Diario Psichedelico: esperienze tra psilocibina e altre sostanze

Rispondi
Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Diario Psichedelico: esperienze tra psilocibina e altre sostanze

Messaggio da Cookie_Psichedelico » ven nov 11, 2022 5:28 pm

In questo topic raccolgo le mie esperienze significative con gli psichedelici, in particolare psilocibina (tartufi e funghi), mescalina (san pedro) e salvia divinorum.

Di seguito 3 esperienze con i tartufi, non sono le mie uniche esperienze con essi, un giorno riporterò anche quelle con i funghi e altri ancora, ma vorrei iniziare condividendo con voi questi trip perché sono molto diversi tra loro. Sorvolo su molti dettagli, focalizzandomi sulle fase e su alcune sensazioni, altrimenti viene un papiro. Inizio con il primo racconto e inserisco i successivi come risposta alla discussione per migliorarne la leggibilità. I nomi sono inventati per privacy. Tutte le esperienze sono iniziate a metà mattinata.

1- La prima in assoluto: tra leggerezza e spiritualità
2- Il setting errato: il bad trip da incubo horror
3- Il trip consapevole: gestione e godimento



1- La prima in assoluto: tra leggerezza e spiritualità
  • Compagnia: 2 amici di sempre, prima assunzione per tutti
  • Dosaggio: 15gr di Atlantis, stessa dose per tutti
  • Ambiente: piccolo parco in città ad Amsterdam
  • Età: tutti 21 anni
Dopo aver consumato tutto il pacchetto da 15gr (stomaco vuoto) abbiamo comprato una Cocacola a testa pensando che potesse fungere da "stopper" nel caso le cose si mettessero male. Un po' tesi, ma entusiasti, ci mettiamo a chiacchierare e a prenderci in giro bonariamente. Dopo 45 minuti di attesa parlando del più e del meno, inizia la fase euforica: grasse risate e sensazioni fisiche di energia che si muove nel corpo (assimilabili alle prime canne molto high o a quando sta iniziando a salire l'mdma). Uno dei miei amici (Franco), entra subito in leggera paranoia, cercando di nascondere a se stesso la Cocacola per paura di prenderla e far finire il trip. Mi offro di nasconderglila dopo aver riso e scherzato sulla cosa per molti minuti (vagava per il parchetto in cerca di un nascondiglio ideale).

Dopo circa due ore dall'assunzione sentiamo il bisogno di sederci su una panchina, poiché questi picchi di energia li percepiamo come molto forti. Senza alcuna forma di paura, riteniamo saggio sederci. Iniziano le prime distorsioni visive, vedo delle formiche a terra moltiplicarsi e muoversi in modo ondulato, i miei amici non vedono ancora nulla. Poco dopo dico al mio amico (Ugo) che sembra Ray Charles per via (esclusivamente) dei suoi occhiali da sole. Lui inizia a sentirsi davvero Ray Charles, si muove come lui, ma non lo fa per imitarlo, dice di non riuscire a smettere di sentirsi Ray Charles. Franco nel mentre sta fissando un albero in silenzio. Io ed Ugo scherziamo un'altro po' di tempo, entrambi ci divertiamo nel notare le distorsioni visive.

Un'oretta dopo ci troviamo in silezio a contemplare il vuoto. Mi sento unito con la vita, percepisco la mia esistenza come letteralmente unita a tutto il resto del mondo e dell'universo, mi identifico e vivo con l'universo, sono l'universo. Calma, gioia e serenità in un cocktail di pura emotività estatica suscita in me una forte empatia per il creato e per me stesso. Penso a delle persone che mi hanno ferito, mi identifico anche in loro (essendo identificato con l'universo), provo empatia nei loro confronti, gli voglio bene, li perdono, li giustifico e capisco le loro azioni più insensate e malvage (criminalità, bullismo, violenza).
Guardo Franco, ancora fissa l'albero. Guardo Ugo che sta guardando il vuoto sorridendo con gli occhi sgranati. La distorsione visiva me lo fa percepire con gli occhi gigante ed un sorriso enorme, sprizza felicità da tutti i pori. Si gira verso di me, ci sorridiamo e cerchiamo di descrivere quel che stiamo provando. Sembra che stiamo avendo le stesse sensazioni. Iniziamo a credere di comunicare telepaticamente. Parliamo a tratti, presi dalla gioia e dall'entusiasmo. Franco continua a fissare l'albero in silenzio, ma lo vediamo tranquillo e non vogliamo interferire.

Dopo un quantitativo di tempo imprecisato io e Ugo crediamo di aver sbloccato una consapevolezza che ci renderà per sempre inadatti a comunicare con le persone, temiamo di rimanere nello stato in cui siamo ed iniziamo a discutere di quanto possa essere un bene o un male tale cosa. Concludiamo che le persone con la Sindrome di Down sono in realtà in questo stato (non intendo offendere nessuno, erano i nostri pensieri sotto psichedelici). A quel punto siamo sicuri che rimarremo "Down" per sempre e che i nostri genitori piangeranno per questo.
Franco si gira verso di noi e partecipa alla conversazione dicendo che per tutto questo tempo si è sentito un albero e per questo non riusciva a parlare o muoversi, dato che gli alberi stanno fermi. Ma ha specificato che la cosa lo ha fatto stare bene, non male. La sua osservazione ci diverte, ridiamo e scherziamo, dimenticandoci del "problema" che ci eravamo posti.

