Prima LSD nel santuario dei boschi

Rispondi
tamarindos
Messaggi: 3
Iscritto il: mer mag 20, 2020 1:22 am

Prima LSD nel santuario dei boschi

Messaggio da tamarindos » gio mag 21, 2020 2:18 am

Una notte immensa che porto nel cuore...

Il mio primo incontro con l'LSD avvenne nel 2018. Vendemmiavo in Francia e nel weekend vi erano sempre dei grandi rave nella regione. Per quel sabato ve n'era uno organizzato dai Drop'In Caravan e centinaia di furgoni, macchine e autostoppisti vi sarebbero giunti. Io ed il mio gruppo di amici ed amiche ci avventurammo in autostop, percorrendo più di 100 km e arrivando a destinazione. La location era sbalorditiva: uno spiazzale naturale enorme in cima ad una montagnetta, circondato da una foresta stupenda e rigogliosa. Lontani da tutto e tutti.

Con uno dei miei compagni d'avventura, già psiconauta da molti anni, ci eravamo prefissati di andare in cerca di LSD ed Exctasy appena giunti a destinazione. Lui l'aveva già presa tante volte, io mai (l'LSD). Era anche il primo grande rave a cui partecipavo. Mi sentivo carico, positivo, felice, curioso.

I furgoni parcheggiati nello spiazzale avevano formato come una mini-città mobile a ridosso della foresta, vi erano come delle piazzuole e delle vie da percorrere tra i vari furgoni. Era affascinante. Lì io ed il mio amico ci addentrammo, procurandoci in poco tempo ciò che cercavamo e badando bene a procurarlo da persone che non ci trasmettessero negatività o oscurità.

Non ho idea di quanti mg fosse il cartone, però ricordo bene che i tizi ci dissero: fate attenzione che è forte! Comprammo un cartone e una pasti di exctasy a testa. Che entusiasmo! Seguì i consigli del mio amico psiconauta: prendere mezzo cartone e mezza pasti subito, aggiungendo l'altra metà dopo un paio d'ore. Il mezzo cartone lo mettemmo nell'occhio.

Così ci riunimmo agli altri (eravamo un bel gruppetto di 6/7 persone, però solo noi due in acido, gli altri si accontentavano di marijuana e birra) e ci piazzammo nella dancehall per ballare. La musica era una Techno Hardcore che avvolte si alternava ad una Psytrance. Fumavamo marijuana, ballavamo, mangiavamo haribo, ridevamo, scherzavamo con la gente. Non sapevo cosa aspettarmi dall'LSD e cercavo di fluire senza aspettative. Tra i miei amici c'era la mia compagna d'amore che ai tempi non si sentiva pronta per queste sostanze e rimase sobria, accettando serenamente la mia scelta (il nostro rapporto è sempre stato libero in questo senso).

Passata più o meno un'ora, nessuna traccia degli effetti, né dell'LSD né dell'exctasy. Alché inizio un rituale che metto sempre in atto nelle feste: alterno la dancehall (con la musica, la gente e gli amici) a lunghe passeggiate solitarie di esplorazione, in quel caso tra i vari caravan oppure nei primi metri della foresta. Scompaio per un po' (mentre può capitare che incontri gente, che assista o partecipi ad episodi divertenti o bizzarri, etc.) e poi ritorno tra gli amici nella pista.

Dopo circa due ore ancora niente, non sento né l'acido né l'exctasy, che solitamente si presentano dopo 40 minuti. Prendiamo l'altro mezzo cartone + mezza pasti. Prosegue la serata tra dancehall, passeggiate, aneddoti di ogni tipo. Ad un certo punto, ancora sobrio da qualunque effetto, vengo attratto da un albero ed inizio a danzare con uno dei suoi rami elastici. Credo di percepire un leggero cambiamento che però non riesco ad individuare.

INIZIA LA MAGIA. Mi addentro nella foresta e, nella semi-oscurità, noto che tutte le piante verdi sul terreno adesso sono fluorescenti e risaltano. Cammino lentamente e vedo, rendendomene conto in qualche minuto estatico e indimenticabile, che il suolo è dinamico, che in base ai miei movimenti con le gambe e con le braccia, esso "danza" con me. Le piante crescono improvvisamente di dimensione, come funghi si alzano e si riabbassano. E' un'interazione fantastica che mi lascia stupito ed estasiato (probabilmente, oltre all'estasi naturale che provavo, anche l'exctasy della pasti inizia far effetto).

Ci gioco per un po' mentre passo agli step successivi: nel terreno tutto il verde fluo delle piante cambia continuamente forma (sempre in armonia/melodia con i miei movimenti) e si formano geometrie dinamiche, fiori, città, piramidi, palme, animali che sembrano origami. Intanto il bosco intero prende vita: vedo chiaramente una rete all'altezza delle mie tibie che si distende per tutto il bosco e ne vedo un'altra tra gli alberi. Sento che io e il bosco stiamo interagendo: dalla rete fuoriescono dei fiori rossi, simili a dei tulipani, e dai fiori poi escono delle farfalle che iniziano a volare dappertutto, seguendo anche il ritmo della musica del rave che sento, trovandomi ad un paio di centinaia di metri dalla console. Il terreno diventava un pavimento interattivo di colori e di mandala rotanti, sempre in armonia con i miei movimenti. Per me furono momenti sublimi.

