Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
Dark Poet
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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » mer lug 31, 2024 4:47 pm

Nεctar ha scritto:
lun lug 15, 2024 2:19 pm
sì infatti secondo me la coscienza non ha origine dal cervello, il cervello è come un filtro o una lente tra la coscienza e la realtà
però allo stesso tempo anche questa contrapposizione coscienza-realtà non è vera, sono la stessa cosa in un certo senso
@Nεctar
Secondo me è più probabile che la coscienza abbia origine dal cervello, un indizio potrebbe essere l'anestesia, se addormenti il cervello, la coscienza fa altrettanto.
Ma la coscienza "ordinaria" è limitata e soggettiva
ed è una simulazione di questa coscienza eterna ed infinita, che alla fine siamo sempre noi. Dunque la coscienza "ordinaria" ma anche l'anestesia, fanno parte dell'intera simulazione.
E per simulazione intendo che la realtà è come se fosse il sogno o l'immaginazione di questa coscienza eterna.

Ti quoto alcuni vecchi messaggi di un'utente di questo forum di nome Dylan
Dylan ha scritto:
dom feb 12, 2023 9:22 pm
Intendo proprio dire che noi, durante l'arco della nostra esistenza, viviamo in uno stato di allucinazione maggiore di quello descitto nel tuo post, oppure se preferisci, viviamo in uno stato di percezione molto limitata
Dylan ha scritto:
dom feb 12, 2023 9:22 pm
La morte esiste, è un passaggio da uno stato dimensionale all'altro, un po' come accade quando ti addormenti e ti risvegli in un sogno; la vita è un sogno? Direi più precisamente che è un sogno a diversi gradi di consapevolezza,
Dylan ha scritto:
dom feb 12, 2023 9:22 pm
La coscienza di ognuno è legata al proprio livello di conoscenza (non intellettuale) e di consapevolezza: più si è consapevoli di se stessi più si sa, e automaticamente più si è coscienti. E' vero che la morte e la rinascita abbattono entrambe lo stato di consapevolezza (ma non di conoscenza) perché sono entrambe esperienze piuttosto forti e traumatiche, e che dopo il passaggio non si ricorda quasi mai più nulla, ma è anche vero che ciò succede solamente sotto un certo livello di consapevolezza. Non è una regola. Esiste un livello di consapevolezza raggiungibile da chi si impegna in un serio e sistematico lavoro costante su se stesso oltre il quale non si muore incoscienti, ma coscienti, ovvero si muore osservando la propria morte e staccandosi a morte avvenuta. Più difficile ancora è mantenere questo livello di consapevolezza al momento della rinascita e negli anni a seguire, ma anche in questo caso, se il livello raggiunto dal praticante è molto alto, quello stato di consapevolezza (e quindi di coscienza e conoscenza) lo mantiene, come mantiene anche i ricordi sia delle vite passate che dei passaggi tra una vita e l'altra.
Ma ti consiglio di andarti a leggere i post interi di Dylan qui:
http://psiconauti.net/forum/viewtopic.p ... e670c7d90c
Secondo me ci sono parecchi spunti di riflessione interessanti.


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Nεctar
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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Nεctar » gio ago 01, 2024 7:02 am

@Dark Poet forse intendiamo cose diverse per "coscienza". Per me un'anestesia non ti fa smettere di essere cosciente. Così come durante la notte nel sonno profondo non smetti di essere cosciente.
Quando dici che la coscienza ordinaria è una simulazione di quella infinita, sottointendi che da una singola coscienza si generano infinite coscienze individuali? O ognuno di noi è una coscienza infinita che si manifesta anche in modo ordinario?
Comunque sia mi sembra di capire che anche mentre siamo in questa realtà siamo la coscienza infinita, non può esserci una divisione netta tra la coscienza infinita e quella ordinaria se no come si collegano?

Forse lo avevo già scritto ma secondo me diciamo cose simili, solo che le parole le complicano. E alla fine non si può arrivare a dire qual è la realtà delle cose con un discorso secondo me perché i punti di vista sono ugualmente validi. Il modo di vedere le cose tuo e di Dylan a me soggettivamente "non piace", non nel senso che non mi piace il ragionamento, ma perché penserei che questa realtà in quanto simulazione vale meno dell'altra.
Anche se mi è capitato subito dopo la DMT di vedere il mondo tridimensionale e di sentirmi come se fossi in un videogioco, allo stesso tempo non era una "simulazione". Cioè tra quello che avevo appena vissuto in DMT e la realtà 3D c'è una differenza enorme ma allo stesso tempo sono la stessa cosa. "La forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma" (Sutra del Cuore).