Dopo un quantitativo di tempo imprecisato decidiamo di muoverci di lì, andando a mangiare qualcosa. La fase di picco è finita, ma siamo ancora nel trip. Iniziamo a spostarci con estrema cautela, percepiamo il pericolo della macchine come concreto e spaventoso, quindi siamo molto attenti. Arrivati al Fast Food pensiamo di essere lucidi, nel momento di ordinare e pagare scopriamo che in realtà siamo completamente fuori di melone. Purtroppo creiamo un po' di fila, io non riusco a pagare perché vedo i contanti squagliarsi sulla mia mano. Franco, persona estremamemte chiusa ed introversa, ci prova con l'addetta delle pulizie del fast food, parlando italiano. Riesco a pagare e salvo la povera lavoratrice, visivamente infastidita, dai tentativi di conversazione di Franco (che tra l'altro sa parlare perfettamente inglese). Usciamo da quel Fast Food come degli eroi vittorioso che hanno superato gli abissi più oscuri e pericolosi.

Dopo circa 6 ore e mezza dall'assunzione ci sentiamo quasi del tutto lucidi e andiamo a fumare cannabis in un coffeeshop.

Lo Cocacola di Franco non è mai stata ritrovata.
Ultima modifica di Cookie_Psichedelico il mer nov 16, 2022 3:05 pm, modificato 3 volte in totale.


Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Cookie_Psichedelico » ven nov 11, 2022 5:31 pm

2- Il setting errato: il bad trip da incubo horror
  • Compagnia: Una ragazza con cui stavo insieme da 3 anni
  • Dosaggio: 15gr di Mushrocks + 5gr di Atlantis, lei 10gr di Atlantis
  • Ambiente: Vondelpark, Amsterdam
  • Età: io 22, lei 21
Arianna, mi convince a prendere i tartufi dopo 2 giorni di assillo. Avevo già fatto due esperienze con i tartufi, io mi sentivo abbastanza confidente, per lei era la prima assunzione, si era già informata sul loro funzionamento, sui rischi ecc. ma cerco di darle tutte le info e le esperienze (poche) che ho. Non mi entusiasma l'idea di prenderli insieme, perché mi sento responsabile per lei.

Li assumiamo a Vondelpark, è Agosto, siamo a stomaco vuoto, ma lei non riesce a finire i suoi 10gr di Atlantis e vomita. Io mangio i miei Mushrocks e i 5gr di Altantis che abbiamo messo da parte per me, i tartufi lasciati da lei decidiamo di conservarli. Dopo un'oretta a prendere il sole sulla panchina e a parlare del più e del meno, Arianna inizia a sentire freddo e malessere diffuso. Cerco di spiegarle che iniziava a salire anche a me il trip, le sensazioni di freddo e malessere fanno parte del gioco a volte, le consiglio di non focalizzarsi su questo (con l'esperienza capisci poi che devi semplicemente distrarre/guidare la persona, non darle consigli su come sentirsi). Nel mentre io inizio dentro di me a preoccuparmi per lei, cercando di non farlo notare. Alterniamo momenti belli e felici a momenti cupi e tristi. I momenti belli e felici sono dati da uno spettacolare gioco di colori e distorsioni di un laghetto di fronte a noi. I momenti cupi e tristi sono dati da nausea e sensazioni fisiche di malessere, accompagnate dai colori spenti e oscuri dell'ambiente circostante (cambia repentinamente a seconda dello stato d'animo).

Passano due ore dall'assunzione, Arianna dice che è stanca e vuole uscirne, in più deve fare pipì, ha paura di farsela addosso e non vuole farla in giro. Inizia a piangere e io la vedo visivamente come un piccolo funghetto triste di un cartone animato tipo Heidi, sono triste anche io per lei, ma cerco di darle affetto e le dico di andare insieme a cercare un bagno pubblico. Fortunatamente sono vicini a noi. Durante il tragitto (500metri?) per andare al bagno tutto è orribile, la luce è bassa e oscura, i visi delle persone sono mostruosi, anche Arianna vede queste cose e mi abbraccia spavantata. Inizio ad avere anche allucinazioni uditive. Sento la colonna sonora della prima stagione di American Horror Story. Cerco di prendere la situazione in mano, ricordo ad Arianna che è semplicemente un trip e che le facce brutte delle persone sono una figata. Lo scenario non cambia, ogni cosa prende un aspetto grottesco, ma dentro di me non ho paura, assumo uno stato d'animo da avventuriero. Arriviamo al bagno, lei fa pipì, usciamo e le propongo di mangiare qualcosa per provare ad alleggerire un po' i sintomi.

