Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
Rispondi
Avatar utente
Nabucodonosor
Messaggi: 51
Iscritto il: sab set 22, 2018 3:26 am

Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Messaggio da Nabucodonosor » mer mag 06, 2020 10:00 pm

Domanda rivolta a tutti gli psiconauti: quando assumete psichedelici, come vi piace avere a che fare con la molecola? Cercate un breakthrough the Veil o soltanto una esperienza che resti al di qua del Velo, su questo piano Materiale?
All darkness disappears from those who carry the radiance of the sun in their hearts...


Avatar utente
Fohat
Messaggi: 286
Iscritto il: sab apr 28, 2018 9:06 pm

Re: Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Messaggio da Fohat » mer mag 06, 2020 11:43 pm

Da persona che ha avuto esperienze anche forti, ma non ha mai assunto dosi oggettivamente alte, direi che non esiste esperienza psichedelica che sia "tutta di là" o "tutta di qua". Visualizzo la cosa come una membrana che si lacera in più punti, come una rapida decomposizione. Il velo diviene una rete smagliata e l'unica realtà che si sente è il vento che passa attraverso quei fori.
Metaforicamente, penso che la mia attenzione rivolta solo al "movimento" di una cosa ineffabile e intangibile (il vento) tra i due mondi ("terreno" e "iperuranico", se si vuole), simboleggi proprio questa qualità dell'esperienza psichedelica nonché della vita: essere dispersa.
Cioè, il non potersi reggere direi quasi ontologicamente (la parola è azzardata, necessiterebbe di chiarire i propri fondamenti epistemologici) senza un punto incoerenza, una dualità esterna, oltreconfine, trascendente. Ci deve essere sempre una compenetrazione. Restando nella metafora del vento, uno "spiffero" :asd:

Forse mi sbaglio e qualcuno che ha davvero "trapassato" potrà correggermi, ma ho l'impressione che "trapassare" voglia solo dire essere talmente investiti dalla "Luce del Laggiù" da non riconoscere il riflusso della marea e i segnali, ridotti ma pur sempre presenti, della dualità da cui non possiamo staccarci naturalmente.


Ho messo troppe virgolette, ma non le tolgo perché sono richiami a visualizzare, segnali di... malleabilità del concetto.
E mi rendo conto che prima di iniziare qualsiasi discorso in merito andrebbe chiarita la domanda:
cosa c'è per chi chiede e per chi risponde "di là dal velo", cosa c'è di qua? in che tipo di struttura metaforica ci stiamo muovendo?
Perché al solito il linguaggio è un oggetto molto "di qua" per essere usato per parlare del "di là"... :sfatto: :toilet:
"Non esiste un'esperienza psichedelica, ma esiste ciò che noi integriamo di essa."
Tutto ciò che scrivo è inventato o sognato.

Avatar utente
Nabucodonosor
Messaggi: 51
Iscritto il: sab set 22, 2018 3:26 am

Re: Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Messaggio da Nabucodonosor » gio mag 07, 2020 2:21 am

bel punto di vista, mi piace come lo esprimi. dunque per te non esiste a priori un completo attraversamento del Velo, essendo noi esseri energetici di questo piano qui, se ho capito bene.

Ciò che intendo per esperienze al di qua o al di la, è che fino ad un certo punto il Velo si palesa, si manifesta, è tangibile. E già il solo suo palesarsi può cambiarci. Ma attraversarla quella Porta, beh ecco cosa intendo per attraversare il Velo. Arrivare dall'altra Parte è un'esperienza effimera, in quanto il nostro Spirito tornerà qui, e può essere breve come può essere lunga e poco importa in quanto il Tempo ha razionalità solo qui. Un solo attimo materiale, tanto basta per attraversare il Velo. La Porta per l'altro Piano è tutt'intorno a noi, e quando viene mostrata ai nostri sensi terreni, è si una gioia e fonte di arricchimento dell'animo. La frammentazione dell Ego è fondamentale. Senza l'abbandono del nostro corpo fino alla sua più radicata parte materiale, il nostro Ego, non è possibile atraversare la Matrice. Ma per come la vedo io, più che un essere investiti come dici tu, è una Intuizione. O meglio una serie di Intuizioni. Ed i segnali, pur essendo numerosi come dici, sono ben decodificabili dalla nostra parte che è lì in quell'istante...Il nostro Spirito non è terreno, ma viene da lì.....
Purtroppo come dici tu, è ben difficile utilizzare parole materiali per descrivere qualcosa di immateriale...
Grazie per avermi spinto a scrivere queste cose, mi piace avere confronti con belle persone come voi
All darkness disappears from those who carry the radiance of the sun in their hearts...

Rispondi