Comunque il punto di vista secondo cui la realtà ordinaria con la coscienza ordinaria è un sogno forse si avvicina molto alla visione del mondo induista della scuola non-dualista (faccio paragoni con le filosofie/religioni perché mi aiuta meglio a esprimere certi concetti se no da solo farei casino con le parole e non si capirebbe niente), in cui questo mondo è il sogno/illusione dell'unica coscienza infinita ed eterna in cui si divide in tanti frammenti che siamo noi coscienze individuali. E solo quando realizzi questa verità rompi il ciclo delle rinascite. Vedo questo nel pensiero tuo e di Dylan. Ci può stare?
Anche Bill Hicks che hai citato all'inizio penso che fosse influenzato da questo, o forse semplicemente gli psichedelici danno una prospettiva molto simile a quella.

Io dopo le mie esperienze mi sono avvicinato più alla visione del mondo buddhista (da cui la mia citazione di prima) perché si avvicina di più a quello che ho vissuto. Per cui mettendola dal punto di vista di coscienza e infinita e coscienza ordinaria, secondo me è sbagliato dire che una è reale e l'altra no, è sbagliato dire che entrambe sono reali, è sbagliato dire che entrambe non lo sono, è sbagliato dire che sono la stessa cosa, è sbagliato dire che sono cose diverse, è sbagliato dire che sono sia uguali che diverse, è sbagliato dire che non sono né uguali né diverse. Ogni volta che si concettualizza qualcosa, la realtà si perde, dal mio punto di vista.

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Abeja G. » gio ago 01, 2024 7:11 pm

01 Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao

"Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao.
I nomi che si possono nominare non sono eterni nomi.

Senza nome, l'origine di cielo e terra.
Con nome, la madre dei diecimila esseri.

Perciò costantemente senza desiderio
ne contempli il mistero,
costantemente con desiderio ne contempli i limiti.

Questi due sorgono insieme ma hanno nomi diversi.
Insieme li diciamo l'oscuro, dell'oscuro ancora l'oscuro,
la porta di tutti i misteri."

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » ven ago 02, 2024 12:17 am

Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
@Dark Poet forse intendiamo cose diverse per "coscienza". Per me un'anestesia non ti fa smettere di essere cosciente. Così come durante la notte nel sonno profondo non smetti di essere cosciente.
@Nεctar
In effetti se ad esempio dormiamo 8 ore potremmo aver sognato tanto, poi una volta svegli non ci ricordiamo nulla, neanche un sogno, ma questo non vuol dire che la coscienza non abbia svolto le sue attività. (Se è questo quello che volevi dire)
Il cervello non regge il passo con la coscienza. :mrgreen:
Riguardo l'anestesia sopprime anche la memoria dell'individuo, può darsi che in realtà durante l'anestesia sogniamo ma non possiamo ricordarcelo.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am

Quando dici che la coscienza ordinaria è una simulazione di quella infinita, sottointendi che da una singola coscienza si generano infinite coscienze individuali?
Si.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Comunque sia mi sembra di capire che anche mentre siamo in questa realtà siamo la coscienza infinita, non può esserci una divisione netta tra la coscienza infinita e quella ordinaria se no come si collegano?
Bella domanda, al quale non so rispondere ci dovrei pensare giorni.
Potrei darti la prima risposta che mi viene in mente (ma potrei cambiare idea perché ho bisogno di più tempo per rifletterci) : noi siamo tutti un'unica coscienza, quindi io sono simultaneamente te, Abeja G. sono tutto e tutti. Ma le esperienze non si sovrappongono, sono soggettive, un po' come tu non puoi sovrapporre 10 film, li devi suddividere e guardarli separatamente. Vorresti sovrapporre la coscienza eterna e la coscienza di un'aquila? Ad esempio tu pensi che la coscienza di un topo sia la stessa coscienza eterna ed infinita di cui parlavamo? La risposta è si, ma la coscienza di un topo è limitata, è una coscienza puramente immaginata nella mente di questa coscienza eterna. Un po' come un Dio che si sdoppia (solo metaforicamente e solo nella sua immaginazione).
Ma potresti avere ragione tu, perché anche la tua visione è logica e verosimile, prima ti ho fatto l'esempio che forse potremmo essere in grado di sognare sotto l'anestesia, inoltre potresti avere ragione tu quando dici che la coscienza non si trova nel cervello... E quindi non esiste una coscienza ordinaria, ma esiste un solo tipo di coscienza che vede parzialmente la realtà perché siamo depotenziati dal cervello che funge da lente/filtro. Senza questo filtro, sblocchiamo i confini e vedremmo la realtà per quella che è ed quindi per ciò che siamo, pura coscienza. E che coscienza e realtà sono due facce della stessa medaglia. Questa più o meno è la tua visione, assolutamente condivisibile.


Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Il modo di vedere le cose tuo e di Dylan a me soggettivamente "non piace", non nel senso che non mi piace il ragionamento, ma perché penserei che questa realtà in quanto simulazione vale meno dell'altra.
Per "meno dell' altra" intendi la realtà in cui facciamo esperienza di essere la coscienza eterna ed infinita?
Per come la vedo io la coscienza eterna è come un Dio che è consapevole di essere condannato all'eterna solitudine, l'unico modo per alleviare questa solitudine è immaginare e proiettare infinite realtà e possibilità, e farne esperienza soggettivamente, illudendosi di essere in compagnia.
Ovviamente questa coscienza eterna non si trova in uno spazio e non si trova nel tempo , non è osservabile dall'esterno, e paradossalmente è l'unica cosa che esiste veramente nella realtà di base.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Anche se mi è capitato subito dopo la DMT di vedere il mondo tridimensionale e di sentirmi come se fossi in un videogioco, allo stesso tempo non era una "simulazione". Cioè tra quello che avevo appena vissuto in DMT e la realtà 3D c'è una differenza enorme ma allo stesso tempo sono la stessa cosa. "La forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma" (Sutra del Cuore).
Dovresti provare almeno una volta nella vita 7 oppure 8 grammi secchi di funghi, ma esclusivamente con la presenza di un trip sitter (la tua compagna o un fratello) per evitare gesti autolesionistici. Avrai trip molto più mistici e spirituali rispetto ai trip in DMT, fermo restando che non ho mai provato la DMT, quindi potrei facilmente sbagliarmi, e magari in DMT si possono avere trip molto spirituali ed io ignoro ciò.
Sulla base della mia esperienza con i truffles, ti posso dire che una dose molto alta , da folli, ti permette di avere esperienze mistiche che ti fanno comprendere la realtà.

Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
E solo quando realizzi questa verità rompi il ciclo delle rinascite.
Ma gli induisti perché dicono che viene interrotto il ciclo delle rinascite? Quale logica o visione c'è dietro a questa conclusione? Non mi trovo d'accordo solo su questa affermazione. Il ciclo delle rinascite non può essere interrotto perché è infinita l'immaginazione di questa coscienza eterna, e potenzialmente anche quella di un umano. La coscienza eterna l'unica cosa che può fare è immaginare, creare/proiettare infinite realtà immaginate per farne esperienza, ma di per sé è un po' difficile fare esperienza di essere una coscienza eterna ed infinita, semplicemente perché questa coscienza vuole evadere dalla condizione in cui si trova dando sfogo alla sua immaginazione per essere altro da sé.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Io dopo le mie esperienze mi sono avvicinato più alla visione del mondo buddhista (da cui la mia citazione di prima) perché si avvicina di più a quello che ho vissuto. Per cui mettendola dal punto di vista di coscienza e infinita e coscienza ordinaria, secondo me è sbagliato dire che una è reale e l'altra no, è sbagliato dire che entrambe sono reali, è sbagliato dire che entrambe non lo sono, è sbagliato dire che sono la stessa cosa, è sbagliato dire che sono cose diverse, è sbagliato dire che sono sia uguali che diverse, è sbagliato dire che non sono né uguali né diverse. Ogni volta che si concettualizza qualcosa, la realtà si perde, dal mio punto di vista.
Si ma questa visione dice tutto e non dice niente, dice tutto e nega tutto. Devo essere sincero, non ho capito bene cosa intendi. A parole tue, potresti spiegarmi nel modo più diretto e semplice possibile la visione buddhista? Visto che è quella nel quale tu credi.

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Nεctar » ven ago 02, 2024 8:52 am

Abeja G. ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:11 pm
01 Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao

"Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao.
I nomi che si possono nominare non sono eterni nomi.

Senza nome, l'origine di cielo e terra.
Con nome, la madre dei diecimila esseri.

Perciò costantemente senza desiderio
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@Nεctar
esatto infatti daoismo e buddhismo si sono influenzati a vicenda o forse più persone hanno fatto esperienza della stessa cosa ;)

@Dark Poet con calma ti rispondo, ci metterò un po' ahaha

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Nεctar » ven ago 02, 2024 5:23 pm