Da quando decidiamo di andare ai bagni a quando effettivamente ci alziamo passa un bel po' di tempo, usciti dal bagno credo che siamo intorno alle 2 ore e mezza o 3 dall'assunzione. Io sono catapultato in un mondo completamente distorto, mostruoso e grottesco senza paura. Arianna piange a tratti, la consolo e ripiange, vuole uscirne. In tutto ciò ci incamminiamo verso un chiosco che vende street food. Riesco ad ordinare due HotDog, ma sento l'addetta ai lavori rispondermi in una lingua indecifrabile, sempre mostruosa tanto per cambiare. Ma di nuovo, non sono spaventato, mi crea difficoltà nella comunicazione, non so come riesco a pagare. Alterno stati di umore eroico a stati di tristezza e preoccupazione per Arianna, che sembra essere sempre più spaventata, malgrado i miei tentativi di rassicurarla. Ricordo che negli Smartshop vendono gli stopper (zuccherini con vitamina C completamente inutili), decido di direzionarci lì sperando nell'effetto placebo.

Di nuovo per casualità, troviamo uno smartshop relativamente vicino, poco fuori VondelPark, gli spiego la situazione (non so come) e ci regalano due stopper. Ci chiedono anche se vogliamo rimanere lì, ma Arianna vuole andare in albergo a tutti i costi. Peccato che siamo ancora nel bel mezzo del trip, anche lei continua a sentirsi a disagio, male, triste, vede cose brutte, ma è chiaro che si tratti dalle sostanza. Ci sediamo su una panchina, apriamo gli stopper, un biglietto che vedo come enorme enuncia: DON'T PANIC. Lo leggo e sento le sirene antibomba, sento un picco di paura, guardo Arianna che mi fissa ed inizia ad urlare, presa questa volta dal pieno panico. L'adrenalina nel vedere la mia ragazza nel panico sembra donarmi lucidità, inizio ad abbracciarla, a gestirla, ora sono davvero preoccupato per lei. Passano dei minuti che mi sembrano ore e si tranquillizza. Le racconto (inventando) che prima la vedevo come un funghetto triste e ora come un funghetto superfelice. Diventa repentinamente davvero felice.

Passano le successive ore con Arianna che zompetta felice di nuovo a Vondelpark e io lucido che le faccio da balia (probabilmente non ero lucido). Al termine del trip la ragazza si dice soddisfatta, perfettamente consapevole di esser stata male, ma non le sono rimaste sensazioni negative. Io ho letto questa esperienza come formativa e mi ha dato gli ottimi input per gestire persone nel futuro (proprio perché ho capito diversi errori fatti da me in questo trip).

Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Cookie_Psichedelico » ven nov 11, 2022 5:33 pm

3- Il trip consapevole: gestione e godimento
  • Compagnia: La mia attuale fidanzata, all'epoca stavamo insieme da 2 anni
  • Dosaggio: 20+5gr di Atlantis io, 10gr di Altantis lei
  • Ambiente: Vondelpark, Amsterdam
  • Età: 25 anni io, 27 lei
Sempre partendo dalla volontà della ragazza (prima assunzione), io ed Elsa decidiamo di prendere i tartufi a stomaco vuoto a Vondelpark. Questa volta ho uno zaino con acqua e cibo appresso. Consumando i tartufi Elsa non riusce a concludere la sua confezione, io mangio i circa 5gr in più avanzati. Dopo la prima esperienza con la mia ex ragazza non ero entusiasta di assumermi certe responsabilità, ma allo stesso tempo ero consapevole che quel senso di responsabilità ha contribuito a rovinare il trip. Cerco quindi di trovare uno stato d'animo adatto.

Dopo circa un'ora seduti sulla panchina a chiacchierare, iniziano i primi effetti di euforia, ridiamo e scherziamo insieme, le faccio notare le distorsioni visive e le spiego come "spingere" per averne di più. Ci divertiamo insieme a giocare e controllare i colori della natura circostante per circa un'oretta e mezza. Giochiamo nel distorcere il viso delle persone, ridiamo dei buffi aspetti che notiamo ponendo la giusta attenzione agli elementi che ci circondano.

Passate due ore e mezza dall'assunzione gli stati d'animo si fanno più emotivi ed empatici, c'è un velo di commozione nell'aria, entrambi esploriamo individualmente il proprio mondo interiore. Noto i suoi occhi lacrimanti, un impeto di empatica tristezza prova ad assalirmi, ma abilmente viene scanzato dalla mia decisione di comunicare quanto appena osservato ad Elsa. Le accarezzo il viso, spostandolo verso di me, sorridendo le chiedo se quelle fossero lacrime di gioia. Mi risponde che ha visto una persona in bicicletta che le ha ricordato sua madre (con cui ha un rapporto molto difficile). Mi dice che si è commossa perché quella persona in cui vedeva sua madre era felice e spensierata. Continua il discorso toccando argomenti che non voglio riportare qui, con uno stato d'animo di profonda commozione, ma non tristezza negativa, direi esplorazione di alcuni nervi scoperti.

