"coming out" psichedelico

Ciò che riguarda la psichedelia ma non trova posto nelle altre sezioni.
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Laura Tajj [23]
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"coming out" psichedelico

Messaggio da Laura Tajj [23] » mar feb 18, 2020 2:58 pm

Che ne pensate?

--> https://www.esquire.com/it/lifestyle/be ... chedelico/


Cosa vuol dire fare coming out psichedelico

Il 20 febbraio 2020 l'organizzazione olandese #ThankYouPlantMedicine ha lanciato una campagna virale.
Di Federico Di Vita

Sta continuando a diffondersi la presa di coscienza internazionale circa gli impieghi terapeutici delle sostanze psichedeliche, e con lei la progressiva erosione del taboo che per oltre mezzo secolo – dal ban imposto a livello internazionale a partire dal 1968 – le ha accompagnate a livello globale. Il prossimo 20 febbraio un’iniziativa partita dall’Olanda si prefigge l’ambizioso obiettivo di portare oltre 100.000 persone a fare sui social un vero e proprio “coming out psichedelico”, in cui raccontare, per mezzo di video e post pubblicati sui principali social network, i benefici che le diverse “piante” vietate hanno saputo dare a chi ne ha fatto uso.

L’idea è venuta a due ragazzi, David Grillot e Jonathan Glazer, che alla conferenza mondiale sull’Ayahuasca, svoltasi a Girona nel 2019, si sono chiesti come eliminare lo “stigma” e l’annoso pregiudizio legato al consumo di sostanze psichedeliche, ancor oggi molto resistente malgrado la quantità di ricerche che ormai a cadenza settimanale testimoniano degli importanti progressi scientifici nel campo della cura di diverse patologie, legate proprio alle potenzialità terapeutiche delle molecole oggi vietate.

È nata così l’idea di lanciare il movimento e quindi la campagna #ThankYouPlantMedicine (è questo l’hashtag con cui gli organizzatori raccomandano di accompagnare i post da pubblicare il 20 febbraio), la cui missione è quella di portare, attraverso un’iniziativa dal potenziale virale, l’attenzione circa la rilevanza di questi temi, nonché la consapevolezza sul potenziale di guarigione delle “piante medicina” e della terapia psichedelica assistita, finalmente all’attenzione del grande pubblico.

Il movimento ideato da Grillot e Glazer in pochi mesi è riuscito a mettere insieme più di 400 volontari in 55 paesi, e immaginando una chiave propositiva, declinata nella dimostrazione di una schietta gratitudine circa i benefici apportati dalle molecole in chi ne fa uso, è riuscito a ottenere un ampio sostegno anche da parte di chi quelle sostanze si sforza di utilizzarle a livello di ricerca e di terapia (basti qui citare gli importantissimi risultati raggiunti negli ultimi anni da centri di eccellenza mondiale, come il King’s College di Londra, o le statunitensi Yale e John Hopkins University).

Sono infatti moltissimi i ricercatori, gli scienziati e gli psicologi che hanno sposato l’idea di #ThankYouPlantMedicine, fornendo il loro sostegno insieme a quello di importanti organizzazioni impegnate da anni nel settore, come l’ICEERS (il Centro internazionale per l’educazione, la ricerca e il servizio etnobotanico) o l’Istituto Chacruna (un istituto dedicato alla ricerca e alla divulgazione sui potenziali impieghi delle piante psichedeliche).

Che la percezione internazionale stia mutando è del resto evidente anche dal susseguirsi delle notizie che vedono allargarsi il gruppo di città statunitensi che depenalizzano totalmente la psilocibina, a Denver e Oakland si è di recente aggiunta Santa Cruz (e presto sarà seguita da molte altre); mentre dovrebbero far riflettere casi come quelli del Portogallo e della Repubblica Ceca, dove la depenalizzazione di tutte le sostanze stupefacenti non ne ha fatto aumentare il consumo; o anche campagne aperte e innovative circa l’uso di droghe, come quella del governo norvegese di cui abbiamo già parlato qui.

