Decarbossilazione Cannabis

Estrazioni più o meno grezze di principi attivi
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Vegetable Man
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Decarbossilazione Cannabis

Messaggio da Vegetable Man » ven feb 10, 2017 8:18 pm

Volevo proporvi una tecnica forse non troppo conosciuta che permette di ottenere tre tipi diversi di estratti di cannabis usando più o meno lo stesso procedimento: un resina alcolica fumabile, un olio psicoattivo ad uso orale da poter consumare in capsule o da usare per cucinare degli edibili, ed un olio ad uso orale ottenuto a freddo ad alto valore terapeutico ma privo di effetti psicoattivi.
In pratica si procede realizzando una tintura a caldo/freddo a cui verra aggiunto in seguito un vettore lipidico ed un emulsionante, ovvero la lecitina, per aumentarne assorbibilità e biodisponibilità.

La tek ovviamente non è mia ed è stata tradotta da https://forum.grasscity.com/threads/bad ... y13446289

Materiali:

-1 teglia in pirex per ogni tipo di estratto che avete intenzione di realizzare
-almeno una tazza di alcool etilico al 95% (quello alimentare per fare il liquore)
-una pentola
-del cheesecloth o una t-shirt da usare come filtro
-un filtro da caffè
-almeno due cucchiai di olio di cocco (o un altro olio a media catena lipidica)
-almeno mezzo cucchiaino di lecitina di soia possibilmente in povere
-un barattolo di vetro
-una spatola o rasoio
-almeno 25g di materiale vegetale da estrarre

Riassunto:

1)tritate e decarbossilizzate il materiale, non decarbossilizzare se si vuole ottenere un estratto fumabile o per mantenere intatti i cannabinoidi e i terpeni e ottenere un prodotto che non sia psicoattivo;

2)dividetelo in piccole porzioni sia per comodità che per ottimizzare le quantità di solvente utilizzate;

3)mettete l'alcool nel barattolo, tappate e scaldatelo a bagnomaria stando attenti a non farlo bollire,usare invece alcool freddo per ottenere un prodotto che non sia psicoattivo, mettendo il barattolo a raffreddare in freezer;

4)rimuovete il barattolo dall'acqua, apritelo e immergete una porzione di materiale da estrarre nell'alcool caldo, richiudete, agitate e rimettetelo sul fuoco per soli 60 secondi per la massima purezza, più a lungo per un estrazione più completa, usare invece alcool freddo per ottenere un prodotto che non sia psicoattivo, mettendo il barattolo in freezer per 60 secondi;

5)filtrate la soluzione con una t-shirt strizzando solo nel caso non vi interessi la purezza del prodotto finito, ripetete il procedimento per ogni porzione;

OPZIONALE, ripetere i punti 4 e 5 una seconda volta con dell'alcool pulito, può risultare inutile soprattutto se avete strizzato, allungato i tempi di infusione ed abbondato con la quantità di solvente (generalmente si estrae più del 90% dei cannabinoidi totali già al primo passaggio);

6)quando avete finito di separare il materiale vegetale rifiltrate la soluzione un ultima volta usando il filtro da caffè;

7)se intendete consumare oralmente il prodotto aggiungete adesso alla soluzione l'olio a media catena lipidica, ad esempio quello di noce di cocco, se intendete realizzare un estratto fumabile saltate questo step;

8)fate evaporare l'alcool a basse temperature o semplicemente sistemando la teglia vicino a una finestra o sotto una ventola, lontano dal calore e da fiamme libere, ovviamente non usate calore se avete scelto l'estrazione a freddo;

9)se volevate realizzare una resina fumabile avete finito e non dovete fare altro che staccarla dalla teglia, altrimenti aggiungete la lecitina di soia in polvere, mischiate, coprite la teglia con della stagnola e congelate l'estratto per almeno 4 ore;

OPZIONALE,scongelare e riscaldare nuovamente il prodotto ottenuto in intervalli di 40-80 minuti, tornando a congelare per almeno 4 ore tra una cottura e un'altra arrivando fino ad un massimo di 5 ore, per un'effetto sempre meno celebrale e marcatamente più narcotico, tenendo a mente che allungare troppo i tempi comporta comunque una leggera perdita generale di potenza percepita.

10)adesso dovete solo decidere come godervi il frutto delle vostre fatiche, consumandolo così com'è oppure facendone delle capsule o degli splendidi edibili :D

Cannabinoidi, degradazione e attivazione

La maggior parte delle vecchie ricette di edibili non tengono conto del nuovo sapere scientifico disponibile sul mondo dei cannabinoidi, ecco perchè moltissime persone rimangono deluse dagli effetti che riescono ad ottenere col consumo orale arrivando spesso ad ingerirne quantità mostruose solo perchè finiscano nel gabinetto qualche ora più tardi...

Uno dei maggiori passi in avanti è stata la comprensione del processo di decarbossilizzazione che comporta la trasformazione di THCA, CBDA E CBNA con valenza terapeutica ma privi di effetti psicoattivi in THC, CBD E CBN.

La decarbossilizzazione è un processo che comincia quando si riduce drasticamente l'umidità del materiale fresco, ovvero a seccaggio avvenuto, maggiore sarà la temperatura e la quantità d'aria disponibile, maggiore sarà la velocità del processo.
Dunque contrariamente a quanto si crede non è necessario "infornare" la cannabis perchè questo processo avvenga, anche se è sicuramente la via più semplice e veloce.

Generalmente un'ora a 110°C (due cotture da mezz'ora mischiando il materiale prima di infornarlo di nuovo sono da preferire), è più che abbastanza per avere una conversione ottimale quando si lavora con del materiale che è stato seccato e curato a dovere, come dicevo i tempi si allungano o si accorciano a seconda di quando è stato effettuato il raccolto e come ne sono stati conservati i frutti.
Per sicurezza durante questo passaggio conviene coprire la teglia ermeticamente con della stagnola ed aspettare che si sia raffreddata prima di aprirla, in modo che i vapori che si creeranno al suo interno abbiano modo di posarsi.

Se si vuole evitare di danneggiare, non solo i cannabinoidi, ma anche i costituenti più delicati, e forse proprio per questo meno studiati e conosciuti, a mio modesto parere bisogna allungare i tempi ed evitare di sottoporre il prodotto a temperature maggiori di 50°c (non troverete da nessuna parte temperature così basse, magari sono io che esagero, la maggior parte dei terpeni resiste a temperature ben più elevate).

Una soluzione per chi ha bisogno di una costante efficacia terapeutica ma non vuole comunque rinunciare agli effetti ricreativi è di processare due volte il materiale, la prima a freddo (temperature sotto lo 0), saltando lo step di decarbossilizzazione e per periodi estremamente brevi; la seconda a caldo, dopo aver decarbossilizzato, lasciando in infusione per tempi lunghissimi trascurando la purezza del prodotto.

Si ottengono così due estratti diversi, uno estremamente puro e che conserva intatti cannabinoidi e terpeni, perfetto sia da fumare (dato che la combustione attiverà THCA, CBDA E CBNA) che da assumere oralmente magari al mattino, quando si vogliono i benefici della cannabis senza il relativo sballo. L'altro estratto sarà decisamente meno puro ma decisamente psicoattivo quando assunto per via orale, perfetto per la sera!