Parliamo circa un'ora dei suddetti argomenti, io sono entrato in una modalità di ascolto ed empatia, ma anche di gestione, per mantenere (e mantenermi) la positività dell'esperienza. Un malessere di stomaco assale Elsa, che vomita i funghi, ma tanto ormai, superate abbondantemente le tre ore e mezza dall'assunzione, sono piuttosto tranquillo sull'efficacia del loro effetto. Un po' a causa del rigetto, un po' a causa di una sessione molto sentita e psicologicamente significativa, noto che Elsa si sta dirigendo verso uno sguardo oscuro e disagiato. Con uno sforzo che definirei fisico e cognitivo, blocco l'empatia per evitare di trovarmi nello stesso stato, così mi tolgo il cappello che stavo indossando e glielo metto in testa dicendo ad alta voce: "Tieni il cappello della felicità!".
Elsa sorride e risponde esclamando "woooow! Ora è tutto illuminato!". Elsa inizia a godersi la natura e le emozioni positive.

Finalmente mi sento pronto a immergermi nella sensazione di spiritualità e unione mistica con il creato, inspiro profondamente guardando il cielo, che si disegna in simoli e volti per me densi di valenza spirituale. Godo delle sensazioni, sono finalmente tornato a vivere l'unione e l'amore universale, mi lascio andare nella coscienza collettiva che percepisco, mi piace immaginare che morire sia così (questa sensazione la porto ancora nel mio bagaglio). A questo punto desidero condividere con Elsa quanto sto provando, lei mi sembra orientarsi goffamente in nuove sensazioni e visioni. Le prendo la mano e con il suo indice punto il cielo, senza parlare. Le dico sorridendo: "inspira ed espira profondamente, senti l'amore". Esegue immediatamente, decide di sdraiarsi completamente a terra e la lascio vivere il suo viaggio.

Passiamo tutto il tempo in quello stato, che piano piano si alterna a momenti di lucidità. Verso la conclusione del trip Elsa mi dice che fa freschetto, così ci alziamo da terra e facciamo due passi con serenità. Durante la passeggiata gli effetti giungono a conclusione, sale la fame e decidiamo di mangiare in un ristorante al caldo.
Ultima modifica di Cookie_Psichedelico il lun nov 14, 2022 9:48 am, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
ildruido
Messaggi: 913
Iscritto il: mar ago 10, 2021 3:46 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da ildruido » ven nov 11, 2022 7:04 pm

@Cookie_Psichedelico ho letto con piacere i tuoi report, mi pare che hai colto dei punti fondamentali per fare dei buoni trip; anche io mi sono trovato nella situazione di preoccuparmi di qualcun altro con un alta dose ed è veramente difficile e mi pare che hai reagito bene, distraendo e pirtando l'attenzione su qualcos altro. non è facile in quei momenti ma se si capisce questo il trip si trasforma!
come hai visto un parco pubblico frequentato non è il massimo a quei dosaggi ci può stare, poi mi sa che ad amsterdam sono abituati :weed: :weed:
The Spice extends life
The Spice expands consciousness
The Spice is vital for space travel

Avatar utente
Abeja G.
Messaggi: 2887
Iscritto il: mer ott 14, 2015 2:42 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Abeja G. » ven nov 11, 2022 7:42 pm

Ascoltavo Flavio Insinna su Rai 1: "Leggere, guardare, assimilare e aprirsi al mondo", e mi sono venute in mente le tue esperienze.

@Cookie_Psichedelico

Ciao!!

Avatar utente
xxxshivaxxx
Messaggi: 242
Iscritto il: dom apr 12, 2020 6:44 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da xxxshivaxxx » dom nov 13, 2022 8:52 pm

Bellissimi report! Leggendo il primo non ho potuto fare a meno di leggere anche gli altri due.
E' interessante notare come ad ogni esperienza psichedelica ci sia sempre qualcosa di nuovo da imparare, soprattutto quando ci si approccia le primissime volte a queste sostanza e purtroppo questo accade perché mancano delle strutture attrezzate, degli spazi pensati apposta per fare questo tipo di esperienza e magari con delle figure competenti da poter consultare in casi di necessità.
Personalmente non reputo i parchi olandesi tra i migliori luoghi dove fare questo tipo di esperienze, hanno un non so ché di artificioso, il verde c'è ma è comunque progettato. Un bosco sarebbe ideale, per una maggiore comprensione di sé in relazione alla realtà, alla natura (che poi siamo noi stessi), mentre in casa o comunque in un luogo chiuso, dove ci sentiamo al sicuro, per entrare ancora più in intimità con noi stessi facendo anche i conti con il nostro inconscio.
Le prime volte è inevitabile andare incontro a piccoli inconvenienti, ma dagli errori si impara. Tu comunque sembri avere abbastanza esperienza e scrivi davvero degli ottimi report, quindi ottimo!! <3
Ultima modifica di xxxshivaxxx il mar nov 15, 2022 3:34 pm, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Cookie_Psichedelico » lun nov 14, 2022 11:02 am

