26 grammi GT: prove tecniche di morte

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albert ergot
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26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » mer dic 27, 2023 4:37 pm

Il solito disclaimer: non prendete spunto da queste esperienze, nessuno dovrebbe assumere certi dosaggi tanto meno da solo, quanto segue tratta di argomenti decisamente pesi che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.

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Lo scorso trip mi aveva lasciato con un sacco di dubbi, primo tra i quali il fatto dell'interazione con l'erba. A questo avevo attribuito i lati più dark dell'esperienza; oh quanto mi sbagliavo... Comunque già sospettavo che aggiungere l'erba potesse in un certo senso rovinarmi il viaggio, togliendomi l'attenzione da quello che i funghi volevano mostrarmi e soprattutto facendomi dimenticare i dettagli il giorno dopo. Questo mi ha portato a fare un ulteriore tentativo, aumentando la dose. Un po' volontariamente, un po' per errore (avevo già aperto le bustine) ho assunto, il 23 novembre scorso, 26.4 g di GT secchi, una dose che non ho mai sentito nessuno neanche pensare di assumere. Che ho una certa resistenza alla psilocibina ormai è chiaro, dovevo però rendermi conto dei limiti. Parte di me, soprattutto nei giorni successivi all'esperienza, ha giurato che non farà mai più una cosa del genere, non a questi dosaggi; altra parte di me invece ha ancora mille domande, e non può fare a meno di sentirsi incredibilmente attratta dalla cosa...

Prendo i funghi come al solito il pomeriggio tardi, dopo aver digiunato dalla sera prima, buttar giù 26.4 g di funghi secchi, già di per sé è un'impresa non da poco, sono un bel tazzone da caffellatte stracolmo che occorre masticare a lungo. La nausea era indicibile, anche aiutandomi con della cioccolata, ma resisto e finisco tutto, lavandomi i denti dopo per cercare di togliermi il ricordo del sapore, che comunque a me normalmente non dispiace, ma in piccole dosi. Mi faccio una doccia e mi butto sul divano ascoltando un po' di musica nell'attesa. Ho i soliti effetti preliminari leggeri, poi dopo un'ora una sensazione nuova, una specie di formicolio, e poco dopo inizia a salire una fortissima nausea. Qualcosa in me capisce molto velocemente che di lì a poco avrei perso completamente l'uso del mio corpo, decido quindi di stabilirmi nel bagno, letteralmente seduto sul cesso, dove ero andato per vomitare (anche se non ho mai davvero vomitato, grazie al provvidenziale digiuno).

A quel punto entro in uno stato dove alterno minuti di lucidità a minuti un cui perdo conoscenza, il tutto ripetuto per quello che a me è sembrato un'eternità. Non mi è chiaro cosa stia succedendo in quei minuti dove sparisco, alcune volte è completo blackout e non ricordo niente, altre ho visioni bellissime, seppur sfuggenti, di figure geometriche e simboli sconosciuti; fatto sta che approfitto delle pause di lucidità per occuparmi di cose pratiche, come avvicinarmi una bottiglia d'acqua o alzarmi per qualche istante per non perdere la sensibilità nelle gambe, ho paura a camminare che potrei finire di faccia verso il pavimento. In quei minuti cerco di prendere appunti con messaggi e vocali sul telefono. Sono rimasto in quello stato per ore, nel telefono ho trovato scritto (letteralmente):
  • eykingrtb nm
  • è tutto vero
  • umiltà
  • vorrei solo non essere solo
  • la vita è solitudine
  • io voglio sapere se va tutto bene
  • sono morto e ritornato
  • ora posso morire
  • {nome di un mio caro amico}, i miei che non chiamo per non fargli prendere un accidente, {nome della mia ragazza}
  • ho solo bisogno di affetto
  • voglio aiutare gli altri
  • cerco altre persone morte e tornate
  • è la vita
  • passo e chiudo
  • tutti dovrebbero fare questa esperienza
  • è in inglese humvluning humbling
  • tutti
Non so spiegare cosa me l'abbia fatto capire, ma nella mia testa ero morto, non è un modo di dire, era proprio così, e la lucidità che avevo (o che credevo di avere) me lo confermava, non avevo il minimo dubbio. Avevo letteralmente varcato il confine, rimanendo in una specie di limbo dove potevo vedere da entrambi i lati. In quel momento per me era risolto il dilemma dell'esistenza, il famigerato "senso della vita" era quello, era la morte, non c'era altro. Questo mi ha fatto capire l'importanza dell'amore, dell'amicizia, delle relazioni, dell'aiutare gli altri. Per me è stato un rito di passaggio, ho visto questo tipo consapevolezza negli occhi di molte altre persone durante la mia vita, senza mai capirlo davvero, e in quel momento invece ho capito l'importanza di circondarsi di quelle persone, che come me, sono "morte e tornate" per chissà quale circostanza della loro vita. Mi sono reso conto che tutte le maschere che indosso sono solo un modo per non ammettere a me stesso e agli altri che anch'io ho bisogno di affetto. Ho percepito tutto questo mentre me ne stavo andando e ho provato un'enorme tristezza sapendo che stavo morendo e che non ho avevo mai vissuto, ho supplicato per tornare, per provare a vivere di nuovo con questa nuova consapevolezza, e così è stato...

