"non torneró piú normale"

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
toti
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"non torneró piú normale"

Messaggio da toti » lun gen 25, 2021 5:08 pm

Ciao a tutti, volevo raccogliere opinione riguardo questa paura, che a quanto leggo sorge in molti durante il momento più o meno difficile dell esperienza psichedelica.

Personalmente mi sono ritrovato a tu per tu cn questa possibilità poche volte, ma vedo che in tanti ci si confrontano e penso sia una resistenza che pregiudica l esperienza in se.

Mi piacerebbe sentire Le vostre opinioni e esperienze.
È possibile dire con certezza che si ritorna sempre(dosaggi medi)?
Casistiche accertate in cui è successo il contrario(il famoso rimanerci sotto)?

Le prime volte che mi è successo ha frenato molto l esperienza, però poi alla fine non so come, si ritorna sempre sulla riva della realtà. Penso che imparare a non farsi sopraffare dalla paura, concependo l esperienza come un voluto allontanarsi dalle strutture, giovi all esperienza e alla possibilità di arricchirsi.

Ma sono solo parole, perché spesso faccio fatica a lasciarmi andare sentendo una vocina che dice "eccallà sei rimasto scemo povera mamma chi glielo dice ora?..."


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Mr-Sm4rT
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Mr-Sm4rT » lun gen 25, 2021 8:41 pm

La paura fa parte del gioco, è il prezzo minimo da pagare.
Non c'è purificazione senza pentimento e sofferenza direbbe un prete.
La morte dell'ego in parte è accettare questa paura, non subirla e basta. Ovvio non è solo questo ma non mi dilungo.

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Aress
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Aress » mar gen 26, 2021 12:25 pm

Quella vocina, è il tuo stesso ego che gioca con te. Credo che il titolo del topic sia sbagliato.. "Non tornerò più quello di prima" credo sia più adatto, come giusto che sia. Si cambia, come tantissime altre esperienze ci cambiano in continuazione, giorno per giorno. Ma poi la normalità cos'è? Credo che escludendo malattie latenti che possono insorgere dopo un viaggio forte, purtroppo si ritorna SEMPRE alla realtà. È la prima cosa da pensare e ricordare durante un viaggio, tutto quello che inizia finisce e ci lascia qualcosa, quel qualcosa che ci lascia ci cambia.

Resh
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Resh » mar gen 26, 2021 2:38 pm

toti ha scritto:
lun gen 25, 2021 5:08 pm
Ciao a tutti, volevo raccogliere opinione riguardo questa paura, che a quanto leggo sorge in molti durante il momento più o meno difficile dell esperienza psichedelica.

Personalmente mi sono ritrovato a tu per tu cn questa possibilità poche volte, ma vedo che in tanti ci si confrontano e penso sia una resistenza che pregiudica l esperienza in se.

Mi piacerebbe sentire Le vostre opinioni e esperienze.
È possibile dire con certezza che si ritorna sempre(dosaggi medi)?
Casistiche accertate in cui è successo il contrario(il famoso rimanerci sotto)?

Le prime volte che mi è successo ha frenato molto l esperienza, però poi alla fine non so come, si ritorna sempre sulla riva della realtà. Penso che imparare a non farsi sopraffare dalla paura, concependo l esperienza come un voluto allontanarsi dalle strutture, giovi all esperienza e alla possibilità di arricchirsi.

Ma sono solo parole, perché spesso faccio fatica a lasciarmi andare sentendo una vocina che dice "eccallà sei rimasto scemo povera mamma chi glielo dice ora?..."
Sono il genere di domande a cui inizierei a scrivere ora e finirei verso le 4 di notte del 15 marzo not-stop :D :D :D :D per le tante cose da dire su questo tema. Richiama talmente tanti concetti che veramente, una risposta completa è praticamente impossibile.

La risposta superbanale e cortissima invece è questa: l'energia dello schema della realtà canonica, GENERALMENTE, è sufficientemente forte da comportarsi in maniera oltremodo prevedibile. Per cui, a dosaggi medi, senza patologie pregresse, senza eccessi di altro tipo e senza mischioni strani...il "rimanerci sotto" ha rischio praticamente nullo.

Il che rende preoccupazioni del tipo "non tornerò mai più normale" degli ostacoli che la mente ti mette davanti per ingannare sostanzialmente se stessa.

