Io Onnipotente
Io Onnipotente
Buongiorno a tutti
apro questo post per condividere con voi una sensazione che mi avvolge sempre più spesso, qualcosa di incredibilmente potente ma non altro che un semplice pensiero:
"io sono un essere umano"
mi capita spesso, sopratutto quando sono da solo, come tutti voi spesso immerso in pensieri che con la realtà ordinaria non hanno nulla a che vedere (apparentemente), cercando risposte alle continue domande che mi pongo. Gioco con i pensieri e salto da un campo a quell'altro, mi diverto, il tempo vola e mi sento bene.
Ho imparato a guardarmi attorno e ad apprezzare ogni cosa che mi circonda, anche se non la si vede so che ogni oggetto è ricoperto di vita, miliardi di microorganismi invisibili che interagiscono tra di loro e con noi mantenendo un epico e sottilissimo equilibrio, nascono si riproducono e muoiono con delle velocità incredibili che sono estremamente lontane dal concetto di tempo che abbiamo noi.
In effetti, noi stessi dipendiamo da questi oggetti-vita, tanto quanto essi dipendono da noi.. siamo un tutt'uno che si adopera per lo sviluppo dell'eterna vita, l'eterna consapevolezza... e noi Uomo siamo quel tentativo di immortalità e consapevolezza eterna. Non solo sopravviviamo grazie alle nostre difese invisibili, ma anche e sopratutto grazie a ciò che noi Sappiamo.
Siamo esseri Umani, organismi magicamente consapevoli della propria esistenza e portatori di conoscenza, manipoliamo la materia e siamo liberi di pensare anche in assenza di stimoli esterni. Siamo potentissimi, siamo il dio del nostro universo.
"SI IO SONO ONNIPOTENTE"
Io rappresento la mia specie, io sono DIO!
Ragazzi, spero di aver passato almeno un briciolo dei miei pensieri, o uno spunto di riflessione per chi ogni tanto si sente "più triste del solito", e vorrei appunto invitarlo a riflettere sulla propria unica Onnipotenza. E' un pensiero che si autoalimenta e si ribalterà sulle vostre sensazioni, credetemi a me vien da piangere e da urlare quando arrivo a sentirmi..così...SUPREMO!
apro questo post per condividere con voi una sensazione che mi avvolge sempre più spesso, qualcosa di incredibilmente potente ma non altro che un semplice pensiero:
"io sono un essere umano"
mi capita spesso, sopratutto quando sono da solo, come tutti voi spesso immerso in pensieri che con la realtà ordinaria non hanno nulla a che vedere (apparentemente), cercando risposte alle continue domande che mi pongo. Gioco con i pensieri e salto da un campo a quell'altro, mi diverto, il tempo vola e mi sento bene.
Ho imparato a guardarmi attorno e ad apprezzare ogni cosa che mi circonda, anche se non la si vede so che ogni oggetto è ricoperto di vita, miliardi di microorganismi invisibili che interagiscono tra di loro e con noi mantenendo un epico e sottilissimo equilibrio, nascono si riproducono e muoiono con delle velocità incredibili che sono estremamente lontane dal concetto di tempo che abbiamo noi.
In effetti, noi stessi dipendiamo da questi oggetti-vita, tanto quanto essi dipendono da noi.. siamo un tutt'uno che si adopera per lo sviluppo dell'eterna vita, l'eterna consapevolezza... e noi Uomo siamo quel tentativo di immortalità e consapevolezza eterna. Non solo sopravviviamo grazie alle nostre difese invisibili, ma anche e sopratutto grazie a ciò che noi Sappiamo.
Siamo esseri Umani, organismi magicamente consapevoli della propria esistenza e portatori di conoscenza, manipoliamo la materia e siamo liberi di pensare anche in assenza di stimoli esterni. Siamo potentissimi, siamo il dio del nostro universo.
"SI IO SONO ONNIPOTENTE"
Io rappresento la mia specie, io sono DIO!
Ragazzi, spero di aver passato almeno un briciolo dei miei pensieri, o uno spunto di riflessione per chi ogni tanto si sente "più triste del solito", e vorrei appunto invitarlo a riflettere sulla propria unica Onnipotenza. E' un pensiero che si autoalimenta e si ribalterà sulle vostre sensazioni, credetemi a me vien da piangere e da urlare quando arrivo a sentirmi..così...SUPREMO!
