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piante:heimia_salicifolia [2016/05/11 08:08]
Renegade [Heimia Salicifolia]
piante:heimia_salicifolia [2016/05/11 08:24]
Renegade [Storia e diffusione]
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 ^Nome sistematico |Heimia Salicifolia | ^Nome sistematico |Heimia Salicifolia |
 ^Nome comune |Sun opener, Sinicuichi | ^Nome comune |Sun opener, Sinicuichi |
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 ===== Morfologia e riconoscimento ===== ===== Morfologia e riconoscimento =====
  
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 ===== Storia e diffusione ===== ===== Storia e diffusione =====
  
-Alcuni studiosi ritengono che i prima a fare uso di questa pianta siano stati gli Aztechi durante il culto di Xochipilli, dio della primavera e del desiderio, si suppone che i fiori non ancora sbocciati presenti nella leggendaria statua rappresentante quest'​ultimo siano proprio quelli dell' Heimia Salicifolia. In passato gli sciamani del Messico usavano pestare le foglie fresche della pianta per poi lasciarle fermentare in acqua per un giorno credendo che durante il processo la conoscenza del sole si trasmettesse al liquido generando così l' "​elixir del sole". Tale bevanda veniva consumata durante rituali di purificazione spirituale e tutt'​oggi alcuni indigeni la consumano per raggiungere stati alterati di coscienza che possano permettere il ricordo dettagliato di eventi passati. Nel 1800 le radici, i fiori e le foglie di più piante appartenenti al genere Heimia, venivano usate in tutto il sud America a scopo medicamentoso. Quasi un secolo più tardi, nel 1986, il botanico Caldéron studiò l'​impiego che si faceva dell' Heimia Salicifolia in Messico e fu' il primo a riportare i suoi effetti allucinogeni scrivendo che dopo l'​assunzione della pianta si avverte una piacevole ebrezza accompagnata da notevoli distorsioni visive e auditive: gli oggetti appaiono di colore giallo e i suoni sembrano provenire da lontano. Fino ad allora si credeva che il termine Sinicuichi fosse il nome con cui i messicani chiamavano la bevanda ottenuta dalle foglie della pianta, tale credenza fu smentita nel 1926 da Victor Reko che osservò che i nativi del Messico adoperano tale nome per indicare anche le radici dell' Erythrina coralloides,​ della Piscidia erythrina e i semi della Rhynochosia praecatoria. Se le osservazioni di quest'​ultimo da un lato generarono non poca confusione in ambito scientifico facendo vacillare quelle che fino a poco tempo prima erano certezze, dall'​altro confermarono,​ attraverso uno studio osservazionale,​ le affermazioni di Caldéron riguardanti gli effetti dell'​Heimia Salicifolia. La comunità scientifica classificò sia la pianta che la bevanda come induttori di trances allucinatori a seguito della pubblicazione,​ nel 1932, di un libro dello stesso Reko grazie il quale l'​interesse per la "​bevanda magica che causa l'​oblio"​ venne condiviso da molti. In anni più recenti è stato svolto uno studio sulle proprietà farmaco-tossicologiche dei due alcaloidi presenti in misura maggiore nella pianta: la vertina e la litrina. La prima ha mostrato un effetto sedativo e ipotermico, la secondo ​solo un effetto diuretico ma non sono stati riscontrati effetti di natura psicodislettica.+Alcuni studiosi ritengono che i prima a fare uso di questa pianta siano stati gli Aztechi durante il culto di Xochipilli, dio della primavera e del desiderio, si suppone che i fiori non ancora sbocciati presenti nella leggendaria statua rappresentante quest'​ultimo siano proprio quelli dell' Heimia Salicifolia. In passato gli sciamani del Messico usavano pestare le foglie fresche della pianta per poi lasciarle fermentare in acqua per un giorno credendo che durante il processo la conoscenza del sole si trasmettesse al liquido generando così l' "​elixir del sole". Tale bevanda veniva consumata durante rituali di purificazione spirituale e tutt'​oggi alcuni indigeni la consumano per raggiungere stati alterati di coscienza che possano permettere il ricordo dettagliato di eventi passati. Nel 1800 le radici, i fiori e le foglie di più piante appartenenti al genere Heimia, venivano usate in tutto il sud America a scopo medicamentoso. Quasi un secolo più tardi, nel 1986, il botanico Caldéron studiò l'​impiego che si faceva dell' Heimia Salicifolia in Messico e fu' il primo a riportare i suoi effetti allucinogeni scrivendo che dopo l'​assunzione della pianta si avverte una piacevole ebrezza accompagnata da notevoli distorsioni visive e auditive: gli oggetti appaiono di colore giallo e i suoni sembrano provenire da lontano. Fino ad allora si credeva che il termine Sinicuichi fosse il nome con cui i messicani chiamavano la bevanda ottenuta dalle foglie della pianta, tale credenza fu smentita nel 1926 da Victor Reko che osservò che i nativi del Messico adoperano tale nome per indicare anche le radici dell' Erythrina coralloides,​ della Piscidia erythrina e i semi della Rhynochosia praecatoria. Se le osservazioni di quest'​ultimo da un lato generarono non poca confusione in ambito scientifico facendo vacillare quelle che fino a poco tempo prima erano certezze, dall'​altro confermarono,​ attraverso uno studio osservazionale,​ le affermazioni di Caldéron riguardanti gli effetti dell'​Heimia Salicifolia. La comunità scientifica classificò sia la pianta che la bevanda come induttori di trances allucinatori a seguito della pubblicazione,​ nel 1932, di un libro dello stesso Reko grazie il quale l'​interesse per la "​bevanda magica che causa l'​oblio"​ venne condiviso da molti. In anni più recenti è stato svolto uno studio sulle proprietà farmaco-tossicologiche dei due alcaloidi presenti in misura maggiore nella pianta: la vertina e la litrina. La prima ha mostrato un effetto sedativo e ipotermico, la seconda ​solo un effetto diuretico ma non sono stati riscontrati effetti di natura psicodislettica.
  
 ===== Farmacologia ===== ===== Farmacologia =====