Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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Sonoio
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da Sonoio » mer giu 15, 2022 12:46 pm

griffin ha scritto:
mer giu 15, 2022 12:00 pm
... bisogna che si sappia che la musica, nei suoi elementi costitutivi di Ritmo, Armonia, Melodia, è un invenzione che serviva originariamente a dare il ritmo agli schiavi delle piantagioni di cotone o ai rematori delle navi.
Ci credi davvero ?
C'era musica anche prima delle navi con rematori schiavi, molto prima.
Poi in queste scenari si usava sopratutto il ritmo, niente armonia, anche niente melodia.
E le schiavi delle piantagioni di cotone faccevano la loro musica senza invenzioni/intervenzioni degli patroni. Veniva fuori anche il Blues, una musica bellissima. Ed il Blues aveva un baby, lo chiamavano Rock :lol:
Saluti
Sheriff John Brown always hated me; for what I don't know; anytime I plant a seed, he said kill it before it grows; I shot the sherriff ... - Bob Marley
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DM Tripson
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da DM Tripson » mer giu 15, 2022 5:22 pm

griffin ha scritto:
mer giu 15, 2022 12:00 pm
NIente musica per me. O meglio, bisogna che si sappia che la musica, nei suoi elementi costitutivi di Ritmo, Armonia, Melodia, è un invenzione che serviva originariamente a dare il ritmo agli schiavi delle piantagioni di cotone o ai rematori delle navi.
Ritmo, Armonia e Melodia sono il frutto di separazioni e divisioni : il Ritmo, scandisce il tempo, quindi detta una cronologia che già sostituisce il naturale battito del cuore. Melodia e Armonia fanno lo stesso con i suoni, selezionando dal continuo solo queste e quelle frequenze, che non sei affatto sicuro che ti faccia bene sentirle, sono le più grosse droghe esistenti sul pianeta terra, e vanno usate con estrema consapevolezza. No che metti su la musichina e ti ritrovi altrove: non funziona. O meglio, se funziona sappi che stai fuori i te, non stai entrando dentro ma stai vagando sui confini e bordi delle suggestioni che hanno influenzato l autore della musica, che se avesse avuto modo di esprimere le sue emozioni in modo diverso dalla rappresentazione artistica l avrebbe fatto senz altro, ma non l ha fatto perchè, come scriveva Peppe D argenzio sulle pareti di una sala prove di Caserta, "Si suona perchè si soffre". La "Separazione" delle note e delle pause si aggiunge ad un altra separazione: quella del contesto audio, che isola la percezione umana al solo canale uditivo, roba che in natura nessun animale si sognerebbe di sperimentare . Musica è ciò che viene proiettato sulla Caverna di Platone quando non abbiamo più neanche le forze per guardare e ci limitamo a sentire.

La Musica è l attività a più buon mercato, oggi chiunque prende il piffero o la chitarrina, qualsiasi demente. E' molto più facile che impegnarsi a parlare e comunicare. Dunque, la musica è ciò che più caratterizza il tentativo umano di evadere la sofferenza, e non ha il benchè minimo valore introspettivo. E'la peggiore sostanza dopante che esista sulla faccia della terra,e ve lo dice un musicista a discreti livelli, che non suona più da un pezzo.

Chiaro, fatte le dovute eccezioni, e poi de gustibus. Per me, Cage o Edgar Varese, o tamburi di guerra, ma niente frequenze che si inseguono o pretendono di andare d accordo le une con le altre. Per me chi parla di musicoterapia dovrebbe semplicemente essere mandato da Putin: è una panzana come tutte le altre fanfaluche, ti invento la seggioterapia e ti faccio sedere sulla seggiola. E' una delle tante decisioni opportunistiche conseguenti il non voler usare la forza fisica l energia del corpo e delle braccia e del movimento, e scimmiottare il ruolo del prof. Bisogna riaprire le case chiuse, contatto fisico, amore, sentimenti entattogeni, basta bandiere, se no Putin vi manda in Siberia, visto che qui nessuno ha le palle per mettervi a zappare.

