Ayahuasca - Do It Yourself

Discussioni generiche sulle piante
guglielmo
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Iscritto il: gio dic 13, 2018 8:16 pm

Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da guglielmo » gio dic 13, 2018 9:01 pm

Benway ha scritto:
sab gen 02, 2016 6:25 pm
Salve a tutti, sono nuovo della vostra comunità, anche se da molto vi uso indirettamente come fonte d'utili informazioni. Apro questa discussione perchè siceramente mi sono sbellicato dal ridere a leggere sul vecchio forum i vostri resoconti di esperienze con l'Ayahuasca International Italia e altre organizzazioni. Giusto per far capire di cosa parlo riporto i link che M⊙nad ha gentilmente postato in un'altra discussione:
http://www.psychonaut.com/primi-passi/5 ... talia.html
http://www.psychonaut.com/psichedelia-e ... ontro.html

Bene, penso sinceramente di conoscere di persona diversi di voi. Di sicuro ci siamo parlati, magari anche per poco e sicuramente abbiamo condiviso tutti lo stesso cesso ;)

Metto da subito le mani avanti....Non apro questo argomento per parlare male di qualcuno o per lamentarsi di quanto siano approfittatrici o incompetenti certe organizzazioni!!

Voglio però raccontare la mia esperienza in breve e sipegare nel contempo le ragioni per cui apro questo thread.
La mia prima esperienza con l'Aya risale a poco più di un anno fa. Mi ero documentato più che potevo e come potevo. Alla fine decisi di contattare i soci dell'Ayahuasca Italia e qualche campanello d'allarme già mi suonava, ma ero deciso e volevo tentare. Avevo scartato il Santo Daime perchè i racconti di ore a cantare le lodi del signore un pò m'atterivano :shock: .
Il primo incontro con loro fu strano. Alla seconda telefonata, a bonifico versato, mi beccai dello "sbirro". Sdrammatizzai abilmente, ma ciò mi fece capire che c'era qualcosa che non andava e soprattutto che c'era molta paranoia nell'aria. L'incontro doveva essere a Milano, ma di colpo lo spostarono sulle montagne di Bergamo. Mi sembrava di partecipare ad un rave illegale ed ero fra i sospettati di qualcosa che non capivo bene.
Arrivato al luogo tutto cambiò. Trovai gente affabile e molto gentile. Fui tra i fortunati che occuparono uno dei letti a castello nelle camere al piano superiore con bagno incluso. I meno fortunati rimasero ammassati in un salone. Lo stesso dove si svolse la cerimonia. Partecipai a tutte due i giorni che comprendevano 3 tome e 2 rinforzi. Fu una strana e bella esperienza. Fui fortunato ad incontratre fra i partecipanti delle persone bellissime che ancora ricordo con piacere. Rimasi un pò stranito da quella che loro chiamavano "integrazione"....pugni su cuscini, scene di pianto liberatorie, auto flagellamenti psicologici, insomma.....tutta gente che era stitica emozionalmente e da un pò aveva necessità di cacare. Ad alcuni la cosa sembrava aver fatto bene, ad altri no. Altri ancora erano scappati spaventati dopo la prima sera. Altri erano basiti e un pò incazzati. Personalmente ero contento della mia prima esperienza in quel manicomio e mi ci sarebbe voluta una settimana per elaborare che avevo tra le mani qualcosa di veramente potente ( una potente medicina ), ma che l'avevo vista agire in un contesto pre-costruito per noi occidentali. L'unico modo era andare a berla nella Selva, ma come? Troppi soldi...

Così attesi mesi e ritentai scoprendo che l'associazione si era stabilita nella mia stessa regione. Andai al primo incontro informale. La scuola ayahuaschera era in fase di formazione e non m'interessava...continuava a girami in testa una domanda infantile: ma perchè una scuola'??? Comunque riprovai...una sola notte vicino a Torino dove feci 1 toma e 1 rinforzo. Conoscevo chi conduceva la cerimonia e quando mi vide a tarda notte ancora attivo mi reagalò 1 toma extra. Quella volta ebbi effetti molto fisici e mi ben predispose per affrontare tutta l'estate, ma c'era qualcosa che non andava.... Erano diventati un'associazione. Avevano creato una scuola per formare loro facilitatori. Avevano sedi in tutto il mondo e diversi dei vecchi facilitatori s'erano allontanati creando altre associazioni indipendenti. Il tutto mi puzzava di scientology...di multinazionale.
In più ora mi sorgeva spontanea una nuova domanda....ma perchè davano per scontato che tutti i partecipanti fossero malati??? Insomma....dicevano anche che si poteva fare per crescita personale, ma poi venivi trattato come un malato o qualcuno con blocchi. Faccio un esempio...se vomitavi quasi subito ( come mi è capitato più volte ) non era a causa degli alcaloidi appena ingeriti che sballando il ph della stomaco attivano il sitema tampone ( risolvibile con un succhino 1 parte limone + 2 parti arancia ), ma era colpa di qualche blocco emozionale, problema esistenziale o con i genitori. No, cazzo! :evil:
Certo che se dessero a tutti il succhino allora sarebbero la metà a vomitare e per altre cause.