Io, onnipotente
è bellissimo quello che scrivi e penso lo penso anche io. l'evoluzione dell'uomo e del suo intelletto. in pochi milioni di anni ha esplorato lo spazio e batte di gran lunga la natura che non è riuscita in questo in 4.5 miliardi di anni. L'uomo è più stupido e pigro dell'evoluzione che è meticolosa e cerca sempre di raggiungere la perfezione. l'uomo utilizza un concetto diverso.. una batteria quà.. qualche filo la.. due pezzi di metallo e riesco a volare. L'evoluzione ha creato il nostro cervello imbattibile.. un cervello che può guardarsi, osservare il mondo e cambiarlo. Se prima la natura era dio. oggi noi siamo dio e la nostra creatura perfetta è la corrente elettrica. in 150 anni parliamo senza fili (telepaticamente cavolo) da una parte all'altra del mondo in tempo reale.
Per approfondire su questo argomento, Il cammino di santiagio può aiutare!
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La realtà è quella cosa che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
Tanto il cuore lo sa, e la pelle lo sente.
La testa può dire ciò che vuole.
La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
Tanto il cuore lo sa, e la pelle lo sente.
La testa può dire ciò che vuole.
Io, onnipotente
Ti ringrazio per il commento
Siamo Dio
è questo di cui parlo...è pazzescocactus ha scritto:L'evoluzione ha creato il nostro cervello imbattibile.. un cervello che può guardarsi, osservare il mondo e cambiarlo. Se prima la natura era dio. oggi noi siamo dio e la nostra creatura perfetta è la corrente elettrica. in 150 anni parliamo senza fili (telepaticamente cavolo) da una parte all'altra del mondo in tempo reale.
Siamo Dio
- Fractal Cloud
- Messaggi: 127
- Iscritto il: mar mag 31, 2016 8:46 am
Io, onnipotente
A me piace vederla così: per quanto ne sappiamo finora, siamo l'unico mezzo con cui l'universo può avere coscienza di sé stesso.
Ogni persona che incontri combatte una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile.
Io, onnipotente
Siamo Dio, siamo magia.
è proprio questo il senso, ma vedi oltre al semplice pensiero, io mi faccio travolgere da un "gaso" (delirio di onnipotenza) che porca troia potrei spaccare ogni cosa che mi trovo davanti in quel momento, manco avessi pippato 4 raglioni di bamba.
Penso che la sensazione sia riconducibile ad un mix tra queste 3 faccine:
- kr1ftkr4ft
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- Iscritto il: ven ott 28, 2016 12:27 am
Io, onnipotente
Anche a me capita spesso, l'altra volta, prima di scrivere il post di presentazione, per un attimo ho iniziato ad osservare ogni oggetto in modo diverso, sentivo qualcosa .. tipo un energia.Sandriga ha scritto: Buongiorno a tutti
apro questo post per condividere con voi una sensazione che mi avvolge sempre più spesso, qualcosa di incredibilmente potente ma non altro che un semplice pensiero:
"io sono un essere umano"
mi capita spesso, sopratutto quando sono da solo, come tutti voi spesso immerso in pensieri che con la realtà ordinaria non hanno nulla a che vedere (apparentemente), cercando risposte alle continue domande che mi pongo. Gioco con i pensieri e salto da un campo a quell'altro, mi diverto, il tempo vola e mi sento bene.
Ho imparato a guardarmi attorno e ad apprezzare ogni cosa che mi circonda, anche se non la si vede so che ogni oggetto è ricoperto di vita, miliardi di microorganismi invisibili che interagiscono tra di loro e con noi mantenendo un epico e sottilissimo equilibrio, nascono si riproducono e muoiono con delle velocità incredibili che sono estremamente lontane dal concetto di tempo che abbiamo noi.
In effetti, noi stessi dipendiamo da questi oggetti-vita, tanto quanto essi dipendono da noi.. siamo un tutt'uno che si adopera per lo sviluppo dell'eterna vita, l'eterna consapevolezza... e noi Uomo siamo quel tentativo di immortalità e consapevolezza eterna. Non solo sopravviviamo grazie alle nostre difese invisibili, ma anche e sopratutto grazie a ciò che noi Sappiamo.
Siamo esseri Umani, organismi magicamente consapevoli della propria esistenza e portatori di conoscenza, manipoliamo la materia e siamo liberi di pensare anche in assenza di stimoli esterni. Siamo potentissimi, siamo il dio del nostro universo.
"SI IO SONO ONNIPOTENTE"
Io rappresento la mia specie, io sono DIO!
