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Ero a casa di un ragazzo con cui mi frequentavo e lui aveva appena rollato una canna da 0.4 più o meno, non so sinceramente se fosse indica o sativa, so solo che era di buona qualità in quanto coltivata da lui stesso.

Esperienza

Premetto che sono una persona molto ma molto sensibile a qualsiasi sostanza (anche all'alcol), infatti è capitato di aver erroneamente esagerato alcune volte e mi sono ritrovata in situazioni in cui non avevo per nulla il controllo, pur avendo assunto le stesse quantità (o anche meno) dei miei amici.

Per esempio, l'erba fa stare i miei amici rilassati, addormentati, al massimo con un po' di ridarella incontenuta, a me invece fa perdere abbastanza la testa. Inizio ad avere quasi allucinazioni visive, tanto che l'esperienza sembra davvero psichedelica.

Quella sera quella mezza canna mi era salita davvero male. Eravamo fuori dopo aver finito di fumare e stavamo parlando, quando a un certo punto ho iniziato a osservare attentamente il mio “amico” e mi sembrava che lui mi fissasse.

Quando faceva domande più intime, su di me o sulla mia vita, a me sembrava una cosa molto negativa, come se volesse entrare nel mio cervello. Io non volevo e quindi ho iniziato ad evitare di rispondere. Dopo ho iniziato a guardarmi intorno e ho iniziato a notare che il posto in cui stavamo era troppo buio e isolato dal resto del mondo. E qui è iniziata la vera e propria paranoia. Ho iniziato a pensare che lui volesse farmi del male, che mi avesse portato li in quel posto così lontano dal centro, nella sua “tana” per farmi qualcosa..

A quel punto mi sono sentita davvero male, mi sentivo piena di ansia addosso, di angoscia, di inquietudine. Credevo di non poterne uscire più da quel vortice di sensazioni negative. La parte peggiore è stata quando mi ha riaccompagnato a casa: durante il tragitto avevo l'impressione che stesse andando troppo veloce e che stessimo per fare un incidente. Credevo davvero di morire. Ecco questo è il fulcro di tutto. La morte. Mi sono sentita per TUTTA l'esperienza a contatto con la morte, come se mi mancassero pochi minuti, come se stessi a un passo dal morire. Tant'è che pensavo anche abbastanza lucidamente tra me e me “allora ecco cosa provano le persone quando stanno per morire, allora prima di morire si ha un avvertimento”

Anche una volta arrivata a casa è stato orribile soprattutto quando mi sono messa a letto e ho sentito il petto che mi si stringeva e il respiro mancare. Il giorno dopo ho avuto per molto tempo quella sensazione negativa addosso che non riuscivo ad abbandonare.

In conclusione, dopo circa due mesi da quell'esperienza posso affermare che è stato sicuramente un mix di fattori a causare tutto ciò. Sicuramente il fatto che ero con una persona conosciuta da pochissimo e con cui non ero completamente a mio agio. In secondo luogo c'entra anche la forse bassa tolleranza alle sostanze, c'è da dire anche se sono una ragazza bassa e magra.

Ho fumato tantissime altre volte dopo quel giorno nonostante durante e dopo quell'esperienza promisi a me stessa di non toccare più nessuna sostanza. Dal basso della mia forse immaturità riesco solo a dirvi che come in tutte le cose ci vuole cervello e tanto equilibrio. Bisogna saper decifrare e capire se è la situazione giusta o meno. Bisogna saper conoscere se stessi e gli effetti di una sostanza e bisogna che non facciamo una determinata cosa solo per il gusto di stare sballati e perdere il contatto con la realtà.