Ho scritto al mio caro amico "ti voglio bene", cosa che non gli ho mai detto, né mai avrei sognato di farlo, ma che ho sempre pensato. Ho cercato di chiamare la mia ragazza (che sapeva cosa stavo facendo, ma non aveva minimamente idea di cosa volesse dire), ma non sono riuscito a dire altro se non che "dimmi solamente che è ok", ero terrorizzato dal fatto che avrebbe potuto preoccuparsi, venire qui, provare a suonare e chiamare qualcuno se non avessi aperto... Avevo bisogno di un appiglio, di un contatto con la realtà. Mi sono reso conto che in questi stati è impossibile discernere cosa è vero da cosa non lo è, forse a causa della mia scarsa preparazione, o forse perché hanno il potere di farti dubitare della realtà, come avrei sperimentato ulteriormente di lì a poco...

Nel mentre i blackout sembravano essere finiti, ma non il trip, e decido che è il caso di mettersi a letto. Avvertivo che c'era qualcosa che non andava, mi sentivo sull'orlo di un baratro, con le ultime forze ho scritto alla mia ragazza "vieni qui" (solo diverse ore dopo ho scoperto che mi aveva risposto "vengo lì? sì domani, notte"; colpa mia che non l'ho mai preparata a queste eventualità) dopodiché mi sono paralizzato sul letto e sono iniziati i loop, il tempo si è fermato, ho sperimentato l'infinito, ho visto l'eternità delle cose, sono rimasto intrappolato negli ultimi 5 secondi per sempre. Tutto era chiaro adesso: quando si muore succede così, non si va da nessuna parte, si rivivono gli ultimi istanti, per sempre. Dirsi che va tutto bene e che tutto passerà in quei momenti è un gran classico, ma non era un'opzione, ero troppo saldo sulle mie convinzioni. Ormai ero anche certo che la mia ragazza non sarebbe mai venuta, come avrebbe potuto in fondo? Il tempo per me si era fermato.

Questi loop stavano diventando insopportabili, sentivo la sanità mentale lasciarmi irrimediabilmente, dovevo fare qualcosa, qualcosa di estremo, come rompere una finestra, prendere a pugni il muro, staccarmi la lingua con un morso (queste ultime due cose ero convinto di averle fatte, ma non ho segni, evidentemente sono riuscito a fermarmi), oppure... dovevo uccidermi, il mio cervello mi ha quindi regalato le varie opzioni, soppesate accuratamente, in loop, per chissà quante volte: potevo trafiggermi un con coltello da cucina, buttarmi nel vicino fiume, prendere la macchina e schiantarmi da qualche parte, impiccarmi. Questi pensieri, ad esclusione del coltello, mi davano una certa serenità, ma non avevo il coraggio di attuarli, nutrivo ancora qualche dubbio, che è stato poi spazzato via da innumerevoli altre iterazioni degli stessi pensieri, per me durati un'eternità, che mi hanno infine portato ad alzarmi al pensiero di "basta, m'impicco". Sono andato all'armadietto, ho preso un cordino e ho iniziato a farci un nodo, ovviamente non riuscendoci, anche perché dopo un paio di secondi sono svenuto finendo contro il mobile. Quando mi sono rialzato mi sono trascinato nuovamente verso il letto, ancora non avevo realizzato la gravità del mio gesto, e anche ad oggi non so metabolizzarlo, non so cosa pensare...

I loop erano lungi dall'esser finiti, il pensiero che sarei morto su quel letto era ormai una certezza, tutto tornava, e lo scrivere al mio amico era nient'altro che un addio. Dirsi che va tutto bene funziona tutte le volte, tranne l'ultima, quando è la volta buona, e per me lo era, o meglio, a quel punto speravo che lo fosse. Per infiniti minuti sono rimasto ad aspettare la fine, sentivo il mio respiro farsi sempre più debole, sentivo i muscoli rilassarsi, e poi con un immenso respiro tornare, dapprima sollevato, ma dopo svariate volte rassegnato che ero ancora qui a vivere questo inferno. Credo di aver urlato "basta", facevo smorfie e versi, emettevo suoni come se stessi parlando una lingua tutta mia. Poi finalmente un pensiero: "a tutti tocca di dover morire, puoi solo fare di tutto per vivere dignitosamente e lasciare questo mondo nello stesso modo" (aggiungo adesso, non fatto come un aquilone, nel tuo letto), ma poi un contro-pensiero: "e se questo fosse davvero il mio momento?". Non potevo far altro che aspettare, nel disagio più assoluto osservare i miei pensieri tornare sui loro passi, ancora e ancora, alla ricerca di una qualunque discrepanza, qualche differenza, qualcosa che mi faccia capire che non sono intrappolato qui per sempre.