Un cosa da tenere bene a mente quando si lavora con gli edibili è quindi, che una singola strain di cannabis può garantire una straordinaria varietà di effetti a seconda di come e quanto la si è lavorata.

Una preparazione realizzata esclusivamente a freddo saltando lo step di decarbossilizzazione sarà praticamente priva di effetti psichedelici e preserverà intatti i cannabinoidi e i terpeni presenti nella pianta, che hanno comunque una miriade di applicazioni teraupetiche (antispasmodico, antimutagenico, analgesico e anticonvulsivo), garantendo reali benefici senza i tipici e tanto ricercati "effetti collaterali" della cannabis a pazienti con malattie importanti quali Parkinson, sclerosi multipla, ecc...)

Anche una volta decarbossilizzato completamente il prodotto si possono comunque ottenere effetti e benefici molto diversi, un olio che non è stato lavorato a lungo sarà dominato prevalentemente dal THC, garantendo un effetto cerebrale/euforico che potrebbe anche causare ansia ed attacchi di panico, un olio che è stato processato a lungo, congelato,scongelato e riscaldato più volte, conterrà via via maggiori concentrazioni dei vari prodotti di degradazione del THC (soprattutto delta-8-THC e CBN) e sarà caratterizzato dalla classica stonatura utile contro insonnia e nella terapia del dolore.

Scelta del vettore e biodisponibilità

Con il tempo si è scoperto che anche preparazioni sicuramente efficaci come il BHO e il Rick Simpson's Oil, pur essendo estremamente potenti hanno una scarsissima assorbibilità.
Infatti per assicurarsi un elevata biodisponibilità è necessario procedere in tre fasi e prendere alcuni particolari accorgimenti:
-realizzare una tintura alcolica, l'alcool infatti, non serve solo a separare i principi attivi dal materiale inerte, ma ha anche la capacità di scindere quelli che all'inizio del processo possono essere immaginati come dei "grumi" composti di molecole di cannabinoidi.
Questi grumi sono solo parzialmente assorbibili a meno che non vengano sottoposti all'azione di un solvente,che con il tempo districherà le varie molecole, micronizzandoli fino ad ottenere un composto omogeneo formato da singole molecole in soluzione;

-incorporare queste molecole in un vettore lipidico, preferibilmente in un olio a media catena lipidica. Le molecole di cannabinoidi verranno pian piano inglobate dai grassi, che creeranno una copertura al loro esterno migliorandone esponenzialmente l'assorbimento.
Perchè un olio a media catena lipidica? Perchè questo genere di oli viaggiano attraverso la vena porta nel fegato, dove vengono metabolizzati ed avviene la conversione del D9-THC nel più potente 11-OH-THC (nel caso siate affetti da patologie epatiche che inficino il metabolismo di farmaci ed alimenti potrebbe essere più appropiato usare un olio a lunga catena lipidica, come quello di oliva, ma sono casi abbastanza rari).
Scegliendo un altro tipo di olio questa reazione potrebbe non avvenire affatto con il rischio di doversi accontentare di effetti moto più brevi e meno intensi.

-aggiungere un pò di lecitina di soia in polvere, che è un emulsionante ed ha anche effetti sul metabolismo dei lipidi.

Tempi, temperatura e purezza

Come già precisato, maggiori i tempi e la temperatura di estrazione, maggiori saranno resa ed efficienza, a scapito della purezza della stessa.

Personalmente mi preoccupo della purezza solo quando ho intenzione di realizzare un estratto fumabile, infatti se risultasse troppo diluito avrei grossi problemi a raggiungere l'effetto desiderato, in più l'eccesso di lipidi, cere e clorofilla nel prodotto finito rischierebbero di renderlo veramente ingestibile e difficile da fumare.
Al contrario non mi costa niente assumere oralmente due capsule invece di una, tra l'altro bisogna tenere a mente che molto del materiale considerato "inerte" in realtà non lo è affatto e contribuisce al valore terapeutico della pianta.
Inoltre, detto tra noi, se non si insegue la purezza si ci risparmia un pò di delusioni e di sprecare erba ed alcool.

C'è da dire però che un estratto ricco di clorofilla e sostanze di scarto avrà un sapore amaro e decisamente sgradevole, assolutamente innocuo se avete intensione di incapsularlo ma potenzialmente catastrofico, se avete invece intenzione di usarlo in cucina.

Ottimizzazione del solvente


Spesso, specialmente quando mi trovo a guardare materiale di pessima qualità, come vecchie foglie e steli, mi chiedo se ne valga la pena di provare un estrazione o è solo uno spreco di solvente.
Probabilmente capita a tutti quelli che come me non hanno un estrattore che permetta di recuperare l'alcool utilizzato, per fortuna dei piccoli trucchetti possono fare la differenza.

Per esempio tritare e congelare il materiale prima dell'estrazione ne migliora drasticamente l'efficienza, assottigliando le pareti cellulari ed aumentando la superficie di estrazione.
Un altro trucchetto consiste nel dividere il materiale da estrarre in porzioni più piccole, riutilizzando lo stesso solvente per ogni porzione ottenendo così una soluzione estremamente satura e potente, limitando al contempo i consumi.
Infine si può scegliere di sacrificare la purezza aumentando i tempi e le temperature di infusione ottenendo una soluzione sovrasatura.

Evaporazione

Può essere effettuata in forno ventilato, a bagnomaria o anche senza l'ausilio di calore, l'unica costante quando si deve fare evaporare dell'alcool deve essere una buona ventilazione e tenerlo lontano da fiamme libere. Evapora molto in fretta se posto sotto una ventola o accanto ad una finestra aperta.

Non è necessario farlo evaporare completamente per realizzare degli edibili (anzi se il prodotto finale risulta secco o troppo denso, non avete usato abbastanza olio), ma solo se si vuole realizzare una resina fumabile, in ogni caso l'alcool da cucina è assolutamente sicuro sia da ingerire che da fumare, così come gli altri ingredienti usati in questa tek.

Altro

Ricordate di mangiare tra le due e le quattro ore prima di consumare gli edibili, è meglio evitare di essere a stomaco pieno per non diluire troppo nel tempo l'assorbimento, anche essere a stomaco completamente vuoto è controproducente.
Ci sono inoltre, alimenti come il mango che migliorano/potenziano gli effetti orali della cannabis.

Anche un estratto ben fatto, che di solito dà effetti nel giro di qualche minuto, può impiegare ore a manifestarsi, a seconda del vostro metabolismo e della reattività del vostro fegato. Ridosare per impazienza può essere pericoloso se non siete esperti, infatti gli effetti di un edibile possono essere decisamente ingestibili e i rischi di sovraddosaggio sono decisamente più alti che fumando.

