Banisteriopsis caapi

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Nome sistematico: Banisteriopsis caapi
Nome comune: Banisteriopsis caapi ( Banisteria caapi; Banisteria inebrians; Banisteria quitensis; Banisteriopsis inebrians; Banisteriopsis quitensis )
Spontanea in: regioni tropicali del Sud America
Principi attivi: armina, tetraidroarmina, armalina
Parte di pianta utilizzata: tutta
Via orale ( Decotto )
Dosaggio Orale ( indicativo )
Soglia: n/a
Leggero: 25g circa
Medio: 50g circa
Forte: 75g circa
Molto forte: 100g circa ( pericoloso )
Durata ( dati indicativi su dose media )
Totale: 6/7 ore 6 - 7 ore
Salita: 30/40 minuti 30 - 40 minuti
Picco: 4/5 ore 4 - 5 ore
Postumi: Sensazione di benessere e pulizia. Per i due giorni seguenti l'assunzione è consigliato seguire una dieta apposita.
Effetti:
Narcotico purgativo oneirogeno

Banisteriopsis caapi, conosciuta anche come yagè, ayahuasca o capii è una pianta rampicante dagli effetti psicoattivi, appartenente alla famiglia delle Malpighiaceae, che cresce nelle regioni tropicali del Sud America.

La pianta contiene alcaloidi armalinici noti come: armina, tetraidroarmina e armalina. Questi MAO-Inibitori vengono associati a piante contenenti dimetiltriptamina per la preparazione di bevande utilizzate per rituali sciamanici (ayahuasca).

E' conosciuta anche con i seguenti nomi: Ayahuasca, Bejuco de Oro, Biaxa, Boa Vine, Caapi, Dapa, Dottore, Kaapi, Kahi, Maridi, Mihi, Natema, Nepe, Pinde, Liana delle anime, Liana dei morti, Yage, Yahe, Yaje, Yaxe.

Storia e diffusione

Uso storico: Il popolo indigeno del bacino del Rio delle Amazzoni utilizza da tempo immemorabile il decotto della porzione
lignificata e polverizzata delle liane di Banisteriopsis caapi e delle foglie di Psychotria viridis per cerimonie religiose e per
scopi magico-terapeutici. Il più antico oggetto conosciuto legato al cerimoniale dell’Ayahuasca è una coppa ricavata da una pietra
intagliata e decorata con incisioni, trovata nella foresta ecuadoregna e legata alla cultura Pastaza (500 a.c. - 50 d.c.). Ciò
dimostra come l’Ayahuasca sia conosciuta ed utilizzata da almeno 2500 anni.

Farmacologia

Nome: Armina
Formula Molecolare: C13H12N2O (peso molecolare: 212,2).
Nome sistematico: 7-metossi-1-metil- 9H-Pirido (3,4-b) indolo.
Numero di registro CAS: 442-51-3.
Punto di fusione: 273°C.
UVmax: 241,301, 336 nm.
Solubilità: solubile in acqua calda.

nota: L’armina possiede in vitro proprietà anti-parassitarie nei confronti del Tripanosoma lewsii. Questo effetto ha permesso di
razionalizzare l’uso tradizionale dell’Ayahuasca nella profilassi della malaria e di varie altre parassitosi.
Infine, recentemente è stato osservato che l’Ayahuasca è in grado di alleviare i sintomi del morbo di Parkinson. Questo effetto
è stato attribuito alla duplice capacità degli estratti della pianta di inibire le MAO-A, responsabili della degradazione della
dopamina, e di stimolare al contempo il rilascio dello stesso neurotrasmettitore da parte delle cellule nigro-striatali.

Nome: Tetraidroarmina.
Formula Molecolare: C13H16N2O (peso molecolare:216,2).
Nome sistematico: 1,2,3,4-tetraidro-7-metossi-9H-Pirido(3,4-b)indolo-1-metil-idrocloruro.
Numero di registro CAS: 40959-16-8.
Punto di fusione: 232-243°C.
UVmax: non esistono dati in letteratura riguardanti l’UVmax di questo composto.
Solubilità: non esistono dati in letteratura riguardanti la solubilità di questo composto.