A cura della Campagna :lasciate almeno fare la musica a chi la possa fare senza soldi di mezzo e senza contratti.
Trasudi positività e ottimismo :lol:
Mi sembra una visione limitata, nel senso che hai ragione ma non è tutto qua.
Per me ci sono tre tipi di musica:
- musica di merda
- musica di qualità
- musica ispirata
Quello che dici secondo me si può applicare - in parte ovviamente - ai primi due generi, ma non al terzo. Ci sono autori che sono stati ispirati dalle Muse, perché l'ispirazione ci arriva da un piano superiore, non è umana.
Non è semplice riconoscere la musica ispirata, ma una volta che hai compreso di cosa si tratta e magari dopo aver assunto qualche grammo di funghi, allora hai qualcosa che ti mette in contatto con dimensioni sovrumane. Altro che ritmo per gli schiavi.
Ne ho fatto esperienza diretta più volte, per questo non sono d'accordo a ridurre la musica a ciò che dici tu.
Una precisazione: parlo di musica, non di frequenze o suoni "esoterici", sulla validità di queste proposte ho molte riserve anche io. Parafrasando il tuo "Si suona perché si soffre" la musica ispirata direbbe "Si suona perché Dio ci ama" <3
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griffin
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da griffin » gio giu 16, 2022 11:46 am

Mi rendo conto che sono stato drastico, ma non c era altro mezzo per esprimere quel che sentivo.
La specie umana evolve a patto di scoprire cose nuove, e questo è possibile se si ci mantiene svegli e attenti colle antenne pronte a captare quali possono essere i segnali del cambiamento in atto. Per la massima parte, la storia della musica è oblio dal dolore e panacea dalla sofferenza. Perlomeno io, darei volentieri in cambio cinque minuti di chiacchiere con qualcuno di nuovo per tutti i cinque minuti che mi sono rinchiuso in camera a inseguire le note dei miei miti . Una volta che parte un brano, la specie umana si priva di un sacco di possibilità di interazione coi suoi simili fino a che il brano non è finito. LA triade "sex, drugs and rock n roll" è stata antesignana dell odierna abnorme sopravvalutazione del sesso, a discapito di tutta la educazione emotiva sottostante e delle relazioni umane nella loro pià complessa articolazione.
Quando parte un ritmo e un armonia, l Homo Sapiens inibisce la sua possibile evoluzione verso Sapiens Sapiens, dato che resta nel confine del capobranco (l autore della musica): in ogni gruppo musicale continuano a valere tutte le regole dei branchi animali, ma c è da seguire un percorso, non puoi interrompere con pensieri o sensazioni e nemmeno con note che non siano in sintonia con ciò che l opera musicale prevede. Per questo dico che la musica è annichilimento delle facoltà percettive. Che poi nell annullamento percettivo si scorgano suggestioni trascendenti, questo non fa che confermare che il trascendente in questione è necessariamente il riferimento divino strettamente legato alle preesistenti connotazioni identitarie soggettive. Che Dio ci ami, non ci giurerei. PIù che altro è una suggestione, possibile se di tuo hai una stima di te stesso robusta; e conferma tutte le tue soggezioni, tutte le tue paure, tutti i tuoi limiti, illudendoti con una luce di uscita da un tunnel dal quale non uscirai mai per questa via.

All inizio, la musica la suona chi sa suonare. La musica usciva da impianti preziosi e si ascoltava per riferirsi ad ideali . Se la figa o l amore mancavano, era un rifugio. L Amore nessuno sa cosa sia di preciso, ma le canzoni ne sono piene.
Col tempo, è diventato un mezzo di aggregazione, che è la banalizzazione, fino a Jovanotti o quei cantanti che cantano peggio di qualsiasi cugino stonato che si possa avere. Suonare o inebetirsi nell ascolto è quell attività che ti impedisce di comprendere se sei diventato completamente stronzo, ti mette al riparo dai conflitti per scoprire cose nuove, situazioni preziose per la crescita.

Per esempio, il jazz, è per massima parte il modo in cui mogli e mariti si levano dai coglioni l un l altro, come Rita Pavone con quei domenica del pallone.

Avete presente il vocoder ? LE voci robotiche ? Io soffro terribilmente quando entro in un supermercato e ascolto quei correttori di tono. MA perchè ? E' per rendere più confortevole la ripetitivtà del lavoro dei commessi ? Un robot ? Ma che schifo.
Ho sforato, me ne rendo conto, scusatemi.

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Nectar
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da Nectar » gio giu 16, 2022 12:50 pm

griffin ha scritto:
gio giu 16, 2022 11:46 am
Mi rendo conto che sono stato drastico, ma non c era altro mezzo per esprimere quel che sentivo.
Sono pensieri così particolari che pensavo ti fossero venuti sotto effetto di qualcosa.