Ho cercato di essere chiaro e non scendere troppo nei dettagli, per qualsiasi cosa chiedete pure ENJOY :weed:
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eterodosso
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da eterodosso » dom mag 28, 2017 1:28 am

Innanzitutto, complimenti per la trattazione, completa, esaustiva ed adatta a tutti gli scopi.
Poi, la domanda: per ottenere un prodotto finale psicoattivo e, soprattutto, assumibile per via sublinguale, è necessaria, o consigliabile, l'aggiunta di olio di cocco (o simili... già, ma simili quali? Cercando in rete, ho trovato citato solo quello di cocco)? Negli articoli che ho trovato su questo tipo di assunzione, si parlava della semplice tintura... ma è anche vero che dettagli come quelli che hai fornito a proposito della tecnica di estrazione, non erano neanche lontanamente riportati, anzi, in genere si parlava di estrazione a caldo o a freddo come se questo non influisse sul risultato finale.
Da quanto ho capito leggiucchiando qua e la, la somministrazione sublinguale ha i vantaggi, rispetto all'ingestione, di avere tempi di "salita" molto più rapidi (15-20 minuti), a parità di intensità dell'effetto, con una durata forse minore (male che vada, sarà come l'averlo fumato, penso, visto che viene assorbito direttamente nel sangue), e di una maggior facilità e precisione nel dosaggio per raggiungere l'effetto desiderato. Senza contare che non si puzza di fumo, non ci si deve preoccupare di odori "strani" in giro, e non ci si scassano i polmoni.

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Cibino
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » dom mag 28, 2017 10:06 am

La mia tecnica (che uso ormai da parecchi anni ripresa dal sito di Rick Simpson) sia per uso ludico che medicinale.

1 - In una bacinella di vetro sminuzzo la cannabis (secca) a mano. Mi raccomando pesate la cannabis (in seguito, il perchè).
2 - Copro con alcool etilico (95° o 96°. Quello che si usa per fare liquori o per pasticceria. Costo variabile litro 11-14 euro. 4 euro a Livigno).
3 - Con un pestello "schiaccio" il tutto per tre minuti (non andare oltre perchè nelll'alcool "entrerebbe" troppa clorofilla)
4 - Filtro con un pezzo di stoffa fine
5 - Ripeto il passaggio 2, 3, 4. E' inutile farlo poi per la terza volta perchè i cannabinoidi in due passaggi si sono completamente staccati" dalla parte vegetale (oltre il 95%) e dato il costo dell'alcool etilico non ne vale la pena.
6 - Filtro il liquido (verde) ottenuto utilizzando un filtro per caffè americano (lo trovate al supermercato).
7 - Metto il liquido in un pentolino (pesate il pentolino vuoto prima del processo) a bagno maria e faccio evaporare tutto l'alcool.
8 - Metto il pentolino in forno a 110° per un'ora per attivare i cannabinoidi (decarbossilazione).

A questo punto ripesate il pentolino con la resina e saprete quanto estratto avrete ottenuto. 25mg di estratto corrispondono ad
una canna con 0,2 grammi di cannabis.

Le varie possibilità di utilizzo:

A) Conoscendo il peso ottenuto dell'estratto potete aggiungere una goccia di alcool etilico per ogni 6mg otterrete così una soluzione alcoolica di facile utilizzo. Personalmente prendo 3-4 gocce 1 ora prima di cena e appena inizio a cenare inizia l'effetto. La durata è di circa 4 ore (sonno perfetto e leggera stanchezza mattutina). Mia moglie prende due gocce dopo cena e raramente le fa effetto. I miei genitori e i miei suoceri ne prendono 1 goccia dopo cena. Anche al cane 1/3 di goccia a stomaco pieno. A parte io che la assumo a scopo ludico/prevenzione i restanti assumono a scopo preventivo.

B) Si può fumare l'estratto in un vaporizzatore o nelle pipette di vetro. Attenzione di usarne pochissimo perchè è estremamente potente. Durata effetto pari al fumare cannabis.

C) Aggiunto ad olio/crema vegetale per uso topico (bruciature, emorroidi, etc...)

D) Spalmato direttamente sulla pelle per cura di tumori, appunto, della pelle. Posso confermare che funziona dato che lo produssi per la prima volta anni fa per mia mamma che soffriva di questo problema (prima che diventasse vegana e cambiasse il suo tipo di vita). L'ultimo basalioma che ebbe sul naso fu curato topicamente con l'estratto in una ventina di giorni senza l'utilizzo di chirurgia.

E) Pesato e mangiato. Ma dato che è estremamente appiccicoso è praticamente impossibile pesare ed utilizzarlo per basse dosi. Questa modalità è utilizzata solo da chi fa cure contro il cancro dato che deve essere assunto 1 grammo giornaliero.

Ultima nota: si ottiene circa 10% / 20% di estratto dal materiale utilizzato (la percentuale varia dalla quantità di cannabinoidi contenuta nella cannabis). Altro vantaggio è, che se in una serata mi fumo 2 cannelli uso 0,4 grammi cannabis per una durata dell'effetto di circa 4 ore mentre se la mangio ne utilizzo la metà. Fumandola l'effetto è più veloce e il picco dura poco, ingerendola la "salita" e più dolce ma il picco è persistente.

Cibino

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Cibino
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » dom mag 28, 2017 10:17 am

E' possilbile anche un'altra via senza il bisgno di fare l'estrazione: sminuzzare la cannabis e metterla in forno a 110° per un'ora (attivazione/decarb). Ingerirla: come per l'estratto, la "salita" varia se si è a stomaco vuoto/pieno; normalmente dai 50 minuti alle 2 ore. Durata effetto 4 ore. Dose "normale" (mia, soggettiva) 0,1 grammi.

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Mister Hyde 2 » dom mag 28, 2017 7:00 pm

Cibino ha scritto:
dom mag 28, 2017 10:17 am
E' possilbile anche un'altra via senza il bisgno di fare l'estrazione: sminuzzare la cannabis e metterla in forno a 110° per un'ora (attivazione/decarb). Ingerirla: come per l'estratto, la "salita" varia se si è a stomaco vuoto/pieno; normalmente dai 50 minuti alle 2 ore. Durata effetto 4 ore. Dose "normale" (mia, soggettiva) 0,1 grammi.

Cibino
può davvero essere cosi semplice ?

Un ora non è troppo ?
0,1 grammi ti bastano anche se hai tolleranza alla cannabis? :weed:

voglio smettere per un bel pò con l utilizzo di cannabis, ma dato che mi rimane un grammetto volevo salutarla in un bel modo
e magari avere più effetti medici rispetto al fumarla :weed:

grazie se risponderai :weed: :weed:

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~Møgørøs•
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da ~Møgørøs• » dom mag 28, 2017 8:00 pm

Mister Hyde 2 ha scritto:
dom mag 28, 2017 7:00 pm
Cibino ha scritto:
dom mag 28, 2017 10:17 am
E' possilbile anche un'altra via senza il bisgno di fare l'estrazione: sminuzzare la cannabis e metterla in forno a 110° per un'ora (attivazione/decarb). Ingerirla: come per l'estratto, la "salita" varia se si è a stomaco vuoto/pieno; normalmente dai 50 minuti alle 2 ore. Durata effetto 4 ore. Dose "normale" (mia, soggettiva) 0,1 grammi.