Anche in Italia, in particolare in concomitanza dell’uscita di libri come LSD di Agnese Codignola, Come cambiare la tua mente di Michael Pollan o Terapie psichedeliche di Samorini e D’Arienzo, il significativo potenziale della ricerca sulle molecole psicotrope sembra cominciare a infrangere i preconcetti decennali che hanno visto nel nostro paese questi temi confinati per decenni nell’alveo dell’editoria e della stampa controculturale.

Con “piante medicina” gli organizzatori di #ThankYouPlantMedicine si riferiscono in particolare al decotto amazzonico dell’ayahuasca, alla radice africana dell’Iboga, alla psilocibina (il principio attivo dei “funghi magici”), alla cannabis, nonché a LSD, DMT e MDMA – i cui principi attivi hanno dimostrato negli ultimi anni una straordinaria versatilità nel trattamento di disturbi quali la depressione maggiore, gli stati d’ansia, la sindrome da stress post-traumatico, la dipendenza da eroina e tabacco, la paura della morte nei malati terminali, la cura della cefalea a grappolo e molti altri.
Magic mushrooms
Misha Kaminsky

Circa il motivo che ha convinto i due giovani olandesi a lanciare questa campagna, David Grillot ha dichiarato: “Le persone desiderano condividere le loro meravigliose esperienze di guarigione e offrire supporto nel modificare l’opinione pubblica, che sembra non comprendere ancora adeguatamente il grande potenziale terapeutico di queste piante, se usate responsabilmente, con le cure e il supporto adeguati”; mentre Jonathan Glazer ha aggiunto: “Credo che tutti gli esseri umani dovrebbero avere la libertà di accedere a queste tradizionali modalità di guarigione che nella maggior parte dei casi sono note per essere sicure, efficienti e relativamente economiche. L’attuale divieto non è definito su basi scientifiche e fa sì che molti perdano esperienze che espandono la propria esperienza di vita, senza che ce ne sia una vera ragione. Godere della nostra relazione simbiotica con le piante e il mondo vegetale è un diritto umano fondamentale che i nostri antenati comprendevano e che in occidente abbiamo dimenticato”.
Hands holding a small cannabis plant
David Trood

In Italia il movimento di #ThankYouPlantMedicine è coordinato dalla professional counselor Annarita Eva in collaborazione col team di #PsyCoRe, di cui avevamo già parlato in relazione alla recente organizzazione dei Primi Stati Generali della Psichedelia. Per #PsyCoRe “Al fine di ridurre al minimo i rischi e aumentare i possibili effetti positivi di queste sostanze, è indispensabile svolgere le proprie ricerche, informarsi preventivamente sui pro e i contro delle diverse pratiche, scegliere e selezionare con giudizio e consapevolezza chi le offre, valutando la capacità da parte di questi operatori di preparare, condurre e integrare l’esperienza che, per quanto riguarda l’elaborazione, può durare anche diversi mesi dal momento dell’assunzione di una determinata molecola”.

Per partecipare alla campagna #ThankYouPlantMedicine gli organizzatori invitano a registrarsi sul sito www.thankyouplantmedicine.com o a unirsi al loro gruppo Facebook.


siramca
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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da siramca » mar feb 18, 2020 5:56 pm

Che il coming out è necessario.
Fuori dalla propria visione ego centrata.

Comunque hai i controcazzi ed io ti adoro!
Ahahahahahah

Cioè in pratica lui si sente illuminato mentre noi tutti qui ad aspettarlo!

Le comiche!

AREOOOOOO SVEJAAAA

Eri tu quella donna? Ti ricordi di me? Parlammo sul forum di cosenascoste.

Hey man, sai perché io ho potere su di te? Perché io uso il cuore.
Non mento, non mi nascondo, non uso mezzucci, cerco di capire il mio prossimo.
Sbaglio, chiedo perdono e così via.
Questo è AMARE.
È immedesimarsi anche nell'altro dolore.
Di tutti coloro che hai fatto soffrire.
Non per punirti.
Assolutamente no.
Per amarti in profondità.

Noi tutti, qui, aspettiamo te.

Per amarti.
Non per altri fini.

Il tuo potere sugli uomini, invece, è fugace e ti annoia.
Perciò sei solo.
Hai tutto.
Ma non hai NIENTE.