Poi piano piano il loop ha iniziato a cedere ed io ero paralizzato, questa volta dal terrore che fosse solo una finta, che sarebbe ricominciato tutto di lì a poco, ci ho messo un sacco ad alzarmi. Ho girato per l'appartamento molte volte (2 stanze) per accertarmi di non aver fatto cazzate, ho sistemato un po' e sono tornato a letto, chiaramente sotto shock, lo confermano anche dei memo vocali che mi sono lasciato, ma non riuscivo a dormire. Mi rendo conto di non mangiare da 30 ore, quindi mi alzo e mangio qualcosa, bevo una tisana e mi metto sul divano ad ascoltare un po' di musica, poi torno a letto, ma ancora senza sonno. Solo in quel momento noto l'entità delle allucinazioni visive che avevo, il letto poteva esser largo 5 metri, il soffitto 20, le travi sotto al tetto passavano dall'essere sottilissime a grosse come botti, le tende erano come se fossero mosse dal vento. Normalmente questi effetti mi gasano parecchio e devo dire che anche in quel momento ne ero molto affascinato, ma allo stesso tempo fottutamente terrorizzato. Finalmente, dopo aver pianto a lungo e dopo 9 ore dall'assunzione, riesco a dormire per qualche ora, per poi svegliarmi a buttare giù le note che ho usato per assemblare tutto questo.

--

Se questo non è un bad trip, allora non so davvero cosa possa essere, ma non rimpiango di averlo fatto, il messaggio è stato potente e mi sento in un certo senso cambiato, anche se non quanto avrei detto durante quelle ore. Certe sensazioni sono rimaste, ma l'intensità si è decisamente ridimensionata. Fatto sta che questo trip mi ha fatto riconnettere con i miei, ai quali l'ho raccontato e che non sapevano niente dei miei funghi, li ho abbracciati credo spontaneamente per la prima volta nella mia vita adulta, e mi ha fatto esternare quello che pensavo a una persona molto importante per me. Ma anche mi ha fatto capire che stavo perdendo di vista l'obiettivo che avevo quando mi sono avvicinato agli psichedelici. Ho riletto il libro di Pagani (che vi consiglio), mia prima lettura psichedelica, e ho ricominciato da zero, ma (spero) con una nuova consapevolezza.

Il successivo trip (circa 9 g) è stata una bellissima esperienza, per la prima volta mi sono messo davvero ad ascoltare e ad osservare, senza aspettarmi niente, e anche questo mi ha risvegliato l'altruismo, a questo punto non può essere un caso... Mi sono reso conto che avevo un'idea sbagliata dei viaggi, troppo rigida e matematica, troppo focalizzata sugli effetti visivi.

Quello che vorrei davvero capire però è se superato un certo dosaggio questi loop ci saranno sempre, oppure sono frutto del mio set&setting problematico. Ho letto molti resoconti di bad trip, anche con sostanze diverse, e non posso fare a meno di rivederci buona parte di quello che è successo quella sera nella seconda metà dell'esperienza. Chi lo sa...
Ultima modifica di albert ergot il lun gen 22, 2024 1:50 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da Belzebubu » mer dic 27, 2023 5:59 pm

Grazie per il racconto, io personalmente con meno di un terzo del tuo dosaggio ho iniziato ad avere un riverenziale rispetto dei funghi. Ed e' vero quello che dici, gli effetti visivi per quanto divertenti sono la punta dell' iceberg. E chissà se a quel dosaggio set e setting hanno ancora un significato? E quanto in là ci si potrà spingere?
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da ildruido » gio dic 28, 2023 11:07 am

@albert ergot non so neanche da dove cominciare a commentare cotanto report... STRAORDINARIO, IMMENSO

Permettimi prima di tutto di dissentire dalla tua definizione di bad trip! non lo è assolutamente, sfidante si, ma non ci vedo niente di negativo tanto è vero che l'effetto sulla tua vita è stato più che positivo e alla fine è ciò che tutti noi psiconauti 'seri' cerchiamo in un trip con psichedelici ovvero ottenere delle informazioni che poi riusciamo ad integrare nella nostra vita sobria e migliorarla, quindi il tuo da questo punto di vista è stata una esperienza trasformativa straordinaria che ti ha cambiato in meglio.

Curioso il fatto degli appunti, io lo faccio nei miei viaggi di cannabis in cui mi scordo le cose dopo 2 secondi e a volte non faccio neanche in tempo ad aprire il cellulare che me le scordo, ma le cose che riesco a segnarmi sono sempre utili!

L'unica cosa che mi lascia perplesso, la quantità assurda di materia fungina e il relativo stato di nausea, dovresti trovare il modo di evitare.. perché non provi a coltivare pure te i copelandia come @Belzebubu ? a conti fatti avresti dovuto mangiarne solo 4-5 grammi invece di 26.... oppure fai un tea e bevi solo il liquido, non è affatto più leggero della materia fungina
Ultima modifica di ildruido il gio dic 28, 2023 12:52 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da Belzebubu » gio dic 28, 2023 12:31 pm

@ildruido ho letto del tea di funghi, ma ho perplessità.. l' acqua calda non danneggia la psilocibina?
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da ildruido » gio dic 28, 2023 12:51 pm