L'estate era passata e mi era tornata voglia di sperimentare con l'Aya. dopotutto non avevo ancora "volato" come certi racconti descrivono. Cercavo l'attimo giusto, ma tutte le cerimonie erano in concomitanza con miei giorni lavorativi...forse era un segno, ma ero impaziente. Così decisi di acquistare su interntet i componenti necessari per cucinarmela. Una vocina continuava a sussurrarmi "fallo tu, fallo tu, fidati che ti viene bene", ma ero un pò terrorizzato. Anche perchè sapevo di amici che l'avevano cucinata in passato ed erano stati male quasi da ospedale. Il pacco arrivò senza problemi, ma dopotutto i due componenti in Italia sono legali e possono essere posseduti. Aspettai...volevo bere prima da altri per chiedere il permesso alla stessa Aya di essere cucinata da me. So che può sembrare una follia, ma mi sembrava il modo giusto di procedere. Non ero e non sono un Taita ( sciamano ) o un ayahuaschero. Mi sembrava di commettere una sorta di sacrilegio.
Tornai finalmente a Torino la prima sessione di musica dal vivo durante una cerimonia, comprensiva di bagno di gong, fumigazioni varie, 2 tome e 1 rinforzo. Chiesi il permesso, ma al posto di ottenere risposte me ne tornai a casa con un bel mal di testa da avvelenamento ( caffè e MAO inibitori sono da evitare, ma nessuno te lo dice... ) e una strana incazzatura da nulla di fatto. Avevo passato la notte fuori a fumare e chiacchierare con chi passava, mente il piano di sopra era monopolizzato da urlatori fasulli che non stavano realmente cacciando i demoni, ma piuttosto chiedevano l'attenzione di tutto e tutti senza riceverla. I facilitatori non fecero nulla per "farli esplodere" nel giusto modo e loro contiunarono fin oltre l'alba senza quasi più voce. Un viaggio malandato in Aya ti si appiccica addosso e crea una sorta d'incazzatura costante. Però, durante l'ultima cerimonia, avevo recuperato il numero dei "dissidenti", ossia quelli che erano andati via creando associazioni parallele. Loro ti facevano tomare da solo, senza il rischio di urlatori. Decisi di tentare..

Chiamerò questa associazione i "dissidenti" perchè non mi va di far pubblicità a nessuno. Chi sà ha già capito di chi parlo. Devo dire che da loro mi sono trovato molto bene. Ambiente molto gradevole, cucina ottima e abbondante, ottimo campionario di Aya diverse e possibilità di diverse tome in una sessione. Arrivai a 4 di differenti cucine e tipi, ma le vomitai tutte quasi subito ( non sapevo ancora del succhino.. ) e anche là non ottenni risposta, non viaggiai. Però non ero stato male e l'esperienza mi aveva dato da pensare..

Presi coraggio e cucinai. La prima volta ottenni risultati che mai avevo raggiunto con le associazioni. La seconda volta sbagliai qualcosa ( unii cannabis per spingere il DMT...funziona, ma il mal di testa che arriva è mortale ) e ne uscii mezzo avvelenato. La terza è avvenuta la notte di capodanno e devo dire che è andata benissimo ( no vomito, ma tanto sonno dopo un pò ) e la quarta sta raffreddando ora in preparazione dell'ultimo filtraggio prima della condensazione.

Dopo tutte queste esperienze direi che il meglio è arrivare a cucinarsela da soli. In questo modo ognuno potrà sacarlizzarla o meno alla sua maniera, scegliendo l'ambiente e la musica con cui fare il viaggio per ottenere i risulati migliori su misura per lui/lei. Sono le piante a fare da maestre e non servono "guru" umani. Le piante parlano sempre in modo chiaro.

Certo che per casi particolari di blocchi, traumi, violenze subite, magari si ha bisogno di un'aiuto esterno e a questo punto dei bravi facilitatori possono fare la differenza. Dipende sempre se si è abbastanza forti da lottare o serve aiuto e bisogna sempre ben valutare a chi si chiede.

L'idea di questo thread è di raccogliere e confrontare le esperienze di chi l'ha provata oppure se la cucina.
A breve vi posto la mia ricetta. Sarei curioso di confrontarla con le vostre.

Ora scappo che la "nonnina" attende e se vi farà piacere vi racconterò com'è andata ;)
salve , mi servirebbe un consiglio di come avviene la concentrazione dopo la cottura. Ho partecipato a diverse esperienza con un gruppo peruviano i shipibo e ora vorrei fare l'esperienza da me. potete consigliarmi? x concentrare la sostanza? grazie e salute a tutti


Anaxus
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Re: Ayahuasca in Italia

Messaggio da Anaxus » dom dic 30, 2018 2:21 pm

Benway ha scritto:
lun gen 04, 2016 12:55 pm
Cucino un totale di circa 15 ore divise in due giorni ( cucinare l'Aya è impegnativo!! ). Le prime due bolliture le faccio a fuoco non troppo alto e non le filtro ma, ad esaurimento h2o, rimetto acqua e limone senza spegnere.
Le ultime tre bolliture le filtro attraverso una maglietta di cotone bianco tutte dentro un'unica pentola.
Ci sono due cose che non capisco molto bene. Hai scritto "Ad esaurimento h2o, rimetto acqua e limone senza spegnere". Vuol dire che quando vedi che il livello di acqua si è abbassato lo riporti a com'era prima o aspetti che si asciughi completamente poi la aggiungi (questa seconda ipotesi mi sembra impensabile, si brucerebbe tutto).
In tutto fai cinque bolliture, prima ne fai due in cui fai evaporare e poi aggiungi l'acqua e quando bolle per la terza volta (per quanto tempo la fai bollire circa???) la filtri. Poi fai bollire altre due volte (per quanto tempo anche queste due???) filtrando ambedue le volte il liquido senza aggiungere acqua.

Questo è più o meno quello che ho capito. Voglio abbattere ogni dubbio prima di cimentarmi alla cottura. Grazie in anticipo per l'aiuto.
:D

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Benway
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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Benway » gio gen 03, 2019 2:15 pm

Buon anno a tutti!

La ricetta di cui parli fa riferimento all'Aya fatta con banisteriopsis+charcuna.
Ricorda che la liana non ha bisogno di limone ( o comunque puoi metterne meno ) e può cuocere a fiamma "allegra". La psychotria invece deve bollire a fiamma medio bassa e ci mette di più ad evaporare.
Anaxus ha scritto:
dom dic 30, 2018 2:21 pm
Hai scritto "Ad esaurimento h2o, rimetto acqua e limone senza spegnere". Vuol dire che quando vedi che il livello di acqua si è abbassato lo riporti a com'era prima o aspetti che si asciughi completamente poi la aggiungi (questa seconda ipotesi mi sembra impensabile, si brucerebbe tutto).
Ti sei risposto da solo ;)
Quando il livello mi pare troppo basso allora aggiungo h2o e altro limone.