Ragazzi, spero di aver passato almeno un briciolo dei miei pensieri, o uno spunto di riflessione per chi ogni tanto si sente "più triste del solito", e vorrei appunto invitarlo a riflettere sulla propria unica Onnipotenza. E' un pensiero che si autoalimenta e si ribalterà sulle vostre sensazioni, credetemi a me vien da piangere e da urlare quando arrivo a sentirmi..così...SUPREMO!
- tropopsiko_23
- Moderatori
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- Iscritto il: mer ott 28, 2015 10:33 pm
Io, onnipotente
Sì, certo compà. Forse ci sono passato pure io.
Ogni tanto mi fisso su quanto sia potente e complesso il cervello, aka quanto sia "quasi perfetta" la macchina umana...
Ma in tutto ciò, io non vedo positività, è così basta, boom, neutro totale. Al massimo potrei dirti che il progresso dell'uomo ha fatto solo danni ai processi del sistema naturale del nostro pianeta...ma forse questa è un'altra storia.
Ogni tanto mi fisso su quanto sia potente e complesso il cervello, aka quanto sia "quasi perfetta" la macchina umana...
Ma in tutto ciò, io non vedo positività, è così basta, boom, neutro totale. Al massimo potrei dirti che il progresso dell'uomo ha fatto solo danni ai processi del sistema naturale del nostro pianeta...ma forse questa è un'altra storia.
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- Fractal Cloud
- Messaggi: 127
- Iscritto il: mar mag 31, 2016 8:46 am
Io, onnipotente
Capisco la sensazione, l'ho provata anche io qualche volta, anche se sono scarsamente portato a sentirmi molto potente (purtroppo visione spirituale e psicologia spicciola di ogni giorno a volte fanno a pugni ), ma credo che col tempo sia normale, come dice tropopsiko, arrivare alla sensazione che semplicemente "è buono perché è così". E' giusto. E' l'universo e può andare in una sola direzione, quella della necessità...noi siamo una bellssima (sì sì) espressione della potenza dell'universo, e abbiamo anche il privilegio del libero arbitrio, per cui possiamo decidere fino a quale punto esprimerci nella nostra natura e rendere l'universo ancora più giusto e necessario...comunque ripeto, capisco la sensazione e goditela finché ce l'hai.Sandriga ha scritto:Siamo Dio, siamo magia.
è proprio questo il senso, ma vedi oltre al semplice pensiero, io mi faccio travolgere da un "gaso" (delirio di onnipotenza) che porca troia potrei spaccare ogni cosa che mi trovo davanti in quel momento, manco avessi pippato 4 raglioni di bamba.
Penso che la sensazione sia riconducibile ad un mix tra queste 3 faccine:
Ogni persona che incontri combatte una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile.
- LSAsղackƅar
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- Iscritto il: lun feb 08, 2016 9:18 pm
Io, onnipotente
Sei un poeta Sandriga .
In un'esperienza con Ayahuasca ho chiesto "chi sono?" e mi è stato indicato proprio me, il mio corpo .
Comunque, un mio modesto consiglio personale, non attaccarti troppo a ciò che comprendi, a ciò che sai, a ciò che pensi... l'Universo è troppo complesso per poter essere razionalizzato. La realtà è quella che abbiamo davanti agli occhi, quello che sentiamo al momento, sulla quale è riportato in "piccolo", tutto l'immenso schema universale: l'eternità, l'unione tra maschile e femminile, eccetera eccetera...
E sufficiente osservare
In un'esperienza con Ayahuasca ho chiesto "chi sono?" e mi è stato indicato proprio me, il mio corpo .
Comunque, un mio modesto consiglio personale, non attaccarti troppo a ciò che comprendi, a ciò che sai, a ciò che pensi... l'Universo è troppo complesso per poter essere razionalizzato. La realtà è quella che abbiamo davanti agli occhi, quello che sentiamo al momento, sulla quale è riportato in "piccolo", tutto l'immenso schema universale: l'eternità, l'unione tra maschile e femminile, eccetera eccetera...