Nome: Armalina.
Formula Molecolare: C13H14N2O (peso molecolare: 214,2).
Nome sistematico: 4,9-diidro-7-metossi-1-metil -3H-pirido(3,4-b)indolo.
Numero di registro CAS: 304-21-2.
Punto di fusione: 229-231°C
UVmax: 218, 260, 376 nm.
Solubilità: debolmente solubile in acqua ,alcol etilico, etere. Solubile in alcol etilico caldo.

Effetti

Narcotico, purgativo, oneirogeno, antidepressivo

Effetti fisici

Sensazione di benessere, rilassatezza muscolare e mentale. Se il dosaggio è elevato può indurre al sonno.
Può avere effetti purgativi e indurre nausea. Vomito e diarrea possibili.

Effetti cognitivi

Mareaciòn: letteralmente soffrire il mal di mare; figurativamente si usa per indicare l’efficacia terapeutica dell’Ayahuasca; quanto più è forte,
tanto migliore sarà il suo effetto curativo. E' una sensazione di ondeggiamento del proprio corpo e dell'ambiente.
Molti sostengono che la mareaciòn venga data dalla caapi e non dalla chacruna.
Soggetti che hanno testato su di loro solo la caapi hanno avuto forti effetti riconducibili alla mareaciòn.

Rischi e riduzione del danno

Essendo dei potenti inibitori delle MAO, le Beta-carboline possono bloccare la deaminazione della serotonina incrementandone i
livelli cerebrali. Questo effetto sembra essere alla base della sedazione osservata negli utilizzatori della Ayahuasca.
Inoltre, a causa dell’eccessivo incremento dei livelli di serotonina, si può verificare l’insorgenza di una sindrome serotoninergica.
Tale sindrome, che si manifesta con disturbi comportamentali (stati confusionali, ipomania, agitazione), disfunzione del
sistema nervoso autonomo (diarrea, brividi, febbre, sudorazione, alterazioni della pressione arteriosa, nausea, vomito) e alterazioni
neuromuscolari (mioclono, iperriflessia, tremore e difficoltà nella coordinazione dei movimenti), può risultare potenzialmente
fatale.
Occasionalmente gli assuntori di Ayahuasca possono manifestare disturbi gastrointestinali con nausea, vomito e diarrea.

Le Beta-carboline armina, armalina e in minor misura la tetraidroarmina, sono dei potenti inibitori delle MAO. La somministrazione
concomitante di Ayahuasca e di inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) può comportare l’insorgenza di una
sindrome serotoninergica con esiti potenzialmente molto gravi. I pazienti in trattamento con tali farmaci non dovrebbero pertanto
fare uso di tale droga.

Come per gli inibitori delle MAO, deve essere assolutamente evitata l’ingestione concomitante di Ayahuasca e di alimenti ricchi
di tiramina la quale, accumulandosi, induce il rilascio di noradrenalina dai neuroni adrenergici scatenando delle gravi crisi
ipertensive.

Non esistono dati sull’uso in gravidanza o durante l’allattamento.

Tossicità

Dati relativi alla tossicità acuta dell’armina
Nel topo: DL50 dopo somministrazione sottocutanea: 243 mg/kg.
Nel coniglio: LDL dopo somministrazione endovenosa: 60 mg/kg.
Nel ratto: DL50 dopo somministrazione endovenosa: 200 mg/kg.

Dati relativi alla tossicità acuta dell’armalina
Nel topo: DL50 dopo somministrazione sottocutanea: 120 mg/kg.
Nel coniglio: LDL dopo somministrazione endovenosa: 20 mg/kg.
Nel ratto: DL50 dopo somministrazione endovenosa: 120 mg/kg.
Non sono noti dati di tossicità relativi alla tetraidroarmina.

Dosaggi e vie di somministrazione

Secondo alcuni consumatori: 25g di caapi tritata ( basso ), 50g di caapi tritata ( medio ), 75/100g di caapi tritata ( elevato/pericoloso ).
Somministrazione per via orale ( decotto ). In caso di estrazioni come la Changa le dosi variano sensibilmente.

Situazione legale

Legale. Vedere nella sezione wiki Ayahuasca per approfondimenti.