In merito alle bolliture sono 3 clicli composti da 3 bolliture ognuno:
1 ciclo) h2o e limone + altra h2o e limone + ancora h2o e limone. Alla fine della terza si filtra e si conserva.
2 ciclo) unguale al n°1
3 ciclo) uguale al n°1
Alla fine di ogni ciclo si filtra e si conserva il filtrato in un'altra pentola d'acciaio.
La somma dei filtrati va condensata a fiamma bassa e con molta pazienza ed attenzione fino al raggiungimento del quantitativo voluto ( così rispondo anche a @guglielmo ). Più liquido hai e più facile sarà la Purga, ma non è detto. In merito a nausea, Purga, etc.. Trovi moltissime informazioni nelle pagine centrali di questo thread.

I tempi di bollitura variano a seconda se si tratta della liana o delle psy. Vado ad occhio e mi fido della fiamma e di ciò che vedo e sento con gli occhi e il naso. Di solito una bollitura sta circa sull'ora/ora e mezza.

Ricorda anche che una parte delle bevanda è composta da MAOi e dunque è strettamente consigliato seguire l'apposita dieta ( trovi moltissime info sempre nelle pagine indietro di questo thread ).

Anaxus
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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Anaxus » gio gen 03, 2019 3:15 pm

Grazie mille, sei stato molto esauriente. Ho un'ultima domanda fatta in un altro post a cui non ho ricevuto una risposta.
Questo è il messaggio: "Anche io avrei intenzione di assumere Ayahuasca, tuttavia non trovo la Psychotria e la Banisteriopsis da nessuna parte se non a costi esosi. Soprattutto la Psychotria è introvabile a parer mio, non trovo nemmeno i semi. Perciò ho deciso di assumere Anahuasca. Vorrei cimentarmi con la Ruta Siriana e la Mimosa Hostiilis (che ho letto che si può prendere da sola preparando la Jurema). Innanzitutto è possibile usare queste due piante assieme per fare l'Anahuasca (Semi della Ruta e Corteccia della Mimosa)? Inoltre, se è possibile, potete dirmi le dosi e la preparazione? Non ho trovato alcun post con queste due piante nella stessa "ricetta"."
:D

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Benway » gio gen 03, 2019 3:30 pm

Se cambi piante cambi anche la "ricetta" ( metodi di cucina e dosaggi ).
Dai un occhio qua: https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... =60#p21278
Oppure qua: https://psiconauti.net/wiki/preparati/ayahuasca
Poi se leggi nelle pagine del thread ( oppure fra le esperienze ) trovi parecchie informazioni in merito alla combo tè di ruta ( sempre a caldo ) + mimosa ( a caldo o CWE=cold water extraction ).

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legambedibukowski
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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da legambedibukowski » gio gen 03, 2019 5:04 pm

Anaxus ha scritto:
gio gen 03, 2019 3:15 pm
Grazie mille, sei stato molto esauriente. Ho un'ultima domanda fatta in un altro post a cui non ho ricevuto una risposta.
Questo è il messaggio: "Anche io avrei intenzione di assumere Ayahuasca, tuttavia non trovo la Psychotria e la Banisteriopsis da nessuna parte se non a costi esosi. Soprattutto la Psychotria è introvabile a parer mio, non trovo nemmeno i semi. Perciò ho deciso di assumere Anahuasca. Vorrei cimentarmi con la Ruta Siriana e la Mimosa Hostiilis (che ho letto che si può prendere da sola preparando la Jurema). Innanzitutto è possibile usare queste due piante assieme per fare l'Anahuasca (Semi della Ruta e Corteccia della Mimosa)? Inoltre, se è possibile, potete dirmi le dosi e la preparazione? Non ho trovato alcun post con queste due piante nella stessa "ricetta"."
dopo che hai letto tutta questa discussione (17 pagine sono tante, ma fidati, vanno lette e rilette) prova la storia di uno che era nella tua posizione https://psiconauti.net/forum/viewtopic. ... 329#p46329
che è un gioco
non è un gioco

Blackie_ L
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Iscritto il: dom gen 13, 2019 7:21 am

Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Blackie_ L » ven mag 31, 2019 12:13 pm

Benway ha scritto:
sab gen 02, 2016 6:25 pm
Salve a tutti, sono nuovo della vostra comunità, anche se da molto vi uso indirettamente come fonte d'utili informazioni. Apro questa discussione perchè siceramente mi sono sbellicato dal ridere a leggere sul vecchio forum i vostri resoconti di esperienze con l'Ayahuasca International Italia e altre organizzazioni. Giusto per far capire di cosa parlo riporto i link che M⊙nad ha gentilmente postato in un'altra discussione:
http://www.psychonaut.com/primi-passi/5 ... talia.html
http://www.psychonaut.com/psichedelia-e ... ontro.html

Bene, penso sinceramente di conoscere di persona diversi di voi. Di sicuro ci siamo parlati, magari anche per poco e sicuramente abbiamo condiviso tutti lo stesso cesso ;)

Metto da subito le mani avanti....Non apro questo argomento per parlare male di qualcuno o per lamentarsi di quanto siano approfittatrici o incompetenti certe organizzazioni!!

