50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Rispondi
Avatar utente
grub
Messaggi: 434
Iscritto il: gio giu 28, 2018 2:10 am

50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Messaggio da grub » ven feb 22, 2019 4:53 am

*preambolo* Chiedo scusa per la mia assenza. Come capirete dai toni di questo report atipico non sono morto. Anzi sto proseguendo lungo il mio personale percorso di crescita personale. Quanto scrivo è un cumulo di pensieri che si accavallano in questi giorni, così come un ritratto abbastanza onesto e sincero della mia situazione emotiva. Ma nulla di cui preoccuparsi. Questo che vi apprestate a leggere è anche un mettere un punto alle mie esperienze psichedeliche fatte finora. Una sorta di recap di tutto ciò che sono le sensazioni di questi giorni, e una minima parte di tutto ciò che ho realizzato e sto continuando a realizzare con la testa nel corso delle mie varie esperienze. Esperienze di cui non ho più scritto nulla perchè superfluo, per evitare di scadere in ovvietà e per mancanza di stimolo mio. Ma quanto è ivi riportato è ciò che di più vivo abbia scritto negli ultimi anni. E' come un cuore pulsante che ho strappato dal mio petto e ho messo in bella mostra davanti a tutti, per ammirarne la forza così come la sua fragilità.
...
Enjoy.


50/50: Augmented Reality
A Life report spiced on drugs

Immagine

Piacere mi chiamo Grub, e mi annoio in fretta.
Eppure ci sono cose di cui non mi stancherei mai. Il mio nome ad esempio. Alcune persone cui voglio bene. Mi piacerebbe dire altrettanto del resto.
Credo di soffrire di ADHD, se è davvero una patologia questo non lo saprò mai, probabilmente la mia mente già domani si sarà spostata verso nuovi interessi, lasciandomi con gli stessi dubbi di oggi. Forse è per questo che scrivere mi è così affine. Sento il bisogno di imprimere qualcosa che resti indelebile e immutato, pensieri che non perdano di forza nel corso degli anni.
Sono capace di molte cose, la mia mente è propensa ad adattarsi in ogni contesto e luogo, eppure per fare anche solamente una cosa alla perfezione cosa non darei…
Poiché il mio pregio più grande è la mia sciagura. L’evoluzione umana portata alla sua forma più estrema di adattabilità ed eclettismo.
Uno strano jolly, che può servire a tutto ma non vale a molto di per se.
La mia bussola punta a un nord che è in costante spostamento, le mie vele si gonfiano di un alito generato dall’emozione dello scoprire e vivere qualcosa d'inedito. E nulla più. Che male c’è se vengo sospinto solo da questo? E nonostante tutto non mi ritengo una persona superficiale. Anzi, al contrario. Disdegno con tutto me stesso quelli che non hanno cura delle cose senza tempo, quali ad esempio le emozioni.
Eppure mi immedesimo, empatizzo. Cambio volto, mi mimetizzo. E tutto ciò con naturalezza, come se non fossi nato per esser altro.
Che cosa buffa da dire. Non si è nati per nessuno scopo in fondo.

Piacere mi chiamo Grub, e vivo in questo mondo fatto di relitti.
Persone e cose alla deriva che non sanno dove andare. Tutti ammassati la fuori a cercare di aggrapparsi ad un pezzo di tavola per non annegare.
E io che li guardo e non li ammiro. Però poi cambio idea e li invidio.
Perché nel loro tentativo maldestro di salvarsi dimenticano che la colpa non è loro se è affondata la nave.
E nel fare ciò si dimenticano di essere civili e vivono come barbari in attesa che il loro destino imminente li colga, nella speranza di aver vissuto meglio di altri piuttosto che essere felici tutti insieme.
Mirate quegli stolti che calpestano i più deboli per restare in superficie. Fanno schiere di cadaveri solo per ritardare il loro misero destino.
Sputano, intaccano, scherniscono e ripudiano i loro simili.
Giudicano, alzano le mani.
Tagliano le mani. Poi ti cavano gli occhi. Ti recidono la lingua, ti strappano le orecchie.
E se non ti decidi a stare bravo ti tolgono pure il pensiero.

