Bigino di micologia

Discussioni generiche sui funghi
Rispondi
Avatar utente
psycoscaper
Messaggi: 116
Iscritto il: lun set 05, 2022 10:00 pm

Bigino di micologia

Messaggio da psycoscaper » lun apr 24, 2023 11:16 am

Buongiorno a tutti!

Ho iniziato un corso di micologia, è un mondo incredibile e ancora oggi molto inesplorato dalla scienza.

Ho pensato di riassumere qui i miei appunti lezione per lezione. Le prime lezioni sono più teoriche, le ultime più pratiche e di riconoscimento, non so ancora quindi se metterò solo quelle teoriche.

Ovviamente il corso è generico di micologia, quindi non specifico sui funghi psilocibinici. Spero di postare nella sezione giusta del forum, mi sembrava più adatta rispetto al Baretto.

Penso possa essere interessante, per chi ha la passione per questi piccoli maestri, capire meglio cosa sono come si riproducono e come interagiscono con l'ambiente :)

PS: sono appunti presi e confrontati con quelli della mia compagna, ma non garantisco la totale esattezza di quanto scritto :)
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.


Avatar utente
psycoscaper
Messaggi: 116
Iscritto il: lun set 05, 2022 10:00 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da psycoscaper » lun apr 24, 2023 11:16 am

LEZIONE 1
Biologia dei funghi
Cosa sono?
I funghi sono organismi Eucarioti, ovvero con cellule complesse munite di nucleo.
Sono organismi Pluricellulari (escluso il lievito e simili).
Sono organismi Eterotrofi, ovvero che si nutrono di altri organismi. Anche gli animali sono eterotrofi, per ingestione. I funghi per assorbimento. Le piante sono Autotrofe.

Funghi ed animali hanno una parentela evolutiva molto stretta: si sono separati appena prima della pluricellularità.
Sia funghi sia animali hanno come polisaccaride di riserva il glicogeno, le piante l'amido.
Le piante hanno la parete cellulare in cellulosa, funghi ed animali in chitina.
I funghi sono più simili agli esseri umani che ai vegetali!

I funghi sono composti da delle cellule filamentose settate, chiamate ife, che formano il micelio.

Alimentazione
Si nutrono per assorbimento. Quindi:
il micelio emette degli enzimi, che "spacchettano" le molecole organiche rendendole assorbibili.
Nel contempo il micelio emette antibiotici per proteggere questo nutrimento che ha creato dai concorrenti, i batteri.

Riproduzione
Sono divisi in due fila, a seconda di come "portano" le spore.
- basidiomiceti: le spore sono portate su dei basidi (come delle basi, dei piedistalli) all'esterno a gruppi di circa 4, quando mature
con un movimento di turgore vengono "sparate" via (sparate per pochi micron)
- ascomiceti: le spore sono contenute in aschi (sacchi). Ogni aschio contiene circa 8 spore, e alla loro maturazione l'aschio si apre.
Un corpo fruttifero ha circa 500 miliardi / 1 trilione di spore.
E' possibile distinguerli al microscopio perché le spore hanno uno sterigma (una specie di piccolo picciolo).
I basidiomiceti sono il 95% dei funghi di bosco, quelli che disegnamo classicamente con gambo e cappello.
Gli ascomiceti sono più comuni tra le muffe e lieviti.

Differenza tra cellule (serve per dopo):
- Aploidi: hanno un corredo genetico parziale (tipo lo spermatozoo)
- Diploidi: corredo genetico completo

Il ciclo riproduttivo:
La spora (aploide) viene rilasciata e germina nel substrato emettendo la prima Ifa, che emette un'altra ifa e così via, creando il Micelio Primario (aploide). Un'altra spora fa lo stesso, creando un'altro micelio primario.
I due miceli primari si "cercano" tramite feromoni, e quando si incontrano creano il Micelio Secondario, il 95% della vita dei funghi. Il micelio secondario è diploide, ma con due nuclei cellulari distinti (dicariotico).
Nota: se si spezza il micelio, i due pezzi vanno avanti da soli. Se lo si riunisce, si rifonde. Cos'è un individuo?