Dark Poet ha scritto:
ven ago 02, 2024 12:17 am
Bella domanda, al quale non so rispondere ci dovrei pensare giorni. [...] Questa più o meno è la tua visione, assolutamente condivisibile.
Anche nella tua visione comunque la coscienza ordinaria è una "parte" di quella infinita. Forse la differenza sta soprattutto nel fatto che nella tua visione solo l'uno è vero, mentre il molteplice è un'illusione.
Dark Poet ha scritto:
ven ago 02, 2024 12:17 am
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Il modo di vedere le cose tuo e di Dylan a me soggettivamente "non piace", non nel senso che non mi piace il ragionamento, ma perché penserei che questa realtà in quanto simulazione vale meno dell'altra.
Per "meno dell' altra" intendi la realtà in cui facciamo esperienza di essere la coscienza eterna ed infinita?
Per come la vedo io la coscienza eterna è come un Dio che è consapevole di essere condannato all'eterna solitudine, l'unico modo per alleviare questa solitudine è immaginare e proiettare infinite realtà e possibilità, e farne esperienza soggettivamente, illudendosi di essere in compagnia.
Sì, intendo che in questa visione, in cui la nostra coscienza ordinaria è essenzialmente la coscienza eterna che si autoillude, mi sembra che la realtà della coscienza ordinaria sia solo un'illusione appunto e quindi valga meno della "realtà reale" della coscienza infinita e eterna.
Dark Poet ha scritto:
ven ago 02, 2024 12:17 am
Dovresti provare almeno una volta nella vita 7 oppure 8 grammi secchi di funghi, ma esclusivamente con la presenza di un trip sitter (la tua compagna o un fratello) per evitare gesti autolesionistici. Avrai trip molto più mistici e spirituali rispetto ai trip in DMT, fermo restando che non ho mai provato la DMT, quindi potrei facilmente sbagliarmi, e magari in DMT si possono avere trip molto spirituali ed io ignoro ciò.
Io al contrario non ho mai provato 7/8 grammi di funghi, ma penso sia impossibile qualcosa al di là di quello che ho vissuto quella volta in particolare con la DMT, non per presunzione ma perché l'esperienza era al di là di qualsiasi cosa. Ma penso con 7/8 grammi di funghi l'esperienza sia la stessa, così come con altri psichedelici, o altre tecniche, anche a prescindere dal dosaggio forse. Magari per esempio con la 5-MeO-DMT (che non ho mai provato, scrivo sulla base di quello che ho letto) ci arrivi quasi ogni volta, con la DMT o coi funghi più raramente, ma penso sia sempre quell'esperienza che non si può descrivere.
Dark Poet ha scritto:
ven ago 02, 2024 12:17 am
Ma gli induisti perché dicono che viene interrotto il ciclo delle rinascite? Quale logica o visione c'è dietro a questa conclusione? Non mi trovo d'accordo solo su questa affermazione. Il ciclo delle rinascite non può essere interrotto perché è infinita l'immaginazione di questa coscienza eterna, e potenzialmente anche quella di un umano.
Penso che nel pensiero induista se tu realizzi di essere la coscienza eterna cioè Brahman, di essere identico a lui/lei, spezzi l'illusione di essere un individuo separato e quindi la tua anima non si reincarna più. Il ciclo in generale va avanti comunque. Però ho capito cosa intendi, cioè che se tutti sono la stessa cosa che si reincarna allora non si può risvegliare dall'illusione. In questo caso non so cosa ne pensa una persona induista perché non ne so abbastanza, ma il ciclo di reincarnazione potrebbe essere in realtà fatto da più "linee" e non da una sola, per cui se tu ti risvegli non ti continui a reincarnare cioè la tua linea si spezza ma le altre vanno avanti. Non ci avevo mai pensato.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Si ma questa visione dice tutto e non dice niente, dice tutto e nega tutto. Devo essere sincero, non ho capito bene cosa intendi. A parole tue, potresti spiegarmi nel modo più diretto e semplice possibile la visione buddhista? Visto che è quella nel quale tu credi.
Nella visione buddhista la realtà ha tre caratteristiche che vengono chiamate i tre marchi dell'esistenza: sofferenza, impermanenza e assenza di sé. Per il discorso che stiamo facendo quello più importante è l'assenza di sé, che significa che niente esiste in modo indipendente da tutto il resto, cioè niente ha confini netti, compreso il nostro io/coscienza. Perché se tu guardi dentro a una cosa vedi che è fatta di elementi che non sono quella cosa. Per esempio se prendi un corpo umano da solo non può esistere, perché non è un'entità a sé stante isolata ma qualcosa che scambia continuamente materia ed energia con l'esterno. La stessa cosa vale per la coscienza, anche se in questo caso forse è più difficile da visualizzare.
Questa assenza di sé è alla base di una dottrina chiamata della "vacuità" (sunyata) e della genesi dipendente, che è come una generalizzazione dell'assenza di sé a tutti i fenomeni. Per la dottrina della vacuità, ogni cosa è vuota, nel senso che manca di un'esistenza indipendente, cioè separata da tutto il resto, ma esiste solo in interdipendenza con tutte le altre (genesi dipendente). È difficile da spiegare a parole, ma c'è un testo di una corrente buddhista cinese (Huayen) che descrive la realtà secondo la dottrina della vacuità / genesi dipendente così:
Il modo in cui tutti i fenomeni si compenetrano è come una rete imperiale di gioielli celesti che si estende in tutte le direzioni all'infinito, senza limiti. Per quanto riguarda la rete imperiale di gioielli celesti, essa è nota come Rete di Indra, una rete fatta interamente di gioielli. A causa della chiarezza dei gioielli, tutti si riflettono ed entrano l'uno nell'altro, all'infinito. In ogni gioiello si riflette contemporaneamente l'intera rete. In definitiva, nulla va e nulla viene. Se ora ci rivolgiamo a sud-ovest, possiamo scegliere un gioiello in particolare ed esaminarlo da vicino. Questo singolo gioiello può riflettere immediatamente l'immagine di ogni altro gioiello.
Come accade per questo gioiello, così accade anche per tutti gli altri: ogni singolo gioiello riflette simultaneamente e immediatamente ogni altro gioiello, all'infinito. L'immagine di ciascuno di questi gioielli illimitati è all'interno di un unico gioiello, che appare in modo brillante. Nessuno degli altri gioielli interferisce con questo. Quando si è seduti all'interno di un gioiello, si è contemporaneamente seduti in tutti gli infiniti gioielli in tutte le dieci direzioni. Come è possibile? Perché in ogni gioiello sono presenti tutti i gioielli. Se tutti i gioielli sono presenti all'interno di ogni gioiello, è anche vero che se ci si siede in un gioiello ci si siede in tutti i gioielli allo stesso tempo. Anche l'inverso si comprende allo stesso modo. Così come si entra in un gioiello e quindi si entra in ogni altro gioiello senza mai uscire da questo, allo stesso modo si entra in qualsiasi gioiello senza mai uscire da questo particolare gioiello.
Se applichi questo concetto alla coscienza: ogni coscienza contiene in sé tutte le altre coscienze e a sua volta è contenuta in tutte le altre coscienze. Ma a questo punto si può ancora parlare di coscienze al plurale o è un'unica coscienza? Non è né un'unica coscienza, né tante coscienze, né entrambe le cose, né nessuna delle due. Va al di là dei concetti di uno e di molteplice.