Grazie a tutti per le splendide risposte!
Abeja G. ha scritto:
ven nov 11, 2022 7:42 pm
ildruido ha scritto:
ven nov 11, 2022 7:04 pm
xxxshivaxxx ha scritto:
dom nov 13, 2022 8:52 pm
Senza aprire un altro thread allora, ne approfitto per aggiungere il report del trip di sabato. Potrebbe diventare un diario-report questo topic :D
  • Compagnia: io e un mio amico
  • Dosaggio: 2.8gr di McKannaii secchi io, 0.8 lui
  • Ambiente: Casa, poi parchetti limitrofi
  • Età: 28 anni io, 32 lui (prima esperienza)
Convinco il mio amico Fil a fare questa esperienza, dopo averne parlato per appena due anni e dopo aver visto almeno 3 documentari insieme. Fil è una persona molto razionale, con un alto livello di auto-monitoraggio di base ed una certa chiusura emotiva, non ama perdere il controllo, anche se ha già provato MDMA e Cannabis. Una serie di dubbi e domande a cui ho risposto circa 175 volte lo assalgono e mi chiede di rispondere, così come la 174esima volta, rispondo nel modo più completo a me possibile. Io mi sveglio tardi, alle 11.30, Fil era sveglio dalle 9.00 preso dall'emozione e dall'ansia del provare la nuova sostanza.

Pesate le dosi, Fil decide di optare per una dose leggera, io per una normale (non avevo ancora mai provato i McKannaii). Dopo aver masticato ed ingerito il tutto (quasi insapore, ottimo), iniziamo a preparare la stanza del soggiorno con oggetti che ci ispirano un buon trip: due libri aperti di Dalì, una pianta ornamentale, una clessidra, un libro yoga, un cartello (non in vista, messo di lato) che rassicura sulla durata degli effetti e che tutto è normale. Dopo aver sistemato, ci annoiamo un po', allora metto Big Bang Theory di sottofondo. Iniziamo a chiacchierare, Fil mi rende partecipe delle sue visibile ansie e tensioni dovute all'assunzione. Gli racconto che è normalissimo avere ansia e che non influenzerà il trip, la prima volta bene o male siamo tutti in questa condizione.

Sono passati solo 20 minuti dall'assunzione, i nostri discorsi vertono su scienza, relatività e matematica. Mentre parliamo di queste cose inizio a sentire i primi effetti di euforia e onde di energia (molto presto!). Vedo Fil preso dalla passione dei ragionamenti quindi decido di non condividere con lui il fatto che mi stesse "salendo". Nella conversazione iniziamo ad avere problemi nell'articolazione delle parole, probabilmente stavamo già parlando da un po' per parole chiave anziché frasi complete.

Passiamo un'ora e mezza circa parlando e ragionando su vari argomenti delle suddette materie. Ovviamente il livello di entusiasmo e coinvolgimento è oltre la sobrietà, il piano del discorso si intreccia con parallelismi sulla vita. In questa fase Fil si è preoccupato in modo altalenante dell'ansia e delle sensazioni fisiche, tuttavia in una misura assolutamente lieve ed accettabile. Sentire le mani tremare è normale, avere il comfort di casa rende qualunque sintomo psico-fisico davvero gestibile. Fil prende consapevolezza dei confini riguardo i sintomi fisici, così si tranquillizza di un buon 90% (va detto che non era agitato, un po' di normale ansietta). Tutto ciò non intacca minimamente il mio trip, non sto usando strategie di gestione con lui, sono a mio agio.

Mentre parliamo mi rendo conto di avere delle distorsioni visive molto forti, Fil invece no.

Quando il discorso si fa troppo razionale per il mio standard di comprensione del momento, propongo di mettere un po' di musica di sottofondo. Tolgo Big Bang Theory (che abbiamo ignorato tutto il tempo), metto casualmente "Deepme", una DJ californiana in un DJ Set a qualche festival musicale. E' un video di due ore circa. Inizialmente io e Fil rimaniamo estasiati dalla bellezza della DJ, io la percepisco un po' come una musa, lui invece è incantato dal suo seno. Nel giro di una mezz'ora siamo tutti e due coinvolti attivamente dalla musica, Fil inizia a ragionare sul significato di musica e nota l'eccezionale capacità di aver concepito 7 note da cui parte tutto lo scibile musicale. Io gli faccio notare come la DJ stia danzando tra le onde delle frequenza musicali, da quel momento in poi inizio a vederla come una rosa che gode tra le onde della musica. Iniziamo insieme un parallelismo tra le frequenze musicali, le onde, le emozioni e la vita. Concludiamo che non dobbiamo mai stringere con il pugno le frequenze, perché in questo modo blocchiamo l'espressione musicale e si perde la sinfonia. In questo momento ci sentiamo entrambi avvolti da una calda sensazione di estasi e benessere, immersi nelle emezioni positive godiamo della bellezza della vita. Siamo nella fase di picco a circa 3 ore dall'assunzione.