Voglio però raccontare la mia esperienza in breve e sipegare nel contempo le ragioni per cui apro questo thread.
La mia prima esperienza con l'Aya risale a poco più di un anno fa. Mi ero documentato più che potevo e come potevo. Alla fine decisi di contattare i soci dell'Ayahuasca Italia e qualche campanello d'allarme già mi suonava, ma ero deciso e volevo tentare. Avevo scartato il Santo Daime perchè i racconti di ore a cantare le lodi del signore un pò m'atterivano :shock: .
Il primo incontro con loro fu strano. Alla seconda telefonata, a bonifico versato, mi beccai dello "sbirro". Sdrammatizzai abilmente, ma ciò mi fece capire che c'era qualcosa che non andava e soprattutto che c'era molta paranoia nell'aria. L'incontro doveva essere a Milano, ma di colpo lo spostarono sulle montagne di Bergamo. Mi sembrava di partecipare ad un rave illegale ed ero fra i sospettati di qualcosa che non capivo bene.
Arrivato al luogo tutto cambiò. Trovai gente affabile e molto gentile. Fui tra i fortunati che occuparono uno dei letti a castello nelle camere al piano superiore con bagno incluso. I meno fortunati rimasero ammassati in un salone. Lo stesso dove si svolse la cerimonia. Partecipai a tutte due i giorni che comprendevano 3 tome e 2 rinforzi. Fu una strana e bella esperienza. Fui fortunato ad incontratre fra i partecipanti delle persone bellissime che ancora ricordo con piacere. Rimasi un pò stranito da quella che loro chiamavano "integrazione"....pugni su cuscini, scene di pianto liberatorie, auto flagellamenti psicologici, insomma.....tutta gente che era stitica emozionalmente e da un pò aveva necessità di cacare. Ad alcuni la cosa sembrava aver fatto bene, ad altri no. Altri ancora erano scappati spaventati dopo la prima sera. Altri erano basiti e un pò incazzati. Personalmente ero contento della mia prima esperienza in quel manicomio e mi ci sarebbe voluta una settimana per elaborare che avevo tra le mani qualcosa di veramente potente ( una potente medicina ), ma che l'avevo vista agire in un contesto pre-costruito per noi occidentali. L'unico modo era andare a berla nella Selva, ma come? Troppi soldi...

Così attesi mesi e ritentai scoprendo che l'associazione si era stabilita nella mia stessa regione. Andai al primo incontro informale. La scuola ayahuaschera era in fase di formazione e non m'interessava...continuava a girami in testa una domanda infantile: ma perchè una scuola'??? Comunque riprovai...una sola notte vicino a Torino dove feci 1 toma e 1 rinforzo. Conoscevo chi conduceva la cerimonia e quando mi vide a tarda notte ancora attivo mi reagalò 1 toma extra. Quella volta ebbi effetti molto fisici e mi ben predispose per affrontare tutta l'estate, ma c'era qualcosa che non andava.... Erano diventati un'associazione. Avevano creato una scuola per formare loro facilitatori. Avevano sedi in tutto il mondo e diversi dei vecchi facilitatori s'erano allontanati creando altre associazioni indipendenti. Il tutto mi puzzava di scientology...di multinazionale.
In più ora mi sorgeva spontanea una nuova domanda....ma perchè davano per scontato che tutti i partecipanti fossero malati??? Insomma....dicevano anche che si poteva fare per crescita personale, ma poi venivi trattato come un malato o qualcuno con blocchi. Faccio un esempio...se vomitavi quasi subito ( come mi è capitato più volte ) non era a causa degli alcaloidi appena ingeriti che sballando il ph della stomaco attivano il sitema tampone ( risolvibile con un succhino 1 parte limone + 2 parti arancia ), ma era colpa di qualche blocco emozionale, problema esistenziale o con i genitori. No, cazzo! :evil:
Certo che se dessero a tutti il succhino allora sarebbero la metà a vomitare e per altre cause.

L'estate era passata e mi era tornata voglia di sperimentare con l'Aya. dopotutto non avevo ancora "volato" come certi racconti descrivono. Cercavo l'attimo giusto, ma tutte le cerimonie erano in concomitanza con miei giorni lavorativi...forse era un segno, ma ero impaziente. Così decisi di acquistare su interntet i componenti necessari per cucinarmela. Una vocina continuava a sussurrarmi "fallo tu, fallo tu, fidati che ti viene bene", ma ero un pò terrorizzato. Anche perchè sapevo di amici che l'avevano cucinata in passato ed erano stati male quasi da ospedale. Il pacco arrivò senza problemi, ma dopotutto i due componenti in Italia sono legali e possono essere posseduti. Aspettai...volevo bere prima da altri per chiedere il permesso alla stessa Aya di essere cucinata da me. So che può sembrare una follia, ma mi sembrava il modo giusto di procedere. Non ero e non sono un Taita ( sciamano ) o un ayahuaschero. Mi sembrava di commettere una sorta di sacrilegio.
Tornai finalmente a Torino la prima sessione di musica dal vivo durante una cerimonia, comprensiva di bagno di gong, fumigazioni varie, 2 tome e 1 rinforzo. Chiesi il permesso, ma al posto di ottenere risposte me ne tornai a casa con un bel mal di testa da avvelenamento ( caffè e MAO inibitori sono da evitare, ma nessuno te lo dice... ) e una strana incazzatura da nulla di fatto. Avevo passato la notte fuori a fumare e chiacchierare con chi passava, mente il piano di sopra era monopolizzato da urlatori fasulli che non stavano realmente cacciando i demoni, ma piuttosto chiedevano l'attenzione di tutto e tutti senza riceverla. I facilitatori non fecero nulla per "farli esplodere" nel giusto modo e loro contiunarono fin oltre l'alba senza quasi più voce. Un viaggio malandato in Aya ti si appiccica addosso e crea una sorta d'incazzatura costante. Però, durante l'ultima cerimonia, avevo recuperato il numero dei "dissidenti", ossia quelli che erano andati via creando associazioni parallele. Loro ti facevano tomare da solo, senza il rischio di urlatori. Decisi di tentare..

Chiamerò questa associazione i "dissidenti" perchè non mi va di far pubblicità a nessuno. Chi sà ha già capito di chi parlo. Devo dire che da loro mi sono trovato molto bene. Ambiente molto gradevole, cucina ottima e abbondante, ottimo campionario di Aya diverse e possibilità di diverse tome in una sessione. Arrivai a 4 di differenti cucine e tipi, ma le vomitai tutte quasi subito ( non sapevo ancora del succhino.. ) e anche là non ottenni risposta, non viaggiai. Però non ero stato male e l'esperienza mi aveva dato da pensare..

