Buoni Propositi (?)

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
BackinBlack
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Buoni Propositi (?)

Messaggio da BackinBlack » lun nov 14, 2016 10:05 pm

Buonasera, apro questo topic di confronto per alcuni e spero stimolante per altri!

Tra il vecchio forum e questo, una delle cose più comuni che possiamo leggere è l'affermazione circa l'essersi svegliati ed aver ampliato la propria coscienza.
Bellissimo, e ripensando al mio periodo psichedelico mi ci posso tuffare a bomba anche io.

Quello che mi piacerebbe leggere invece è sapere in che modo, una volta presa coscienza dello scorrere delle cose, applicate certe rivelazioni nella vita di tutti i giorni :D

Pensate "solo" a trovare un vostro equilibrio interiore mentre fuori tutto si svolge come prima? Fate qualcosa per migliorare costantemente il mondo che vi circonda? L'eccessiva apertura vi ha invece resi nichilisti?

In "sostanza" (eheheh): in che modo l'aver sbirciato oltre le porte della percezione vi ha cambiato in maniera pragmatica? In che modo oggi siete migliori di prima?
Che è bello discutere dei massimi sistemi su un forum, ma sono certo che la cosa non si fermi qui!


cactus
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Propositivi, sì ma come?

Messaggio da cactus » lun nov 14, 2016 10:40 pm

Con le sostanze ho messo la base per capire il mondo come lo vedo oggi. E' stata un evoluzione, mi hanno aperto un mondo di cui prima ignoravo l'esistenza ma che non ho afferrato. E' stato come vedere il tutto sotto una prospettiva diversa e capire quello che mi circondava. Alcune sostanze mi hanno aperto un mondo e altre me lo hanno chiuso e tutto mi ha aiutato per dare delle spiegazioni a un tutto diverso. Ne vedo i meccanismi ma è un ingranaggio talmente complesso che è impossibile dare una spiegazione tutto.
Non ho più niente di spirituale e vedo il tutto come un migliorare l'ambiente per me, i miei cari e tutto ciò che mi fa del bene.
Credo che il principio della vita sia di diventare immortale ma non in una forma ultraterrena. Semplicemente far vivere la tua mente nei ricordi altrui e il tuo corpo nella tua prole.
Così ho imparato a vedere il mondo.
La realtà è quella cosa che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
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Creepers
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Messaggio da Creepers » lun nov 14, 2016 11:03 pm

Una cosa che ti è chiara da subito è che non esiste medicina magica che possa cambiarti per sempre.
E' una finestra, un invito, una presa di coscienza su te stesso e su ciò che ti circonda, ma non ti risolve nulla se in te non c'è la volontà di cambiare il tuo modo di essere nel quotidiano, partendo da cose minuscole; dal semplice essere presente e in ascolto.
Cerco di farlo tutti i giorni: dal momento degli esercizi prima di andare a dormire, agli attimi rubati alla routine.

Anche perché, come dice il saggio "se ti senti arrivato, sei l'arrotino" XD
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~Møgørøs•
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Messaggio da ~Møgørøs• » mar nov 15, 2016 7:07 am

Quella delle sostanze è una spinta molto forte, ma rimane comunque una veloce sbirciatina... Il lavoro grosso te lo devi fare da solo: ed è qui che mi hanno cambiato. Credo che ci sarà un momento in cui ne parlerò meglio, ma ora mi limito a dire questo.
•~•~•

cactus
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Messaggio da cactus » mar nov 15, 2016 11:04 am

~Møgørøs• ha scritto: Quella delle sostanze è una spinta molto forte, ma rimane comunque una veloce sbirciatina... Il lavoro grosso te lo devi fare da solo: ed è qui che mi hanno cambiato. Credo che ci sarà un momento in cui ne parlerò meglio, ma ora mi limito a dire questo.
Mi interessa molto mogoros! Spesso mi sono appassionato a qualche religione ma poi l'ho accantonata.
Avvicinarmi di nuovo e provare mi piacerebbe e molto!
Non ho dato solo una sbirciatina, ho frequentato persone che le praticavano e mi sono fatto insegnare le tecniche e le verità delle religioni. Il rave che ho raccontato dell'australia ho parlato degli spiriti della terra che li vedevo e in quel periodo stavo frequentando ragazzi di diverse religioni ed etnie. Parlavamo proprio il giorno prima della religione degli indios. Sono andato poi a fondo anche con quella.
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Creepers
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Messaggio da Creepers » mar nov 15, 2016 11:32 am

