Memantina

Discussioni generiche sulle molecole più o meno pure
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Zenoyr 76
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Memantina

Messaggio da Zenoyr 76 » dom ott 18, 2020 11:59 am

Ciao a tutti, volevo sapere se qualcuno ha mai avuto un'esperienza con questa sostanza, che tipo di dosaggio ha usato e se ne vale la pena di utilizzarlo come dissociativo, ho letto che ha un'emivita spaventosamente lunga (fino a 72h) e volevo sapere nello specifico (anche se non è difficile immaginare la risposta) quanto è limitante questo, come fattore.
Finora come dissociativi ho provato solamente il dxm.
Sarei interessato a leggere anche a pareri sul suo utilizzo come nootropico, forse leggermente meno noto.
È un giovane senza importanza collettiva, è soltanto un individuo.


My favourite muse
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Re: Memantina

Messaggio da My favourite muse » lun ott 19, 2020 12:40 pm

sisi, lunga esperienza, direi decennale. Ogni tanto riprendo ad assumere questo farmaco, per i motivi e con le precauzioni di seguito illustrate...
Innanzitutto è un dissociativo dall'effetto nullo, neanche a dosaggi elevatissimi. Ma se assunto - anche a dosaggi minimi (5 mg) - insieme al destrometorfano, ne diventa un moltiplicatore di potenza incontrollabile, gli effetti dissociativi possono mutare in qualcosa di completamente diverso, anche psichedelico ma di tipo invalidante (mi ricorda il bad trip da DMT, con visuals e suoni da film horror).
Ovviamente ti sconsiglio fortemente questa combinazione, dall'esperienza ricreativa che otterresti dal solo DXM ti ritroveresti dritto dritto al trattamento di medicina d'emergenza.
E' un farmaco che, con le opportune attenzioni per la lunghissima emivita (sapevo attorno alle 100 ore), può ridurre la tolleranza indotta da altri psicofarmaci, benzodiazepine e oppiacei in primis (il motivo per cui lo assumevo). Direi che è un fattore limitante se sei intenzionato ad interrompere la sua assunzione in cronico per poi passare a saltuarie esperienze con dxm etc.: quantomeno dovresti tenere un diario di bordo ove registrare i farmaci e le sostanze assunte, per evitare interferenze e sorpese poco simpatiche.
La memantina ha avuto utilizzi off-label infiniti, dal curare l'alcolismo, alle tossicodipendenze da oppiacei, al mitigare gli effetti degli psicofarmaci stimolanti per l'ADHD (negli U.S.), etc... La sua prescrizione deve tener conto di problemi di salute del soggetto, prestando attenzione a: problemi a fegato e renali, problemi d'ipertensione, altri farmaci assunti per altre patologie che possano interferire con la memantina.
Il dosaggio da assumere deve essere minimo, quasi impercettibile, aumentandolo ogni settimana sempre con minimi incrementi (max 2,5 mg) prima di arrivare alla dose desiderata (anzi: prescritta dal medico): se l'incremento è troppo brusco, apparentemente non si percepiscono differenze particolare se non un po' d'insonnia (su una minima percentuale della popolazione, a cui appartengo :x , ha effetto stimolante), ma senza preavviso si viene colpiti da black-out della memoria MOLTO fastidiosi (dimenticavo il PIN bancomat o dove parcheggiavo l'auto, incredibile!!!). Idem lo scalaggio per la dismissione del farmaco, procedendo a diminuire le dosi quasi impercettibilmente.
Ormai da qualche anno è reperibile il farmaco equivalente, ad un costo accessibile, mentre nel 2005 era in commercio solo il brand originale, costosissimo, utilizzato per contrastare il morbo d'Alzheimer: solo verso il 2010 è caduto il mito-memantina, considerata dai nuovi studi un farmaco appena efficace quando l'Alzheimer è ai suoi prodromi. Inefficace del tutto a curare la demenza.
Come nootropico? Immagino sia un farmaco off-label molto soggettivo, forse migliora gli effetti sull'umore e la ritenzione mnemonica quando combinato ad esempio al noopept o ai -racetam/-finil, ma anche no, come nel mio caso.
Spero di non averti fatto sbadigliare con questo post :asd: :asd: :asd:

