Chemofobia

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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ThePharmacologist
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Chemofobia

Messaggio da ThePharmacologist » ven ago 11, 2017 10:33 pm

Perche ho notato che anche qua, in questo forum c'è molta "chemofobia".
Basta vedere la partecipazione delle varie sezioni.
Ci sono mille mila miliardi di post ed utenti in piante, cactus, funghi, coltivazione, ecc.
E quattro gatti sui reserch chemicals.

E anche qua, secondo me, molti sono "chemofobici"
perche poi..
ci sono semi di piante che te spappolano immedatente intere funzionalita cerebrali. :geek:
Si usano per provocare danni nei topi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Combretaceae
Dai semi di questa pianta si estrae questo:
https://en.wikipedia.org/wiki/Quisqualic_acid
Che si usa per distruggere il recettore del glutammato.

Perche se dici "chimico" sa di accezione negativa... anche tra i consumatori di droghe.
Esempio: la roba chimica, sono in chimica.
Non ha senso. Viene spiegato bene su sta pagina wiki che ho trovato per caso! :geek:

CHEMOFOBICO.

https://it.wikipedia.org/wiki/Chemofobia

Chemofobia

Da Wikipedia,

Col termine chemofobia, letteralmente "paura della chimica", si intende generalmente l'assunzione irrazionale che tutte le sostanze chimiche siano dannose e nocive, mentre tutte le cosiddette "sostanze naturali" siano buone e salutari. Questo atteggiamento non tiene conto del fatto, del tutto pacifico, che "la tossicità di una molecola non dipende assolutamente dal procedimento utilizzato per sintetizzarla ma solo dalle sue caratteristiche intrinseche.

Chi soffre di tale fobia ignora o rifiuta di accettare che col termine sostanza chimica si intende una qualsiasi sostanza pura, e che quindi, tralasciando la materia subatomica, ogni cosa presente nell'universo è costituita da sostanze chimiche. Il soggetto chemofobico è in realtà convinto che le "sostanze chimiche" siano solo le sostanze di sintesi o di semisintesi, che siano velenose a qualsiasi dose e che non possano apportare alcun beneficio all'organismo, mentre assume irrazionalmente che le "sostanze naturali" (definizione di uso colloquiale non prevista dalla nomenclatura chimica) siano solo quelle sostanze di origine biosintetica che non siano state in alcun modo manipolate artificialmente, comprendendo in tale categoria, paradossalmente, anche tutti gli xenobiotici biosintetici altamente tossici per l'organismo umano.

L'utilizzo più frequente del termine "chemofobia" è analogo a quello di omofobia: l'espressione di un pregiudizio, o di una paura irrazionale. In questa accezione, la chemofobia rientra tra le tecnofobie.

Alcune fonti definiscono la chemofobia come una fobia specifica, benché la maggior parte delle fonti (tra cui l'Oxford Dictionary of Psychology) non la annoveri tra le condizioni psicologiche.


^ Dario Bressanini, Che cos'è naturale. 1 - Atomi smemorati, su Scienza in cucina, Le Scienze, 13 gennaio 2010. URL consultato il 13 marzo 2016.
^ NIH definition of chemophobia.


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acid
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Messaggio da acid » ven ago 11, 2017 10:35 pm

Io non sono completamente chemofobico, anzi più le sostanze in generale droghe o meno sono sintetiche e chimiche e più mi piacciono, il perchè non lo so manco io però è così
Il potere dei cristalli mi ha svalvolato alla grande, forse non hai capito bene questa è METH!

bonzo21
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Messaggio da bonzo21 » ven ago 11, 2017 10:48 pm

Nulla contro il chimico ma molto più prudente e dubbioso su research chimical non perché chimiche ma semplicemente perché molto recenti e non studiati per danni e meccanismi di azione

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Messaggio da N,N-Circus » sab ago 12, 2017 9:16 am

Penso sia normale in un forum di psiconautica 8-)
Spesso le RC non sono di facilissima reperibilità e quindi la comodità porta molti utenti a sperimentare in altre direzioni!

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Sven
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Messaggio da Sven » sab ago 12, 2017 10:00 am

Quoto l'intero discorso, da studente in erboristeria!

Troppo spesso viene fatta l'assurda distinzione "naturale = positivo" "chimico(artificiale) = cattivo"
Come se la fermentazione e del vino o della birra non fosse un processo chimico!!

Quanto agli RC, mi sembra di aver capito che o sei un campioncini del computer o puoi scordarteli! Fatto salvo per quelli che ti vendono per altro ma in questo caso...inshallah! :drink:

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Yardbird
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Messaggio da Yardbird » sab ago 12, 2017 1:41 pm

Quoto ogni singola parola di bonzo.