Più che di religione, parlerei di spiritualità ed esercizi spirituali (che il più delle volte sono esercizi fisici XP )
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cactus
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Messaggio da cactus » mar nov 15, 2016 12:29 pm

La spiritualità la considero una religione ora. Esercizi fisici? come? Io ricordo che mi parlavano del fatto che tutto riviveva dentro un altra forma. Che ogni cosa aveva uno spirito e che come tale andava rispettata. Poi mi sbaglio magari!
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Abeja G.
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Messaggio da Abeja G. » mar nov 15, 2016 4:43 pm

cactus ha scritto: Esercizi fisici? come?
Meditazioni statiche, di movimento, esercizi di Chi Kung, i 5 Tibetani, gli esercizi che scrive Coelho, le respirazioni (che eliminano il 70% delle tossine) .......... si tratta di pulizia energetica...

anch'io considero la spiritualità una religione, una pulizia dell'anima

le sostanze mi hanno reso più rispettoso di me stesso

questo pezzo è bello proprio:
cactus ha scritto: tutto riviveva dentro un altra forma. Che ogni cosa aveva uno spirito e che come tale andava rispettata.

cactus
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Messaggio da cactus » mar nov 15, 2016 5:11 pm

Abeja G. ha scritto:
cactus ha scritto: Esercizi fisici? come?
gli esercizi che scrive Coelho]
Abeja di quello che scrivi tu ricordo solo del cammino di santiago di Coelho. Mio malgrado non l'ho letto ma se ne parlava molto. E' una cosa che mi piacerebbe fare e ho anche fatto lunghe camminate da solo (non ai livelli di quel cammino eh) per liberare la mente e darmi risposte. E' demotivante dimenticare molte delle cose che hai appreso semplicemente smettendo di farle per un po, quindi chiedo venia se ogni tanto dico cose turche.
Io il lavoro che ho fatto con me è diverso comunque. Ho raccolto quelle che a me sembravano (poi magari mi sbaglio ma il mondo è vario) i pezzi più importanti delle religioni, da prima creando una mia spiritualità, poi allontanandomi da tutto, poi rapportando queste cose con il mio ateismo.
Ne è venuto fuori che io non faccio del male (almeno non volendo ma può anche capitare) alle altre cose non per una questione morale. Ma proprio perché preferisco aiutare o almeno fare del bene. Anche la meditazione non la vedo più con l'apertura dei chakra, o uno scarico di energie negative. La vedo come un rilassamento e un rimettere apposto i fatti dell'inconscio e mi manca tantissimo non riuscire più a farlo!
La mia religione se così si può chiamare è la natura. Un qualcosa che nasce caotico e con infinita pazienza e tentativi infiniti, senza una reale logica, riesce a creare la perfezione in tutte le sue forme.
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Messaggio da Sem » mar nov 15, 2016 10:15 pm

Dopo ogni esperienza significativa ho sempre sentito una spinta in avanti che per un po' di tempo mi accompagnava e vi erano anche cambiamenti esteriori ma spesso è successo che finita questa spinta senza accorgermene ricadessi nelle vecchie abitudini anche se magari in modo silente il cambiamento interiore continuasse e ciclicamente poi mi rialzassi, ogni volta con qualcosa in più. Come dite voi ti può essere mostrata la via ma poi siamo noi con le nostre gambe a doverla percorrere e ho imparato che il modo migliore è fare un passo alla volta ed essere costanti. Non bisogna lasciare che il fuoco si spenga.