Scusa se ho scritto tantissimo...

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Abeja G. » ven ago 02, 2024 6:31 pm

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » ven ago 02, 2024 10:26 pm

Nεctar ha scritto:
ven ago 02, 2024 5:23 pm
Anche nella tua visione comunque la coscienza ordinaria è una "parte" di quella infinita. Forse la differenza sta soprattutto nel fatto che nella tua visione solo l'uno è vero, mentre il molteplice è un'illusione.
@Nεctar
Si, ma è comprensibile che io dica questo, poiché è una conseguenza logica della mia visione...
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Sì, intendo che in questa visione, in cui la nostra coscienza ordinaria è essenzialmente la coscienza eterna che si autoillude, mi sembra che la realtà della coscienza ordinaria sia solo un'illusione appunto e quindi valga meno della "realtà reale" della coscienza infinita e eterna.
Per te vale meno, non è criticabile la tua opinione.
Molti la penserebbero come te, mentre molti altri penserebbero che valgono di più le realtà illusorie.
Poiché la domanda andrebbe posta a tutti in questi termini: "Vale di più una coscienza eterna nell'oblio e nella solitudine, o valgono di più le realtà illusorie da lui immaginate e create?"
O volendo usare una metafora per estremizzare il concetto, ma spero di non confondere le idee: "Vale di più Dante o vale di più la Divina Commedia?"
Per te vale di più Dante, per altri vale di più la Divina Commedia. :mrgreen:

Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
ma penso sia impossibile qualcosa al di là di quello che ho vissuto quella volta in particolare con la DMT, non per presunzione ma perché l'esperienza era al di là di qualsiasi cosa.
Esiste un link in questo forum in cui racconti questo trip?


Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Penso che nel pensiero induista se tu realizzi di essere la coscienza eterna cioè Brahman, di essere identico a lui/lei, spezzi l'illusione di essere un individuo separato e quindi la tua anima non si reincarna più.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
In questo caso non so cosa ne pensa una persona induista perché non ne so abbastanza, ma il ciclo di reincarnazione potrebbe essere in realtà fatto da più "linee" e non da una sola, per cui se tu ti risvegli non ti continui a reincarnare cioè la tua linea si spezza ma le altre vanno avanti. Non ci avevo mai pensato.
Si, questo l'ho capito... ma è un'interpretazione autoreferenziale che non segue nessuna logica e nessuna visione mistica da psichedelici.
A questo punto sarebbe davvero interessante sapere cosa ne pensa un induista esperto.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Il ciclo in generale va avanti comunque. Però ho capito cosa intendi, cioè che se tutti sono la stessa cosa che si reincarna allora non si può risvegliare dall'illusione.
Ecco, è proprio cosi.
Ed aggiungo che: il fatto che alcune coscienze si risvegliano dall'illusione non rappresenta una criticità, perché tra le infinite realtà immaginate da questa coscienza eterna, c'è anche la possibilità che alcune coscienze si "risvegliano dall'illusione", ma non per questo allora vengono punite interrompendo il ciclo della reincarnazione.





Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Per il discorso che stiamo facendo quello più importante è l'assenza di sé, che significa che niente esiste in modo indipendente da tutto il resto, cioè niente ha confini netti, compreso il nostro io/coscienza.
Sarà anche così, ma è la coscienza a creare la realtà, che poi coscienza e materia siano due facce della stessa medaglia siamo d'accordo.





Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Perché se tu guardi dentro a una cosa vedi che è fatta di elementi che non sono quella cosa. Per esempio se prendi un corpo umano da solo non può esistere, perché non è un'entità a sé stante isolata ma qualcosa che scambia continuamente materia ed energia con l'esterno.
Concordo
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
La stessa cosa vale per la coscienza, anche se in questo caso forse è più difficile da visualizzare.
:mrgreen:
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Questa assenza di sé è alla base di una dottrina chiamata della "vacuità" (sunyata) e della genesi dipendente, che è come una generalizzazione dell'assenza di sé a tutti i fenomeni. Per la dottrina della vacuità, ogni cosa è vuota, nel senso che manca di un'esistenza indipendente, cioè separata da tutto il resto, ma esiste solo in interdipendenza con tutte le altre (genesi dipendente).
Qui viene detto sempre lo stesso concetto di prima.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
È difficile da spiegare a parole, ma c'è un testo di una corrente buddhista cinese (Huayen) che descrive la realtà secondo la dottrina della vacuità / genesi dipendente così:
Il modo in cui tutti i fenomeni si compenetrano è come una rete imperiale di gioielli celesti che si estende in tutte le direzioni all'infinito, senza limiti. Per quanto riguarda la rete imperiale di gioielli celesti, essa è nota come Rete di Indra, una rete fatta interamente di gioielli. A causa della chiarezza dei gioielli, tutti si riflettono ed entrano l'uno nell'altro, all'infinito. In ogni gioiello si riflette contemporaneamente l'intera rete. In definitiva, nulla va e nulla viene. Se ora ci rivolgiamo a sud-ovest, possiamo scegliere un gioiello in particolare ed esaminarlo da vicino. Questo singolo gioiello può riflettere immediatamente l'immagine di ogni altro gioiello.
Come accade per questo gioiello, così accade anche per tutti gli altri: ogni singolo gioiello riflette simultaneamente e immediatamente ogni altro gioiello, all'infinito. L'immagine di ciascuno di questi gioielli illimitati è all'interno di un unico gioiello, che appare in modo brillante. Nessuno degli altri gioielli interferisce con questo. Quando si è seduti all'interno di un gioiello, si è contemporaneamente seduti in tutti gli infiniti gioielli in tutte le dieci direzioni. Come è possibile? Perché in ogni gioiello sono presenti tutti i gioielli. Se tutti i gioielli sono presenti all'interno di ogni gioiello, è anche vero che se ci si siede in un gioiello ci si siede in tutti i gioielli allo stesso tempo. Anche l'inverso si comprende allo stesso modo. Così come si entra in un gioiello e quindi si entra in ogni altro gioiello senza mai uscire da questo, allo stesso modo si entra in qualsiasi gioiello senza mai uscire da questo particolare gioiello.
Nεctar ha scritto:
gio ago 01, 2024 7:02 am
Se applichi questo concetto alla coscienza: ogni coscienza contiene in sé tutte le altre coscienze e a sua volta è contenuta in tutte le altre coscienze. Ma a questo punto si può ancora parlare di coscienze al plurale o è un'unica coscienza? Non è né un'unica coscienza, né tante coscienze, né entrambe le cose, né nessuna delle due. Va al di là dei concetti di uno e di molteplice.
Si ora ho capito cosa vuoi dire, a me sembra solo retorica autoreferenziale, ma potresti tranquillamente avere ragione tu.
Sulla base delle mie esperienze con gli psichedelici, sono arrivato a conclusioni più vicine a quelle degli induisti, ma in generale la maggior parte degli psiconauti soprattutto stranieri sono arrivati alle mie medesime conclusioni, vedi il canale su YouTube di "Vivec" dove mette tanti report di trip presi da forum stranieri di psiconauti, quasi tutti hanno una visione del tipo induista , e non buddista. Ma questo non vuol dire che automaticamente sia più valida una visione piuttosto che un'altra.
Spero solo che gli psichedelici non assecondino le autosuggestioni di ciascuno di noi, il che vorrebbe dire che gli psichedelici sarebbero inaffidabili, ma non credo, e come giustamente disse l'utente Dylan...
Dylan ha scritto:
sab feb 11, 2023 1:26 pm
Chiedi se possono essere autosuggestioni: lo escluderei, perché sarebbe davvero una strana coincidenza giungere alle stesse conclusioni a cui sono giunti i mistici di tutti i tempi e la fisica quantistica più moderna. Inoltre, se parliamo di vero trip, sei talmente preso dal viaggio che vedo difficile andarci ad aggiungere una sovrapposizione mentale personale,a meno che non parliamo di qualcosa di leggero, tipo una canna. Questo non significa che tutto ciò che si percepisce in quei momenti sia per forza di cose autentico, io sto parlando solo di quella visione che tu hai descritto nel post. Sicuramente esiste un momento in cui l'esperienza vissuta, anche se autentica, diventa totalmente illusoria. Questo posso dirtelo con sicurezza e posso spiegarti anche il perché: quando l'esperienza (supponendo che sia lucida ed autentica visione mistica) finisce, tu ti ritrovi nuovamente nella parte di te più ordinaria, e cercherai invetabilmente di spiegare il fenomeno che hai vissuto in modo razionale secondo quelle che sono le tue credenze personali e tutte le impalcature mentali che ti hanno e ti sei costruito. In aggiunta a questo c'è da mettere in conto anche che il tuo ego ha dei bisogni e delle aspettative ben precise, e tenderà a deformare le cose fino a quando queste non collimeranno perfettamente con i bisogni che ha. Quindi è facile che l'illusorietà dell'esperienza sia qualcosa che viene aggiunto a posteriori, ad esperienza finita.