E sufficiente osservare
- Fractal Cloud
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- Iscritto il: mar mag 31, 2016 8:46 am
Io, onnipotente
ringrazio tutti per i commenti <3
Alcune sostanze ti costringono ad amare il presente, ti costringono a vedere il tuo mondo per quello che è nel positivo e nel negativo, ed è proprio vivendo il viaggio dato da queste molecole che ci si rende conto che è bello vivere in un mondo condiviso. Nella stessa mattina ho visto sorgere il sole 10 volte, ed ogni volta era più luminoso ed abbagliante, il cielo era sempre più meraviglioso, lo vivevo io, ma come condividerlo con gli altri? Posso raccontarlo, ma... quanto riduttive saranno le mie parole? quanto chi ascolta ridurrà ulteriormente lo spessore di ciò che ho scritto? Penso 1000, ti mando 10, ti arriva 1.
Concludo lasciandovi questo link buon ascolto e buona onnipotenza:
Non posso assolutamente darti torto, è un'altra storia sicuramente ma vedi a parer mio è filosofia, ciò che compie oggi l'uomo è un processo naturale, per me non esiste qualcosa di "artificiale", l'uomo è natura ergo ciò che crea l'uomo è natura. Tutto ciò che esiste è natura, punto. Ci distruggeremo? La vita si adatterà e tutto continuerà con o senza la nostra specie, ma nel presente siamo Onnipotenti.tropopsiko_23 ha scritto: Ma in tutto ciò, io non vedo positività, è così basta, boom, neutro totale. Al massimo potrei dirti che il progresso dell'uomo ha fatto solo danni ai processi del sistema naturale del nostro pianeta...ma forse questa è un'altra storia.
Per me è stato il contrario, probabilmente è soltanto un periodo destinato a declinare per tornare a quella visione del "tutto è come è".Fractal Cloud ha scritto: ma credo che col tempo sia normale, come dice tropopsiko, arrivare alla sensazione che semplicemente "è buono perché è così".
Il libero arbitrio...sarà veramente libero? data una situazione x, quante soluzioni è in grado di elaborare la nostra mente?.. spazio alla FANTASIAFractal Cloud ha scritto: noi siamo una bellssima (sì sì) espressione della potenza dell'universo, e abbiamo anche il privilegio del libero arbitrio, per cui possiamo decidere fino a quale punto esprimerci nella nostra natura e rendere l'universo ancora più giusto e necessario...
Fractal Cloud ha scritto:comunque ripeto, capisco la sensazione e goditela finché ce l'hai.
esagerato <3LSAsղackƅar ha scritto: Sei un poeta Sandriga .
Quale forum migliore di questo dove tentare di razionalizzare l'irrazionalizzabile? magari è proprio questo il principale motivo della mia presenza qui con voi, farò tesoro del tuo consiglio.LSAsղackƅar ha scritto: Comunque, un mio modesto consiglio personale, non attaccarti troppo a ciò che comprendi, a ciò che sai, a ciò che pensi... l'Universo è troppo complesso per poter essere razionalizzato. La realtà è quella che abbiamo davanti agli occhi, quello che sentiamo al momento, sulla quale è riportato in "piccolo", tutto l'immenso schema universale: l'eternità, l'unione tra maschile e femminile, eccetera eccetera...
E sufficiente osservare
Alcune sostanze ti costringono ad amare il presente, ti costringono a vedere il tuo mondo per quello che è nel positivo e nel negativo, ed è proprio vivendo il viaggio dato da queste molecole che ci si rende conto che è bello vivere in un mondo condiviso. Nella stessa mattina ho visto sorgere il sole 10 volte, ed ogni volta era più luminoso ed abbagliante, il cielo era sempre più meraviglioso, lo vivevo io, ma come condividerlo con gli altri? Posso raccontarlo, ma... quanto riduttive saranno le mie parole? quanto chi ascolta ridurrà ulteriormente lo spessore di ciò che ho scritto? Penso 1000, ti mando 10, ti arriva 1.
Concludo lasciandovi questo link buon ascolto e buona onnipotenza:
Io, onnipotente
Io credo che sia un po' presuntuoso credere di possedere il libero arbitrio..Fractal Cloud ha scritto:
Capisco la sensazione, l'ho provata anche io qualche volta, anche se sono scarsamente portato a sentirmi molto potente (purtroppo visione spirituale e psicologia spicciola di ogni giorno a volte fanno a pugni ), ma credo che col tempo sia normale, come dice tropopsiko, arrivare alla sensazione che semplicemente "è buono perché è così". E' giusto. E' l'universo e può andare in una sola direzione, quella della necessità...noi siamo una bellssima (sì sì) espressione della potenza dell'universo, e abbiamo anche il privilegio del libero arbitrio, per cui possiamo decidere fino a quale punto esprimerci nella nostra natura e rendere l'universo ancora più giusto e necessario...comunque ripeto, capisco la sensazione e goditela finché ce l'hai.