Piacere sono Grub, ma sono anche veleno.
Vivo in questo bozzolo che mi sto costruendo, composto da tutto ciò che mi piace e non mi piace. Un giorno spero di morirci dentro questa crisalide. Morire e rinascere come falena. Guardare l’esuma delle mie vite passate e volare via verso un bagliore ancora più intenso, un fuoco ancora più ardente.
Ma sono ancora larva e intanto guardo, osservo, ascolto, vivo.
Ma purtroppo vivo a modo mio. Passo da momenti di intrepida frenesia a monotone e banali giornate. Una vita diluita, una bevanda dal gusto prolungato ma tremendamente blanda. O un’alternarsi di numerosi apici di magnifica azione a prolungate sessioni di inammissibile ozio e passività.
E quando eccedo, subito con la paura di bruciarmi le ali prima ancora di farle crescere.
Forse è questo il mio problema. Sogno delle ali che mi sono state promesse ma che ancora aspettano il momento di uscire fuori. E nel far questo mi dimentico di vivere come la larva che sono. Ma come fare a vivere nel mio piccolo bozzolo senza la paura di non soffocare? Perché vivere in un mondo dove a pochi interessa di vedere la mia vera natura?

Piacere sono Grub, ma ditemi voi che fare, che dire.
Perché io non sono per niente bravo a prendere decisioni. Ma sono dannatamente bravo a capire quello che è giusto fare. In fondo non siamo un po’ tutti così? Burattini di questa vita fatta di burattinai. Che a loro volta sono controllati da altri. E i fili si confondono e si ingarbugliano. Alla fine l’unica soluzione che viene data alla nostra civiltà è quella di comportarsi in maniera spastica, mossi da impulsi scoordinati e inutili.
Serve ordine ma dove trovarlo? Io per quanto piccolo, trovo conforto nella mia natura. Fare tante esperienze di vita in una sola apre la mente a diverse possibilità.
Probabilmente in un futuro non mi chiamerò più Grub, avrò cambiato forma, interessi e modo di pormi. Ma nel mio piccolo resterò sempre e solo io. E io resterò sempre e solo nel mio mondo. Su binari che corrono paralleli a questa vita. Sopra un treno che viaggia con orari e mete diverse.
Eppure da questo circolo io ci voglio uscire. Vorrei spezzare queste catene che mi legano a doppio filo con la mia metamorfosi. Vorrei portare tutto e tutti nel mio viaggio eppure… non ne ho le forze. La mia essenza è effimera. Il mio fare ciclico. E alla mia scomparsa nascerà nuova vita.

Piacere sono Grub, e sono stanco.
Eppure che ci devo fare? Nessuno mi ha detto che sarebbe stato facile. Ma non è colpa di nessuno se sono venuto al mondo, che colpa ho se dal mondo cerco quello che mi piace? In fondo sono una larva mansueta. Non rompo le scatole a nessuno. O forse si. Mi nutro della stessa cosa di cui si saziano le entità che coltivano questa nostra natura. Ma io questa natura la voglio perpetrare, loro la vogliono solamente vincolare. Mentre io seguo le leggi dell’evoluzione e delle metamorfosi, della vita e della morte; loro cercano con tutti i mezzi di mantenere le cose in stallo. Funzionale si, ma per chi?
E io merito forse di essere debellato per il loro tornaconto?
Schiavo di altri schiavi, è questa la beffa del mio destino. Ma loro non vedono, se non attraverso una patina filtrata.
Loro non sentono le catene ai loro piedi. Sono come me ma non vogliono la metamorfosi. Vogliono continuare a vivere nella beata ignoranza di bruco. Fagocitando il loro stesso supporto. E bruchi generano altri bruchi che hanno dimenticato cosa vuol dire poter volare.

Piacere mi chiamo Grub, e non so più distinguere il giusto dallo sbagliato.
Il bello dal brutto, il buono dal cattivo. Il bianco e il nero. Forse perché questi estremismi non esistono. Esiste solo la sfumatura grigia, cinerea come la mia livrea non appena arriverà il momento. Prego per la mia salvezza, prego affinchè questo mio modo incongruo di vivere non porti alla mia sciagura. A morire di fame prima del tempo.
Paura. Terribile paura. Non di morire ma di vivere male. O peggio di perire come gli altri, nonostante avessi compreso qualcosa nel mio piccolo.
Oppure il terrore di perdermi nei miei giri e cadere nel baratro dei miei veleni e delle mie passioni brevi e fugaci, ma così tremendamente piene di vita, di arte, di conoscenza. Vivo in questo stato di realtà aumentata fatta di sentimenti e sensazioni amplificate. Siano esse felici o tristi. Dove sta il bello in tutto ciò? Solo nel sentirmi più vivo e fragile al tempo stesso? Vivo e sono spaccato in due. Chi è il vero io? Esiste un solo io? Esiste l’io?
Quante domande mi aspettano qui dentro. E quanta vita sento di lasciare alle spalle. Quante esperienze fuori da questo bozzolo che aspettano solo di essere vissute. Come vorrei che la mia crisalide contenesse il mondo intero. Quante cose ci farei all’interno, al sicuro. Senza lasciare niente al caso. Eppure questa è la strada che ho scelto, partire dal centro. E il centro sono io. Che sia ego o meno, poco importa, un punto di partenza lo devo pur trovare. Per sentirsi persi serve sapere da dove si è partiti. Ma se sai da dove parti non sei mai perso per davvero.
E’ quindi giusto provare, sbagliare, rischiare di fallire? E chi si ricorderà di me? Quanti avranno belle parole da spendere per una larva come me?

