LSD (800ug) - MORTE E FOLLIA
Inviato: mer dic 05, 2018 9:19 pm
Ciao!
È da un po' che voglio scrivere questa fortissima esperienza, ma ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare. Ho assunto 4 trip da 200ug ciascuno, ma tengo presente la possibile tolleranza dall'assunzione di 600ug 6 giorni prima. C'è il dubbio siano sottodosati.
Inizio il mio viaggio alle 13:25 di un giovedì pomeriggio, giornata solare nonostante il freddo con un cielo limpido.
Subito dopo l'assunzione metto nel mio zaino un maglione, un telo e un po' di soldi, metto le cuffie e parto per una passeggiata.
Cammino poco più di mezz'ora in salita per raggiungere il mio posto preferito della città con la musica ed il paesaggio che si fanno pian piano più interessanti.
Arrivato alla mia meta, già provato dagli effetti dell'acido che sta salendo rapidamente, stendo il telo in uno spazio di prato con attorno molti alberi tinti di rosso, giallo e arancione dall'autunno, anche l'erba ricoperta di foglie assumeva questi colori.
Mi sdraio e gli intrecci dei rami sopra di me formano particolari disegni, vedo i colori enfatizzati, ma non ho visual evidenti (sono circa le 14:30).
Decido di chiudere gli occhi per godermi le CEV: a ritmo di musica si formano varie geometrie e frattali in movimento, dai colori accesissimi.
I testi delle canzoni cambiani significato, ma purtroppo non ricordo cosa dicessero quelle nuove parole.
Le geometrie, prima in 2D, diventano 3D, fino a quando non costituiscono una vera e propria dimensione in cui mi sento completamente immerso.
Il mio corpo inzia a sciogliersi e ad unirsi con il terreno, fin quando non divento io stesso il terreno.
Seguono profondi pensieri rivolti per la maggior parte a Dio, mi sento una infinitesima parte del suo eterno essere.
Ho intuizioni sempre più profonde, raggiungo una consapevolezza estrema accompagnato da intensissimi orgasmi fisici e mentali, fino a quando MUOIO.
So bene quanto sia difficile credermi, ma sono morto davvero. Morire è un esperienza stupenda, al di là c'è una pace davvero indescrivibile. Morendo il senso della vita mi si è pienamente palesato ed ho capito "tutto".
"Tutto" cosa?
La consapevolezza di questo "tutto" è troppo grande per essere portata da una mente ed io, accorgendomene, ho iniziato ad impazzire.
Impazzire è la mia più grande paura, ero quindi in uno stato di profonda angoscia, paranoia, delirio, pensavo che avrebbero dovuto rinchiudermi e che non sarei più stato capace di condurre una vita normale avendo tale consapevolezza. La mia follia si fa sempre più intensa e dolorosa, fino a che, fortunatamente, mi fa dimenticare quel "tutto" che avevo compreso. Inizio allora a calmarmi e tranquillizzarmi.
Se morire è stata indubbiamente l'esperienza più bella della mia vita, la successiva follia è stata quella più brutta.
Una volta totalmente calmo e tranquillo, guardandomi intorno mi sembra di essere in un luogo magico, surreale, mistico, nonostante non avessi particolari visual.
Se morire era così bello, perché non farlo di nuovo, raggiungendo per sempre quella pace? Perché morendo sono anche rinato, ho una nuova vita da vivere a cui verrà attribuito il pieno significato al momento della morte, ma non prima di averla avvalorata con le mie azioni.
Il freddo mi impone di scendere, raccolgo le mie cose e senza fretta, godendomi il paesaggio in discesa immerso nei miei pensieri, vado ad un Mc Donald.
L'incontro con altre persone non mi crea disagio, le sento infinitamente simili a me in quanto organisimi dotati di vita.
Arrivo al Mc e ordino senza problemi, mi raggiunge poi la mia ragazza alla quale racconto l'esperienza appena vissuta.
Andiamo poi a casa mia, noto di essere vivace e attivo, pieno di energie.
Alla sera, ancora pieno di queste energie, decido di andare in palestra (20.30 circa). Succede una cosa davvero strana. Dopo una bella corsa su tappeto per riscaldamento sento inaspettatamente gli effetti dell'acido risalire abbastanza prepotentemente, penso sia dovuto all'accelerazione della circolazione del sangue.
Finito l'allenamento riconoscere il profumo di casa appena tornato mi riempie di gioia. Ascolto un po' di musica, ancora enfatizzata dai residui dell'acido. Mi addormento a fatica verso le 01.00.
I giorni seguenti (e ancora è così) mi sento energico, vitale, con una grandissima voglia di affermarmi e realizzarmi nella vita (ho 17 anni, è uno dei compiti della mia età).
Svolgo i miei doveri molto più volentieri e apprezzo maggiormente ogni piccola cosa.
Mi scuso per essere stato sintetico, ma mi rendo conto che le parole per quanto ben articolate non potranno mai esprimere ciò che ho vissuto. Spero che la lettura sia stata di gradimento e ringrazio in anticipo chi deciderà di condividere pareri e/o consigli.