Penso che in realtà non siamo assolutamente artefici del nostro destino in questa vita, forse solo in piccola parte, dal momento che veniamo influenzati e condizionati in ogni nostra scelta da tutto ciò che ci succede attorno dal momento in cui nasciamo.
La mente non è altro che una macchina integrante del nostro 'computer biologico', il cui compito è assorbire e processare tutte le informazioni provenienti dall'esterno e ragiona in base ad esse.. Ogni pensiero non è esattemente nostro ma più un risultato di tutto ciò che ci ha portato a pensare a determinate cose ed agire di conseguenza..
E chi lo sa, magari invece siamo veramente artefici del nostro destino, magari ciò che viviamo in questa vita l'abbiamo scelto noi sin dall'inizio in base alle nostre esigenze per far sì che la nostra anima prosegua il suo cammino.
Pensieri che mi tormentano..
Venturer
- Fractal Cloud
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- Iscritto il: mar mag 31, 2016 8:46 am
Io, onnipotente
Io non credo nel destino propriamente detto (almeno penso), ma sono consapevole che ogni uomo si porta sulle spalle la storia della sua famiglia e dell'umanità intera. Questa logica è dietro ad alcune branche della psicologia, soprattutto le costellazioni familiari per quanto riguarda la famiglia e tutto il pensiero junghiano circa l'inconscio collettivo, gli archetipi e la sincronicità. In un certo senso anche solo il nostro dna in qualche modo ci "condanna" a una certa direzione, per non parlare di tutto il resto. Ma all'interno di questo flusso si può scegliere tutto e il contrario di tutto e sicuramente, e tanto più una persona ha una coscienza sveglia, in tanti momenti della vita ci si può rendere lucidamente conto di poter agire con responsabilità e dirigendo la propria vita dove si vuole. Poter esprimere la propria natura non richiede affatto l'onnipotenza o la totale libertà da qualsiasi eredità o coscienza collettiva, basta essere consapevoli.Vnx ha scritto:
Io credo che sia un po' presuntuoso credere di possedere il libero arbitrio..
Penso che in realtà non siamo assolutamente artefici del nostro destino in questa vita, forse solo in piccola parte, dal momento che veniamo influenzati e condizionati in ogni nostra scelta da tutto ciò che ci succede attorno dal momento in cui nasciamo.
La mente non è altro che una macchina integrante del nostro 'computer biologico', il cui compito è assorbire e processare tutte le informazioni provenienti dall'esterno e ragiona in base ad esse.. Ogni pensiero non è esattemente nostro ma più un risultato di tutto ciò che ci ha portato a pensare a determinate cose ed agire di conseguenza..
E chi lo sa, magari invece siamo veramente artefici del nostro destino, magari ciò che viviamo in questa vita l'abbiamo scelto noi sin dall'inizio in base alle nostre esigenze per far sì che la nostra anima prosegua il suo cammino.
Pensieri che mi tormentano..
Per quanto mi riguarda questo è ciò che provo, nel mio caso particolare lo sviluppo di questo senso di poter scegliere di agire prendendosi la responsabilità della propria vità è andato di pari passo con l'idea che tutti siamo connessi e che siamo parte dell'universo da sempre, prima di nascere come uomini, anche se senza coscienza.
Che fricchettone sono diventato
Ogni persona che incontri combatte una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile.
Io, onnipotente
Mi fa piacere che ogni tanto qualche scarica di consapevolezza colpisce qualcuno, ma non c'è da gasarsi: siamo tutti addormentati.
Noi non abbiamo un vero potere decisionale, proprio perché non siamo coscienti di ció che facciamo.
Non mi credete? Ve lo dimostro.
Fate questo test sperimentale e ponetevi queste domande:
• Sono consapevole di come sono seduto ora?
• Ero consapevole della postura del mio corpo e delle mie braccia prima che me lo chiedessi?
• Sono qui e ora? Oppure fino a poco fa ero collegato in modo automatico ad altri pensieri?
• Posso riuscire a vivere in uno stato di consapevolezza del presente e di me stesso si prossimi 10 minuti?
Se ci applichiamo a questa sperimentazione e siamo sinceri con noi stessi, ci rendiamo conto che non riusciamo ad essere presenti che per pochi attimi.
La nostra volontà è impotente, noi subiamo gli eventi.
