Alcaloidi come Meccanismo di Difesa (?)

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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Molto Lontano
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Alcaloidi come Meccanismo di Difesa (?)

Messaggio da Molto Lontano » mer nov 09, 2016 6:51 pm

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Era_glaciale


http://www.armonianaturale.com/glossari ... alcaloidi/


https://it.m.wikipedia.org/wiki/Genotossicità


http://medicinamoksha.blogspot.it/2008/ ... a.html?m=1

Forse è possibile che le piante abbiano sviluppato gli alcaloidi come veleni per difendersi dall'estinzione nelle ere glaciali e successivamente per selezione naturale noi e altri animali ci siamo adattati ai nuovi veleni svupoando così i nostri cervellini ;)

È un po' fantasiosa , ma se l'evoluzione fosse soprattutto una questione di chimica ?


cactus
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Messaggio da cactus » mer nov 09, 2016 7:14 pm

Allora..Ogni animale e pianta deve avere un meccanismo di difesa. C'è chi punta sulla taglia che sia microscopica o mastodontica, chi punta su artigli e denti, chi punta sul mimetismo, chi punta sul veleno e chi punta su odori e sapori sgradevoli.
Appunto nella maggioranza dei casi gli animali.. chi ha zanne artigli non è velenoso. Chi ha bisogno di mimetizzarsi non è velenoso e non punta sugli artigli e zanne. Chi è velenoso tende a mettersi in mostra con colori sgargianti per avvisare i predatori.
Una pianta segue lo stesso principio a grandi linee. Se non ha le spine deve avere un veleno. Un veleno deve fare male solo alla vittima e non all'organismo che lo produce. Quale modo migliore di difendersi per una pianta nel puntare alle neurotossine visto che loro non hanno il sistema nervoso? Le neurotossine sono le nostre amiche droghe naturali.
Ovvio che l'evoluzione è questione di chimica. Errori nel DNA possono portare a vantaggi o svantaggi evolutivi. I primi portano a riprodursi di più i secondi portano alla morte. Ecco spiegato il darwinismo.
La realtà è quella cosa che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
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Messaggio da Molto Lontano » mer nov 09, 2016 7:24 pm

Ecco bravo , guarda io non metto in dubbio l'evoluzione , però fatico a credere che l'evoluzione sia dettata solo dal caso . Questa cosa è meravigliosa perché vuole dire che pure le piante sono intelligenti anche senza SNC. Ma a parte questo per me la caffeina non è un veleno ma per molti animali si , sarà un caso che l'uomo è l'animale con la più vasta capacità di sopportazione dei veleni e la più alta intelligenza ? In questi termini non credo di aver mai letto o sentito nulla .

cactus
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Messaggio da cactus » mer nov 09, 2016 7:49 pm

Credo che le cavie (una specie di topi) siano gli animali con la maggiore tolleranza ai veleni. Poi tutto è relativo.. I gatti ad esempio una volta venivano soppressi con un tampone imbevuto di nicotina toccandoli in gola. La quantità di nicotina di una sigaretta ammazza un leone in pochi secondi mentre a noi non ci fa niente. Il cioccolato uccide i cani. Gli antibiotici ammazzano i batteri senza ucciderci. Poi ci sono tante sostanze che ci ammazzano e agli animali non fanno effetto. Come anche virus e batteri! nonostante siamo praticamente identici nelle cellule tra un tucano e noi sono poche le cose che ci possono infettare entrambi. Questa è pura casualità. Mentre in altri casi è una necessità.. Ora non ricordo ma mi sembra che le foglie di eucalipto e i germogli di bamboo siano velenosi.. I koala e i panda si sono evoluti per mangiarli. L'evoluzione inizia come un processo casuale a mio parere. Poi la selezione lo fa diventare un processo estremamente complesso ed efficiente.. Un po come un filtro o un polarizzatore. Solo alcune cose passano.