Presi coraggio e cucinai. La prima volta ottenni risultati che mai avevo raggiunto con le associazioni. La seconda volta sbagliai qualcosa ( unii cannabis per spingere il DMT...funziona, ma il mal di testa che arriva è mortale ) e ne uscii mezzo avvelenato. La terza è avvenuta la notte di capodanno e devo dire che è andata benissimo ( no vomito, ma tanto sonno dopo un pò ) e la quarta sta raffreddando ora in preparazione dell'ultimo filtraggio prima della condensazione.

Dopo tutte queste esperienze direi che il meglio è arrivare a cucinarsela da soli. In questo modo ognuno potrà sacarlizzarla o meno alla sua maniera, scegliendo l'ambiente e la musica con cui fare il viaggio per ottenere i risulati migliori su misura per lui/lei. Sono le piante a fare da maestre e non servono "guru" umani. Le piante parlano sempre in modo chiaro.

Certo che per casi particolari di blocchi, traumi, violenze subite, magari si ha bisogno di un'aiuto esterno e a questo punto dei bravi facilitatori possono fare la differenza. Dipende sempre se si è abbastanza forti da lottare o serve aiuto e bisogna sempre ben valutare a chi si chiede.

L'idea di questo thread è di raccogliere e confrontare le esperienze di chi l'ha provata oppure se la cucina.
A breve vi posto la mia ricetta. Sarei curioso di confrontarla con le vostre.

Ora scappo che la "nonnina" attende e se vi farà piacere vi racconterò com'è andata ;)
Ho letto tutto il post,mi soffermo su una frase che non ho ben compreso ovvero:
"ma perchè davano per scontato che tutti i partecipanti fossero malati??? Insomma....dicevano anche che si poteva fare per crescita personale, ma poi venivi trattato come un malato o qualcuno con blocchi."
Per chiederti,secondo te qual é la vera definizione di "Crescita personale" e da cosa la differenzi da un "Blocco"?Perché a mio avviso secondo me avviare un percorso di crescita personale é cmq avere dei blocchi o "turbe" nella testa che non ti fanno progredire,che sia chiedere aiuto a uno psicologo o uno psichiatra,un motivatore o uno sciamano con l`ayahuasca poco cambia,sempre stai chiedendo aiuto a un qualcosa o qualcuno perché completamente solo non ne riesci a venirne a capo...poi é una mia opinione ma mi piacerebbe conoscere la tua in merito.
Ad esempio io lo voglio fare poiché mi manca il dono della resilienza quando mi trovo in situazioni che la richiedono,aumentando la frustrazione e i danni che ne conseguono non ottenendo ciò che voglio in un circolo vizioso autodistruttivo...
P.s.:Posso chiederti in privato l associazione di questi dissidenti o se conosci di persona uno sciamano che non sia un mercenario?
Perché di associazioni ne conosco 3,la prima l hai nominata tu ma la tirano troppo per le lunghe e in effetti io che bestemmio dall' alba al tramonto la vedrei leggermente incoerente cantare le lodi al signore lol,la seconda ho ben capito di chi parli e senza dire il nome sicuramente 200 euro per fare un viaggio in Aya mi sembra un furto (vediamo se ho capito :P),la terza invece non ho ben capito se fanno le cerimonie o solo conferenze...

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da VisioneCurativa » sab giu 01, 2019 2:06 pm

L'importante per una buona esperienza ayahuasca è in primo luogo la qualità e la freschezza del decotto, le associazioni importano la bevanda liquida o essiccata direttamente dal Sud America. Questa perde molto in qualità durante il trasporto.

Un altro fattore fondamentale è il setting, in realtà anche la giungla non è l'ideale. Certo i posti improvvisati sono anche peggio...
Non si dovrebbe stare ammassati, è importante avere il proprio spazio e le comodità basilari. Un luogo dove sdraiarsi, acqua corrente pulita ed ambienti salubri. Per alcuni addentrarsi subito all'esterno può essere difficile, è importante avere un buon supporto al chiuso.
Il numero dei partecipanti deve essere ridotto, già dieci persone sono troppe se non esperte e già intime fra loro.
Spettacoli come le urla o il pianto devono essere contenuti e trattati nel più breve tempo possibile. Tendono ad inquinare l'esperienza di tutti.

L'idea di una scuola ayahuaschera o anche il concetto di sciamano occidentale è ridicolo, chi vuole studiare l'ayahuasca o gli altri allucinogeni può benissimo affacciarsi allo studio delle neuroscienze o della farmacologia di queste sostanze.
C'è moltissima letteratura scientifica di pubblico accesso su questi argomenti.
Lo sciamanesimo amazzonico è un fenomeno culturale non importabile o insegnabile, non va confuso con la pseudopsicologia o i ritualismi new-age.

La parte pratica la acquisisci solo lavorando direttamente con le piante, il che può essere coltivandole, estrendole o consumandole.
Col tempo puoi ottenere risultati eccezionali superiori alla qualità media dei decotti amazzonici, anche gente che l'ha bevuta in amazzonia si stupisce della potenza e dell'altissima digeribilità della mia ayahuasca. DIversamente da quelle marroni che trovi in giro in genere mi riesce rosso acceso.
Se vomiti il 90% delle volte è per la reazione del corpo a tannini e residui vari presenti nel decotto. L'effetto emetico del DMT o eventuali effetti psicosomatici (dovuti in genere alla paura e non a problemi esistenziali) non possono aver luogo prima di 20m dall'assunzione.

Consiglio spesso l'esperienza individuale, non è folle come pensano molti anzi... In quel modo puoi controllare alla perfezione l'ambiente e la quantità della sostanza. E imparare molto di più che pagando e consumando un servizio.

