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Chelidonium Majus L. (Celidonia)
Inviato: ven mag 20, 2016 8:09 pm
da Arcano
La celidonia (Chelidonium majus L.) è una pianta erbacea, spontanea in Italia, appartenente alla famiglia delle Papaveraceae.
Pianta infestante e molto comune ai bordi di muretti e terreni incolti, si riconosce perché quando si spezza rilascia un caratteristico latte giallastro. Mentre eseguivo delle ricerche su questa pianta di grande valore medicinale, sono capitato in un estratto di un libro che tratta di occultismo nel web che dice:
"Un discepolo di Paracelso, raccomanda l'aggiunta di diversi ingredineti nell'ultima parte dell'opera..
La Celidonia (una pianta delle papaveracee, da cui si estraggono sostanze stupefacenti), donava gioia e buoni spiriti.
Incuriosito ho ricercato di più, ma tutto quello che ho trovato è che contiene diversi alcaloidi isochinolinici, in particolare la copticina, ma anche berberina e sparteina.
Come altre Papaveraceae ha azione purgativa e sedativa e una azione spasmolitica sulla muscolatura liscia. (Wikipedia)
Re: CELIDONIA (Psicoattiva?)
Inviato: ven mag 20, 2016 8:46 pm
da Pozzus
Magari è psicoattiva, ma prova una goccia do lattice sulla punta della lingua e dimmi se hai il coraggio di arrivare alla dose sballogena.
Io l'ho fatto.
È caustica, mi ha bruciato la lingua due ore.
Re: CELIDONIA (Psicoattiva?)
Inviato: ven mag 20, 2016 9:24 pm
da Samsara
Mi ero interessato in passato perché qua da me è pieno, ma appunto l'unico uso che avevo trovato era quello esterno
Re: CELIDONIA (Psicoattiva?)
Inviato: ven mag 20, 2016 9:38 pm
da BlindFaith
Io la uso per curare le verruche ed è davvero efficace!
Si USA in medicina popolare per curare certe lesioni oculari..
Re: CELIDONIA (Psicoattiva?)
Inviato: ven mag 20, 2016 9:51 pm
da Arcano
tenterò una tintura, non si sa mai..
Re: CELIDONIA (Psicoattiva?)
Inviato: gio mag 26, 2016 11:24 am
da Ipomeow
A quanto pare non sballa, ma può tornare utile..
INFUSO E DECOTTO di foglie (per uso esterno, impacchi, lozioni, ecc.): mettete una mezza manciata di foglie secche in un litro d'acqua.
DECOTTO di radici secche: 3 radici per litro d'acqua. (uso esterno: bagni locali, frizioni...)
SUCCO FRESCO: è il latte giallo della pianta; aggiungetene un cucchiaino da caffè a un infuso di tiglio o di borragine. (Uso esterno: per applicazioni 2 o 3 volte al giorno su verruche, calli, duroni, prendendo la precauzione di proteggere le parti della pelle sana all'intorno.)
POMATA (depurativo e vermifugo): in un tuorlo d'uovo con un po' d'acqua e zucchero mettete un cucchiaino da caffè di succo fresco e mescolate fino a ottenere un liquido omogeneo. (Uso esterno: come unguento sul ventre, mattina e sera.)
VINO (depurativo e calmante): fate macerare per 12 ore 3 radici secche in un litro di buon vino bianco dolce. (uso esterno: per massaggi e frizioni.)
IRRIGAZIONI VAGINALI per le irregolarità delle mestruazioni, la sterilità., la frigidità, le metriti: stesse dosi della preparazione precedente.
COLLIRIO contro le affezioni degli occhi: 2 cucchiaini da caffè di succo fresco o 1 cucchiaino da caffè di succo disseccato in un bicchiere d'acqua o d'acqua di rose.
LINIMENTO contro le verruche e i calli: spennellate queste sgraziate o dolorose escrescenze cutanee con un bicchiere d'acqua nella quale avrete fatto macerare una foglia di celidonia (come pure due foglie di bardana e qualche fiore di ieracia, di fumaria, di piantaggine e di agrimonia).
BAGNI ALLE MANI E PEDILUVI: una piccola manciata di foglie e gambi secchi per litro d'acqua (due volte al giorno) per curare allergie, artrite, arteriosclerosi, infarto, cellulite, orticaria, dolori di stomaco, disturbi di fegato, ed infine reumatismi.
Per curare invece acne, dermatosi, eczemi, erpete, ipertensione, emicranie, nevralgie facciali, sciatiche, uremia, o le malattie della prostata, utilizzate solo le foglie.