Io credo di si comunque.. Una mamma di foca partorisce 5 cuccioli ogniuno leggermente diverso nel dna che cambia alcune sue caratteristiche.
Il primo ha una malformazione al cuore e muore da piccolo e non si riproduce.
Il secondo ha più grasso rispetto agli altri e resiste meglio alle basse temperature e si riproduce se si trova in un ambiente più freddo.
il terzo ha dei muscoli più forti e riesce a nuotare più velocemente lasciando in dietro gli altri e a non essere mangiato se si trova in un ambiente caldo e con predatori si riproduce più facilmente.
Il quarto ha un olfatto più sviluppato degli altri ma essendo inutile nel suo caso non è avvantaggiato magari riesce a riprodursi ma non è un tratto che si porterà per generazioni.
Il quinto ha una livrea più appariscente rispetto agli altri e il predatore punterà su di lui e non riuscirà a riprodursi.

Questa è evoluzione. Ovviamente i cambiamenti vanno nell'ordine dello 0.5% per generazione e forse anche meno. I tratti utili porteranno l'animale a riprodursi e i figli saranno tutti diversi. Quelli inutili porteranno alla morte dell'animale o della sua dinastia. Conta che anche i predatori si evolvono e le prede anche quindi è una costante competizione esattamente come l'IPhone 7 e l'IPhone 8. C'era una formula per calcolare l'indice di successo di una specie ma ora non la ricordo esattamente.
Il caso degli umani è ancora diverso.. Una malformazione deve aver reso la piccola popolazione di ominidi più debole.. Troppo debole per resistere ai forti predatori dell'africa. Un caso fortuito del destino è stato che nelle generazioni l'intelletto si è evoluto e questa si è rilevata una strategia vincente per ogni tipo di ambiente. Fino a portarci ad essere l'unico animale che può sopravvivere ad ogni ambiente semplicemente perchè tampona i suoi enormi difetti fisici con degli strumenti. Se quella notte di qualche milione di anni fa Lucy e il suo compagno scimmiesco avessero fatto una generazione di stupidi magari ci saremo estinti. Non siamo la specie eletta credo. L'uomo di nehandertal aveva tutte le carte in regola per diventarlo eppure si è estinto. Anzi siamo sul nati sul filo del rasoio visto che non abbiamo parenti prossimi africani ancora esistenti. Le diverse etnie o razze sono recenti e molto non abbastanza lontane neanche per essere chiamati cugini. Abbiamo attraversato un collo di bottiglia strettissimo e abbiamo avuto solo una fortuna incredibile a mio parere.
L'evoluzione non è un processo veloce. La vita è nata 4.5 miliardi di anni fa. 2 miliardi di anni fa è riuscita ad evolversi in organismi pluricellulari. 1.5 miliardi di anni fa si è passati dalle stromatoliti (sassi vivi praticamente) ai primi organismi in grado di muoversi come vermi etc etc.. In 1.5 miliardi di anni si è passati dai vermi a noi. Sono 1.500.000.000 anni Tu pensa che vivevamo in media 30 anni fino a 300 anni fa. e prima anche meno facciamo una media di 6 anni di vita tra il verme e l'uomo. 250 milioni di tentativi moltiplicato il numero di individui. E' chiaro il concetto?

Ovvio che le piante sono intelligenti quale organismo non lo è? Mi sembra profondamente sbagliata l'ipotesi che un organismo per essere chiamato pensante debba avere la cognizione di se nello spazio. Ti riporto un esempio. Un computer è una macchina intelligente, cioè ad uno stimolo in input risponde a un diverso segnale in output in un tempo non immediato.
Ogni cellula è un piccolo computer e anche una fabbrica. Risponde alle condizioni esterne con reazioni chimiche che hanno varie funzioni. La pianta uguale anche se non si muove e non ha neanche un cervello risponde alle condizioni esterne. Una pianta viene danneggiata? Probabilmente produrrà più spine o più veleno per difendersi.
Ultima modifica di cactus il mer nov 09, 2016 8:41 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da ~Møgørøs• » mer nov 09, 2016 8:30 pm

cactus ha scritto: Credo che le cavie (una specie di topi) siano gli animali con la maggiore tolleranza ai veleni. Poi tutto è relativo.. I gatti ad esempio una volta venivano soppressi con un tampone imbevuto di nicotina toccandoli in gola. La quantità di nicotina di una sigaretta ammazza un leone in pochi secondi mentre a noi non ci fa niente. Il cioccolato uccide i cani. Gli antibiotici ammazzano i batteri senza ucciderci. Questa è pura casualità. Mentre in altri casi è una necessità.. Ora non ricordo ma mi sembra che le foglie di eucalipto e i germogli di bamboo siano velenosi.. I koala e i panda si sono evoluti per mangiarli. L'evoluzione inizia come un processo casuale a mio parere. Poi la selezione lo fa diventare un processo estremamente complesso ed efficiente.. Un po come un filtro o un polarizzatore. Solo alcune cose passano.