A mio avviso l'ayahuasca può far bene a tutti, può essere vista come una sorta di farmaco ad ampio spettro ma non bisogna considerare per forza l'utente alla stregua di un paziente.
Lo stato di ipesensibilità in cui ti pone permette di attingere dall'incoscio per cogliere spunti utili solitamente inaccessibili a tutti.
L'azione della sostanza sui recettori della serotonina determina un fenomeno cosidetto di afterglow che dura anche più giorni ed ha ripercussioni positive su molti aspetti della vita quotidiana.
Inoltre le proprietà profilattiche nei confronti delle patologie neurodegenerative sono indiscusse, c'è anche qualche studio su un possible potenziamento di alcune componenti delle facoltà cognitive.
Questo post riguarda nozioni teoriche riservate solo ad educazione ed intrattenimento, non vuole incoraggiare nessuna attività pericolosa o illegale.
I nostri articoli non vanno assunti in nessun modo https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Benway » sab giu 01, 2019 8:20 pm

VisioneCurativa ha scritto:
sab giu 01, 2019 2:06 pm
L'importante per una buona esperienza ayahuasca è in primo luogo la qualità e la freschezza del decotto, le associazioni importano la bevanda liquida o essiccata direttamente dal Sud America. Questa perde molto in qualità durante il trasporto.
Grazie del gradito intervento! :D
Mi trovi d'accordo su tutto ciò che dici.
Ma cosa vi è successo al sito?
Blackie_ L ha scritto:
ven mag 31, 2019 12:13 pm
P.s.:Posso chiederti in privato l associazione di questi dissidenti o se conosci di persona uno sciamano che non sia un mercenario?
No.....ciò che tu chiami "sciamano" E' per forza un mercenario. Lo sono da sempre e sempre lo saranno.
In contesti tribali sono pari a medici specializzati ( perdonatemi l'accostamento, ma è utile per capirci ) e ognuno ha una sua parcella. Ognuno accetta pagamenti di diverso tipo, ma TUTTI si fanno pagare in qualche modo. E' un lavoro come un altro.

In merito ai "dissidenti".. erano una costola dell'associazione principale. Poi hanno scazzato anche fra di loro e la maloca non esiste più da anni. Sono incontattabili.

Comunque con l'aria che tira anche gli spavaldi ben conosciuti da tutti hanno abbassato la cresta.

Di maloche ce ne sono altre, ma che dire?.....
Conosco alcuni elementi e sono brave persone, ma comunque il trattamento è quello dell'associazione. Arrivano tutti da lì..

Farla da solo? Cucinarla?
Do it yourself! ;)
Blackie_ L ha scritto:
ven mag 31, 2019 12:13 pm
Per chiederti,secondo te qual é la vera definizione di "Crescita personale" e da cosa la differenzi da un "Blocco"?Perché a mio avviso secondo me avviare un percorso di crescita personale é cmq avere dei blocchi o "turbe" nella testa che non ti fanno progredire,che sia chiedere aiuto a uno psicologo o uno psichiatra,un motivatore o uno sciamano con l`ayahuasca poco cambia,sempre stai chiedendo aiuto a un qualcosa o qualcuno perché completamente solo non ne riesci a venirne a capo...poi é una mia opinione ma mi piacerebbe conoscere la tua in merito.
Si, la crescita personale è la dissoluzione/assimilazione di una serie di blocchi e può anche includere la malattia ( di cui ne è solo una fase ). L'aiuto degli altri è utile come qualsiasi tipo di aiuto, ma nulla batte le piante. Sono loro le vere maestre di certe cose ( es. curare-uccidere ).
Non sindacavo questo concetto, ma il modo in cui le persone venivano trattate dagli organizzatori/facilitatori ( questi ultimi per lo più manovrati e parzialmente inconsapevoli ).
Per l'associazione i "malati" sono sempre stati una sicura fonte di reddito ( sei malato? Devi fare molte sedute.. ). Coloro che cercano una "crescita personale" sono più esigenti, attenti e difficili da manovrare. Dunque l'attenzione di tutti era sui malati e se ti professavi sano cercavano d'instillarti il dubbio che lo fossi. Problema risolto alla mia prima toma in quell'inferno. Nel momento più intenso chiesi alle piante che avevo in me se ero malato di qualcosa o dovevo guarire da qualcosa...La risposta è stata tanto diretta quanto scioccante...una roba tipo: "Ma non dire cazzate! Non hai nulla da curare e che non va. Devi solo VIVERE!...E fatti meno paranoie!".

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da VisioneCurativa » dom giu 02, 2019 12:09 am

Problemi con paypal, risolveremo presto e saremo di nuovo online.
Questo post riguarda nozioni teoriche riservate solo ad educazione ed intrattenimento, non vuole incoraggiare nessuna attività pericolosa o illegale.
I nostri articoli non vanno assunti in nessun modo https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da El Indio » lun giu 03, 2019 4:28 pm

Ringrazio Benway e VisioneCurativa per gli interessanti interventi.
Da quanto mi sembra di aver capito dai vostri interventi, e a differenza di quanto ho sempre pensato, non siete contrari all'assunzione dell'aya in solitaria, anche come prima esperienza con gli psichedelici (se dico cazzate ovviamente correggetemi). In quali casi quindi, secondo voi, pur predisponendo un ottimo setting, l'aya non va assolutamente presa da soli?

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Benway » mar giu 11, 2019 7:09 pm

El Indio ha scritto:
lun giu 03, 2019 4:28 pm
In quali casi quindi, secondo voi, pur predisponendo un ottimo setting, l'aya non va assolutamente presa da soli?
Soprattutto le prime esperienze avere una persona che non interferisce sita in un'altra stanza può essere un'ottima àncora di sicurezza e pace mentale. In questo modo uno può affrontare l'ignoto/noto con la tranquillità di poter chiamare qualcuno in caso di bisogno.
La scelta del sitter è importantissima.
Dev'essere qualcuno ultra fidato e che intervenga sapendo che fare solo se interpellato.

Se si è sereni di base allora il sitter è del tutto inutile.
Per ciò che mi riguarda è inutile anche in caso di purga/guarigione. Se decido di "affrontare i miei demoni" e lo faccio con la giusta consapevolezza di ciò che sto facendo allora vedo di sbrigarmela da solo. La presenza di qualcuno la vedo più come un'interferenza che un aiuto, ma questa è chiaramente una considerazione personale e per ognuno è diverso.

