Con piccola premessa:
A me gli oppiacei non piacciono. Ho anche provato alcuni oppiacei e dopo mi sono anche chiesto:
"E perchè alla gente piace sta cosa?"
A me di rimanere a bocca aperta a fissare un punto sul muro per qualche ora (oppio fumato) non è piaciuto per niente
Mi sono anche chiesto: "E cosa ci trovano di bello?"
Ho porvato il tramadolo, mi hanno fatto fumare eroina [Con grandi insistenze] perchè io gli dicevo: "non mi interessa.."
Sincero? BOh? Non mi piacciono gli effetti... sono <sgradevoli> dal mio punto di vista e per il mio gusto personale.
Gli oppiacei "non mi danno nulla"
Però, io so.. che ad esempio, il nome Eroina è stato dato dalla Bayer che la ha inventata a questa molecola,
perchè <capace di vincere ogni male> e da qui il nome "eroina". (Eroe femminile)
Perchè una cosa che pochi capiscono, di morfina, eroina e oppiacei.. è che non tolgono solo "il male fisico" ovvero il dolore di "un braccio rotto, un piede gonfio, delle metastasi tumorali in tutto il corpo, ecc" (Morfina si usa "a litri" nei malati terminali, nel post operatorio per chiurgia maggiore, ecc)
Perchè? Perche gli oppiacei funzionano benissimo come "anti-dolorifici".
Ma funzionano benissimo non solo sul "dolore fisico" ma anche sul "dolore psichico".
E quindi io non ho mai fatto ricerche, seguito "TD" (tossidipendenti da eroina, ecc) non ho mai avuto "rapporti confidenziali" nel senso, parlare, motivazioni, storia personale, ecc...
Però ho <<il forte sospetto>> che una buona percentuale di persone che "finiscono nel tunnel eroina" e non ci escono più,
siano persone che <<provano grande sofferenza psichica>>. Magari gente che si "sente inadeguata e per questo soffre mentalmente\psichicamente", persone che hanno "complessi", persone che hanno "vissuti traumatici" e via via tutto lo spettro delle possibili "sofferenza psichiche".
Ecco che se una persona che ha "soffernza psichica\mentale" sta male con i suoi pensieri (Carina come definizione di sofferenza psichica) che possono anche essere: "la societa mi mostra che il succceso è avere tanti soldi e io sono povero.. e quindi non avro mai successo, ecc" alcune persone soffrono "mentalmente" e molto a pensare questo... e magari.. tac..
Provano l'eroina.. e questa molecola <<annulla la loro sofferenza>> non si sentono piu nell'esempio di prima "dei perdenti sociali" ma pensano: "non sono cose importanti, ecc" ecco che "non soffrono più psicologicamente.
Oppure persone che non acccettano il proprio corpo.. e quindi si sentono "emarginate socialmente",
persone che si sentono "molto brutte" e che quindi soffrono guardando la TV e pesnsando "io donne cosi, non le avro mai".
Questo per fare degli esempi.. di "sofferenza psichica\mentale" che non è una sofferenza del corpo. .ma della mente... che è altamente soggettiva.. che poi qualcuno obbietti: "ma se soffri per ste cose, sei stupido.." boh.. ognuno ha una sua cultura, un suo "ideale" alcuni si fanno condizionare dalla societa...
E io ho questa impressione che molte persone che rimangono invischiate negli oppiacei e tirano su una "bella e grossa dipendenza" è perchè queste molecole gli tolgono "il senso di inadeguatezza rispetto a certe loro ambizioni, obbiettivi" e che così, ragiungono la pace con se stessi e <dentro se stessi>. pace che prima non avevano con i loro pensieri e anzi.. erano pensieri che gli procuravano <dolore> ma non fisico, mentale\psicologico.
Ecco che imbattendosi in queste molecole che gli tolgono "il dolore mentale\psichico a pensare a certe cose".
Non posso sapere cosa succede dentro la testa degli altri e se una persona soffre o meno a pensare a certe cose.
Poi io sono una persona "che non soffre" che se pensa: "Bon. .ho manco per i soldi.. per le scarpe. .orpo come farò?"
questo non mi fa sentire "un fallito" con tutti i pensieri seguenti.. perchè non "ritengo un successo fare soldi, avere grandi e belli oggetti, ecc".
Ma mi rendo conto che magari ci sono persone a cui sistuazioni simili, portano grandi sofferenze e sentimenti di inadeguatezza, fallimento, pensieri come "sono una merda, sono un fallito, sono capace di fare un cazzo, mi sento un rifiuto sociale, ecc"
magari persone chehanno tutte queste <frustazioni> e relative sofferenze psichiche.. provano Oppiacei e\o eroina.. e tac...
pensare alle stesse cose, non gli crea più "senso di frustrazione\inadeguatezza" (rispetto alle loro ambizioni)
e quindi ciò prima generava "soffernza psichica e dolore mentale" dopo l'eroina diventa accettabile.. senza tanta importanza.
perche l'eroina non toglie solo
<il dolore fisico, ma anche il dolore dell'anima, il dolore a pensare a certe cose\fatti , il dolore della psiche>
Secondo me, una buona percentuale di persone che "resta invischiata nell'eroina" sono persone "sofferenti nella mente".
E nell'eroina trovano "la pace" con "i loro pensieri" e "nei loro pensieri" che smettono di essere <dolorosi>.
Magari la ho ripetuto come concetto molte volte, in molti modi differenti...
Ma era per "spiegare meglio possibile" ciò che io "sospetto".
Il dato di fatto è: Eroina = eliminazione di qualsiasi dolore (anche quello dell'anima)
Sarebbe interessante, se alcuni consumatori, TD, gente che assume più o meno regolarmente oppiacei, con molta onesta racconti.. se queste mie ipotesi e considerazioni, sono valide per loro e nel loro caso...
PHARMA.
P.s:io sono in pace con i miei pensieri... e quindi.. a me.. non da nulla un oppiaceo.. se non "incoordinazione motoria, calo dell'attenzione, ecc".
E come dire: A me sto antidolorifica ha fatto benissimo! Prima avevo mal di denti.. dolore!!! e ora.. non lo sento piu sto dolore.
Ma se uno non ha mal di denti.. e assume la stessa molecola\farmaco.. questo non gli da nulla.. e quindi non è "attratto" da questo medicamento.
Pensate a una "molecola\medicamento" che toglie "il mal di vivere" se lo possiamo chiamare cosi.. se una persona "è contenta della propria vita, come in genere sono, solo per il fatto di viverla, senza farsi molti problemi" una cosa che "toglie" un male che io non provo.. non desta il mio interesse..
Metto la FIRMA (interessante?) forse da qua, nascono "molti mali di vivere"
![Wink ;-)](./images/smilies/icon_e_wink.gif)
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La libertà assoluta non esiste, siamo tutti, più o meno condizionati e
condizionabili, vittime di pregiudizi e false verità che abbiamo fatto
nostre a causa del peso della tradizione, dei condizionamenti sociali,
dall'ammaestramento subito da chi gestisce il potere dell'istruzione e
dell'informazione.
Io non ho la presunzione di affermare che sono un uomo libero.
Con questo scritto vorrei esortare il lettore a prendere coscienza
delle invisibili catene di carattere culturale, ideologico, psicologico,
e istintivo che limitano la libertà di azione e di pensiero.