Una parte di me è delusa, volevo affrontare con Fil le tematiche esistenziali, esoteriche e spirituali, ma accetto e godo del viaggio contemplativo all'insegna della bellezza della vita e dei colori delle emozioni. Avevo bisogno di rivivere le emozioni a questo livello, io sono tendenzialmente molto orientato alla performance e agli obiettivi, spesso dimenticando di ascoltarmi a livello emotivo. Questo ragionamento lo faccio anche durante il trip, al che mi rendo conto che sta passando la fase di picco.

Fil e io siamo fumatori, abbiamo fumato prima e durante queste fasi, fin quando non ci rendiamo conto che l'ultimo pacchetto è finito. Chiedo a Fil se vuole andare a comprare le sigarette al distributore con me (è a 500mt da casa), è inizialmente titubante, mi appiglio al senso dell'avventura e faccio breccia. Decidiamo di uscire.
In questa fase eravamo leggermente tristi perché sentivamo gli effetti calare. Tempo di uscire e ci sentiamo subito benissimo. Anche Fil ha qualche distorsione visiva dai colori e alla luce. Compriamo le sigarette e decidiamo di andare in un parco lì vicino. Ci troviamo su una panchina e abbiamo la sensazione di capirci al volo. Ogni persona che vediamo sembra suggerirci al primo sguardo cosa stia pensando. Sentiamo la nostra empatia sviluppata e integrata a livello razionale abbastanza dal poterne parlare.

In questa fase godiamo degli alberi e della luce, incontriamo qualche cane da accarezzare, facciamo amicizia con un 30enne del Bangladesh che voleva chiacchierare. Parliamo anche con una senza tetto che ha due cani, passiamo per tre parchi e varie panchine. Ci accompagna per tutto il tempo una sensazione di benessere ed empatia diffusa, simile all'MDMA, tuttavia meno aggressiva, più morbida e accompagnata dalle distorsioni visive.

Gli effetti se ne vanno piano piano, senza scossoni altalenanti tra trip e lucidità, tutto è molto fluido e graduale. La serenità Zen accesa da un pizzico di euforia emotiva è stato il cocktail perfetto per una giornata all'insegna di un trip empatico e soffice. Dopo 6 ore siamo praticamente del tutto lucidi.

Proverò nuovamente questi funghi con un dosaggio di 4gr.

Avatar utente
xxxshivaxxx
Messaggi: 242
Iscritto il: dom apr 12, 2020 6:44 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da xxxshivaxxx » mar nov 15, 2022 2:28 pm

Wow, sei un ottimo narratore, il report è scritto alla perfezione quindi, se ti va, puoi anche aprire un nuovo topic dato che in questo si parlava delle 3 esperienze con i tartufi, in un altro si potrebbe parlare dei funghi :)

Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Cookie_Psichedelico » mar nov 15, 2022 2:30 pm

xxxshivaxxx ha scritto:
mar nov 15, 2022 2:28 pm
Wow, sei un ottimo narratore, il report è scritto alla perfezione quindi se ti va puoi anche aprire un nuovo topic dato che in questo si parlava delle 3 esperienze con i tartufi, in un altro si potrebbe parlare dei funghi :)
Ti ringrazio :D
Pensavo di continuare qui e metterle poi separate nella wiki appena ho tempo, potrebbero essere troppi topic aperti! Magari cambio il titolo se si può fare

Avatar utente
xxxshivaxxx
Messaggi: 242
Iscritto il: dom apr 12, 2020 6:44 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da xxxshivaxxx » mar nov 15, 2022 2:40 pm

Okok, è uguale. L'importante che il titolo sia coerente con gli argomenti trattati e le sostanze di cui si sta parlando, per facilitare la ricerca anche degli altri utenti.

Comunque volevo aprire una parentesi riguardo gli effetti fisici negativi dei funghetti, quali tremori, nausea e senso di spossatezza provati dal tuo amico. Alcuni di noi hanno riscontrato che ha dosi basse è più facile andare incontro a queste spiacevoli sensazioni mentre a dosi più alte, dopo una prima sensazione di nausea e di formicolio, si entra in uno stato di coscienza talmente potente e alterato in cui gli effetti negativi sembrano svanire del tutto. Sembra un controsenso ma non lo è, di fatto non sono l'unico a dirlo. Oltre alla qualità dei funghi e allo stato di salute del nostro apparato di gestivo, pare che influisca la quantità assunta. Non so in che modo però.

P.S Nel frattempo che scrivo sto ascoltando DeepMe, l'artista di cui parlavi prima :)

Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Cookie_Psichedelico » mar nov 15, 2022 3:13 pm

xxxshivaxxx ha scritto:
mar nov 15, 2022 2:40 pm
Okok, è uguale. L'importante che il titolo sia coerente con gli argomenti trattati e le sostanze di cui si sta parlando, per facilitare la ricerca anche degli altri utenti.