Paolo
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Messaggio da Paolo » sab ago 12, 2017 5:56 pm

La vecchia storiella di "chimico vs naturale" desta imbarazzo quando la si ritrova sulla bocca di uno che ha superato i 16 anni: è di una sempliciotteria, di un luogocomunismo e di una povertà che prosciugano ogni desiderio di replica.

Che poi l'80% degli rc circolanti (sono ottimista) sia roba dallo scarsissimo valore intrinseco è, credo, quasi un dato di fatto.
Ma è un altro discorso...

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LSAsղackƅar
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Messaggio da LSAsղackƅar » sab ago 12, 2017 7:19 pm

Sono d'accordo. Io personalmente preferisco le droghe di origine naturale e ti dirò di più, meno sono "lavorate" e piu le estrazioni sono semplici, meglio è. Non credo ci sia nessun senso logico dietro questa mia scelta, semplicemente il mio cammino da psiconauta mi porta sempre più verso il naturale e il tradizionale (e non solo come "droghe", ma anche come dieta e diverse altre cose...).
Con questo non significa che disprezzo i sintetici, anzi, ci sono sostanze dopo LSD e soprattutto MD che ritengo molto interessanti.
Però devo dire (imho), che con le piante trovo un senso di dialogo, un senso di spiritualità che con i sintetici non trovo.

Gli RC li sto sempre più abbandonato.. A parte pochi che ritengo interessanti, molti non mi convincono e inoltre come possibili effetti collaterali è sempre un dilemma.

Paolo
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Messaggio da Paolo » sab ago 12, 2017 8:27 pm

Di fatto LSD e MDMA sono semisintetici e non sintetici puri.
A monte trovi sempre un'intelligenza vegetale/fungina.

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LSAsղackƅar
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Messaggio da LSAsղackƅar » sab ago 12, 2017 10:46 pm

Se ragioniamo così non c'è nulla di sintetico, tutto parte da qualcosa in natura che l'uomo modifica. Comunque quello che riconosco nella mia esperienza personale e che intendevo dire è che più ci si allontana dalla natura, meno le cose mi interessano e meno risultano a me "spirituali" o dotate di una coscienza ed energia propria. Ma è difficile da spiegare.

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Mishima
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Messaggio da Mishima » mer ago 16, 2017 11:09 pm

Io in realtà (avendo sempre avuto la passione per la chimica anche se dopo ho iniziato a lavorare in altri campi) sono parecchio "chimicofilo". Mi piace sapere che quello che sto prendendo è una sostanza ben precisa (e non un misto di varie sostanze), e ne posso sapere la quantità con molta più precisione rispetto alle sostanze di origine naturale.
Certo, si perde quel fascino dell'essere buongustai e riconoscere le piccole variabili, però ci sono appunto altri vantaggi.

BeJake
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Messaggio da BeJake » gio ago 17, 2017 12:30 am

Ovviamente naturale non significa buono e chimico cattivo ma credo che le motivazioni che stanno alla base di questa discriminazione siano altre, perlomeno nel mio caso.
Punto primo io non mi fido, ho strumenti per sapere la reale natura di un composto sintetico avuto per vie traverse??? La risposta è forse no.
I testkit spesso sono inadatti a fornire informazioni precise nel caso degli RC.
Usare RC inevitabilmente tende a far del suo fruitore un consumatore, costretto a comprare da qualcuno il prodotto.
A chi vanno questi soldi?? Boh e sicuramente non vanno in beneficenza. Le piante e i funghi possono essere coltivate e raccolte o addirittura direttamente raccolte in natura e il rapporto è completamente diverso.
Molti hanno interesse a trovare strategie di relazione con l'ambiente più naturali e meno legate al modello consumistico imperante e l'autoproduzione o la raccolta sono alternative pratiche reali.
Molte piante psicoattive sono usate da millenni da popolazioni umane in varie zone del nostro pianeta e questo uso continuato e le modalità tramandate attraverso le tradizioni consentono di poter valutare i rischi anche a lungo termine sebbene le informazioni derivanti dalle osservazioni scientifico sperimentali siano lacunose.
Nel caso degli RC si gioca comunque a far le cavie con il completo vuoto alle spalle, nessuna tradizione sciamanica, nessun adattamento sul lungo termine.

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Mangodzilla
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Messaggio da Mangodzilla » gio ago 17, 2017 10:22 am

Questa è una peculiarità di moltissime persone, anche al di fuori di questo forum.

Generalmente nella cultura di massa si tende a considerare nocivo tutto quello che viene prodotto da laboratori e si cerca di prediligere i prodotti derivanti direttamente dal mondo animale/vegetale.

Mi viene in mente mia madre che per non comprarsi la crema Nivea (a detta sua "robaccia chimica") doveva scorticare ed estrarre la purea dalle sue piante di Aloe.