Buona vita!!
È da un po' che voglio scrivere questa fortissima esperienza, ma ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare. Ho assunto 4 trip da 200ug ciascuno, ma tengo presente la possibile tolleranza dall'assunzione di 600ug 6 giorni prima. C'è il dubbio siano sottodosati.
Inizio il mio viaggio alle 13:25 di un giovedì pomeriggio, giornata solare nonostante il freddo con un cielo limpido.
Subito dopo l'assunzione metto nel mio zaino un maglione, un telo e un po' di soldi, metto le cuffie e parto per una passeggiata.
Cammino poco più di mezz'ora in salita per raggiungere il mio posto preferito della città con la musica ed il paesaggio che si fanno pian piano più interessanti.
Arrivato alla mia meta, già provato dagli effetti dell'acido che sta salendo rapidamente, stendo il telo in uno spazio di prato con attorno molti alberi tinti di rosso, giallo e arancione dall'autunno, anche l'erba ricoperta di foglie assumeva questi colori.
Mi sdraio e gli intrecci dei rami sopra di me formano particolari disegni, vedo i colori enfatizzati, ma non ho visual evidenti (sono circa le 14:30).
Decido di chiudere gli occhi per godermi le CEV: a ritmo di musica si formano varie geometrie e frattali in movimento, dai colori accesissimi.
I testi delle canzoni cambiani significato, ma purtroppo non ricordo cosa dicessero quelle nuove parole.
Le geometrie, prima in 2D, diventano 3D, fino a quando non costituiscono una vera e propria dimensione in cui mi sento completamente immerso.
Il mio corpo inzia a sciogliersi e ad unirsi con il terreno, fin quando non divento io stesso il terreno.
Seguono profondi pensieri rivolti per la maggior parte a Dio, mi sento una infinitesima parte del suo eterno essere.
Ho intuizioni sempre più profonde, raggiungo una consapevolezza estrema accompagnato da intensissimi orgasmi fisici e mentali, fino a quando MUOIO.
So bene quanto sia difficile credermi, ma sono morto davvero. Morire è un esperienza stupenda, al di là c'è una pace davvero indescrivibile. Morendo il senso della vita mi si è pienamente palesato ed ho capito "tutto".
"Tutto" cosa?
La consapevolezza di questo "tutto" è troppo grande per essere portata da una mente ed io, accorgendomene, ho iniziato ad impazzire.
Impazzire è la mia più grande paura, ero quindi in uno stato di profonda angoscia, paranoia, delirio, pensavo che avrebbero dovuto rinchiudermi e che non sarei più stato capace di condurre una vita normale avendo tale consapevolezza. La mia follia si fa sempre più intensa e dolorosa, fino a che, fortunatamente, mi fa dimenticare quel "tutto" che avevo compreso. Inizio allora a calmarmi e tranquillizzarmi.
Se morire è stata indubbiamente l'esperienza più bella della mia vita, la successiva follia è stata quella più brutta.
Una volta totalmente calmo e tranquillo, guardandomi intorno mi sembra di essere in un luogo magico, surreale, mistico, nonostante non avessi particolari visual.
Se morire era così bello, perché non farlo di nuovo, raggiungendo per sempre quella pace? Perché morendo sono anche rinato, ho una nuova vita da vivere a cui verrà attribuito il pieno significato al momento della morte, ma non prima di averla avvalorata con le mie azioni.
Il freddo mi impone di scendere, raccolgo le mie cose e senza fretta, godendomi il paesaggio in discesa immerso nei miei pensieri, vado ad un Mc Donald.
L'incontro con altre persone non mi crea disagio, le sento infinitamente simili a me in quanto organisimi dotati di vita.
Arrivo al Mc e ordino senza problemi, mi raggiunge poi la mia ragazza alla quale racconto l'esperienza appena vissuta.
Andiamo poi a casa mia, noto di essere vivace e attivo, pieno di energie.
Alla sera, ancora pieno di queste energie, decido di andare in palestra (20.30 circa). Succede una cosa davvero strana. Dopo una bella corsa su tappeto per riscaldamento sento inaspettatamente gli effetti dell'acido risalire abbastanza prepotentemente, penso sia dovuto all'accelerazione della circolazione del sangue.
Finito l'allenamento riconoscere il profumo di casa appena tornato mi riempie di gioia. Ascolto un po' di musica, ancora enfatizzata dai residui dell'acido. Mi addormento a fatica verso le 01.00.
I giorni seguenti (e ancora è così) mi sento energico, vitale, con una grandissima voglia di affermarmi e realizzarmi nella vita (ho 17 anni, è uno dei compiti della mia età).
Svolgo i miei doveri molto più volentieri e apprezzo maggiormente ogni piccola cosa.
Mi scuso per essere stato sintetico, ma mi rendo conto che le parole per quanto ben articolate non potranno mai esprimere ciò che ho vissuto. Spero che la lettura sia stata di gradimento e ringrazio in anticipo chi deciderà di condividere pareri e/o consigli.
Buona vita!!