Comunque volevo aprire una parentesi riguardo gli effetti fisici negativi dei funghetti, quali tremori, nausea e senso di spossatezza provati dal tuo amico. Alcuni di noi hanno riscontrato che ha dosi basse è più facile andare incontro a queste spiacevoli sensazioni mentre a dosi più alte, dopo una prima sensazione di nausea e di formicolio, si entra in uno stato di coscienza talmente potente e alterato in cui gli effetti negativi sembrano svanire del tutto. Sembra un controsenso ma non lo è, di fatto non sono l'unico a dirlo. Oltre alla qualità dei funghi e allo stato di salute del nostro apparato di gestivo, pare che influisca la quantità assunta. Non so in che modo però.

P.S Nel frattempo che scrivo sto ascoltando DeepMe, l'artista di cui parlavi prima :)
Ci sarebbe da approfondire molto sugli effetti fisici "negativi". Non mi sento abbastanza preparato per parlarne, tuttavia sento di dover fare delle distinzioni.

Nausea, vomito, spossatezza, debolezza fisica sono condizioni prettamente fisiche dovute all'ingestione. Tremori, temperatura percepita (molto calda o molto fredda), brividi, sensazioni di movimento corporeo (tipo energia che si muove) sono a mio parere dovute al trip in sé (percezioni). Specialmente nelle prime fasi euforiche, mentre il trip sta salendo, queste dovrebbero essere vissute come sensazioni "positive" più che altro (poi ad una prima esperienza associata ad un po' d'ansia ci può stare).

Lo stesso si può dire anche delle sensazioni prettamente negative come la nausea. Man mano che uno interiorizza l'esperienza degli psichedelici, persino la nausea prende un'accezione positiva, come parte di un processo. Quando ho provato il San Pedro la prima volta ho avuto una forte nausea e sensazioni di svenimento, che tuttavia ho vissuto "bene" in quel momento, poiché già confidente nell'esperienza con gli psichedelici.

Mi viene da ipotizzare però, in base alle tue parole, che magari con una dose di funghi massiccia si salta la fase euforia e si viene catapultati direttamente nel multiverso interiore :D Se così fosse, a quale dosaggio ti capita (e quanto pesi)?

Avatar utente
xxxshivaxxx
Messaggi: 242
Iscritto il: dom apr 12, 2020 6:44 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da xxxshivaxxx » mar nov 15, 2022 3:29 pm

Cookie_Psichedelico ha scritto:
mar nov 15, 2022 3:13 pm
Lo stesso si può dire anche delle sensazioni prettamente negative come la nausea. Man mano che uno interiorizza l'esperienza degli psichedelici, persino la nausea prende un'accezione positiva, come parte di un processo. Quando ho provato il San Pedro la prima volta ho avuto una forte nausea e sensazioni di svenimento, che tuttavia ho vissuto "bene" in quel momento, poiché già confidente nell'esperienza con gli psichedelici.
Sono perfettamente d'accordo. Spesso mi è capitato di avvertire la nausea come una sorta di energia che dallo stomaco si dirama in tutto il corpo fino a produrre formicolii e tremori, tutto fuorché spiacevoli.
Cookie_Psichedelico ha scritto:
mar nov 15, 2022 3:13 pm
Mi viene da ipotizzare però, in base alle tue parole, che magari con una dose di funghi massiccia si salta la fase euforia e si viene catapultati direttamente nel multiverso interiore :D Se così fosse, a quale dosaggio ti capita (e quanto pesi)?
Bella domanda. In realtà mi capita quasi sempre di saltare la fase euforica, anche a dosi relativamente basse. Le prime volte che assumevo i funghi iniziava tutto con delle grasse risate incontrollabili, quasi fastidiose, mentre ora mi sembra di saltare del tutto questa fase euforica e passare direttamente a quella introspettiva, anche durante la salita. I miei amici invece continuano a imbattersi spesso in questi stati di euforia che io reputo fastidiosi e inutili, per quanto possano sembrare in un primo momento innocui, possono rivelarsi in realtà un elemento di distrazione (parere personale).
Peso 75 kg (circa) per 1.75m, e assumo in genere da 1.5g a 4.5g, anche se la dose ideale per me è 3g, dipende tutto da quanto in là sono disposto a spingermi.
L'ultimissima volta ho assunto poco meno di 1.5g e ho avuto solo sensazioni spiacevoli, fisiche, e poco effetti mentali.
La volta precedente, invece, stesso batch di funghi, ho assunto più di 3.5 e non ho avuto la minima nausea.