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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da DM Tripson » gio giu 16, 2022 4:14 pm

@griffin mi sembra che hai ribadito le stesse cose, mi spiace ma continuo a non capire, visione molto introversa e chiusa su sé stessa, tutto negativo, la musica non fa niente di buono. Ma che ti ascolti? :lol:

Io non perdo mai il mio tempo quando ascolto la musica, e neppure perdo interazioni coi miei più o meno simili! Per farti un esempio pratico, stasera vado a sentire un concerto di musica classica: non sarebbe uguale sentire la registrazione in cuffia, il fatto di essere lì con l'orchestra e gli spettatori crea qualcosa di magico che è coordinato e sostenuto dal direttore d'orchestra, tutto ciò senza che ci sia comunicazione tra noi, ma è la musica - e il direttore - che creano quel legame dato dal fatto stesso di esserci.
Nego che tutta la musica sia uno sfuggire alla sofferenza: vuoi generalizzare e sostenere che invece sia così? Ovviamente libero, ma renditi conto che "l'esterno è interno", quindi lo specchio della tua realtà parla di te, qualche domanda allora me la farei se tutto è così tristemente triste :roll:
Io ho fatto una distinzione tra 3 tipi di musica, tu ignori questa distinzione e fai di tutti i brani un fascio solo e sbagli. Se è vero che alcune tue considerazioni sono condivisibili - Jovanotti non sa cantare per esempio - la maggior parte di quello che dici non si applica alla musica ispirata, per nulla.
Siamo qui a scambiarci idee e non è "io ho ragione e tu torto", però questa visione così distruttiva riferita alla musica mi sembra molto scollegata alla realtà, o almeno alla mia realtà ;)
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griffin
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da griffin » gio giu 16, 2022 5:18 pm

io dico solo che c è TROPPA musica, è diventata un puttanaio. E' una considerazione sociale, a me spiace assai che nel pianeta in cui vivo la gente in alternativa alla disoccupazione si intontisca con note invece di affinare le capacità di comunicazione. C'è un limite a tutto, è una questione di quantità. NOn dico che la musica è cattiva, sarebbe come dire che le foglie degli alberi non sono utili al pianeta; c è una misura per tutte le cose, e l utilizzo che si fa della musica ha avuto funzione evitante. Per me è stato così, io non potevo uscire, non sapevo comunicare cogli altri e prendevo mazzate perchè sono nato in un contesto in cui l attenzione alla gioventù era sotto lo zero, e ti si cresceva calci in culo o sui libri a diventare laureato. La quantità di musica in circolazione non è ammissibile, come non lo è l esubero di una pletora di professioni che servono a controllare gli individui, avvocati, dottori, psicologi: alla fine ti rendi conto che la razza bianca nativa è per massima parte impiegata a risolvere beghe create dagli altri o a intontirsi con stimoli sex drugs and rock and roll. Il tutto, tornando agli enteogeni è incompatibile col fatto che il corpo umano è fatto per muoversi interagire, non per pensare scrivere sentire note elaborare teorie e spendere l intera esistenza seduto.
Preferirei di gran lunga che nelle scuole si facesse più movimento fisico che musica. L uomo da persona diventa personaggio con la rappresentazione di se stesso e questo deve avere un limite. E' il segnale che qualcosa non va su scala macro.

Lo dico perchè io oltre a studiare sui libri studiavo sul pianoforte esercizi anche 5 ore al giorno. Non c era altro da fare per me, e la cosa non è stata affatto piacevole. Quindi abbi pazienza ma le ideologie in questo caso non servono. C è una misura. La musica è un mezzo di comunicazione, ma se se ne abusa diventa molto peggio di qualsiasi droga, diventa la scappatoia dalle esperienze di tipo naturale e di conflitto che fanno crescere ed evolvere mentre la musica non si è ancora capito a cosa serva. Perlomeno si dica che in abbinamento al MOVIMENTO la musica serve a questo e quello.

Detto ciò, il giorno che dovessi accorgermi che stimoli puramente SONORI aiutano e fanno risolvere delle cose, mi rimangio tutto, ma aspetto report comprensibili. Mi sforzo di proiettare nel futuro la funzione musicale ma non ci riesco a dire la verità, perchè è troppo distante da mattoni fondamentali della Coscienza che riguardano i rapporti, le famiglie, l amore, il lavoro, l energia fisica.


E' fondamentale anche che ti dica che sto lavorando ad un progetto per convertire tutta la musica da 440 a 432 hertz, "biologica", perchè divisibile per 3, 4 2 mentre la 440 solo 2 , 4. Questo ci ricollega alla nostra origine divina.

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Belzebubu
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da Belzebubu » gio giu 16, 2022 7:47 pm

Tu non stai bene
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da griffin » gio giu 16, 2022 9:26 pm

Belzebubu ha scritto:
gio giu 16, 2022 7:47 pm
Tu non stai bene
Giustissimo.
Lo so, è che nelle interazioni sociali la musica per me è un enorme ostacolo.
Guarda, quando io vedo la gente che suona, io ho percezione come se si stessero drogando della peggiore droga, al cui confronto le altre sono inezie.
Per chiarire: se gli enteogeni o gli psichedelici si caratterizzano per l effetto di interrompere i "Default Mode Network", cioè quello che compone le abitudini, la musica fa l esatto contrario. Conferma esattamente tutto ciò che tu sei già e non aggiunge nulla di più alle tue capacità di elaborare decisioni per il momento successivo.