Io credo di si comunque.. Una mamma di foca partorisce 5 cuccioli ogniuno leggermente diverso nel dna che cambia alcune sue caratteristiche.
Il primo ha una malformazione al cuore e muore da piccolo e non si riproduce.
Il secondo ha più grasso rispetto agli altri e resiste meglio alle basse temperature e si riproduce se si trova in un ambiente più freddo.
il terzo ha dei muscoli più forti e riesce a nuotare più velocemente lasciando in dietro gli altri e a non essere mangiato se si trova in un ambiente caldo e con predatori si riproduce più facilmente.
Il quarto ha un olfatto più sviluppato degli altri ma essendo inutile nel suo caso non è avvantaggiato magari riesce a riprodursi ma non è un tratto che si porterà per generazioni.
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Questa è evoluzione. Ovviamente i cambiamenti vanno nell'ordine dello 0.5% per generazione e forse anche meno. I tratti utili porteranno l'animale a riprodursi e i figli saranno tutti diversi. Quelli inutili porteranno alla morte dell'animale o della sua dinastia. Conta che anche i predatori si evolvono e le prede anche quindi è una costante competizione esattamente come l'IPhone 7 e l'IPhone 8. C'era una formula per calcolare l'indice di successo di una specie ma ora non la ricordo esattamente.
Il caso degli umani è ancora diverso.. Una malformazione deve aver reso la piccola popolazione di ominidi più debole.. Troppo debole per resistere ai forti predatori dell'africa. Un caso fortuito del destino è stato che nelle generazioni l'intelletto si è evoluto e questa si è rilevata una strategia vincente per ogni tipo di ambiente. Fino a portarci ad essere l'unico animale che può sopravvivere ad ogni ambiente semplicemente perchè tampona i suoi enormi difetti fisici con degli strumenti. Se quella notte di qualche milione di anni fa Lucy e il suo compagno scimmiesco avessero fatto una generazione di stupidi magari ci saremo estinti. Non siamo la specie eletta credo. L'uomo di nehandertal aveva tutte le carte in regola per diventarlo eppure si è estinto. Anzi siamo sul nati sul filo del rasoio visto che non abbiamo parenti prossimi africani ancora esistenti. Le diverse etnie o razze sono recenti e molto non abbastanza lontane neanche per essere chiamati cugini. Abbiamo attraversato un collo di bottiglia strettissimo e abbiamo avuto solo una fortuna incredibile a mio parere.
Diciamo che L'archeologia degli studiosi, non quella ufficiale, la racconta diversamente: noi le ere glaciali le abbiamo subite tutte dopo quella dei dinosauri. E gli umani esistono da molto, molto più di quanto pensiamo. La nostra forza non è solo nella capacità di creare strumenti fisici, ma semmai principalmente nell'empatia che abbiamo con ogni cosa, grazie alla quale siamo sopravvissuti fino ad ora, e senza la quale saremo già morti di malattie e scompensi d'energia.
•~•~•

cactus
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Messaggio da cactus » mer nov 09, 2016 8:48 pm