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Nεctar
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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Nεctar » sab ago 03, 2024 3:00 am

@Dark Poet ora sai come la vedo e viceversa, poi come ti ho detto ognuno trova la spiegazione che più si avvicina a quello che ha vissuto.

Sì, assenza di sé e vacuità sono essenzialmente la stessa cosa, solo che poi la vacuità nelle nuove correnti buddhiste assume un significato più universale.

Sul fatto che ti sembra retorica autoreferenziale, se ho capito bene cosa intendi per retorica autoreferenziale ricordati che ogni tentativo di descrivere a parole una cosa indescrivibile sarà così. L'unico modo è viverlo atttaverso la meditazione (o gli psichedelici...).

Non penso di avere scritto qui un report di quel trip. L'ho scritto da qualche parte ma uso anche nel report frasi "autoreferenziali" perché è un'esperienza che va al di là di tutti i concetti. Non parlo di una realizzazione o rivelazione avuta in trip (tipo "in DMT ho capito che..."), parlo proprio di vivere un'esperienza "in prima persona", di essere quell'esperienza, e poi provare a spiegarla a parole quando è impossibile farlo.
Quel testo della rete di Indra è quello che, quando l'ho letto, mi ha fatto pensare "è riuscito a descrivere quello che ho vissuto", ma può essere che non a tutti evochi la stessa immagine/sensazione. Quando lo leggi, prova a non pensarlo in termini filosofici, a sentire letteralmente di essere interconnesso a tutto in modo che tutto è in te e tu sei in tutto, che tutti sono in te e tu sei in tutti. Ma anche in questo caso scrivendolo in questo modo magari a te non evoca la stessa sensazione. Come ho scritto prima si parla di cose che si possono solo vivere e che è impossibile spiegare, si possono solo trovare descrizioni che si avvicinano e per ogni persona una descrizione può essere più o meno adatta.
Forse trovi altre descrizioni che non c'entrano con il buddhismo nei report in cui si parla di ego death, se provano a descrivere al di là della fase iniziale.

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » sab ago 03, 2024 9:37 pm

Sto cercando di leggere quanto più possibile sull'induismo ed il buddismo, poiché prima di oggi ne sapevo zero.
Trattandosi di due religioni, e poiché esistono 30 mila religioni, non va preso tutto per oro colato come ben sappiamo, poiché le religioni o sono tutte false, o è vera soltanto una. Anche se c'è da dire che molte tra di loro si somigliano, e dicono quasi più o meno le stesse cose.
Ma non bisogna neanche sottovalutarle o sminuirle, perché alcune potrebbero essere vicine alla realtà, potrebbero raccontare molte verità, mischiate con cose inventate di sana pianta, risultando quindi vere al 50%.

Ho trovato questo sito dove spiega l'induismo nel miglior modo possibile:

https://www.consciousjourneys.com/it/ap ... niversale/

Secondo questa religione lo scopo della vita è passare dall'atman al brahman.
Il fine ultimo di questo profondo desiderio è l’affrancarsi dalla ruota delle rinascite (Samsara) attraverso la Moksha (la “liberazione dall’ego”).
Quindi la reincarnazione viene vista come una punizione , mentre interrompere il ciclo delle rinascite viene visto come un premio che culmina con il raggiungimento del Brahman.

La stessa cosa viene detta anche nel Buddismo, però loro lo chiamano con il raggiungimento del Nirvana. Il Nirvana può essere definito come uno stato di pace, completamente privo di dolore e sofferenza.

Una sostanziale differenza tra l'induismo ed il buddismo, è che nel buddismo non c'è Dio, e che l'essere umano è padrone del proprio destino. Sia nell'induismo che nel buddismo credono nel karma.

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Abeja G. » sab ago 03, 2024 11:50 pm

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paramahansa_Yogananda

Vai su: "Traduzioni in italiano", @Dark Poet

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » dom ago 04, 2024 8:06 am

Abeja G. ha scritto:
sab ago 03, 2024 11:50 pm
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paramahansa_Yogananda

Vai su: "Traduzioni in italiano", @Dark Poet
In traduzioni in italiano ci sono il titolo dei libri tradotti in italiano, tu ne hai comprato qualcuno e ne hai da consigliare?
Ma soprattutto sei mai riuscito a praticare con successo la sua meditazione del Kriyā Yoga? @Abeja G.