Piacere mi chiamo Grub. E manco è il mio vero nome.



PS. scrivere fa bene, invito tutti a farlo.
Ultima modifica di grub il ven feb 22, 2019 2:38 pm, modificato 1 volta in totale.
Alla fine, il viaggio psichedelico ce lo scegliamo più di quanto immaginiamo. Non siamo in balia di ciò che vediamo, è il subconscio più profondo, sono i nostri desideri inespressi che reclamano di uscire fuori da una breccia che noi stessi abbiamo aperto


Avatar utente
Mr-Sm4rT
Messaggi: 192
Iscritto il: mer nov 14, 2018 4:20 pm

Re: 50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Messaggio da Mr-Sm4rT » ven feb 22, 2019 1:08 pm

Sinceramente é bellissimo quello che scrivi,é come se descrivi la visione della vita tua o di altre persone.La cosa che mi interessa di piú é il fatto che puó anche essere la visione della vita di una sola persona in diversi momenti della sua.Peró secondo me ci sono molti altri "Grub" che aspettano di essere scritti,ma bisogna viverli prima.

Avatar utente
_psyc0path_
Messaggi: 154
Iscritto il: dom giu 03, 2018 2:17 pm

Re: 50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Messaggio da _psyc0path_ » sab feb 23, 2019 3:06 pm

Grub, il mio bruco:) Certo è da riconoscertelo, sei tutto tranne che scontato, prevedibile. Sei una sorpresa, una riscoperta tutte le volte che scrivi. Leggendo questo come sempre mi sono immedesimata, mi viene sempre naturale per il tuo modo di porti. Ma una cosa in particolare mi ha suscitato che le altre volte mai mi era successo:
Stati d'animo, pensieri e visioni dettate dal profondo, emerse in superfice così sincere che ti spiazzano a tal punto da non farti neanche immaginare di poterle esternare pretendendo che qualcuno ti concepisca. Perchè? Semplice, siamo troppo abituati a giudicare.. lo dico sempre. Mi dicevo fosse normale, facesse parte della nostra realtà maturare impressioni e osservazioni. Invece non è così che davvero la penso. Ma ci illudiamo spesso, crediamo a molte verità che concrete poi non sono affatto. Siamo manipolatori di noi stessi. È solo quando riusciamo a parlarci senza usare la voce, la logica ne alcun tipo di ragionamento che in realtà, formuliamo pensieri davvero nostri. Che siano essi positivi o negativi.. ma puliti, puri. Come hai fatto tu scrivendo di te stesso. Mi hai dato la sensazione di esserti guardato davvero allo specchio e non metaforicamente.. e di aver estrapolato la prima gettata di pensieri, quella che ancora non è stata scremata, pulita da rendere potenzialmente una chiave pubblica. Perchè abbiamo paura di farci vedere per cio che è la nostra vera natura? Perchè tutto questo astio nei nostri confronti? Bisogna innamorarsi di se stessi per poter davvero amare a nostra volta qualcun'altro. E il primo passo è la consapevolezza del nostro essere. La paura va vissuta. E come il resto delle emozioni anche quì è utile e d'accrescimento toccare l'apice. Ammesso che ci sia. Raccontare di se stessi è un arte.. e tu da bravo artista quale sei riesci bene nell'intento. L'intensità che ci differenzia o ci accomuna sta anche in questo. Sapersi riconoscere, decifrare e sostenere.
In realtà non volevo dire tutto questo, perchè l'autobiografia non necessita di chissà quali parole.. il più delle volte va compresa e sentita. Ma mi piace quando le persone si lasciano assuefare dallo scrivere, e così faccio anch'io:)
..Sento come un energia invadermi l'esistenza quasi a dirmi "vivi più che puoi e goditi il viaggio.. One life, One chance"

Non induco le persone ad usufruire di stupefacenti.