Ehy.. Ci tengo a precisare che sto solo esponendo il mio punto di vista e non voglio convertire nessuno. Trovo che discutere sia la migliore forma di apprendimento per entrambe le parti!
Mogoros l'empatia per quanto sia la cosa più bella del mondo a mio parere.. E' uno svantaggio. L'uomo che è al vertice della catena alimentare è l'unico animale che arriva ad ammazzare un suo simile senza averne un reale vantaggio. La gazzella, poretta, non fa male a nessuno, ma viene mangiata dal leone che è più in alto nella catena.
Io spero in un mondo dove il nostro intelletto si evolva a tal punto da permetterci di sopravvivere senza causare sofferenza a nessuno. L'amore e l'empatia dovrebbero essere insegnate nelle scuole e già fin da piccoli. Eliminerei il diritto che serve solo a creare persone che molto spesso ci provano gusto a fare del male per soldi. Per fortuna non sono tutti così.
Io sono molto empatico voglio sempre bene a tutti anche a quelli che mi hanno quasi rovinato senza un reale motivo e con leggerezza. Mi trovavo in ospedale qualche tempo fa perchè ho rischiato di morire. Per i dolori mi davano il tramadol combinato con il paracetamolo. Stava finendo l'effetto dei farmaci e ho visto un infermiere nel corridoio e l'ho chiamato. Mi ha detto che se ne stava andando che il suo turno era già finito da 5 minuti. Ho insistito e lui mi ha passato il comando per chiamare la guardiola e se ne è andato dicendomi "stammi bene". La mia ragazza lo aveva quasi menato.. Se non ci fossero questi elementi l'empatia sarebbe la soluzione a tutti i problemi della vita.
L'uomo è più resistente ai veleni perchè i veleni si evolvono per scoraggiare gli animali indigeni intorno a loro. Caffeina, cocaina, nicotina, cocaina, e molti altri altro non sono che insetticidi per proteggere la pianta dagli insetti. E' un caso che abbiano anche effetto su di noi forse perchè ancora condividiamo la struttura delle cellule e i meccanismi di base con anche gli insetti. L'uomo poi si è evoluto solo in africa non ha avuto il tempo di far specializzare nessuna pianta a difendersi da lui.

Io mio malgrado non ho una parte spirituale. L'ho cercata molto dentro di me, fuori e con gli psichedelici. Mi sono avvicinato a molte religioni e alcune mi avevano anche preso. Negli anni ho estratto da ogni religione i concetti che più mi sembravano giusti. Come il karma (che però non sempre funziona), il tao, alcuni del cristianesimo, alcuni dell'induismo e di varie religioni politeiste. Quella in cui ho visto più cose era quella dei romani/greci. Se esistono dei se ne fottono allegramente delle nostre necessità pensando solo a divertirsi e a lanciarci saette se non facciamo quello che vogliono.
Non mi resta che provare il cammino di Santiago!
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Messaggio da stream » ven nov 11, 2016 7:29 am

Molto Lontano ha scritto:sarà un caso che l'uomo è l'animale con la più vasta capacità di sopportazione dei veleni e la più alta intelligenza
penso non c'entri nulla, la differenza principale tra uomo e animali è che l'uomo ha una coscienza, ed è sempre stato così.
l'intelligenza poi di sti tempi sta solo che andando a farsi fottere :lol: io penso che gli animali nella loro ingenuità siano molto più intelligenti di noi, di natura conoscono già il giusto modo di vivere e noi da loro avremmo solo che da imparare. tuttavia per l'uomo è molto più difficile proprio perchè egli possiede una coscienza, la quale rende il percorso verso la pace interiore molto più difficile e tortuoso.
cactus ha scritto:
Io mio malgrado non ho una parte spirituale. L'ho cercata molto dentro di me, fuori e con gli psichedelici. Mi sono avvicinato a molte religioni e alcune mi avevano anche preso. Negli anni ho estratto da ogni religione i concetti che più mi sembravano giusti. Come il karma (che però non sempre funziona), il tao, alcuni del cristianesimo, alcuni dell'induismo e di varie religioni politeiste. Quella in cui ho visto più cose era quella dei romani/greci. Se esistono dei se ne fottono allegramente delle nostre necessità pensando solo a divertirsi e a lanciarci saette se non facciamo quello che vogliono.
e se non fosse qualche dio a lanciarci maledizioni dall'alto ma semplicemente ci trovassimo dove siamo per rimediare ad alcune questioni di karma lasciate irrisolte in un'ipotetica vita precedente e/o magari ancor prima che arrivassimo sulla terra e per apprendere determinate lezioni necessarie al nostro percorso spirituale? La legge del karma la vede così.
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Messaggio da cactus » ven nov 11, 2016 12:28 pm