Cibino
può davvero essere cosi semplice ?

Un ora non è troppo ?
0,1 grammi ti bastano anche se hai tolleranza alla cannabis? :weed:

voglio smettere per un bel pò con l utilizzo di cannabis, ma dato che mi rimane un grammetto volevo salutarla in un bel modo
e magari avere più effetti medici rispetto al fumarla :weed:

grazie se risponderai :weed: :weed:
Se sei poco sensibile all'erba e abituato a fumarla , magari anche spesso , probabile che uno 0.1 nemmeno lo senti . Ti consiglio di decarbolissizzare almeno uno 0.4 , se le mie "intuizioni" sono giuste : dimmelo tu ! Fumi tanto o poco ? Al massimo puoi aspettare qualche giorno per ridurre la tolleranza e sicuramente ti basterá molto meno ;)
•~•~•

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Cibino
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » lun mag 29, 2017 10:39 am

Mister Hyde 2 ha scritto:
dom mag 28, 2017 7:00 pm
Cibino ha scritto:
dom mag 28, 2017 10:17 am
E' possilbile anche un'altra via senza il bisgno di fare l'estrazione: sminuzzare la cannabis e metterla in forno a 110° per un'ora (attivazione/decarb). Ingerirla: come per l'estratto, la "salita" varia se si è a stomaco vuoto/pieno; normalmente dai 50 minuti alle 2 ore. Durata effetto 4 ore. Dose "normale" (mia, soggettiva) 0,1 grammi.

Cibino
può davvero essere cosi semplice ?

Un ora non è troppo ?
0,1 grammi ti bastano anche se hai tolleranza alla cannabis? :weed:

voglio smettere per un bel pò con l utilizzo di cannabis, ma dato che mi rimane un grammetto volevo salutarla in un bel modo
e magari avere più effetti medici rispetto al fumarla :weed:

grazie se risponderai :weed: :weed:
Certo che è così semplice. :)

1 ora è la modalità che uso io ormai da parecchi anni e funziona perfettamente. Avevo una tabella con le varie temperature e tempi per la decarbossillazione. Più ti avvicini ai 140° (temperatura di "evaporazione del thc-a) più i tempi diminuiscono. 100°-110° è la temperatura meno rischiosa a meno che tu abbia un forno da laboratorio a temperatura stabile (fai conto che il mio forno elettrico da cucina impostato a 110° ha un range da 95° a a 125° durante il funzionamento).

0.1 è la quantità che ingerisco io quando non uso le "goccine" (io non sono un fumatore. Mai fumato una sigaretta) però ti posso assicurare che persone che "vivono con il chilum acceso" mi hanno sempre detto che gli 0.1 - 0.2 che gli offrivo esano sempre una "manata". Fai le tue prove.

Cibino

P.S. Perchè smettere? Se la mangi e quindi non hai la "parte deleteria" della combustione la cannabis è un'ottima pianta medicinale (prevenzione tumorale, regola la pressione sanguigna, neuregenesi della zona dell'ippocampo, avvicinamento alle "parti superiori della nostra coscienza, etc...)

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Mister Hyde 2 » lun mag 29, 2017 2:34 pm

Cibino ha scritto:
lun mag 29, 2017 10:39 am
Certo che è così semplice. :)

1 ora è la modalità che uso io ormai da parecchi anni e funziona perfettamente. Avevo una tabella con le varie temperature e tempi per la decarbossillazione. Più ti avvicini ai 140° (temperatura di "evaporazione del thc-a) più i tempi diminuiscono. 100°-110° è la temperatura meno rischiosa a meno che tu abbia un forno da laboratorio a temperatura stabile (fai conto che il mio forno elettrico da cucina impostato a 110° ha un range da 95° a a 125° durante il funzionamento).

0.1 è la quantità che ingerisco io quando non uso le "goccine" (io non sono un fumatore. Mai fumato una sigaretta) però ti posso assicurare che persone che "vivono con il chilum acceso" mi hanno sempre detto che gli 0.1 - 0.2 che gli offrivo esano sempre una "manata". Fai le tue prove.

Cibino

P.S. Perchè smettere? Se la mangi e quindi non hai la "parte deleteria" della combustione la cannabis è un'ottima pianta medicinale (prevenzione tumorale, regola la pressione sanguigna, neuregenesi della zona dell'ippocampo, avvicinamento alle "parti superiori della nostra coscienza, etc...)
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TU MI STAI SIMPATICO AHAH :weed: :weed: :weed:
non lo so, ho sempre voluto mangiarla al posto di fumarla (nemmeno io fumo sigarette),
ma ho sempre pensato andasse per forza legata con qualche grasso per essere attivata e digerita dal nostro stomaco !! E sai vivendo ancora coi miei non è che abbia tutta sta possiblità di fare burri vari e profumare tutta la casa :weed: :weed:

quindi bom la "sminuzzi" e poi viene mangiata direttamente cosi se ho capito bene ? ( si scusa faccio ancora fatica a crederci, è una scoperta eccezzionale per me :lode: :lode: :lode: :lode: )
cavolo proverò assolutamente!!! :lode: :lode:

P.s. Pèrche sono una persona che tende facilmente alla dipendenza (psicologica)..ma ora che mi ci fai riflettere credo anche che gran parte di questa dipendenza sia dovuto al fatto di fumarla, e quindi a questo gesto !!

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » mar mag 30, 2017 9:07 am

Mister Hyde 2 ha scritto:
lun mag 29, 2017 2:34 pm
TU MI STAI SIMPATICO AHAH :weed: :weed: :weed:
non lo so, ho sempre voluto mangiarla al posto di fumarla (nemmeno io fumo sigarette),
ma ho sempre pensato andasse per forza legata con qualche grasso per essere attivata e digerita dal nostro stomaco !! E sai vivendo ancora coi miei non è che abbia tutta sta possiblità di fare burri vari e profumare tutta la casa :weed: :weed:

quindi bom la "sminuzzi" e poi viene mangiata direttamente cosi se ho capito bene ? ( si scusa faccio ancora fatica a crederci, è una scoperta eccezzionale per me :lode: :lode: :lode: :lode: )
cavolo proverò assolutamente!!! :lode: :lode:

P.s. Pèrche sono una persona che tende facilmente alla dipendenza (psicologica)..ma ora che mi ci fai riflettere credo anche che gran parte di questa dipendenza sia dovuto al fatto di fumarla, e quindi a questo gesto !!
Io la sminuzzo, la peso, e per comodità la metto in un bicchiere con del succo d'arancia (puoi usare qualsiasi liquido), una mescolata e via. Se non ti da fastidio puoi anche mangiarla direttamente.

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Vegetable Man » mer mag 31, 2017 1:53 pm

Se proprio vuoi una ricetta facile e veloce vai di firecrackers, tra un edibile e l'erba grezza la differenza si sente eccome secondo me.