Cactus secondo me se li ad un passo dal capire chi sei ;)
Finchè giudichi non sarai mai libero

"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Mevlana Rumi, Sec. XIII

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Inìgo
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Messaggio da Inìgo » mer nov 16, 2016 7:05 pm

Gli psichedelici hanno un effetto antidepressivo, migliorano la trasmissione della serotonina a livello cerebrale. Secondo me parte tutto da quello, cambia il modo in cui si guarda il mondo e di conseguenza il mondo cambia con noi. È un effetto ovviamente passeggero, ma in certi casi è una buona spinta che può dare benefici anche a lungo termine. Sotto certe sostanze poi ci si libera del peso dell'essere individui (fonte di ogni felicità e sofferenza) e questa "sensazione" secondo me infonde una grande pace anche a distanza di tempo.
cactus ha scritto: La mia religione se così si può chiamare è la natura.
La natura è la chiesa di satana :chitarra:

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Messaggio da cactus » mer nov 16, 2016 8:09 pm

Inìgo ha scritto:La natura è la chiesa di satana :chitarra:
Addirittura la chiesa di satana?
La realtà è quella cosa che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.
La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
Tanto il cuore lo sa, e la pelle lo sente.
La testa può dire ciò che vuole.

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Messaggio da Abeja G. » ven dic 09, 2016 4:29 pm

Inìgo ha scritto: La natura è la chiesa di satana
Che stupidaggine!!

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Messaggio da Inìgo » ven dic 09, 2016 6:42 pm

Abeja G. ha scritto:
Inìgo ha scritto: La natura è la chiesa di satana
Che stupidaggine!!
Ahahahah Satana è lo Yin occidentale, ha un significato negativo solo perchè culturalmente noi siamo meno abituati a vedere l'unitarietà delle cose (per un retaggio Neanderthal sospetto 8-) ).
Noi abbiamo Dio e il diavolo che se le danno a vicenda, loro il Tao, fatti due conti...

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Messaggio da Abeja G. » sab dic 10, 2016 2:20 pm

Che alcune piante ti possano portare all'onnipotenza sono d'accordo, ma dire che "la natura è la chiesa di satana" mi sembrava un po' così, esagerato..


Leggendo i Vangeli ed il Tao possiamo notare come ci introducano in idee che sono esattamente comparabili le une alle altre; Gesù Cristo fu iniziato anche ad i misteri Esseni, pratiche orientali, ciò che ad esempio ci spiega riguardo il cuore e l'occhio [La luce del corpo è l'occhio, se l'occhio sarà tenebra tutto il corpo sarà tenebra; se l'occhio è nella luce tutto intorno a te sarà luminoso - l'apertura del fegato è proprio l'occhio, se il fegato è "nero" si avrà ira e tutto intorno a te sarà nero, di contro la sua emozione positiva è l'amabilità, la chiarezza] li possiamo trovare benissimo nella medicina cinese (e peruvinana)....

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Psycore
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Messaggio da Psycore » sab dic 10, 2016 5:58 pm

Io mi sto muovendo sempre di più verso la distruzione dei limiti e delle idee fisse. Credo di star finalmente impazzendo. E' da parecchio che ci provo. Bene e male, giusto e sbagliato, bello e brutto non esistono, almeno che non li creo io. Non so come gli studiosi classificherebbero questo pensiero, a me piacerebbe chiamarlo "razionalismo antiegoico". Esempio: uno mi tira uno schiaffo a caso per strada mentre sto ridendo, quindi mi ha arrecato danno che a caso diciamo valga "meno 3 punti". Ora io ho principalmente 2 possibilità: fottermene e continuare a ridere o arrabbiarmi. Non sarebbe strano sentir dire "logicamente mi sono arrabbiato e...." logicamente? Che logica è? Lui mi ha dato "meno 3 punti" allora io mi incazzo, se sono incazzato sto male e scendo a "meno 10." L'orgoglio (egoico) e il senso di giustizia (egoico) mi fanno stare male se li seguo. Quindi quando mi trovo di fronte ad un bivio scelgo (cerco di scegliere) la cosa che mi fa stare meglio indipendentemente da cosa/chi mi ha fatto stare male. Se no trasformo un attimo di male che arriva da fuori a uno molto più lungo male che mi resta di dentro. So che l'ho fatta semplice, troppo semplice, ma era un esempio stupido per far capire.

Ride bene chi ride ultimo? Ma quando mai! Ride bene chi ride di più è il mio motto, anche perchè se il tempo non esiste (e non credo esista) che ha senso ha combattere una vita senza ridere per ridere per attimo ma per ultimo?

