Trovare l'ultimo e buono soprattutto. Nel forum leggo di esperienze fatte con dosi belle che buone, mentre all'epoca ricordo che 70 mg erano potenti.
Di fatto nel nostro cervello va a finire soltanto una piccola parte della sostanza, quindi se accolti dall'organismo, pochi mg basterebbero per dar origine a esperienze quasi prive di postumi.
Nell'esempio della ricetta, abbiamo assunto circa 40 mg e dirò che alla serata non mancava niente. Il tutto è stato addobbato con protossido di azoto che passando su una fiamma accesa, la colorava di verde (in luogo semiaperto). E' attorno a quegli attimi che ho potuto comprendere come date sostanze ci possono mettere in comunicazione interattiva con le entità azoiche, e con altre
Il Sassofrasso andrebbe venerato e trattato chimico-culinaricamente, probabilmente si arriverebbe a prodotti eccellenti. Perciò spingo il tasto della cultura psiconautica.
Allego un'altra ricetta che mi è stata consigliata da un mentore e che ricorderebbe un procedimento simile, ma ancora da scoprire:
- macerato glicerico di gemme d'ulivo (raccolte gemme di circa 2-4 mm avevano un odore stile 'big babol' , 3 mesi nel glicerolo)
- alcoluro di fiori di biancospino
- olio essenziale di ylang ylang
Presentatomi con il nome di 'mix fumabile', si può tenere conto delle costituenti per comprendere che non saremmo poi tanto lontani da madame.
Personalmente ho sostituito l'olio essenziale con concentrato di the verde, che ha effetti nootropi. Diversamente si potrebbe intuire che l'ylang ylang contiene safrolo, quindi altre essenze contenenti questo prezioso olio potrebbero essere utilizzate, ...almeno credo. O andremmo a cercare il safrolo nel sapone?
Attenzione che la trimetilamina contenuta nel Biancospino può portare ad abbassamento della pressione, vanno rispettate le dosi.
Restando in tema ricette e avendo menzionato la Pervinca, aggiungerò questo nootropo culinarico:
- 'asparagi di pervinca' (i giovani getti che appaiono in questa stagione) 50 g
- uova
- olio e sale
Una bella frittata che si può consumare per saziare la propria voglia di sapere.
Nota: pervinca sì, ma sempre entro determinati limiti - vedere nel forum.
Lamp ha scritto: ↑gio mar 19, 2020 5:37 pm
... passo le giornate a prendere antibiotici et similaris e a dormire. Mi buttano davvero giù, infatti sto prendendo gastroprotettori per non causare troppi danni interni.
Visto adesso questo, aggiungerò che puoi utilizzare l'aloe vera per proteggere le mucose gastriche. In un periodo di utilizzo sconsiderato di antidolorifici mi ha fatto abbandonare il pantoprazolo. Successivamente un'altra pianta ha soppiantato gli antidolorifici
Quindi ricetta:
- una o due foglie di aloe vera lunghe circa 30-40 cm
- olio e sale
Vista come un 'pesce vegetale', alla foglia vanno tagliate le sommità e bisogna attendere che essudi gli antrachinoni (minuti, ore). Successivamente si procede taglando i bordi perchè poco carnosi e infine si allontana il resto della buccia.
L'aloe va messa in una padella rovente contenente l'olio.
Dopo la formazione di uno strato leggermente fritto, si aggiunge il sale.
Servire in piatto quando avrà assunto un colore ambrato in superficie.
Altre varianti contenenti l'aloe sono: infuso frullato con succo di limone e uva fragola (sempre soltanto il gele presente nella pianta (carne)); vellutata di funghi (bustina) con aloe ecc...