Per i firecrackers basta avere un forno, dei crackers o dei biscotti, un pò di nutella e della carta argentata.
1)Decarbossilizizzare in modo sbrigativo la quantita di erba che di solito fumate in una giornata;
2)Spezzare i crackers spalmando etrambe le metà con la nutella (io aggiungo un pò di olio di cocco e di lecitina per renderla più fluida e migliorare l'assorbimento);
3)Spargere sui crackers l'erba tritata finemente nel modo più omogeneo possibile, usando per ogni crackers la quantità che di solito mettereste in un joint;
4)chiudere a mò di panino e incartare usando la carta argentata;
5)schiacciare lievemente in modo da far entrare per bene in contatto l'erba e la nutella ed infornare per 15-30 minuti a 100°C,
in alternativa potete semplicemente lasciarli riposare per almeno 24 ore in un luogo tiepido, più tempo verranno cotti/lasciati riposare più forte sarà l'effetto narcotico.

Generalmente hanno un buon sapore, mangiarne uno permette di continuare a funzionare decentemente, mangiare l'intera infornata invece ti stende come si deve.

La nutella và bene perchè è piena di olio e contiene anche lecitina ma per altre ricette non è la scelta migliore in assoluto, in alternativa all'olio di cocco si può usare il burro chiarificato e gli oli a media catena lipidica, se cerchi MCT oil su google dovresti trovarne di mille marche diverse, in minor misura anche l'olio di mandorla e di semi di uva e infine di oliva dovrebbero andare bene.

Una tintura specie se molto concentrata và già benissimo per l'uso sublinguale, processare ulteriormente in olio non è assolutamente un passaggio "necessario" ma migliora l'assorbimento per via orale un pò per tutti ma soprattutto per chi ha problemi a metabolizzare l'alcool
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » mer mag 31, 2017 7:44 pm

Aggiungo anch'io la mia ricetta con olio vegetale da usare poi come meglio si crede con ricette varie:

- Pesare la cannabis e definire quanti dosi sono (come detto io utilizzo 0.1 - 0.2 gr. dose)
- Mettere la cannabis dentro ad un pentolino con olio d'oliva e acqua
- Portare in ebolizzione l'acqua per un'ora
- Lasciare "il composto" a riposare per 24 ore
- Filtrare il tutto: si otterrà una soluzione acqua/olio
- Dopo la filtrazione lasciar riposare: l'olio salirà in superficie
- Ora due possibilità: con una siringa rimuovere l'acqua oppure mettere in freezer i "liquidi. Quando l'acqua/olio si saranno solidificati "staccare" la parte d'acqua (ghiaccio) con un coltello.

Ora potete usare l'olio di cannabis vegetale per qualsiasi ricetta dolce, salata e anche condire insalate. ATTENZIONE: se lo usate per ricette di cibi cotti, non superare i 140° altrimenti il thc vaporizza e l'effeto sparisce.

Mi raccomando NON ESAGERARE. Le "manate in faccia" sono sempre "dietro l'angolo"!!! :D :D :D

Cibino

Mister Hyde 2
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Mister Hyde 2 » mer mag 31, 2017 7:56 pm

Cibino ha scritto:
mer mag 31, 2017 7:44 pm
Aggiungo anch'io la mia ricetta con olio vegetale da usare poi come meglio si crede con ricette varie:

- Pesare la cannabis e definire quanti dosi sono (come detto io utilizzo 0.1 - 0.2 gr. dose)
- Mettere la cannabis dentro ad un pentolino con olio d'oliva e acqua
- Portare in ebolizzione l'acqua per un'ora
- Lasciare "il composto" a riposare per 24 ore
- Filtrare il tutto: si otterrà una soluzione acqua/olio
- Dopo la filtrazione lasciar riposare: l'olio salirà in superficie
- Ora due possibilità: con una siringa rimuovere l'acqua oppure mettere in freezer i "liquidi. Quando l'acqua/olio si saranno solidificati "staccare" la parte d'acqua (ghiaccio) con un coltello.

Ora potete usare l'olio di cannabis vegetale per qualsiasi ricetta dolce, salata e anche condire insalate. ATTENZIONE: se lo usate per ricette di cibi cotti, non superare i 140° altrimenti il thc vaporizza e l'effeto sparisce.

Mi raccomando NON ESAGERARE. Le "manate in faccia" sono sempre "dietro l'angolo"!!! :D :D :D

Cibino
oh le tue ricette mi ispirano troppo ahah :weed: :weed: ( amo l'olio di oliva, ne mangio anche troppo ahah)

Per le quantità di olio e acqua vai a "occhio"?

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » gio giu 01, 2017 11:29 am

Mister Hyde 2 ha scritto:
mer mag 31, 2017 7:56 pm
Cibino ha scritto:
mer mag 31, 2017 7:44 pm
Aggiungo anch'io la mia ricetta con olio vegetale da usare poi come meglio si crede con ricette varie:

- Pesare la cannabis e definire quanti dosi sono (come detto io utilizzo 0.1 - 0.2 gr. dose)
- Mettere la cannabis dentro ad un pentolino con olio d'oliva e acqua
- Portare in ebolizzione l'acqua per un'ora
- Lasciare "il composto" a riposare per 24 ore
- Filtrare il tutto: si otterrà una soluzione acqua/olio
- Dopo la filtrazione lasciar riposare: l'olio salirà in superficie
- Ora due possibilità: con una siringa rimuovere l'acqua oppure mettere in freezer i "liquidi. Quando l'acqua/olio si saranno solidificati "staccare" la parte d'acqua (ghiaccio) con un coltello.

Ora potete usare l'olio di cannabis vegetale per qualsiasi ricetta dolce, salata e anche condire insalate. ATTENZIONE: se lo usate per ricette di cibi cotti, non superare i 140° altrimenti il thc vaporizza e l'effeto sparisce.

Mi raccomando NON ESAGERARE. Le "manate in faccia" sono sempre "dietro l'angolo"!!! :D :D :D

Cibino
oh le tue ricette mi ispirano troppo ahah :weed: :weed: ( amo l'olio di oliva, ne mangio anche troppo ahah)

Per le quantità di olio e acqua vai a "occhio"?
L'ultima volta che l'ho "fatto" ho usato 5 grammi di cannabis per 75 grammi di olio d'oliva (ottenendo circa 3.2 grammi di olio dose). Con l'acqua "vai a occhio" (almento 4-5 volte l'olio in volume) nel senso che deve essere molta di più dell'olio: la sua funzione è solo quella di portare la soluzione ad ebollizione a 100° perchè se andasse in ebolizzione alla temperatura dell'olio, il thc evaporerebbe.
Domenticavo: la decarbossilazione dell'olio ottenuto non serve in quanto il processo avviene già durante la bollitura.