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Uomomacchina
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Uomomacchina » mer gen 27, 2021 11:06 pm

Io mi faccio la domanda opposta: ma perché mi tocca tornare normale?
Non posso restare sempre là?
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Tirar Puede Matar
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Tirar Puede Matar » mer apr 21, 2021 11:29 am

toti ha scritto:
lun gen 25, 2021 5:08 pm
Ciao a tutti, volevo raccogliere opinione riguardo questa paura, che a quanto leggo sorge in molti durante il momento più o meno difficile dell esperienza psichedelica.
Si, hai pienamente ragione, capita a molti di pensarlo, soprattutto alle prime esperienze.
A me personalmente è capitato un paio di volte, quando dopo un trip con amici, sei tra gli ultimi a cui scende, e quindi vedi gli altri che si son ripresi e tu ancora viaggi.
Io in verità ho preso pochi trip e pochi funghetti in vita mia, perché mi aveva toccato una frase che si sentiva dire spesso prima di prenderlo: ma sei preso bene? Guarda che se lo prendi e non sei preso bene poi vai in bad trip.
Ecco, io che cazzo ne sapevo se ero preso bene o male? Mi sentivo preso "normale". E sta paura del bad trip mi ha sempre bloccato.
Diciamo che comunque di mio preferivo altre droghe, non ho mai sentito il bisogno di espandere la mia coscienza, quanto di annullarla.
toti ha scritto:
lun gen 25, 2021 5:08 pm
È possibile dire con certezza che si ritorna sempre(dosaggi medi)?
Casistiche accertate in cui è successo il contrario(il famoso rimanerci sotto)?
E' possibile che non si torni più, e capita purtroppo.
Si chiama disturbo persistente della percezione da allucinogeno (HPPD).
Qui puoi leggere una testimonianza: https://www.vice.com/it/article/qvjvyd/ ... lucinogeni
Non amavo quello che mostravi di essere, ma quello che pensavo tu fossi...

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Mengu
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Mengu » mer apr 21, 2021 11:41 am

Il primo dei 4 nemici da sconfiggere per un essere un uomo saggio, citando il Don Juan di Casteneda era proprio la paura della conoscenza, se non la si affronta non si puo progredire. E come insegna invece Michael Jordan ( :D ) i limiti come le paure sono spesso soltanto illusioni. Da prendere con le pinze queste frasi e contestualizzarle se no ci si distrugge altro che edificarci. In questo contesto per me è capire di non aver paura, è l'esperienza stessa che si struttura così. Io mi sono sempre fidato delle piante ( per ora ho esperienze solo con funghi e cactus ) non avevo paura di quello che potessi vedere proprio perchè io sono già un filtro del linguaggio buono, puro, di verità e conoscenza che hanno invece le piante, il "problema" lo vedo sempre come un mio errore se le cose vanno male non delle piante enteogene. La conoscenza derivante l'unione di io, persona e la pianta secondo me non potrà mai essere di natura malvagia. Il male non esiste al di fuori dell'uomo è assodato questo ormai. In che modo quindi l'intelletto della pianta potrebbe farmi del male? Mi sono sempre fidato di loro ho sempre avuto fede nella loro benignità. Il rimanerci sotto è uscire dai ruoli di discepolo e maestro, pensare che abbia io il controllo io ho la conoscenza, è soltanto una pianta non c'è confronto tra me e lei, è da sottomettere ( ego puro come sempre ogni volta che si sbaglia). Sono sempre maestri da rispettare, alla fine tutte queste piante enteogene derivano il loro principio e il loro intelletto non da mano d'uomo, precedono l'essere umano ha forse l'uomo creato queste piante? La loro conoscenza e il loro venirci incontro anticipa tutti noi, e da che cosa derivano questa conoscenza? L'archè greco, Dio che indipendentemente dalla vostra fede, se l'avete e se non l'avete nulla di male, è comunque essenzialmente buono, giusto, amore a dirla tutta. Ecco come la vedo io: intelletto divino - intelletto piante enteogene - uomo. Stiamo quindi attingendo ad una fonte pura l'unica nostra preouccuppazione dovrebbe essere "umiliarci" il giusto ( morte dell'ego spersonalizzazione etc ) perchè non ne siamo degni di questo dono :) . Eppure è così, e curando il set e il setting avendo a mente che sei solo un uomo in questo universo e la tua esistenza è assolutamente contingente, l'esperienza anche se ha tratti potrebbe farti paura, alla fine sarà sempre benevola non è intenzione delle piante farti del male.. insultandole chiaramente le cose cambiano.