Penso che tale questione riportata sulle sostanze psicoattive possa trovare spiegazione nel fatto che, di norma, la concentrazione del principio attivo vero e proprio è diabolicamente più alta nel prodotto sintetizzato rispetto che nella materia organica dal quale viene estratto e, pertanto, ha ottenuto un'accezione negativa poiché molto più "forte" e "deciso" come effetto: un effetto che "spaventa" in un certo senso.

È anche vero che paure di questo genere possono derivare dal timore che i solventi utilizzati abbiano in qualche modo lasciato residui nel prodotto finale; cosa che si smentisce rapidamente una volta assunto quest'ultimo; pertanto chi non ne fa uso penserà sempre che le procedure di estrazione siano un enorme pasticcio nel quale aleggiano minacciosi i nomi di "candeggina", "butano", "nitro" è così via.

La cultura di massa e la conseguente educazione che riceviamo, inoltre, non aiutano di certo; serve una mente aperta per concepire che tutto quel che ci circonda è "chimico" e che "chimico" non significa strettamente qualcosa di legato a provette colorate, ratti, camici bianchi e persone calve con ghigni malefici.

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ThePharmacologist
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Messaggio da ThePharmacologist » gio ago 17, 2017 11:27 am

cit bonzo:
Nulla contro il chimico ma molto più prudente e dubbioso su research chimical non perché chimiche ma semplicemente perché molto recenti e non studiati per danni e meccanismi di azione

Tipica risposta chemofobica.
E' proprio questo il punto...
Considerare "pericolosa e\o avere dubbi" a priori su delle molecole.

Vi diro.. nelle piante con le varie estrazioni, si "tirano su impurita e\o molecole" completamente estranee...
che magari sono dannossime...

Non a senso di esistere a livello concettuale.. tutto è chimico...perche tutto è chimica.
Poi a vedere i solventi e reagenti... leggo di NAFTA, petrolio bianco.. pero estraggo cose naturali...
EHm.. residui rimangono sempre e quindi un po di nafta, e\o petrolio e\o "metti il solvente" te lo mangi!

Poi su tante molecole di sintesi pura ci sono piu info che su tante piante.
Piante e regno vegetale che non sono esenti da "effetti tossici" effetti a lungo termine, ecc...

CI puoi morire COMODO con le piante.
Leggo poi di distinguo su purezze.. chiaro che non si compra per la strada una polverina...

Si parte sempre da Principio attivo puro. E chi è quello SCEMO GALATTICO che compra per strada?

Esistono ancora babei cosi? Follia pura... voglio le molecole dai laboratori! Altrimenti è ruolette russa e non sapere cosa di assume.

Lo spacciatore nel 99.9% dei casi TAGLIA. Per guadagnare di piu... e per ogni passaggio di mano, il taglio aumenta.
La regola.

DIfatti sulle strade gira MERDA. :roll:

Attenti a pensare "Naturale = atossico" non è cosi. spiacente.
Io ho esagerato con il ginseng rosso coreano e sono incappato in effetti avversi.
Non è che siccome è una radice ed è naturale uno puo mangiarne a volonta.
Idem per tutto il resto.
Esiste una dose letale per qualsiasi cosa.. pure per la molecola H2o. (acqua)

Purtroppo alla parola chimica si associa la negativita nel pensiero comune.

Di gente che finsce negli ospedali con molecole che esistono in natura è pieno il mondo.

Pharma

BeJake
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Messaggio da BeJake » gio ago 17, 2017 11:39 am

Pharma sono assolutamente in accordo con il discorso che hai fatto ma non è presa in considerazione una parte contestuale che gioca un ruolo fondamentale nel modo di relazionarsi alla alterazione.
Potremmo mangiare amminoacidi e glucidi sintetici? Si ma io preferisco uova e frutta che posso volendo produrre autonomamente.
E sia chiaro non è una chiusura integralista, se serve un farmaco specifico non vedo motivi per non assumerlo.

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ThePharmacologist
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Messaggio da ThePharmacologist » gio ago 17, 2017 5:01 pm

@bejake.
Guarda... io entro in supermercato e compro:
1:Licopene
2:triptofano, ecc, ecc...
Se mi sento un po giu di corda compro "tirosina".
Poi si... la solita razione di carboidrati, grassi e proteine.
Magari punto agli stimolanti puri e allora scatta operazione tri-metil-xantine. :mrgreen:

Su una cosa vorrei mettere il punto... research chemicals che significa "chimica di ricerca\sperimetazione"
beh.. quando pigli una pianta, estrai un principio attivo... stai facendo chimica di ricerca. Poi dipende dalla pianta.
Se poi come spesso capita si cerca anche di "modificare la molecola estratta" beh... la siamo sul "semi sintetico".
Di piante spicoattive ce ne sono molte che sono studiate meno che zero... e però "sballano" e quindi la gente le prende.
E' identico a provare composti creati dell'uomo da zero. Stesso rischio.