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Abeja G. » dom ago 04, 2024 12:36 pm

Ho letto "Autobiografia di uno di Yogi" e "L'eterna ricerca dell'uomo".

Qui c'è un breve sunto dei suoi esercizi di ricarica:
https://www.ilgiardinodeilibri.it/speci ... ananda.php

@Dark Poet

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » dom ago 04, 2024 1:59 pm

Abeja G. ha scritto:
dom ago 04, 2024 12:36 pm
Ho letto "Autobiografia di uno di Yogi" e "L'eterna ricerca dell'uomo".

Qui c'è un breve sunto dei suoi esercizi di ricarica:
https://www.ilgiardinodeilibri.it/speci ... ananda.php

@Dark Poet
@Abeja G. tu sei mai riuscito ad imparare lo Kriyā Yoga?
Sei sicuro sia possibile imparare la tecnica da quel sito? (Perché a quanto pare può essere appresa solo da un kriyaban o kriya yogi)
Ti riporto le parole di Paramahansa Yogananda, che sicuramente avrai già letto:
«A causa di certe antiche ingiunzioni yogiche, non posso dare una spiegazione completa del kriya yoga nelle pagine di un libro destinato al grande pubblico. La vera tecnica deve essere appresa da un kriyaban o kriya yogi.»

(Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, cap. 26[5])

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Abeja G. » dom ago 04, 2024 2:51 pm

Dark Poet ha scritto:
dom ago 04, 2024 1:59 pm
Abeja G. ha scritto:
dom ago 04, 2024 12:36 pm
Ho letto "Autobiografia di uno di Yogi" e "L'eterna ricerca dell'uomo".

Qui c'è un breve sunto dei suoi esercizi di ricarica:
https://www.ilgiardinodeilibri.it/speci ... ananda.php

@Dark Poet
@Abeja G. tu sei mai riuscito ad imparare lo Kriyā Yoga?
Sei sicuro sia possibile imparare la tecnica da quel sito? (Perché a quanto pare può essere appresa solo da un kriyaban o kriya yogi)
Ti riporto le parole di Paramahansa Yogananda, che sicuramente avrai già letto:
«A causa di certe antiche ingiunzioni yogiche, non posso dare una spiegazione completa del kriya yoga nelle pagine di un libro destinato al grande pubblico. La vera tecnica deve essere appresa da un kriyaban o kriya yogi.»

(Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, cap. 26[5])
Non pratico Kriya Yoga, pratico una meditazione yogica con svariati asana, a cui aggiungo particolari respirazioni.

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Dark Poet » dom ago 04, 2024 3:24 pm

Abeja G. ha scritto:
dom ago 04, 2024 2:51 pm
Dark Poet ha scritto:
dom ago 04, 2024 1:59 pm
Abeja G. ha scritto:
dom ago 04, 2024 12:36 pm
Ho letto "Autobiografia di uno di Yogi" e "L'eterna ricerca dell'uomo".

Qui c'è un breve sunto dei suoi esercizi di ricarica:
https://www.ilgiardinodeilibri.it/speci ... ananda.php

@Dark Poet
@Abeja G. tu sei mai riuscito ad imparare lo Kriyā Yoga?
Sei sicuro sia possibile imparare la tecnica da quel sito? (Perché a quanto pare può essere appresa solo da un kriyaban o kriya yogi)
Ti riporto le parole di Paramahansa Yogananda, che sicuramente avrai già letto:
«A causa di certe antiche ingiunzioni yogiche, non posso dare una spiegazione completa del kriya yoga nelle pagine di un libro destinato al grande pubblico. La vera tecnica deve essere appresa da un kriyaban o kriya yogi.»

(Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, cap. 26[5])
Non pratico Kriya Yoga, pratico una meditazione yogica con svariati asana, a cui aggiungo particolari respirazioni.
@Abeja G. il massimo risultato ottenibile dalla meditazione è il Nirvana?
Mentre il tuo massimo risultato ottenuto dalla meditazione yogica qual'e' stato? Comunque stento a credere che con la meditazione si possano ottenere gli stessi risultati degli psichedelici... Le tue sensazioni provate con la meditazione?

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Re: Pensieri e visioni da psichedelici. Reali o solo manifestazioni della psiche profonda?

Messaggio da Abeja G. » dom ago 04, 2024 4:05 pm

Pregando e meditando si può ottenere il Nirvana, a me è arrivato uno splendido giorno alle 6:00 del mattino, mi sono sentito leggero e illuminato in tutto il corpo.

Con la meditazione yogica potrei stare seduto senza mangiare per giorni.

@Dark Poet

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