Belzebubu ha scritto:
gio dic 28, 2023 12:31 pm
@ildruido ho letto del tea di funghi, ma ho perplessità.. l' acqua calda non danneggia la psilocibina?
No, ovviamente non devi mettere a bollire i funghi ma mettere acqua bollente nella tazza con sopra un piattino/coperchio cosi il caldo si mantiene per 20 minuti. poi scoli e il fungo rimasto nel colino ci rimetti di nuovo acqua bollente per qualche minuto e scoli di nuovo (aggiunta di limone nel liquido dovrebbe facilitare ulteriormente). Il vantaggio è che 1) il trip parte in 10 minuti 2) non devi digerire il fungo; ti assicuro per esperienza personale che non c'è perdita di potenza se non minima e impercettibile, tuttavia se ti capita la volta dopo puoi metterne un po' di più ma nella mia esperienza non è necessario anzi..
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » gio dic 28, 2023 1:36 pm

Belzebubu ha scritto:
mer dic 27, 2023 5:59 pm
Grazie per il racconto, io personalmente con meno di un terzo del tuo dosaggio ho iniziato ad avere un riverenziale rispetto dei funghi. Ed e' vero quello che dici, gli effetti visivi per quanto divertenti sono la punta dell' iceberg. E chissà se a quel dosaggio set e setting hanno ancora un significato? E quanto in là ci si potrà spingere?
Grazie per aver speso del tuo tempo per leggere e partecipare.

Conta che probabilmente a livello di intensità del viaggio, questa mia dose e la tua, potrebbero essere uguali. Io mi sono fatto l'idea che solamente per una parte degli effetti ho resistenza, per il resto me li subisco tutti, in particolare quelli negativi, e.g., loop e deliri vari... Ma è pura speculazione. Per questo credo che set e setting nel mio caso abbiano avuto decisamente importanza, io nonostante tutto, almeno a sprazzi, ero diciamo lucido. Con dosi veramente massicce mi sarei aspettato di non essere più qui, non so se mi spiego, o forse non ha senso quello che dico. Fatto sta che non credo abbia senso per me aumentare ulteriormente. Almeno per adesso.

Com'è stato questo tuo viaggio? È stata la dose maggiore che hai provato? Chiedo perché vorrei capire se certi effetti compaiono più o meno sempre ad alti dosaggi oppure no.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » gio dic 28, 2023 1:55 pm

ildruido ha scritto:
gio dic 28, 2023 11:07 am
@albert ergot non so neanche da dove cominciare a commentare cotanto report... STRAORDINARIO, IMMENSO
<3
Permettimi prima di tutto di dissentire dalla tua definizione di bad trip! non lo è assolutamente, sfidante si, ma non ci vedo niente di negativo tanto è vero che l'effetto sulla tua vita è stato più che positivo e alla fine è ciò che tutti noi psiconauti 'seri' cerchiamo in un trip con psichedelici ovvero ottenere delle informazioni che poi riusciamo ad integrare nella nostra vita sobria e migliorarla, quindi il tuo da questo punto di vista è stata una esperienza trasformativa straordinaria che ti ha cambiato in meglio.
Su questo hai ragione, ma mi riferivo al bad trip per la seconda parte dell'esperienza. Qualunque cosa abbia percepito nella prima parte, anche se per me è stato come morire non lo considero negativo, anzi, è stato in quei momenti che ho avuto le realizzazioni più importanti. La seconda parte mi è sembrato solo tortura, e vorrei capire perché mi succede, in totale questi loop mi sono capitati in 3 trip (questi ultimi due che ho scritto e uno prima da circa 10 g, ma in questo molto lievi), la cosa mi fa pensare che ci saranno sempre dopo una certa soglia. Non so se è una cosa a cui ci si può abituare.
Curioso il fatto degli appunti, io lo faccio nei miei viaggi di cannabis in cui mi scordo le cose dopo 2 secondi e a volte non faccio neanche in tempo ad aprire il cellulare che me le scordo, ma le cose che riesco a segnarmi sono sempre utili!
Sì, l'ho sempre fatto, mi aiuta a ritornare con la testa in quei momenti, soprattutto per evitare il rischio di sminuire dopo quello che è successo. Riascoltando quel memo vocale invece ancora mi si gela il sangue...

Per l'erba è un discorso a parte, nei primi anno di seria assunzione ho avuto un sacco di realizzazioni importanti, adesso finisce semplicemente che mi addormento, e la cosa mi dispiace un sacco. È vero, con l'erba è tutto più sfuggente, certe volte addirittura non ci provo nemmeno a cercare di ricordare, che mi sembra di remare contro l'esperienza.
L'unica cosa che mi lascia perplesso, la quantità assurda di materia fungina e il relativo stato di nausea, dovresti trovare il modo di evitare.. perché non provi a coltivare pure te i copelandia come @Belzebubu ? a conti fatti avresti dovuto mangiarne solo 4-5 grammi invece di 26.... oppure fai un tea e bevi solo il liquido, non è affatto più leggero della materia fungina
In che senso ti lascia perplesso? Secondo me dopo un certo dosaggio la nausea è inevitabile e non solo per la quantità effettivamente ingerita, ma potrei sbagliarmi. Sicuramente non è piacevole per il corpo, con quelle dosi anche il giorno dopo ti senti un po' scombussolato a livello gastrointestinale. La nausea in sé per sé non è così tremenda per me, a patto di digiunare prima.