Tu regni sulle loro paure.
Io sui loro cuori.
Regna con me nella Luce, mio Re!
Ultima modifica di siramca il mar feb 18, 2020 7:27 pm, modificato 2 volte in totale.
ADIEU

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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da DM Tripson » mar feb 18, 2020 7:00 pm

È funzionale al movimento di depenalizzazione delle sostanze psichedeliche naturali in Nord America, è un risultato di investimenti che stanno facendo nel settore terapeutico e farmacologico.
Ecco cosa succede quando cominciano a girare tanti soldi.
In Italia avrà poco impatto, spero qualcosa succeda almeno nel medio termine, magari fra 5 anni ci sarà maggiore attenzione, e inizierà anche qui quando un'azienda farmaceutica comincerà a mettere soldi e fare lobbying. Neoliberismo docet 😔
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
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Fohat
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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da Fohat » mar feb 18, 2020 11:11 pm

DM Tripson ha scritto:
mar feb 18, 2020 7:00 pm
Neoliberismo docet
:sbratto: :anal: *bestemmia*
"Non esiste un'esperienza psichedelica, ma esiste ciò che noi integriamo di essa."
Tutto ciò che scrivo è inventato o sognato.

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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da Laura Tajj [23] » mar feb 18, 2020 11:23 pm

DM Tripson ha scritto:
mar feb 18, 2020 7:00 pm
È funzionale al movimento di depenalizzazione delle sostanze psichedeliche naturali in Nord America, è un risultato di investimenti che stanno facendo nel settore terapeutico e farmacologico.
Ecco cosa succede quando cominciano a girare tanti soldi.
In Italia avrà poco impatto, spero qualcosa succeda almeno nel medio termine, magari fra 5 anni ci sarà maggiore attenzione, e inizierà anche qui quando un'azienda farmaceutica comincerà a mettere soldi e fare lobbying. Neoliberismo docet 😔
ciao Tripson (bello il tuo libro se sei tu quello dei funghi, btw ;) ) mi pare una lettura un po' semplicistica. Se oggi siamo qua a parlare di Rinascimento psichedelico – e quindi in paesi più aperti ci sono già investitori che purtroppo ci si buttano – è grazie alla lotta sotterranea di migliaia e migliaia di persone.

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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da Laura Tajj [23] » mar feb 18, 2020 11:24 pm

tra l'altro Legalize plant medicine è un'organizzazione militante piuttosto critica rispetto agli investors che in canada e california stanno cercando di buttarsi sul futuro mercato della psichedelia medica

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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da DM Tripson » mer feb 19, 2020 9:59 am

Laura Tajj [23] ha scritto:
mar feb 18, 2020 11:24 pm
tra l'altro Legalize plant medicine è un'organizzazione militante piuttosto critica rispetto agli investors che in canada e california stanno cercando di buttarsi sul futuro mercato della psichedelia medica
Ciao @Laura Tajj [23] sì, sono quello dei funghi, sono lieto che il libro ti sia piaciuto, grazie.
Hai ragione, ho risposto motivato da scoramento e amarezza, quindi in modo parziale. Di certo ci sono risorse economiche in campo ma anche l'impegno di un gran numero di persone, che da anni stanno agendo con tanto impegno ed energia. Lo dico anche nel libro.
Ma appena mi guardo intorno qui in Italia mi viene male, siamo lontani anni dalla capacità di fare e pensare con determinazione che c'è nei paesi anglofoni. Qui stanno pensando di vietare la finta Cannabis, prova a dire "psichedelico" e nella migliore delle ipotesi ti guardano con nostalgica simpatia, come se fossi l'ultimo dei figli dei fiori.

Io sto facendo tutto quello che posso per sostenere una conoscenza informata sull'uso di queste sostanze miracolose, almeno dei funghi psilocybe, ma quando cerco di immaginare come fare per cambiare la legge ingiustamente repressiva, davvero mi cascano le braccia.

Il mio motto personale è "non mollare mai", non lo farò neppure stavolta.
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
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Laura Tajj [23]
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Re: "coming out" psichedelico

Messaggio da Laura Tajj [23] » mer feb 19, 2020 10:41 pm

sono proprio d'accordo con te.

bisogna informare, informare, informare. Se non altro negli ultimi 2-3 anni stanno uscendo molti articoli e libri fatti bene anche in italiano...


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