeno bad trip, sono esperienze in cui la sostanza rimette il piccolo ego umano che si crede onnipotente, al suo posto.
Tutti sbagliano. Spesso per l'umano vale la regola che prima ci si deve scottare.

ViaggiatoreCurioso ha scritto:
mar lug 14, 2020 3:03 pm
Sento che sto regredendo nel passato, vengo bombardato da ricordi che non sapevo di avere (non è la prima volta che mi succede con l’erba).
E' interessante, ma sei sicuro si trattasse del passato?
In una situazione dove il tempo non segue più un suo decorso ordinario (nella nostra mente, nell'immateriale) è facile confondere a tratti passato con futuro.

Venti anni fa facevo spesso serate con gli amici e preparavamo direttamente qualche centinaio di biscotti.
Dopo un primo assaggio sapevamo quanto utilizzare ma non mancavano le serate nelle quali si abbondava, ...sino a star male per qualche oretta... ...poi si ripartiva.

Alcuni pensieri che all'epoca avevano toccato alcuni miei amici, vissuti da loro come ricordi del passato, si sono poi dimostrati premonizioni o comunque visioni di eventi futuri che sono accaduti anche a distanza di più di un decennio.



E' molto importante prendere in considerazione anche quali altre sostanze si ha assunto nelle settimane precedenti poichè il viaggio risveglia anche certi rimasugli.

Un buon rimedio per riprendersi un bel pò è l'anguria (fresca).


nightnajaru ha scritto:
sab ago 01, 2020 6:22 pm
Quali sono i rischi del sovradosaggio?
Collasso e tremori, perdita di coscienza.
Sai cosa ti hanno fatto in ospedale per riportarti tra gli umani?
Probabilmente succo di anguria :asd:
Non ho tempo.

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