Lo so.. Mi ci sono avvicinato al karma ma credo sia un concetto o inesistente o ancora non compreso.
Tralasciando il fatto che nella vita ci sono ingiustizie e quindi anche un concetto di karma potrebbe essere veritiero. Parlo così perchè da neonati non abbiamo una personalità se non una traccia. L'insegnamento ci crea e ci plasma. Nel caso una vita precedente fosse possibile.. Magari siamo cresciuti come assassini perchè è questo che ci anno insegnato. Nella vita dopo però nonostante la traccia fosse la stessa ci hanno cresciuto come buon samaritani e siamo buoni. Io mio malgrado ho dello sporco sangue nobile che scorre nelle mie vene. Il mio karma è sicuramente macchiato ma non credo che il mio inferno sia dovuto al mio passato quando effettivamente non ero io. Quando ho avuto problemi mi sono difeso e sono dovuto diventare cattivo a mia volta non sempre bastava perdonare e porgere l'altra guancia.. quando lo facevo mi arrivava il secondo schiaffo più un calcio nei coglioni per intenderci. Ho visto persone dell'alta società, ho visto gente normale, ho visto i poveri, ho visto gli hippie, ho visto i barboni e i matti. Ho voluto girare per conoscere ogni sfaccettatura della mente umana usando la mia parte manipolativa per avvicinarmi a ogniuno di loro e conoscerne il passato. Ho visto che il karma funziona solo sulle persone che effettivamente ci danno peso. Un barbone ha perso tutto perchè la moglie ha conosciuto un altro e gli ha rubato soldi casa e figli e si difende da un ragazzo che lo mena e finisce in galera picchiato dai poliziotti. Un altolocato ha fottuto tutta l'eredità ai fratelli e per accelerare le cose ha avvelenato la madre in ospizio. è quello che picchia il barbone e il giorno dopo si scopa la moglie di 30 anni più giovane e cambia macchina. Magari il mese dopo gli arriva una denuncia per qualcosa ma tanto ha i soldi.. Il karma è un concetto o molto astratto o molto lungo. Ho visto persone davvero fortunate che mi fanno credere che la fortuna esiste davvero! Poi però vedi anche che magari hanno avuto problemi simili ai tuoi ma hanno solo avuto un modo differente di affrontarli.. E come? Fottendosene altamente senza minimanente fregarsene. Il segreto è questo. Lo conosco e ancora non riesco a usarlo.

I grandi Beatles lo dicevano.. Let it be.

Non tutti gli uomini hanno una coscienza.. Chi non la ha vive molto meglio e fa più carriera.
Vnx ha scritto:

e se non fosse qualche dio a lanciarci maledizioni dall'alto ma semplicemente ci trovassimo dove siamo per rimediare ad alcune questioni di karma lasciate irrisolte in un'ipotetica vita precedente e/o magari ancor prima che arrivassimo sulla terra e per apprendere determinate lezioni necessarie al nostro percorso spirituale? La legge del karma la vede così.
La realtà è quella cosa che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
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Messaggio da BackinBlack » dom nov 13, 2016 10:56 pm

cactus ha scritto:Lo so.. Mi ci sono avvicinato al karma ma credo sia un concetto o inesistente o ancora non compreso.
Tralasciando il fatto che nella vita ci sono ingiustizie e quindi anche un concetto di karma potrebbe essere veritiero. Parlo così perchè da neonati non abbiamo una personalità se non una traccia. L'insegnamento ci crea e ci plasma. Nel caso una vita precedente fosse possibile.. Magari siamo cresciuti come assassini perchè è questo che ci anno insegnato. Nella vita dopo però nonostante la traccia fosse la stessa ci hanno cresciuto come buon samaritani e siamo buoni. Io mio malgrado ho dello sporco sangue nobile che scorre nelle mie vene. Il mio karma è sicuramente macchiato ma non credo che il mio inferno sia dovuto al mio passato quando effettivamente non ero io. Quando ho avuto problemi mi sono difeso e sono dovuto diventare cattivo a mia volta non sempre bastava perdonare e porgere l'altra guancia.. quando lo facevo mi arrivava il secondo schiaffo più un calcio nei coglioni per intenderci. Ho visto persone dell'alta società, ho visto gente normale, ho visto i poveri, ho visto gli hippie, ho visto i barboni e i matti. Ho voluto girare per conoscere ogni sfaccettatura della mente umana usando la mia parte manipolativa per avvicinarmi a ogniuno di loro e conoscerne il passato. Ho visto che il karma funziona solo sulle persone che effettivamente ci danno peso. Un barbone ha perso tutto perchè la moglie ha conosciuto un altro e gli ha rubato soldi casa e figli e si difende da un ragazzo che lo mena e finisce in galera picchiato dai poliziotti. Un altolocato ha fottuto tutta l'eredità ai fratelli e per accelerare le cose ha avvelenato la madre in ospizio. è quello che picchia il barbone e il giorno dopo si scopa la moglie di 30 anni più giovane e cambia macchina. Magari il mese dopo gli arriva una denuncia per qualcosa ma tanto ha i soldi.. Il karma è un concetto o molto astratto o molto lungo. Ho visto persone davvero fortunate che mi fanno credere che la fortuna esiste davvero! Poi però vedi anche che magari hanno avuto problemi simili ai tuoi ma hanno solo avuto un modo differente di affrontarli.. E come? Fottendosene altamente senza minimanente fregarsene. Il segreto è questo. Lo conosco e ancora non riesco a usarlo.