Sem
Messaggi: 525
Iscritto il: mer set 14, 2016 11:51 am

Re: 50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Messaggio da Sem » lun feb 25, 2019 2:02 pm

Gazie Grub per questo scritto
grub ha scritto:
ven feb 22, 2019 4:53 am
Piacere mi chiamo Grub, e mi annoio in fretta.
Eppure ci sono cose di cui non mi stancherei mai. Il mio nome ad esempio. Alcune persone cui voglio bene. Mi piacerebbe dire altrettanto del resto.
Credo di soffrire di ADHD, se è davvero una patologia questo non lo saprò mai, probabilmente la mia mente già domani si sarà spostata verso nuovi interessi, lasciandomi con gli stessi dubbi di oggi. Forse è per questo che scrivere mi è così affine. Sento il bisogno di imprimere qualcosa che resti indelebile e immutato, pensieri che non perdano di forza nel corso degli anni.
Sono capace di molte cose, la mia mente è propensa ad adattarsi in ogni contesto e luogo, eppure per fare anche solamente una cosa alla perfezione cosa non darei…
Poiché il mio pregio più grande è la mia sciagura. L’evoluzione umana portata alla sua forma più estrema di adattabilità ed eclettismo.
Uno strano jolly, che può servire a tutto ma non vale a molto di per se.
La mia bussola punta a un nord che è in costante spostamento, le mie vele si gonfiano di un alito generato dall’emozione dello scoprire e vivere qualcosa d'inedito. E nulla più. Che male c’è se vengo sospinto solo da questo? E nonostante tutto non mi ritengo una persona superficiale. Anzi, al contrario. Disdegno con tutto me stesso quelli che non hanno cura delle cose senza tempo, quali ad esempio le emozioni.
Eppure mi immedesimo, empatizzo. Cambio volto, mi mimetizzo. E tutto ciò con naturalezza, come se non fossi nato per esser altro.
Che cosa buffa da dire. Non si è nati per nessuno scopo in fondo.
Se posso permettermi un consiglio cerca solo di essere più concreto e di sviluppare l'intelligenza pratica, fai con le mani :mrgreen: , come hai detto tu questo è il tuo più grande pregio, fidati ti tornerà molto utile col tempo, sarai uno che sarà in grado di fare di tutto e di lavorare con tutti, uno chè avrà una conoscenza diversificata ma integrata e con una visione sistemica. Poi anche la noia non ci sarà più ;)
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII

Avatar utente
Pregiudicato
Messaggi: 496
Iscritto il: lun ago 13, 2018 4:29 pm

Re: 50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Messaggio da Pregiudicato » sab apr 13, 2019 8:28 pm

BELLISSIMOOOOO!!! :crybaby: :crybaby: :crybaby:
Non hai idea di quanto mi possa immedesimare nelle tue parole, solo che io non sono molto bravo ad esprimermi...
Per caso hai sofferto/soffri di depressione? Io questi ragionamenti li facevo quando ero depresso (quasi un anno una volta) e volevo a tutti i costi tornare a vivere come una persona normale, li invidiavo proprio come dicevi te, tutti spensierati o comunque legati a cose terrete.
Ora, come mi ha insegnato la musica (ascolto prevalentemente rap...e vi giuro che non dicono cazzate, nel rap e nella trap esiste solitamente un sotto testo, cioè non basta ascoltare la canzone superficialmente, bisogna andare a fondo. Le canzoni sono composte principalmente di figure retoriche come le metafore), o per meglio dire, il mio rapper preferito con questo verso: voglio soffrire ancora perchè mi ha formato; ho finalmente capito cosa intende...soffrire, fermarsi a riflettere, autocriticarsi, sono le basi per raggiungere la vetta, quindi non fatti spiacevoli o malattie mentali, ma opportunità. (o almeno è quello che credo, non so se delle persone con depressione acuta/grave sarebbero d'accordo con me :( ).
Comunque favoloso discorso, complimenti davvero.
Baci e abbracci mio caro Grab <3 <3 <3 ,
Pregiudicato

Avatar utente
grub
Messaggi: 434
Iscritto il: gio giu 28, 2018 2:10 am

Re: 50/50: Augmented Reality - A life report spiced on drugs

Messaggio da grub » lun apr 15, 2019 1:09 am

Grazie a voi per aver letto, chiedo scusa se non ho risposto personalmente ad ogni commento, ma in questo periodo sono parecchio indaffarato. Mi fa molto piacere comunque aver ricevuto commenti positivi e consigli da parte vostra, ne farò tesoro
Alla fine, il viaggio psichedelico ce lo scegliamo più di quanto immaginiamo. Non siamo in balia di ciò che vediamo, è il subconscio più profondo, sono i nostri desideri inespressi che reclamano di uscire fuori da una breccia che noi stessi abbiamo aperto

Rispondi