prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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BlackHole_WhiteHole

prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da BlackHole_WhiteHole » gio mar 25, 2021 2:06 pm

Condivido con voi una conversazione, che ho avuto con molti psiconauti e che ritengo vada all'essenza dell'uso di queste sostanze: il giusto dosaggio per la prima esperienza.

Semplificando si trova un gruppo di persone (la maggioranza di quelle che ho conosciuto) che sono in favore di un approccio graduale e un altro gruppo che sostiene che l'unica, la vera esperienza psichedelica è solo quella risultante dalla dose eroica. Voi cosa ne pensate: in base alle diverse intenzioni di un neofita, che tipo di dosaggio dovrebbe usare?

Condivido la mia opinione. Io sono sempre stato a favore di un approccio graduale e questo era dovuto alla mancanza di conoscenza e di esperienza con queste sostanze: cominciare con dosi minori per capire come funziona, per abituarsi e prepararsi a dosi più elevate. Ma dopo una dose eroica, seppur fatta in modo irresponsabile e fortemete traumatica, ho cominciato a giocare con un'altra idea: coloro che vogliono veramente provare l'esperienza psichedelica, in particolare coloro che usano queste sostanze a scopi terapeutici, devono andare "all in". Certo, con un sostegno (sitter) in un'altra stanza per evitare conseguenze gravi verso sè o gli altri, ma sempre da soli e in alti dosaggi. Perchè non c'è niente che possa preparare all'esperienza psichedelica. Esperienze con dosi minori, informarsi, leggere numerevoli trip reports non servono a niente (anche se Leary's The Psychedelic Experience ci va vicino). L'approcio graduale è per chi ha timore e queste sostanze richiedono rispetto, certamente, ma anche coraggio. Coraggio di abbandonare l'illusione del controllo, anche nella consapevolezza che tutto potrebbe andare "male". Senza questo coraggio, non si fa altro che resistere, non riuscendo a vivere veramente l'esperienza psichedelica o ad arrivarvi attraverso un processo estremamente traumatico.


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asklepios
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Re: prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da asklepios » gio mar 25, 2021 3:57 pm

Penso che buttarsi direttamente su un'esperienza eroica possa funzionare nel momento in cui lo si fa in un ambiente controllato e con la giusta preparazione. Prendi ad esempio i famosi studi che son stati fatti con la psilocibina, ma anche solo le sedute di ayahuasca organizzate. Non so esattamente che dosi vengano assunte, ma dubito siano dosi di threshhold. Il problema è che nella maggior parte dei casi, lo psiconauta si trova ad esplorare da solo gli stati alterati di coscienza, vuoi per illegalità delle sostanze in questione (nella maggior parte dei casi), vuoi per la scarsa popolarità e conoscenza riguardo le suddette. Per molte persone interessate trovare un trip sitter (per non parlare di un trip sitter bravo o comunque disposto ad imparare) risulta difficile. Guarda questo video per esempio, a me viene la pelle d'oca ogni volta che ci penso:



Essere autosufficienti e quindi partire gradualmente e con coscienza risulta quindi la strada più sicura da percorrere. Affidarsi totalmente a un trip sitter in una prima esperienza con una dose eroica può andare molto bene, come può andare molto male.

BlackHole_WhiteHole

Re: prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da BlackHole_WhiteHole » sab mar 27, 2021 6:45 pm

asklepios ha scritto:
gio mar 25, 2021 3:57 pm
Penso che buttarsi direttamente su un'esperienza eroica possa funzionare nel momento in cui lo si fa in un ambiente controllato e con la giusta preparazione. Prendi ad esempio i famosi studi che son stati fatti con la psilocibina, ma anche solo le sedute di ayahuasca organizzate. Non so esattamente che dosi vengano assunte, ma dubito siano dosi di threshhold. Il problema è che nella maggior parte dei casi, lo psiconauta si trova ad esplorare da solo gli stati alterati di coscienza, vuoi per illegalità delle sostanze in questione (nella maggior parte dei casi), vuoi per la scarsa popolarità e conoscenza riguardo le suddette. Per molte persone interessate trovare un trip sitter (per non parlare di un trip sitter bravo o comunque disposto ad imparare) risulta difficile. Guarda questo video per esempio, a me viene la pelle d'oca ogni volta che ci penso:



Essere autosufficienti e quindi partire gradualmente e con coscienza risulta quindi la strada più sicura da percorrere. Affidarsi totalmente a un trip sitter in una prima esperienza con una dose eroica può andare molto bene, come può andare molto male.
Sono pienamente d'accordo con te. In particolare in Occidente, dove si assumono certe sostanze senza la preparazione e il supporto della comunità (i Mazatec, giusto per dare un esempio). Discorso differente, forse, è per coloro che hanno alle spalle esperienze di yoga e meditazione. Dato che queste pratiche possono indurre stati alterati di coscienza, possono preparare così come una dose moderata di sostanze psichedeliche. Non è un caso che, almeno nel mio caso, la grande maggioranza di persone che ho conosciuto che ha avuto un'esperienza con ayahuasca l'ha avuta dopo avere cominciato kundalini yoga (magari è una coincidenza).