I grandi Beatles lo dicevano.. Let it be.

Non tutti gli uomini hanno una coscienza.. Chi non la ha vive molto meglio e fa più carriera.
So davvero poco, per non dire nulla, della cultura che ha fatto nascere il concetto di karma, ma quel poco-nulla che so mi dice che il karma è, per le persone che ci credono, un qualcosa che ti trascini dietro da una vita all'altra. In pratica ci nasci con un karma pesante o leggero, e le tue azioni lungo la vita potranno andare a modificarlo ma sul luuungo termine (per chi ci crede) influenzando la prossima vita che ti toccherà affrontare.
Se io oggi ti tiro uno schiaffo, domani non mi cadrà un vaso in testa.
Se nella vita precedente ero un negriero, hai voglia a fare il bravo padre di famiglia in questa vita per andare in pari.

Questo il karma non pret-a-porter.

Altrimenti possiamo parlare di universo che tende all'equilibrio, che comunque non significa ordine, e dunque parlando in scala universale è difficile che la cosa sia semplice come da manualetto dell'immaginario collettivo.

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Messaggio da cactus » lun nov 14, 2016 8:14 am

Questo lo sapevo.. Anche io non ricordo l'origine del karma.
E' che non mi sembra giusto che una persona debba pagare per cose che in realtà non ha commesso. In uno svarione mi era venuto in mente che noi non siamo i possessori di un anima. Il nostro essere, la nostra essenza e quello che noi siamo è mortale. Noi siamo posseduti da un anima, passiva, che si limita ad assistere. Siamo come un contenitore di punizione o di beatitudine per questi esseri diversi da noi.
Non sono riuscito a darmi una risposta a questo perche sarebbe inutile punire uno spirito che non è lo stesso di un altra vita precedente o è solo uno spettatore.
Poi sono passato a un approccio estremamente logico ma il tutto è troppo grande per essere spiegato da una mente umana.

Comunque anche io non mi sono mai approfondito su una religione.. passavo qualche mese a studiarmela e a provarci poi cambiavo o mollavo.
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Messaggio da ~Møgørøs• » lun nov 14, 2016 8:40 am

Il karma è ció che ci tiene ancorati alla reincarnazione. Noi non siamo separati del resto dell'universo e la consapevolezza di essere umano è come una massa uniforme a cui siamo tutti collegati, volente o nolente. Non è che qualcuno paga per qualcosa che non ha "fatto", è che il nostro essere è addormentato! E questo sonno ci costa la libertà, perché siamo nella separazione, nell'amo-non amo, bene-male, bello-brutto...
e anche azione-reazione.

Nel nostro stato di consapevolezza (o fioritura) vediamo una serie di azioni a cui corrispondono una serie di conseguenze che innescano una catena, la quale, a causa del nostro identificarci nel pensiero, perpetua all'infinito distraendoci dalla Verità!

