Condivido il resoconto di un trip di Ketamina vissuto da un amico.
"Mi avanza all'incirca mezza busta comprata ad una festa il weekend precedente, e avendo la serata libera senza grossi impegni il giorno succesivo decido di provare la sostanza nella maniera più "pulita" possibile, senza mixarla a nient'altro (cosa che per un motivo o per l'altro non mi era mai stato possibile fare).
Setting: in un parco con un amico (sobrio), appena dopo cena. Nonostante sia fine ottobre fa ancora abbastanza caldo.
Divido la quantità in due parti, e assumo la prima. I primi effetti, quasi immediati, mi alleggeriscono piacevolmente la testa e inizio ad avvertire una leggera sensazione di occhi che si incrociano. Nei minuti successivi questa fase di "introduzione" si intensifica fino a che non avverto distintamente la K iniziare a scendere lungo la gola, densa e amarissima. Nel giro di pochi secondi tutto intorno a me inizia a girare ed incrociarsi vorticosamente, la sensazione è quella di aver bevuto troppo ma senza l'euforia e la disinibizione dell'alcol. Parlare diventa complicato, devo concentrarmi sulle parole da dire, e l'equilibrio si fa precario. L'autopercezione del corpo è alterata, fatico a rimanere seduto mentre trovo piacevoli pose bizzarre, a gambe leggermente flesse e busto piegato verso il terreno. Il gocciolio nella gola continua, sale un pò di nausea e per un attimo temo di aver esagerato con la dose.
Mi stacco dal mio amico per testare la mia capacità di guidare la bicicletta, faccio un giro per la strada e mi accorgo come nonostante tutto riesca, con un pò di concentrazione, a mantenermi in equilibrio senza problemi. Sto via pochi minuti, ma la sensazione è che sia passato molto più tempo.
Ci mettiamo a vedere dei video su youtube e la serata trascorre piacevole, sono ispirato e di buon umore. Ciò che guardo mi cattura e avvolge totalmente, come se non esistesse nient'altro.
Dopo circa un'ora gli effetti iniziano a scemare, e complice la stanchezza decidiamo di tornare a casa.
Come spesso mi succede, ritrovatomi solo scopro delle sfumature del trip a cui prima non avevo fatto caso. Il flusso di pensieri (la "vocina" nella testa, che di solito fa la narrazione di ciò che succede) è come impantanata, per lunghi momenti (Secondi? Minuti?) scompare lasciando al suo posto il vuoto assoluto. Al suo posto sorge una profonda sensibilità estetica paragonabile a quella indotta da LSD, ma più artificiale e "scura", come se il buio fosse in realtà composto da innumerevoli strati nascosti l'uno nell'altro.
Accendo un faretto stroboscopico e mi incanto a lungo ad osservare i giochi di luce e di riflessi che si propagano per tutta la stanza. Nel mentre decido di ascoltare un pò di musica e vengo risucchiato dal Black Metal dei Peste Noire. Tutto intorno è un campo di battaglia in fiamme e il faretto non fa che potenziare questa illusione.
A questo punto, non senza un briciolo di apprensione, decido di assumere anche il resto, aspettandomi una "risalita" totale degli effetti di qualche ora prima potenziati dal ridosaggio. In realtà stavolta è diverso: mi sento "scivolare" in qualche non-luogo, la mente è vuota (o proprio scomparsa) e mi trovo a fissare il muro senza capirne il senso. Guardo un episodio di Rick e Morty senza capirlo, tutto è ridotto a ciò che ho davanti agli occhi in quel momento, posso vedere ma non comprendere.
Vengono a galla certe cose successe durante la giornata, ma non sembrano cose successe a me.
Camminare è diventato difficile, mettere un piede davanti all'altro richiede uno sforzo esagerato.
Dopo non più di mezz'ora comincia a scendere, il flusso di ricordi si intensifica e ora sono più familiari, li riconosco, anche se certi dettagli credevo di averli persi per sempre. Lascio la mente libera di vagare, sono soddisfatto e di buon umore. Dopo un pò mi addormento".
Quello che ha vissuto il mio amico può essere definito k-hole? Io personalmente credo di no visto che dice di aver mantenuto sempre la consapevolezza dell'ambiente circostante nonostante l'alterazione. Certe sensazioni però ricordano molto alcune esperienze che ho letto in passato proprio sul k-hole.
Quindi chiedo a qualche "veterano" della Ketamina, la discesa nel buco è qualcosa di graduale (a seconda della dose) o è un "tutto o niente", nel senso che esiste una soglia oltre la quale ci arrivi e prima della quale invece ti fermi "al di qua"?
Seconda cosa, la prima assunzione sembra abbia avuto molto più effetto della successiva, forse a causa della tolleranza. Se l'obiettivo fosse il k-hole è meglio partire subito con una dose molto alta o è preferibile salire piano piano ridosando magari ogni 20 minuti-mezz'ora? Sarebbe sicuramente più sicuro ma forse meno efficace.
Grazie a chi avrà voglia di rispondermi
Report Ketamina e qualche domanda
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Re: Report Ketamina e qualche domanda
Purtroppo non ho mai provato la K, non posso aiutarti con le tue domande...uppissimo per i Peste Noire però, non pensavo potesse essere apprezzati in un contesto psichedelico
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