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Heimia Salicifolia

Nome sistematico Heimia Salicifolia
Nome comune Sun opener, Sinicuichi
Famiglia Lythraceae
Spontanea in America del sud
Principi attivi vertina, deidrodecodina, eimidina, litrina, litridina, lifolina e nesodina
Parte di pianta utilizzata Foglie
Metodo d'assunzione Orale - Previo decotto o lunga macerazione; Estratto
Dosaggio (assunzione orale)
Soglia 10 gr
Leggero 15 gr
Medio na
Forte na
Effetti
Allucinazioni auditive, euforia e senso di rilassatezza

L'Heimia Salicifolia è un'arbusto perenne che cresce spontaneamente dal Messico all' Argentina, in passato tutte le parti della pianta sono state usate per la cura di svariate disfunsioni e, principalmente in Messico, tramite le foglie si preparava una bevanda con proprietà allucinogene che si assumeva durante determinate cerimonie. Pochi studi scientifici sono stati condotti sulle caratteristiche di questa pianta, nessuno dei quali sia riuscito a svelare la ragione per cui produca gli effetti di cui si ha testimonianza. Odiernamente molti smartshop la vendono come sostanza capace di provocare allucinazioni auditive e le opinioni controverse e spesso discordanti di chi ne ha fatto uso la rendono una delle più grandi incognite nell'ambito delle sostanze stupefacenti.


Morfologia e riconoscimento

Si tratta di un cespuglio che predilige terreni drenati e soleggiati, può raggiungere i 3m di altezza e i 6m di larghezza, presenta steli fini e foglie di colore verde scuro variamente disposte, lunghe dai 2 ai 9cm e larghe 1cm. La fioritura avviene da agosto a settembre, i fiori aventi circa 2-3cm di diametro sono di colore giallo e presentano sei petali. Perfino ad occhi esperti è difficilmente distinguibile da altri due arbusti appartenenti alla medesima famiglia e aventi caratteristiche simili: L' Heimia Montana e l' Heimia Myrtifolia. Tutte e tre le specie presentano alcaloidi simili seppur non identici, inoltre la Myrtifolia è esteticamente indistinguibile dalla Salicifolia giovane differendo da quest'ultima solo nelle dimensioni: non cresce oltre il metro di altezza, le foglie non superano i 3cm di lunghezza e sono larghe approssimativamente 5mm.

Storia e diffusione

Alcuni studiosi ritengono che i prima a fare uso di questa pianta siano stati gli Aztechi durante il culto di Xochipilli, dio della primavera e del desiderio, si suppone che i fiori non ancora sbocciati presenti nella leggendaria statua rappresentante quest'ultimo siano proprio quelli dell' Heimia Salicifolia. In passato gli sciamani del Messico usavano pestare le foglie fresche della pianta per poi lasciarle fermentare in acqua per un giorno credendo che durante il processo la conoscenza del sole si trasmettesse al liquido generando così l' “elixir del sole”. Tale bevanda veniva consumata durante rituali di purificazione spirituale e tutt'oggi alcuni indigeni la consumano per raggiungere stati alterati di coscienza che possano permettere il ricordo dettagliato di eventi passati. Nel 1800 le radici, i fiori e le foglie di più piante appartenenti al genere Heimia, venivano usate in tutto il sud America a scopo medicamentoso. Quasi un secolo più tardi, nel 1986, il botanico Caldéron studiò l'impiego che si faceva dell' Heimia Salicifolia in Messico e fu' il primo a riportare i suoi effetti allucinogeni scrivendo che dopo l'assunzione della pianta si avverte una piacevole ebrezza accompagnata da notevoli distorsioni visive e auditive: gli oggetti appaiono di colore giallo e i suoni sembrano provenire da lontano. Fino ad allora si credeva che il termine Sinicuichi fosse il nome con cui i messicani chiamavano la bevanda ottenuta dalle foglie della pianta, tale credenza fu smentita nel 1926 da Victor Reko che osservò che i nativi del Messico adoperano tale nome per indicare anche le radici dell' Erythrina coralloides, della Piscidia erythrina e i semi della Rhynochosia praecatoria. Se le osservazioni di quest'ultimo da un lato generarono non poca confusione in ambito scientifico facendo vacillare quelle che fino a poco tempo prima erano certezze, dall'altro confermarono, attraverso uno studio osservazionale, le affermazioni di Caldéron riguardanti gli effetti dell'Heimia Salicifolia. La comunità scientifica classificò sia la pianta che la bevanda come induttori di trances allucinatori a seguito della pubblicazione, nel 1932, di un libro dello stesso Reko grazie il quale l'interesse per la “bevanda magica che causa l'oblio” venne condiviso da molti. In anni più recenti è stato svolto uno studio sulle proprietà farmaco-tossicologiche dei due alcaloidi presenti in misura maggiore nella pianta: la vertina e la litrina. La prima ha mostrato un effetto sedativo e ipotermico, la secondo solo un effetto diuretico ma non sono stati riscontrati effetti di natura psicodislettica.

Farmacologia

Effetti

Effetti fisici

-Vasodilatazione che comporta abbassamento della pressione sanguigna

-Parziale riduzione del controllo delle funzioni motorie

-Dolore muscolare

-Incremento della memoria

Effetti cognitivi

-Euforia

-Senso di rilassatezza

Effetti visivi

-Distorsioni visive: alcune persone non riscontrano questo effetto, altre riscontrano oscuramento della vista e altre ancora percepiscono gli oggetti con una colorazione tendente al giallo

Effetti auditivi

-Allucinazione uditive: alcune persone non riscontrano questo effetto, altre avvertono i suoni come se provenissero da lontano, altre ancora percepiscono solo una sorta di riverbero

Tossicità

Non sono noti studi, né in modello animale né nell'uomo, atti a stabilire la tossicità dell' Heimia Salicifolia, ciò nonostante sono riportati in letteratura alcuni casi d'intossicazione acuta, i sintomi riscontrati sono: insopportabile dolore ai muscoli dell'addome e degli arti, aumento della temperatura corporea, nausea e vomito.

Situazione legale

L'Heimia Salicifolia è legalmente comprata, venduta e posseduta in Italia