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Zenoyr 76
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Re: Memantina

Messaggio da Zenoyr 76 » ven ott 23, 2020 11:46 am

My favourite muse ha scritto:
lun ott 19, 2020 12:40 pm
sisi, lunga esperienza, direi decennale. Ogni tanto riprendo ad assumere questo farmaco, per i motivi e con le precauzioni di seguito illustrate...
Innanzitutto è un dissociativo dall'effetto nullo, neanche a dosaggi elevatissimi. Ma se assunto - anche a dosaggi minimi (5 mg) - insieme al destrometorfano, ne diventa un moltiplicatore di potenza incontrollabile, gli effetti dissociativi possono mutare in qualcosa di completamente diverso, anche psichedelico ma di tipo invalidante (mi ricorda il bad trip da DMT, con visuals e suoni da film horror).
Ovviamente ti sconsiglio fortemente questa combinazione, dall'esperienza ricreativa che otterresti dal solo DXM ti ritroveresti dritto dritto al trattamento di medicina d'emergenza.
E' un farmaco che, con le opportune attenzioni per la lunghissima emivita (sapevo attorno alle 100 ore), può ridurre la tolleranza indotta da altri psicofarmaci, benzodiazepine e oppiacei in primis (il motivo per cui lo assumevo). Direi che è un fattore limitante se sei intenzionato ad interrompere la sua assunzione in cronico per poi passare a saltuarie esperienze con dxm etc.: quantomeno dovresti tenere un diario di bordo ove registrare i farmaci e le sostanze assunte, per evitare interferenze e sorpese poco simpatiche.
La memantina ha avuto utilizzi off-label infiniti, dal curare l'alcolismo, alle tossicodipendenze da oppiacei, al mitigare gli effetti degli psicofarmaci stimolanti per l'ADHD (negli U.S.), etc... La sua prescrizione deve tener conto di problemi di salute del soggetto, prestando attenzione a: problemi a fegato e renali, problemi d'ipertensione, altri farmaci assunti per altre patologie che possano interferire con la memantina.
Il dosaggio da assumere deve essere minimo, quasi impercettibile, aumentandolo ogni settimana sempre con minimi incrementi (max 2,5 mg) prima di arrivare alla dose desiderata (anzi: prescritta dal medico): se l'incremento è troppo brusco, apparentemente non si percepiscono differenze particolare se non un po' d'insonnia (su una minima percentuale della popolazione, a cui appartengo :x , ha effetto stimolante), ma senza preavviso si viene colpiti da black-out della memoria MOLTO fastidiosi (dimenticavo il PIN bancomat o dove parcheggiavo l'auto, incredibile!!!). Idem lo scalaggio per la dismissione del farmaco, procedendo a diminuire le dosi quasi impercettibilmente.
Ormai da qualche anno è reperibile il farmaco equivalente, ad un costo accessibile, mentre nel 2005 era in commercio solo il brand originale, costosissimo, utilizzato per contrastare il morbo d'Alzheimer: solo verso il 2010 è caduto il mito-memantina, considerata dai nuovi studi un farmaco appena efficace quando l'Alzheimer è ai suoi prodromi. Inefficace del tutto a curare la demenza.
Come nootropico? Immagino sia un farmaco off-label molto soggettivo, forse migliora gli effetti sull'umore e la ritenzione mnemonica quando combinato ad esempio al noopept o ai -racetam/-finil, ma anche no, come nel mio caso.
Spero di non averti fatto sbadigliare con questo post :asd: :asd: :asd:
Assolutamente no, anzi ti ringrazio per la risposta. Dunque lo assumevi per ridurre la tolleranza da benzo ed oppiacei, giusto? In che dosaggi e in quanto tempo riduce la tolleranza?
È un giovane senza importanza collettiva, è soltanto un individuo.