Ci ho pensato a farmi il tea, ma uno ci sono come al solito 100 opinioni e ricette discordanti, e due ho paura di non riuscire ad estrarre completamente la sostanza e quindi finire con una dose più scarsa, e mi pare uno spreco.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » gio dic 28, 2023 2:09 pm

Vedete questa TEK dice di bollire proprio i funghi... Quindi a questo punto sembrerebbe che sta cosa della psilocibina e il calore sia più una leggenda metropolitana che altro, che puntualmente spunta anche quando si parla di essiccazione. Io personalmente, setto il mio essiccatore al massimo (75 °C) per almeno 24 h, se non 30.

L'unico paper a riguardo che io conosca mostra che il vero calo di potenza avviene con temperature superiori a 125 °C. Sarebbe bello fare chiarezza una volta per tutte e non affidarsi a congetture, almeno per queste cose misurabili e oggettive, ma è impossibile senza conoscenze e attrezzature adeguate.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da ildruido » gio dic 28, 2023 2:28 pm

@albert ergot intendo che su di me ho notato che finché non va via la nausea il trip è molto spiacevole, denso di insight certo ma spiacevole. quindi se la si puo evitare è meglio
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da Belzebubu » gio dic 28, 2023 3:25 pm

albert ergot ha scritto:
gio dic 28, 2023 1:36 pm
Belzebubu ha scritto:
mer dic 27, 2023 5:59 pm
Grazie per il racconto, io personalmente con meno di un terzo del tuo dosaggio ho iniziato ad avere un riverenziale rispetto dei funghi. Ed e' vero quello che dici, gli effetti visivi per quanto divertenti sono la punta dell' iceberg. E chissà se a quel dosaggio set e setting hanno ancora un significato? E quanto in là ci si potrà spingere?
Grazie per aver speso del tuo tempo per leggere e partecipare.

Conta che probabilmente a livello di intensità del viaggio, questa mia dose e la tua, potrebbero essere uguali. Io mi sono fatto l'idea che solamente per una parte degli effetti ho resistenza, per il resto me li subisco tutti, in particolare quelli negativi, e.g., loop e deliri vari... Ma è pura speculazione. Per questo credo che set e setting nel mio caso abbiano avuto decisamente importanza, io nonostante tutto, almeno a sprazzi, ero diciamo lucido. Con dosi veramente massicce mi sarei aspettato di non essere più qui, non so se mi spiego, o forse non ha senso quello che dico. Fatto sta che non credo abbia senso per me aumentare ulteriormente. Almeno per adesso.

Com'è stato questo tuo viaggio? È stata la dose maggiore che hai provato? Chiedo perché vorrei capire se certi effetti compaiono più o meno sempre ad alti dosaggi oppure no.
Il mio viaggio più lontano, diciamo, è stato con 80 grammi di McKenna freschi, ed è stato bellissimo. Ho provato una specie di lungo e incredibile orgasmo mentale, credevo il mio cervello potesse esplodere per la troppa felicità. A un certo punto mi sono trovato a vagabondare per casa senza sapere più dove fossi, che giorno fosse e senza ricordare di essere sotto funghi. Ho pensato, ricordo, che fosse impossibile andare oltre una simile perfezione. Ho avuto anche io la percezione di morire e risorgere, ed è stato un momento di indescrivibile bellezza. Non ho mai sperimentato i loop di cui parli ma forse il dosaggio era ancora più o meno ragionevole.. io credo che sopra un certo dosaggio l' umore al momento dell' assunzione conti poco, ma credo che trovarsi in un posto gradevole, con musica rilassante e la certezza che nessuno possa disturbare sia comunque determinante, perlomeno negli sprazzi di parziale lucidità.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da DM Tripson » gio dic 28, 2023 6:04 pm

Non potrò mai dimenticare il 02/02/2020, giorno della Candelora, quando ho presto 20 grammi di McKennaii in Lemon Tek - talmente tanta polvere diventata crema che non ho potuto diluirla con acqua, mi ero rassegnato a mangiarla col cucchiaino.
Non ripeto la storia di cui ho scritto nel mio blog, ma ripeto invece una delle mie conclusioni: MAI fare queste dosi da solo.
Da quello che leggo dell'esperienza di @albert ergot credo che anche lui concordi, e se così non fosse lo invito a pensarci bene.

La tua esperienza NON è affatto un bad trip, mi sembra che ci siano state fasi deliranti, queste sì, insieme ai "simpatici" loop che a volte accadono con alte dosi e che possono mettere a dura prova la mente - credo che servano proprio a smantellare la mente, non a distruggerla - ma alla fine stavi bene, hai pianto, perdonato, abbracciato, non ti direi di rifarlo ma è andata molto bene!
Il bad trip lascia traumatizzati, richiede l'integrazione perché poi non funzioni più, cioè funzioni peggio di prima e spesso con aspetti problematici anche invasivi.

Anche di quello ho scritto nel blog, il mio unico bad trip mi ha tenuto lontano dai funghi per 16 mesi, tutti impegnati a integrare; i primi mesi avevo cominciato ad avere attacchi di panico!!! Io che non avevo mai avuto nessun problema con qualsiasi dose (i 20 grammi sono stati preceduti da tantissimi viaggi tra i 5 e i 12 grammi, anche e soprattutto da solo, al buio e in silenzio) all'improvviso mi bastava ascoltare per caso la parola "paura" per sentirmi precipitare nell'abisso!