Le poche volte che ho visto i "facilitatori" rendersi utili durante le cerimonie in associazione ( a parte quando, molto gentilmente, ti cambiano il sacchetto del vomito ) è stato nel caso di 2-3 soggetti che erano bloccati. Volevano purgare. Erano tormentati come anime in un inferno dantesco, ma i "demoni" non uscivano.
Avevano artigli conficcati profondamente e lottavano, tanto quanto il soggetto, per non uscire.
Allora i "facilitatori", di solito in tre, si avvicinavano al soggetto soffiando, blaterando, cantando e agitando dei ventagli di foglie secche. Il soggetto sentendosi attorniato di solito reagiva in modo infastidito aumentando la frequenza e il volume delle urla. A quel punto i tre iniziavano a mimarlo in modo grottesco. Riproducevano gli stessi suoni, ma in modo sgraziato e scanzonatorio accentuandoli.
Il soggetto sentendosi "preso per il culo" in un momento così tragico reagiva sempre tra il riso e la furia.
I tre continuavano a caricarlo scimmiottandolo fino al raggiungimento del culmine in cui il soggetto vomitava l'impossibile e poi si calmava. I tre seguivano il suo andare e dopo qualche parola di conforto lo abbandonavano al suo viaggio.

Questo secondo me è un ottimo esempio di "sitteraggio" durante una cerimonia collettiva.
In questo caso hanno ottenuto due effetti. Primo hanno sbloccato il soggetto che poi sta meglio e se la gode. Secondo hanno risolto una bella rottura di cazzo a tutta la comunità visto che il soggetto la smette di urlare e lamentarsi e magari gli altri possono continuare a farsi gli affari loro senza interferenze.

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da diegoal » gio giu 13, 2019 4:29 pm

Salve a tutti, volevo sapere come devo preparare la Ayahuasca avendo acquistato: Psychotria viridis (50 grammi) foglie secche e Banisteriopsis caapi 50 grammi; Le confezioni ancora non le ho ricevute ma suppongo che la Banisteriopsis caapi sia tritata e miscelata con una pianta contenente DMT.
Domanda: 1) Ho tutti gli ingredienti per una giusta ricetta? 2) Come vanno preparati? 3) Quante dosi (tome) ottengo con questo quantitativo?

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Benway » sab giu 15, 2019 1:48 pm

diegoal ha scritto:
gio giu 13, 2019 4:29 pm
Salve a tutti, volevo sapere come devo preparare la Ayahuasca avendo acquistato: Psychotria viridis (50 grammi) foglie secche e Banisteriopsis caapi 50 grammi;
Ciao, trovi facilmente tutte le info che ti servono in questo thread oppure in giro per il web.
diegoal ha scritto:
gio giu 13, 2019 4:29 pm

Domanda: 1) Ho tutti gli ingredienti per una giusta ricetta? 2) Come vanno preparati? 3) Quante dosi (tome) ottengo con questo quantitativo?
1) Si
2) Cerca e leggi
3) Una

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da El Indio » mer giu 19, 2019 6:28 pm

Benway ha scritto:
Soprattutto le prime esperienze avere una persona che non interferisce sita in un'altra stanza può essere un'ottima àncora di sicurezza e pace mentale. In questo modo uno può affrontare l'ignoto/noto con la tranquillità di poter chiamare qualcuno in caso di bisogno.
La scelta del sitter è importantissima.
Dev'essere qualcuno ultra fidato e che intervenga sapendo che fare solo se interpellato.

Se si è sereni di base allora il sitter è del tutto inutile.
Per ciò che mi riguarda è inutile anche in caso di purga/guarigione. Se decido di "affrontare i miei demoni" e lo faccio con la giusta consapevolezza di ciò che sto facendo allora vedo di sbrigarmela da solo. La presenza di qualcuno la vedo più come un'interferenza che un aiuto, ma questa è chiaramente una considerazione personale e per ognuno è diverso.

Le poche volte che ho visto i "facilitatori" rendersi utili durante le cerimonie in associazione ( a parte quando, molto gentilmente, ti cambiano il sacchetto del vomito ) è stato nel caso di 2-3 soggetti che erano bloccati. Volevano purgare. Erano tormentati come anime in un inferno dantesco, ma i "demoni" non uscivano.
Avevano artigli conficcati profondamente e lottavano, tanto quanto il soggetto, per non uscire.
Allora i "facilitatori", di solito in tre, si avvicinavano al soggetto soffiando, blaterando, cantando e agitando dei ventagli di foglie secche. Il soggetto sentendosi attorniato di solito reagiva in modo infastidito aumentando la frequenza e il volume delle urla. A quel punto i tre iniziavano a mimarlo in modo grottesco. Riproducevano gli stessi suoni, ma in modo sgraziato e scanzonatorio accentuandoli.
Il soggetto sentendosi "preso per il culo" in un momento così tragico reagiva sempre tra il riso e la furia.
I tre continuavano a caricarlo scimmiottandolo fino al raggiungimento del culmine in cui il soggetto vomitava l'impossibile e poi si calmava. I tre seguivano il suo andare e dopo qualche parola di conforto lo abbandonavano al suo viaggio.

Questo secondo me è un ottimo esempio di "sitteraggio" durante una cerimonia collettiva.
In questo caso hanno ottenuto due effetti. Primo hanno sbloccato il soggetto che poi sta meglio e se la gode. Secondo hanno risolto una bella rottura di cazzo a tutta la comunità visto che il soggetto la smette di urlare e lamentarsi e magari gli altri possono continuare a farsi gli affari loro senza interferenze.
Grazie Benway.