I due nuclei cellulari si riuniscono solo quando si produce il corpo fruttifero (processo di Cariogamia). Dalle cellule con i nuclei uniti, si ridividono in 4 spore, creando quindi un corredo genetico nuovo.

Tutto questo non vale per le muffe: fanno dei propaguli (simili alle talee), con una singola ifa.

Ecologia dei funghi (come mangiano)
Sono divisi in tre categorie (non ferree):
- Saprotrofi: si nutrono di materia morta presente nel substrato. Crescono per esempio nel suolo, su legno morto e su lettiera. Possono essere ultra-specializzati, per questo li stiamo studiando per risolvere i problemi come la plastica.
- Parassiti: si nutrono di tessuti vivi. Quelli che si nutrono di legno vivo si dividono in agenti di Carie Bianca (degradano la lignina) e agenti di Carie Bruna (degradano la cellulosa). La lignina da la durezza al legno, la cellulosa la flessibilità.
- Simbionti (o mutualisti): vivono insieme ad altri esseri viventi con un mutuo beneficio. Esempi interessanti:
- simbionti delle termiti: le termiti accumulano legno all'interno del termitaio e creano le condizioni ideali per la crescita di un fungo specifico, che si trasforma il legno in nutrimento anche per le termiti (che altrimenti non potrebbero mangiarlo)
- lichene: simbiosi tra alga e fungo, in cui due strati di micelio tengono l'alga umida e protetta, l'alga fa la fotosintesi e da nutrimento al micelio
- simbiosi micorrizica: tra micelio e radici del vegetale, approfondita sotto

Simbiosi micorrizica
E' la simbiosi tra il micelio e le radici di un vegetale, tra le più incredibili ed interessanti.
Il fungo da alla pianta protezione alle radici e le rende capaci di assorbire determinati nutrienti. La pianta porta al fungo carboidrati tramite la fotosintesi.

Micorriza: insieme tra l'apice radicale ed il micelio
Micelio ed albero non sono sempre speci-specifici come si credeva in passato. E' una rete di differenze reciproche e di mutuo aiuto, di cui ancora sappiamo pochissimo.

Funzioni delle micorrize: una pianta con micorrize ha la capacità di assorbire molta più acqua di una senza. Ma la funzione più importante è che le micorrize danno maggiore capacità alla pianta di assorbire l'azoto (lo fanno anche i batteri, ma in misura minore). Poi aiutano ad assorbire fosforo, zinco, selenio...
Maggiore densità e diversità di funghi micorrizici -> maggiore resilienza di un bosco

Diversi tipi di micorriza:
Endomicorrize: l'ifa penetra nella cellula vegetale.
Ectomicorrize: il micelio "avvolge" l'apice radicale

Le Endomicorrize sono le più diffuse e quelle di cui sappiamo meno (compreso il diffuso e quasi instudiato gruppo dei glomeromiceti). Sono antichissime, ed esistono teorie per cui le piante sono riuscite ad uscire dall'acqua grazie a loro.

Le Ectomicorrize sono una "tecnologia" più recente, apparsa dopo la scomparsa dei dinosauri.
Alberi con ectomicorrize: castagno, faggio, larice, pino, abete, betulla, quercia, carpino, tiglio, pioppo, salice, cedro, nocciolo...
Senza: acero, robinia, ciliegio, sorbo, frassino, agrifoglio, alloro...

La comparsa delle ectomicorrize ha completamente trasformato le grandi foreste temperate: prima avevamo foreste di cigliegi, alloro etc etc. E' incredibile pensare quanto un cambiamento nei funghi abbia trasformato tutto l'ecosistema.

Le Micorrize soffrono il suolo compattato (passaggio di persone-sentieri, mezzi pesanti, mandrie), qui il micelio fa più fatica a crescere.
La cosa peggiore sono i "tagli a raso" delle foreste, ovvero senza lasciare in piedi un albero. In questi casi il micelio va a morire. Se si lascia in piedi qualche pianta, il micelio ha delle "isole" da cui ripartire.