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Abeja G.
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Re: prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da Abeja G. » sab mar 27, 2021 11:53 pm

Concordo con te, asklepios!!

Io sto diventando un assuntore graduale.

Dalle letture sul CBD i dottori iniziano con una dose graduale!!

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Re: prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da DM Tripson » dom mar 28, 2021 11:28 am

BlackHole_WhiteHole ha scritto:
gio mar 25, 2021 2:06 pm
Condivido con voi una conversazione, che ho avuto con molti psiconauti e che ritengo vada all'essenza dell'uso di queste sostanze: il giusto dosaggio per la prima esperienza.

Semplificando si trova un gruppo di persone (la maggioranza di quelle che ho conosciuto) che sono in favore di un approccio graduale e un altro gruppo che sostiene che l'unica, la vera esperienza psichedelica è solo quella risultante dalla dose eroica. Voi cosa ne pensate: in base alle diverse intenzioni di un neofita, che tipo di dosaggio dovrebbe usare?

Condivido la mia opinione. Io sono sempre stato a favore di un approccio graduale e questo era dovuto alla mancanza di conoscenza e di esperienza con queste sostanze: cominciare con dosi minori per capire come funziona, per abituarsi e prepararsi a dosi più elevate. Ma dopo una dose eroica, seppur fatta in modo irresponsabile e fortemete traumatica, ho cominciato a giocare con un'altra idea: coloro che vogliono veramente provare l'esperienza psichedelica, in particolare coloro che usano queste sostanze a scopi terapeutici, devono andare "all in". Certo, con un sostegno (sitter) in un'altra stanza per evitare conseguenze gravi verso sè o gli altri, ma sempre da soli e in alti dosaggi. Perchè non c'è niente che possa preparare all'esperienza psichedelica. Esperienze con dosi minori, informarsi, leggere numerevoli trip reports non servono a niente (anche se Leary's The Psychedelic Experience ci va vicino). L'approcio graduale è per chi ha timore e queste sostanze richiedono rispetto, certamente, ma anche coraggio. Coraggio di abbandonare l'illusione del controllo, anche nella consapevolezza che tutto potrebbe andare "male". Senza questo coraggio, non si fa altro che resistere, non riuscendo a vivere veramente l'esperienza psichedelica o ad arrivarvi attraverso un processo estremamente traumatico.
Senza preparazione e un minimo di esperienza cominciare con una dose alta è come la roulette russa, può andare bene oppure male. Se ho un approccio graduale aumento considerevolmente le possibilità che vada bene comunque vada.
Il coraggio serve sempre, ogni volta, soprattutto con dosi alte. Quanto è "dose alta" dipende dalla sensibilità, prima devi scoprirlo con una dose bassa. Per un mio amico è alta con 2 grammi di funghi secchi, per me molto di più, se io avessi preso 5 grammi la prima volta me la sarei cavata benissimo, lui per nulla.

Io penso che l'approccio graduale, leggendo e informandosi, sia molto utile, tenuto conto che la maggior parte delle volte sei da solo o con amici non necessariamente in grado di farti da sitter come si deve. Diverso il caso di una cerimonia sciamanica, con l'ayahuasca per esempio, lì ti tuffi ma c'è il bagnino!

Il problema della prima volta con una dose alta è quello di danni mentali ed emozionali, più o meno permanenti; a livello di corpi energetici il danno può essere grave o anche irreparabile, per questo raccomando sempre un approccio responsabile e graduale.
Non sono d'accordo che "niente possa preparare a un esperienza psichedelica", prepararsi è possibile, certo che immaginare prima cosa possa essere è un'altra questione!
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
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BlackHole_WhiteHole

Re: prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da BlackHole_WhiteHole » mar mar 30, 2021 3:12 pm

DM Tripson ha scritto:
dom mar 28, 2021 11:28 am
BlackHole_WhiteHole ha scritto:
gio mar 25, 2021 2:06 pm
Condivido con voi una conversazione, che ho avuto con molti psiconauti e che ritengo vada all'essenza dell'uso di queste sostanze: il giusto dosaggio per la prima esperienza.

Semplificando si trova un gruppo di persone (la maggioranza di quelle che ho conosciuto) che sono in favore di un approccio graduale e un altro gruppo che sostiene che l'unica, la vera esperienza psichedelica è solo quella risultante dalla dose eroica. Voi cosa ne pensate: in base alle diverse intenzioni di un neofita, che tipo di dosaggio dovrebbe usare?