Danielarturo
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Danielarturo » mer apr 21, 2021 1:04 pm

Per chi ha detto che vorrebbe rimanere sempre "di la" e non tornare più su questo piano ti posso consigliare o un'overdose da oppiacei o buttarsi giù da un posto molto alto. Dovrebbero funzionare entrambe e tutto sommato, il passaggio non reca dolore.
Abrazos.

IlGGG
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da IlGGG » gio apr 22, 2021 10:27 pm

Mengu ha scritto:
mer apr 21, 2021 11:41 am
Il primo dei 4 nemici da sconfiggere per un essere un uomo saggio, citando il Don Juan di Casteneda era proprio la paura della conoscenza, se non la si affronta non si puo progredire. E come insegna invece Michael Jordan ( :D ) i limiti come le paure sono spesso soltanto illusioni. Da prendere con le pinze queste frasi e contestualizzarle se no ci si distrugge altro che edificarci. In questo contesto per me è capire di non aver paura, è l'esperienza stessa che si struttura così. Io mi sono sempre fidato delle piante ( per ora ho esperienze solo con funghi e cactus ) non avevo paura di quello che potessi vedere proprio perchè io sono già un filtro del linguaggio buono, puro, di verità e conoscenza che hanno invece le piante, il "problema" lo vedo sempre come un mio errore se le cose vanno male non delle piante enteogene. La conoscenza derivante l'unione di io, persona e la pianta secondo me non potrà mai essere di natura malvagia. Il male non esiste al di fuori dell'uomo è assodato questo ormai. In che modo quindi l'intelletto della pianta potrebbe farmi del male? Mi sono sempre fidato di loro ho sempre avuto fede nella loro benignità. Il rimanerci sotto è uscire dai ruoli di discepolo e maestro, pensare che abbia io il controllo io ho la conoscenza, è soltanto una pianta non c'è confronto tra me e lei, è da sottomettere ( ego puro come sempre ogni volta che si sbaglia). Sono sempre maestri da rispettare, alla fine tutte queste piante enteogene derivano il loro principio e il loro intelletto non da mano d'uomo, precedono l'essere umano ha forse l'uomo creato queste piante? La loro conoscenza e il loro venirci incontro anticipa tutti noi, e da che cosa derivano questa conoscenza? L'archè greco, Dio che indipendentemente dalla vostra fede, se l'avete e se non l'avete nulla di male, è comunque essenzialmente buono, giusto, amore a dirla tutta. Ecco come la vedo io: intelletto divino - intelletto piante enteogene - uomo. Stiamo quindi attingendo ad una fonte pura l'unica nostra preouccuppazione dovrebbe essere "umiliarci" il giusto ( morte dell'ego spersonalizzazione etc ) perchè non ne siamo degni di questo dono :) . Eppure è così, e curando il set e il setting avendo a mente che sei solo un uomo in questo universo e la tua esistenza è assolutamente contingente, l'esperienza anche se ha tratti potrebbe farti paura, alla fine sarà sempre benevola non è intenzione delle piante farti del male.. insultandole chiaramente le cose cambiano.

Se non é presente il male in natura come può allora una pianta avere un effetto benigno?

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era
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da era » gio apr 22, 2021 11:27 pm

IlGGG ha scritto:
gio apr 22, 2021 10:27 pm
Se non é presente il male in natura come può allora una pianta avere un effetto benigno?
Può avere un effetto benigno perché porta al sapere e tale sapere per noi ancora lontano dalla conoscenza può far comprendere che male facciamo perché male comprendiamo.
Quindi una pianta può rimetterci in sintonia con la natura facendoci accantonare il concetto del male umano.
Non ho tempo.

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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da IlGGG » ven apr 23, 2021 11:38 am

La mia era piú che altro una domanda retorica. Non puó esistere il bene se non esiste anche il male. Infatti non sono d'accordo con la tua affermazione che non esiste il male in natura. Per una preda il predatore é il male, per una pianta un batterio.

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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Tirar Puede Matar » ven apr 23, 2021 4:51 pm

@IlGGG hai un nik fantastico.
Da bambino è stato uno dei miei libri preferiti. :D
Non amavo quello che mostravi di essere, ma quello che pensavo tu fossi...