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Re: Memantina

Messaggio da My favourite muse » sab ott 24, 2020 3:11 pm

Zenoyr 76 ha scritto:
ven ott 23, 2020 11:46 am
Dunque lo assumevi per ridurre la tolleranza da benzo ed oppiacei, giusto?
Si, principalmente per questo motivo. In merito alla tolleranza verso le benzodiazepine, le riconosco il merito di avermi aiutato a scalarle e addirittura dismetterle dopo decenni di uso/abuso. La memantina, come già accennato, potenzia il loro effetto, esageratamente, per cui la riduzione di lorazepam & company è stata quasi obbligata.
Ti ricordo - a costo di risultare "barboso" - che la memantina è un farmaco da prescrizione che, nel suo eventuale uso off-label, non ha effetti ricreativi, cioè non dà sballo o dissociazione (salvo potenziare pericolosamente il destrometorfano).
Nella mia personale esperienza, circa 3 mesi più tardi dalla dismissione di ogni ipnotico/sedativo, ho avvertito fastidiosi effetti collaterali, come quello di peggiorare l'umore (se assunta senza alcun antidep. come nel mio caso) e soprattutto l'effetto stimolante, durante il giorno apparentemente appena percepibile, ma la notte fonte d'insonnia.
Apprezzavo molto i benefici della memantina sulla memoria, rendendomi pronto, sicuro e mentalmente sempre presente sul lavoro ma anche nella quotidianità, motivi che mi scoraggiavano a dismetterla. Ma reputando il riposo notturno essenziale per la mia salute (e continuo a reputarlo tutt'oggi), provai a scalarla, lentamente ("titrating"), fino allo stop definitivo, senza incontrare problemi di sorta, e confidando nella scoperta di un nuovo nootropo che la potesse sostituire.
A proposito della tolleranza agli oppiacei, al contrario, la memantina non ha avuto successo. Il motivo va ricercato nei dosaggi: immagino che avrei dovuto assumerne quantità di gran lunga superiori ai miei 25 mg/die, ma lo sbattimento del titrating e la soggezione verso questo farmaco, verso i black-out sopra menzionati, mi ha bloccato a procedere con ulteriori sperimentazioni sulla mia pelle :roll: .
Zenoyr 76 ha scritto:
ven ott 23, 2020 11:46 am
in quanto tempo riduce la tolleranza?
In merito alla tolleranza verso i sedativi, il dosaggio più basso possibile di memantina (la compressa da 5 mg dimezzata, cioè 2,5 mg) era inefficace, o al limite solo un placebo. Prima di arrendermi, dovevo però considerare le dosi massicce di bdz che ingurgitavo (7.5 mg di lorazepam era la dose di partenza :shock:, per citarne una...), e procedere con incrementi progressivi di memantina (fino a 25 mg). Dopo circa 3 settimane cantavo finalmente vittoria :lol: :lol: , senza provare ancora i suoi antipatici sides.