NB: le piante micorriziche, senza i funghi crescono malissimo.
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.

Avatar utente
ildruido
Messaggi: 914
Iscritto il: mar ago 10, 2021 3:46 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da ildruido » mar apr 25, 2023 11:40 am

grazie @psycoscaper ho letto con molto interesse!
Ti segnalo se non lo conoscessi: 'L'ordine nascosto - La vita segreta dei funghi' di M. Sheldrake
The Spice extends life
The Spice expands consciousness
The Spice is vital for space travel

Avatar utente
Abeja G.
Messaggi: 2887
Iscritto il: mer ott 14, 2015 2:42 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da Abeja G. » mar apr 25, 2023 4:25 pm

psycoscaper ha scritto:
lun apr 24, 2023 11:16 am
- Saprotrofi: si nutrono di materia morta presente nel substrato. Crescono per esempio nel suolo, su legno morto e su lettiera. Possono essere ultra-specializzati, per questo li stiamo studiando per risolvere i problemi come la plastica.
Un articolo:
https://erionpervoi.it/it/news-iniziati ... Microspora.

Grazie per questo manualino, @psycoscaper!!

Continualo che sono sicuro che leggeremo tutti con piacere!!

Grazie ancora.

Abeja

Avatar utente
psycoscaper
Messaggi: 116
Iscritto il: lun set 05, 2022 10:00 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da psycoscaper » mar apr 25, 2023 7:24 pm

ildruido ha scritto:
mar apr 25, 2023 11:40 am
grazie @psycoscaper ho letto con molto interesse!
Ti segnalo se non lo conoscessi: 'L'ordine nascosto - La vita segreta dei funghi' di M. Sheldrake
Grazie! Conosco, la mia compagna l’ha letto, l’abbiamo il libreria ma ancora non mi ci sono messo, anche lei me ne parla in maniera entusiasta!
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.

Avatar utente
psycoscaper
Messaggi: 116
Iscritto il: lun set 05, 2022 10:00 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da psycoscaper » mar apr 25, 2023 7:25 pm

@Abeja G. di nulla, scrivere serve anche a me per memorizzare chiaramente le cose, c’è da diventare matti con tutti questi termini nuovi 😁
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.

Avatar utente
Nεctar
Messaggi: 175
Iscritto il: mer ago 10, 2022 8:00 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da Nεctar » mer apr 26, 2023 2:36 am

bellissima idea davvero!! <3

Avatar utente
psycoscaper
Messaggi: 116
Iscritto il: lun set 05, 2022 10:00 pm

Re: Bigino di micologia

Messaggio da psycoscaper » sab mag 06, 2023 7:03 pm

LEZIONE 2: MORFOLOGIA DEI MACROFUNGHI
E’ importante conoscere la morfologia dei macrofunghi per identificare le specie col fine ultimo di attribuirne la commestibilità. Come si fa?

Alcuni esempi di metodi tradizionali, che però non sono assolutamente validi:
- se il fungo è mangiato dalle lumache è buono falso
- se annerisce in cottura non è buono falso
- se lo do da mangiare al cane/gatto e sopravvive è buono falso
- se cambia colore all’aria non è buono falso

Non esistono scorciatoie, bisogna sapere identificare con certezza!

Per poter identificare correttamente un fungo raccolto questo va raccolto intero e mantenuto integro, avvolto in carta stagnola e conservato in frigorifero.

Identificare un fungo è un processo di “triangolazione” di più caratteri, vediamo quindi quali caratteri dobbiamo osservare e quali sono i più importanti.

Raccolgo il fungo, lo giro ed osservo l’imenoforo (dove stanno le spore), notando il primo carattere, che crea i macro-tipi:
- imenoforo a lamelle
- imenoforo a tubuli e pori
- imenoforo ad aculei
- imenoforo a pieghe
- imenoforo liscio
- imenoforo interno
Il 95% dei funghi commestibili è incluso nei tipi a lamelle e tubuli e pori.
Bisogna distinguere con attenzione tra funghi a lamelle e funghi a pieghe: le pieghe (o pliche) sono insieme alla carne del fungo, le lamelle sono diverse.