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era
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da era » ven apr 23, 2021 8:48 pm

IlGGG ha scritto:
ven apr 23, 2021 11:38 am
Infatti non sono d'accordo con la tua affermazione che non esiste il male in natura. Per una preda il predatore é il male, per una pianta un batterio.
Dici così ragionando giustamente da umano, ma ci si può immedesimare nelle piante o negli animali dato che sono esseri viventi.
Prendiamo in considerazione che essi, nati miliardi di anni prima di noi, abbiano la possibilità di satellitare tra materiale e immateriale - incarnandosi, disincarnandosi, reincarnandosi e così via.
Esprimo una possibilità.
Il fatto che tale visuale potrebbe essere vera farebbe pensare che se si disincarnano, la materialità non è il loro regno (se così posso esprimermi) e quindi l'esperienza terrena rappresenterebbe un'entrata in una sottospecie di gioco.
Provando a pensare come loro, nel momento in cui arriva un predatore potrebbero sentirsi come noi quando da piccoli giocavamo a darsela, a nascondino ecc...
Intesa in termini di eternità acquisice un senso più profondo. Potrei stare a spiegare in lungo e in largo, ma non so come la pensi...
Non ho tempo.

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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da IlGGG » sab apr 24, 2021 9:26 am

Mi stavo piú che altro immedesimando nella visione dualistica di Mengu. Se diciamo che una cosa ha un effetto benigno, dobbiamo allora anche tenere in conto quello maligno; sempre se vogliamo mantenere questa visione dualistica di bene e male della realtá. Non che uno poi "voglia mantenerla", é normale conseguenza del non aver avuto ancora esperienza del senso di unione superiore che accomuna tutti gli esseri e di conseguenza si ragiona ancora in modo "separato". Altrimenti é una visione dualistica ingenua in cui vediamo solo il bene. Prima di aver esperito un bad trip la vedevo anch'io cosi. Ora faccio piú attenzione.
Secondo me é sempre dalla visione dualistica che nasce il concetto di "miglioramento", in quanto nasce sempre da una contrapposizione, in questo caso meglio-peggio.
Secondo me non c'é nessun miglioramento o deterioramento, si esperisce e basta. Il solo fatto che stai esperendo ti porta ad aprire la coscienza. Ma ogni tipo di esperienza puó farlo.
Ci diciamo che é la pianta ad avere questo effetto benigno e non l'esperire perché ci fa comodo tornare a utilizzare quello strumento piuttosto di aprirci a nuove sfide, che non hanno necessariamente a che vedere con l'assunzione di sostanze.

Alla fine per bene o male si intende ció che, se avvicinato, puó terminare o allungare la vita.
Quindi per una preda il predatore puó essere il male, o il gioco della vita. Dipende dal livello di coscienza con cui analizziamo la situazione.

Vi condivido solo il mio punto di vista e le mie idee nella speranza di avere un confronto sano e costruttivo. Non pretendo di sapere nulla più degli altri, in quanto penso che siamo la stessa cosa, che dialoga con se stessa, diciamo. :asd:

@Tirar: Lo ammetto: l'ho scelto solo perché il mio nome e cognome ha le iniziali GG, però anch'io ho adorato quel libro, dolce ricordo delle elementari. ;)

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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da era » sab apr 24, 2021 2:19 pm

IlGGG ha scritto:
sab apr 24, 2021 9:26 am
Mi stavo piú che altro immedesimando nella visione dualistica di Mengu.
Si intende. Io del resto mi sono intromesso perché attratto da quanto esprimevi, non per rispondere al posto di Mengu ovviamente.
Il solo fatto che stai esperendo ti porta ad aprire la coscienza. Ma ogni tipo di esperienza puó farlo.
Ci diciamo che é la pianta ad avere questo effetto benigno e non l'esperire perché ci fa comodo tornare a utilizzare quello strumento piuttosto di aprirci a nuove sfide, che non hanno necessariamente a che vedere con l'assunzione di sostanze.
Bella spiegazione e bella visuale.
Hai utilizzato un termine preciso dicendo 'aprire la coscienza', che credo non significhi ampliarla.
Spesso si descrive l'espansione della coscienza come un verso unico da seguire e potrebbe corrispondere all'attimo delle pupille che si dilatano, tuttavia prendere in considerazione la contrazione della coscienza dovrebbe poter attivare quel dualismo tra l'ampliamento e la focalizzazione (quest'ultima è la contrazione e si può compiere anche in date coordinate del campo raggiunto con l'espansione - contrazione delle pupille). A sua volta aggiungerei il passaggio tra espansione e contrazione che corrisponderebbe alla normalità.