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da smoothsonia » gio giu 20, 2019 12:23 am

El Indio ha scritto:
lun giu 03, 2019 4:28 pm
Ringrazio Benway e VisioneCurativa per gli interessanti interventi.
Da quanto mi sembra di aver capito dai vostri interventi, e a differenza di quanto ho sempre pensato, non siete contrari all'assunzione dell'aya in solitaria, anche come prima esperienza con gli psichedelici (se dico cazzate ovviamente correggetemi). In quali casi quindi, secondo voi, pur predisponendo un ottimo setting, l'aya non va assolutamente presa da soli?
Se posso darti la mia esperienza io dopo qualche volta di aya in contesto collettivo ho cominciato a farla da sola. Di fatto ero (e continuo ad essere a mio parere) una principiante. Da allora ho sempre assunto sia aya che tartufi da sola...totalmente da sola ...assicurandomi di avere vicino a me tutto ciò che serviva, ed evitando cose pericolose (solo bottiglie di plastica e non di vetro, nessun intralcio fra me e il bagno, ecc...)

In questo momento mi risulterebbe addirittura difficile pensare di farlo in altri contesti con persone che urlano, disturbano, che in qualche modo alterano l'intimità di un viaggio che è del tutto personale.
Se non stai bene, avere un sitter è utile..ma se non stai bene perchè usare sostanze così potenti? e' qualcosa da fare quando sei al meglio della tua forma

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da El Indio » gio giu 20, 2019 12:54 am

smoothsonia ha scritto:
Se posso darti la mia esperienza io dopo qualche volta di aya in contesto collettivo ho cominciato a farla da sola. Di fatto ero (e continuo ad essere a mio parere) una principiante. Da allora ho sempre assunto sia aya che tartufi da sola...totalmente da sola ...assicurandomi di avere vicino a me tutto ciò che serviva, ed evitando cose pericolose (solo bottiglie di plastica e non di vetro, nessun intralcio fra me e il bagno, ecc...)

In questo momento mi risulterebbe addirittura difficile pensare di farlo in altri contesti con persone che urlano, disturbano, che in qualche modo alterano l'intimità di un viaggio che è del tutto personale.
Se non stai bene, avere un sitter è utile..ma se non stai bene perchè usare sostanze così potenti? e' qualcosa da fare quando sei al meglio della tua forma
Beh ma l'aya, a quanto ne so, può essere utile anche per guarire le malattie dell'anima, quindi teoricamente dovrebbe poter essere di aiuto soprattutto per chi ha dei problemi che deve risolvere, dei blocchi da superare. Insomma, se stai cercando delle risposte a domande a cui non riesci a rispondere, soluzioni a problemi con cui non riesci a venire a capo, se stai cercando di avere un quadro più chiaro della tua situazione, penso che l'aya - insieme a poche altre sostanze, possa dare veramente una mano e mostrarti la "via", mostrarti quel che c'è da fare.

Biancaneve

Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Biancaneve » gio giu 20, 2019 1:17 pm

Ciao a tutti, anche io sono una appassionata di ayahuasca fai da te!
Mi interessa raggiungere l'incorporazione perché ho percepito chiaramente anime di defunti (ammazzati) voler comunicare attraverso di me.

Chi avesse suggerimenti in merito è benvenuto.

Grazie!

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Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Benway » ven giu 21, 2019 12:30 pm

El Indio ha scritto:
gio giu 20, 2019 12:54 am
penso che l'aya - insieme a poche altre sostanze, possa dare veramente una mano e mostrarti la "via", mostrarti quel che c'è da fare.
Si, lei mostra e fa vedere. Essendo noi umani esseri molto visivi riusciamo da elaborare meglio qualsiasi concetto vedendolo. Il dmt contenuto in una parte delle piante ultili alla ricetta permette proprio questo tipo di visualizzazione. Faccio un esempio stupido: sotto effetto lavoro sulla mia rabbia interiore fino ad arrivare a visualizzarne il meccanismo. Lo vedo, osservo come funziona e attraverso l'abbandono giungo a quella determinata consapevolezza. Tornato dal viaggio ricordo il meccanismo e in stato non alterato posso lavorarci, modificandolo, semplicemente rievocando l'immagine del meccanismo stesso.
Questo se ovviamente si è integrata/assimilata bene l'esperienza avuta.

L'aya è una potente medicina che aiuta l'essere umano sotto molti aspetti, ma se l'umano non aiuta se stesso allora non si va da nessuna parte.
Biancaneve ha scritto:
gio giu 20, 2019 1:17 pm
Ciao a tutti, anche io sono una appassionata di ayahuasca fai da te!
Mi interessa raggiungere l'incorporazione perché ho percepito chiaramente anime di defunti (ammazzati) voler comunicare attraverso di me.

Chi avesse suggerimenti in merito è benvenuto.
Ciao e benvenuta!
Per ognuno è diverso perchè siamo tutti diversi. Cosa intendi per incorporazione?
Intendi integrazione/assimilazione dell'esperienza con realtiva consapevolezza duratura?

Biancaneve

Re: Ayahuasca - Do It Yourself

Messaggio da Biancaneve » ven giu 21, 2019 1:38 pm

Ciao Benway, grazie per avermi risposto innanzitutto.

No, l'incorporazione è, nel linguaggio spiritista, la possessione del corpo da parte di spiriti/entità.

Ci sono andata molto vicina durante la mia ultima esperienza col Santo Daime ma sono stata disturbata proprio dai fardati, i cosiddetti fiscali che dovrebbero aiutarti.

Devo dire che percepisco i morti (ammazzati) già da anni, alcuni li sogno o percepisco la loro identità e volontà in stato cosciente.
Però col Santo Daime io mi sono sentita proprio catapultata vicino alla morte ed ho visto precisamente queste anime nere, infelici, chiedere apertura e premere il mio chakra del cuore con forza.

Non avendo trovato nessun supporto all'interno del Santo Daime ho deciso di abbandonare questa palese truffa e di arrangiarmi però le mie ricette, per ora, non hanno raggiunto quell'intensità che mi ha portato a perdere anche conoscenza oltre che completamente la memoria, col Daime.

Devo raffinare le mie tecniche di estrazione ma avrei voluto anche capire se c'è qualcuno che sperimenta la trance con l'Aya, qui dentro.

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