Mettamola cosi: Ci sono "buone molecole e cattive molecole" ed è ininfluente da dove vengano e\o chi le ha fatte.

recentemente mi sono interessato di Erbe spontanee e di cosa si puo mangiare "lontano dalla civilta".
Arrivato a 4 o 5 piante spontanee commestibili che so riconoscere molto bene e con sicurezza,
mi sono posto il problema di quelle velenose e ce ne sono parecchie di cui un paio te stecchiscono.
Ombrellifere.. trovi anche la mitologica cicuta, che te lascia con le zampine all'aria morto.
Che è confondibile con varie altre che sono commestibili. Ecco ora so riconoscere la cicuta!

Poi il discorso tossicita... ci credo poco alla tossicita da singola assunzione.
Non è che assumere un giorno ginseng rosso coreano porta a dei problemi...
i problemi li hai quando ne prendi troppa di radice per troppo tempo (mesi)
Come con tutto.

questo potrebbe essere utile e illuminante per molti. COMPENDIO DI FARMACOLOGIA.
interessante. anche se permeato da "ideologia" da business farmaceutico (insegnano questo mica la verità e\o conoscenza) ;-)

http://www.lostudenteim.it/download/com ... macologia/

Cit. Dalla prima pagina:
Cap.1 Introduzione e Definizioni
La farmacologia è lo studio delle relazioni fra il farmaco (UNA MOLECOLA) e il sistema biologico; qualsiasi sostanza che
modifica i processi biologici è un farmaco in senso lato.
Non esiste in nessun caso un (MOLECOLA) farmaco che sia privo di un effetto tossico, e nello stesso
modo ogni veleno, in particolare condizioni, può avere effetti benefici (vedi curaro).
La relazione fra beneficio e tossicità è variabile, a seconda della dose, del modo e del tempo di
somministrazione, delle reazioni individuali al farmaco, e naturalmente della natura del farmaco.

BeJake
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Messaggio da BeJake » gio ago 17, 2017 9:58 pm

Ahaahha Pharma al supermercato!
È vero che esistono piante studiate poco e che potenzialmente qualsiasi principio attivo naturale o meno possa essere incluso nella categoria Rc se è oggetto di studio.
Però continuo a preferire i laboratori naturali (piante, funghi, alghe ecc) per il motivo sopraespresso.
Vi è da considerare, visto il parallelismo fatto con l'alimentazione, che ad esempio le vitamine da fonti naturali si trovano naturalmente associate ad altre sostanze e questo pare renderle più facilmente biodisponibili.
Da un punto di vista evolutivo questo ha un senso, siamo stati selezionati dalla natura per gestire informazioni complesse (anche a livello alimentare).
Con questo non dico che sia sbagliato o innaturale assumere un principio attivo puro ma è altrettanto interessante lo studio del complesso che inevitabilmente genera risposte emergenti (non necessariamente prevedibili) nel sistema (organismo umano).

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tropopsiko_23
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Messaggio da tropopsiko_23 » ven ago 18, 2017 3:49 pm

Farmacologo sono d'accordo con il tuo discorso e sinceramente non sopporto 'sti cosiddetti chemofobici, ma non li biasimo. La questione è che la probabilità di farti male con le droghe semi o totalmente sintetiche è un po' più alta secondo me, insomma non è che io un giorno mi sveglio e decido di fare la ricerca sugli effetti psicotropi della cicuta, quindi ne mangio un tot e poi muoio... :lol: Con gli RC ci puoi sbagliare facile, e soprattutto non sono "nobili", la gente che li produce per me non lo fa per amore della chimica e della ricerca sulle sostanze o checcazzonesò, si tratta di moneta sonante, tanta moneta sonante. La maggior parte delle persone che comprano e usano RC non lo fanno per ricerca, lo fanno perché la droga costa e gli RC costano di meno e magari sono anche legali e magari se ne vendi un po' ti droghi gratis.
Quindi credo che i chemofobici siano dei fissati che non ragionano, ma al tempo stesso non credo che si possa mettere fine alla diatriba "chimico" VS "naturale", che per me francamente non è mai esistita :mrgreen:
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~Møgørøs•
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Chemofobia

Messaggio da ~Møgørøs• » lun ago 21, 2017 12:50 pm

Dite quello che volete , o sarò io che ancora ho poca esperienza coi sintetici ... ma comunicare con lo spirito tangibile di un'essere vivente non ha prezzo :weed:
•~•~•

bonzo21
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Chemofobia

Messaggio da bonzo21 » lun ago 21, 2017 2:29 pm

Ma ho dubbi su rc come ne posso avere su una pianta o molecola naturale recentemente "scoperta".

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