Dal punto di vista esplorativo possiamo comparare il guardare dentro se stessi con la contrazione e l'attribuire all'entità (es. pianta) la guida dei nostri pensieri con la dilatazione.

Dipende dal livello di coscienza con cui analizziamo la situazione.
Muovendoci secondo le abitudini di oggi viene da pensare che per la preda il predatore è il male. Forse ricordando il remoto approccio dell'umano con la natura torneremo a vedere il gioco :D
È andata avanti così per milioni di anni, quindi la reputo la via del ritorno all'istinto... ...per poter magari nel futuro giocare un po' più realmente al gioco delle prede e dei predatori.
Vi condivido solo il mio punto di vista e le mie idee nella speranza di avere un confronto sano e costruttivo. Non pretendo di sapere nulla più degli altri, in quanto penso che siamo la stessa cosa, che dialoga con se stessa, diciamo.
È un bel pensare. Condivido quanto hai detto e vale lo stesso anche per me.
Non ho tempo.

Messapico
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Messapico » sab apr 24, 2021 3:03 pm

Credo che l'aspettativa dell'esperienza sia in se molto importante, se lo fai solo per divertirti allora ci sono alte probabilità che il tuo livello di coscienza ritorni a come era. Se la tua aspettativa è quella di indagare ciò che c'è dentro di te allora non credo che sia possibile tornare come prima. Non voglio usare la parola normale perché non ha senso per me, cos è la normalità alla fine? Io dopo la ultima esperienza in LSD, con dosaggi molto alti, ho avuto una sorta di risveglio, e tutto ora, a distanza di due anni da quella esperienza, il mio modo di vedere il mondo è cambiato.

BlackHole_WhiteHole

Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da BlackHole_WhiteHole » sab apr 24, 2021 6:15 pm

secondo me @IlGGG ha posto una domanda sensata @era e meno umana di quello che sembri. Il fatto di catalogare come benigno o maligno qualcosa è spesso egotico. Certo, non possiamo scappare a questi apparenti dicotomie linguistiche, basta solo ricordarsi che non sono la realtà ma appunto rappresentazioni concettuali. Le piante, animali, ecc. non giudicano come l'essere umano (a quanto sappiamo) e si risparmiano i pipponi di preti e compagni (beati loro!)
@Messapico che tu lo faccia per divertirti o meno ha poco importanza, secondo me. L'intenzione può aiutarti a evitare situazioni con troppi stimoli (tipo calarsi un cartone a un festival musicale) o "gestire" meglio situazioni difficili, ma puoi tranquillamente usare sostanze psichedeliche per divertimento e arrivare a conclusioni spirituali così come avere "rivelazioni spirituali" in un trip introspettivo e poi tornare a essere lo stesso coglione di prima :crybaby: Io sto cominciando a pensare che tutta questa preparazione che facciamo, set e setting, integrazione, ecc. è pompata un può fuori proporzione (e io sono il primo a fare e predicare tutto ciò eh). Alla fine, come diceva Machiavelli, 50% è virtù (non in senso morale, ma evitiamo di entrare nel merito del significato qui) e 50% fortuna. Insomma, secondo me quello che viene fuori da un trip è random. E sarebbe molto bello se fosse così; una sorpresa dopo l'altra senza poter controllare minimamente quello che accadrà.
Un appunto finale(dubito che sia la tua intenzione, ma atteggiamenti altezzosi da parte che usa le piante solo a livello spirituale li sento troppo spesso,ahimè): sarebbe anche bello, a mio modo di vedere, smettere di denigrare/stigmatizzare l'uso di queste sostanze per divertimento. Nella vita c'è anche quello, quindi non dimentichiamoci di farcela una risata ogni tanto, anche usando le sostanze psichedeliche :lol: <3

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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da IlGGG » sab apr 24, 2021 11:15 pm

era ha scritto:
sab apr 24, 2021 2:19 pm
Bella spiegazione e bella visuale.
Hai utilizzato un termine preciso dicendo 'aprire la coscienza', che credo non significhi ampliarla.
Spesso si descrive l'espansione della coscienza come un verso unico da seguire e potrebbe corrispondere all'attimo delle pupille che si dilatano, tuttavia prendere in considerazione la contrazione della coscienza dovrebbe poter attivare quel dualismo tra l'ampliamento e la focalizzazione (quest'ultima è la contrazione e si può compiere anche in date coordinate del campo raggiunto con l'espansione - contrazione delle pupille). A sua volta aggiungerei il passaggio tra espansione e contrazione che corrisponderebbe alla normalità.