La morale, l'etica, la giustizia, le vedo come micro-dittature per l'ego, ma se si smorza il suo potere su di noi queste perdono d' importanza. La mia propria volontà libera da interferenze sarà la mia guida (ne ho ancora milioni di interferenze, ma prima che iniziassi a drogarmi erano miliardi).

"Morire per delle idee" non fa proprio per me. Non esiste il giusto, è solo un'idea, perciò io non ucciderò la mia volontà per far vivere l'idea del giusto, ma lo sacrificherò volentieri per vedere la mia volontà integra.
cactus ha scritto: La mia religione se così si può chiamare è la natura. Un qualcosa che nasce caotico e con infinita pazienza e tentativi infiniti, senza una reale logica, riesce a creare la perfezione in tutte le sue forme.
Su questo avrei da dire: la natura è perfetta sempre e noi siamo naturali e dunque siamo perfetti sempre.

Vorrei ancora parecchio da scrivere, ma per ora mi fermo qui.
Giusto o sbagliato non può essere reato! Free drugs!

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Messaggio da ~Møgørøs• » sab dic 10, 2016 6:37 pm

Psycore ha scritto: Io mi sto muovendo sempre di più verso la distruzione dei limiti e delle idee fisse. Credo di star finalmente impazzendo. E' da parecchio che ci provo. Bene e male, giusto e sbagliato, bello e brutto non esistono, almeno che non li creo io. Non so come gli studiosi classificherebbero questo pensiero, a me piacerebbe chiamarlo "razionalismo antiegoico". Esempio: uno mi tira uno schiaffo a caso per strada mentre sto ridendo, quindi mi ha arrecato danno che a caso diciamo valga "meno 3 punti". Ora io ho principalmente 2 possibilità: fottermene e continuare a ridere o arrabbiarmi. Non sarebbe strano sentir dire "logicamente mi sono arrabbiato e...." logicamente? Che logica è? Lui mi ha dato "meno 3 punti" allora io mi incazzo, se sono incazzato sto male e scendo a "meno 10." L'orgoglio (egoico) e il senso di giustizia (egoico) mi fanno stare male se li seguo. Quindi quando mi trovo di fronte ad un bivio scelgo (cerco di scegliere) la cosa che mi fa stare meglio indipendentemente da cosa/chi mi ha fatto stare male. Se no trasformo un attimo di male che arriva da fuori a uno molto più lungo male che mi resta di dentro. So che l'ho fatta semplice, troppo semplice, ma era un esempio stupido per far capire.

Ride bene chi ride ultimo? Ma quando mai! Ride bene chi ride di più è il mio motto, anche perchè se il tempo non esiste (e non credo esista) che ha senso ha combattere una vita senza ridere per ridere per attimo ma per ultimo?

La morale, l'etica, la giustizia, le vedo come micro-dittature per l'ego, ma se si smorza il suo potere su di noi queste perdono d' importanza. La mia propria volontà libera da interferenze sarà la mia guida (ne ho ancora milioni di interferenze, ma prima che iniziassi a drogarmi erano miliardi).

"Morire per delle idee" non fa proprio per me. Non esiste il giusto, è solo un'idea, perciò io non ucciderò la mia volontà per far vivere l'idea del giusto, ma lo sacrificherò volentieri per vedere la mia volontà integra.
cactus ha scritto: La mia religione se così si può chiamare è la natura. Un qualcosa che nasce caotico e con infinita pazienza e tentativi infiniti, senza una reale logica, riesce a creare la perfezione in tutte le sue forme.
Su questo avrei da dire: la natura è perfetta sempre e noi siamo naturali e dunque siamo perfetti sempre.

Vorrei ancora parecchio da scrivere, ma per ora mi fermo qui.
Bella risposta, condividiamo molto del tuo non pensiero :)
•~•~•

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Messaggio da LSAsղackƅar » dom dic 11, 2016 11:21 am

Come applicare gli insegnamenti ottenuti nei viaggi nella vita quotidiana, io non te lo so dire. Posso dirti solo che serve tempo e lucidità (nel senso che non devi essere sembre fatto).