Non è un bad trip questo? E' istruttivo? Sì perché me l'ero inconsciamente congegnata bene per sperimentare quello che mi mancava nella mia opera di informazione, mi è servito per avere conferme e poter essere di aiuto quando mi trovassi con qualcuno che ha una crisi, ma DOVEVO mettermi a posto, ho imparato per la mia missione ma non certamente se fossi stato un utente "normale", umanamente ero davvero in difficoltà.

Come ti senti dopo? La risposta ti dice se è stato un bad trip oppure no, non certamente quello che avviene durante.
Mai sopravvalutarsi e mai sottovalutare i funghetti <3
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » gio dic 28, 2023 11:32 pm

DM Tripson ha scritto:
gio dic 28, 2023 6:04 pm
Non ripeto la storia di cui ho scritto nel mio blog, ma ripeto invece una delle mie conclusioni: MAI fare queste dosi da solo.
Da quello che leggo dell'esperienza di @albert ergot credo che anche lui concordi, e se così non fosse lo invito a pensarci bene.
Concordo in pieno, ma una cosa è saperlo, un'altra è attuarlo. Come ho già detto, ho ben presto maturato un profondo rispetto per i funghi e sono ben conscio di aver rischiato. Ma mentirei se dicessi che potrei mettere la mano sul fuoco sul fatto che non rifarò mai più una cosa del genere da solo. Lo so che è difficile da spiegare senza passare da presuntuoso, ma ci sono delle cose che mi rodono dentro e che finisco per fare pur sapendo perfettamente che non sono raccomandabili, pena un fastidio che non riesco facilmente a gestire.

Su un aspetto più pratico della cosa, c'è anche il fatto che non basta chiamare una persona random e chiedergli di tenerti d'occhio quelle 9 ore. A parte problemi pratici, io onestamente non conosco nessuno in grado di prendersi questa responsabilità. È anche una cosa troppo intima, di quel genere di cose che sarebbe quasi meglio un totale estraneo...
La tua esperienza NON è affatto un bad trip, mi sembra che ci siano state fasi deliranti, queste sì, insieme ai "simpatici" loop che a volte accadono con alte dosi e che possono mettere a dura prova la mente - credo che servano proprio a smantellare la mente, non a distruggerla - ma alla fine stavi bene, hai pianto, perdonato, abbracciato, non ti direi di rifarlo ma è andata molto bene!
Il bad trip lascia traumatizzati, richiede l'integrazione perché poi non funzioni più, cioè funzioni peggio di prima e spesso con aspetti problematici anche invasivi.

[...]

Come ti senti dopo? La risposta ti dice se è stato un bad trip oppure no, non certamente quello che avviene durante.
Mai sopravvalutarsi e mai sottovalutare i funghetti <3
Credo che bad trip sia solo una parola e che non ci sia una definizione precisa né tanto meno un modo preciso e binario per valutarlo, ma capisco cosa dici. Mi ci è voluto un po' per riprendermi emotivamente, ma non mi ha lasciato strascichi negativi di quel tipo. Il successivo trip di 9 g (dopo un mese), l'ho affrontato inizialmente con molta ansia, ma mi è servito per dissolverla e riguadagnare un po' di fiducia e stabilità.

Come ho scritto anche prima l'appellativo bad trip non l'ho dato per la prima parte dell'esperienza, che seppur decisamente pesante è stato qualcosa di molto profondo. Questi loop di cui parlo sono la cosa che mi preoccupa di più, e che inizialmente avevo attribuito al mix con l'erba del precedente trip da 20 g, e questo mi ha forse fregato. Quindi anche te li hai sperimentati alcune volte? Sai dirmi qualcosa di più a riguardo?

Grazie per aver partecipato alla discussione. Leggerò il tuo resoconto, immagino di riuscire a trovarlo sul tuo blog, ma se vuoi puoi postare il link.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da DM Tripson » gio gen 04, 2024 11:22 am

@albert ergot i loop sono un momento di identificazione con la propria mente e i relativi pensieri; tanto più credi di essere la tua mente e i tuoi pensieri, tanto più i loop sono momenti difficili. Il tuo atteggiamento fa la differenza, da "oddio sto impazzendo" a "wow che scherzi mi sta facendo la mente" puoi facilmente vedere come cambi la tua risposta emotiva. Mi sono capitati con dosi alte - sopra i 10 grammi - ma non mi sono spaventato proprio perché sapevo che "non era roba mia".
Per affrontare alte dosi è importante il setting, il migliore senza dubbio è quello cerimoniale - di cui parlo ampiamente nei miei libri - perché l'altare è composto da oggetti e immagini significative a cui rivolgersi nei momenti di difficoltà. L'inconscio è particolarmente suggestionabile in quei momenti, l'altare ha il compito di aiutarti quando hai bisogno di aiuto, e lo fa in modo molto potente, l'ho sperimentato nell'unica esperienza difficile che ho vissuto; la foto sorridente del mio insegnante spirituale mi ha ripetutamente tirato fuori da passaggi in cui mi sentivo sprofondare nella follia, cadevo in un abisso senza fondo e lui mi ha tenuto qui.