Ricetta: far fondere cioccolato fondente (pesato) a bagnomaria. Aggiungere olio oliva con cannabis (pesato). Quando il tutto si sta per rapprendere con un cucchiaino/mani dar forma a dei cioccolatini piccoli e passarli in granella di mandorle e/o pistacchi e/o noci, etc.. L'effetto fa la sua comparsa da 50 minuti a due ore dopo per cui non superare, almeno la prima volta, la dose consigliata (conosco una marea di persone che sono andate "in sbattone" per aver esagerato con torte, space cookies, cioccolatini, etc.. sempre per il solito motivo: "ma non fa un cxxxo! Dammi un'altra fetta!" e come al solito "la manata" è sempre dietro l'angolo :) )

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Vegetable Man » ven giu 02, 2017 1:37 pm

Cibino ha scritto:
mer mag 31, 2017 7:44 pm
Aggiungo anch'io la mia ricetta con olio vegetale da usare poi come meglio si crede con ricette varie:

- Pesare la cannabis e definire quanti dosi sono (come detto io utilizzo 0.1 - 0.2 gr. dose)
- Mettere la cannabis dentro ad un pentolino con olio d'oliva e acqua
- Portare in ebolizzione l'acqua per un'ora
- Lasciare "il composto" a riposare per 24 ore
- Filtrare il tutto: si otterrà una soluzione acqua/olio
- Dopo la filtrazione lasciar riposare: l'olio salirà in superficie
- Ora due possibilità: con una siringa rimuovere l'acqua oppure mettere in freezer i "liquidi. Quando l'acqua/olio si saranno solidificati "staccare" la parte d'acqua (ghiaccio) con un coltello.

Ora potete usare l'olio di cannabis vegetale per qualsiasi ricetta dolce, salata e anche condire insalate. ATTENZIONE: se lo usate per ricette di cibi cotti, non superare i 140° altrimenti il thc vaporizza e l'effeto sparisce.

Mi raccomando NON ESAGERARE. Le "manate in faccia" sono sempre "dietro l'angolo"!!! :D :D :D

Cibino
Non ti offendere ma visto che l'obbiettivo di questo topic era proprio fare luce sugli errori più comuni nelle vecchie ricette e dare un alternativa migliore, non posso non fare alcune considerazioni sulla tua.

Le estrazioni in acqua e olio sono molto da hippie anni 70', ormai si sà per certo che sono le meno efficenti in assoluto in quanto acqua e olio invece di collaborare fanno a pugni limitando la capacità di estrarre l'uno dell'altro, si è anche scoperto che alcuni cannabinoidi sono parzialmente solubili in acqua e andrebbero persi, così come andrebbe persa larga parte dei terpeni dopo una bollitura di un ora, tra l'altro dici di mettere la pentola direttamente sulla fiamma viva invece di utilizzare la cottura a bagno maria o qualche altro stratagemma.

Un'ora di ebollizione è abbastanza per fare evaporare gran parte dei terpeni e non abbastanza per permettere ai cannabinoidi di migrare completamente nell'olio, molte ricette simili alla tua riportano tempi molto più lunghi superando anche le 6 ore di cottura e temperature più basse. Sinceramente posso solo immaginare lo sfacelo causato da un'ebollizione agressiva seguita da una cottura a 140 celsius, decisamente abbastanza per far perdere notevolmente di potenza il preparato...

L'olio di oliva è chimicamente uno dei meno adatti e darà un sapore terribile a qualsiasi dolce proverete a fare (magari per i salati ancora ancora và bene), tra l'altro la ricetta che hai dato sembra la classica ricetta bacata per il burro di cannabis, in cui per qualche ragione hai scelto di usare l'olio di oliva...
Sinceramente non capisco proprio perchè visto che oltre ad avere un saporaccio si solidifica in modo diverso e a temperature molto più basse rispetto al burro rendendo più difficoltoso separarlo dall'acqua ed aumentando ulteriormente gli sprechi.

Per evitare cotture infinite, sprechi vari e passaggi inutili è' sempre meglio estrarre prima in alcool, ma se proprio siete pigri e volete evitare di fare prima una tintura almeno lasciate perdere l'acqua che fà solo casino, scegliete un olio adatto ed una cottura a bagno maria, posso capire non avere tempo da perdere dietro a una ricetta di diecimila passaggi di cui non capite nemmeno il senso, ma le alternative ci sono...
"Nothing is static. Everything is evolving. Everything is falling apart." -Chuck Palahniuk

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Re: Decarbossilazione Cannabis

Messaggio da BlueFire » ven giu 02, 2017 7:42 pm

Intanto complimenti per l'opera titanica (se l'hai tradotta tu) o grazie mille per aver riportato una così sostanziosa traduzione (se l'hai trovata).
Non ho letto tutto il papiro perché, dato che ancora non assumo, non mi serve ancora e non ho tutto il tempo che vorrei, ma stai certo che la passerò ad amici ai quali potrebbe essere molto utile.
Scrivo per avvertire che ho corretto il titolo, siccome il termine corretto non è "decarbossilizzazione" ma "decarbossilazione"
Se la terra è sopravvissuta ai cianobatteri e al loro ossigeno, sopravviverà anche a noi. Il punto è semplicemente quanto noi ci renderemo difficile sopravvivere.

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Cibino » sab giu 03, 2017 11:07 am

Vegetable Man ha scritto:
ven giu 02, 2017 1:37 pm

Non ti offendere ma visto che l'obbiettivo di questo topic era proprio fare luce sugli errori più comuni nelle vecchie ricette e dare un alternativa migliore, non posso non fare alcune considerazioni sulla tua.

Le estrazioni in acqua e olio sono molto da hippie anni 70', ormai si sà per certo che sono le meno efficenti in assoluto in quanto acqua e olio invece di collaborare fanno a pugni limitando la capacità di estrarre l'uno dell'altro, si è anche scoperto che alcuni cannabinoidi sono parzialmente solubili in acqua e andrebbero persi, così come andrebbe persa larga parte dei terpeni dopo una bollitura di un ora, tra l'altro dici di mettere la pentola direttamente sulla fiamma viva invece di utilizzare la cottura a bagno maria o qualche altro stratagemma.

Un'ora di ebollizione è abbastanza per fare evaporare gran parte dei terpeni e non abbastanza per permettere ai cannabinoidi di migrare completamente nell'olio, molte ricette simili alla tua riportano tempi molto più lunghi superando anche le 6 ore di cottura e temperature più basse. Sinceramente posso solo immaginare lo sfacelo causato da un'ebollizione agressiva seguita da una cottura a 140 celsius, decisamente abbastanza per far perdere notevolmente di potenza il preparato...

L'olio di oliva è chimicamente uno dei meno adatti e darà un sapore terribile a qualsiasi dolce proverete a fare (magari per i salati ancora ancora và bene), tra l'altro la ricetta che hai dato sembra la classica ricetta bacata per il burro di cannabis, in cui per qualche ragione hai scelto di usare l'olio di oliva...
Sinceramente non capisco proprio perchè visto che oltre ad avere un saporaccio si solidifica in modo diverso e a temperature molto più basse rispetto al burro rendendo più difficoltoso separarlo dall'acqua ed aumentando ulteriormente gli sprechi.

Per evitare cotture infinite, sprechi vari e passaggi inutili è' sempre meglio estrarre prima in alcool, ma se proprio siete pigri e volete evitare di fare prima una tintura almeno lasciate perdere l'acqua che fà solo casino, scegliete un olio adatto ed una cottura a bagno maria, posso capire non avere tempo da perdere dietro a una ricetta di diecimila passaggi di cui non capite nemmeno il senso, ma le alternative ci sono...
Nessuna offesa. O ho scritto male l'intervento oppure hai interpretato male tu. Delle due, l'una.
Un'altro dato giusto per capirci: i metodi riportati, sono procedure mie che utilizzo, non traduzioni o esperienze d'altri.