" Le funzioni psichiche e le funzioni fisiche non possono essere comprese fintanto che non sia compreso che le une e le altre possono lavorare in differenti stati di coscienza.
Vi sono quattro stati di coscienza possibili per l'uomo. Ma l'uomo ordinario, in altri termini, l'uomo 1, 2 o 3 non vive che negli stati di coscienza più bassi. I due stati di coscienza superiori gli sono inaccessibili, e benché egli possa averne coscienza a sprazzi, è incapace di comprenderli e li giudica dal punto di vista dei due stati di coscienza inferiori che gli sono abituali. Il primo, il sonno, è lo stato passivo nel quale gli uomini trascorrono un terzo e sovente anche la metà della loro vita. Il secondo, nel quale passano l'altra metà della loro vita, è quello stato in cui camminano per le strade, scrivono libri, discutono di soggetti sublimi, si occupano di politica, si ammazzano a vicenda: è uno stato che considerano attivo e chiamano "coscienza lucida", o "stato di veglia" della coscienza. Queste espressioni di "coscienza lucida" o "stato di veglia della coscienza" sembrano essere formulate per scherzo, specialmente se ci si rende conto di ciò che dovrebbe essere una "coscienza lucida" e di ciò che è in realtà lo stato nel quale l'uomo vive e agisce. Il terzo stato di coscienza è il ricordarsi di sé, o coscienza di se, coscienza del proprio essere. E' generalmente ammesso che noi possediamo questo stato di coscienza o che possiamo averlo a volontà. La nostra scienza e la nostra filosofia non hanno visto che noi non possediamo questo stato di coscienza e che il nostro desiderio è incapace di crearlo in noi, per quanto ferma possa essere la nostra decisione. Il quarto stato di coscienza è la coscienza obiettiva. In questo stato, l'uomo può vedere le cose come sono. Talvolta, negli stati inferiori di coscienza, egli può avere dei barlumi di questa coscienza superiore. Le religioni di tutti i popoli contengono testimonianze sulla possibilità di tale stato di coscienza, che viene definito "illuminazione", o con altri differenti nomi, ma che non può essere descritto con parole. Ma l'unica strada giusta verso la coscienza obiettiva passa attraverso lo sviluppo della coscienza di se. Un uomo ordinario, artificialmente portato in uno stato di coscienza obiettiva e poi riportato nel suo stato abituale, non ricorderà nulla e penserà semplicemente di aver perso conoscenza per un certo tempo. Ma, nello stato di coscienza di se, l'uomo può avere degli sprazzi di coscienza obiettiva e conservarne il ricordo.
Il quarto stato di coscienza è uno stato del tutto diverso dal precedente; esso è il risultato di una crescita interiore e di un lungo e difficile lavoro su di se.
IL terzo stato di coscienza, invece, costituisce il diritto naturale dell'uomo quale egli è, e, se l'uomo non lo possiede, è unicamente perché le sue condizioni di vita sono anormali. Senza esagerazione alcuna, si può dire che attualmente il terzo stato di coscienza non appare nell'uomo che a tratti molto brevi e molto rari e che non è possibile renderlo più o meno permanente senza un allenamento speciale.
Per la maggior parte delle persone, anche se colte e ragionevoli, il principale ostacolo sulla via della acquisizione della coscienza di se è che credono di possederlo; in altri termini, sono del tutto convinti di avere già la coscienza di se stessi e di possedere tutto ciò che accompagna questo stato: l'individualità, nel senso di un "Io" permanente e immutabile, la volontà, la capacità di fare, e così via. Ora, è evidente che un uomo non avrà interesse ad acquisire con un lungo e difficile lavoro una cosa che, a parer suo, possiede già. Al contrario, se gliene parlate, penserà che siete pazzo, o che tentiate di approfittare della sua credulità per vostro vantaggio personale.