Se tutto va bene ovviamente non c'è problema, ma la preparazione al viaggio è necessaria proprio per affrontare gli eventuali passaggi difficili, così come l'integrazione è indispensabile quando rientri se hai da capire qualcosa o soprattutto rimettere a posto traumi emotivi - che ci sono solo se il setting non era adeguato.

Parole chiave per affrontare esperienze con alte dosi: fiducia, preparazione, esperienza (non ci sono solo queste, ma queste sono indispensabili mentre altre sono auspicabili).
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
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Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
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albert ergot
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » ven gen 05, 2024 11:42 am

@DM Tripson grazie dei preziosi consigli. <3
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da Budspencerx-83 » sab gen 20, 2024 5:42 pm

Ciao Albert :)
Bellissimo report e complimenti per il coraggio a provare un dosaggio così alto.
Per quello che riguarda la tua preoccupazione dei loop, mi ci sono ritrovato pure io negli ultimi 3 viaggi.
Da come l'hai descritta è molto simile alla mia, ma proporzionata alla dose(i miei viaggi erano da 2-3 grammi).
Io mi son trovato a fare gli stessi pensieri ripetuti e quando mi accorgevo mi dicevo "basta", prima in maniera tranquilla poi quasi arrabbiato e alla fine estenuato tipo "basta ti supplico"

L'idea che mi sono fatto è che i funghi amplificano una cosa che è già presente in me, infatti sono solito a rimuginare sugli stessi pensieri per molto tempo anche da "sobrio".
E' spiacevole, al punto di considerarlo un bad trip, anche se bad trip non è (per i motivi che hanno già elencato gli altri). Però sembra davvero un viaggio goduto a metà... forse la definizione è davvero sfidante? allora mi vien da pensare che non ho i mezzi per superare la sfida.
Io dall'ultimo circa 4 mesi fa, ho smesso proprio per questo motivo.
Leggendo i consigli di tripson magari potrei provare con l'ambiente cerimoniale, se no ci sarebbe l'opzione di provare in compagnia di qualcuno, ma non mi sono mai lanciato davvero alla ricerca di un compagno o di gruppi dedicati a questo.

Mi ha fatto piacere comunque vedere che nonostante la difficoltà dei loop ti sei lanciato in un altro viaggio più "modesto"
Verso l'infinito e oltre

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albert ergot
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » mar gen 23, 2024 9:31 am

Ciao! ^^
Budspencerx-83 ha scritto:
sab gen 20, 2024 5:42 pm
Per quello che riguarda la tua preoccupazione dei loop, mi ci sono ritrovato pure io negli ultimi 3 viaggi.
Da come l'hai descritta è molto simile alla mia, ma proporzionata alla dose(i miei viaggi erano da 2-3 grammi).
Io mi son trovato a fare gli stessi pensieri ripetuti e quando mi accorgevo mi dicevo "basta", prima in maniera tranquilla poi quasi arrabbiato e alla fine estenuato tipo "basta ti supplico"

L'idea che mi sono fatto è che i funghi amplificano una cosa che è già presente in me, infatti sono solito a rimuginare sugli stessi pensieri per molto tempo anche da "sobrio".
E' spiacevole, al punto di considerarlo un bad trip, anche se bad trip non è (per i motivi che hanno già elencato gli altri). Però sembra davvero un viaggio goduto a metà... forse la definizione è davvero sfidante? allora mi vien da pensare che non ho i mezzi per superare la sfida.
Ho mille dubbi su questi loop, e aver chiamato il mio bad trip è anche a causa del fatto che ho letto un bel po' di esperienze altrui, auto definite tali, e non ho potuto fare a meno di riconoscere alcuni punti in comune, primo tra tutti questo dei loop, che è uno dei più gettonati, se non quello che c'è sempre.

Io ho avuto modo di sperimentarli 3 volte in trip di 10, 20 e questo qui, con intensità decisamente crescente, il che mi fa pensare che siano legati al dosaggio. Anch'io come te ho quel problema di rimuginare, chissà se è un modo per sottolineare il problema e spingerci a risolverlo... Ma io credo semplicemente che superata una certa soglia personale queste cose a un certo punto compaiano e basta.