I cambiamenti ci sono stati, e anche se non è stato facile ottenerli, credo di poter affermare che non mi sento più di tanto migliorato. Quello che voglio dire è che per vivere non ti serve chissà che cosa, anzi probabilmente non ti serve nulla. Credo stia tutto (o quasi) nel superate blocchi, condizionamenti e soprattutto paure. Poi di ritornerà (non a caso "ritornerà") a vivere veramente.
Per il resto faccio quel che posso per aiutare chi mi sta intorno, ma posso assicurarti che gia un cambiamento e un diverso approccio interiore nostro, influisce anche su ciò che è intorno a noi. Tutto è collegato.

Comunque i miei cambiamenti sono rivolti piu che altro a ciò che ho scritto sopra (superamento di condizionamenti, paure e anche traumi), ciò si traduce con un significato della vita più profondo, una maggiore gioia generica, e minor preuccupazione per cose inutili o quasi (come la cariera e il farsi vedere in un certo modo).
Perchè difronte al fatto che il nostro tempo qui è limitato, tutti quei bei discorsi sul lavoro, sul mostrarsi vincenti, sul maturare, ecc... crollano.

In ogni caso, come tutti immagino, io sono ancora in viaggio... sto ancora "aggiustando" alcune cose.
E se vuoi un consiglio evita di pensare troppo. Non ne hai bisogno.

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boing747474
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Messaggio da boing747474 » mar dic 13, 2016 10:43 am

Bel commento Psycore. Condivido anche io.

-Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
-La vita non è aspettare che smetta di piovere ma imparare a ballare nella pioggia.

Queste due frasi mi danno la forza di andare avanti anche nei momenti difficili.

lisergica_mente
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Messaggio da lisergica_mente » ven dic 16, 2016 6:03 pm

Psycore ha scritto: Io mi sto muovendo sempre di più verso la distruzione dei limiti e delle idee fisse. Credo di star finalmente impazzendo. E' da parecchio che ci provo. Bene e male, giusto e sbagliato, bello e brutto non esistono, almeno che non li creo io. Non so come gli studiosi classificherebbero questo pensiero, a me piacerebbe chiamarlo "razionalismo antiegoico". Esempio: uno mi tira uno schiaffo a caso per strada mentre sto ridendo, quindi mi ha arrecato danno che a caso diciamo valga "meno 3 punti". Ora io ho principalmente 2 possibilità: fottermene e continuare a ridere o arrabbiarmi. Non sarebbe strano sentir dire "logicamente mi sono arrabbiato e...." logicamente? Che logica è? Lui mi ha dato "meno 3 punti" allora io mi incazzo, se sono incazzato sto male e scendo a "meno 10." L'orgoglio (egoico) e il senso di giustizia (egoico) mi fanno stare male se li seguo. Quindi quando mi trovo di fronte ad un bivio scelgo (cerco di scegliere) la cosa che mi fa stare meglio indipendentemente da cosa/chi mi ha fatto stare male. Se no trasformo un attimo di male che arriva da fuori a uno molto più lungo male che mi resta di dentro. So che l'ho fatta semplice, troppo semplice, ma era un esempio stupido per far capire.

Ride bene chi ride ultimo? Ma quando mai! Ride bene chi ride di più è il mio motto, anche perchè se il tempo non esiste (e non credo esista) che ha senso ha combattere una vita senza ridere per ridere per attimo ma per ultimo?

La morale, l'etica, la giustizia, le vedo come micro-dittature per l'ego, ma se si smorza il suo potere su di noi queste perdono d' importanza. La mia propria volontà libera da interferenze sarà la mia guida (ne ho ancora milioni di interferenze, ma prima che iniziassi a drogarmi erano miliardi).

"Morire per delle idee" non fa proprio per me. Non esiste il giusto, è solo un'idea, perciò io non ucciderò la mia volontà per far vivere l'idea del giusto, ma lo sacrificherò volentieri per vedere la mia volontà integra.
cactus ha scritto: La mia religione se così si può chiamare è la natura. Un qualcosa che nasce caotico e con infinita pazienza e tentativi infiniti, senza una reale logica, riesce a creare la perfezione in tutte le sue forme.


Su questo avrei da dire: la natura è perfetta sempre e noi siamo naturali e dunque siamo perfetti sempre.

Vorrei ancora parecchio da scrivere, ma per ora mi fermo qui.

sei un maestro di vita :lode: <3 ho letto cose che fanno parte di me ma non riuscivo a tirar fuori!

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