Per comprendere quale è la differenza tra gli stati di coscienza bisogna tornare al primo stato, che è il sonno. Questo è uno stato di coscienza interamente soggettivo. L'uomo è immerso nei suoi sogni, poco importa che ne conservi o meno il ricordo. Anche se qualche impressione reale raggiunge il dormiente, come suoni, voci, calore, freddo, sensazione del proprio corpo, esse non risvegliano in lui che immagini soggettive fantastiche. Poi l'uomo si sveglia. A prima vista, questo è uno stato di coscienza completamente diverso. Egli può muoversi, parlare con altre persone, fare dei progetti, vedere dei pericoli, evitarli, e così di seguito. Sarebbe ragionevole pensare che si trovi in una situazione migliore di quando era addormentato. Ma se vediamo le cose un po' più a fondo, se gettiamo uno sguardo sul suo mondo interiore, sui suoi pensieri, sulle cause della sue azioni, comprendiamo che egli è pressoché nello stesso stato in cui era quando dormiva. E anche peggio, perché nel sonno egli è passivo, cioè non può fare nulla. Nello stato di veglia, al contrario, egli può agire continuamente e i risultati delle sue azioni si ripercuoteranno su di lui e sulle persone intorno a lui. Eppure, non si ricorda di se stesso. Egli è una macchina, tutto gli succede. Egli non può fermare il flusso dei suoi pensieri, non può controllare la sua immaginazione, le sue emozioni, la sua attenzione. Vive in un mondo soggettivo di "amo", "non amo", "mi piace", "non mi piace", "ho voglia", "non ho voglia", cioè in un mondo fatto di ciò che crede di amare o non amare, di desiderare o non desiderare.
Non vede il mondo reale.
Esso gli è nascosto dal muro della sua immaginazione.
Egli vive nel sonno. Dorme."
Noi non abbiamo un vero potere decisionale, proprio perché non siamo coscienti di ció che facciamo.
Non mi credete? Ve lo dimostro.
Fate questo test sperimentale e ponetevi queste domande:
• Sono consapevole di come sono seduto ora?
• Ero consapevole della postura del mio corpo e delle mie braccia prima che me lo chiedessi?
• Sono qui e ora? Oppure fino a poco fa ero collegato in modo automatico ad altri pensieri?
• Posso riuscire a vivere in uno stato di consapevolezza del presente e di me stesso si prossimi 10 minuti?
Se ci applichiamo a questa sperimentazione e siamo sinceri con noi stessi, ci rendiamo conto che non riusciamo ad essere presenti che per pochi attimi.
La nostra volontà è impotente, noi subiamo gli eventi.
" Le funzioni psichiche e le funzioni fisiche non possono essere comprese fintanto che non sia compreso che le une e le altre possono lavorare in differenti stati di coscienza.
Vi sono quattro stati di coscienza possibili per l'uomo. Ma l'uomo ordinario, in altri termini, l'uomo 1, 2 o 3 non vive che negli stati di coscienza più bassi. I due stati di coscienza superiori gli sono inaccessibili, e benché egli possa averne coscienza a sprazzi, è incapace di comprenderli e li giudica dal punto di vista dei due stati di coscienza inferiori che gli sono abituali. Il primo, il sonno, è lo stato passivo nel quale gli uomini trascorrono un terzo e sovente anche la metà della loro vita. Il secondo, nel quale passano l'altra metà della loro vita, è quello stato in cui camminano per le strade, scrivono libri, discutono di soggetti sublimi, si occupano di politica, si ammazzano a vicenda: è uno stato che considerano attivo e chiamano "coscienza lucida", o "stato di veglia" della coscienza. Queste espressioni di "coscienza lucida" o "stato di veglia della coscienza" sembrano essere formulate per scherzo, specialmente se ci si rende conto di ciò che dovrebbe essere una "coscienza lucida" e di ciò che è in realtà lo stato nel quale l'uomo vive e agisce. Il terzo stato di coscienza è il ricordarsi di sé, o coscienza di se, coscienza del proprio essere. E' generalmente ammesso che noi possediamo questo stato di coscienza o che possiamo averlo a volontà. La nostra scienza e la nostra filosofia non hanno visto che noi non possediamo questo stato di coscienza e che il nostro desiderio è incapace di crearlo in noi, per quanto ferma possa essere la nostra decisione. Il quarto stato di coscienza è la coscienza obiettiva. In questo stato, l'uomo può vedere le cose come sono. Talvolta, negli stati inferiori di coscienza, egli può avere dei barlumi di questa coscienza superiore. Le religioni di tutti i popoli contengono testimonianze sulla possibilità di tale stato di coscienza, che viene definito "illuminazione", o con altri differenti nomi, ma che non può essere descritto con parole. Ma l'unica strada giusta verso la coscienza obiettiva passa attraverso lo sviluppo della coscienza di se. Un uomo ordinario, artificialmente portato in uno stato di coscienza obiettiva e poi riportato nel suo stato abituale, non ricorderà nulla e penserà semplicemente di aver perso conoscenza per un certo tempo. Ma, nello stato di coscienza di se, l'uomo può avere degli sprazzi di coscienza obiettiva e conservarne il ricordo.