Dal punto di vista esplorativo possiamo comparare il guardare dentro se stessi con la contrazione e l'attribuire all'entità (es. pianta) la guida dei nostri pensieri con la dilatazione.
Giá, é come una porta che si apre e nella quale guardiamo attraverso.
All'inizio crediamo che ogni volta che guardiamo dalla porta, diventiamo piú saggi. Ma questa matematica é di quella spicciola, attuata dall'ego, che dopo aver colto un vantaggio vuole far suo lo strumento che lo ha apportato, abusandone, poi dandosi ragioni campate in aria come quella del miglioramento personale, l'espansione della coscienza, in modo da poter confezionare una narrativa con la quale distinguersi.

Qui allora voglio quotare in pieno quello che ha detto Blackhole_Whitehole: ricordiamoci anche del divertimento. :D
Un atteggiamento eccessivamente autoanalitico e un eccesso di schemi mentali che vanno a precedere l'esperienza, aka il setting, a mio parere possono portare piú confusione che altro.

In realtá quello che c'è dietro la porta é sempre diverso. Random. Come qualcuno ha fatto notare prima. Ed è questo il bello.

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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Laura Tajj [23] » lun apr 26, 2021 4:08 pm

Il "rimanerci sotto" è una leggenda urbana. Punto.

Detto questo, se set e/ setting sono sbagliati, l'utente è inesperto, e/o ha problemi interiori ancora da sbrogliare, possono benissimo verificarsi esperienze traumatiche. Ergo: si curi il set, si curi il setting, non si facciano dosaggi o combo ardite prima di avere una buona esperienza, e valga sempre il socratico "Conosci te stessa/stesso" prima di lanciarsi in avventure avventurose.

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Mengu
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Re: "non torneró piú normale"

Messaggio da Mengu » lun apr 26, 2021 5:13 pm

IlGGG ha scritto:
gio apr 22, 2021 10:27 pm



Se non é presente il male in natura come può allora una pianta avere un effetto benigno?
Ti sei già risposto da solo! ahah . Se non è presente male in natura com'è possibile che ti facciano del male? Te dici che se non ci fosse male non ci sa sarebbe anche bene allora com'è possibile che queste piante facciano bene? Il concetto di duale me l'hai appicicato te io non ragiono per dualismi, so benissimo che sono in parte giusti ma non totalmente veri, la mia visione delle cose è ilemorfica non esiste male e bene esiste il malebene come non esiste corpo e anima ma esiste il corpoanima ne puo esistere vita se non ci fosse morte è tutto un giochino di dicotomie ma si superano guardando l'insieme del tutto.. Hai avuto un bad trip e mi dispiace ma ripeto non proviene dalla pianta ( il bad trip magari era con cartoncino? Già siamo fuori per me dal concetto di piante enteogene) e poi, l'esperienza di bad trip può portare comunque altri benefici, si puo sempre vedere il bicchiere mezzo piano in questo campo, non ti conosco personalmente non so chi tu sia ma probabilmente hai esagerato con la dose? Troppa spavalderia? O forse eri in un momento no della tua vita, cosa comprensibilissima mica ti sto dicendo che hai sbagliato però non era la pianta, se di pianta si trattava. Perchè il predatore è cattivo e la preda è buona? A me sembrano solo leggi della natura, chi lo sa come se la vive la morte un animale, tu lo sai? :D difatti si dice che gli animali periscono mentre gli uomini muoiono, gli animali non costruiscono tombe ( lungi da me da non riconsocere l'intelligenza in natura ho sempre avuto cani che erano come figli) o in generale ancora mi affascina l'idea del girasole, chi glie l'ha detto di seguire il sole durante il giorno e chiudere i petali durante la notte? Le leggi della natura sono specchio di Legge Superiore di una Verità, sono un Suo prodotto altrimenti di chi? Lo stesso vale per la nostra legge morale cosa c'impedisce ogni giorno di compiere del male? Da dove deriva questa attrazione verso il bene costante e poi di che bene stiamo parlando?
Ultima modifica di Mengu il lun apr 26, 2021 5:32 pm, modificato 1 volta in totale.

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