Condivido la mia opinione. Io sono sempre stato a favore di un approccio graduale e questo era dovuto alla mancanza di conoscenza e di esperienza con queste sostanze: cominciare con dosi minori per capire come funziona, per abituarsi e prepararsi a dosi più elevate. Ma dopo una dose eroica, seppur fatta in modo irresponsabile e fortemete traumatica, ho cominciato a giocare con un'altra idea: coloro che vogliono veramente provare l'esperienza psichedelica, in particolare coloro che usano queste sostanze a scopi terapeutici, devono andare "all in". Certo, con un sostegno (sitter) in un'altra stanza per evitare conseguenze gravi verso sè o gli altri, ma sempre da soli e in alti dosaggi. Perchè non c'è niente che possa preparare all'esperienza psichedelica. Esperienze con dosi minori, informarsi, leggere numerevoli trip reports non servono a niente (anche se Leary's The Psychedelic Experience ci va vicino). L'approcio graduale è per chi ha timore e queste sostanze richiedono rispetto, certamente, ma anche coraggio. Coraggio di abbandonare l'illusione del controllo, anche nella consapevolezza che tutto potrebbe andare "male". Senza questo coraggio, non si fa altro che resistere, non riuscendo a vivere veramente l'esperienza psichedelica o ad arrivarvi attraverso un processo estremamente traumatico.
Senza preparazione e un minimo di esperienza cominciare con una dose alta è come la roulette russa, può andare bene oppure male. Se ho un approccio graduale aumento considerevolmente le possibilità che vada bene comunque vada.
Il coraggio serve sempre, ogni volta, soprattutto con dosi alte. Quanto è "dose alta" dipende dalla sensibilità, prima devi scoprirlo con una dose bassa. Per un mio amico è alta con 2 grammi di funghi secchi, per me molto di più, se io avessi preso 5 grammi la prima volta me la sarei cavata benissimo, lui per nulla.

Io penso che l'approccio graduale, leggendo e informandosi, sia molto utile, tenuto conto che la maggior parte delle volte sei da solo o con amici non necessariamente in grado di farti da sitter come si deve. Diverso il caso di una cerimonia sciamanica, con l'ayahuasca per esempio, lì ti tuffi ma c'è il bagnino!

Il problema della prima volta con una dose alta è quello di danni mentali ed emozionali, più o meno permanenti; a livello di corpi energetici il danno può essere grave o anche irreparabile, per questo raccomando sempre un approccio responsabile e graduale.
Non sono d'accordo che "niente possa preparare a un esperienza psichedelica", prepararsi è possibile, certo che immaginare prima cosa possa essere è un'altra questione!
Mi piace l'analogia del bagnino! Continuando l'analogia, però ho il dubbio sulla dose moderata in preparazione. Mi spiego. Sembra logico imparare a nuotare nell'acqua bassa, prima di avventurarsi in mare aperto. Quando uno impara a nuotare un po', si può gradualmente avventurare oltre e, nel caso, sfidare le correnti estremi di un oceano in tempesta. Tuttavia, mi sorge il dubbio qualora sia possibile imparare a nuotare in primo luogo. Certo, alcune sensazioni che provi con dosi minori sono presenti con dosi più alte, ma in dosaggi più elevati succedono cose su cui non ti puoi preparare. E lo dico per esperienza personale, essendo una persona che ha avuto un approccio graduale e ha letto una marea di informazioni prima di lanciarsi in mare aperto. Pure aspettandomi parte di quello che è accaduto, le mie esperienze graduali non mi hanno preparato, perché non si può essere preparati per cose che non si sono mai provate. Per questo continuo ad avere il dubbio su quale dose sia veramente indicata, posto il fatto che uno possa avere un trip sitter con sè. Sul come determinare la quantità elevata per ognuno è ancora un ulteriore problema, perché quello che si può in parte controllare è il setting, non lo stato d'animo. Ci illudiamo di sapere se stiamo bene/male, se siamo pronti, ecc.. Sono le sostanze psichedeliche a rivelare il nostro vero stato d'animo.

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Re: prima volta: approccio graduale o dose eroica?

Messaggio da DM Tripson » ven apr 09, 2021 11:32 am

@BlackHole_WhiteHole tu parlavi di qualcuno che assume uno psichedelico per la prima volta. Se non hai mai provato non puoi sapere come risponderà o reagirà. La prima volta deve provare con poco, sennò rischi che rimanga a delirare per ore. Ho l'esempio della prima volta di un mio amico, ha preso meno di me ma ho dovuto badare a lui per 4 ore, era molto agitato ma non presente, mi guardava e non mi vedeva. Così che senso ha?

Poi dici che puoi avere controllo solo sul setting. Io credo che puoi avere controllo sul set così come sul setting, al 100%, ma ci deve essere qualcuno che abbia esperienza per aiutarti, altrimenti non hai controllo su nulla. Qui fa differenza avere o non avere esperienza, su questa base so se sono a posto per viaggiare oppure no, lo so e lo sento, non è solo ragionamento. Ciao!
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
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