Avatar utente
Cookie_Psichedelico
Messaggi: 29
Iscritto il: gio mag 14, 2020 9:20 pm

Re: Tre diverse esperienze con i tartufi magici: bad trip e good trip

Messaggio da Cookie_Psichedelico » mar nov 15, 2022 4:03 pm

xxxshivaxxx ha scritto:
mar nov 15, 2022 3:29 pm
Cookie_Psichedelico ha scritto:
mar nov 15, 2022 3:13 pm
Lo stesso si può dire anche delle sensazioni prettamente negative come la nausea. Man mano che uno interiorizza l'esperienza degli psichedelici, persino la nausea prende un'accezione positiva, come parte di un processo. Quando ho provato il San Pedro la prima volta ho avuto una forte nausea e sensazioni di svenimento, che tuttavia ho vissuto "bene" in quel momento, poiché già confidente nell'esperienza con gli psichedelici.
Sono perfettamente d'accordo. Spesso mi è capitato di avvertire la nausea come una sorta di energia che dallo stomaco si dirama in tutto il corpo fino a produrre formicolii e tremori, tutto fuorché spiacevoli.
Cookie_Psichedelico ha scritto:
mar nov 15, 2022 3:13 pm
Mi viene da ipotizzare però, in base alle tue parole, che magari con una dose di funghi massiccia si salta la fase euforia e si viene catapultati direttamente nel multiverso interiore :D Se così fosse, a quale dosaggio ti capita (e quanto pesi)?
Bella domanda. In realtà mi capita quasi sempre di saltare la fase euforica, anche a dosi relativamente basse. Le prime volte che assumevo i funghi iniziava tutto con delle grasse risate incontrollabili, quasi fastidiose, mentre ora mi sembra di saltare del tutto questa fase euforica e passare direttamente a quella introspettiva, anche durante la salita. I miei amici invece continuano a imbattersi spesso in questi stati di euforia che io reputo fastidiosi e inutili, per quanto possano sembrare in un primo momento innocui, possono rivelarsi in realtà un elemento di distrazione (parere personale).
Peso 75 kg (circa) per 1.75m, e assumo in genere da 1.5g a 4.5g, anche se la dose ideale per me è 3g, dipende tutto da quanto in là sono disposto a spingermi.
L'ultimissima volta ho assunto poco meno di 1.5g e ho avuto solo sensazioni spiacevoli, fisiche, e poco effetti mentali.
La volta precedente, invece, stesso batch di funghi, ho assunto più di 3.5 e non ho avuto la minima nausea.
Grazie della condivisione.
La fase di euforia per me è utile in modo differente e del tutto personale rispetto al setting.

In solitaria: mi aiuta ad abbandonare l'ego, l'autoironia ed il prendersi poco sul serio può essere un ottimo canale per attingere a profondità maggiori dell'essere. Quando mi trovo a ridere da solo, provo imbarazzo e mi sento piccolo, questo diventa l'accesso ad uno strato più profondo di me. Se l'imbarazzo dovesse persistere, è sintomo che non si è ancora pronti, la componente razionale e l'ego sono troppo radicati e allora è meglio dirigere il trip verso qualcosa di meno formativo.

In gruppo: con gli stessi meccanismi suddetti, aiuta a sciogliere le tensioni, a vedersi per quel che si è. In caso contrario mi aiuta ad adeguarmi o dirigere gli altri alle prime esperienze in modo da garantire un trip senza resistenze.

Probabilmente per te questa fase è inutile perché hai immediato accesso agli strati più profondi nell'uso rituale (personale) dello psichedelico.

Avatar utente
xxxshivaxxx
Messaggi: 242
Iscritto il: dom apr 12, 2020 6:44 pm

Re: Diario Psichedelico: esperienze tra psilocibina e altre sostanze

Messaggio da xxxshivaxxx » mar nov 15, 2022 6:41 pm

Ottima interpretazione. Effettivamente non mi ero mai reso conto di quanto fosse importante la fase euforica se letta in questo senso, soprattutto per quanto riguarda l'esperienza di gruppo, nella quale tendo quasi sempre a isolarmi/allontanarmi per poi ricomparire durante la fase di discesa. Le risate in compagnia dovrebbero promuovere il rilascio di ossitocina che equivale a instaurare legami solidi con l'altra persona, importantissimo per attività di gruppo. Mentre per le attività in solitaria, come dici tu, è estremamente soggettivo.
Grazie, mi hai dato degli ottimi spunti.

SIDE7

Re: Diario Psichedelico: esperienze tra psilocibina e altre sostanze

Messaggio da SIDE7 » mer nov 16, 2022 9:02 am

Cookie_Psichedelico ha scritto:
ven nov 11, 2022 5:28 pm
Un'oretta dopo ci troviamo in silezio a contemplare il vuoto. Mi sento unito con la vita, percepisco la mia esistenza come letteralmente unita a tutto il resto del mondo e dell'universo, mi identifico e vivo con l'universo, sono l'universo. Calma, gioia e serenità in un cocktail di pura emotività estatica suscita in me una forte empatia per il creato e per me stesso. Penso a delle persone che mi hanno ferito, mi identifico anche in loro (essendo identificato con l'universo), provo empatia nei loro confronti, gli voglio bene, li perdono, li giustifico e capisco le loro azioni più insensate e malvage (criminalità, bullismo, violenza).
@Cookie_Psichedelico
Grazie per aver condiviso, ho letto per ora solo la prima esperienza del diario bevendo un bel caffè, ottima colazione grazie alle bellissime parole con cui hai espresso e raccontato il viaggio.

:lode:

Rispondi