Se raggiungessimo un livello di consapevolezza più dilatato (che tra l'altro dovrebbe essere il nostro stato naturale quello di avere una consapevolezza ultra dilatata) vedremo quello di cui ci parlano tutti gli "illuminati" della storia che conosciamo: gli opposti si uniscono e la ruota (del pensiero, e quindi del karma) si ferma, si diventa immortali oltre la reincarnazione, perché morte e nascita sono la stessa medesima cosa. È molto importante informarsi su ció, i nostri poteri ci sono negati e così la nostra libertà.
•~•~•

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Messaggio da cactus » lun nov 14, 2016 8:50 am

Appunto quello svarine mi era venuto in mente quando mi parlavano di essere addormentato. Quindi tu cosa pensi, siamo separati da corpo, mente e spirito o no?
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Messaggio da ~Møgørøs• » lun nov 14, 2016 9:29 am

cactus ha scritto: Appunto quello svarine mi era venuto in mente quando mi parlavano di essere addormentato. Quindi tu cosa pensi, siamo separati da corpo, mente e spirito o no?
Quello che sto cercando di dire è che col passare degli anni di schiavitù spirituale che abbiamo subito, la società ha omologato l'umano ad essere una macchina che esegue azioni ripetute meccaniche. Nessuno ci ha mai mostrato come osservare se stessi e capire da sé il mondo, come conciliare ambiente interno ed esterno a noi.

La decadenza della nostra vita è lo specchio della lotta all'interno di noi. Se c'è guerra dentro c'è guerra ance fuori, se dentro non c'è amore... lo si pretende dagli altri (così nascono le relazioni distruttive) e via dicendo.

Bisogna prima imparare a conoscerSi, a bastarSi, e ad amarSi. Una volta che si fiorisce in questo modo i risultati saranno evidenti da entrambe le parti.
•~•~•

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Messaggio da cactus » lun nov 14, 2016 10:49 am

Mogoros wise man.
Io ho una fottuta lotta dentro di me. Mi amo, ma mi odio. Mi conosco, ma faccio cose che non reputo mie. La mia compagnia spesso mi basta ma ho paura della solitudine.
Anni fa adoravo la solitudine, stare ne capanno degli attrezzi, i giorni in barca, i campeggi da solo. Erano cose che adoravo forse anche perchè ogni sera o quasi meditavo. E anzi a volte ne avevo bisogno. Dopo quella relazione dei 16 anni sono cambiato. Ma da subito. La solitudine mi spaventava, lo stare con i miei pensieri portati allo sfinimento per cercare soluzioni. Anche la marijuana invece che rilassarmi mi faceva pensare di più. Così uscivo e passavo tutte le sere in discoteca, di giorno lavoravo e dormivo 2-3 ore a notte. Ricordo che a volte ero così preso da cercare soluzioni che mi ritrovavo a camminare in circolo in casa. La mia mente mi diceva di fermarmi, ma io dovevo aiutarla. Mano a mano sempre più meccanismi si inceppavano. Non sono impazzito, mi sono svuotato. Sono diventato un ameba. In australia nonostante tutte le cose che ho fatto non me le sono godute. All'inizio perchè ero ancora triste per lei.. Poi perchè la odiavo, Poi erano le paranoie mafiose. Ogni persona nuova che conoscevo la dovevo studiare. Il tutto solo chi mi stava davvero vicino poteva notarlo dopo mesi magari di vicinanza. Nel contesto ero normalissimo, pieno di amici, lavoravo. Questa relazione ora non credo sia malata.. ma non ci nutro neanche troppe speranze per il futuro visto che è segnata. In compenso ci vogliamo bene e molto. Anche finisse rimarrebbe una mia cara amica e io per lei.
Poi ragazzi.. nel forum scrivo quello che penso, quello che ho dentro di me. Io fuori sono un altra persona. Vorrei conciliare quello che ho dentro con quello che ho fuori. Ma assolutamente non mostrare fuori quello che ho dentro.
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Messaggio da Molto Lontano » mer nov 16, 2016 3:06 pm

A me il karma non piace. Io non voglio diventare un albero o un animale o in altra persona o non ricordare niente di questa vita . Se proprio si potesse vivere dopo la morte voglio farlo con i miei ricordi e il mio corpo !!! E io in ho niente da espiare mi spiace . Come posso esser con lpevek

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