Curiosità: il tipo di imenoforo determina la superficie fertile, un fungo a lamelle avrà una superficie fertile immensamente più grande di un fungo con imenoforo liscio
Curiosità 2: l’intossicazione alimentare da quasi sempre febbre, l’intossicazione da fungo non da quasi mai febbre

Vediamo ora come determinare il genere dei due maggiori tipi: dei funghi a lamelle e dei funghi a tubuli e pori. E’ un processo che passa dall’osservazione macroscopica di determinati caratteri, da leggere con una chiave dicotomica.

Determinare il genere è un buon punto di partenza per poi risalire alla specie esatta del fungo che abbiamo per le mani, oltre che darci da subito importanti indicazioni sulle opportune cautele di commestibilità. Esempi di generi: Amanite, Psilocybe, Coprinus…

FUNGHI A LAMELLE (Agaricoidi)

La determinazione del genere passa da 3 caratteri:
1) colore della sporata
2) intersezione delle lamelle allo stipite (gambo)
3) eventuale presenza e tipologia di velo

I caratteri vanno sempre osservati nell’ordine sopra presentato, ed associati ad una chiave dicotomica permettono di identificare con una buona certezza il genere.

1) colore della sporata: si osserva il colore della polvere sporale “in massa”, ovvero non la singola spora. L’ideale è appoggiare l’imenoforo su un cartoncino metà bianco e metà nero, e dopo qualche ora osservare il colore delle spore rilasciate. La sporata, il carattere più importante, non è sempre facilmente riconoscibile, bisogna fare molta pratica. Ecco i possibili colori di sporata:
- leucosporei: sporata bianca (rimane trasparente sul fungo)
- rodosporei: sporata rosa (molto insidiosa, ben visibile solo sui funghi maturi)
- ocrosporei: sporata ocra
- iantinosporeI: sporata bruno-porpora
- melanosporei: sporata nera

2) intersezione delle lamelle allo stipite (gambo): non è sempre facile osservare l’attaccatura delle lamelle, può essere opportuno tagliare il fungo in sezione. Fondamentale distinguere tra lamelle libere e unite al gambo, più nello specifico ecco i vari tipi di intersezioni, dalla più disgiunta alla più unita:
- distanti
- libere
- uncinate (facilmente confondibili con le libere)
- adnate
- decorrenti
Nb: nei funghi eterogenei la carne del cappello e del gambo è diversa, in quelli omogenei è uguale. I funghi eterogenei hanno tutti lamelle libere, i funghi omogenei non libere (uncinate, adnate o decorrenti)

3) eventuale presenza e tipologia di velo: il velo è una struttura protettiva sul corpo fruttifero, e può essere parziale o generale.
- velo parziale: protegge solo l’imenoforo, e può essere di consistenza membranosa o ragnatelosa. Se di consistenza membranosa lascerà un anello sullo stipite, se di consistenza ragnatelosa lascerà una cortina (molto collosa, che rende facilmente osservabile la sporata)
- velo generale (chiamato anche volva): protegge l’intero corpo fruttifero. Se di consistenza friabile lascerà delle verruche sul cappello (come sull’amanita muscaria), se compatta è spesso sacciforme alla base del fungo.

FUNGHI A TUBULI E PORI
I pori sono la parte terminale dei tubuli, osservabili tagliando in sezione il corpo fruttifero.
Questo tipo di funghi si dividono in due macrotipi:
- boletoidi: hanno i tubuli separabili dalla carne del fungo, e consistenza carnosa
- poliporoidi: i tubuli non sono separabili dalla carne e hanno consistenza legnosa
Il 99% dei boletoidi cresce per terra, il 99% dei poliporoidi su legno.
Ci concentriamo sui funghi boletoidi.

Caratteri di determinazione dei boletoidi:
1) cuticola del cappello
2) ornamentazione dello stipite (gambo)
3) colore dei pori
4) eventuale viraggio della carne


1) cuticola del cappello, può essere:
- secca, sottile e tendente a screpolarsi
- spessa, viscida e separabile dalla carne
- normale con caratteri intermedi
Bisogna prestare attenzione agli eventi atmosferici dei giorni precedenti, che potrebbero influenzare la cuticola.