Un esempio pratico: la mia prima volta con il primo innamoramento abbondava di musiche di sottofondo.
E' per questo che oggi NON sto bene.

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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da sball0n » ven giu 17, 2022 12:19 am

griffin ha scritto:
gio giu 16, 2022 9:26 pm
Belzebubu ha scritto:
gio giu 16, 2022 7:47 pm
Tu non stai bene
Giustissimo.
Lo so, è che nelle interazioni sociali la musica per me è un enorme ostacolo.
Guarda, quando io vedo la gente che suona, io ho percezione come se si stessero drogando della peggiore droga, al cui confronto le altre sono inezie.
Per chiarire: se gli enteogeni o gli psichedelici si caratterizzano per l effetto di interrompere i "Default Mode Network", cioè quello che compone le abitudini, la musica fa l esatto contrario. Conferma esattamente tutto ciò che tu sei già e non aggiunge nulla di più alle tue capacità di elaborare decisioni per il momento successivo.

Un esempio pratico: la mia prima volta con il primo innamoramento abbondava di musiche di sottofondo.
E' per questo che oggi NON sto bene.

Assurdo questa è una teoria assurda ma capisci che è un tuo punto di vista ma non è così davvero??? Dici il disagio sia dovuto solo al fatto della "prima volta" oppure hai avuto traumi riguardanti la musica???
Nulla è reale, tutto è lecito

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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da griffin » ven giu 17, 2022 4:29 pm

Certo che è è un "mio punto di vista".
Il guaio è che la musica è proprio la principale responsabile della delega referenziale alle opinioni altrui, dei "competenti". Dato che ti rode, o ti brucia che qualcuno metta in dubbio il tuo bel mulino bianco fatato quando senti la musichina, dici che è assurdo, dimenticandoti che non è un fatto oggettivo ma personale.
Esiste forse una teoria al riguardo ? NO, allora per me vale quel che sento io.
Poi quando entrerà in vigore qualche reato di opinione in merito ne riparliamo

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sball0n
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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da sball0n » ven giu 17, 2022 11:29 pm

griffin ha scritto:
ven giu 17, 2022 4:29 pm
Certo che è è un "mio punto di vista".
Il guaio è che la musica è proprio la principale responsabile della delega referenziale alle opinioni altrui, dei "competenti". Dato che ti rode, o ti brucia che qualcuno metta in dubbio il tuo bel mulino bianco fatato quando senti la musichina, dici che è assurdo, dimenticandoti che non è un fatto oggettivo ma personale.
Esiste forse una teoria al riguardo ? NO, allora per me vale quel che sento io.
Poi quando entrerà in vigore qualche reato di opinione in merito ne riparliamo
A me non rode né brucia niente magari hai frainteso i toni.. comunque buon proseguimento spero troverai quello che cerchi :anal: :anal: :anal:
Nulla è reale, tutto è lecito

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Re: Sacred Knowledge e il ruolo della musica/silenzio

Messaggio da griffin » lun giu 20, 2022 10:28 am

IN verità..ti direi che ho già trovato parecchio. Negli ultimi anni mi sono venute in mente un enorme quantità di idee, solo che fare il lavoro di produrre musica per me che sono estremamente miope, tenendo presente che si tratta di genere completamente nuovo e pertanto cercare condivisione di significati è impossibile, è un problema che ancora non so come approcciare.

Avrei bisogno di qualche tecnico paziente - digital music- che mi aiutasse a produrre.
Sinceramente, rischiando di peccare di superbia, ho sempre pensato trattarsi di una rivouzione Musicale; quella che anticiperebbe la rivoluzione Psichedelica.
Si tratta di un operazione, grosso modo, equivalente a quello che la satira comica degli ultimi 30/40 anni (Guzzanti, Luttazzi, Lillo e Greg..) hanno fatto nello spettacolo, trasportata nel contesto sonoro. So che è difficile immaginarlo, ma le suggestioni che da la musica sono impregnate di retorica dello stesso tipo di quella che la satira di costume o politica smonta tradizionalmente.

La musica, perlomeno quella scritta, è sempre un contenuto audio che dalla seconda volta che ascolti già si ci aspetta, già sai com è e devi solo attendere che venga ripetuto, di modo che inneschi un emozione uguale o simile a quella della prima volta. Questo è il meccanismo che può essere manipolato con tutta una serie di accorgimenti per indurre in inganno e spiazzare le aspettative.
Il valore di un operazione del genere è che ripetere ciò che è stato detto o fatto ieri, l altro ieri, e l anno scorso e duemila anni fa è la ragione stessa dell incapacità umana.

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