Una cosa che mi chiedo (mi risponderò a breve immagino) è se uno può imparare a gestirli meglio con la consapevolezza che esistono, come forse ho già detto, i primi due suddetti trip li ho abbinati a fumate di cannabis. Nel primo, dove ho sperimentato i loop per la prima volta, quasi mi veniva da ridere, trovavo buffa la cosa che i miei movimenti fossero come sui binari. Nel secondo già la cosa aveva iniziato a preoccuparmi, aggiungendo anche una componente mentale piuttosto pesante, ma non erano ancora una cosa ben definita. Nel terzo (questo) invece, ero sicuro che fossero dovuti al mix delle sostanze, quindi boh forse mi hanno colto alla sprovvista, vabè che ero già troppo in là e non ci ho nemmeno pensato poi sul momento. Il prossimo trip sarà il primo nel quale avrò una vera consapevolezza precedente della cosa, vedremo come andrà...
Io dall'ultimo circa 4 mesi fa, ho smesso proprio per questo motivo.
Rimanere invece al solito dosaggio e provare più volte, oppure abbassare per vedere che succede? O sei già sicuro che saranno una costante?
Leggendo i consigli di tripson magari potrei provare con l'ambiente cerimoniale, se no ci sarebbe l'opzione di provare in compagnia di qualcuno, ma non mi sono mai lanciato davvero alla ricerca di un compagno o di gruppi dedicati a questo.
Io più ci penso, meno ho voglia di coinvolgere qualcuno e ho grossi sospetti sui gruppi che promettono l'esperienza della cerimonia, è facile finire nelle mani di fuffologi da due soldi secondo me. Ma anche io non ho mai cercato, né conosco direttamente qualcuno che abbia partecipato.
Mi ha fatto piacere comunque vedere che nonostante la difficoltà dei loop ti sei lanciato in un altro viaggio più "modesto"
Forse la lezione più importante che ho avuto da questo ultimo trip è stata che stavo perdendo di vista l'obiettivo in questa ricerca, focalizzandomi troppo su dosaggio ed effetti, invece di vivere il momento ed imparare ad osservarmi.
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da FoolAlchemist » ven mar 01, 2024 4:21 pm

Ciao ho letto ora il report e devo dire che, se leggi il mio report dell'ultima esperienza, ci sono dei tratti comuni, a parte il dosaggi di molto inferiore che ho usato io (però spinto molto di più con la ruta).

Vorrei parlare della gravità del tuo gesto (alzarsi, fare il nodo, ecc...) Perché per la prima volta è successo anche a me. Non credo sarei mai arrivato a tanto, ma in quel momento mi sembrava una soluzione logica, priva di conseguenze. Per me era quasi in "ormai ho visto cosa c'è, la natura del mondo, quindi posso anche andarmene sapendo che tanto è solo un passaggio, come è un passaggio l'essere alterato e fare questi pensieri". Il corpo in questo caso entra in modalità autoprotezione e limita gesti scellerati.

Ritengo che queste esperienze siano fondamentali allo psiconauta che utilizza questi strumenti per una propria terapia personale per definire un punto 0. Un elemento su cui lavorare e ulteriormente sviluppare nella successiva integrazione.

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albert ergot
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Re: 26 grammi GT: prove tecniche di morte

Messaggio da albert ergot » ven mar 01, 2024 8:12 pm

FoolAlchemist ha scritto:
ven mar 01, 2024 4:21 pm
Ciao ho letto ora il report e devo dire che, se leggi il mio report dell'ultima esperienza, ci sono dei tratti comuni, a parte il dosaggi di molto inferiore che ho usato io (però spinto molto di più con la ruta).
Sì sì, ho pensato proprio a questo quando ti ho risposto al post!
Vorrei parlare della gravità del tuo gesto (alzarsi, fare il nodo, ecc...) Perché per la prima volta è successo anche a me. Non credo sarei mai arrivato a tanto, ma in quel momento mi sembrava una soluzione logica, priva di conseguenze. Per me era quasi in "ormai ho visto cosa c'è, la natura del mondo, quindi posso anche andarmene sapendo che tanto è solo un passaggio, come è un passaggio l'essere alterato e fare questi pensieri".
Il cervello in quei momenti può vagare davvero in posti incredibili e inaspettati e non sai più cosa è vero e cosa no. Quel trip per me è stato molto importante sia per l'insegnamento che ho avuto nella prima parte, sia per il delirio della seconda. Quest'ultima ha cambiato radicalmente il mio modo di approcciarmi alle sostanze, e di questo ne sono molto grato.

Quello che mi ha sorpreso di più di tutto questo è stato il fatto che il pensiero più razionale "sono solo i funghi a causarti questi loop" non ha avuto alcun effetto, e non è che non ci ho pensato, è solo che non aveva senso per me in quel momento. Me lo spiego in un paio di modi: primo che sono stato in un certo senso colto di sorpresa dall'intensità del trip, i cui aspetti negativi, li avevo associati al mix con l'erba (memore del precedente); secondo, e in un certo senso collegato, che non mi sono preparato mentalmente prima. Insomma l'ho preso troppo alla leggera, per una serie di cose.
Il corpo in questo caso entra in modalità autoprotezione e limita gesti scellerati.
Ci ho pensato anch'io, ma sono convinto che se in quel momento avessi avuto a disposizione un modo facile di farla finita, penso proprio che sarebbe successo... ogni tanto torno a pensarci e rimango sbalordito. Anche se, col senno di poi, è semplicemente il cliché "devo fare qualcosa per fermare tutto questo", è una cosa che mi ha segnato in un modo che tutt'oggi non mi è ancora del tutto chiaro.
Ritengo che queste esperienze siano fondamentali allo psiconauta che utilizza questi strumenti per una propria terapia personale per definire un punto 0. Un elemento su cui lavorare e ulteriormente sviluppare nella successiva integrazione.
D'accordissimo, inoltre quel trip mi è anche servito ad affrontare con più tranquillità i successivi, forse caso o forse no, fatto sta che i successivi trip di 9, 13, e 15 grammi che ho avuto nei mesi successivi, sono stati bellissimi e senza loop mentali. Vero è che le dosi erano molto minori, ma i primi loop li avevo avvertiti anche a 10 g.
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