2) ornamentazione dello stipite (gambo)
- stipite con reticolo
- stipite con squamule, simili ad arpioncini e di consistenza fioccosa al tatto
- stipite con granulazioni, tipo dei granellini di sabbia, che non vengono via al tatto
- stipite con anello
- stipite con screpolature “a vernice”
- stipite privo di ornamenti (liscio)

3) colore dei pori
- pori bianchi
- pori gialli
- pori verdastri
- pori grigi
- pori rossi/arancioni
Il colore dei pori può variare con il grado di maturazione del fungo, inoltre il colore dei tubuli e dei pori non è sempre uguale.

4) eventuale viraggio della carne: se presente, è un segno di ossidazione di qualche sostanza presente nel fungo quando esposta all’aria o al tocco.
Curiosità: tutti i funghi psiolocibinici virano al blu, ma non tutti i funghi che virano al blu sono psiolocibinici.

FUNGHI A PIEGHE (o pseudolamelle): sono i cantarelloidi (es: finferli). Le pieghe sono uguali alla carne, invece le lamelle sono diverse dalla carne e soffici al tatto.

FUNGHI LISCI: caratteristica comune negli ascomiceti

FUNGHI CLAVARIODI E IDROIDI: il carattere di determinazione principale è il colore.

Osservando questi caratteri possiamo determinare il genere del fungo (es: Amanite, Psilocybe, Coprinus), osservando altri caratteri possiamo entrare più nello specifico. Qui di seguito altri caratteri osservabili:

- forma del pileo (cappello): può cambiare con il grado di maturazione del fungo, quindi l’ideale è trovare più esemplari dello stesso fungo con gradi di maturazione diversa. Esempi di pileo: emisferico, concavo, convesso, papillato…

- ornamentazione del pilieo: applicate o innate. Per esempio l’amanita muscaria ha le verruche, che sono applicate, la mazza di tamburo le squame (da cui è osservabile la carne), che sono innate.

- posizione dello stipite (gambo): centrale, eccentrico o laterale.

- struttura della carne dello stipite: cavernoso, fistoloso, pieno…

- forma dello stipite

- base dello stipite (bulbo)

- ornamento dello stipite

- odore

Caratteri di approfondimento sulle lamelle:
- presenza o meno di lamellule: le lamellule sono intercalate alle vere lamelle, ma non arrivano al gambo, servono ad aumentare la superficie fertile occupando lo spazio tra i raggi
- lamelle seccedenti: se le lamelle si separano facilmente dalla carne
- lamelle forcate: che si biforcano
- lamelle anastomosate: che si riuniscono

LE CHIAVI DICOTOMICHE
Sono degli schemi che permettono tramite le contrapposizione di due alternative di giungere alla determinazione del genere del fungo. Per rispetto nei confronti del micologo del corso non pubblico qui le sue personali chiavi dicotomiche, però sono facilmente reperibili su Internet inserendo “chiave dicotomica funghi a lamelle” e “...boletoidi”. Riassumo però le due chiavi dicotomiche per identificare i due generi Psilocybe e Amanita, entrambi funghi a lamelle:
- psilocybe: carne fibrosa, sporata bruno porpora o nera, lamelle non decorrenti, senza anello. Le stesse caratteristiche le hanno i generi hypholoma, coprinus, panaeolus, psathyrella.
- amanita: carne fibrosa, sporata bianca, funghi eterogenei a lamelle libere, velo generale presente. Le stesse caratteristiche le ha il genere Limacella.
Nb: in questo modo determiniamo il genere, non la specie del fungo. Per risalire alla specie esatta (es: amanita muscaria, amanita falloide, amanita cesarea…) è necessario osservare altri caratteri. Diverse specie dello stesso genere possono essere commestibili oppure tossiche.
Cerchiamo continuamente di dare significato a quella cosa lì.

Rispondi