Instead
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Re: Memantina

Messaggio da Instead » mar ago 02, 2022 2:30 am

My favourite muse ha scritto:
lun ott 19, 2020 12:40 pm
La memantina ha avuto utilizzi off-label infiniti... La sua prescrizione deve tener conto di problemi di salute del soggetto, prestando attenzione a: problemi a fegato e renali, problemi d'ipertensione, altri farmaci assunti per altre patologie che possano interferire con la memantina.
Il dosaggio da assumere deve essere minimo, quasi impercettibile, aumentandolo ogni settimana sempre con minimi incrementi (max 2,5 mg) prima di arrivare alla dose desiderata (anzi: prescritta dal medico): se l'incremento è troppo brusco, apparentemente non si percepiscono differenze particolare se non un po' d'insonnia (su una minima percentuale della popolazione, a cui appartengo :x , ha effetto stimolante), ma senza preavviso si viene colpiti da black-out della memoria MOLTO fastidiosi (dimenticavo il PIN bancomat o dove parcheggiavo l'auto, incredibile!!!). Idem lo scalaggio per la dismissione del farmaco, procedendo a diminuire le dosi quasi impercettibilmente.
Ormai da qualche anno è reperibile il farmaco equivalente, ad un costo accessibile, mentre nel 2005 era in commercio solo il brand originale, costosissimo, utilizzato per contrastare il morbo d'Alzheimer: solo verso il 2010 è caduto il mito-memantina, considerata dai nuovi studi un farmaco appena efficace quando l'Alzheimer è ai suoi prodromi. Inefficace del tutto a curare la demenza.
Come nootropico? Immagino sia un farmaco off-label molto soggettivo, forse migliora gli effetti sull'umore e la ritenzione mnemonica quando combinato ad esempio al noopept o ai -racetam/-finil, ma anche no, come nel mio caso.
Ho visto che sei bravissimo e mi piacerebbe chiederti un parere. Mio padre di 78 anni ha iniziato ad avere delle difficoltá a fare quel che aveva sempre fatto, tipo guidare la macchina o altri lavori. A questo si é aggiunto il problema dell'insonnia che piano piano ha cominciato a renderlo sofferente e depresso. Ogni tanto ha accusato anche allucinazioni o perdite di memoria. Il medico dice che potrebbe essere un principio di Alzheimer/demenza anche dovuto al fatto che avrebbe delle lesioni/cicatrici nel cervello dovute probabilmente a delle ischemie che a suo avviso necessariamente andranno a peggiorare la situazione. La prima volta che ha avuto delle allucinazioni é stato dopo un intervento chirurgico, dunque io credo che molto sia dipeso dall'anestesia. Un ulteriore drastico calo lo ha avuto dopo i vaccini Covid ma tutto sommato era lucido, camminava e andava al bagno da solo ma era depresso e sofferente. Lui dichiarava giá allora di sentirsi una confusione mentale.

Da qualche mese il neurologo gli ha prescritto la Memantina Mylan a basso dosaggio. Io credevo che questo migliorasse le funzioni mentali ma in realtá io ho l'impressione che lui si sia spento ulteriormente. Il vantaggio é stato che non chiama piú come prima durante la notte ed é piú tranquillo, come se fosse sedato. Lo svantaggio é che sembra stordito e pertanto fa fatica a stare in piedi, a camminare e anche quando é seduto é poco partecipe. Ció che piú mi ha colpito é lo sguardo spento e la retina dell'occhio quasi coperta da una patina. In piú é sempre stanco e tende a tornare a letto. Questo lo ha portato in pochi mesi ad indebolirsi e dimagrire.

Dopo aver affrontato e risolto altre questioni come la pressione alta, l'ipotiroidismo e problemi allo stomaco (costipazione) e alla prostata, inizia a venirci il sospetto che questo stato sia legato alla Memantina, che peró pensavo servisse a rivitalizzarlo. In realtá io lo vedo ancora piú spento, anche se piú tranquillo, sia la notte che il giorno, fin troppo. Il nostro obiettivo era quello di dargli un farmaco che lo tirasse su, e invece sembra che lo abbia stordito. Cioé mentre in passato alternava momenti di beessere a momenti in cui era sofferente e corrugato, adesso é quasi sempre con lo sguardo nel vuoto. Ho dato quindi un'occhiata ai possibili effetti collaterali ed ho trovato: capogiri, confusione, depressione, mal di testa, sonnolenza, costipazione. Lui li ha quasi tutti.

Volevo chiederti quale dovrebbe essere secondo te l'effetto atteso della Memantina. Tu dici che occorre aumentare gradualmente il dosaggio ma credi che nel caso di mio padre si possano avere dei benefici? nel senso aumentando il dosaggio ci si aspetta un miglioramento dell'umore o un'ulteriore rilassamento? Poi ho letto nel tuo commento che in realtá non servirebbe per demenza e Alzheimer, dunque a che servirebbe nel caso specifico di mio padre? e che cosa suggeriresti di fare per questa confusione mentale invalidante? Infine credi che sia necessariamente irreversibile e necessariamente degenerativa o c'é qualcosa che possiamo fare? Mi piacerebbe tantissimo poterti fare delle domande di persona.

Grazie infinite se vorrai rispondermi.

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