- L'olio messo in acqua a bollire, senza usare il bagnomaria, permette di tenere l'acqua a circa 100° (il punto di ebollizione varierà di poco rispetto ad un campione di acqua distillata). Finchè c'è l'acqua la temperatura della soluzione non salirà.
- 60 minuti in questa condizione permettono "il passaggio" dei cannabinoidi all'olio ed in più verrà effettuato il processo di decarbossilazione (per i preparati successivi con olio a freddo). I terpeni che si deteriorano intorno e sottoi 100° con questo metodo verranno comunque deteriorati nelle preparazioni a caldo. Che si deteriorino prima o dopo, non cambia nulla.
- 140° era la temperatura segnalata da NON SUPERARE nelle preparazioni a caldo (torte, biscotti, etc...) Arrivare a 157° è un attimo con un forno non controllato e oltre quel punto il thc evapora.
- La scelta dell'olio d'oliva è stata fatta per le caratteristiche salutari dello stesso rispetto ad altri tipi di olio (sono salutista vegano). Per quanto riguarda l'utilizzo dell'olio d'oliva per i preparati dolci, utilizzo parole tue, non ti offendere, non hai mai fatto probabilmente una torta o dei biscotti che utiizzino l'olio d'oliva come "grasso" di lavorazione. Se vuoi oggi t'invito a merenda. ;)
- La separazione olio/acqua dopo il passaggio in freezer è la cosa più semplice del mondo. Non vedo dove sia la difficoltà (la domanda che mi sorge spontanea: ne hai esperienza diretta o sono solo opinioni?).

Nota: per mia fortuna, doto che coltivo cannabis da parecchio tempo e non smazzandola e utilizzandola prevalentemente solo ad uso medico, più qualche regalo gratuito agli amici, il problema degli sprechi non si è mai posto per cui posso dire di essere ASSOLUTAMENTE IGNORANTE rispetto a questa questione in quanto non ne ho mai dato conto.
La prova che posso solo riportare è l'esperienza diretta rispetto alla stessa quantità di cannabis nei vari prodotti (la cosidetta dose base di 0.2 grammi che utilizzo io). Che mangi un cioccolatino che contiene 0.2gr di cannabis, che assuma 4 gocce di RSO (che contengono sempre 0.2gr), che mangi 0.2 gr di cannabis decarbossilata, gli effetti che provo sono più o meno gli stessi. Ci saranno stati sprechi? Il metodo che utilizzo non è ottimizzato? Non ci ho mai pensato e non saprei cosa rispondere.

Questo intervento non vuole assolutamente essere una polemica ma solo un punto di vista diverso, magari anche sbagliato; ho solo riportato le mie esperienze dirette (limitato con olio alimentare, molto approfondita con l'estrazione con alcool etilico).

Peace, Cibino

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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Vegetable Man » sab giu 03, 2017 2:30 pm

Giusto per chiarire prima di risponderti, la mia non è una tek per estrarre in olio nè tantomeno ne utilizzo o ne consiglierei una, l'olio è un buon vettore ma l'alcool è decisamente superiore per estrarre, su questo credo siamo d'accordo, i passaggi riassunti ulteriormente sarebbero:

1)Decarbossilizzazione facoltativa
2)Estrazione in alcool a caldo o freddo
3)Aggiunta di vettore lipidico ed emulsionante
4)Evaporazione dell'alcool
5)Congelamento e scongelamento facoltativo

Non c'è nessuna cottura vera e propria si può benissimo scegliere di decarbossilizzare senza superare i 50-60° ottenendo così un preparato attivato ma con tutti i terpeni intatti.

Cibino ha scritto:
sab giu 03, 2017 11:07 am

Nessuna offesa. O ho scritto male l'intervento oppure hai interpretato male tu. Delle due, l'una.
Un'altro dato giusto per capirci: i metodi riportati, sono procedure mie che utilizzo, non traduzioni o esperienze d'altri.

- L'olio messo in acqua a bollire, senza usare il bagnomaria, permette di tenere l'acqua a circa 100° (il punto di ebollizione varierà di poco rispetto ad un campione di acqua distillata). Finchè c'è l'acqua la temperatura della soluzione non salirà.
- 60 minuti in questa condizione permettono "il passaggio" dei cannabinoidi all'olio ed in più verrà effettuato il processo di decarbossilazione (per i preparati successivi con olio a freddo). I terpeni che si deteriorano intorno e sottoi 100° con questo metodo verranno comunque deteriorati nelle preparazioni a caldo. Che si deteriorino prima o dopo, non cambia nulla.
- 140° era la temperatura segnalata da NON SUPERARE nelle preparazioni a caldo (torte, biscotti, etc...) Arrivare a 157° è un attimo con un forno non controllato e oltre quel punto il thc evapora.
- La scelta dell'olio d'oliva è stata fatta per le caratteristiche salutari dello stesso rispetto ad altri tipi di olio (sono salutista vegano). Per quanto riguarda l'utilizzo dell'olio d'oliva per i preparati dolci, utilizzo parole tue, non ti offendere, non hai mai fatto probabilmente una torta o dei biscotti che utiizzino l'olio d'oliva come "grasso" di lavorazione. Se vuoi oggi t'invito a merenda. ;)
- La separazione olio/acqua dopo il passaggio in freezer è la cosa più semplice del mondo. Non vedo dove sia la difficoltà (la domanda che mi sorge spontanea: ne hai esperienza diretta o sono solo opinioni?).

Nota: per mia fortuna, doto che coltivo cannabis da parecchio tempo e non smazzandola e utilizzandola prevalentemente solo ad uso medico, più qualche regalo gratuito agli amici, il problema degli sprechi non si è mai posto per cui posso dire di essere ASSOLUTAMENTE IGNORANTE rispetto a questa questione in quanto non ne ho mai dato conto.
La prova che posso solo riportare è l'esperienza diretta rispetto alla stessa quantità di cannabis nei vari prodotti (la cosidetta dose base di 0.2 grammi che utilizzo io). Che mangi un cioccolatino che contiene 0.2gr di cannabis, che assuma 4 gocce di RSO (che contengono sempre 0.2gr), che mangi 0.2 gr di cannabis decarbossilata, gli effetti che provo sono più o meno gli stessi. Ci saranno stati sprechi? Il metodo che utilizzo non è ottimizzato? Non ci ho mai pensato e non saprei cosa rispondere.

Questo intervento non vuole assolutamente essere una polemica ma solo un punto di vista diverso, magari anche sbagliato; ho solo riportato le mie esperienze dirette (limitato con olio alimentare, molto approfondita con l'estrazione con alcool etilico).