Il quarto stato di coscienza è uno stato del tutto diverso dal precedente; esso è il risultato di una crescita interiore e di un lungo e difficile lavoro su di se.
IL terzo stato di coscienza, invece, costituisce il diritto naturale dell'uomo quale egli è, e, se l'uomo non lo possiede, è unicamente perché le sue condizioni di vita sono anormali. Senza esagerazione alcuna, si può dire che attualmente il terzo stato di coscienza non appare nell'uomo che a tratti molto brevi e molto rari e che non è possibile renderlo più o meno permanente senza un allenamento speciale.
Per la maggior parte delle persone, anche se colte e ragionevoli, il principale ostacolo sulla via della acquisizione della coscienza di se è che credono di possederlo; in altri termini, sono del tutto convinti di avere già la coscienza di se stessi e di possedere tutto ciò che accompagna questo stato: l'individualità, nel senso di un "Io" permanente e immutabile, la volontà, la capacità di fare, e così via. Ora, è evidente che un uomo non avrà interesse ad acquisire con un lungo e difficile lavoro una cosa che, a parer suo, possiede già. Al contrario, se gliene parlate, penserà che siete pazzo, o che tentiate di approfittare della sua credulità per vostro vantaggio personale.
Per comprendere quale è la differenza tra gli stati di coscienza bisogna tornare al primo stato, che è il sonno. Questo è uno stato di coscienza interamente soggettivo. L'uomo è immerso nei suoi sogni, poco importa che ne conservi o meno il ricordo. Anche se qualche impressione reale raggiunge il dormiente, come suoni, voci, calore, freddo, sensazione del proprio corpo, esse non risvegliano in lui che immagini soggettive fantastiche. Poi l'uomo si sveglia. A prima vista, questo è uno stato di coscienza completamente diverso. Egli può muoversi, parlare con altre persone, fare dei progetti, vedere dei pericoli, evitarli, e così di seguito. Sarebbe ragionevole pensare che si trovi in una situazione migliore di quando era addormentato. Ma se vediamo le cose un po' più a fondo, se gettiamo uno sguardo sul suo mondo interiore, sui suoi pensieri, sulle cause della sue azioni, comprendiamo che egli è pressoché nello stesso stato in cui era quando dormiva. E anche peggio, perché nel sonno egli è passivo, cioè non può fare nulla. Nello stato di veglia, al contrario, egli può agire continuamente e i risultati delle sue azioni si ripercuoteranno su di lui e sulle persone intorno a lui. Eppure, non si ricorda di se stesso. Egli è una macchina, tutto gli succede. Egli non può fermare il flusso dei suoi pensieri, non può controllare la sua immaginazione, le sue emozioni, la sua attenzione. Vive in un mondo soggettivo di "amo", "non amo", "mi piace", "non mi piace", "ho voglia", "non ho voglia", cioè in un mondo fatto di ciò che crede di amare o non amare, di desiderare o non desiderare.
Non vede il mondo reale.
Esso gli è nascosto dal muro della sua immaginazione.
Egli vive nel sonno. Dorme."
•~•~•
Io, onnipotente
Condivido mogoros. Non siamo addormentati però.. siamo preda degli automatismi. Spesso mi capitava di realizzare cosa avevo fatto durante la giornata solo la sera. Ti rendi conto che per quanto magari tu ti sia annoiato a scuola di essere già a sera come se tutto fosse volato in un attimo e effettivamente non ti sei mai fermato a ragionare su niente di quello che hai fatto. Non so se sono riuscito a spiegare il mio concetto.. ma è incredibile.
Questo non vuol dire che non eravamo noi in quel momento è solo che la piccola parte del nostro io che si limita a guardare è come addormentata in quel momento. Come quando si è incazzati e si dicono cose che magari neanche si pensano poi realizzi e ti rendi conto che in quel momento il tuo vero essere era addormentato.
Questo non vuol dire che non eravamo noi in quel momento è solo che la piccola parte del nostro io che si limita a guardare è come addormentata in quel momento. Come quando si è incazzati e si dicono cose che magari neanche si pensano poi realizzi e ti rendi conto che in quel momento il tuo vero essere era addormentato.
La realtà è quella cosa che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
Tanto il cuore lo sa, e la pelle lo sente.
La testa può dire ciò che vuole.
La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
Tanto il cuore lo sa, e la pelle lo sente.
La testa può dire ciò che vuole.