Ritorno nella dancehall e cerco la mia compagna, per vedere che stesse bene e che non fosse preoccupata per me. La cercai per amore e anche per via di un senso di colpa inconscio che provavo nel vivere un'esperienza forte che non la coinvolgesse e non potendo condividere con lei quella notte. Per il nostro rapporto non era assolutamente un problema, però insomma certe sensazioni avvolte sono quasi inevitabili.

Dopo averla abbracciata, mi separai da lei perché ero come in un'altra dimensione. Mi introdussi sotto cassa, ballando per la prima volta in LSD. Fu magico. Era come se sapessi quali altre persone lì attorno stessero "viaggiando", bastava uno sguardo per incontrarci, connetterci e ballare nella "stessa dimensione", in cui i colori sono sottili, dinamici, i movimenti più lenti e leggeri e tanto altro. In particolare mi connessi con una ragazza attraverso lo sguardo, il sorriso ed un ballo complice, finché persi la concezione di spazio-tempo per qualche secondo e poi ritornai in me, senza capire quanto tempo fosse passato.

Vidi la mia compagna lì a qualche metro e mi sembrò di vederla piangere, dunque mi avviai verso di lei e le chiesi cosa fosse successo. Dopo qualche minuto mi persuase del fatto che non stesse piangendo, che stesse benissimo e si stesse divertendo. Il suddetto senso di colpa presente nella mia mente mi aveva fatto vedere delle lacrime inesistenti nel suo viso. IL vuoto spazio-temporale avuto qualche istante prima mentre condividevo un bel momento con quella ragazza, mi aveva fatto pensare che ci fossimo baciati o comunque entrati in un contatto molto intimo e che dunque la mia compagna piangesse per questo, ma non era così. Scherzi della mente.

Decisi di allontanarmi dalla dancehall, ora, volevo continuare ad esplorare e fluire fuori dalla confusione della dancehall! Volevo andare a cercare il mio amico psiconauta per condividere con lui quella gioia strabordante che provavo! Mi dirissi verso i corridoi tra i furgoni, ero estasiato! Mi sentivo come un bambino alla scoperta entusiasta del mondo! Ad un certo punto avvenne una di quelle sincronie che poi determinano e consolidano le amicizie: durante il mio fluire, tra migliaia di persone, incontrai il mio amico, che proprio in quell'istante era stato fermato da due tizi loschi e minacciosi (strano perché c'era una bella atmosfera nel rave) che, vedendo me arrivare ed abbracciare il mio amico, scomparvero.

Fu una magica sincronia, una delle tante della nostra amicizia. Ridemmo, ci abbracciammo, iniziamo a correre con tutti noi stessi. Saltavamo ostacoli, non cadevamo, potevamo vedere al buio. L'LSD mi diede il potere di illuminare l'oscurità! Che bello!

Dopodiché ci separammo di nuovo, mi resi conto che, dopo qualche minuto di compagnia, volevo ritornare ad esplorare da solo. Così ritornai nel bosco e continuai la danza. Forse erano passate 5 ore, chissà.

Nella fase calante del viaggio avvertii a tratti un po' di spossatezza e di confusione. Tra i tanti aneddoti, quello di essere sicuro di avere addosso uno zaino che non fosse il mio, sì ne ero proprio sicuro. Me lo toglievo, vedevo un altro logo, un'altra marca e per diversi minuti m'ero convinto d'aver perso tutto, l'ho pure accettato. Non era così, avevo il mio. Oppure l'aver tremendo bisogno di bere ma non essere per nulla in grado di prendere il mio zaino (che avevo sempre addosso), aprire la cerniera e prender la bottiglietta, la chiesi dunque a dei ragazzi con molta difficoltà (in questa parte del viaggio non riuscivo a parlare, zero) che la cercarono in macchina e nel momento in cui me la porsero, presi quella nel mio zaino, mi scusai e me ne andai (una scena no-sense). Poi incontri divertenti e bizzarri, canne offerte da simpatici personaggi, una certa stanchezza.

Ad un certo punto della notte, forse poco prima dell'alba, sentii il bisogno di voler riposare e mi diressi verso il mio amico bosco. Il freddo e l'umidità avevano creato un fango semiliquido che arrivava sopra le caviglie, dunque mi coricai su un tronco rialzato per non bagnarmi/infangarmi e soffrire il freddo. Continuavo a vedere ben chiara la rete energetica che collega tutti gli alberi. Mi addormentai in santa pace.

Nel mio personale cammino non credo che una singola esperienza possa "cambiare tutto", dunque non attribuisco solo all'LSD certe scoperte (che sono avvenute gradualmente nel tempo e in vari modi) però vi sono sicuramente dei momenti che accelerano l'espansione e segnano una nuova tappa del proprio cammino. Quella notte fu uno di questi.

Tante grazie a coloro che hanno letto <3 <3 <3



Avatar utente
DM Tripson
Sponsor
Messaggi: 694
Iscritto il: ven ott 11, 2019 11:19 am

Re: Prima LSD nel santuario dei boschi

Messaggio da DM Tripson » gio mag 21, 2020 8:42 am

Grazie @tamarindos che bella storia 😊
DM Tripson è uno scrittore italiano che ama i Funghi Magici.
Come usarli? Leggi qui: https://amzn.to/3kshUvI
Come preparare e integrare un viaggio psichedelico? Leggi qui: https://amzn.to/3EHkbvo
Blog: https://shroomcircle.com

Rispondi