Peace, Cibino

Ti sei mai chiesto perchè usi acqua e olio visto che l'acqua verrà buttata? In teoria per separare le impurità ma come ho detto prima parte dei principi attivi presenti nella cannabis è parzialmente solubile in acqua e dunque finirà nel lavandino, questo è innegabilmente uno spreco.
Perchè non effettuare la stessa cottura senza usare acqua andando invece di bagno maria che garantisce comunque un buon controllo della temperatura?
Si ottiene un risultato migliore e si evita la separazione a lavoro finito (che è un passaggio semplice si, ma comporta un ulteriore seppur minimo spreco).
Hai mai sentito o letto su qualche manuale erboristico una ricetta per infondere un olio che prevedesse una cottura con acqua? Magari se si vuole eliminare qualche sostanza indesiderata...
In generale però si immerge il materiale in olio e si estrae a freddo nel corso di settimane o a caldo con bagno maria più o meno come si farebbe per una tintura.

Se cerchi un pò noterai che un'ora è il tempo minimo riportato per questo genere di cottura, alcuni consigliano di cuocere per tre altri addirittura per sei, non sarei così sicuro di star estraendo tutto il possibile, magari facendo due-tre cotture da un'ora uso chaliponga/chacruna...
Ah comunque usare solo olio permette anche ai cannabinoidi di migrare molto più in fretta, l'acqua rompe veramente i coglioni e basta fidati.

Hai perfettamente ragione però quando dici che se uno ha intenzione di cucinare o fare un dolce con l'olio è inutile fissarsi troppo con la temperatura durante l'estrazione, io ci stò attento perchè di solito lo uso a cucchiaiate come uno sciroppo e quindi una volta pronto non lo riscaldo più.

Immagino che essendo vegano sia fuori discussione usare il ghee (che probabilmente dal punto di vista salutistico non ha niente da invidiare all'olio di oliva ed è chimicamente più adatto allo scopo), ma c'è un motivo per cui hai deciso di evitare anche l'olio di cocco?


In ogni caso al di là dell'usare o meno l'acqua durante l'estrazione è chiaro che il resto sono tutti dettagli che magari nel tuo caso avendo un buon metabolismo non entrano neanche realmente in gioco, però quando si lavorano grandi quantità o comunque se si ragiona nel lungo termine, questi dettagli possono fare una differenza. Differenza decisamente più marcata per chi ha un metabolismo un pò particolare e per chi ha una tolleranza spropositata.

Per esempio ho voluto provare a mangiare 0,3 a stomaco vuoto, visto che avevo provato mille ricette ma mai niente di così immediato, e non ho avuto nessun effetto. E' un metodo che funziona per te ma non per me e probabilmente per molti altri, invece un buon olio funziona praticamente con chiunque abbia un fegato in buona salute.

L'idea di base quindi non è solo tirare fuori qualche dose in più dall'ultimo raccolto (che è sempre cosa gradita), ma far capire che con un pò di accortezze è possibile ottenere un risultato costante nel tempo e coerente negli effetti. Inoltre il fatto che, a differenza di quando si fuma, attraverso gli edibili è possibile ottenere mille gradi diversi di attivazione e dunque una gamma infinita di effetti e benefici è una cosa eccezzionale che molti ancora non sanno.

Dalla stessa pianta è possibile ottenere un preparato in cui si mantengono intatti terpeni e cannabinoidi evitando di decarbossilare ed applicare calore, ottenendo così un preparato medicinale non psicoattivo, così come è possibile ottenere un preparato ultraprocessato che non conterrà più neanche grosse percentuali di thc, ma vi farà addormentare di botto senza neache darvi un vero e proprio high da cannabis, così come si possono ottenere diverse vie di mezzo.

Probabilmente tu ottieni risultati simili perchè ti preoccupi sempre di attivare e decarbossilizzare del tutto i cannabinoidi evitando al contempo di lavorarli troppo, immagino non ti sia mai messo a scongelare e ricongelare i tuoi edibili, immagino che difficilmente tra un procedimento e un'altro ci siano ore ed ore di cottura di differenza. Magari cuoci 30 minuti in più quando prepari dei dolci?
Poi c'è da considerare che stiamo parlando di 0,2 di materiale di partenza è ovvio che avverti dei minimi cambiamenti, io avrei problemi ad avvertire un qualsiasi effetto a quei dosaggi, sono abbastanza sicuro che mettendo più carne al fuoco noteresti di più le differenze: bere un bicchiere di birra o di vino rosso è più o meno e la stessa cosa, però tra bere due litri di birra e due litri di vino c'è una bella differenza...

Fa' sempre piacere sentire un altro punto di vista soprattutto da chi è anche in grado di spiegare ed argomentare le proprie ragioni invece di offendersi :)
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Re: Decarbossilizzazione Cannabis

Messaggio da Mister Hyde 2 » dom giu 04, 2017 3:19 pm

Cibino ha scritto:
mar mag 30, 2017 9:07 am

Io la sminuzzo, la peso, e per comodità la metto in un bicchiere con del succo d'arancia (puoi usare qualsiasi liquido), una mescolata e via. Se non ti da fastidio puoi anche mangiarla direttamente.

Cibino

TI ringrazio per questa avermi dato questa semplicissima ricetta
mi è salita dopo 3 ore e mezza
in queste tre ore ho mangiato frutta e poi un ora prima pane con olio di oliva, ma un panino intero mettendogli sopra io l olio :lol: :weed: :weed: :weed: ma l ho fatto casualmente
e a 3 ore e mezza da quando l ho presa miè arrivata una manata in faccia :weed: :weed:

Ciò vuol dire che è rimasta nello stomaco aspettando un grasso a cui legarsi ?

Mister Hyde 2
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Re: Decarbossilazione Cannabis

Messaggio da Mister Hyde 2 » lun giu 05, 2017 2:23 pm

Qualcuno sa dirmi come è avvenuto il processo nello stomaco ? centra il fatto dell olio?
altrimenti fa a salire dopo 3 30?
durata da quando è salita, 8 ore o più

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Vegetable Man
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Re: Decarbossilazione Cannabis

Messaggio da Vegetable Man » lun giu 05, 2017 9:37 pm

BlueFire ha scritto:
ven giu 02, 2017 7:42 pm
Intanto complimenti per l'opera titanica (se l'hai tradotta tu) o grazie mille per aver riportato una così sostanziosa traduzione (se l'hai trovata).
Non ho letto tutto il papiro perché, dato che ancora non assumo, non mi serve ancora e non ho tutto il tempo che vorrei, ma stai certo che la passerò ad amici ai quali potrebbe essere molto utile.
Scrivo per avvertire che ho corretto il titolo, siccome il termine corretto non è "decarbossilizzazione" ma "decarbossilazione"
Grazie per la correzione, diciamo che ho riscritto riassumendo e dividendo in capitoli aggiungendo qualcosina letta in giro e giusto un paio di considerazioni personali. Figurati che l'originale è cmq decisamente più lungo perchè molte cose sono ripetute fino alla nausea...
Mister Hyde 2 ha scritto:
lun giu 05, 2017 2:23 pm
Qualcuno sa dirmi come è avvenuto il processo nello stomaco ? centra il fatto dell olio?
altrimenti fa a salire dopo 3 30?
durata da quando è salita, 8 ore o più
E' ovvio ci voglia del tempo, soprattuto considerando che hai usato erba grezza, magari mangiando il tuo stomaco si è svegliato
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