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Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Inviato: mer mag 06, 2020 10:00 pm
da Nabucodonosor
Domanda rivolta a tutti gli psiconauti: quando assumete psichedelici, come vi piace avere a che fare con la molecola? Cercate un breakthrough the Veil o soltanto una esperienza che resti al di qua del Velo, su questo piano Materiale?

Re: Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Inviato: mer mag 06, 2020 11:43 pm
da Fohat
Da persona che ha avuto esperienze anche forti, ma non ha mai assunto dosi oggettivamente alte, direi che non esiste esperienza psichedelica che sia "tutta di là" o "tutta di qua". Visualizzo la cosa come una membrana che si lacera in più punti, come una rapida decomposizione. Il velo diviene una rete smagliata e l'unica realtà che si sente è il vento che passa attraverso quei fori.
Metaforicamente, penso che la mia attenzione rivolta solo al "movimento" di una cosa ineffabile e intangibile (il vento) tra i due mondi ("terreno" e "iperuranico", se si vuole), simboleggi proprio questa qualità dell'esperienza psichedelica nonché della vita: essere dispersa.
Cioè, il non potersi reggere direi quasi ontologicamente (la parola è azzardata, necessiterebbe di chiarire i propri fondamenti epistemologici) senza un punto incoerenza, una dualità esterna, oltreconfine, trascendente. Ci deve essere sempre una compenetrazione. Restando nella metafora del vento, uno "spiffero" :asd:

Forse mi sbaglio e qualcuno che ha davvero "trapassato" potrà correggermi, ma ho l'impressione che "trapassare" voglia solo dire essere talmente investiti dalla "Luce del Laggiù" da non riconoscere il riflusso della marea e i segnali, ridotti ma pur sempre presenti, della dualità da cui non possiamo staccarci naturalmente.


Ho messo troppe virgolette, ma non le tolgo perché sono richiami a visualizzare, segnali di... malleabilità del concetto.
E mi rendo conto che prima di iniziare qualsiasi discorso in merito andrebbe chiarita la domanda:
cosa c'è per chi chiede e per chi risponde "di là dal velo", cosa c'è di qua? in che tipo di struttura metaforica ci stiamo muovendo?
Perché al solito il linguaggio è un oggetto molto "di qua" per essere usato per parlare del "di là"... :sfatto: :toilet:

Re: Frammentazione dell'Ego o meno, cosa preferite?

Inviato: gio mag 07, 2020 2:21 am
da Nabucodonosor
bel punto di vista, mi piace come lo esprimi. dunque per te non esiste a priori un completo attraversamento del Velo, essendo noi esseri energetici di questo piano qui, se ho capito bene.

Ciò che intendo per esperienze al di qua o al di la, è che fino ad un certo punto il Velo si palesa, si manifesta, è tangibile. E già il solo suo palesarsi può cambiarci. Ma attraversarla quella Porta, beh ecco cosa intendo per attraversare il Velo. Arrivare dall'altra Parte è un'esperienza effimera, in quanto il nostro Spirito tornerà qui, e può essere breve come può essere lunga e poco importa in quanto il Tempo ha razionalità solo qui. Un solo attimo materiale, tanto basta per attraversare il Velo. La Porta per l'altro Piano è tutt'intorno a noi, e quando viene mostrata ai nostri sensi terreni, è si una gioia e fonte di arricchimento dell'animo. La frammentazione dell Ego è fondamentale. Senza l'abbandono del nostro corpo fino alla sua più radicata parte materiale, il nostro Ego, non è possibile atraversare la Matrice. Ma per come la vedo io, più che un essere investiti come dici tu, è una Intuizione. O meglio una serie di Intuizioni. Ed i segnali, pur essendo numerosi come dici, sono ben decodificabili dalla nostra parte che è lì in quell'istante...Il nostro Spirito non è terreno, ma viene da lì.....
Purtroppo come dici tu, è ben difficile utilizzare parole materiali per descrivere qualcosa di immateriale...
Grazie per avermi spinto a scrivere queste cose, mi piace avere confronti con belle persone come voi